QUOTE ROSA NEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE: COSA E CAMBIATO DOPO LA L. 210/2011?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "QUOTE ROSA NEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE: COSA E CAMBIATO DOPO LA L. 210/2011?"

Transcript

1 QUOTE ROSA NEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE: COSA E CAMBIATO DOPO LA L. 210/2011? di Valentina Tancioni - La presenza delle donne nel mondo del lavoro Il principio di parità di trattamento tra uomini e donne è uno dei principi primari alla base dell ordinamento dell Unione Europea. Lo sviluppo di politiche di pari opportunità ha avuto in Italia un percorso lento fino agli anni Novanta, momento di svolta favorito dalle azioni dell Unione Europea che hanno permesso all Italia di allinearsi con gli altri Paesi europei. Dopo la seconda guerra mondiale, le donne non vengono più tutelate solamente in relazione alla maternità. L art. 37 della Costituzione riconosce la parità formale tra i sessi sul lavoro e l art. 51 della Costituzione riconosce a tutti i cittadini, uomini o donne, il diritto di accedere alle cariche pubbliche e agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza. Ai principi di parità di trattamento si affiancano i divieti di discriminazione: i primi prescrivono di trattare in modo uguale situazioni uguali, mentre i divieti di discriminazione impongono di trattare allo stesso modo due situazioni diverse. E da osservare che le donne imprenditrici rappresentano oggi un importante realtà economica. Infatti, grazie al dibattito sulle pari opportunità e i divieti di discriminazioni, le società moderne sono giunte alla creazione di una nuova cultura femminile d impresa, destinata a portare numerosi vantaggi sia alla società sia al mercato del lavoro stesso. Il lavoro è oggi un aspetto strutturale di fondamentale importanza a cui le donne non possono rinunciare per la realizzazione della loro identità femminile e del loro progetto di vita personale. Tale necessità si riflette anche sulla leadership, che diventa trasformazionale, dove il leader si impegna attivamente con i suoi collaboratori ed è più attento ai loro bisogni: acquistano importanza la comunicazione verbale e non verbale, la motivazione dei dipendenti e l empowerment. 1 Eppure ancora oggi abbiamo dei limiti e degli stereotipi che impediscono alle donne sia di accrescere la loro esperienza professionale, sia di contribuire e partecipare alla vita economica della società stessa. Tali limiti si concretizzano nella segregazione verticale, orizzontale e intraocccupazionale, e nello svantaggio retributivo. 1 Il termine empowerment deriva dal verbo inglese empower e rappresenta il concetto del conferimento o l attribuzione di potere oppure di una crescita del potere di cui si è già in possesso. Può far riferimento a due situazioni: in primo luogo riguarda il percorso svolto da un soggetto per il raggiungimento di un determinato risultato, oppure può riguardare lo stato empowered raggiunto dal soggetto, quindi legato alla maggior fiducia in se stesso e alle proprie capacità, alla maggior autonomia e libertà. A partire dal 1995, in seguito alla Conferenza di Pechino, è diventato uno strumento per la promozione di politiche di pari opportunità. Per le donne riguarda l accrescimento della loro autostima, la valorizzazione delle loro conoscenze, un ruolo ben definito sia nella famiglia, ma anche nella società e nella politica In Italia le decisioni della Conferenza di Pechino sono state recepite con il D.P.C.M. 27 marzo 1997, riconoscendo nell acquisizione di poteri e responsabilità lo strumento al fine del raggiungimento delle condizioni di empowerment per le donne. 1

2 Per segregazione verticale si intende la mancata omogeneità nelle posizioni gerarchiche tra donne e uomini, la quale si manifesta rendendo complicata e alcune volte impossibile la scalata femminile. Tale fenomeno è una conseguenza di quello che viene definito con un espressione anglosassone glass ceiling, ossia tetto di cristallo, il quale rappresenta quelle insieme di barriere invisibili che impediscono alle donne di sviluppare le proprie prospettive di carriera e diminuiscono anche i loro stipendi nei confronti degli uomini. Tale tetto impedisce alle donne di scalare le posizioni gerarchiche dell organizzazione, impedendo loro di fare carriera e quindi di raggiungere alti livelli manageriali. 2 Per poterlo abbattere è necessario rendere evidente la sua presenza. Poiché le donne che si posizionano al di sotto del tetto sono molto numerose, è chiaro come vi sia una forte volontà delle stesse di superare ed eliminare tale fenomeno. La segregazione orizzontale è una distribuzione delle varie attività lavorative disomogenea, che si manifesta creando delle concentrazioni di donne in alcune tipologie di lavoro, mentre la segregazione intraoccupazionale è una differenziazione nell assegnazione dei compiti da svolgere, che possono essere più o meno prestigiosi. Infine, lo svantaggio retributivo fa riferimento ad una diversa remunerazione tra uomini e donne nonostante lo svolgimento della medesima o similare attività. Secondo il Global Gender Gap Index, stilato dal World Economic Forum, un rapporto annuale che si pone l obiettivo di indicare la misura del grado di disparità di genere nei diversi Paesi del mondo, l Italia era nel 2014 al 69esimo posto su 136 Paesi. L indicazione più recente dell Unione Europea in merito alle politiche di pari opportunità è quella del gender mainstreaming 3, vale a dire la possibilità per le donne di prendere parte ai processi decisionali. È una strategia che consiste nell applicare la parità di opportunità orizzontalmente in modo da coprire più settori e allo stesso tempo da permettere che le questioni riguardanti la parità di opportunità siano presenti in ogni fase dell elaborazione delle politiche riguardanti tali campi. L idea del gender mainstreaming implica il superamento della visione tradizionale del concetto di pari opportunità che lo definisce come un insieme di compiti e responsabilità. Tale superamento viene attuato mediante una distribuzione artificiosa e bilanciata: un tipico esempio è l idea delle quote. L obiettivo è quello di non pensare più a politiche per le donne, bensì a politiche in grado di coinvolgerle. È una strategia diversa dalle azioni positive o dalla parità formale perché si pone l obiettivo di allargare il campo dei partecipanti al mercato, ma richiede una maggiore consapevolezza dell esistenza delle competenze specifiche dei singoli attori a cui si riferisce. 2 Tale metafora utilizza il vetro perché è un qualcosa di trasparente e quindi non visibile, ma allo stesso tempo è duro e consistente. L invisibilità è data dall intelligibilità dei fattori che la compongono come la cultura o le dinamiche organizzative che non permettono l accesso alle donne nei ruoli ad elevata responsabilità. 3 Analizzando l etimologia della parola notiamo che è composta da main che significa principale e stream, ossia corrente, a cui si aggiunge la forma verbale ing che implica un movimento: quindi, il gender mainstreaming potrebbe essere tradotto come il genere che si muove all interno della società. Detto in altri termini, il genere come centro di tutte quelle azioni che portano dei cambiamenti nelle componenti dei sistemi politici e sociali. È una riorganizzazione di quei processi che riconoscevano sia diverse condizioni, ma anche bisogni e motivazioni diverse tra uomini e donne, le quali hanno portato a delle differenze anche negli ambiti lavorativi e di vita. 2

