4.2 CROMATOGRAFIA SU STRATO SOTTILE (TLC)
|
|
- Vittore Fede
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1 4.2 CROMATOGRAFIA SU STRATO SOTTILE (TLC) In questa tecnica cromatografica, la fase stazionaria è costituita da materiali diversi (solidi attivi, liquidi supportati su particelle solide inerti, cellulose modificate scambiatrici di ioni) stratificati a spessori sottili su superfici piane (lastrine di vetro, fogli di alluminio, fibre di vetro, fogli o lastre di resine) che ne costituiscono il supporto meccanico. La TLC (Thin layer chromatography) si può considerare una moderna evoluzione della cromatografia su carta (PC). I meccanismi di separazione dei componenti delle miscele, si basano sui fenomeni di: adsorbimento: se la fase stazionaria è costituita da un solido granulare attivo (dotato cioè della capacità di formare sulla superficie dei granuli, legami chimici secondari con le molecole dei componenti le miscele) ripartizione: se la fase stazionaria è un liquido fissato su un supporto solido granulare, possibilmente del tutto inerte scambio ionico: se la fase stazionaria ha la capacità di scambiare ioni (per es. cellulose modificate come quelle fosforilate, carbossimetil cellulose ecc.) esclusione: se la fase stazionaria è un gel del tipo setacci molecolari Per quanto riguarda le applicazioni di questa tecnica è opportuno precisare che: riveste un ruolo di primo piano nel campo dell analisi qualitativa organica per l identificazione dei composti è una tecnica utilissima nel campo della ricerca, nella separazione di isomeri difficilmente separabili può essere usata a scopo preparativo (PLC) impiegando lastre con strati di fase stazionaria a maggiore spessore, per separare componenti difficilmente separabili, accumulandone quantità piccole ma sufficienti per altre indagini strumentali (spettrofotometrie, MS, NMR ecc.) è meno impiegata per determinazioni quantitative dei componenti separati non riveste un ruolo importante, anzi è pochissimo utilizzata nel campo dell analisi ambientale. Gli unici impieghi della TLC previsti nei metodi ufficiali di analisi disposti dalle leggi vigenti in tema di controlli ambientali, sono quelli per la determinazione degli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) nell aria. In realtà la tecnica dello strato sottile preparativo (PLC) in questo metodo ufficiale rappresenta solo un trattamento preliminare di purificazione delle soluzioni ottenute estraendo con solventi organici, campioni di particolato atmosferico, prima di sottoporre le frazioni così separate, ad analisi gascromatografica 1
2 Materiali ed apparecchiature a. Fasi stazionarie solide (adsorbimento) Si usano materiali granulari a granulometria regolare e controllata, dotati di forti capacità adsorbenti quali: gel di silice: acido silicico amorfo polimerizzato, poroso; presenta molti gruppi -OH liberi come gruppi funzionali attivi allumina (neutra, basica, acida): si ottiene con tecniche diverse da idrossido di alluminio disidratato ad alta temperatura; può presentare diversi gradi di attività a seconda delle percentuali di acqua residue, presenti nel materiale. Le diverse attività sono classificate secondo una scala che va da I a V nel senso delle capacità di adsorbimento decrescenti Kieselguhr: polveri di diatomee (acido silicico amorfo) poliammidi (polveri): tipo nylon 66 silicato di magnesio (florisil) fosfato di calcio, solfato di calcio ecc. b. Fasi stazionarie liquide (ripartizione) Possono essere: acqua: è normalmente presente a discrete percentuali, nella cellulosa che è quindi un materiale idoneo alla TLC di ripartizione liquidi lipofili supportati su cellulosa, kieselguhr: paraffine > C 12, oli minerali, oli al silicone c. Fasi mobili Sono in genere solventi organici a diversa polarità. Esistono in letteratura degli elenchi di solventi organici utilizzabili come fasi mobili, scelti da vari Autori e disposti in ordine di polarità crescente (serie eluotropiche). A titolo di esempio si può citare quella di Stahl che prevede i seguenti eluenti: n-esano, eptano, cicloesano, CCl 4, benzene, CHCl 3, etere dietilico, acetato di etile, piridina, acetone, metanolo, acqua. Tali solventi possono essere usati puri o in miscela tra loro, a diverse proporzioni, per graduare le polarità come si desidera. d. Apparecchiature Per quanto riguarda le apparecchiature si possono citare: camere di sviluppo: sono in vetro, di dimensioni e formati diversi, munite di coperchi a tenuta.alla loro base si mettono gli eluenti (solventi puri o miscele di solventi). Le lastrine di vetro su cui è stratificato lo strato sottile di fase stazionaria, pescano nell eluente che quindi sale attraverso di esse per capillarità (tecnica ascendente). Le camere devono essere a tenuta perchè l ambiente deve risultare saturo dei vapori dell eluente; in un ambiente non saturo, questo non salirebbe infatti attraverso la lastrina oltre una certa altezza perchè si stabilirebbe un equilibrio tra liquido che sale per capillarità ed eluente che evapora 2
