COMUNE DI SOLFERINO PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO DELLE CONSULTE COMUNALI

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1 Approvazione CC. 46 del Modifica CC. n. 73 del COMUNE DI SOLFERINO PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO DELLE CONSULTE COMUNALI TITOLO I CONSULTE COMUNALI Art. 1 Istituzione delle Consulte Al fine di promuovere l attiva e costruttiva partecipazione della comunità all amministrazione locale, il Comune di Solferino istituisce, ai sensi dell'articolo 27 dello Statuto comunale, le consulte comunali meglio dettagliate al TITOLO III. Art. 2 Costituzione delle consulte Le consulte sono composte da un minimo di cinque fino ad un massimo di tredici componenti; i componenti devono essere in possesso dei requisiti previsti per l elezione di consigliere comunale. La nomina dei componenti delle Consulte comunali verrà effettuata, dal Consiglio Comunale, separatamente per ciascuna Consulta e mediante votazione a scrutinio segreto. Ogni Consigliere comunale potrà esprimere nella votazione un massimo di due preferenze per ogni consulta. Saranno nominati i candidati che otterranno il maggior numero di preferenze e, in caso di parità di voti, risulterà nominato il più giovane di età. Qualora le candidature siano in numero minore a quelle previste per la composizione della consulta, questa potrà costituirsi anche con un numero di componenti inferiore. Qualora le candidature siano in numero superiore a quelle previste, il consiglio comunale sceglierà i candidati a scrutinio segreto. Art. 3 Presentazione candidature Il Sindaco rende noto, attraverso pubblico avviso, le modalità di presentazione delle autocandidature alla carica di componente delle Consulte da parte di tutti i cittadini in possesso dei requisiti previsti per l elezione di consigliere comunale. Le autocandidature devono pervenire al protocollo del Comune entro quindici giorni dalla

2 pubblicazione dell avviso di cui sopra e devono essere accompagnate da brevi note personali che giustifichino la richiesta di adesione alla Consulta. Art. 4 Durata - Decadenza Surroga I componenti delle consulte entrano in carica all atto della nomina e vi restano per tutta la durata del consiglio comunale; espletano le loro funzioni fino al giorno precedente l affissione del manifesto di convocazione dei Comizi elettorali per il rinnovo del Consiglio stesso. I componenti delle Consulte decadono dalla carica con la perdita dei requisiti prescritti per la nomina a componente delle Consulte e per assenza ingiustificata a n.3 sedute consecutive. In caso di decadenza, dimissioni, decesso, impedimento permanente di qualcuno dei componenti della Consulta si fa luogo alla surroga da parte del Consiglio comunale, Art. 5 Organi delle Consulte Loro elezione Sono organi delle Consulte il Presidente, il Vice Presidente, il Segretario verbalizzante. Il Presidente dirige e coordina il lavoro della Consulta ed ha la rappresenta nei confronti dell'amministrazione Comunale ed all'esterno. Il Vice Presidente svolge funzioni vicarie del Presidente. Il Segretario verbalizzante cura la verbalizzazione delle sedute della Consulta. Il Sindaco o suo delegato, convoca e presiede la prima seduta di ciascuna consulta durante la quale si procede alla prima elezione degli organi. L elezione del Presidente, del Vice Presidente e del Segretario viene fatta a maggioranza assoluta semplice. In caso di parità di voto viene eletto il più anziano di età. Art. 6 Convocazione delle consulte La Consulta è convocata dal Presidente, almeno una volta all anno, con appositi avvisi scritti recapitati, anche a mezzo di strumenti informatici, a ciascun componente almeno cinque giorni lavorativi prima della riunione, salvo i casi d urgenza. L'avviso deve contenere la specificazione della data, ora e luogo in cui si svolge la seduta e l'elenco degli argomenti da discutere. La convocazione viene effettuata dal Presidente anche a seguito della richiesta scritta di almeno due componenti della consulta, oppure dell assessore competente per materia o del Sindaco nel caso in cui vi sia necessità di un parere. Copia dell ordine del giorno verrà inviata per conoscenza alla Giunta Comunale e ai Capigruppo consiliari. Della convocazione delle Consulte viene dato avviso alla cittadinanza. Il Sindaco, i membri della Giunta, i Consiglieri Comunali possono essere invitati a partecipare ai lavori della Consulta con solo diritto di parola. Per particolari temi da trattare possono essere altresì invitati, con solo diritto di parola, provati esperti di settore non facenti parte della Consulta medesima.

