PROTOCOLLO OPERATIVO DISTRETTUALE A FAVORE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISAGIO DISTRETTO SANITARIO DI VIGNOLA EX DISTRETTO SCOLASTICO N.
|
|
- Angela Monti
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROTOCOLLO OPERATIVO DISTRETTUALE A FAVORE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISAGIO DISTRETTO SANITARIO DI VIGNOLA EX DISTRETTO SCOLASTICO N. 21 DI VIGNOLA Tra l UNIONE DI COMUNI TERRE DI CASTELLI, C.F , rappresentata dal presidente pro tempore Daria Denti l ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELNUOVO RANGONE, rappresentato da Davide Chiappelli in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; l ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELVETRO, rappresentato da Carla Martinelli in qualità di Dirigente Scolastico Reggente pro tempore; l ISTITUTO COMPRENSIVO DI GUIGLIA, rappresentato da Gianni Simonini in qualità di Dirigente Scolastico Reggente pro tempore; l ISTITUTO COMPRENSIVO DI MARANO SUL PANARO, rappresentato da Fabricio Lolli in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; l ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAVIGNANO SUL PANARO, rappresentato da Tiziana Tiengo in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; l ISTITUTO COMPRENSIVO DI SPILAMBERTO, rappresentato da Carla Martinelli in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; la DIREZIONE DIDATTICA DI VIGNOLA, rappresentata da Omer Bonezzi in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; la SCUOLA SECONDARIA Di 1 GRADO DI VIGNOLA, rappresentata da Tiziana Tiengo in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; l ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA, rappresentato da Fabricio Lolli in qualità di Dirigente Scolastico Reggente pro tempore; l ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE PRIMO LEVI DI VIGNOLA, rappresentata da Iole Govoni in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; l ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE AGOSTINO PARADISI DI VIGNOLA, rappresentata da Luciano Maleti in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; la SCUOLA SECONDARIA Di 2 GRADO LAZZARO SPALLANZANI - SEDE DI VIGNOLA e SEDE DI MONTOMBRARO DI ZOCCA, rappresentata da Luigi Solano in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore; il COMUNE DI MONTESE rappresentato da Luciano Mazza in qualità di Sindaco; il DISTRETTO SANITARIO DI VIGNOLA - AZIENDA SANITARIA LOCALE di MODENA, rappresentato da Angelo Vezzosi in qualità di Direttore; VISTO quanto disposto da: il Decreto Legislativo del 31 marzo 1998 n. 112 denominato Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 ; la legge regionale 26/2001 Diritto allo studio e all'apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della L.R. 25 maggio 1999 n. 10 ; la legge regionale 30 Giugno 2003 Norme per l uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l arco della vita, attraverso il rafforzamento dell istruzione e della formazione professionale, nonchè in integrazione tra di loro ; la legge 8 Novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. la legge regionale n. 2/2003 recante Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; la legge regionale n. 14/2008 recante Norme in materia di politiche per le nuove generazioni la direttiva regionale 1904/2011 Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari ; il protocollo d intesa provinciale per le strategie di intervento e prevenzione sull abuso e la violenza all infanzia e all adolescenza, sottoscritto il 24/10/2003; e
2 il protocollo d intesa provinciale per la gestione dell emergenza tra i rappresentanti delle istituzioni locali partecipanti alla Conferenza provinciale sul tema tutela dei minori sottoscritto il 20/12/2005 il protocollo operativo tra rappresentanti delle istituzioni locali partecipanti alla Conferenza provinciale sul tema tutela dei minori ed i rappresentanti del Sistema dell informazione sottoscritto il 28/6/2005 il progetto Provinciale Pronto intervento emergenza minori la legge n. 170 / 2010, recante Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. l accordo di programma provinciale per l integrazione scolastica degli allievi con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado 2012/2017, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia Romagna n. 215 parte seconda del 16/10/2012, sottoscritto dalla provincia di Modena, dal Direttore dell Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena, dai Sindaci/presidenti dei Comuni/Unioni della Provincia, dal Dirigente dell USR E.R. Ufficio XII ATP di Modena, dal Presidente della Rete delle Istituzioni Scolastiche R.I.S.M.O. e dal Presidente dell Associazione Scuole Autonome di Modena ASA-MO; la direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 strumenti d intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica e la circolare MIUR n. 8 del 6 marzo 2013, recante le indicazioni operative ; l accordo di programma distrettuale sull integrazione scolastica degli alunni in situazione di disabilità Distretto Sanitario di Vignola, approvato con Deliberazione di Giunta dell Unione n. 19 del 7/3/2013; il protocollo d intesa tra il Ministero dell istruzione, dell Università e della Ricerca e il CARE (Coordinamento delle Associazioni familiari adottive e affidatarie in Rete) sottoscritto in data 20/3/2013; PREMESSO CHE: - la recente normativa individua gli alunni seguiti dai Servizi sociali come alunni con BES (bisogni educativi speciali) e assegna alle Istituzioni scolastiche nuovi compiti e responsabilità - occorre assumere una logica di intervento integrato tra scuola e servizi sociali, mettendo in sinergia i diversi servizi che entrano in gioco nella costruzione del progetto di vita dell alunno, coordinando i vari interventi che coinvolgono la scuola, ma anche la vita sociale, la vita familiare, il gruppo amicale, il tempo libero, ecc. - per coordinare gli interventi rivolti ad alunni in condizione di disagio sociale si rendono necessari collegamenti operativi, concordati fra tutti i soggetti firmatari del presente protocollo, per l utilizzo coordinato ed integrato delle risorse istituzionalmente loro attribuite, nell ambito delle diverse competenze - pedagogiche, didattiche, sociali e sanitarie - da essi esercitate; - per realizzare un buon livello di integrazione socio / scolastica di alunni in situazione di disagio sociale, i firmatari concorrono e si impegnano, ognuno per la propria parte ad operare secondo quanto previsto nel presente protocollo, SI CONVIENE QUANTO SEGUE. ART. 1 FINALITA Il presente protocollo operativo si propone di definire le modalità di collaborazione tra gli Enti Locali, il Servizio Sociale Professionale dell Unione Terre di Castelli (di seguito indicato come servizio o come SSP), le istituzioni scolastiche autonome statali (di seguito indicate come la scuola, le scuole o come ISA) dell ex Distretto scolastico n. 21 di Vignola e il distretto sanitario di Vignola Azienda Sanitaria Locale di Modena (di seguito indicato come USL) e di delineare percorsi operativi a favore di alunni minori e non (da ora in avanti alunni) in situazione di disagio sociale, individuati come soggetti meritevoli di tutela per: a) disagio economico / abitativo (povertà) b) disagio economico / sociale (povertà e fragilità degli adulti: es. madre depressa, padre violento, ecc.) c) disagio socio / relazionale (problematiche legate alla relazione tra adulti che possono essere disfunzionali alla crescita dei bambini/ragazzi) d) episodi di bullismo e) tutela minori: a seguito di provvedimenti dei Tribunali / Procure e/o in situazione di affido/adozione. In particolare il presente protocollo vuole definire: 2