3 3 stratificatore: apparecchiatura su cui si dispongono le lastrine di vetro lavate e sgrassate; quindi si fa scorrere su esse (manualmente o automaticamente) una vaschetta contenente una sospensione della fase stazionaria in acqua. Al materiale costituente la fase stazionaria, contenente generalmente anche CaSO 4 come legante, per farla aderire alle lastrine, si possono aggiungere, nel preparare la sospensione, degli indicatori di fluorescenza (F 254 e/o F 366 ). Questi indicatori consentono, irradiando le lastrine al buio con lampade di Wood che emettono nelle zone 254 e 366 nm, di vedere le sostanze non colorate presenti su di esse, scure sullo sfondo luminoso fluorescente della lastrina attivata. La vaschetta scorrendo sulle lastrine, lascia dietro di sè uno strato di fase stazionaria di spessore regolabile. Dopo la stratificazione le lastrine si essiccano prima all aria e poi si attivano in stufa. Oggi sono disponibili in commercio lastrine già pronte del tipo usa e getta confezionate con le fasi stazionarie più importanti; esse hanno uno spessore di strato e una granulometria controllati e quindi presentano una maggiore efficienza e migliore riproducibilità di risultati. depositori dei campioni: possono essere o dei semplici capillari di vetro o dei microcapillari tarati, micropipette, microsiringhe di precisione ecc Tecniche operative Le fasi in cui si articola una normale cromatografia TLC, sono: a) semina dei campioni su una linea di partenza b) eluizione o sviluppo del cromatogramma c) rivelazione del cromatogramma a. semina dei campioni: si traccia con una matita sulla lastrina, una linea di base o linea di partenza, parallela al lato a 2-3 cm da esso (Fig. 1). Con un capillare, una micropipetta o una microsiringa, si seminano i campioni da separare come macchie, avendo cura che non si allarghino troppo, lungo la linea di base (Fig. 1a), insieme ad eventuali standard di confronto. Si può seminare anche un Fig. 1 campione (in questo caso cioè una sola miscela) come una banda deposta lungo tutta la linea di partenza (Fig. 1b) b. sviluppo del cromatogramma: si immerge la lastrina nell eluente (fase mobile) posto alla base della camera di sviluppo, facendo attenzione a che la linea di partenza sia al di sopra del pelo libero della fase mobile (Fig.2). Si chiude il coperchio a tenuta; l eluente sale attraverso la Fig. 2 lastrina per capillarità (sviluppo ascendente), trasportando con sè le macchie (o la banda). Il trasporto è selettivo perchè, a causa delle diverse polarità dei componenti la miscela, questi risultano più o meno affini alla fase stazionaria. I componenti più affini (adsorbiti più fortemente sulla fase stazionaria solida o più solubili nella fase stazionaria se liquida) restano indietro perchè maggiormente trattenuti dalla fase stazionaria; i meno affini ad essa vengono invece trasportati dall eluente, più in alto. L eluente viene fatto migrare per un certo tratto (di solito 15-16cm) per lastrine di 3
4 4 dimensioni 20x20cm, quindi si segna con una matita la linea cui è arrivato (fronte del solvente) e si toglie la lastrina dalla camera di sviluppo c. rivelazione del cromatogramma: dopo aver fatto evaporare all aria l eluente che bagna la lastrina, si passa alla rivelazione del cromatogramma. La rivelazione può essere fatta in due modi : rivelazione con sistemi non distruttivi: le lastrine, con fasi stazionarie addizionate di indicatori di fluorescenza sensibili alle radiazioni UV comprese in un certo range di lunghezze d onda, vengono irradiate con lampade che emettono in una banda intorno a 254 nm e 366 nm. Osservate al buio, esse presentano una fluorescenza verde che lascia vedere la posizione delle macchie o delle bande (scure in campo chiaro). Esse si possono segnare con una matita e quindi si può eventualmente asportare la fase stazionaria dalla lastrina grattando con una spatola rivelazione chimica (distruttiva): le lastrine vengono spruzzate con soluzioni di reattivi che reagiscono con i componenti sviluppando, a temperatura ambiente o a caldo, delle macchie colorate che individuano i diversi componenti della miscela e gli standard di confronto. I rivelatori chimici si possono distinguere in universali, di uso generale e capaci di rivelare qualunque composto, e specifici che reagiscono solo con determinate classi di composti (es. ninidrina per gli amminoacidi, SbCl 3 in cloroformio per