3 - Le donne nei CdA La situazione dell Italia in riferimento alla posizione delle donne negli organi decisionali è caratterizzata da un percorso complicato, in quanto è evidente la contraddizione tra la crescente presenza di donne competenti nelle diverse professioni e la scarsa presenza ai vertici delle società. La cornice comunitaria all interno della quale si inserisce il tema della parità di genere ha via via assunto un rilievo diverso e più complesso. La gender policy, con la firma del Trattato di Maastricht, era considerata un obiettivo da perseguire in quanto tale e veniva vista come una politica subordinata ad altri obiettivi fondamentali, oppure era intesa come principio guida attraverso il quale creare delle compatibilità con le altre politiche comunitarie. Con il passare del tempo la dinamica di genere si è sempre più rafforzata all interno delle politiche degli Stati fino a diventare una risposta economica alla crisi dei mercati e al fallimento dei modelli di riferimento classici. A livello di opportunità, una buona politica di genere può portare ad un confronto e una combinazione dei vari modelli culturali e a una conseguente dialettica diversificata. Inoltre, crea un eterogeneità delle caratteristiche di uomini e donne che possono portare ad un miglior funzionamento dell organo collegiale, possono rappresentare un beneficio per la collettività e possono contribuire al raggiungimento di una maggiore capacità di gestione delle relazioni di lavoro, a una maggiore attenzione ai temi ambientali e ad un migliore ambiente di lavoro. In Italia, il 12 agosto 2011 entra in vigore la Legge n. 120, anche denominata Legge Golfo-Mosca, che inserisce, all interno del panorama nazionale, un importante novità nel settore delle società quotate. Infatti, tale Legge stabilisce che gli organi amministrativi delle società quotate dovranno subire delle modifiche al fine di riservare una quota pari ad almeno un quinto dei propri membri al genere meno rappresentato, quindi nel caso specifico alle donne. Per comprendere al meglio, però, gli effetti reali della Legge Golfo-Mosca dobbiamo in primo luogo partire dal contesto internazionale. Il quinto rapporto annuale sull equilibrio di genere pubblicato dalla società britannica 20-first 4 ci consegna una situazione mondiale particolarmente negativa sotto il profilo della presenza femminile negli organi esecutivi delle società più importati internazionali. Negli Stati Uniti il 60% delle top corporation ha almeno due donne nel comitato esecutivo e otto tra le più importanti società americane come IBM, Pepsi Corporation, General Motors hanno una figura femminile come direttore generale. Gli uomini mantengono l 83% delle posizioni esecutive all interno delle più importanti imprese statunitensi e le donne ricoprono solo il 6% in organi di line e solo l 11% in organi di staff. In Europa la situazione è lievemente peggiore: gli uomini ricoprono l 89% delle posizioni, mentre le donne il 5% negli organi di line e il 6% negli organi di staff. Ancora peggiore è la situazione in Asia dove abbiamo solamente l 1% delle donne negli organi esecutivi e il 3% negli organi di staff, e di conseguenza il monopolio è totale. 4 La società 20-first è una della principali società mondiali di consulenza sui temi di genere. 3