3 Art. 7 Validità delle sedute Le sedute della consulta sono pubbliche. E facoltà del Presidente dare la parola ai cittadini presenti. Le sedute sono valide quando vi sia la presenza di almeno la metà dei componenti. La riunione è presieduta dal Presidente ed in caso di suo impedimento dal Vice Presidente. Le Consulte possono assumere le loro decisioni anche mediante votazioni adottate a maggioranza semplice dei presenti; in caso di parità prevale il voto del Presidente. Le decisioni possono essere assunte anche mediante votazioni segrete, purché né facciano richiesta almeno i due quinti dei componenti assegnati. Della seduta della Consulta viene redatto un verbale sommario a cura del Segretario verbalizzante il quale né invia copia all Assessorato di competenza ed inoltre, cura la predisposizione e il deposito degli atti e documenti da sottoporre alla Consulta. Art. 8 Compiti e Funzioni delle Consulte Le Consulte comunali sono organismi consultivi e propositivi per il campo di competenza, con le seguenti finalità: a) promuovere un azione di stimolo e di proposta nei confronti dell Amministrazione comunale in relazione alle problematiche territoriali, recependo e supportando le istanze che provengono da cittadini, comitati e associazioni presenti sul territorio di riferimento; b) favorire ed incentivare l informazione verso i cittadini sulle tematiche amministrative affrontate dalle istituzioni locali che interessino la comunità locale; c) concorrere ad assicurare, mediante lo strumento della consultazione, un costante collegamento tra le specifiche realtà presenti sul territorio e l Amministrazione comunale. I Presidenti e/o i segretari delle Consulte hanno libero accesso agli uffici comunali e possono chiedere al Sindaco, nei limiti stabiliti dalle norme sull'accesso agli atti, di acquisire documenti o informazioni ritenuti utili ad attivare la loro partecipazione propositiva nei confronti dell'amministrazione comunale. Entro il 30 novembre di ogni anno il Presidente della Consulta trasmette un resoconto dell attività svolta che verrà illustrato al Consiglio Comunale. Art. 9 Sede Le consulte si riuniscono nella sala civica, compatibilmente con il calendario di utilizzo della stessa, o in altri locali idonei messi a disposizione dell amministrazione comunale.

4 TITOLO II LE CONSULTE TEMATICHE CAPO I CONSULTA DEI SERVIZI SOCIALI Art. 10 La Consulta dei Servizi Sociali è composta da: Assistente Sociale; Un rappresentante per ciascuna associazione di volontariato presente sul territorio (a titolo esemplificativo, ma non esaustivo: Comitato Locale di Croce Rossa, Caritas Parrocchiale, ASPRA, Centro Amici Miei ecc.); N. 5 cittadini scelti tra coloro che presentano autocandidatura motivata. Art. 11 Finalità e competenze La consulta dei Servizi Sociali ha il compito di a) analizzare i bisogni sociali del territorio ed elaborare le relative proposte da presentare agli organismi istituzionali preposti; c) formulare proposte per il buon funzionamento dei servizi in essere all Assessorato ai Servizi Sociali; d) favorire il collegamento con le attività socio-sanitarie svolte da diversi Enti e organizzazioni operanti sul territorio. La Consulta dello Sport è composta da: CAPO II CONSULTA DELLO SPORT Art. 12 Un rappresentante per ciascuna Associazione sportiva presente sul territorio ed iscritta all albo delle Associazioni del Comune; N. 5 Cittadini scelti tra coloro che presentano autocandidatura motivata. Art. 13 Finalità e competenze La consulta dello Sport ha il compito di a) proporre e stimolare iniziative tendenti alla diffusione della pratica motoria e sportiva, intesa come occasione per lo sviluppo della salute e del benessere psicofisico di tutti i cittadini residenti nel territorio comunale;

5 b) tutelare e valorizzare le risorse presenti sul territorio comunale, operando da stimolo per la costruzione di un solido rapporto tra associazionismo sportivo, volontariato, istituzioni, enti pubblici e privati; c) esprimere parere consultivo sulle materie che le saranno sottoposte dall Assessorato allo sport ed in particolare sulla programmazione di attività, manifestazioni ed eventi sportivi da promuovere sul territorio comunale; d) proporre iniziative per la diffusione della cultura e della conoscenza in materia di sport e pratica motoria. CAPO III CONSULTA GIOVANILE Art. 14 La Consulta giovanile è composta da giovani di età compresa fra i 18 ed i 35 anni, in particolare: n. 1 giovane nominato su indicazione della commissione biblioteca; n. 8 giovani scelti fra coloro che presenteranno autocandidatura, privilegiando l appartenenza alle seguenti categorie: a) appartenenti al mondo del lavoro; b) appartenenti al mondo universitario; c) in cerca di lavoro; d) appartenenti a gruppi artistici /musicali operanti nel territorio; e) appartenenti al mondo del volontariato; f) membri di associazioni giovanili presenti sul territorio iscritte all albo delle associazioni del comune; g) membri di associazioni sportive presenti sul territorio. La Consulta Giovanile ha il compito di Art. 15 Finalità e Competenze a) Promuovere progetti, incontri, dibattiti e forme di volontariato; b) Proporre al Consiglio Comunale ed alla Giunta progetti ed iniziative al fine di favorire il mondo giovanile e di prevenirne i disagi; c) Promuovere un piano annuale di attività giovanili; d) Convocare, almeno una volta all anno, una pubblica assemblea per presentare i propri programmi; e) Dare parere, non vincolante, per tutti gli atti e gli accadimenti del Comune di interesse rilevante nelle politiche giovanili; f) Concorrere alla promozione sul territorio dei programmi dell Unione Europea rivolti ai giovani, con particolare riferimento ai gemellaggi europei; g) Promuovere e divulgare iniziative, eventi, dibattiti e manifestazioni finalizzate a valorizzare il mondo giovanile;