3 1) l ambito di applicazione dello stesso 2) le modalità di segnalazione degli alunni 3) le modalità di confronto professionale 4) le modalità di collaborazione istituzionale 5) le modalità di attivazione e monitoraggio di micro - progetti integrati 6) l attivazione di un tavolo permanente di lavoro 7) le modalità di trattamento dei dati 8) la validità dello stesso. ART. 2 - AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente protocollo operativo riguarda gli alunni che frequentano i servizi per la prima infanzia (fascia 0 3 anni ), le istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado del distretto e che risultano qui residenti. ART. 3 TUTELA MINORI Per i casi rientranti nell ambito della tutela minori si rimanda all apposito protocollo d intesa provinciale per le strategie di intervento e prevenzione sull abuso e la violenza all infanzia e all adolescenza 24/10/2003, attualmente in vigore ed oggetto di riformulazione ed aggiornamento da parte dell apposito tavolo di lavoro provinciale. Per gli alunni in carico al servizio per problematiche di tutela minori, a seguito di provvedimenti dei Tribunali o delle Procure e/o in situazione di affido/adozione, che si trovino anche in una situazione di disagio sociale, i contatti e le informazioni reciproche sono tenuti direttamente tra il Dirigente Scolastico ed il responsabile del SSP, i quali potranno delegare specifici operatori (insegnanti, educatori, assistenti sociali) qualora lo ritengano opportuno. ART. 4 MODALITA DI SEGNALAZIONE DEGLI ALUNNI Gli alunni in situazione di disagio sociale e scolastico, in quanto soggetti meritevoli di tutela, devono essere segnalati da tutti i firmatari del presente protocollo, ove possibile in accordo con la famiglia. - Il Servizio Sociale Professionale dell Unione Terre di Castelli ed il Comune di Montese si impegnano a segnalare, entro il 10 settembre di ogni anno, i nominativi degli alunni già seguiti dal servizio per cui si ritiene opportuno iniziare o proseguire uno scambio di informazioni con la scuola. In futuro si potrà prevedere, all inizio dell anno scolastico, l invio di tutti i nominativi degli alunni seguiti dal SSP, qualora il sistema informativo in dotazione al servizio preveda l estrazione automatica di tale dato. Gli alunni vengono segnalati al Dirigente Scolastico attraverso un apposita scheda (in ALL. 1), nella quale vengono indicati: a) i dati anagrafici b) la residenza c) la classe frequentata d) il tipo di problematica rilevata e) la tipologia di informazioni richieste f) le verifiche previste (nel corso di appositi incontri) g) tutte le informazioni necessarie alla scuola per elaborare il PDP e in generale per favorire il successo scolastico dei minori. h) altre note utili, tra cui i nomi dell assistente sociale e dell educatore professionale di riferimento (per entrambi con tel. ed indirizzo di posta elettronica). La segnalazione mediante scheda (in ALL. 1) costituisce documentazione sufficiente e necessaria per attivare quanto previsto dalla CM n. 8 del 6 marzo Alla segnalazione deve essere dato riscontro scritto* da parte della scuola entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della stessa. Qualora, in corso d anno, gli operatori del SSP prendano in carico nuovi alunni, per i quali si ritiene opportuno lo scambio di informazioni con la scuola, è necessario che questi vengano segnalati tempestivamente alle ISA. 3
4 - Le Istituzioni scolastiche si impegnano in qualunque momento dell anno a segnalare al SSP con apposita scheda (in ALL. 2) gli alunni che si trovino in una situazione di disagio sociale, di cui alle lettere a) b), c), d), della parte introduttiva del presente protocollo. Qualora tali alunni siano seguiti anche dal servizio di NPIA, la scuola dovrà segnalarlo nella scheda, informando contestualmente anche lo specialista di riferimento della NPIA. Alla segnalazione della scuola deve essere dato riscontro scritto* da parte del SSP ed una sintetica conferma da parte della NPIA entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della stessa. * per RISCONTRO SCRITTO (sia da parte della Scuola che da parte del SSP) entro 15 giorni dal ricevimento della segnalazione si intende comunicazione (anche via mail) dell avvenuta ricezione della segnalazione Le segnalazioni inviate devono essere sottoscritte dai rispettivi responsabili (per la scuola Dirigente Scolastico, per il SSP responsabile del servizio). Le segnalazioni devono essere indirizzate ai Responsabili (Dirigente scolastico e responsabile del SSP), i quali, dopo aver ricevuto la segnalazione scritta, potranno individuare gli operatori di riferimento, se non già individuati in sede di segnalazione (per la scuola insegnanti, per il SSP educatori e/o assistenti sociali) dandone comunicazione (anche via mail) al responsabile dell altro ente. La comunicazione scritta degli operatori referenti del caso autorizza gli stessi allo scambio diretto delle informazioni. ART. 5 MODALITA DI CONFRONTO PROFESSIONALE E possibile prevedere un momento di confronto professionale, laddove si ritenga opportuno, prima di procedere alla segnalazione vera e propria, come definita all articolo 4. In questo caso è sufficiente l invio di una al Responsabile del SSP da parte del Dirigente Scolastico oppure al Dirigente scolastico da parte del responsabile del SSP, avente ad oggetto Richiesta di confronto professionale. Per alunni che siano seguiti dal servizio di NPIA deve essere informato anche lo specialista di riferimento, che può partecipare al confronto. Se dal confronto (anche telefonico), da effettuarsi entro 15 gg., emergesse la necessità di effettuare una vera e propria segnalazione, il servizio o la scuola compilerà la scheda di segnalazione così come previsto dal precedente articolo. ART. 6 MODALITA DI COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE L obiettivo della collaborazione istituzionale tra i firmatari è quello di assicurare, ognuno per le proprie competenze, un azione coordinata volta al miglioramento della situazione economico / sociale / relazionale dell alunno, mediante un progetto d intervento in continuità orizzontale tra scuola / SSP / USL, esteso anche ad altre eventuali risorse presenti sul territorio (ad es. associazioni di volontariato) e alla famiglia. La collaborazione tra i firmatari del presente protocollo deve avvenire, dopo l avvio della procedura di segnalazione effettuata tramite apposita scheda, attraverso: 1) periodico scambio di corrispondenza (via lettera, via fax, via ) 2) incontri tra operatori dei diversi servizi interessati, se necessari (NB. gli incontri devono essere convocati e verbalizzati) 3) incontri richiesti e calendarizzati in tempi brevi in caso di urgenza. 