4 Per risolvere questo scenario negativo, alcuni Paesi Europei si sono dotati di iniziative regolamentari che impongono la presenza femminile, quantificata in una quota, all interno degli organi di vertice delle società, di amministrazione e controllo. La Norvegia ha iniziato per prima, seguita poi da Spagna, Francia e Italia. E da precisare che in Spagna, non essendoci un apparato di enforcement come quello Italiano e Francese, la Legge sulle quote di genere non è stata applicata poiché manca un vero e proprio apparato sanzionatorio adeguato. Altri Paesi come Germania, Regno Unito e Svezia si sono mossi, invece, sulla strada dell autoregolamentazione dotandosi di codici di Corporate governance che prevedono la presenza femminile. La Germania ha adottato nel 2010 il codice di autoregolamentazione, denominato Deutsche Corporate Governance Kodex, ma ha verificato la totale inefficacia dello stesso e ha provveduto a presentare una Legge volta alla creazione di un equilibrio di genere nella misura del 30% minimo rappresentato nei Consigli di Amministrazione. Solo il 6 marzo scorso il Parlamento Tedesco ha approvato la Legge sulle quote di genere: a partire dal 2016, il 30% delle posizioni all interno dei CdA delle Società tedesche quotate in borsa dovrà essere costituito da donne. Tornando ora al contesto nazionale, nel 2022 è fissato l esaurimento dell efficacia della Legge Golfo-Mosca. La normativa ha, quindi, una durata limitata a dieci anni, periodo considerato necessario affinché possano essere rimossi gli ostacoli all accesso delle donne nelle posizioni apicali e si possa realizzare così un meccanismo di rinnovamento culturale basato sulla meritocrazia. Dal 12 febbraio 2013 tale Legge opera anche per le società controllate dalla Pubblica Amministrazione, per raggiungere così un equilibrio di genere anche in capo agli organi di amministrazione e controllo delle società pubbliche. Grazie ad essa la situazione è cambiata in pochissimo tempo registrando un passaggio epocale nella rappresentanza delle donne negli organi di amministrazione, che è cresciuta in maniera consistente soprattutto dal 2012, arrivando alla fine del 2013 a circa il 18%. Circa l 84% delle società ha almeno una rappresentanza femminile, rispetto al 50% nel Le donne continuano a non ricoprire, però, cariche esecutive: infatti nel 60% dei casi sono amministratori indipendenti, mentre solo il 3,2% ricopre il ruolo di amministratore delegato. E da precisare che la Legge sulle quote prevede nel primo mandato una quota minima del 20%, e al secondo e terzo mandato il 33%, con una percentuale iniziale che facilita l ingresso femminile. Gli ultimi dati elaborati dalla Consob (2014) rilevano un risultato superiore agli obblighi previsti dalla Legge. Le donne ricoprono oggi 494 posizioni nei CDA su un totale di 2.332, arrivando ad una percentuale del 21%, superando così il 20% imposto dalla Legge Golfo-Mosca al primo rinnovo di mandato. Inoltre, in 37 società quotate le donne hanno raggiunto la quota di un terzo. Per le società pubbliche, l attività di monitoraggio e di vigilanza è affidata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero al Ministro delegato per le Pari Opportunità, in virtù del DPR 251/2012. La presenza delle donne negli organi collegiali delle società pubbliche è aumentata, arrivando ad una percentuale del 17,2% su un totale di oltre 24 mila membri degli organi di amministrazione e controllo delle circa 4 mila società pubbliche non quotate. 4

5 Nelle società che hanno rinnovato gli organi dopo il 12 febbraio 2013 la presenza femminile è molto più alta e arriva al 23,8%. Invece, nelle società che ancora devono rinnovare la presenza femminile nei propri organi la quota di donne presenti è pari solo al 14,3%. Per arrivare alla soglia minima del 20% dovranno essere ricoperte dalle donne circa 1230 posizioni nei CDA e circa 1550 nei Collegio Sindacali. In quest ultimo caso, dobbiamo fare una distinzione tra Sindaci effettivi e Sindaci supplenti perché rispetto alla normativa che vige per le società quotate, per le società pubbliche è specificato che la quota di genere va applicata anche distintamente tra Sindaci Effettivi e Sindaci supplenti, che dovranno arrivare rispettivamente a 900 e a 645. Quindi, nei prossimi due anni le nuove posizioni per le donne sono circa Tale dato va però messo in relazione con un altro dato relativo agli Amministratori Unici. Sono stati rinnovati circa 1300 Consigli di Amministratori e Collegi Sindacali di società pubbliche non quotate, ma ben 496 società hanno un vertice unico, quindi non hanno un Consiglio di Amministrazione e non si possono applicare le norme relative al consiglio di genere. Le previsioni circa i posti a disposizione delle donne saranno dunque diverse da quelle precedentemente enunciate, in quanto la percentuale maschile negli organi amministrativi unici è ancora al 91,7%, e di conseguenza la possibilità di raggiungere i valori precedenti a favore delle donne è ancora lontana. Nello specifico tra le 227 società che sono passate dall avere un consiglio di amministrazione ad un amministratore unico solo il 4,8%, quindi 11 su 227, ha nominato un amministratore unico donna. 5 Ad Aprile 2014 il Dipartimento di Pari Opportunità ha creato un anagrafe delle società controllate dalle amministrazioni pubbliche, elaborata in collaborazione con la Cerved Group spa. Grazie a tale anagrafe e alle segnalazioni spontanee pervenute a partire dal febbraio 2013 e dall aprile 2014, il Dipartimento ha avviato una serie di provvedimenti di ufficio: 30 procedimenti d ufficio, di cui 10 per i CdA e 20 per il Collegio Sindacale, e 28 procedimenti su segnalazioni spontanee al DPO. La maggior parte dei procedimenti avviati stanno trovando da parte delle società pubbliche una disponibilità ad adeguarsi spontaneamente senza arrivare a conseguenze sanzionatorie. - Parità di genere come fattore di crescita: il Womenomics Negli ultimi anni si è diffusa l opinione che le competenze e i saperi che le donne portano nei diversi ambiti professionali sono in grado di portare dei giovamenti allo sviluppo della società e dell economia. Quindi, la valorizzazione del ruolo economico della donna ha dei risvolti positivi non soltanto sull occupazione, ma anche sui consumi, sugli investimenti e sull innovazione. Questo perché l occupazione delle donne genera un alto tasso di occupazione, con il conseguente aumento del reddito familiare e quindi un flusso di servizi maggiore. Tale concetto prende il nome di Womenomics. È questo uno dei motivi che hanno portato ad un contrasto nei confronti della discriminazione e della segregazione, ma che soprattutto hanno consentito di raggiungere alti livelli di presenza femminili in settori diversi. 5 Tali dati sono stati elaborati a cura del DPO su database Cerved Group aggiornato al 30/04/

