DRONI E AREE IN DISSESTO IDROGEOLOGICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DRONI E AREE IN DISSESTO IDROGEOLOGICO"

Transcript

1 DRONI E AREE IN DISSESTO IDROGEOLOGICO Il rapporto sul dissesto idrogeologico in Italia, elaborato dall Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), riporta un quadro aggiornato sulla pericolosità per frane e alluvioni nel territorio nazionale. I dati mettono in evidenza che il 19.9% della superficie nazionale è a rischio frane e ben l 8.4% con pericolosità molto elevata o elevata.

2 Alle aree a rischio frana vanno aggiunte quelle a rischio alluvione che hanno una superficie del 23.4% di quella nazionale.

3 Mettendo assieme frane e alluvioni si ottiene la mappa seguente:

4 La superficie delle aree classificate a pericolosità da frana elevata o molto elevata e/o idraulica media ammonta complessivamente al 16,6% del territorio nazionale. Impressionante! Un quadro generale come quello mostrato dal Rapporto ISPRA pone in evidenza come debbano essere messe in campo delle strategie di prevenzione e difesa efficaci. In questo ambito ritengo che i droni possano davvero offrire un valido aiuto. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di effettuare dei sorvoli su zone pericolose dove è appena avvenuta una frana o si sospetta possa avvenire. Oppure affidarsi ai droni per controllare l efficacia e lo stato di degrado di opere di consolidamento già realizzate. Spesso si tratta di zone la cui accessibilità è limitata a causa dell elevata pendenza, della mancanza di strade o semplicemente perché le opere a verde realizzate stanno facendo bene il loro

5 lavoro crescendo e moltiplicandosi. Uno sguardo dall alto può sicuramente dare una mano. Il periodo migliore per i sopralluoghi, almeno qui dalle mie parti, in Trentino, è l inizio della primavera. Gli alberi non hanno ancora le nuove foglie e durante l inverno si sono completamente spogliati di quelle vecchie grazie alla neve ed al vento. Il suolo è libero dalla neve e le opere di difesa si vedono bene. Inoltre si possono vedere eventuali danni provocati da valanghe recenti o dai torrenti creati dal disgelo. Nel video qui sotto vi porto in Val di Ledro (TN), nella Val Scaglia, dove il Servizio Bacini Montani della Provincia Autonoma di Trento ha realizzato delle opere di ripristino e difesa dalle frane. Si tratta di un versante che sta subendo una forte erosione ed i detriti vengono trasportati a valle dal torrente Assat fino al Lago di Ledro. Le opere realizzate sono volte a limitare questo fenomeno. Dal video sono ben visibili la canaletta principale al centro e quelle laterali a spina di pesce, nonché le palificate vive per il sostegno del terreno. Lungo il torrente sono state realizzate, in tempi non recenti, numerose briglie. Dal video si capisce come, in pochi minuti, sia stato possibile visionare lo stato delle opere distribuite su un dislivello di oltre 250 m (130 verso l alto e 120 verso il basso). Con una batteria del Phantom 4 Pro si riesce ad ispezionare una zona molto vasta, tuttavia sarebbe bene farsi dire prima, dai responsabili del progetto, le parti a cui bisogna dedicare maggior attenzione o addirittura farsi accompagnare. In questo caso è utile avere anche un doppio LCD. In fase di programmazione dell intervento si sarebbe potuto far ricorso alla fotogrammetria da drone rilevando la zona con una determinata cadenza temporale. In questo modo sarebbe stato possibile determinare il volume di detriti trasportati a valle nel periodo di tempo intercorso tra un rilevo e quello successivo. Vi lascio alla visione del video e vi ricordo che mi trovate anche su Telegram ( dove ho aperto un canale nel quale vi parlo della mia attività e condivido informazioni ( Ciao! P.S. Le tabelle e le immagini di questo articolo sono tratte dalla sintesi del Rapporto ISPRA 2018.

Gestione del dissesto idrogeologico IL PORTALE BIDIREZIONALE

Gestione del dissesto idrogeologico IL PORTALE BIDIREZIONALE PRIMO CONVEGNO NAZIONALE DEL PROGETTO LIFE FRANCA Anticipare e comunicare i rischi naturali 18 e 19 aprile 2018, Trento Gestione del dissesto idrogeologico IL PORTALE BIDIREZIONALE Stefano Fait Ruggero

Dettagli

Il rishio idraulico: strumenti di valutazione ed esperienze di gestione

Il rishio idraulico: strumenti di valutazione ed esperienze di gestione Workshop N Il rischio idraulico: strumenti di valutazione ed esperienze di gestione Il rishio idraulico: strumenti di valutazione ed esperienze di gestione venerdì 20 maggio 2016 14:30-18:00 Sala 4 - Sala

Dettagli

OPERE FLUVIALI UDA SUL FIUME

OPERE FLUVIALI UDA SUL FIUME OPERE FLUVIALI UDA SUL FIUME RISCHIO IDROGEOLOGICO Analizziamo il termine: Idro legato all acqua - Geologico legato alla terra Si intende la possibilità che si verifichino disastri ambientali dovuti allo

Dettagli

Sentieri e Rischio Idrogeologico

Sentieri e Rischio Idrogeologico Sentieri e Rischio Idrogeologico Vincoli di carattere geologico Paolo Millemaci Concetto di dissesto idrogeologico Introdotto da A.Hofmann (1936) riferendosi allo stato di disordine proprio dei pendii

Dettagli

Comune di Scilla. Provincia di Reggio Calabria. PIANO SPEDITIVO di GESTIONE DEGLI ALLERTAMENTI E sulle EMERGENZE TERRITORIALI.