4) raccolta di idonea documentazione. 5) attivazione di micro progetti integrati (vedi sotto ART. 7). I firmatari del presente protocollo possono anche valutare la necessità di fissare colloqui con la famiglia del / la alunno/a alla presenza di tutti gli operatori dei diversi servizi e delle diverse istituzioni coinvolte (ad es. nella scelta del tempo scuola o nel passaggio alla scuola superiore). ART. 7 MODALITA DI ATTIVAZIONE/MONITORAGGIO DI MICRO- PROGETTI INTEGRATI 4
5 Nell ambito del presente accordo si ritiene necessario che i soggetti firmatari, nell ambito delle rispettive competenze, mettano in campo tutte le risorse professionali e finanziarie necessarie all attivazione di micro - progetti integrati a favore degli alunni in parola. Allo scopo l ente locale (UTC e Comune di Montese) e le ISA, compatibilmente con le rispettive disponibilità di bilancio, si impegnano a finanziare, a realizzare ed a monitorare micro - progetti che rientrino a tutti gli effetti nel POF e nel PAI (piano annuale per l inclusione) delle singole Istituzioni scolastiche, per progetti da realizzarsi sia in ambito scolastico che in ambito extra-scolastico. In particolare tali micro - progetti devono essere finalizzati a migliorare concretamente la situazione degli alunni nell ambito del loro progetto di vita, anche mediante l ausilio di figure di supporto (ad es. tutor, mentoring, borse di studio, borsine sportive, progetti scuola lavoro, volontari, ecc..). La decisione di condividere un progetto a favore di un alunno in condizione di disagio sociale (o anche di un gruppo di alunni) verrà preso dagli operatori della scuola e del SSP (assistente sociale responsabile del caso ed educatore) in accordo con i rispettivi responsabili (Dirigente scolastico e responsabile del SSP). A seguito di una segnalazione effettuata da parte di uno dei due servizi interessati, gli operatori svolgono un primo incontro di conoscenza, analisi e valutazione del caso. Laddove ritengano utile l attivazione di uno specifico micro-progetto di aiuto, compilano il modello Progetto quadro scuola/ssp in cui vengono definite le modalità di attivazione del progetto, le figure coinvolte, le risorse economiche messe a disposizione dai diversi enti e i tempi di verifica del progetto. Nell ambito dei micro-progetti possono essere coinvolte anche altre istituzioni scolastiche in rete o associazioni di volontariato o privati presenti sul territorio. L individuazione dei volontari potrà avvenire: - mediante specifico avviso pubblico; - attraverso l albo de volontari singoli istituito presso la Struttura Welfare Locale dell Unione Terre di Castelli; - attraverso i bandi del Servizio Civile Volontario. ART. 8 TAVOLO DI LAVORO PERMANENTE Si prevede almeno un incontro annuale del tavolo di lavoro che si è istituito per la stesura del presente protocollo allo scopo di attivare un costante controllo e una puntuale verifica circa l operatività di quanto previsto dallo stesso ART. 9 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI I dati degli alunni possono essere utilizzati per le finalità istituzionali dai soggetti firmatari del presente protocollo, così come previsto dalla legge. In questo senso non è necessaria l acquisizione del consenso da parte della famiglia dell alunno. ART VALIDITA E DURATA Il presente protocollo ha validità triennale, a far data dalla delibera della Giunta dell UTC e del Comune di Montese, fatte salve eventuali modifiche alla normativa vigente. Nell arco del triennio il protocollo può essere rivisto previo accordo tra i soggetti firmatari. Firme 5
6 ALL. 1 Alla c.a. del Dirigente scolastico dell istituto Oggetto: segnalazione Alunno Residente a. Via Classe frequentata Tipologia di problematica rilevata Es: disagio economico: famiglia a rischio sfratto utenze staccate, ecc... Ulteriori informazioni.... Tipologia di informazioni richieste alla scuola Es. adeguatezza dell abbigliamento, del materiale scolastico, della cura e pulizia della persona. Presenza dei genitori alla vita scolastica dei figli. Elementi che possano far pensare a sofferenze fisiche dovute a mancanza di alimenti, freddo, ecc. Verifiche: Es. Si richiede un incontro tra assistente sociale e insegnanti immediatamente dopo la segnalazione; altri incontri in corso d anno se necessari Note utili Es. si richiede aggiornamento immediato laddove l alunno interrompa la sua frequenza scolastica Assistente sociale di riferimento, se già individuato (tel. ed indirizzo di posta elettronica):. Educatore professionale di riferimento, se già individuato (tel. ed indirizzo di posta elettronica) Data Il Responsabile SSP All. 2 6
7 Al Responsabile del SSP Unione Terre di Castelli Fax Oggetto: segnalazione Alunno Residente a. Via Classe frequentata Tipologia di problematica rilevata Es: disagio economico/sociale: famiglia con utenze staccate, la mamma comunica di essere seguita dal CSM per crisi depressive, ecc. Si richiede se il nucleo familiare è già seguito dal SSP e quali interventi sono stati attivati a favore del minore e/o del suo nucleo familiare. Verifiche: Es. Si richiede un incontro con l assistente sociale responsabile del minore.. Note utili Eventuali nominativi di insegnanti di riferimento se già individuati.. L alunno/a è in carico al servizio di Neuropsichiatria Infantile, distretto di Vignola, ed è seguito dal dott.. NB. Il dott. è a conoscenza della presente segnalazione, inviata tramite. Data Il Dirigente Scolastico 7
Centro Servizi Handicap Distretto di Vignola c/o Scuola Secondaria di Primo Grado L. A. Muratori
Centro Servizi Handicap Distretto di Vignola c/o Scuola Secondaria di Primo Grado L. A. Muratori Via Resistenza, 462 41058 Vignola (MO) Tel. 059/765663 059/771161 Fax 059/771151 ACCORDO DI RETE TRA LE
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI ZONA PER LA SALUTE E PER IL BENESSERE SOCIALE DEL DISTRETTO N.