6 CAPO IV CONSULTA DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE e del BILANCIO PARTECIPATO Art. 16 La Consulta delle attività produttive e del bilancio partecipato è composta da: a) N. 5 cittadini con competenza nel settore, scelti tra coloro che presentano autocandidatura motivata. Art. 17 Finalità e Competenze La Consulta delle attività produttive e del bilancio partecipato ha il compito di: a) formulare proposte ed esprimere pareri non vincolanti sugli atti di programmazione generale e settoriale dell Amministrazione comunale; b) organizzare momenti di confronto sui risultati raggiunti dall Amministrazione comunale nel campo delle tematiche di interesse delle attività produttive; c) approfondire tematiche tecniche e/o normative di interesse del settore produttivo o aventi una ricaduta sul medesimo; d) fornire suggerimenti e supporto all Amministrazione Comunale, atti a favorire il più efficace ed efficiente sviluppo delle attività produttive sul territorio; e) raccogliere e fornire suggerimenti per la stesura del bilancio previsionale. CAPO V CONSULTA TUTELA DEL TERRITORIO Art. 18 La Consulta Tutela del Territorio è composta da: n. 4 rappresentanti di Associazioni Ambientaliste o di promozione e salvaguardia del territorio; n. 5 cittadini scelti tra coloro che presentano autocandidatura motivata. Art. 19 Finalità e competenze La Consulta Tutela del Territorio ha il compito di a) promuovere una campagna di informazione verso i cittadini, privilegiando il rapporto con la scuola, per consolidare e sviluppare l impegno sulle tematiche ambientali;

7 b) sostenere ed incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti; c) promuovere campagne di informazione e redigere proposte per migliorare la raccolta differenziata; d) sensibilizzare i cittadini per il controllo contro gli abusi ambientali; e) organizzare e gestire, in collaborazione con le associazioni locali e l amministrazione comunale, giornate ecologiche di pulizia dei parchi, dei sentieri e delle zone di pregio del nostro territorio. CAPO VI CONSULTA ISTRUZIONE e VITA SOCIALE Art. 20 La Consulta Istruzione e Vita Sociale è composta da: Delegato Istituto Comprensivo; Un rappresentante dell Associazione Gruppo Genitori; Un rappresentante dell ANSPI; Un genitore in rappresentanza della scuola primaria; Un genitore in rappresentanza della scuola dell infanzia statale; Un genitore in rappresentanza della scuola dell infanzia comunale; N. 1 rappresentante della commissione Biblioteca; N. 5 cittadini scelti tra coloro che presentano autocandidatura motivata; N. 1 coordinatrice o sua delegata della scuola dell infanzia comunale Art. 21 Finalità e competenze La consulta Istruzione e Vita Sociale ha il compito di: a) Formulare proposte e pareri all Amministrazione Comunale su tutte le tematiche riguardanti la scuola, allo scopo di contribuire al miglioramento qualitativo del servizio scolastico; b) Proporre nuove iniziative atte a contribuire allo sviluppo sociale dei piccoli cittadini, facendoli partecipi di progetti culturali e di apprendimento; c) Verificare e relazionare l Amministrazione Comunale sulla funzionalità e la sicurezza delle strutture scolastiche; d) contribuire alla stesura del Piano diritto allo studio valutando il miglior utilizzo delle risorse economiche, delle strutture di servizio esistenti o proponendone la creazione di nuove; e) individuare soluzioni a favore degli alunni con disabilità; f) proporre interventi a favore dell inserimento di alunni stranieri;

8 TITOLO III ART. 22 NORME FINALI Il presente regolamento entra in vigore dalla data di esecutività della delibera di approvazione; è abrogato il Regolamento precedente delle Consulte comunali approvato con delibera del Consiglio comunale n.55 del e successivamente modificato con delibera C.C. n. 07 del Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente regolamento e nel rispetto dei principi stabiliti da quest ultimo e dallo Statuto comunale, le Consulte disciplinate dal presente regolamento hanno facoltà di dotarsi di proprie autonome norme di organizzazione e di funzionamento.

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