Comune di Scilla. Provincia di Reggio Calabria. PIANO SPEDITIVO di GESTIONE DEGLI ALLERTAMENTI E sulle EMERGENZE TERRITORIALI. Comune di Scilla Provincia di Reggio Calabria PIANO SPEDITIVO di GESTIONE DEGLI ALLERTAMENTI E sulle EMERGENZE TERRITORIALI Capitolo 3 SCENARI ED EVENTI MASSIMI ATTESI Comune di Scilla Area Tecnica Piano

Dettagli

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO. Michele Gargantini Sede Territoriale di Bergamo

IL RISCHIO IDROGEOLOGICO. Michele Gargantini Sede Territoriale di Bergamo IL RISCHIO IDROGEOLOGICO STRUTTURA DELL INCONTRO Il Dissesto idrogeologico I fenomeni di dissesto in provincia di Bergamo Gli eventi storici L evento alluvionale del novembre 2002 La gestione del Rischio

Dettagli

Quello che l uomo definisce dissesto idrogeologico per la natura è un nuovo assetto che si verifica quando il territorio non è più in equilibrio e,

Quello che l uomo definisce dissesto idrogeologico per la natura è un nuovo assetto che si verifica quando il territorio non è più in equilibrio e, Quello che l uomo definisce dissesto idrogeologico per la natura è un nuovo assetto che si verifica quando il territorio non è più in equilibrio e, attraverso l evento erosivo e deposizionale, si assesta

Dettagli

Rapporto 2018 sul dissesto idrogeologico in Italia

Rapporto 2018 sul dissesto idrogeologico in Italia Rapporto 2018 sul dissesto idrogeologico in Italia Carla Iadanza, ISPRA MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI E ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI 19 settembre RemTech Expo 2018 (19, 20, 21 Settembre) FerraraFiere

Dettagli

RAPPORTO SULLO STATO DI RISCHIO DEL TERRITORIO ITALIANO 2017

RAPPORTO SULLO STATO DI RISCHIO DEL TERRITORIO ITALIANO 2017 RAPPORTO SULLO STATO DI RISCHIO DEL TERRITORIO ITALIANO 2017 ROMA 2017 LA FRAGILITÀ DEL TERRITORIO ITALIANO RISPETTO AL RISCHIO NATURALE 8,2 MILIONI DI PERSONE A RISCHIO ALTO 11,6 MILIONI A RISCHIO MEDIO-ALTO

Dettagli

LA MAPPA DEI RISCHI DEI COMUNI ITALIANI COME STRUMENTO INFORMATIVO E DI PREVENZIONE. Stefano Laporta, Alessandro Trigila ISPRA

LA MAPPA DEI RISCHI DEI COMUNI ITALIANI COME STRUMENTO INFORMATIVO E DI PREVENZIONE. Stefano Laporta, Alessandro Trigila ISPRA Dipartimento Casa Italia LA MAPPA DEI RISCHI DEI COMUNI ITALIANI COME STRUMENTO INFORMATIVO E DI PREVENZIONE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEI COMUNI ITALIANI Stefano Laporta, Alessandro Trigila ISPRA Roma,

Dettagli

OPERE DI REGIMAZIONE IDRAULICA A SALVAGUARDIA DELL ABITATO DI BORGO DI TERZO

OPERE DI REGIMAZIONE IDRAULICA A SALVAGUARDIA DELL ABITATO DI BORGO DI TERZO OPERE DI REGIMAZIONE IDRAULICA A SALVAGUARDIA DELL ABITATO DI BORGO DI TERZO SAI Progetti s.r.l. GeoTer IL BACINO DEL TORRENTE CLOSALE Parametri generali Area del bacino Perimetro bacino Lunghezza radiale

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI SECONDO L ART. 2 DEL PROTOCOLLO D INTESA

PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI SECONDO L ART. 2 DEL PROTOCOLLO D INTESA PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI SECONDO L ART. 2 DEL PROTOCOLLO D INTESA Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile Servizio coordinamento programmi speciali e presidi di competenza Dott.ssa

Dettagli

RIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO

RIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO 1 RIASSETTO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEI RISCHI NATURALI PRESENTI IN VAL TORREGGIO BACINO PRIORITARIO LEGGE VALTELLINA PROGETTO PRELIMINARE (dic. 2001) STUDIO D IMPATTO AMBIENTALE (nov. 2003) PROG.

Dettagli

RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE PRINCIPI E BUONE PRATICHE PER INTEGRARE TUTELA AMBIENTALE, GESTIONE DEI RISCHI IDROGEOLOGICI E SVILUPPO LOCALE

RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE PRINCIPI E BUONE PRATICHE PER INTEGRARE TUTELA AMBIENTALE, GESTIONE DEI RISCHI IDROGEOLOGICI E SVILUPPO LOCALE CON IL PATROCINIO DI Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale SEMINARIO NAZIONALE 3 GIUGNO 2015 RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE PRINCIPI E BUONE PRATICHE PER INTEGRARE TUTELA AMBIENTALE, GESTIONE DEI

Dettagli

MISURA 226 Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi.