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO TRIENNALE DI ZONA PER LA SALUTE E PER IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 DEL DISTRETTO N. 6 DI VIGNOLA IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328 E DELLA
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DI INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTATO La Regione Umbria, l Ufficio Scolastico Regionale per l Umbria, il Comune di Perugia, il Comune di Terni, il Comune di Città
DettagliCONVENZIONE TRA L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL CIRCOLO MAPI PROGETTO EDUCATIVO (ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE SENZA FINI DI LUCRO) PER LA
CONVENZIONE TRA L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL CIRCOLO MAPI PROGETTO EDUCATIVO (ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE SENZA FINI DI LUCRO) PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO EDUCATIVO SPERIMENTALE A FAVORE
DettagliAll. 14 Contratto di impegno e responsabilità in materia di Servizio Civile Universale
All. 14 Contratto di impegno e responsabilità in materia di Servizio Civile Universale tra ente capofila e ente di accoglienza per la presentazione e attuazione di programmi di intervento di servizio civile
DettagliL anno 2014, addì 17 del mese di Gennaio in Vignola presso la sede dell Unione Terre di Castelli. tra
Allegato alla Determinazione dirigenziale n. 10 del 17/01/2014 PROGETTO DI TUTOR PER ALUNNA FREQUENTANTE LA SCUOLA SECONDARIA DI 2 GRADO C. CATTANEO DI MODENA NELL ANNO SCOLASTICO 2013-14: CONVENZIONE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI MANIAGO Via Dante, MANIAGO (PN) Tel Fax
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MANIAGO Via Dante, 48-33085 MANIAGO (PN) Tel. 0427 709057 Fax 0427 71526 C.F. 90013200937 Cod. Mecc. PNIC82800X Comuni di Frisanco - Maniago - Vivaro e-mail: pnic82800x@istruzione.it
DettagliProtocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI
Dettaglia.s. 2017/2018 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEI MINORI ADOTTATI
1 a.s. 2017/2018 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEI MINORI ADOTTATI PREMESSA La scuola è chiamata a svolgere un ruolo importante nel far crescere la consapevolezza e l'accettazione della diversità come valore
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
ISTITUTO COMPRENSIVO MAHATMA GANDHI Via Corinaldo 41, 00156 Roma PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (Ultimo anno della Scuola dell Infanzia) Alunno Classe Plesso Docenti 1. INFORMAZIONI GENERALI 1.1. DATI
DettagliCITTA' DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CARPI CAMPOGALLIANO NOVI SOLIERA
CITTA' DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CARPI CAMPOGALLIANO NOVI SOLIERA INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2009-2011 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO BIENNALE 2013-2014 DEL
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE
Allegato A AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE DA PARTE DI ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO O ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO TUTOR, ANNO
DettagliCOLLEGIO DEI DOCENTI. GLI (Gruppo di Lavoro per l'inclusione)
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA Gli organi preposti per l inclusione COLLEGIO DEI DOCENTI Su proposta del GLI, il Collegio dei Docenti, nel mese di giugno, delibera il PAI. Inoltre approva l'esplicitazione
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N.
ACCORDO DI PROGRAMMA PER L ADOZIONE DEL PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE 2009-2011 E DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2009 DEL DISTRETTO N. 1 DI CARPI E DEI COMUNI DELL'UNIONE TERRE D'ARGINE IN
DettagliDEL DISTRETTO N.6 DELLA ZONA SOCIALE DI VIGNOLA (MO)
INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2005-2007 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2007 DEL DISTRETTO N.6 DELLA ZONA SOCIALE DI VIGNOLA (MO) IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000,
DettagliDETERMINA N. 189 DEL 11/09/2014 LA RESPONSABILE DEL SETTORE POLITICHE SCOLASTICHE
DETERMINA N. 189 DEL 11/09/2014 LA RESPONSABILE DEL SETTORE POLITICHE SCOLASTICHE Vista la legge 5 Febbraio 1992, n. 104 Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale ed i diritti delle persone
Dettaglid intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA
Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministero delle Comunicazioni d intesa con Poste Italiane S.p.A.- Divisione Filatelia PROTOCOLLO D INTESA FILATELIA E SCUOLA la legge 15
DettagliL anno 201, il giorno. del mese di... presso la sede legale del TRA
Allegato a) Convenzione tra e l Associazione di promozione sociale/organizzazione di volontariato per la realizzazione del PROGETTO TUTOR, Anno Scolastico 201 /201 ; rivolto ad alunni con disabilità certificata
DettagliPROGETTO OPERATIVO DI ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SI CONVIENE
PROGETTO OPERATIVO DI ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI TRA IL SINDACO DEL COMUNE DI BAGNOLO MELLA IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO NEUROPSICHIATRIA
DettagliFrontino DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 564 DEL
Frontino DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 564 DEL 17-10-2013 OGGETTO: ASSUNZIONE IMPEGNI DI SPESA PER PIANO DEL DIRITTO ALLO STUDIO RELATIVO AGLI INTERVENTI EDUCATIVO-ASSISTENZIALI ED AI LABORATORI A FAVORE
DettagliGruppo di Lavoro per l Inclusione
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Marcheno Via Rinaldini,5-25060 Marcheno(BS) tel. 030/8960336- fax030/8960464e-mail : bsic85400n@istruzione.it
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGRANARO. REGOLAMENTO del CONSIGLIO di ISTITUTO
ISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGRANARO Sc. Infanzia, Sc. Primaria, Sc. Secondaria di I grado di Montegranaro Sc. Infanzia, Sc. Primaria, Sc. Secondaria di I grado di Monte S. Pietrangeli Cod. Mecc.: APIC824008
DettagliTRIBUNALE PER I MINORENNI DI SALERNO E DI POTENZA
PIANI DI ZONA AMBITI SOCIALI PROVINCIA DI SALERNO TRIBUNALE PER I MINORENNI DI SALERNO E DI POTENZA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI SALERNO PROTOCOLLO OPERATIVO SERVIZIO AFFIDI E ADOZIONI TERRITORIALE (S.A.A.T.)
