Il PEI e la valutazione

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1 Il PEI e la valutazione novembre 2012 MONTORIO - VERONA Ufficio XII - Ufficio Scolastico di Verona Roberto Grison

2 Impegni della scuola Percorso per l integrazione 3.1 Individuazione/Certificazione 3.2 Diagnosi funzionale 3.3 Profilo dinamico funzionale 3.4 Piano educativo individualizzato la certificazione a chi compete l accertamento il verbale UVMD (classificazioni) la diagnosi funzionale importanza e indicatori di diagnosi (ICF) Roberto Grison

3 SALUTE E DISABILITA ICF, OMS 2002 La disabilitànon èun problema di un gruppo minoritario all interno della comunità, quanto piuttosto una condizione che ognuno può sperimentare durante la propria vita. Tutti possono trovarsi in una condizione di salute che, in un contesto ambientale sfavorevole, causa disabilità. La parola handicap come comeveniva utilizzata finora viene cancellata da questo nuovo modello e viene sostituita dal termine disabilità secondo l accezione prevista dall ICF. Sposta l attenzione dalla menomazione al soggetto, dal soggetto al contesto (bambino piccolo) Si registra a livello mondiale un mutamento di paradigma rispetto alla filosofia dell educazione dei soggetti con disabilità: si auspica cioèil declino dell utilizzo delle vecchie categorie di disabilità etichettanti. In secondo luogo, si èampliata l area delle problematiche coperte dai cosiddetti bisogni educativi speciali facendovi rientrare tutti i bisogni educativi individuali specifici degli alunni Roberto Grison

4 in particolare: il Piano Educativo Individualizzato Garantire il successo formativo L.104/92, art. 12 (leggere la normativa) - apprendimento - socializzazione - comportamento - autonomia - comunicazione attraverso un azione concordata e condivisa all interno della scuola L. 104 art.5 IL PEI E IL DOCUMENTO IN CUI VENGONO DESCRITTI GLI INTERVENTI INTEGRATIED EQUILIBRATI TRA DILORO [ ] AI FINI DELLA REALIZZAZIONE DEL DIRITTO ALL EDUCAZIONE E ALL ISTRUZIONE, tenendo presenti LE FORME DIINTEGRAZIONE TRA ATTIVITA SCOLASTICHE ED EXTRASCOLASTICHE, E CONCORDATO TRA TUTTI I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DICLASSE Roberto Grison

5 regole per la progettazione e la valutazione APPRENDIMENTI COMUNICAZIONE RELAZIONI SOCIALIZZAZIONE AUTONOMIA RIVOLGERE L ATTENZIONE ALLE DIVERSE AREE DELLA PERSONALITA CONCORDATO FRA SCUOLA, FAMIGLIA, ULSS E' UN PATTO GARANTIRE IL PIENO SUCCESSO FORMATIVO ANCHE CON ATTIVITA E VALUTAZIONI DIFFERENZIATE CON RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI DEL PEI PER IL CARATTERE FORMATIVO LA VALUTAZIONE NON PUO MANCARE non sottoscritto dalla famiglia!!!

6 SPESSO OGGI SUCCEDE CHE LA FIGURA DELL INSEGNANTE DI SOSTEGNO da Linee guida sull integrazione scolastica MIUR 2009 consente alla classe di procedere nella sua attività senza programmare interventi e situazioni che favoriscono una vera inclusione il disabile rimane un soggetto "aggiuntivo" e non viene di fatto incluso aumenta la delega all'insegnante di sostegno e, contestualmente, la solitudine della coppia insegnante-alunno con implicazioni negative sul piano della comunicazione, autonomia, socializzazione e della vita relazionale, oltre che dell'apprendimento L insegnante di sostegno diventa paradossalmente fattore di emarginazione

7 Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 Art. 318 Valutazione del rendimento e prove d'esame Testo Unico 1.Nella valutazione degli alunni handicappati da parte dei docentièindicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. (vedi anche legge 104/1992) 2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialitàe ai livelli di apprendimento iniziali. 3. Nell'ambito della scuola secondaria superiore, per gli alunnihandicappati sono consentite prove equipollenti e tempi piùlunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione. 4. Gli alunni handicappati sostengono le prove finalizzate alla valutazione del rendimento scolastico, comprese quelle di esame, con l'uso degliausili loro necessari.