MISURA 226 Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi. Giorgio CACCIABUE Federico PELFINI Direzione Opere Pubbliche, Difesa del Suolo, Economia Montana e Foreste MISURA 226 Ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi. Azione

Dettagli

Con questo termine si fa riferimento al rischio derivante dal verificarsi di eventi meteorici estremi che inducono a tipologie di dissesto tra loro

Con questo termine si fa riferimento al rischio derivante dal verificarsi di eventi meteorici estremi che inducono a tipologie di dissesto tra loro Con questo termine si fa riferimento al rischio derivante dal verificarsi di eventi meteorici estremi che inducono a tipologie di dissesto tra loro strettamente interconnesse, quali frane ed esondazioni.

Dettagli

a227_protezione-civile.html

a227_protezione-civile.html TIENITI INFORMATO sulle ALLERTE METEO REGISTRATI AL SISTEMA di informazione telefonica in emergenza. Collegati al sito del Comune di Campiglia M.ma alla pagina della protezione civile; http://www.comune.campigliamarittima.li.it/pagin

Dettagli

Il contributo del monitoraggio nella gestione del dissesto da frana

Il contributo del monitoraggio nella gestione del dissesto da frana Convegno ARPAE-OGER PREVENZIONE RIDUZIONE DEL RISCHIO ALLUVIONI E DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO: RIORDINO ISTITUZIONALE DELLE COMPETENZE E SOLUZIONI PER LA GESTIONE E IL GOVERNO DELLE ACQUE GEOFLUID, Piacenza

Dettagli

Centro Studi Confagricoltura

Centro Studi Confagricoltura Centro Studi Confagricoltura Dissesto idrogeologico: oltre una frana su quattro colpisce i terreni agricoli Superficie nazionale a rischio idraulico in Italia, per livello del rischio Superficie nazionale

Dettagli

La previsione dei fenomeni e la valutazione delle criticità vengono condotte quotidianamente, di norma per le ore successive, alla scala

La previsione dei fenomeni e la valutazione delle criticità vengono condotte quotidianamente, di norma per le ore successive, alla scala ALLEGATO 2 Documento di regolamentazione dei rapporti e delle responsabilità tra l Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e l Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente

Dettagli

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese COMUNE DI AGRA Provincia di Varese STUDIO GEOLOGICO, IDROGEOLOGICO E SISMICO DEL TERRITORIO COMUNALE, A SUPPORTO DEL NUOVO P.G.T. AI SENSI DELL ART. 57 DELLA L.R. 12/05 REV02 DEL NOVEMBRE 2009 NOTA TECNICA

Dettagli

La mitigazione del rischio idrogeologico per uno sviluppo sostenibile del territorio

La mitigazione del rischio idrogeologico per uno sviluppo sostenibile del territorio Cura del territorio e delle filiere produttive energetiche e dei servizi ecosistemici La mitigazione del rischio idrogeologico per uno sviluppo sostenibile del territorio Monica Guida Regione Emilia-Romagna

Dettagli

Valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell efficacia delle opere di difesa presenti. Regione Autonoma Valle d Aosta

Valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell efficacia delle opere di difesa presenti. Regione Autonoma Valle d Aosta Valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell efficacia delle opere di difesa presenti. Regione Autonoma Valle d Aosta Quadro normativo regionale l.r. n.11/98 Normativa urbanistica e di pianificazione

Dettagli

I droni per lo studio dei fenomeni franosi e delle alluvioni

I droni per lo studio dei fenomeni franosi e delle alluvioni EVENTI DI PIENA E FRANA IN ITALIA SETTENTRIONALE NEL PERIODO 2005-2016 Palazzo Lombardia, Auditorium Testori Milano, 15 febbraio 2018 I droni per lo studio dei fenomeni franosi e delle alluvioni a cura

Dettagli

Evoluzione della gestione del rischio idraulico in Provincia di Trento

Evoluzione della gestione del rischio idraulico in Provincia di Trento Università degli Studi di Padova Corso di laurea in RIASSETTO DEL TERRITORIO E TUTELA DEL PAESAGGIO Idraulica e Idrologia 03.06.2014 Evoluzione della gestione del rischio idraulico in Provincia di Trento

Dettagli

L ALLUVIONE L ALLUVIONE DEL DEL 5-6 NOVEMBRE Atti e contributi del convegno

L ALLUVIONE L ALLUVIONE DEL DEL 5-6 NOVEMBRE Atti e contributi del convegno Atti e contributi del convegno L ALLUVIONE L ALLUVIONE DEL DEL 5-6 NOVEMBRE 1994 5-6 1994 A IN PIEMONTE Venti anni di attività nella previsione e prevenzione in ambito geo-idrologico 7 novembre 2014 L

Dettagli

Cambiamenti climatici: un cambio di prospettiva nel settore della difesa del suolo regionale

Cambiamenti climatici: un cambio di prospettiva nel settore della difesa del suolo regionale Cambiamenti climatici: un cambio di prospettiva nel settore della difesa del suolo regionale Monica Guida DG Cura del Territorio e dell Ambiente Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica MITIGAZIONE

Dettagli

Tutela del territorio fragile. Il caso di un Comune alluvionato nell ottobre 2000

Tutela del territorio fragile. Il caso di un Comune alluvionato nell ottobre 2000 Venezia, 10-20 novembre 2004 Catalogo della Mostra Regione Valle d Aosta Tutela del territorio fragile. Il caso di un Comune alluvionato nell ottobre 2000 Lo sviluppo economico e sociale ha esteso le aree