terpeni, steroidi ecc.) La tecnica detta di strato sottile preparativo (PLC) serve ad eluire, separare e raccogliere i vari componenti di una miscela, allo stato puro. In questo caso le lastrine presentano spessori di fase stazionaria più grandi rispetto a quelle analitiche (da 2 a 10 mm max contro 0.25 mm di quelle analitiche). Su di esse possono essere caricate quantitativi di miscela fino a 100 mg (contro i µg della TLC analitica). La semina della miscela da separare viene fatta in un unica banda sulla linea di partenza. Dopo l eluizione si procede così: Fig. 3 si individuano le bande appartenenti ai diversi componenti (Fig. 3) della miscela, utilizzando una lampada UV oppure spruzzando un rivelatore chimico solo su una sottile striscia laterale e coprendo con un foglio il resto dalla lastrina si segnano le bande individuate, con una matita si raschia con una spatola la fase stazionaria corrispondente alle diverse bande si mette la polvere raschiata in un imbuto a setto poroso di vetro e si eluisce con un solvente polare, raccogliendolo si porta a secco il solvente e si ricava il componente puro separato dalla miscela 4
5 Prestazioni I principali parametri con cui si valutano le prestazioni di una TLC sono: selettività efficienza riproducibilità selettività: si evidenzia mediante la corsa relativa delle diverse macchie (componenti) lungo la lastrina. Si misura numericamente per ogni componente con il fattore di ritenzione R f (ratio front). Esso è un parametro (R f assoluto) definito come (Fig. 4): R A f ha = R h S B f = h h B S h S = distanza percorsa dall eluente dalla linea di partenza al fronte del solvente Fig. 4 h A,B = distanza percorsa dalla macchia del componente A, B,... Si ha naturalmente maggiore selettività quando i valori di Rf rilevati, risultano molto diversi tra loro. efficienza: capacità delle macchie dei singoli componenti, di migrare compatte senza diffondere nella fase stazionaria (allargandosi e deformandosi). L efficienza è legata ai fattori: Φ medio dei granuli omogeneità dei Φ dei granuli (non devono essere troppo diversi tra loro) omogeneità nell impaccamento dello strato riproducibilità: essa è la prestazione maggiormente richiesta. A parità di tutti gli altri fattori da cui dipende una TLC, è garantita da: riproducibilità degli spessori dello strato sottile temperatura di sviluppo (cambiano i coefficienti di adsorbimento e di ripartizione) quantità di miscela seminata 5
6 Cenni sull analisi qualitativa e quantitativa in TLC a. Analisi qualitativa L identificazione di un componente tramite misura del valore del suo R f assoluto non dà affidamento a causa dei numerosi fattori che influenzano i risultati di una TLC e che ne compromettono la riproducibilità. I metodi preferibili sono invece: confronto con uno standard fatto migrare sulla stessa lastrina, in parallelo con la miscela. Sostanze che migrano alla stessa altezza e che assumono la stessa colorazione con rivelatori specifici, possono ritenersi ragionevolmente uguali localizzazione della macchia (o della banda) con la lampada UV o con la tecnica della doppia semina (una si sacrifica spruzzando con il rivelatore per localizzarla e l altra si usa per l analisi), sua asportazione insieme alla fase stazionaria, eluizione con un solvente ed identificazione conclusiva con altre metodiche strumentali come IR, UV, GC, HPLC, MS b. Analisi quantitativa L analisi quantitativa in TLC non offre un accuratezza ed una riproducibilità elevate. Tuttavia i metodi più accurati ed affidabili sono: determinazione dell intensità delle colorazioni delle macchie mediante una misura delle loro riflettanze con un fotodensitometro a scansione [ riflettanza R= log I R / I 0 dove I R = intensità della luce riflessa dalla macchia I 0 = intensità della luce riflessa da una superficie bianca Il fotodensitometro trasforma i valori di riflettanza in picchi (minore riflettanza = macchia più intensa e picco di area maggiore) la cui area è proporzionale alle quantità di sostanza. Occorrono naturalmente delle rette o delle curve di taratura, costruite utilizzando macchie ottenute da soluzioni standard con volumi seminati esattamente misurati localizzazione delle macchie mediante UV e indicatori di fluorescenza oppure con la tecnica della doppia semina; le macchie vengono quindi asportate insieme alla fase stazionaria, eluite con un solvente e dosate per via strumentale (spettrofotometria, GC, ecc.) 6
Cromatografia Dal greco chroma : colore, graphein : scrivere 1903 Mikhail Twsett (pigmenti vegetali su carta)
Cromatografia Dal greco chroma : colore, graphein : scrivere 1903 Mikhail Twsett (pigmenti vegetali su carta) E il termine generico che indica una serie di tecniche di separazione di molecole simili in