6 È la stessa OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, a sostenere che la figura della donna costituisce nel XXI secolo la forza emergente che sta cambiando lo sviluppo economico di lungo periodo. 6 E da rilevare, infatti che si prevedono benefici nei Consigli di Amministrazione non solo sulla performance effettiva misurata in costi più bassi e ricavi maggiori, ma anche in miglioramenti nella gestione delle risorse umane e nella leadership. - Progetto "Women Mean Business and Economic Growht. Promoting gender Balance on Company Board" Nel 2013 è stato attivato il progetto Women Mean Business and Economic Growth- Promoting Gender Balance on Company Boards, della durata di due anni, svolto dal Centro Dondena dell Università Bocconi in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità, il quale si pone l obiettivo di promuovere la presenza equilibrata delle donne e degli uomini nei processi decisionali economici. Ha lo scopo di definire un nuovo set di dati sulla presenza delle donne nei Consigli delle società italiane, in modo tale da verificare gli effetti della Legge Golfo-Mosca. Il 9 luglio 2014 si è tenuto un primo convegno volto ad esporre i primi risultati della Legge ed è emerso che l evoluzione della presenza femminile nei Cda dal 1934 al 2014 sia stata un evoluzione lenta fino all introduzione della norma. La rappresentanza delle donne negli organi di amministrazione è cresciuta in maniera consistente soprattutto dal 2012 arrivando alla fine del 2013 a circa il 18% e registrando nel 2014 una presenza femminile è pari al 21,95%, addirittura superiore al primo target imposto dalla Legge, sintomo della volontà di cambiamento. Il progetto ha creato, dopo aver raccolto circa 1300 curricula, un database delle società, con l obiettivo di fornire una fotografia della situazione italiana. Le aziende sono state divise in 3 gruppi: quelle che si sono rinnovate dopo Agosto 2012 in seguito all entrata in vigore della norma, quelle che si sono rinnovate tra il periodo in cui la norma si stava muovendo verso la sua attuazione, e quelle che si sono rinnovate spontaneamente prima. È emerso che si sono rinnovate il 34,6% degli organi dopo agosto 2012, il 41,2% durante, e il 24,2% prima della norma stessa. Nello specifico di genere, le donne all interno dei CdA sono aumentate significativamente passando da un 12,6% prima di Agosto 2012, ad un 15% tra il , per arrivare ad un 24,9% dopo l entrata in vigore della norma. Questo significa che da un lato già l annuncio stesso della successiva entrata in vigore della norma ha avuto i suoi effetti, ma anche che la norma ha fatto registrare dei rinnovi superiori anche alla stessa previsione normativa arrivando ad un 24, 9%. Entrando più nel dettaglio, riguardo alle cariche ricoperte dagli Amministratori e Sindaci delle Società Quotate, si distinguono i Presidenti, i Vice-Presidenti e gli Amministratori Delegati. Tra i Presidenti degli Organi Sociali, le donne costituiscono solo il 6,2% del totale, mentre gli uomini rappresentano il restante 93,8%. Nelle Società che si sono rinnovate dopo l entrata in vigore della norma, le donne con la carica di Presidente sono leggermente aumentate, attestandosi ad una 6 Le donne, il cambiamento climatico e la tecnologia formano le cosiddette tre Ws: Weather, Women e the Web, cioè le tre variabili emergenti che influenzano il nostro millennio. L ambiente è diventata oggi una risorsa da considerare e sta cambiando le strategie aziendali. Le nuove tecnologie hanno cambiato e continuano a cambiare gli stili di vita della popolazione. Infine, le donne rappresentano oggi una risorsa ancora poco esplorata che può consentire nuovi sbocchi allo sviluppo economico del futuro. 6

7 percentuale sul totale dell 7,4%, mentre al contrario, nelle società i cui vertici non si sono ancora rinnovati, la quota di donne con la carica di Presidente è più bassa ed è pari al 5,7%. Tra i Vice-Presidenti, la quota di donne è leggermente più alta ed è pari in media al 12%. Tale misura diminuisce leggermente se si considerano solo le società che hanno già rinnovato i propri board (11,3%), mentre è più alta laddove i vertici devono ancora essere rinnovati (12,4%). Per quanto concerne, invece, gli Amministratori Delegati, le donne rappresentano una percentuale molto bassa del totale (5%) e, tra i nuovi vertici la loro quota è ancora inferiore (2,3%). - Effetti della Legge e prospettive future In conclusione, la Legge sta cambiando la composizione dei Consigli di Amministrazione non solo per il numero di donne entrate, ma anche per i profili degli uomini e delle donne stesse, in quanto entrano nei CdA persone con qualifiche superiori, siano essi uomini o donne. La Legge sta, dunque, producendo due effetti: uno diretto, realizzando l effettivo ingresso delle donne nei CdA; e uno indiretto, portando ad un rinnovamento complessivo dell elite delle posizioni apicali che porta così ad un superamento dell equilibrio precedente. Ha, quindi, contribuito in maniera determinante alla nascita di una nuova classe dirigente. Tali effetti sono visibili nelle Norme di comportamento del collegio sindacale delle società quotate approvate in via definitiva lo scorso 15 aprile 2015 dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Esse prevedono che, a partire dal 30 settembre 2015, qualora la composizione del collegio sindacale di nuova elezione non rispettasse il criterio di riparto tra quote di genere, la Consob dovrà intervenire diffidando la società interessata ad adeguarsi alla L. 120/2011 entro tre mesi e applicando una sanzione amministrativa variabile tra i e i euro. In secondo luogo, se la società dovesse continuare a non rinnovarsi, i componenti eletti decadranno dalla carica. Inoltre, è previsto che il numero dei componenti come pure il criterio di riparto tra i generi sia stabilito nell atto costitutivo. E da sottolineare che la politica delle quote di genere non è fine a se stessa e non ha solo l obiettivo di fare entrare le donne nei Consigli di Amministrazione, ma ha anche un valore sociale ed economico. L obiettivo è quello di poter spingere verso un apertura alla capacità di complementarietà che viene anche da tradizioni, da culture, da lingue e da formazioni diverse. E necessaria, quindi, una modifica nell organizzazione del lavoro, che deve venire tanto dalle donne, ma altrettanto dagli uomini, e devono essere adottati nuovi strumenti nella gestione del tempo e dello spazio. Lo strumento fondamentale per una maggiore distribuzione dei ruoli sia nella famiglia che nella società è quello che prende il nome di conciliazione 7. Diventa quindi necessario superare la divisione tra impresa e famiglia, in modo tale da contaminare i due mondi e fonderli. Non è la donna in quanto donna il valore, ma è un valore la diversità, la capacità di mettere insieme competenze e capacità differenti. 7 La conciliazione riguarda tanto il tempo da dedicare alla famiglia e al lavoro affinché essi siano svolti correttamente, quanto a livello emotivo il maggior carico di responsabilità, dovuto anche alla possibilità di trovarsi difronte ad esigenze contradditorie. Tali difficoltà producono anche effetti reali come l abbassamento del tasso di natalità, oppure la scelta di avere figli in età più matura in modo tale da assicurarsi prima una posizione stabile. 7