Dettagli

Dipartimento di Scienze della Terra

Dipartimento di Scienze della Terra Dipartimento di Scienze della Terra Giovedì 27 Maggio 2010 ore 15.00, Aula A Conferenza - dibattito su Dissesto idrogeologico e pianificazione territoriale organizzata da Dipartimento di Scienze della

Dettagli

Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti

Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti Mitigazione del rischio relativo ai dissesti dei corsi d acqua e dei versanti Criteri di approccio sistemico Da R. Rosso 2 Misure Strutturali di Manutenzione Straordinaria OBIETTIVI: riparazione, ricostruzione,

Dettagli

Presentazione del Piano del Commissario

Presentazione del Piano del Commissario Presentazione del Piano del Commissario Venezia, 19 marzo 2019 COMMISSARIO DELEGATO PRIMI INTERVENTI URGENTI DI PROTEZIONE CIVILE IN CONSEGUENZA DEGLI ECCEZIONALI EVENTI METEOROLOGICI CHE HANNO INTERESSATO

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE OLONA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P.G.T.

COMUNE DI SOLBIATE OLONA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P.G.T. COMUNE DI SOLBIATE OLONA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL P.G.T. PROCEDURE OPERATIVE PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO (Rif. P.C.T. PROVINCIA DI VARESE) Dicembre 2009 Geol.

Dettagli

Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Interventi sulla rete idrografica e sui versanti

Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Interventi sulla rete idrografica e sui versanti Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Interventi sulla rete idrografica e sui versanti Legge 18 Maggio 1989, n. 183, art. 17, comma 6-ter Adottato con deliberazione del Comitato

Dettagli

La Previsione delle Frane in Emilia-Romagna a breve e lungo termine

La Previsione delle Frane in Emilia-Romagna a breve e lungo termine La Previsione delle Frane in Emilia-Romagna a breve e lungo termine Marco Pizziolo, Giampiero Gozza Regione Emilia-Romagna - Servizio Geologico, sismico e dei Suoli Alcuni dati riassuntivi: 70.000 frane

Dettagli

PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI

PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI Abbasanta (OR), 21 Settembre2015 Quadro normativo Direttiva Comunitaria 2007/60/CE Valutazione e gestione del rischio

Dettagli

ELENCO DEGLI INTERVENTI ANNO 2018

ELENCO DEGLI INTERVENTI ANNO 2018 PIANO DI MANUTENZIONE ORDINARIA ELENCO DEGLI INTERVENTI ANNO 2018 RELAZIONE DI INQUADRAMENTO TERRITORIALE 1. PREMESSA Il presente Piano di Manutenzione Ordinaria del reticolo idrografico minore riguarda

Dettagli

Deliberazione della Giunta Comunale n. 115 di data

Deliberazione della Giunta Comunale n. 115 di data Deliberazione della Giunta Comunale n. 115 di data 20.12.2018 OGGETTO: LAVORI DI SOMMA URGENZA per il ripristino dei danni causati dal maltempo lungo la viabilità di accesso alle opere di presa dell acquedotto

Dettagli

SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO

SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE COMITATO TECNICO REGIONALE CRITERI PER L ELABORAZIONE DEI PIANI DI BACINO SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO RACCOMANDAZIONE

Dettagli

1. PREMESSA 2 2. CARATTERISTICHE IDROLOGICHE CORSI D ACQUA 5 3. STATO DI FATTO 6 4. CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI PORTATA TRATTI TOMBATI 7

1. PREMESSA 2 2. CARATTERISTICHE IDROLOGICHE CORSI D ACQUA 5 3. STATO DI FATTO 6 4. CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI PORTATA TRATTI TOMBATI 7 INDICE 1. PREMESSA 2 2. CARATTERISTICHE IDROLOGICHE CORSI D ACQUA 5 3. STATO DI FATTO 6 4. CARATTERISTICHE IDRAULICHE DI PORTATA TRATTI TOMBATI 7 5. COMPATIBILITA IDRAULICA E CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

Dettagli

La sicurezza delle aree a verde: il caso della Spina Verde

La sicurezza delle aree a verde: il caso della Spina Verde La sicurezza delle aree a verde: il caso della Spina Verde Ing. Chiara Barabani neolaureata IAT Elaborato di tesi, relatrice prof. Scira Menoni Per determinare la sicurezza di un area a verde occorre effettuare

Dettagli

Il Servizio Nazionale di

Il Servizio Nazionale di Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde Protezione Civile Direzione Protezione Civile Il Servizio Nazionale di Protezione Civile Cos è la Protezione Civile? un SISTEMA composto da TUTTE le STRUTTURE

Dettagli

Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI)

Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) (Legge 18 Maggio 1989, n. 183, art.17 comma 6-ter) Direttiva "Attuazione del PAI nel settore urbanistico e aggiornamento dell Atlante dei rischi idraulici

Dettagli

Piano di Manutenzione dell'opera e delle sue Parti

Piano di Manutenzione dell'opera e delle sue Parti Indice 1. PREMESSA 2 2. MANUALE D USO 3 2.1 Corpo d opera: Opere di contenimento (Soil Nailing) 3 2.1.1 Chiodature di ancoraggio 3 2.1.2 Rete di contenimento 4 2.2 Corpo d opera: Opera di stabilizzazione

