CAPITOLATO SPECIALE descrittivo e prestazionale

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1 ALLEGATO B CAPITOLATO SPECIALE descrittivo e prestazionale Procedura negoziata per Co-progettazione di interventi e servizi di sostegno e prossimità alle famiglie nel territorio di Roma Capitale per la realizzazione di un progetto sperimentale a valere sull Avviso Pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche della famiglia, per il finanziamento di progetti afferenti le politiche per la famiglia, linea di intervento C: Sostegno alle famiglie in condizioni di fragilità CIG GARA

2 Art. 1 Premessa: Roma Capitale nell ottica di innovare i Servizi e offrire un sostegno alle famiglie in particolare quelle che presentano condizioni di fragilità o particolari vulnerabilità - e nel rispetto del diritto del minore a vivere in famiglia o almeno in un ambiente a dimensione familiare, intende promuovere ed attivare percorsi di affiancamento familiare ed un sistema di famiglie solidali finalizzato ad accrescere interventi di carattere preventivo. L intento è quello di offrire un sostegno temporaneo a contesti familiari fragili e con persone di minore età, spostando la centralità dell intervento dal bambino all intero nucleo familiare. La normativa nazionale garantisce ampia protezione alle persone di minore età e alla famiglia di provenienza. Il diritto di famiglia comprende infatti l insieme delle norme che hanno per oggetto gli status familiari (coniuge, figlio, padre etc.) e i rapporti giuridici che si riferiscono alle persone che costituiscono la famiglia. Le relazioni che sorgono in tale ambito presentano caratteri del tutto particolari in quanto nella famiglia il diritto, più che tutelare esclusivamente l interesse individuale dei singoli componenti, prende in considerazione l interesse superiore dell intero gruppo familiare. Dai rapporti familiari derivano, in capo ai componenti della famiglia, dei diritti soggettivi, che presentano caratteristiche del tutto particolari; si parla di rapporti costituiti da diritti-doveri reciproci e di uguale contenuto. Tutto ciò in conformità agli articoli 29, 30, 31 della Costituzione Italiana; alla L 76 del 20 Maggio 2016 e successivi Decreti attuativi ( Dlgs N 5, 6 e 7 del 19 Gennaio 2017). L Art. 118 della Costituzione che prevede che Stato Regioni, Città Metropolitane, Provincie e Comuni favoriscono l autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà ; la Legge 7 agosto 1990 n. 241 s.m.i. Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi che all'art. 15 prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune; Il D.lgs. 18 agosto 2000 n. 267 Testo unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali che all art. 3 c. 5, stabilisce che i Comuni e le Province svolgono le funzioni anche attraverso le attività che possono essere adeguatamente esercitate dall autonoma iniziativa dei cittadini e delle loro formazioni sociali ; L Art 1, comma 5 l della Legge n. 328/2000, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali dove si prevede che Alla gestione ed all'offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché, in qualità di soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati. Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha tra gli scopi anche la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata ; L Art 6, comma 2 lett. A) della Legge n. 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali che attribuisce ai Comuni l attività di programmazione, progettazione e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali in rete e dà indicazione di realizzare gli interventi di

3 carattere innovativo attraverso la concertazione delle risorse umane e finanziarie locali, con il coinvolgimento di soggetti di cui all Art.1, comma 5; Regione Lazio: DGR 326/2017, Linee guida in materia di co-progettazione; D.lgs. 3 luglio n. 2017, n. 117 Codice del Terzo settore, a norma dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n che all art. 4 comma 1 recita Sono enti del Terzo settore le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, ed iscritti nel registro unico nazionale del Terzo settore. La Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le politiche della famiglia- in data 28 Dicembre 2017 ha emanato l Avviso pubblico per il finanziamento di progetti afferenti le politiche della famiglia, volto al finanziamento di progetti di carattere innovativo per il Sostegno alle famiglie in condizioni di fragilità art. 2 linea C del predetto Avviso. L obbiettivo principale seguito dal Dipartimento politiche per la famiglia è quello di promuovere l attuazione di interventi progettuali articolati in distinte linee d intervento, allo scopo di dar seguito anche alle esigenze emerse all esito della Terza Conferenza Nazionale sulla Famiglia del 28 e 29 settembre 2017, volti a potenziare le capacità d intervento degli attori pubblici e del privato sociale per fornire adeguate risposte alle situazioni di fragilità e complessità delle famiglie, in linea con gli standard europei ed internazionali. Considerate le finalità evidenziate dall Avviso, Roma Capitale attraverso l analisi dei dati relativi alla tipologia dei servizi rivolti a persone di minore età e ambito familiare ha evidenziato tra le criticità, la necessità prioritaria di un sostegno alle famiglie in situazioni di disagio socio-economico, ai nuclei mono genitoriali con figli a carico, adolescenti in uscita dalle strutture residenziali per un rientro in famiglia attraverso forme di affiancamento familiare che prevedano un approccio di natura preventiva. Tenuto conto di quanto sopra, questo Avviso ha lo scopo di reperire una rete che abbracci tutti i canali di comunicazione e informazione per una sensibilizzazione della cittadinanza e il coinvolgimento di individui, famiglie, scuole, associazioni territoriali nella sperimentazione del c.d. affiancamento familiare. L attività si svolgerà in stretta collaborazione tra gli Organismi affidatari e la U.O. Protezione dei Minori del Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute. Art. 2 Oggetto dell Appalto L Avviso Pubblico è finalizzato all individuazione di enti del Terzo settore che operano nell ambito dei Servizi di prossimità e sostegno alle famiglie, in particolare quelle più fragili, di sostegno agli adolescenti e neo maggiorenni. Sono ammessi alla selezione di cui al presente avviso i soggetti di cui all art. 4 comma 1 del Codice del terzo settore, in possesso dei seguenti requisiti: a) Essere in possesso di tutti i requisiti di onorabilità ed affidabilità giuridica ed economico-finanziaria, con specifico riferimento a:

