Precorritore dei valori più positivi della. sensibilità del nuovo mondo e, nello stesso tempo, strettamente legato al pensiero dei Padri, formato

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1 Precorritore dei valori più positivi della sensibilità del nuovo mondo e, nello stesso tempo, strettamente legato al pensiero dei Padri, formato alla Sacra Scrittura ed alla liturgia, san Bernardo rappresenta una di quelle figure cristiane, se è lecita l'espressione, "classiche". Il suo influsso sul monachesimo del XII secolo fu enorme: a Bernardo chiesero consigli e aiuti spirituali per la riforma interna dell'ordine i certosini, i premostratensi, i benedettini di Montecassino e Cluny; inoltre, saranno le scuole monastiche del Medioevo, intese alla maniera di Chiaravalle, le istituzioni che manterranno vivo il fermento evangelico in mezzo alla società. Della stima di cui godette san Bernardo presso il popolo dell'europa cristiana, fa fede la celebre preghiera alla Vergine che Dante, nell'ultimo canto del Paradiso, quasi a suggello contemplativo di tutto il cammino spirituale, mette in bocca proprio a san Bernardo 1. Con il tempo andarono sempre più emergendo, e tutt'ora tale fermento continua, gli influssi che 1 Cfr. Dante, Paradiso, 33, Dante chiama Bernardo "il contemplante" che "libero ufficio di dottore assunse" (canto 32, 1-4), e che può ottenere ogni grazia, perché "la regina del cielo, ond'io ardo tutto d'amor, ne farà ogni grazia, però ch'i sono il suo fedel Bernardo" (canto 31, ). 4

2 la spiritualità cistercense e le opere di san Bernardo hanno esercitato sulle diverse correnti religiose, non solo medievali: in effetti, il ruolo che a Bernardo si è soprattutto riconosciuto, è quello di essere stato il padre della spiritualità e della mistica occidentale moderna, che è nata, in primis, grazie agli apporti cistercensi. Tra tali apporti si trova anche l'impulso dato alla teoria dei sensi spirituali. La storia della dottrina dei sensi spirituali ha origini remote, risalenti, per ciò che concerne una sistematizzazione della stessa, ad Origene, nonostante già san Paolo, nelle sue lettere, facesse esplicito riferimento all'esistenza di un uomo interiore ed un uomo esteriore 2. Punto di partenza della dottrina dei sensi spirituali è un parallelismo fra anima e corpo, che vede l'anima essere in possesso, esattamente come il corpo, di cinque organi sensoriali ordinati alla percezione delle realtà divine ed immateriali; in una parola, di Dio. E', infatti, per mezzo dei sensi dell'anima, dei sensi spirituali, che l'uomo ha la possibilità di 2 2Cor 4,16 5

3 fruire della divinità, percependola attraverso un odore, un sapore, un aspetto particolare che la rendono unica nel suo essere. Nel tempo, la dottrina dei sensi spirituali è stata oggetto di vari studi, e molteplici sono stati i personaggi che se ne sono interessati: prima di giungere a san Bonaventura, che nel XIII secolo è stato colui che ne ha espresso la forma ed il valore definitivi, i capisaldi della stessa si possono ritrovare in Origene, che ne è stato, se non l'ideatore, il primo testimone conosciuto; in sant'agostino, vescovo di Ippona, per ciò che riguarda la patristica latina; in Guglielmo di Saint-Thierry per quanto concerne l'epoca cistercense. San Bernardo, dunque, in tale contesto, che ruolo ha svolto? Occorre partire da ciò che san Bernardo vuole insegnare: l'amore di Dio. Si tratta di un amore che non si riduce ad un semplice sentimento, bensì, secondo le parole di san Bernardo, l'anima ama Dio conoscendolo, e lo conosce solo se, mediante la pratica della virtù che affina lo sguardo del cuore, ritrova in se stessa il punto in cui Dio ha 6

4 lasciato la sua impronta divina, la sua "somiglianza". Si tratta, per san Bernardo, di restaurare la somiglianza divina nell'uomo, somiglianza oscurata dal peccato; di far ritornare l'uomo, con l'aiuto offerto dal Verbo, la vera ed originaria similtudo Dei incarnata per amore, dalla regione della "dissomiglianza" a quella della "somiglianza", che è la regione insieme della conoscenza e dell'amore di Dio. In san Bernardo, i sensi spirituali si inseriscono esattamente in questo contesto, essendo essi uno dei mezzi dati all'uomo per arrivare a conoscere e ad amare la divinità. Per ciò che riguarda in particolare l'atteggiamento dell'abate di Clairvaux nei confronti della dottrina dei sensi spirituali, fonti che lo ritraggano come uno dei rappresentanti maggiori non esistono, principalmente per il fatto che egli si è limitato ad apportare alla dottrina in questione dei contributi non definibili di primo piano; in particolare, tale affermazione può essere valida per un'opera come i Sermones per Annum. 7

5 L'argomento della presente ricerca, infatti, è chiaramente delimitato dal titolo della stessa: non si tratta né della vita di san Bernardo, né della sua dottrina dei sensi spirituali, né della sua spiritualità, bensì di come e quanto quella parte della sua teologia rappresentata dalla dottrina dei sensi spirituali sia presente nei discorsi tenuti dal santo cistercense nel corso dell'anno liturgico, i Sermones per Annum. In questo senso, la ricerca non è stata agevole, principalmente a causa di due fattori: innanzitutto, nei Sermones per Annum san Bernardo non tratta mai esplicitamente dei sensi dell'anima, né delle loro funzioni, facendo comprendere al lettore come il reale significato delle sue parole sia spesso celato dietro alle stesse; quindi, lo stile di san Bernardo, letterario e mistico al tempo stesso, presenta notevoli difficoltà di un'adeguata traduzione. Il suo vocabolario, biblico e tradizionale, rende il significato di un termine latino più pregnante dell'equivalente italiano, a tal punto che non sempre è risultato semplice entrare nell'ottica di pensiero dell'abate di Clairvaux, filtrarne le 8

6 parole per arrivare al vero significato delle stesse. Ciò che comunque deve essere assunto come un dato certo, è che nei Sermones per Annum i riferimenti ai sensi spirituali non sono numerosi e, tranne rari casi indirizzati all'oculus cordis, tali riferimenti sono perlopiù impliciti. Tuttavia, dal contesto si sono potuti trarre gli elementi atti ad ottenere le risposte cercate, così da poter studiare quello che è, effettivamente, il ruolo dei sensi spirituali nei Sermones per Annum di san Bernardo. E' da precisare che le citazioni in nota delle opere di san Bernardo indicheranno la parte da cui esse sono tratte; l'eventuale numero, espresso in cifre romane, e sigla del sermone; il capitolo o paragrafo, espresso in numeri arabi; il volume dell'edizione critica; le pagine. 9