DettagliPOLARITA DI UNA SOSTANZA
POLARITA DI UNA SOSTANZA Legame intramolecolare: Forze dipolo istantaneo-dipolo istantaneo Forze dipolo-dipolo indotto Forze dipolo-dipolo Legame idrogeno Una sostanza o un solvente è tanto più polare
DettagliCromatografia. Separazione dei componenti di una miscela di Inchiostri con un unico solvente
CROMATOGRAFIA INCHIOSTRI DIVERSI con UNICO SOLVENTE INCHIOSTRO con SOLVENTI DIVERSI ESTRATTI VEGETALI Cromatografia La cromatografia (letteralmente "scrittura con il colore") è una tecnica di separazione
DettagliTECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA
TECNICHE DI BASE PER LA SEPARAZIONE DEI COMPONENTI DI UNA MISCELA CENTRIFUGAZIONE La centrifugazione è un processo che permette di separare una fase solida immiscibile da una fase liquida o due liquidi
DettagliCromatografia. Foto inedite, cortesia A. Zlatich
Cromatografia L'invenzione della cromatografia viene attribuita al biochimico russo Mihail Cvet nel 1906, quando riuscì, con questa tecnica, a separare i costituenti da un estratto vegetale. Cvet procedette
Dettaglimiscela di reazione miscela di reazione
Alla fine della reazione: miscela di reazione 1.Si tratta con acqua o acqua e ghiaccio 2.Si aggiunge un solvente organico immiscibile e si agita Si lava (estrae) con una base Si lava (estrae) con un acido
DettagliLa base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di
La base di partenza per la maggior parte dei processi produttivi di materiali ceramici sono le sospensioni. Queste si ottengono dalla miscelazione di un solido (polvere) che diverrà il ceramico, con un
DettagliCampionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari
Campionamento ed analisi di composti volatili in matrici alimentari Lo studio dei composti volatili di un alimento ha l obiettivo di fornirne la caratterizzazione del profilo aromatico, permettendo in
DettagliStrategie di purificazione di proteine
Laurea Magistrale in Scienze e Biotecnologie degli Alimenti Strategie di purificazione di proteine Lezione n.xx-2-23 PRINCIPIO - ALIMENTI DA MATRICI SOLIDE E LIQUIDE MATRICI SOLIDE - ROMPERE LA STRUTTURA
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: CHIMICA CLASSI: PRIME I II QUADRIMESTRE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze* Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche Osservare, descrivere
DettagliPIATTI DOCCIA SLATE E MADERA DESCRIZIONI TECNICHE E NOTE DI INSTALLAZIONE
PIATTI DOCCIA SLATE E MADERA DESCRIZIONI TECNICHE E NOTE DI INSTALLAZIONE CARATTERISTICHE GENERALI I piatti doccia di CVS delle serie MADERA e SLATE sono realizzati in pietra ricostituita. Si tratta di
Dettagli4.4 CROMATOGRAFIA LIQUIDA AD ALTE PRESTAZIONI (HPLC)
4.4 CROMATOGRAFIA LIQUIDA AD ALTE PRESTAZIONI (HPLC) L HPLC (cromatografia in fase liquida ad alte prestazioni o ad alta pressione) è la moderna evoluzione della cromatografia liquida su colonna (LC).
DettagliElettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.
Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,
DettagliMISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE
MISCUGLI E TECNICHE DI SEPARAZIONE Classe 1^A Grafico Questo documento è solo una presentazione e non deve ritenersi completo se non è accompagnato dalla lezione in classe. Prof. Zarini Marta CLASSIFICAZIONE
DettagliCosa misura il ph: la concentrazione di ioni H +, che si scrive [H + ]. La definizione di ph è: ph = -log 10 [H + ]
La molecola d acqua è un dipolo perché l atomo di ossigeno è molto elettronegativo ed attira più vicini a sé gli elettroni di legame. Questo, unito alla forma della molecola, produce un accumulo di carica
DettagliP ARAMETRI FISICI, CHIMICI E CHIMICO-FISICI
2100. Temperatura La misura della temperatura consente di controllare il problema dell inquinamento conseguente all immissione di energia termica nei corpi idrici. A differenza di altri parametri la normativa
DettagliCARTA. Pagina 1. CARTA DA FILTRO per ANALISI QUALITATIVA 500 FILTRO PIANO. CARTA DA FILTRO per ANALISI QUALITATIVA 500 FILTRO PIEGATO
DA FILTRO per ANALISI QUALITATIVA 500 FILTRO PIANO Carta di elevata purezza e resistenza all'umidità (ottenuta mediante una resina chimicamente stabile) ad alto contenuto di cellulosa alfa. Non usare per
DettagliRAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:
Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO
Dettagli4029 Sintesi del dodecil fenil etere da bromododecano e fenolo
4029 Sintesi del dodecil fenil etere da bromododecano e fenolo OH C 12 H 25 Br (249.2) Br + NaOH (40.0) Adogen 464 C 25 H 54 ClN (404.2) C 6 H 6 O (94.1) C 18 H 30 O (262.4) O + NaBr (102.9) Classificazione
DettagliCapitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.
Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di
DettagliTECNICHE DI LAVORAZIONE DELLA CRETA CORSO 2
Pagina 1 di 4 TECNICHE DI LAVORAZIONE DELLA CRETA CORSO 2 Realizzazione di un vaso con la tecnica a Lastra NOTE INTRODUTTIVE La tecnica di costruzione a lastra offre la possibilità di realizzare una svariata
DettagliCromatografia liquida ad alta performance (HPLC)
Cromatografia liquida ad alta performance (HPLC) La cromatografia in fase liquida viene utilizzata per la separazione di miscele complesse di molecole e/o biomolecole. Riducendo il diametro delle particelle
DettagliSi definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo".
LE ACQUE POTABILI Si definisce potabile un'acqua limpida, inodore, insapore, incolore e innocua, priva di microrganismi patogeni e sostanze chimiche nocive per l'uomo". I dati più significanti per la valutazione
DettagliCorso di Metodologie Chimiche Dr. ssa Brigida D Abrosca
Corso di Metodologie Chimiche Dr. ssa Brigida D Abrosca Separazione dei tensioattivi e riconoscimento della classe di appartenenza I formulati di uso domestico a base di tensioattivi sono numerosi almeno
DettagliCapitolo 7. Le soluzioni
Capitolo 7 Le soluzioni Come visto prima, mescolando tra loro sostanze pure esse danno origine a miscele di sostanze o semplicemente miscele. Una miscela può essere omogenea ( detta anche soluzione) o
DettagliSi classifica come una grandezza intensiva
CAP 13: MISURE DI TEMPERATURA La temperatura È osservata attraverso gli effetti che provoca nelle sostanze e negli oggetti Si classifica come una grandezza intensiva Può essere considerata una stima del
DettagliINDICAZIONI SU GIUNTI DEI NASTRI TRASPORTATORI
GIAVA sas Manutenzione e Gestione Impianti Industriali www.giavasas.it INDICAZIONI SU GIUNTI DEI NASTRI TRASPORTATORI interventi di giunzione La giunzione di un nastro si rende necessaria quando bisogna
DettagliPiano Lauree Scientifiche 2010 2012 Area Chimica Università di Bologna Facoltà di Chimica Industriale. Laboratori didattici dei Corsi di Laurea
Chimica Industriale Bologna Faenza Rimini BOLOGNA La Chimica nella vita di tutti i giorni è scienza per il futuro Dr. ELENA STROCCHI elena.strocchi@unibo.it Tel. 051 2093645 FAENZA La Chimica e i Materiali:
DettagliEsperienza A: idrofilicità e idrofobicità
Esperienza A: idrofilicità e idrofobicità Obiettivo: Fare osservare che alcune sostanze, mescolate all'acqua, danno luogo a soluzioni omogenee mentre altre danno miscele eterogenee. Dalla descrizione delle
DettagliLA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE
SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle
DettagliLaboratorio 19.4 SEPARAZIONE DI UNA SERIE OMOLOGA DI ACIDI CARBOSSILICI A CATENA CORTA. Cromatografia su carta
2 Laboratorio 19.4 SEPARAZIONE DI UNA SERIE OMOLOGA DI ACIDI CARBOSSILICI A CATENA CORTA Cromatografia su carta SCOPO Riconoscere qualitativamente un acido carbossilico lineare a catena corta mediante
Dettagli4001 Trans-esterificazione dell olio di ricino a estere metilico dell acido ricinoleico
4001 Trans-esterificazione dell olio di ricino a estere metilico dell acido ricinoleico lio di ricino + MeH NaMe H Me CH 4 (32.0) C 19 H 36 3 (312.5) Classificazione Tipo di reazione e classi di sostanze
DettagliMETODICHE NEL LABORATORIO CHIMICO-CLINICO
METODICHE NEL LABORATORIO CHIMICO-CLINICO SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO TURBIDIMETRIA/NEFELOMETRIA FLUORIMETRIA SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO FOTOMETRIA DI EMISSIONE A FIAMMA RIFLETTANZA
DettagliUniversità degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico
Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,
DettagliMISURE DI POTERE CALORIFICO E COMPOSIZIONE
MISURE DI POTERE CALORIFICO E COMPOSIZIONE Potere calorifico dei combustibili: bomba calorimetrica e calorimetro di Junkers Composizione: gascromatografia Composizione dei gas combusti: o Sonda λ o Strumenti
DettagliCROMATOGRAFIA E GASCROMATOGRAFIA (lezione 3 e lezione 4)
CROMATOGRAFIA E GASCROMATOGRAFIA (lezione 3 e lezione 4) Il nome cromatografia significa segno colorato e tale nome venne usato poiché le prime analisi venivano eseguite con sostanze pigmentate. Tale tecnica
DettagliSistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici
Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare
DettagliSISTEMA BINARIO DI DUE LIQUIDI VOLATILI TOTALMENTE MISCIBILI che seguono Raoult
SISTEM INRIO DI DUE IQUIDI OTII MENTE MISCIII che seguono Raoult Consideriamo due liquidi e totalmente miscibili di composizione χ e χ presenti in un contenitore ad una certa temperatura T=T 1. o strato
DettagliMODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI
MODULO 3 - LA MATERIA: COMPOSIZIONE E TRASFORMAZIONI La materia è tutto ciò che ha una massa, energia e occupa spazio, cioè ha un volume; essa si classifica in base alla sua composizione chimica ed in
DettagliInsegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo
DettagliSENSORI E TRASDUTTORI
SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo
DettagliSistema di filtrazione abbinato ad una pompa del vuoto. Sistema semplice per la filtrazione
Filtrazione: definizioni La FILTRAZIONE è un comune metodo di separazione basato sul seguente principio: le particelle più piccole di una determinata dimensione passano attraverso i pori di un filtro,
DettagliTecniche di microscopia
Tecniche di microscopia I microscopi permettono di vedere l estremamente piccolo I microscopi ottici utilizzano lenti di vetro in grado di deflettere e focalizzare i raggi luminosi per riprodurre le immagini
DettagliCorso di. Dott.ssa Donatella Cocca
Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile
DettagliKe = ] = Kw = 10 = 10-7 moli/litro, ed in base a quanto avevamo affermato in precedenza: [H + ] = [OH - ] = 10-7 moli/litro.
Prodotto ionico dell acqua e ph Prodotto ionico dell acqua L acqua è un elettrolita debolissimo e si dissocia secondo la reazione: H 2 O H + + OH - La costante di equilibrio dell acqua è molto piccola
DettagliIl concetto di valore medio in generale
Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo
DettagliRappresentazione delle saldature
TIPI DI GIUNTI SALDATI (UNI 1307-2a parte) Si definisce giunto saldato la zona in cui avviene il collegamento dei pezzi mediante saldatura. Le superfici minori dei pezzi, vicine e interessate alla saldatura,
DettagliAnalisi di Controllo di un Acqua Minerale Naturale
Analisi di Controllo di un Acqua Minerale aturale ITODUZIOE Le acque potabili possono essere in diverse tipologie: si definiscono acque destinate al consumo umano, quelle acque rese potabili dopo aver
DettagliSI VA DA UN IMMAGINE MOLTO SCHEMATICA E POCO NATURALISTICA (QUASI ASTRATTA) AD UNA IMMAGINE SEMPRE PIU REALISTICA E DETTAGLIATA, DI TIPO PITTORICO
TECNICHE DI INCISIONE E STAMPA Punto di partenza è la matrice da cui si ricava la stampa Essa può essere di legno, di linoleum, di metallo, di pietra o di stoffa In base al materiale della matrice il disegno
DettagliI LEGANTI DI ORIGINE MINERALE CICLO AI SILICATI
I LEGANTI DI ORIGINE MINERALE CICLO AI SILICATI ESEMPIO D INTERVENTO Villa Manzoni a Cormano (MI) Ciclo di pitturazione: preparazione - Demolizione delle parti di intonaco sfaldanti e ammalorate. - Rinzaffo
DettagliVERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI
VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI A) VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS L intensità luminosa trasmessa da un sistema costituito da due polaroidi
DettagliLo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini)
Lo spessimetro ( a cura di Elena Pizzinini) 1) Che cos è? Lo spessivetro è uno strumento (brevettato dalla ditta Saint Gobain) dal funzionamento piuttosto semplice che permette di misurare lo spessore
DettagliAppunti sul galleggiamento
Appunti sul galleggiamento Prof.sa Enrica Giordano Corso di Didattica della fisica 1B a.a. 2006/7 Ad uso esclusivo degli studenti frequentanti, non diffondere senza l autorizzazione della professoressa
DettagliIdrogeologia. Velocità media v (m/s): nel moto permanente è inversamente proporzionale alla superficie della sezione. V = Q [m 3 /s] / A [m 2 ]
Idrogeologia Oltre alle proprietà indici del terreno che servono a classificarlo e che costituiscono le basi per utilizzare con facilità l esperienza raccolta nei vari problemi geotecnici, è necessario
DettagliINTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA
INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.
