Aspetti psicologici per i lavoratori in spazi confinati. Dott.ssa Federica Bergamaschi

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Filippa Volpi
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1 Aspetti psicologici per i lavoratori in spazi confinati. Dott.ssa Federica Bergamaschi

2 CONOSCENZE CONSAPEVOLEZZA COMPETENZA RESPONSABILITÀ FOCUS

3 REAZIONI DEL CORPO E DELLA MENTE QUANDO SONO ESPOSTI AD UNA SITUAZIONE DI PERICOLO

4 RISPOSTA DEL NOSTRO CORPO E MENTE DI FRONTE A UN PERICOLO REALE, IDENTIFICABILE ED ESTERNO A NOI (es. LEONE INFEROCITO NELLA PRATERIA). AVERE PAURA E' UNA FUNZIONE IMPORTANTISSIMA PER PERMETTERCI DI EVITARE I PERICOLI PAURA

5 SUPERARE LA PAURA LA REGOLA FONDAMENTALE PER SUPERARE LE PROPRIE PAURE E' DI AFFRONTARLE DAL VIVO, PERSONALMENTE

6 ANSIA SENTIMENTO DI PENOSA ATTESA NEI CONFRONTI DI UNA SITUAZIONE PERICOLOSA E MINACCIOSA NELLA REALTÀ E' UN SINTOMO NORMALE DI FRONTE A SITUAZIONI TRAUMATICHE

7 ANSIA AMICA O NEMICA? ANSIA E' UN FENOMENO MENTALE DI ANTICIPAZIONE DEL PERICOLO AMICA QUANDO PERMETTE DI AFFRONATRE MEGLIO GLI OSTACOLO NEMICA QUANDO CI PARALIZZA O NON CI PERMETTE DI SUPERARE CON EFFICACIA UNA DIFFICOLTA' O UN CAMBIAMENTO

8 Qualità della prestazione LEGGE DI YERKES-DODSON Livello di attivazione (arousal) (Yerkes e Dodson, 1908)

9 MANIFESTAZIONI CLINICHE DI ANSIA TREMORI DISPNEA TACHICARDIA NODO ALLA GOLA DOLORI MUSCOLARI INCAPACITÀ A STARE FERMO TIC SUDORAZIONE SECCHEZZA DELLE FAUCI PARESTESIE CARDIOPALMO PREOCCUPAZIONE APPRENSIONE PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO IRRITABILITÀ IMPAZIENZA FACILITÀ A SPAVENTARSI SCARSA CONCENTAZIONE DISTRAIBILITÀ...

PARESTESIE CARDIOPALMO PREOCCUPAZIONE APPRENSIONE PAURA DI PERDERE IL CONTROLLO

10 PANICO ALLARME CHE SCATTA QUANDO C'E' UN PERICOLO IN NOI STESSI E NELLE NOSTRE FUNZIONI VITALI (es. Reazione ad un attacco asmatico grave) PATOLOGICO QUANDO S'INNESCA SENZA CHE VI SIA UN PERICOLO REALE

Reazione ad un attacco asmatico grave) PATOLOGICO

11 ATTACCO DI PANICO Un periodo preciso di intensa paura o disagio, durante il quale quattro (o più) dei seguenti sintomi si sono sviluppati improvvisamente ed hanno raggiunto il picco nel giro di 10 minuti: palpitazioni, cardiopalmo, o tachicardia; sudorazione; tremori fini o a grandi scosse; dispnea o sensazione di soffocamento; sensazione di asfissia; dolore o fastidio al petto; derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da sé stessi); paura di perdere il controllo o di impazzire; paura di morire; parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio); brividi o vampate di calore. nausea o disturbi addominali; sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento; La caratteristica essenziale è un periodo preciso di intensa paura o disagio accompagnati da almeno quattro sintomi somatici o cognitivi su 13. L attacco ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l apice (di solito in 10 minuti) ed è spesso accompagnato da un senso di pericolo o di catastrofe imminente.

derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da sé stessi); paura di perdere il controllo o di impazzire; paura di morire; parestesie (sensazioni di torpore o di

12 PAURA ESAGERATA IN RISPOSTA A UNO STIMOLO ESTERNO A NOI (es. Gatto che fa le fusa). SONO PAURE IRRAZIONALI CHE ATTACCANO DETERMINATI INDIVIDUI. SONO PAURE INTENSE, PERSISTENTI E SPROPORZIONATE. FOBIA

13 FOBIA DI SITUAZIONI AGORAFOBIA: PAURA DI LUOGHI APERTI CLAUSTROFOBIA: PAURA DEI LUOGHI CHIUSI ACROFOBIA: PAURA DEI LUOGHI ALTI DEL BUIO, DELL'ACQUA, DELLO SPORCO, DI VIAGGIARE IN TRENO O IN AEREO.

14 STILE DI VITA NEI PERIODI DI STRESS PARTICOLARE E' FONDAMENTALE: DORMIRE BENE E CON REGOLARITÀ ALIMENTARSI LIMITANDO GLI ALCOLICI FARE ESERCIZIO AEROBICO FISICO REGOLARE EVITARE USO DI SOSTANZE PSICOATTIVE (droghe)...