DettagliPROTOCOLLI PER LA COLLABORAZIONE tra scuola - servizi sanitari e socio assistenziali
Servizi Sanitari e sociali del territorio in rete con le scuole e le famiglie per un intervento integrato - la situazione attuale Udine 5 aprile 2017 PROTOCOLLI PER LA COLLABORAZIONE tra scuola - servizi
DettagliRELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ANNO SCOLASTICO 2012/2013
RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ANNO SCOLASTICO 2012/2013 AREA DELL INCLUSIONE (ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI, ROM, DI CITTADINANAZ A NON ITALIANA) Delibera Collegio Docenti n^ 3 dell 11 /09/2012 Docente
DettagliPAI Piano Annuale per l Inclusione Anno Scolastico 2015/2016 INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PROMOZIONE DI BUONE PRASSI
MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO C.F. 95118930163 - Cod. Mecc. bgic84500a Via A. Piatti 5-24030 Mozzo (BG) 035/4376290-035/4371123 e-mail: bgic84500a@istruzione.it
DettagliGIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
Progr.Num. 312/2009 GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA Questo giorno Lunedì 23 del mese di Marzo dell' anno 2009 si è riunita nella residenza di la Giunta regionale con l'intervento dei Signori: via Aldo
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliRegolamento del GLI d Istituto (Gruppo di lavoro per l inclusione)
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Direzione Didattica Statale - 1 Circolo Via Lamarmora 09012 Capoterra (Ca) Tel. 070-720228 - Fax 070-720803 Cod. fisc. 80005280922 - C.U.U. UFHNG1
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA
PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER
DettagliSchema di Progetto Quadro SCUOLA/SSP RIF. PROTOCOLLO OPERATIVO DISTRETTUALE A FAVORE DI ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISAGIO,
ALLEGATO ALLA DETERMINA NR. 259 DEL 27-11-2014 SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE UNIONE TERRE DI CASTELLI ISTITUTO SCOLASTICO I. C. CRESPELLANI SAVIGNANO S/P Schema di Progetto Quadro SCUOLA/SSP RIF. PROTOCOLLO
DettagliLE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI
LE POLITICHE E I SERVIZI DELLA REGIONE VALLE D AOSTA RIVOLTI A BAMBINI/E, RAGAZZI/E E DONNE VITTIME DI MALTRATTAMENTI PROGETTO ORIZZONTI AOSTA 23 MARZO 2011 LA VIOLENZA, IL MALTRATTAMENTO INTRAFAMILIARE
DettagliPresentazione del Patto per la Scuola alle famiglie. Novi di Modena,15 aprile 2019
Presentazione del Patto per la Scuola alle famiglie Novi di Modena,15 aprile 2019 Cos è? Il Patto per la Scuola dell UNIONE TERRE D ARGINE è l accordo che regola i rapporti tra l'ente Locale, le Istituzioni
DettagliCOORDINAMENTO PROGETTI A SOSTEGNO DELL INCLUSIONE A.S. 2017/2018
COORDINAMENTO PROGETTI A SOSTEGNO DELL INCLUSIONE A.S. 2017/2018 SPORTELLO PSICOLOGICO PER ALUNNI E INSEGNANTI SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOPEDAGOGICA SPORTELLO PSICOLOGICO DI ASCOLTO (ALUNNI SECONDARIA)
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Questo documento contiene linee operative essenziali riguardanti l inclusione degli alunni con Bisogni Educativi
DettagliIndice. Capitolo 1 I bambini, i ragazzi e le famiglie Capitolo 2 L educazione, l istruzione e la formazione... 63
Indice Per un welfare condiviso su infanzia e adolescenza... 9 di Anna Maria Dapporto Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di quelle educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) SCUOLA DELL INFANZIA. Anno Scolastico
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) SCUOLA DELL INFANZIA Anno Scolastico 2016-2017 NOME E COGNOME DELL ALUNNO_ Il seguente Piano didattico personalizzato è un patto formativo tra 1 I DOCENTI DI CLASSE
DettagliAVVISO PUBBLICO RENDONO NOTO
AVVISO PUBBLICO GRADUATORIA PER FIGURE DI TUTOR A SUPPORTO DEGLI STUDENTI CON DISABILITÀ L IIS STATALE PRIMO LEVI di Vignola (MO), rappresentata dalla Prof.ssa Iole Govoni, in qualità di Dirigente Scolastico
DettagliUnione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)
Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 1 Del 1/10/ Welfare Locale OGGETTO: REALIZZAZIONE DEL PROGETTO "SPORTELLO D'ASCOLTO" PRESSO LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO
DettagliEMANA. Ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99 così come sostituito dall art. 1 comma 14 della legge 107/2015, il seguente.