DettagliMisura delle proprietà di trasmissione e assorbimento della luce da parte dei materiali mediante spettrofotometro
Misura delle proprietà di trasmissione e assorbimento della luce da parte dei materiali mediante spettrofotometro Apparato sperimentale: Spettrofotometro digitale SPID HR (U21830) con software di acquisizione,
DettagliLaboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09
Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di
DettagliAi fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:
1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale
DettagliCampione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm
posto in un tubo Campione sciolto in un solvente (deuterato) e di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm o spettrometro NMR è formato da alcuni mponenti fondamentali: un magnete,
DettagliTrattamento Acque - Tecnologie e Servizi. Abbattimento Arsenico
Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Abbattimento Arsenico Trattamento Acque - Tecnologie e Servizi Fildrop è una società con esperienza ultraventennale produttrice di apparecchiature per il trattamento
DettagliADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI
Capitolo 11 - studi sperimentali e di ricerca ADESIONE CELLULARE SU MATERIALI BIOCOMPATIBILI a cura di Maristella Di Carmine Marco Marchisio Sebastiano Miscia 237 Implantologia Pratica Caratterizzazione
DettagliIMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A.
IMPIANTI DI TERRA Appunti a cura dell Ing. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d Ingegneria dell Università degli Studi di Cagliari
DettagliNANOPROM Falleti Gian Luca
SCREEN COAT CT 140 NANOPROM di Falleti Gian Luca Sede Legale: Piazza Risorgimento, 3 41049 SASSUOLO - MO Tel. +39 0536 871.677 - Fax +39 0536 194.04.24 - Cell. 338 363.91.45 http://www.nanoprom.it - E-mail:
DettagliSOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE
SOLUZIONI E MISCUGLI PERCORSO PER LA SCUOLA ELEMENTARE 1 STADIO Identificazione e definizione delle soluzioni Obiettivo : il bambino, attraverso un approccio fenomenologico, impara il concetto di SOLUZIONE
DettagliAcidi e basi. HCl H + + Cl - (acido cloridrico) NaOH Na + + OH - (idrossido di sodio; soda caustica)
Acidi e basi Per capire che cosa sono un acido e una base dal punto di vista chimico, bisogna riferirsi ad alcune proprietà chimiche dell'acqua. L'acqua, sia solida (ghiaccio), liquida o gassosa (vapore
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliDeterminazione del pka per un acido moderatamente debole per via potenziometrica C.Tavagnacco - versione 02.02.05
Determinazione del pka per un acido moderatamente debole per via potenziometrica C.Tavagnacco - versione 02.02.05 Dall equazione di Henderson-Hasselbalch (H-H), ph = pka + log ([A - ]/[HA]) si ricava che
DettagliDISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE
DISTILLAZIONE e ANALISI MERCEOLOGICHE ANNA M. DI MARIA Determinazione del grado alcolico del vino (distillazione semplice) pallone di ebollizione da 250 ml tubo adduttore con bolla di sicurezza refrigerante
DettagliUniversità degli studi di MILANO Facoltà di AGRARIA. El. di Chimica e Chimica Fisica Mod. 2 CHIMICA FISICA. Lezione 2 LO STATO GASSOSO
Università degli studi di MILANO Facoltà di AGRARIA El. di Chimica e Chimica Fisica Mod. 2 CHIMICA FISICA Lezione 2 Anno Accademico 2010-2011 Docente: Dimitrios Fessas LO STATO GASSOSO Prof. Dimitrios
DettagliPREPARATI INCLUSI: l infiltrazione e l inclusione
l infiltrazione e l inclusione Poiché la consistenza della maggior parte di tessuti fissati (ad eccezione di quelli congelati che si infiltrano ma non si includono) è tale da non permettere di sezionare
DettagliNota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali
Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di
DettagliI processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo
I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa
DettagliMetodo III.1. Determinazione dell umidità. 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili diverse dall acqua
METODI III METODI DI DETERMINAZIONE DELL UMIDITA, GRANULOMETRIA, ph e SALINITA Metodo III.1 Determinazione dell umidità 1. Determinazione dell umidità nei fertilizzanti che non contengono sostanze volatili
DettagliÈ importante quindi conoscere le proprietà chimiche dell acqua. Le reazioni acido base sono particolari esempi di equilibrio chimico in fase acquosa
Premessa Le nozioni di acido e di base non sono concetti assoluti ma sono relativi al mezzo in cui tale sostanze sono sciolte. L acqua è il solvente per eccellenza, scelto per studiare le caratteristiche
DettagliITIS OTHOCA ORISTANO PROGRAMMAZIONE AUTOMATICA CAM. Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08
ITIS OTHOCA ORISTANO PROGRAMMAZIONE AUTOMATICA CAM Prof. Ignazio Peddis A.S. 2007/08 Programmazione automatica CAM Il CAM (Computer Aided Manufacturing) è una tecnologia mediante la quale si realizza l'integrazione
DettagliCorso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE
LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze
Dettagli3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI
3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI 3.1 Prova di trazione 3.1.3 Estensimetri La precisione e la sensibilità dello strumento variano a seconda dello scopo cui esso è destinato. Nella prova di trazione
DettagliLEGGE DI STEVINO. La pressione non dipende dalla superficie della base del recipiente
LA PRESSIONE NEI LIQUIDI DOVUTA ALLA FORZA PESO In condizioni di equilibrio la superficie libera di un liquido pesante deve essere piana ed orizzontale. Liquido di densitàρ Ogni strato orizzontale di liquido
DettagliIl trasporto di materia. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale
Il trasporto di materia Principi di Ingegneria Chimica Ambientale 1 Considerazioni preliminari Il nostro studio sarà limitato a: miscele binarie miscele diluite (ossia in cui la frazione molare di uno
DettagliUniversità degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Metodologie Fisiche e Chimiche per l Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria Meccanica Corso di Tecnologie di Chimica Applicata LA CORROSIONE Nei terreni
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliATTREZZATURA DI LABORATORIO
ATTREZZATURA DI LABORATORIO IN GENERALE RICORDIAMO CHE 1) il vetro pyrex non reagisce chimicamente con altre sostanze tranne che con l acido fluoridrico se riscaldato non si spacca 2) gli strumenti in
DettagliEsercitazione di Microbiologia generale. Microscopia
Esercitazione di Microbiologia generale Microscopia I microrganismi Le cellule più primitive viventi attualmente sono i batteri questi appartengono a un gruppo di organismi chiamati procarioti (letteralmente
DettagliRelazione di Fisica. IV E a.s. 2011/2012. Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto.