ALIMENTARSI LIMITANDO GLI ALCOLICI FARE ESERCIZIO

15 REAZIONI DI STRESS PER ESPOSIZIONI A SITUAZIONI DI PERICOLO REAZIONI EMOZIONALI: SHOCK,COLLERA, INCREDULITA', COLPA, DOLORE, SENSO DI IMPOTENZA, IRRITABILITA'... REAZIONI COGNITIVE: DIFFICOLTA' DI CONCENTRAZIONE, CONFUSIONE, DISTORSIONE, AUTOBIASIMO, CALO DI AUTOSTIMA E AUTOEFFICACIA... REAZIONI BIOLOGICHE: FATICA, IPERATTIVAZIONE...

.. REAZIONI COGNITIVE: DIFFICOLTA' DI CONCENTRAZIONE, CONFUSIONE, DISTORSIONE,

16 PROFESSIONI E GESTIONE EMERGENZE SI DEVE ESSERE PRONTI A GESTIRE UNA SITUAZIONE DI PERICOLO PER LA VITA UMANA

17 PROFESSIONI E ADDESTRAMENTO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE

18 PROFESSIONE E LAVORO DI SQUADRA PUNTI DI FORZA: PREPARAZIONE PSICO-FISICA GIOCO DI SQUADRA (STRATEGIE) e

19 PROFESSIONE E LAVORO DI SQUADRA FIDUCIA

20 PROFESSIONE E GESTIONE SOSTANZE POTENZIALMENTE NOCIVE PROCEDURE CODIFICATE CONTROLLI MULTIPLI

21 UN SISTEMA E TANTO MENO VULNERABILE QUANTO PIU SONO STATI CURATI L INFORMAZIONE E IL COORDINAMENTO

22 SPAZIO CONFINATO: DEFINIZIONE spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di agenti chimici pericolosi (ad esempio, gas, vapori, polveri). = luoghi dove potenzialmente si possono manifestare PAURA ANSIA PANICO

23 PROFESSIONISTI DEGLI SPAZI CONFINATI CONOSCENZE ESPERIENZA PRATICA CONSAPEVOLEZZA RISPETTO DELLE PROCEDURE LAVORO DI SQUADRA RESPONSABILITA FIDUCIA NO IMPROVVISAZIONE

24 SPAZI CONFINATI E IDONEITA' REQUISITI: FORMAZIONE SPECIFICA AVER MATURATO SUFFICIENTE ESPERIENZA NEL SETTORE STABILIRE SE LA COSTITUZIONE FISICA DEI LAVORATORI E IDONEA ALLO SVOLGIMENTO DELL ATTIVITA IL RESPONSABILE DEI LAVORI DOVRA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE ANCHE ALTRI FATTORI: PREDISPOSIZIONE ALLA CLAUSTROFOBIA O IDONEITA DEI LAVORATORI ALL USO DEI RESPIRATORI EVENTUALE CONSULENZA DEL MEDICO COMPETENTE PER STABILIRE L IDONEITA DI OGNI SINGOLO LAVORATORE

25 PIANO DI EMERGENZA 1. Come diramare l allarme 2. la presenza di una persona di guardia preparata per mantenere il contatto visivo e verbale con chi entra nello spazio confinato in modo che egli possa uscirne qualora si sospetti o si osservino i sintomi di asfissia; 3. l assistenza da fornire dall esterno per aiutare la persona ad uscire senza la necessità che altri debbano entrare; 4. il controllo della composizione dell atmosfera prima di entrare per il salvataggio; 5. il personale e le attrezzature necessarie per recuperare vittime in stato di incoscienza; 6. la somministrazione di cure mediche di primo soccorso all interno dello spazio confinato; 7. l ingresso senza rischi da parte di personale di soccorso e/o sanitario; 8. la messa in sicurezza dell area dopo il salvataggio, per prevenire ulteriori danni a persone/cose. Deve essere assolutamente evitata l eventualità che intervengano persone non abilitate al soccorso, che magari agiscono in modo spontaneo in quanto scoprono l incidente.

26 Nelle emergenze è più facile avere PAURA ANSIA PANICO FOBIA e dar luogo ad azioni pericolose per la propria incolumità e quella degli altri Ecco perché un piano di emergenza deve essere: Previsto Pianificato Verificato Nessuna IMPROVVISAZIONE!!!

27 E QUANDO PENSIAMO DI AVER FATTO TUTTO BENE... Due lavoratori, per consumare il pasto al riparo dal freddo, si introducono in un box per la conservazione delle mele in atmosfera modificata con azoto. Muoiono entrambi per asfissia. In una conceria, a seguito di un travaso errato di solfato basico di cromo in soluzione nella cisterna dei solfuri, si sviluppa una nube di acido solfidrico che si accumula nello spogliatoio all ora di uscita provocando la morte di alcuni lavoratori. (SPISAL, elenco casi di incidenti sul lavoro)

28 Per gestire una crisi occorre sapere imparare rapidamente Per imparare rapidamente nel corso della crisi è necessario avere già imparato molto tempo prima (Patrick Lagadec)

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