Dettagli

GESTIONE DEL CONSEGUENTE AI. da parte del sistema di allerta della Regione del Veneto

GESTIONE DEL CONSEGUENTE AI. da parte del sistema di allerta della Regione del Veneto GESTIONE DEL RISCHIO METEO-IDROGEOLOGICO CONSEGUENTE AI TEMPORALI FORTI da parte del sistema di allerta della Regione del Veneto Giugno 2016 Dott. Vincenzo Sparacino LA SCALETTA Iter costitutivo CFD Veneto

Dettagli

Autorità di Bacino del Fiume Tevere

Autorità di Bacino del Fiume Tevere Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico Piano adottato dal Comitato Istituzionale il 5 aprile 2006 con del. n. 114, approvato con D.P.C.M. del 10 novembre 2006 PROGETTO DI PRIMO AGGIORNAMENTO NORME TECNIICHE

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 10 DEL

DELIBERAZIONE N. 10 DEL COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 10 DEL 09.08.2018 Oggetto: Comune di Palmas Arborea - Variante ai sensi dell'art. 37 comma 3, lett. b delle NA del PAI delle aree a pericolosità e rischio da frana

Dettagli

Dissesto idrogeologico: la classificazione delle frane e la mappa Iffi

Dissesto idrogeologico: la classificazione delle frane e la mappa Iffi Dissesto idrogeologico: la classificazione delle frane e la mappa Iffi Con il progetto Iffi, Inventario dei fenomeni franosi in Italia, e' stata realizzata una mappatura delle frane in Italia, da cui e'

Dettagli

2007 LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D ACQUA

2007 LA GESTIONE UNITARIA DEI CORSI D ACQUA Prima di passare all analisi del conto economico a valore aggiunto del Servizio Bacini montani, e opportuno esporre in modo sintetico l ammontare e la destinazione delle risorse finanziarie, nonché la

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA PREMESSA La zona oggetto di intervento rappresenta il completamento di un progetto generale di sistemazione dell area che insiste sul fosso Creta, del quale è già stato realizzato

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI Centro Studi NOTA STAMPA

CONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI Centro Studi NOTA STAMPA CONSIGLIO NAZIONALE GEOLOGI Centro Studi NOTA STAMPA FRANE E ALLUVIONI: SEI MILIONI DI PERSONE A RISCHIO Emilia Romagna, Campania e Lombardia tra le regioni più esposte ausa del consapevolezza nella società

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Regione Liguria

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Regione Liguria Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Regione Liguria SECONDO ATTO INTEGRATIVO ALL ACCORDO DI PROGRAMMA FINALIZZATO ALLA PROGRAMMAZIONE E AL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI URGENTI

Dettagli

Autorità di Bacino del Fiume Arno

Autorità di Bacino del Fiume Arno STATO DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI EFFETTUATI CON FINANZIAMENTI A VALERE SU FONDI DELLA L.183/89 Annualità 1989/2006 - aggiornamento 2006 Pagina 2 di 21 - Relazione Pag.3 - Schemi riassuntivi Pag.16

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO. Messa in sicurezza idraulica del Fosso Felciaino PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA. COMUNE di CAMPIGLIA MARITTIMA

PROGETTO ESECUTIVO. Messa in sicurezza idraulica del Fosso Felciaino PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA. COMUNE di CAMPIGLIA MARITTIMA 05 04 03 02 01 00 30.11.2016 Prima emissione Rev. Data Motivo Ing. Jacopo TACCINI via del Rio, 2-56025 PONTEDERA PI e-mail: jacopo.taccini@sta-eng.it Cell. +39.328.4564561 PEC: jacopo.taccini@ingpec.eu

Dettagli

Il Progetto CARG. La Carta Geologica d Italia. dal 1867 un progetto fondamentale ed incompiuto per il nostropaese

Il Progetto CARG. La Carta Geologica d Italia. dal 1867 un progetto fondamentale ed incompiuto per il nostropaese Il Progetto CARG ovvero La Carta Geologica d Italia dal 1867 un progetto fondamentale ed incompiuto per il nostropaese Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha affermato che: L informazione

Dettagli

LA VAL BISAGNO. DATI GENERALI DEL BACINO Superficie: 93 Kmq

LA VAL BISAGNO. DATI GENERALI DEL BACINO Superficie: 93 Kmq LA VAL BISAGNO DATI GENERALI DEL BACINO Superficie: 93 Kmq Aree interessate: Comuni di Genova, Bargagli, Lumarzo, Davagna, Sant Olcese, Sori e Bogliasco. Tessuto urbano: 13% circa della superficie totale

Dettagli

A cosa andiamo incontro??? Le possibili conseguenze della Tangenziale Est da un punto di vista geologico

A cosa andiamo incontro??? Le possibili conseguenze della Tangenziale Est da un punto di vista geologico A cosa andiamo incontro??? Le possibili conseguenze della Tangenziale Est da un punto di vista geologico Una premessa Lo studio del Politecnico da un punto di vista geologico-idraulico prevede che si possano

Dettagli

2) La tolleranza a sopportare le conseguenze di una situazione di rischio è sempre più ridotta e

2) La tolleranza a sopportare le conseguenze di una situazione di rischio è sempre più ridotta e Il rischio idraulico 1) Il RISCHIO è il prodotto di più fattori : - PERICOLOSITA dell evento naturale - VULNERABILITA ed ESPOSIZIONE del territorio colpito R = P x V x E (R = P x E) 2) La tolleranza a