Relazione di Fisica IV E a.s. 2011/2012 Badioli Federico, Ciprianetti Sofia, Pasqualini Roberto. Scopo: Misurare la lunghezza d onda (λ) di un laser HeNe attraverso un reticolo di diffrazione. Materiale
Dettagli25. Idrocarburi policiclici aromatici
Gennaio 1990 25. Idrocarburi policiclici aromatici 25.1 Principio del metodo II metodo si basa suil analisi gascromatografica di un estratto purificato, ottenuto da un campione di fango o di rifiuto solido
DettagliAUTODIFFUSIONE Autodiffusione
DIFFUSIONE ATOMICA La diffusione è un processo importante che influenza il comportamento di un materiale alle alte temperature (creep, trattamenti termici superficiali, tempra chimica del vetro, ricristallizzazione,
DettagliGC GC/MS. Chiaravalle, 11-12 FEBBRAIO 2010
GC GC/MS Chiaravalle, 11-12 FEBBRAIO 2010 GAS-CROMATOGRAFO GAS di TRASPORTO (carrier): Gas inerte (azoto,elio..): trasporta componenti della miscela lungo la colonna cromatografica INIETTORE: - Assicura
DettagliMetodo per la determinazione di Ibuprofene in acque superficiali, sotterranee e di scarico.
COPIA AD USO ESCLUSIVO DI. Progetto EMAS di Distretto finalizzato all Attestato APO (Ambiti Produttivi Omogenei) e al supporto delle singole organizzazioni dei comparti chimico farmaceutico operanti nel
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tre. Corso di Laurea in Scienze Biologiche NOR. Dispense delle lezioni di Laboratorio di Chimica Organica
Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Scienze iologiche NOR Dispense delle lezioni di Laboratorio di Chimica Organica I anno II semestre Prof. Giovanna Iucci.. 27/28 1 Tecniche di separazione
DettagliLe graniglie sono classificabili, secondo il materiale di cui sono composte, come segue :
Cos è la graniglia? L utensile della granigliatrice : la graniglia La graniglia è praticamente l utensile della granigliatrice: si presenta come una polvere costituita da un gran numero di particelle aventi
DettagliSommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale...
IMMAGINI Sommario Ottica geometrica... 2 Principio di Huygens-Fresnel... 4 Oggetto e immagine... 6 Immagine reale... 7 Immagine virtuale... 9 Immagini - 1/11 Ottica geometrica È la branca dell ottica che
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliSpettrometria di massa
Tecniche di monitoraggio ambientale di tipo fisico Spettrometria di massa (J. B. Fenn, K. Tanaka, K. Wüthrich, premio nobel per la chimica nel 2002) Analisi chimica dell aerosol Riconoscimento di inquinanti
DettagliFISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.
01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)
DettagliSTEREOISOMERIA carbonio ibridizzato sp3 è legato a quattro atomi o gruppi tutti diversi fra loro
STEREOISOMERIA i sono oggetti che sono sovrapponibili alla loro immagine speculare: tutti gli oggetti di forma piana, ad esempio. osì, se prendo un alchene e lo confronto con la sua immagine allo specchio:
DettagliUsando il pendolo reversibile di Kater
Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità
DettagliCROMATOGRAFIA. Tecniche di purificazione
CROMATOGRAFIA Tecniche di purificazione La cromatografia è tra i metodi fisici più impiegati per la separazione e la purificazione dei composti organici. Principio base (valido per tutte le tecniche cromatografiche)
Dettagli