La disciplina sull equilibrio di genere a due anni dall introduzione: numeri, bilanci e prospettive

La disciplina sull equilibrio di genere a due anni dall introduzione: numeri, bilanci e prospettive Convegno di apertura del Corso Avanzato di Alta Formazione Corporate governance e parità di genere. Prima applicazione e prospettive 11 GIUGNO 2014 ROMA La disciplina sull equilibrio di genere a due anni

Dettagli

Il principio di democrazia partecipativa nella società per azioni: modello italiano e dimensione comunitaria

Il principio di democrazia partecipativa nella società per azioni: modello italiano e dimensione comunitaria Roma, 16 Dicembre 2014 CONVEGNO Democrazia partecipativa, equilibrio di genere e composizione degli interessi (nella società per azioni) Il principio di democrazia partecipativa nella società per azioni:

Dettagli

LIBERA PROFESSIONE E GENDER DIVERSITY: I RISULTATI, LE PROSPETTIVE La promozione delle donne nei ruoli decisionali Legge n.

LIBERA PROFESSIONE E GENDER DIVERSITY: I RISULTATI, LE PROSPETTIVE La promozione delle donne nei ruoli decisionali Legge n. Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità LIBERA PROFESSIONE E GENDER DIVERSITY: I RISULTATI, LE PROSPETTIVE La promozione delle donne nei ruoli decisionali Legge n.120/2011

Dettagli

i risultati, le prospettive

i risultati, le prospettive LIBERA PROFESSIONE e GENDER DIVERSITY i risultati, le prospettive Legge 120/2011 Golfo-Mosca: le Commercialiste fanno un (altro) bilancio ROMA, 9 MAGGIO 2016 COMMISSIONE PARI OPPORTUNITÀ DELL'ODCEC DI

Dettagli

WOMEN ON BOARDS Donne nei consigli d amministrazione: una risorsa di valore

WOMEN ON BOARDS Donne nei consigli d amministrazione: una risorsa di valore Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità WOMEN ON BOARDS Donne nei consigli d amministrazione: una risorsa di valore Cons. Monica Parrella Coordinatrice Ufficio per gli

Dettagli

Women Mean Business and Economic Growth Promoting Gender Balance on Company Boards

Women Mean Business and Economic Growth Promoting Gender Balance on Company Boards europeo Women Mean Business and Economic Growth Promoting Gender Balance on Company Boards Cons. Monica Parrella Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità Dirigente generale

Dettagli

La presenza delle donne nelle società controllate dalle Pubbliche Amministrazioni

La presenza delle donne nelle società controllate dalle Pubbliche Amministrazioni La presenza delle donne nelle società controllate dalle Pubbliche Amministrazioni Dati elaborati da Maggio 2014 Sintesi dei risultati Dal 12 Febbraio del 2013 è entrata in vigore per le società controllate

Dettagli

Funded by the Progress Programme of the European Union TOOLKIT FOR THE PROMOTION OF GENDER BALANCE ON COMPANY BOARDS

Funded by the Progress Programme of the European Union TOOLKIT FOR THE PROMOTION OF GENDER BALANCE ON COMPANY BOARDS Funded by the Progress Programme of the European Union TOOLKIT FOR THE PROMOTION OF GENDER BALANCE ON COMPANY BOARDS IL PROGETTO "WOMEN MEAN BUSINESS AND ECONOMIC GROWTH - PROMOTING GENDER BALANCE ON COMPANY

Dettagli

MONITORAGGIO E VIGILANZA SULLE QUOTE DI GENERE NELLE SOCIETA PUBBLICHE. PRIMI DATI

MONITORAGGIO E VIGILANZA SULLE QUOTE DI GENERE NELLE SOCIETA PUBBLICHE. PRIMI DATI L equilibrio di genere nelle giunte e nei consigli di amministrazione 29 maggio 2014 ROMA, Senato della Repubblica, Palazzo Giustiniani MONITORAGGIO E VIGILANZA SULLE QUOTE DI GENERE NELLE SOCIETA PUBBLICHE.

Dettagli

Convegno 10 maggio 2012 Legge Golfo Mosca una rivoluzione per l equilibrio di genere. L Europa si auspica : piu quote rosa e l Italia?

Convegno 10 maggio 2012 Legge Golfo Mosca una rivoluzione per l equilibrio di genere. L Europa si auspica : piu quote rosa e l Italia? Convegno 10 maggio 2012 Legge Golfo Mosca una rivoluzione per l equilibrio di genere L Europa si auspica : piu quote rosa e l Italia? Filippo Annunziata Unione Commercianti Corso Venezia 47/49 - Milano

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA. La Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per le pari opportunità (di seguito DPO)

PROTOCOLLO D INTESA TRA. La Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per le pari opportunità (di seguito DPO) PROTOCOLLO D INTESA per l istituzione di un Osservatorio interistituzionale sulla partecipazione femminile negli organi di amministrazione e controllo delle società italiane TRA La Presidenza del Consiglio

Dettagli

Le quote rosa in Italia

Le quote rosa in Italia 1 Il 12 agosto 2011, con l entrata in vigore della legge 120/2011, approvata grazie all impegno delle On.li Lella Golfo e Alessia Mosca, è stata stabilita una importante novità nell ambito del diritto