Prot. N.3348/3pi Ai docenti OGGETTO: atto d indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del Piano Triennale dell Offerta Formativa ex art. 1 comma 14, legge 107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dettagli- la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell Assemblea generale delle Nazioni Unite del 10 dicembre 1948;
PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO PER LA GESTIONE DI DIMISSIONI OSPEDALIERE PROBLEMATICHE RIGUARDANTI CITTADINI STRANIERI PRIVI DI RESIDENZA, PRESENTI SUL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI MODENA Visto: - la legge
DettagliPROTOCOLLO PROVINCIALE PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA RIVOLTO
PROTOCOLLO PROVINCIALE PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA RIVOLTO AD ALUNNI STRANIERI NEOARRIVATI DI ETÀ COMPRESA TRA I 15 E I 17 ANNI PROGETTO FEI
DettagliRegolamento del gruppo di lavoro per l inclusione (GLI)
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento del gruppo di lavoro per l inclusione (GLI) Ai sensi della C. M. n. 8 del 06 marzo 2013 Approvato dal Consiglio di Istituto in data 16 giugno 2015 GRUPPO DI
DettagliUnione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)
Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 260 Del 01/04/2019 Welfare Locale OGGETTO: AVVISO DI INDAGINE ESPLORATIVA FINALIZZATA ALLA CONOSCENZA DELLE PROPOSTE ESTIVE PER
DettagliINTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2017 DEL DISTRETTO N.
INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2009-2011 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2017 DEL DISTRETTO N. 1 IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328 E DELLA LEGGE
DettagliALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI. dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 alla Circolare Ministeriale n.8, del 6 marzo 2013 Direttiva Ministeriale del 27 Dicembre 2012 Con la direttiva ministeriale
DettagliUnione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)
Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 41 Del 06/02/2015 Welfare Locale OGGETTO: ASSEGNI DI MATERNITA' EROGATI DALL'INPS: APPROVAZIONE DOMANDE PERVENUTE NEL 4 TRIMESTRE
DettagliREPORT FINALE FUNZIONE STRUMENTALE DISAGIO e DISABILITA' Anno scolastico
REPORT FINALE FUNZIONE STRUMENTALE DISAGIO e DISABILITA' Anno scolastico 2013-2014 La nostra funzione si svolge all'interno di una rete di relazioni e coinvolge le diverse agenzie che ruotano intorno al
DettagliIl Garante incontra i servizi. Incontro di restituzione degli incontri nelle province dell Emilia Romagna Bologna, 21 marzo 2013
Il Garante incontra i servizi Incontro di restituzione degli incontri nelle province dell Emilia Romagna Bologna, 21 marzo 2013 Enti gestori 67 enti gestori di servizio Sociale Piacenza 9 Parma 9 Reggio
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I
A.G.C. 18 - Assistenza Sociale, Attività Sociali, Sport, Tempo Libero, Spettacolo - Deliberazione n. 1317 del 31 luglio 2009 Organizzazione dei Servizi di Segretariato sociale e Porta Unica di Accesso-
DettagliGLI Gruppo di lavoro per l inclusione scolastica
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 DAMIANI DI MORBEGNO A.S. 2014-2015 29 ottobre 2014 GLI Gruppo di lavoro per l inclusione scolastica 1 LEGISLAZIONE Direttiva ministeriale Strumenti d intervento per alunni con bisogni
DettagliProt del 4 agosto 2016! PROTOCOLLO D INTESA tra UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA DIREZIONE SERVIZI STUDENTI E UNIONE COMUNI
Prot. 109750 del 4 agosto 2016 PROTOCOLLO D INTESA tra UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA DIREZIONE SERVIZI STUDENTI E UNIONE COMUNI MODENESI AREA NORD SERVIZIO DISABILI Oggi, in una sala
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA PRESA IN CARICO CONGIUNTA DEI MINORI SOTTOPOSTI A PROCEDIMENTO PENALE VISTO
Ministero della Giustizia Dipartimento per la Giustizia Minorile Centro per la Giustizia Minorile per la Puglia Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Direzione
DettagliLe Scuole Primarie presenti nell Istituto Comprensivo di Rezzato sono 3
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO DI REZZATO di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via L. da Vinci, 48 25086 Rezzato Tel. 030/2593768 Fax
DettagliB. E. S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
B. E. S. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI DEFINIZIONE Tutte le situazioni in cui la proposta educativa scolastica quotidiana non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace a causa delle
DettagliL UNIONE COMUNI DEL SORBARA
AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE DA PARTE DI ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO O ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO TUTOR, ANNO SCOLASTICO
DettagliRIAPERTURA AVVISO di RECLUTAMENTO ALUNNI
Paliano, 02/05/2019 Albo on line Sito web Al DSGA Ai Genitori ALUNNI Classi 1^ Scuola primaria Classi 4^/5^ Scuola Primaria RIAPERTURA AVVISO di RECLUTAMENTO ALUNNI Avviso pubblico n. AOODGEFID\10862 del
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS
PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CERNUSCO LOMBARDONE (LC) COMUNI DI CERNUSCO LOMBARDONE LOMAGNA MONTEVECCHIA OSNAGO PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI CERNUSCO LOMBARDONE (LC) COMUNI DI CERNUSCO LOMBARDONE LOMAGNA MONTEVECCHIA OSNAGO PROTOCOLLO D INTESA PER LA GESTIONE DEL PIANO DI DIRITTO ALLO STUDIO TRIENNIO SCOLASTICO
DettagliGRUPPO DI LAVORO PER L INCLUSIONE (GLI)
ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE VALLE SERIANA Liceo Scientifico delle scienze applicate - Istituto Tecnico Settore Tecnologico Istituto Professionale per i Servizi Socio Sanitari Via
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA'
ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA' Finalità Il presente accordo intende definire e stimolare modalità e procedure di collaborazione attraverso il
DettagliPROTOCOLLO INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTIVO
PROTOCOLLO INSERIMENTO SCOLASTICO DEL BAMBINO ADOTTIVO Incontri territoriali 2018 Dott.ssa Susanna Schippa Responsabile della P.O. PROFESSIONALE: Aspetti socio assistenziali in materia di tutela dell'infanzia
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ALUNNI BES
All. 9. Modello P.D.P., Piano Didattico Personalizzato per alunni con BES - Sc. infanzia Istituto Comprensivo di Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria I Grado Via Aldo Moro n. 6 23019 Traona (SO)
DettagliLICEO DELLE SCIENZE UMANE E LINGUISTICO "G. MAZZINI" LOCRI
LICEO DELLE SCIENZE UMANE E LINGUISTICO "G. MAZZINI" LOCRI (LINGUISTICO SCIENZE UMANE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO SOCIALE ) Corso G. Matteotti, 23 (89044) Locri (RC) TEL. 0964 048008 0964048045 e mail:
DettagliLIVEAS Assistenza Domiciliare e Altro - Progetti di prevenzione
DIRITTI DEI BAMBINI E DOVERI DEGLI ADULTI 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Minori e Famiglia 5. Macrotipologia LIVEAS Assistenza
DettagliVISTO che si sono resi disponibili altri posti di tutor a supporto degli studenti con disabilità
RIAPERTURA TERMINI AVVISO PUBBLICO GRADUATORIA PER FIGURE DI TUTOR A SUPPORTO DEGLI STUDENTI CON DISABILITÀ L IIS STATALE PRIMO LEVI di Vignola (MO), rappresentato dal Prof. Omer Bonezzi, in qualità di
DettagliProvincia di Reggio Emilia
Provincia di Reggio Emilia Accordo di programma per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità (Legge n. 104 del 5/2/1992): tra tutela dei diritti e pratiche quotidiane di integrazione Il quadro
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI PORTO MANTOVANO PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA Triennio 2016/19 EX ART. 1, COMMA 14, LEGGE N.