4 - assenza di sentenze penali definitive o di procedimenti penali in corso per i quali sia stata pronunciata sentenza di condanna, che pregiudichino l onorabilità, nonché di ogni altra sentenza di condanna passata in giudicato che comporti l incapacità di contrarre con la Pubblica Amministrazione, ai sensi della vigente normativa. Possesso di tutti i requisiti di ordine generale di cui art. 80 Dlgs 50/2016 (codice dei Contratti pubblici), laddove compatibili e applicabili alla specifica fattispecie giuridica del soggetto interessato. b) Essere in possesso di qualificata e documentabile esperienza nell ambito dei servizi di prossimità e sostegno rivolti alle famiglie ed in particolare a quelle più fragili; c) Essere in possesso di non meno tre anni di esperienza pregressa (2014/2015/2016) in ambito dell affidamento e affiancamento familiare d) Essere in possesso dell iscrizione ai relativi Albi Nazionali o Regionali di riferimento e) Essere in possesso dell iscrizione ai relativi Albi Nazionali o Regionali di riferimento Art 3 Obiettivi Sperimentare un modello di supporto ai nuclei familiari fragili che coinvolga la comunità locale/ Famiglie solidali, attraverso: il risveglio di una coscienza collettiva nella cittadinanza volta alla partecipazione attiva il superamento dell approccio sul singolo individuo persona di minore età valorizzando e investendo sul sostegno di tutti i membri della famiglia, considerate le diverse dinamiche relazionali agite da ciascun componente il coinvolgimento dei servizi di prossimità e sostegno alle famiglie fragili, pubblici e privati la costruzione di una rete stabile di famiglie solidali e non, attori del sistema di welfare collettivo la costruzione di nuovi modelli e procedure di affidamento e affiancamento familiare. Art 4 Destinatari Destinatari degli interventi e dei servizi saranno n. 30 nuclei familiari in carico ai Servizi Sociali, con le seguenti caratteristiche: - bisogni complessi legati a condizioni di fragilità in una fase del ciclo di vita (perdita del lavoro, lutto, separazioni, genitorialità fragili); - famiglie mono genitoriali, anche in uscita da percorsi di casa famiglia, che vivono situazioni di disagio sociale aggravata dalla solitudine del singolo genitore - minori in uscita e in fase di reinserimento familiare - nuclei familiari in una condizione di povertà relazionale e/o sociale che necessitano interventi di prossimità e orientamento Art. 5 Durata La durata del progetto è di massimo 18 mesi.

5 Art. 6 Attività Le attività del progetto dovranno mirare alla realizzazione di interventi di carattere preventivo. Tali interventi dovranno prevedere un sostegno temporaneo a famiglie fragili con figli, attraverso un approccio innovativo tale da porre il suo focus all intero nucleo familiare. I beneficiari degli interventi dovranno essere, dunque, tutti i componenti del nucleo, con le diverse capacità, risorse, sfaccettature. Il progetto è finalizzato alla costruzione e sperimentazione di un modello di supporto ai nuclei familiari fragili, per cui si rendono necessari interventi diversificati. Dovrà prevedere l aumento dell interazione tra famiglie, Enti e Servizi, facilitando le relazioni e implementando la collaborazione tra pubblico e privato, ciò allo scopo di promuovere la partecipazione attiva del cittadino, promuovere processi di empowerment, attivare e valorizzare le risorse delle famiglie, attraverso le seguenti attività: Animazione territoriale Le azioni dovranno prevedere: 1. Sensibilizzazione e reperimento di famiglie solidali sul territorio romano, attraverso strategie concordate e mirate, che raggiungano il maggior numero di soggetti interessati 2. Sensibilizzazione e messa in rete degli operatori dei Servizi Sociali pubblici e privati 3. Forme di network con altri Enti territoriali in grado di funzionare anche a conclusione delle attività Formazione Le azioni di formazione dovranno prevedere: 1. Formazione degli operatori dei Servizi Sociali e dei Servizi di prossimità sulle modalità di affiancamento familiare e individuazione/segnalazione del target delle famiglie in difficoltà e/o fragili; 2. Formazione di operatori di: case famiglia della rete madre bambino, case famiglia per minori adolescenti e reti informali 3. Formazione delle famiglie solidali Supporto alle famiglie 1. Sostegno professionale alle famiglie solidali e alle famiglie fragili attraverso consulenza psicologica e/o sociale in modalità supervisione 2. Sostegno/supporto legale alle famiglie solidali e alle famiglie fragili 3. Creazione di sistema di pacchetti di benefit a vantaggio dei nuclei, siano essi affiancanti che affiancati, che elevi il welfare familiare di chi scelga di intraprendere questo percorso di solidarietà (attività sportive, attività culturali, attività ricreative, biblioteche, creazione di voucher per l accesso a servizi di vario genere e di materiali di consumo ecc ) Monitoraggio degli interventi