Dettagli

Opere di sostegno: i muri a gravita

Opere di sostegno: i muri a gravita Opere di sostegno: i muri a gravita Le opere di sostegno corrispondono a un intervento di natura strutturale, poich contrastano l'azione ribaltante del terreno. Vediamo nel dettaglio i muri a gravita'

Dettagli

DETERMINAZIONE PROT N. _7495/REP. N.447 DEL

DETERMINAZIONE PROT N. _7495/REP. N.447 DEL DETERMINAZIONE PROT N. _7495/REP. N.447 DEL 30.08.2012 Oggetto: Comune di Valledoria. Studio di compatibilità geologica, geotecnica, idraulica inerente il Piano di Lottizzazione della zona di espansione

Dettagli

Il geologo professionista nelle. Roma giugno Esercitazione pratica

Il geologo professionista nelle. Roma giugno Esercitazione pratica Corso di II livello Il geologo professionista nelle attività diprotezionecivile Roma 19 20 giugno 2014 Esercitazione pratica VALUTAZIONE DEL RISCHIO RESIDUO Nel corso della esercitazione verranno effettuati

Dettagli

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Acque sotterranee, lo stato chimico è buono Il monitoraggio dell'ispra ha rilevato uno stato buono delle acque sotterranee e superficiali, mentre la situazione è meno confortante per quelle di bacini e

Dettagli

RUOLO E FUNZIONE DEL PIANO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO NELL AMBITO DELLE STRATEGIE DI TUTELA DEL TERRITORIO

RUOLO E FUNZIONE DEL PIANO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO NELL AMBITO DELLE STRATEGIE DI TUTELA DEL TERRITORIO RUOLO E FUNZIONE DEL PIANO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO NELL AMBITO DELLE STRATEGIE DI TUTELA DEL TERRITORIO Ing. Roberto Casarin Longarone (BL) 6 ottobre 2013 VAJONT, DISCUSSIONE ED ANALISI A 50 ANNI DALLA

Dettagli

REPORT STATISTICO E CARTOGRAFICO

REPORT STATISTICO E CARTOGRAFICO Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei Rischi - PRIM REPORT STATISTICO E CARTOGRAFICO Mappa di Rischio integrato su base comunale Comune di CORMANO (MI) Programma Regionale Integrato di Mitigazione

Dettagli

AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 5 DEL

AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 5 DEL COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 5 Oggetto: Comune di Setzu Proposta di variante ai sensi dell art. 37, comma 3 lett. b delle N.A. del PAI per le aree a pericolosità di frana del versante sud-occidentale

Dettagli

Valutazione e gestione del rischio di alluvioni (Direttiva 2007/60/CE)

Valutazione e gestione del rischio di alluvioni (Direttiva 2007/60/CE) Valutazione e gestione del rischio di alluvioni (Direttiva 2007/60/CE) Incontro tematico per il bacino idrografico Chiese Esiti della mappatura della pericolosità e del rischio di alluvioni Basso Chiese

Dettagli

Progetto di Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico

Progetto di Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico AUTORITA' di BACINO del RENO Progetto di Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico art.1 c. 1 L. 3.08.98 n.267 e s. m. i. I RISCHIO DA FRANA E ASSETTO DEI VERSANTI SCHEDA N. 70/m1 Zonizzazione Aree a

Dettagli

Relazione degli eventi Sala Operativa di Protezione Civile

Relazione degli eventi Sala Operativa di Protezione Civile Relazione degli eventi 2004-2018 Sala Operativa di Protezione Civile La Sala Operativa di Protezione Civile di Regione Lombardia Per rispondere alle esigenze di monitoraggio, allerta e risposta alle emergenze

Dettagli

MIRRORING DELLO SCHERMO DEL RADIOCOMANDO

MIRRORING DELLO SCHERMO DEL RADIOCOMANDO MIRRORING DELLO SCHERMO DEL RADIOCOMANDO Ciao! Oggi ti voglio parlare del mirroring dello schermo che hai collegato al radiocomando del tuo drone. A volte capita di farsi assistere da un amico per l esecuzione

Dettagli

2. Sintesi degli elementi di pericolosità/vulnerabilità geologica

2. Sintesi degli elementi di pericolosità/vulnerabilità geologica 2. Sintesi degli elementi di pericolosità/vulnerabilità geologica Come previsto dalla DGR n. 8/7374 del 28 maggio 2008, le aree omogenee dal punto di vista della pericolosità/vulnerabilità geologica riferita

Dettagli

ROME INVESTMENT FORUM 2017

ROME INVESTMENT FORUM 2017 ROME INVESTMENT FORUM 2017 Angelo Borrelli Capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri 16 dicembre 2017 LA NASCITA DEL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Dettagli

La mitigazione del Rischio Idrogeologico in RFI

La mitigazione del Rischio Idrogeologico in RFI La mitigazione del Rischio Idrogeologico in RFI Dr. Geol. Ivan Agostino - Rete Ferroviaria Italiana SpA Direzione Tecnica 19 Settembre 2019 RemTech Expo 2019 (18, 19, 20 Settembre) FerraraFiere www.remtechexpo.com

Dettagli

PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE

PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE AUTORITA' DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME ADIGE PIANO STRALCIO PER LA TUTELA DAL RISCHIO IDROGEOLOGICO - BACINO DELL' ADIGE- REGIONE DEL VENETO AREE IN DISSESTO DA VERSANTE -VARIANTE- BADIA CALAVENA Ë COD.:

Dettagli

Sentieri e Rischio Idrogeologico

Sentieri e Rischio Idrogeologico Sentieri e Rischio Idrogeologico Interferenze, criticità, aspetti progettuali Maurizio Morra di Cella Modificazione dell'equilibrio naturale tra i fattori costitutivi di un ambiente, con conseguenze disastrose

Dettagli

Nel bacino sono presenti ghiacciai che occupano una superficie pari a 66,86 km 2, essi sono concentrati per lo più sul gruppo dell Adamello.