Dettagli

Quale governance nei CDA? Il ruolo della Gender Diversity. Il contesto: Facts and Figures

Quale governance nei CDA? Il ruolo della Gender Diversity. Il contesto: Facts and Figures Quale governance nei CDA? Il ruolo della Gender Diversity Il contesto: Facts and Figures Paola Profeta Università Bocconi 8 Marzo 2016 I differenziali di genere Le donne sono sotto rappresentate nelle

Dettagli

Presenza e ruolo delle donne nelle società quotate Italiane. Ostacoli, Iniziative, Riflessioni

Presenza e ruolo delle donne nelle società quotate Italiane. Ostacoli, Iniziative, Riflessioni Presenza e ruolo delle donne nelle società quotate Italiane Ostacoli, Iniziative, Riflessioni Livia Aliberti Amidani livia.aliberti@alibertiga.com Settembre 2010 Obiettivi del documento Contribuire al

Dettagli

Il Tema delle pari opportunità nella professione di Dottore Commercialista e di Esperto Contabile

Il Tema delle pari opportunità nella professione di Dottore Commercialista e di Esperto Contabile S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Il Tema delle pari opportunità nella professione di Dottore Commercialista e di Esperto Contabile L. 12/7/2011 N.120 Analisi delle modifiche al TU della finanza

Dettagli

Cordialina Coppola. La Banca dati Professioniste in Rete per le PA

Cordialina Coppola. La Banca dati Professioniste in Rete per le PA Cordialina Coppola La Banca dati Professioniste in Rete per le PA Professioniste in Rete per le P.A. www.prorete-pa.pariopportunita.gov.it Perché una Banca dati di Professioniste per le PA? Strumentale

Dettagli

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO. Grazia Ticozzelli. 24 OTTOBRE Milano - 27 OTTOBRE Magenta

S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO. Grazia Ticozzelli. 24 OTTOBRE Milano - 27 OTTOBRE Magenta S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Grazia Ticozzelli 24 OTTOBRE 2011 - Milano - 27 OTTOBRE 2011 - Magenta S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Legge 12.7.2011. n.120 MODIFICHE AL

Dettagli

I RISULTATI IN SINTESI

I RISULTATI IN SINTESI I RISULTATI IN SINTESI Con l introduzione della Legge Golfo-Mosca del 2011, le società quotate in borsa e le controllate pubbliche devono riservare almeno un terzo dei componenti dei propri organi di amministrazione

Dettagli

COMUNE DI CANNARA PROVINCIA DI PERUGIA. PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE Periodo (art. 48, comma 1, D.Lgs.

COMUNE DI CANNARA PROVINCIA DI PERUGIA. PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE Periodo (art. 48, comma 1, D.Lgs. COMUNE DI CANNARA PROVINCIA DI PERUGIA PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE Periodo 2019-2021 (art. 48, comma 1, D.Lgs. 198/2006) Approvato con Deliberazione di Giunta comunale n. 9 del 30/01/2019 1.

Dettagli

Studio pilota sulla governance di un campione

Studio pilota sulla governance di un campione Studio pilota sulla governance di un campione di società pubbliche (Comune di Roma, Provincia di Roma, Regione Lazio) Professionalità al femminile: da quota di genere a risorse per l innovazione nella

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA 2016-2018 (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006 N. 198) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N. 20 DEL 2 FEBBRAIO 2016 NORMATIVA DI

Dettagli

La legge n. 120 del 2011: le quote di genere nei consigli di amministrazione delle società

La legge n. 120 del 2011: le quote di genere nei consigli di amministrazione delle società La legge n. 120 del 2011: le quote di genere nei consigli di amministrazione delle società Sull esempio di molti altri Paesi europei, anche in Italia è stata recentemente introdotta una normativa in materia

Dettagli

L n Equilibrio tra generi nella composizione degli organi delle società quotate. Dott. ssa Silvia Latorraca

L n Equilibrio tra generi nella composizione degli organi delle società quotate. Dott. ssa Silvia Latorraca L. 12.7.2011 n. 120 Equilibrio tra generi nella composizione degli organi delle società quotate Dott. ssa Silvia Latorraca a cura del Comitato Pari Opportunità Gruppo di Lavoro L. 120/2011 Quadro normativo

Dettagli

Prof. avv. Eva Desana intervento 3 novembre 2016 Composizione dell organo amministrativo nelle società quotate Composizione dell organo

Prof. avv. Eva Desana intervento 3 novembre 2016 Composizione dell organo amministrativo nelle società quotate Composizione dell organo Prof. avv. Eva Desana intervento 3 novembre 2016 Composizione dell organo amministrativo nelle società quotate Composizione dell organo amministrativo: più difficile del cubo di Rubik? Le fonti (limitandoci

Dettagli

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COLLEGIO SINDACALE DI PARMALAT S.p.A.

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COLLEGIO SINDACALE DI PARMALAT S.p.A. POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEL COLLEGIO SINDACALE DI PARMALAT S.p.A. Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 30 ottobre 2018 1 INDICE 1. Premessa... 3 2.

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA COMUNE DI GUANZATE Provincia di Como PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA 2018-2020 (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006 N. 198) APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N.

Dettagli

S.M.A.R.T. BOARDS FOR SMART COMPANIES

S.M.A.R.T. BOARDS FOR SMART COMPANIES S.M.A.R.T. BOARDS FOR SMART COMPANIES i tratti distintivi dei Boards di successo SUSTAINABILITY MERITOCRACY AGILITY RESPONSIBILITY TECHNOLOGY OSSERVATORIO SULLE AZIENDE QUOTATE ITALIANE contributo scientifico

Dettagli

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE Triennio (Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale n. 59 in data )

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE Triennio (Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale n. 59 in data ) COMUNE DI SANGIANO Provincia di Varese PIANO DELLE AZIONI POSITIVE Triennio 2013 2015 (Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale n. 59 in data 31.08.2013) 1. PREMESSA Nell ambito delle iniziative

Dettagli

LAVORO AGILE, UNO STRUMENTO PER LA CONCILIAZIONE LAVORO FAMIGLIA?