6 1. Realizzazione di un sistema di monitoraggio degli interventi sulle famiglie fragili basato su un sistema di indicatori misurabili 2. Realizzazione di un sistema di monitoraggio degli interventi delle famiglie solidali basato su un sistema di indicatori misurabili Monitoraggio del progetto e rendicontazione 1. Supporto al coordinamento delle attività sui territori 2. Supporto al monitoraggio e rendicontazione finanziaria del progetto Art. 7 Risorse umane La pianificazione ed esecuzione di tutte le precedenti attività, all interno di una cornice definita che vede Roma Capitale a coordinare le azioni, deve combinare interventi multidisciplinari in grado di coniugare aspetti legati al supporto psicologico, legale, sociale ed economico, in direzione del mantenimento della dimensione famiglia in tutte le condizioni di disagio. Sono dunque richiesti esperti nel settore: 1 coordinatore delle attività istituzionali che supporti gli operatori della U.O. Minori nel monitoraggio e nella messa in rete delle istituzioni, con esperienza documentabile di almeno 3 anni Almeno 1 Psicologo che si occupi del supporto alle famiglie, siano esse affiancate che solidali Almeno 1 Assistente sociale a supporto degli interventi e facilitatore delle famiglie con i Servizi territoriali 1 o più Avvocati che si occupino del supporto alle famiglie, siano esse affiancate che solidali, in caso di necessità 1 Economo contabile come supporto amministrativo per la rendicontazione del progetto Almeno 4 formatori con esperienza documentata maturata nell ambito che possano procedere alla formazione degli operatori dei Servizi e delle famiglie solidali. La presenza di tutte le figure richieste si intende come necessaria. Art. 8 - Localizzazione dell intervento Le attività oggetto dell appalto saranno realizzate sull intero territorio di Roma Capitale con dislocazione territoriale. L organismo ha facoltà di individuare e mettere a disposizione una o più sedi, facilmente raggiungibili, per lo svolgimento di alcune attività o fasi di esse. Specificare in modo chiaro nel progetto: Descrizione dei locali messi a disposizione Attività che si intendono svolgere presso le sedi individuate e messe a disposizione Roma Capitale si impegna a mettere a disposizione locali per svolgere la formazione e la sensibilizzazione. Art. 9 Monitoraggio dell intervento

7 Roma Capitale Dipartimento per le Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute esercita il ruolo di coordinamento e monitoraggio delle attività. L organismo dovrà predisporre per ogni attività dei report, in dettaglio e forma adeguata, contenenti i seguenti dati: Calendario attività effettuate Beneficiari raggiunti dal singolo intervento Risultati raggiunti Art. 10 Corrispettivi Il pagamento della somma messa a bando verrà erogato secondo le modalità previste dall art 11 dell Avviso pubblico per il finanziamento di progetti afferenti le politiche della famiglia (successivamente indicato come Bando), da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.. fino al 50% del finanziamento concesso, dopo 9 mesi calcolati dalla data di avvio delle attività, previa formale richiesta sottoscritta dal legale rappresentante corredata da rendicontazione (modulo E) relativa al periodo considerato e redatta per macro aree e per relative singole voci di spesa in coerenza con l impostazione del piano finanziario.. a saldo del finanziamento concesso, previa formale richiesta sottoscritta dal legale rappresentante, da presentarsi entro 60 giorni dalla data di chiusura del progetto corredata dalla rendicontazione (modulo E) relativa al periodo considerato. Art. 11 Verifiche e controlli sullo svolgimento delle attività Roma Capitale Dipartimento per le Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute si riserva con ampia e insindacabile facoltà e senza che l Organismo affidatario possa eccepire, di disporre verifiche e controlli di rispondenza e di qualità circa la piena conformità delle attività rese mediante il Direttore dell esecuzione del Contratto, congiuntamente al R.U.P.. Il Direttore di Direzione / R.U.P. Raffaella Modafferi

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