8 DPR /6/09 Art. 9 Valutazione degli alunni con disabilità 1. [ ] e riferita al comportamento, alle discipline e alle attivita'svolte sulla base del piano educativo individualizzato [ ] ed e' espressa con voto in decimi [ ] 2. per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, [ ], prove di esame differenziate [ ] corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialita'e ai livelli di apprendimento iniziali. [ ] Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell'esame e del conseguimento del diploma di licenza. 3. le prove dell'esame conclusivo del primo ciclo sono sostenuteanche con l'uso di attrezzature tecniche [ ] Sui diplomi di licenza e riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalita' di svolgimento e di differenziazione delle prove. 4. agli alunni con disabilita'che non conseguono la licenza e rilasciato un attestato di credito formativo. [ ] e titolo per l'iscrizione [ ] alle classi successive, ai fini del riconoscimento di crediti formativi [ ] è fondamentale l ammissione all esame roberto grison

9 valutazione - scuola superiore è necessario verificare se: Il livello di preparazione dell allievo è conforme agli obiettivi didattici previsti dai programmi ministeriali, o comunque ad essi globalmente corrispondenti per assicurare il diritto allo studio (Sentenza 87) il pei èdiversificato in vista di obiettivi didattici e formativi non riconducibili ai programmi ministeriali Il sistema di valutazione sarà analogo a quello degli altri studenti con prove uguali o equipollenti esame di stato Il consiglio di classe valuta i risultati con voti relativi unicamente al pei; hanno valore legale ai fini della prosecuzione degli studi no titolo di studio

10 valutazione - scuola superiore a chi compete la scelta: Se un Consiglio di classeintende adottare la valutazione differenziata, deve darne immediata notizia alla famigliafissandole un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale la modalitàvalutativa proposta si intende accettata. In caso di diniego espresso, l alunno non può essere considerato in situazione di handicap ai soli fini della valutazione, che viene effettuata come per tutti i compagni di classe. La valutazione, per il suo carattere formativo ed educativo e per l'azione di stimolo che esercita nei confronti dell'allievo, deve in ogni caso aver luogo. Il PEI è comunque sempre predisposto, e con la partecipazione dei genitori roberto grison

11 Equipollenza L. 104 art.16/comma 3: Nell ambito della scuola secondaria di secondo grado, per gli alunni handicappati sono consentite prove equipollenti -tempi piùlunghi per l effettuazione delle prove scritte o grafiche - presenza di assistenti per l autonomia e la comunicazione -utilizzo di mezzi tecnici o di modi diversi - svolgimento di contenuti culturali e/o professionali differenti -altro -in ogni caso, le prove equipollenti devono consentire di verificare che il candidato abbia raggiunto una preparazione culturale e professionale idonea per il rilascio del diploma di maturità

12 il mestiere del sostegno ma non solo IL SISTEMA ISTITUZIONALE Rispetto di regole, vincoli e condivisione di un quadro comune di intenzioni IL SISTEMA PROFESSIONALE Rottura delle routines, alterazione degli equilibri, innovazione e ricerca Identità stabile Identità dinamica VINCOLI è il quadro delle regole che determinano i presupposti dell' agire delle persone nel contesto di lavoro (ISTITUZIONE) (PERSONE) POSSIBILITA' sono l'alterazione degli equilibri esistenti nella prospettiva di soluzioni più avanzate a bisogni e domande. E' capacità di sollecitare e "governare" l'inedito

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