Nel bacino sono presenti ghiacciai che occupano una superficie pari a 66,86 km 2, essi sono concentrati per lo più sul gruppo dell Adamello. Nel bacino sono presenti ghiacciai che occupano una superficie pari a 66,86 km 2, essi sono concentrati per lo più sul gruppo dell Adamello. I.6.2.5 Cismon I confini del bacino imbrifero Il bacino del

Dettagli

Piani Comunali di Emergenza Scenari di Rischio Idrogeologico

Piani Comunali di Emergenza Scenari di Rischio Idrogeologico Introduzione al Sistema di Protezione Civile Livello A1-01 Corso base per operatori volontari Piani Comunali di Emergenza Scenari di Rischio Idrogeologico 30 maggio 2017 Geol. Egidio De Maron Frane e alluvioni

Dettagli

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali

Dettagli

Intervento di regimazione acque in comune di Curiglia con Monteviasco (VA)

Intervento di regimazione acque in comune di Curiglia con Monteviasco (VA) Intervento di regimazione acque in comune di Curiglia con Monteviasco (VA) Ersaf ha realizzato nel comune di Curiglia con Monteviasco, sul versante nord-ovest dell Alpe Cà del Sasso, lungo la strada che

Dettagli

Problematiche ambientali legate al dissesto idrogeologico

Problematiche ambientali legate al dissesto idrogeologico Problematiche ambientali legate al dissesto idrogeologico - Prevenire i fenomeni di dissesto - Attenzione del PPR al dissesto idrogeologico - Finalità delle Linee Guida - Conoscenza del rischio idrogeologico

Dettagli

IL MONITORAGGIO COME STRUMENTO DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DALLA CONOSCENZA DEL TERRITORIO ALLA SUA PROTEZIONE

IL MONITORAGGIO COME STRUMENTO DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DALLA CONOSCENZA DEL TERRITORIO ALLA SUA PROTEZIONE IL MONITORAGGIO COME STRUMENTO DI PREVENZIONE E MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO DALLA CONOSCENZA DEL TERRITORIO ALLA SUA PROTEZIONE Marcello PRINCIPI REGIONE MARCHE Difesa del Suolo e Autorità di

Dettagli

INDICE. 1 CARTA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA E DELLA SALVAGUARDIA Pag. 2

INDICE. 1 CARTA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA E DELLA SALVAGUARDIA Pag. 2 INDICE 1 CARTA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA E DELLA SALVAGUARDIA Pag. 2 1.1 Cenni generali Pag. 2 1.2 Analisi della legenda Pag. 2 1.3 Analisi della carta della pericolosità idraulica e della salvaguardia

Dettagli

Esperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia

Esperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia Convegno Il monitoraggio dei fenomeni franosi Barzio, 8 aprile 2008 Esperienze di monitoraggio dei dissesti in Lombardia Relatore Dr. Geol. Dario Fossati Il monitoraggio delle frane prima del 1987 Monitoraggi

Dettagli

IL PROGETTO SENTINELLE DEL TERRITORIO e altri progetti comunali connessi ai cambiamenti climatici

IL PROGETTO SENTINELLE DEL TERRITORIO e altri progetti comunali connessi ai cambiamenti climatici La Spezia, 24/1/2019 IL PROGETTO SENTINELLE DEL TERRITORIO e altri progetti comunali connessi ai cambiamenti climatici Gianluca Rinaldi, dirigente CdR Protezione civile Comune della Spezia GLI EVENTI ESTREMI

Dettagli

Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Interventi sulla rete idrografica e sui versanti

Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Interventi sulla rete idrografica e sui versanti Progetto di Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico (PAI) Interventi sulla rete idrografica e sui versanti Legge 18 Maggio 1989, n. 183, art. 17, comma 6-ter Adottato con deliberazione del Comitato

Dettagli

Lezioni di Protezione Civile. Il Ciclo del Disastro

Lezioni di Protezione Civile. Il Ciclo del Disastro Lezioni di Protezione Civile Il Ciclo del Disastro Conoscere le principali dinamiche alla base dei rischi naturali Fornire alcuni elementi di linguaggio comune Obiettivi formativi Il concetto di rischio:

Dettagli

COMUNE INTERESSATO DALL'INTERVENTO Canischio TOTALE SCHEDA ,00 BACINO

COMUNE INTERESSATO DALL'INTERVENTO Canischio TOTALE SCHEDA ,00 BACINO SCHEDA A1)10_002GA COMUNE INTERESSATO DALL'INTERVENTO Canischio TOTALE SCHEDA 17.100,00 BACINO Torrente Gallenca TIPOLOGIA INTERVENTO ATO A1) 10 TIPOLOGIA AFFIDAMENTO Manutenzioni PRIORITA' 1 Tipologia

