Storia della medicina

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1 Storia della medicina Prof. Fabio CAVALLI 7. Il medioevo in Occidente I

2 L Alto Medioevo In area bizantina, si continuarono a studiare e a trasmettere i testi antichi, come a Ravenna o nell'italia Meridionale, cosa che non avvenne nell'area italiana di dominazione germanica e nel resto dell'europa dove comunque si continuarono a copiare e a studiare i testi utili per la pratica medica che erano presenti nelle biblioteche monastiche od anche private.

3 L Alto Medioevo Il collasso delle strutture politicoamministrative, la parcellizzazione degli insediamenti e la pericolosità o l obsolescenza delle strade romane comportano un mutamento dell economia che diventa sostanzialmente di sussistenza. Le colture agricole vengono in buona parte sostituite dal bosco, che diventa uno dei principali luoghi di approvvigionamento alimentare.

4 L Alto Medioevo Le città si spopolano e talora vanno in rovina anche se le grandi città imperiali continuano ad avere una importanza amministrativa anche grazie alle diocesi (create da Diocleziano come unità amministrative) che adesso sono rette da Vescovi. In contemporanea, sulla spinta del monachesimo orientale si formano complessi monastici sempre più estesi, fondati perlopiù dalla nuova nobiltà germanica e che raccolgono proprietà per donazioni.

5 L Alto Medioevo La medicina viene ancora esercitata da medici laici ma la letteratura si riduce a raccolte di precetti e a brevi sintesi teoriche. Il medico laico perde lo status di intellettuale e diventa un esercente di arte meccanica come il tessitore o il navigatore. I testi medici, nel naufragio testuale della tarda antichità e del primo medioevo sono scritti in latino, perlopiù copiati e tramandati dagli scriptoria monastici.

6 La medicina monastica Il monastero diventa una unità religiosa ma anche amministrativa e produttiva composta di monaci e di laici che lavorano per la sussistenza del monastero stesso specialmente nelle strutture esterne del monastero: possedimenti agricoli, villaggi ecc. Nel monastero esistono dei monaci che pensano alla salute dei confratelli ed esistono dei luoghi di cura dei confratelli malati: gli infirmarii. In queste strutture e nelle biblioteche monastiche vengono conservati i testi di medicina ad uso pratico.

7 I testi Questo è un esempio di codice medico altomedievale. Si noti come quasi tutti i testi abbiano un carattere pratico. Montecassino, Archivio della Badia, cod. V. 69 fine sec. IX Ippocrate, Epistula ad Antiochum regem Vindiciano, Gyneceia Ricettario Ricettario (antidoti) Miscellanea di ricette Galeno, De succedaneis liber Vocabula herbarum Isidoro di Siviglia, Etimologyae Pesi e misure Liber medicinae orinalibus Hermogenis philosophus Signa urinae Ippocrate, Prognostica Incipit de febribus acutis Calendario dietetico Diaeta Theodori Ricette varie

8 La medicina monastica l rapporto tra il monachesimo e la medicina andò mutando nel tempo: se i primi monaci possedevano tra i loro cardini spirituali l'umiliazione della carne, i benedettini dapprima elaborarono il concetto che il corpo non va umiliato ma dominato, e dopo la riforma cluniacense (X-XI secolo) il corpo non venne più considerato uno strumento d'ascesi, preferendo alle pratiche di umiliazione del corpo il raccoglimento e la preghiera.

9 La medicina monastica Per gli ordini mendicanti (XIII secolo) invece l'ascesi non va disgiunta con un diretto intervento nel mondo, e se la tribolazione della carne è indispensabile per la Salvezza, il sollevare il corpo che ha saputo sottomettersi allo spirito è considerato un atto d'amore.

10 La medicina monastica Questa evoluzione nel rapporto monaco / corpo si riflette anche nell'atteggiamento verso la medicina: dagli infirmari monastici dove il frate malato viene ricoverato per il tempo che basta perché possa tornare a pregare e a lavorare, si passa gradatamente ad una apertura verso il mondo ed i malati laici: nei secolo XII e XIII si assiste all'istituzione degli Ordini Ospedalieri, modellati sulla Regola di S. Agostino.