ISTITUTO COMPRENSIVO DI PORTO MANTOVANO PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA Triennio 2016/19 E ART. 1, COMMA 14, LEGGE N. 107/2015 approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 21 dicembre 2015
DettagliSCHEDA DI SEGNALAZIONE anno scolastico
Repubblica Italiana Regione Sicilia Istituto Comprensivo Statale L. Sciascia Stradale S. G. Galermo, s.n. 95045 Misterbianco C.F.: 93066950879 C.M.: CTIC88800R Tel. 095/7556969 - fax 095/7556960 - e-mail:
DettagliPROTOCOLLO D INTESA Azioni per contrastare i disturbi dell apprendimento. Tra
PROTOCOLLO D INTESA Azioni per contrastare i disturbi dell apprendimento Provincia di Fermo, in persona del Presidente On. Avv. Fabrizio Cesetti Tra Ambito Territoriale Sociale XIX, ex lege 328/2000 in
DettagliUnione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)
Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 763 Del 30/09/2015 Welfare Locale OGGETTO: TRASFERIMENTI ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ATTIVITA' DI ALFABETIZZAZIONE RIVOLTA A
DettagliSPORTELLO DI ASCOLTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016
Sistema di Gestione per la Qualità Certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 Certificato N. 005 Prot. N.206/15/F SPORTELLO DI ASCOLTO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 L associazione di Solidarietà La
DettagliINTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2006
INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2005-2007 PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 DEL DISTRETTO N. 6 VIGNOLA (MO) IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328 E DELLA LEGGE
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BASILE - DON MILANI TEL / FAX/ / TEL
ISTITUTO COMPRENSIVO BASILE - DON MILANI TEL. 0815035167/ FAX/ 0815036836 / TEL. 0815035720 CEIC898005@ISTRUZIONE.IT; www.donmilaniparete.it FUNZIONI STRUMENTALI: AREE E DECLINAZIONE DEI COMPITI DA SVOLGERE
DettagliOggetto: Offerta Economica Servizi CN-ER ( ACI, ANA-CN-ER, SiedER, Doc-ER, Parix) offerti da LepidaSpa - Anno
Spett. le Unione Comuni Terre di Castelli Via Bellucci, 1 41058 VIGNOLA (MO) Alla cortese attenzione della Dott. ssa Giulia Macchi Oggetto: Offerta Economica Servizi CN-ER ( ACI, ANA-CN-ER, SiedER, Doc-ER,
DettagliAllegato 4 al P.T.O.F.
Allegato 4 al P.T.O.F. Istituto Comprensivo Statale L. DA VINCI - G. CARDUCCI Palermo www.icdavincicarducci.gov.it PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI- G. CARDUCCI Via Ferdinando
DettagliA.A.A. ACCOGLIAMOCI! Accoglienza, Affido, Adozione una opportunità di crescita per tutti noi
A.A.A. ACCOGLIAMOCI! Accoglienza, Affido, Adozione una opportunità di crescita per tutti noi A cura di Tiziana Giusberti, psicologa responsabile del progetto A.A.A. Azienda USL di Bologna, Asc Insieme
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI Approvato nell anno scolastico 2013/2014 Il protocollo d accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti.
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI ALUNNI BES-DSA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DI ALUNNI BES-DSA 1 - FINALITÀ DEL PROTOCOLLO...1 2 - GESTIONE DEGLI ALUNNI DSA...2 3 - FASI DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA...3 4 - PROGETTI D'ISTITUTO...4 5 - NORMATIVA
DettagliADHD in Regione Emilia-Romagna
ADHD in Regione Emilia-Romagna Milano, 14 dicembre 2016 Paolo Soli Regione Emilia-Romagna Con la collaborazione di Francesca Ciceri e Michela Cappai Dati Flusso SINPIAER Alessio Saponaro Utenza NPIA 2015
DettagliAtteso il riconoscimento dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità di cui alla legge 328/2000 artt.