Dettagli

CONSORZIO 4 BASSO VALDARNO Sede legale: VIA SAN MARTINO, PISA Consorzio di Bonifica ai sensi della L. R. 79/2012 (ente pubblico economico)

CONSORZIO 4 BASSO VALDARNO Sede legale: VIA SAN MARTINO, PISA Consorzio di Bonifica ai sensi della L. R. 79/2012 (ente pubblico economico) DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSORZIO N. 143 DEL 05.12.2014 Struttura proponente: sede di Ponte Buggianese - Area tecnica Settore Opere - Sezione Opere OGGETTO: PSR Toscana 2007-2013 Misura 226 - Attivazione

Dettagli

Le sistemazioni idraulico-forestali

Le sistemazioni idraulico-forestali Le sistemazioni idraulico-forestali Le sistemazioni dei bacini montani attuate a difesa dell erosione e della franosità, ed a difesa dalle piene torrentizie sono dette idraulico-forestali La corretta progettazione

Dettagli

PIANO VALANGHE COMUNE DI VALTOURNENCHE

PIANO VALANGHE COMUNE DI VALTOURNENCHE PIANO VALANGHE COMUNE DI VALTOURNENCHE Valtournenche è un comune sito ai piedi del Cervino, che attrae un gran numero di turisti per la sua bellezza. La morfologia del territorio, caratterizzata dalla

Dettagli

Rivisitazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino Idrografico del Fiume Sele

Rivisitazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino Idrografico del Fiume Sele AUTORITA DI BACINO REGIONALE CAMPANIA SUD ED INTERREGIONALE PER IL BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME SELE Rivisitazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino Idrografico del Fiume Sele Elaborato

Dettagli

I confini del bacino imbrifero Il bacino del torrente Avisio si estende per 939,58 km 2 di cui 920,16 km 2 compresi nella provincia di Trento.

I confini del bacino imbrifero Il bacino del torrente Avisio si estende per 939,58 km 2 di cui 920,16 km 2 compresi nella provincia di Trento. I.6.2.2 Avisio I confini del bacino imbrifero Il bacino del torrente Avisio si estende per 939,58 km 2 di cui 920,16 km 2 compresi nella provincia di Trento. Figura I.6.15: Bacino del torrente Avisio:

Dettagli

Difesa del territorio. Anno Edizione

Difesa del territorio. Anno Edizione 29 Sondrio - Regione Lombardia, Consiglio studi di Milano. Milano. 1997 30 Pavia - Regione Lombardia, Consiglio studi di Pavia. Milano. 1997 31 Ricerca IRER - Individuazione delle zone potenzialmente inondabili

Dettagli

LA SICUREZZA NEI BACINI MONTANI QUALE CONDIZIONE PER LO SVILUPPO. Prof. Ing. Francesco Gentile

LA SICUREZZA NEI BACINI MONTANI QUALE CONDIZIONE PER LO SVILUPPO. Prof. Ing. Francesco Gentile I CONSORZI DI BONIFICA: TUTELA DEL TERRITORIO E RISORSA PER LO SVILUPPO Foggia, 13 maggio 2011 LA SICUREZZA NEI BACINI MONTANI QUALE CONDIZIONE PER LO SVILUPPO Prof. Ing. Francesco Gentile Denominazione

Dettagli

Dissesti riale Val Molina

Dissesti riale Val Molina Dissesti riale Val Molina Interventi di ripristino alla frana sul mapp. n. 2684 RFD Mendrisio Rapporto conclusivo Balerna, giugno 2017 14.34 1. Introduzione A seguito di un evento meteorologico estremo

Dettagli

Comune di Sant'Olcese Città Metropolitana di Genova

Comune di Sant'Olcese Città Metropolitana di Genova Azienda Mobilità e Trasporti S.p.A. Via Montaldo, 2 8 16137 Genova Impianto Ferrovia Genova Casella Comune di Sant'Olcese Città Metropolitana di Genova RELAZIONE GENERALE OGGETTO: Consolidamento sede ferroviaria

Dettagli

Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra Marchese, GISIG

Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra Marchese, GISIG Progetto della Call LIFE+ 2012, co-finanziato dal Programma LIFE+ Politiche Ambientali e Governance, obiettivo approcci strategici LIFE/12/ENV/IT/001054 Uno sguardo al progetto LIFE+IMAGINE Alessandra

Dettagli

Fiesole Supporto geologico al nuovo PS

Fiesole Supporto geologico al nuovo PS COMUNE DI FIESOLE Fiesole Supporto geologico al nuovo PS Sabato 24 Novembre ore 10:00 Circolo ARCI "R.Pruneti", Pian di Mugnone Dott. Geol. Gabriele Grandini Pianificazione intesa come strumento per governare

Dettagli

2. DESCRIZIONE DELLA STAZIONE E DELL INTERVENTO

2. DESCRIZIONE DELLA STAZIONE E DELL INTERVENTO Sommario 1. PREMESSA...2 2. DESCRIZIONE DELLA STAZIONE E DELL INTERVENTO...3 3. VINCOLI E CLASSIFICAZIONI CHE INTERESSANO LE AREE DI INTERVENTO...6 3.1 Vincolo idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/23 e

Dettagli