Indice. Presentazione Le nostre idee guida Domenico Pantaleo. Introduzione Istruzione, federalismo e piano del lavoro Susanna Camusso
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1 Indice Presentazione Le nostre idee guida Domenico Pantaleo Introduzione Istruzione, federalismo e piano del lavoro Susanna Camusso 1 - Autonomia scolastica e federalismo La rissa istituzionale Anna Maria Santoro Federalismo e risorse Anna Maria Santoro Autonomia scolastica e Costituzione Vittorio Angiolini Titolo V e questioni interpretative Antonio D Andrea (sintesi) Titolo V e autonomia statutaria Antonio D Andrea (sintesi) Il finanziamento del sistema istruzione tra Stato e Regioni Marcello Degni Questionario sul federalismo A cura di Armando Catalano 2 - Democrazia e partecipazione. Le parole per governare la scuola autonoma La riforma degli Organi collegiali Gianni Carlini Indice 7
2 Organi collegiali. Il punto di vista della Flc Cgil Partecipazione e responsabilità: cardini del governo della scuola Mario Batistini Scarsa motivazione. L insegnante solo in classe. Il punto di vista di un docente Questionario sugli Organi collegiali A cura di Diana Cesarin 3 - Federalismo, sistema scolastico e LEP Riflessioni su norme, livelli essenziali delle prestazioni, soggetti istituzionali Armando Catalano 4 - Il sistema di valutazione Identità e obiettivi Gianna Fracassi 5 - Semplificare per rafforzare Proposta per una modifica organica delle istituzioni democratiche Documento Cgil Indice
3 Presentazione LE NOSTRE IDEE GUIDA Domenico Pantaleo La FLC Cgil, ormai da più di un decennio, ha elaborato e avanzato puntuali proposte di riforma degli Organi di governo della scuola rapportandole alla situazione che via via si è evoluta in relazione alla tematica densa e complessa del decentramento politico e amministrativo (impropriamente chiamato federalismo). Questo volume delle Edizioni Conoscenza raccoglie alcuni dei più significativi documenti che valgono a mettere un punto e, nel contempo, a supportare il dibattito attuale sulle tematiche della riforma degli Organi collegiali della scuola e del decentramento istituzionale in materia di istruzione. Contrariamente a una cattiva prassi, che ormai si è impossessata del modo di procedere del sistema politico e che ha conosciuto il massimo sviluppo in questo ventennio che sembra non voler mai finire, il nostro Sindacato quelle proposte le ha fatte scaturire da un ampio processo di coinvolgimento dei soggetti interessati. Non solo convegni, ma anche ampi dibattiti nella categoria, gruppi di lavoro ad hoc, delibere congressuali, confronto prolungato e intenso con gli specialisti e con la politica, inchieste fra i militanti: questo è stato il percorso che abbiamo seguito per affinare le idee e le elaborazioni. Dunque è frutto di un lavoro collettivo scritto a più mani, non è frutto di un frammento organizzativo. Abbiamo quindi gli stumenti cognitivi e analitici per dire che le varie e numerose iniziative di legge, per lo più improvvisate e prive di un legame di massa che pure i governi dai più diversi orientamenti (soprattutto in questi
4 anni quelli della destra) hanno tentato di imporre, hanno trovato nella chiarezza teorica e nella puntigliosità propositiva della FLC Cgil un terreno di confronto serio e non facilmente aggirabile dalle manovre politiciste e subalterne a un malcelato disegno autoritario e restrittivo dei diritti e della partecipazione democratica. Naturalmente abbiamo avuto delle idee guida, prima fra tutte la Costituzione che sancisce l accesso all istruzione fino ai gradi più alti come diritto fondamentale della persona. La seconda idea guida è l autonomia scolastica, della cui importanza siamo convinti assertori, tanto da considerarla terreno ineludibile di un discorso moderno e denso di futuro per una scuola che vogliamo sia, nel senso più pieno, laica e repubblicana. Organi collegiali, autonomia scolastica e decentramento hanno un sostrato comune che li fonda e li sorregge reciprocamente. E questo è precisamente il territorio e le sue problematiche specifiche. L autonomia, proprio perché non significa autosufficienza, deve acquisire un habitus operativo di proiezione nella società e deve curvare i suoi percorsi organizzativi e didattici guardando ai soggetti sociali che con essa si rapportano. Così anche la riorganizzazione delle Istituzioni della Repubblica (a partire dalla riforma di Camera e Senato per procedere alla chiarificazione dei rapporti di collaborazione fra le parti costitutive della Repubblica) non può non ritrovare nella partecipazione dei cittadini la via per la ricostituzione dei processi democratici oggi appannati e addirittura a rischio di una drammatica riduzione. In questo contesto la riforma degli organi di governo della scuola assume un ruolo decisivo perché da essi dipende come la partecipazione dei cittadini si struttura e diventa processo di democrazia e di funzionalità statuale (essendo le istituzioni pubbliche il luogo dove la cittadinanza trova la sua esplicazione e il suo inveramento). Basti per questo solo citare la particolare insistenza con cui la FLC Cgil non manca mai di richiamare la necessità della formazione delle Associazioni di scuole autonome, da inserire dentro le riforme istituzionali. Esse rappresentano il crocevia in cui si incontrano l autonomia delle Istituzioni scolastiche, potenziata perché rappresentata a tutti i livelli istituzionali, il decentramento regionalista, luogo privilegiato di dibattito per la traduzione partecipata delle politiche territoriali in tema di istruzione e di formazione Presentazione 10
5 professionale, lo Stato che potrà, tramite le autonomie scolastiche, presidiare il diritto sociale all istruzione. La scuola non è un impresa commerciale né una società di capitali: la scuola è una comunità educante che deve autogovernarsi, nel quadro di regole generali e nazionali che diano ai cittadini certezza sul sistema di istruzione del proprio Paese. È a loro che la scuola risponde, perché l accesso agli studi e ai gradi più alti dell istruzione è un diritto costituzionale che va garantito a tutti i cittadini. Insieme alle riforme necessarie la buona politica dovrebbe dare un segno contestuale e certo sugli investimenti a partire dalla restituzione delle tante risorse tagliate negli ultimi anni alle scuole. 11 Le nostre linee guida
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