LAVORO AGILE, UNO STRUMENTO PER LA CONCILIAZIONE LAVORO FAMIGLIA? LAVORO AGILE, UNO STRUMENTO PER LA CONCILIAZIONE LAVORO FAMIGLIA? Cons. Monica Parrella Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento per le pari opportunità oordinatrice Ufficio per gli interventi

Dettagli

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Città di Ozieri Provincia di Sassari PIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2013-2015 Ex art. 48 D.Lgs. n. 198/2006 CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

Disparità retributiva di genere: nel comparto sanità arriva al 28%

Disparità retributiva di genere: nel comparto sanità arriva al 28% Disparità retributiva di genere: nel comparto sanità arriva al 28% Le donne subiscono una disparità retributiva di genere. A parlare chiaro sono i dati, che nel nostro paese sono sempre più negativi. Difficile

Dettagli

Alessandra Tedeschi Toschi Rete del Civismo Lombardo

Alessandra Tedeschi Toschi Rete del Civismo Lombardo Sentieri per la crescita: la partecipazione femminile tra occupazione, rappresentanza, impegno e valori condivisi Alessandra Tedeschi Toschi Rete del Civismo Lombardo Primo Workshop Partecipazione politica

Dettagli

I RISULTATI DEL MCKINSEY GLOBAL INSTIUTE. Avv. Alessandra Rovescalli

I RISULTATI DEL MCKINSEY GLOBAL INSTIUTE. Avv. Alessandra Rovescalli I RISULTATI DEL MCKINSEY GLOBAL INSTIUTE Avv. Alessandra Rovescalli COME È STATA CONDOTTA LA RICERCA? Il report con i risultati è stato pubblicato nel mese di settembre 2015 e sicuramente questa ricerca

Dettagli

Le quote di genere: la parola ai dati statistici

Le quote di genere: la parola ai dati statistici Le quote di genere: la parola ai dati statistici Indirizzo di saluto, prime riflessioni e sondaggio a cura di Paola Zambon per il Comitato Pari Opportunità dell ODCEC di Torino Comitato Pari Opportunità

Dettagli

COMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO

COMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO 2015 2017 Approvato con deliberazione G.C. n. 36 del 12/03/2015 PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015-2017

Dettagli

In questi ultimi tempi è tornato di attualità, anche per alcune iniziative promosse dalla

In questi ultimi tempi è tornato di attualità, anche per alcune iniziative promosse dalla Le donne medico sono troppe? In questi ultimi tempi è tornato di attualità, anche per alcune iniziative promosse dalla AIDM (associazione Italiana Donne Medico), il problema della presenza delle donne

Dettagli

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ENEL S.P.A.

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ENEL S.P.A. POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÀ DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI ENEL S.P.A. Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. nella riunione del 18 gennaio 2018 Politica in materia

Dettagli

Approfondimenti sulle politiche di genere: l esperienza italiana

Approfondimenti sulle politiche di genere: l esperienza italiana Pari opportunità e non discriminazione C.so d Italia, 33 00198 Roma Approfondimenti sulle politiche di genere: l esperienza italiana Roma, Isfol 30 gennaio 2014 Elena Murtas e Valeria Viale Normativa nazionale:

Dettagli

P.I.P.O.L.: Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuole

P.I.P.O.L.: Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuole SETTORE FORMAZIONE, LAVORO E ATTIVITA PRODUTTIVE SERVIZIO FORMAZIONE PROFESSIONALE, PARI OPPORTUNITA E ATTIVITA PRODUTTIVE P.I.P.O.L.: Progetto Integrato per le Pari Opportunità nelle scuole ALCUNE PAROLE

Dettagli

COMUNE DI TERRALBA PROVINCIA DI ORISTANO

COMUNE DI TERRALBA PROVINCIA DI ORISTANO COMUNE DI TERRALBA PROVINCIA DI ORISTANO Tel. 078385301 Fax 078383341 E-MAIL comune.terralba@tiscali.it Allegato alla deliberazione G.C. n. 48 del 03/03/2015 PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE Triennio

Dettagli

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE PIANO DELLE AZIONI POSITIVE 2018-2020 Introduzione Il D. Lgs. 198/2006 "Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell'articolo 6 della legge 28 novembre 2005 n. 246", all'art. 48, comma

Dettagli

SINTESI DELLA RICERCA VALORE D McKINSEY&COMPANY Donne ai vertici: un acceleratore della performance aziendale

SINTESI DELLA RICERCA VALORE D McKINSEY&COMPANY Donne ai vertici: un acceleratore della performance aziendale SINTESI DELLA RICERCA VALORE D McKINSEY&COMPANY Donne ai vertici: un acceleratore della performance aziendale L Italia soffre di una profonda arretratezza sotto il profilo della rappresentanza femminile,

Dettagli

Modelli di governance previsti dalla legislazione domestica e direttiva sulla parità di genere

Modelli di governance previsti dalla legislazione domestica e direttiva sulla parità di genere Modelli di governance previsti dalla legislazione domestica e direttiva sulla parità di genere a cura di Paola Zambon per il Comitato Pari Opportunità dell ODCEC di Torino Torino, 15 marzo 2013 Comitato

Dettagli

I Gender Equality Plans (GEP): buone pratiche in Italia e in Europa

I Gender Equality Plans (GEP): buone pratiche in Italia e in Europa Convegno CUG Dal GAP ai GEP (Gender Equality Plans): il soffitto di cristallo in accademia tra discriminazioni persistenti e prospettive di equità Torino, 14 Marzo 2019 I Gender Equality Plans (GEP): buone

Dettagli

Progetto Pari opportunità: studi e confronti

Progetto Pari opportunità: studi e confronti Progetto Pari opportunità: studi e confronti PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI MODULI DIDATTICI SULLE DIFFERENZE DI GENERE Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione,

Dettagli

Gli squilibri di genere nel lavoro in Italia: scenari, cause e prospettive di intervento

Gli squilibri di genere nel lavoro in Italia: scenari, cause e prospettive di intervento Reggio Emilia 9 aprile 2019 Gli squilibri di genere nel lavoro in Italia: scenari, cause e prospettive di intervento Barbara Poggio Università di Trento Perché si parla di squilibri di genere nel lavoro?