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA E PROVINCE DI TRIESTE, GORIZIA, UDINE E PORDENONE PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO SOCIALE (SIS) Vista la legge regionale 17 agosto 2004
DettagliSportelli Sociali nel distretto di Vignola: cittadini & servizi, territorio & unione. Monica Rubbianesi Ufficio di Piano Unione Terre di Castelli
Sportelli Sociali nel distretto di Vignola: cittadini & servizi, territorio & unione Monica Rubbianesi Ufficio di Piano Unione Terre di Castelli Nasce Unione Per migliorare il posizionamento delle comunità
DettagliPiano Annuale per l Inclusione (PAI) Anno Scolastico
ISTITUTO COMPRENSIVO Giovanni Dantoni S C I C L I ( RG ) Piano Annuale per l Inclusione (PAI) Anno Scolastico 2016-2017 A cura delle docenti incaricate della Funzione Strumentale - Area 4 - prof.ssa Pitino
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 6 Anno scolastico PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INSERIMENTO DEGLI ALLIEVI SINTI e ROM
ISTITUTO COMPRENSIVO TRENTO 6 Anno scolastico 2013-14 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INSERIMENTO DEGLI ALLIEVI SINTI e ROM Figura Strumentale Bisogni Educativi Speciali Scuola primaria: Calignano Tiziana
DettagliDecreto n. 249 Adrano, 3 ottobre 2016 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
II ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Canonico Vincenzo Bascetta Via Roma, 42 95031 - ADRANO TEL./FAX 095/7692838 e-mail: ctic8a200g@istruzione.it PEC: ctic8a200g@pec.istruzione.it Codice Fiscale 80011020874
DettagliFunzionario a tempo pieno e indeterminato cat. D3, in posizione di comando temporaneo presso il Comune di Castelfranco Emilia (Mo)
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI nome BONETTINI MANUELA indirizzo COMUNE DI CASTELFRANCO EMILIA VIA CIRCONDARIA SUD, 20 telefono 059 959 371 fax 059 959 387 e-mail bonettini.m@comune.castelfranco-emilia.mo.it
DettagliPROTOCOLLO D INCLUSIONE ALUNNI BES
PROTOCOLLO D INCLUSIONE ALUNNI BES a) Allievi certificati per disabilità (legge 104) Documentazione: 1.Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità 2.La Diagnosi Funzionale 3.Il Profilo Dinamico
DettagliADEMPIMENTI DOCENTI: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Primaria a.s
ADEMPIMENTI DOCENTI: ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Primaria a.s. 2014-2015 SEGNALAZIONE DEGLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ e SUPPORTO AI DOCENTI Scheda di segnalazione al D.S. AZIONI A SUPPORTO DEGLI
DettagliREGOLAMENTO GRUPPO DI LAVORO PER L INCLUSIONE
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE E. FERMI VIA COMO N. 435-97019 VITTORIA (RG) c.f. 91017490888 codice
DettagliPROTOCOLLO D INTESA AZIENDA USL RM E DISTRETTO 17 DISTRETTO 18 DISTRETTO 19 DISTRETTO 20. UOC TSMREE e DA ROMA CAPITALE
RETI SCOLASTICHE MUNICIPI I(ex XVII) - XIII(ex XVIII) XIV(ex XIX) - XV(ex XX) Municipio Roma I (ex XVII) Municipio Roma XIII (ex XVIII) Municipio Roma XIV (ex XIX) Municipio Roma XV (ex XX) Dipartimento
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE "Armando DIAZ" Caserta
!! LICEO SCIENTIFICO STATALE "Armando DIAZ" Caserta www.liceodiazce.it Via Ferrara - Via Ceccano 81100 CASERTA Telefono: 0823.326354 Fax: 0823.448756 Distretto 12 CEPS010007 Succursale: Piazza Municipio
DettagliIN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE 2000, N. 328, DELLA LEGGE REGIONALE 12 MARZO 2003, N. 2
INTEGRAZIONE ALL ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIANO DI ZONA 2005-2007, PER L ADOZIONE DEL PROGRAMMA ATTUATIVO 2007 DEL DISTRETTO RUBICONE COSTA E DEI PROGRAMMI PROVINCIALI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 8 NOVEMBRE
Dettagliistsc_cbmm19600g REGISTRO UFFICIALE (Uscita) IV del: 20/02/ :33:33
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE O. BERNACCHIA M. BRIGIDA INDIRIZZO MUSICALE Sede Centrale -Via Garibaldi - Tel. 0875/712882 Fax 0875/714190 Plesso Brigida Via Cina, snc Tel. 0875/712861 Fax 0875/712889
DettagliLEGGE REGIONALE 28/2007: NORME SULL ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO E LIBERA SCELTA EDUCATIVA PIANO ANNUALE DI INTERVENTI 2011
LEGGE REGIONALE 28/2007: NORME SULL ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO E LIBERA SCELTA EDUCATIVA PIANO ANNUALE DI INTERVENTI 2011 1 PREMESSA In data 23/12/2008 il Consiglio Regionale ha approvato con la Deliberazione
DettagliAtto d indirizzo del Dirigente Scolastico per l aggiornamento e predisposizione del Piano
Atto d indirizzo del Dirigente Scolastico per l aggiornamento e predisposizione del Piano Triennale dell Offerta Formativa ex art. 1 comma 14, legge 107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA la legge n.
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra
PROTOCOLLO D INTESA tra il Comune di Brescia - Settore Polizia Locale Ufficio Sicurezza Urbana rappresentato dal Dirigente Dott. Novelli Roberto Settore Diritto allo Studio, Sport, Rapporti con l Università
DettagliIL D.LGS 66/2017 SI APPLICA A TUTTI GLI ALUNNI CON CERTIFICAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 104/92
IL D.LGS 66/2017 SI APPLICA A TUTTI GLI ALUNNI CON CERTIFICAZIONE AI SENSI DELLA LEGGE 104/92 Art. 5 D.lgs 66/2017 PF (profilo di funzionamento) (Art. 19 Dlgs 66/2017 operativo a partire dal 1 gennaio
DettagliPiano Annuale per l Inclusione a.s. 2017/2018
Pia Annuale per l Inclusione a.s. 2017/2018 Scuola Primaria paritaria Don Luigi Monza Via San Giulio 289, Cislago (Va) Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti:
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI
Istituto Comprensivo Pietro da Cemmo Capo di Ponte PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per
Dettagli