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2143

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2143 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 2143 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa delle senatrici CARLINO e BUGNANO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 29 APRILE 2010 Nuove disposizioni in materia di parità e di

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PER LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA ALL.1 PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE - 2003 PER LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA CAMPANIA Premessa Negli ultimi anni nel nostro Paese, sotto la spinta dei movimenti femminili

Dettagli

LE DONNE CHE FANNO IMPRESA

LE DONNE CHE FANNO IMPRESA APPROFONDIMENTI Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Centro Studi CNA LE DONNE CHE FANNO IMPRESA 8 MARZO 2018 LE DONNE CHE FANNO IMPRESA L imprenditorialità femminile

Dettagli

PAP PIANO DI AZIONE POSITIVE

PAP PIANO DI AZIONE POSITIVE PAP PIANO DI AZIONE POSITIVE Paola Mencarelli Consigliera di Parità Supplente Regione Lombardia I PAP Sono strumenti concreti per intervenire nei contesti lavorativi per introdurre misure e meccanismi

Dettagli

COMUNE DI CASTELPOTO PROVINCIA DI BENEVENTO PIANO AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASTELPOTO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA TRIENNIO 2019/2021

COMUNE DI CASTELPOTO PROVINCIA DI BENEVENTO PIANO AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASTELPOTO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA TRIENNIO 2019/2021 COMUNE DI CASTELPOTO PROVINCIA DI BENEVENTO PIANO AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASTELPOTO PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA TRIENNIO 2019/2021 Approvato con delibera di G.C. n. 21 del 6.3.2019 Premessa

Dettagli

Codice delle pari opportunità (D.lgs., n. 198 /2006)

Codice delle pari opportunità (D.lgs., n. 198 /2006) Codice delle pari opportunità (D.lgs., n. 198 /2006) DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE NELL ACCESSO AL LAVORO (art.27) È vietata qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro,

Dettagli

Professionista e donna: Il modello Torino

Professionista e donna: Il modello Torino Professionista e donna: Il modello Torino a cura di Dott.ssa Stefania Telesca per il Comitato Pari Opportunità dell ODCEC di Torino Biella, 18 marzo 2013 Comitato Pari Opportunità Gruppo di Lavoro L. 120/2011

Dettagli

Carta FOCSIV su Pari Opportunità e Non Discriminazione. Posizionamento su Pari Opportunità e Non Discriminazione

Carta FOCSIV su Pari Opportunità e Non Discriminazione. Posizionamento su Pari Opportunità e Non Discriminazione Carta FOCSIV su Pari Opportunità e Non Discriminazione Posizionamento su Pari Opportunità e Non Discriminazione Consiglio Nazionale FOCSIV Roma, 5 Novembre 2016 Posizionamento FOCSIV su Pari Opportunità

Dettagli

COMUNE DI SOLAROLO COMITATO UNICO DI GARANZIA PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015

COMUNE DI SOLAROLO COMITATO UNICO DI GARANZIA PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 COMUNE DI SOLAROLO COMITATO UNICO DI GARANZIA PROPOSTA DI PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 23/25 PREMESSA Nell'ambito delle finalità espresse dalla L. 25/99 e successive modificazioni ed integrazioni

Dettagli

PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2013 / 2015

PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2013 / 2015 PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2013 / 2015 1 Piano triennale di Azioni Positive 2013 / 2015 Premessa Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza

Dettagli

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2017/2019

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2017/2019 PIANO DELLE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2017/2019 Premessa Nell ambito delle finalità espresse dalla L. 125/1991 e successive modificazioni ed integrazioni (D.Lgs n. 196/2000, 165/2001 e 198/2006), ossia

Dettagli

Provincia di Siena - Centro Pari Opportunità D.ssa Roberta Guerri IL GENDER BUDGETING

Provincia di Siena - Centro Pari Opportunità D.ssa Roberta Guerri IL GENDER BUDGETING Provincia di Siena - Centro Pari Opportunità D.ssa Roberta Guerri IL GENDER BUDGETING Punto di partenza: ci sono processi economici poco studiati perché l economia è fatta di due mondi Quello visibile,

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE PIANO TRIENNALE 2014-2016 DI AZIONI POSITIVE Premessa L Agenzia ENEA ha costituito con Circolare Commissariale n. 58 del 28 luglio 2011 il COMITATO UNICO DI GARANZIA per le pari opportunità, la valorizzazione

Dettagli

6 giugno 2012 Le donne ai vertici del settore pubblico

6 giugno 2012 Le donne ai vertici del settore pubblico 6 giugno 2012 Le donne ai vertici del settore pubblico Donne ai veritici nel settore pubblico Il comparto pubblico : le amministrazioni a livello centrale; Il carattere variegato delle amministrazioni

Dettagli

COMUNE DI TERNO D ISOLA Provincia di Bergamo

COMUNE DI TERNO D ISOLA Provincia di Bergamo COMUNE DI TERNO D ISOLA Provincia di Bergamo PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA 2018 2020 ART. 48 D.LGS 11.04.2006, N. 198 Approvato con deliberazione della G.C. n. 184

Dettagli

IL BILANCIO DI GENERE

IL BILANCIO DI GENERE Provincia di Pisa Comune di Capannoli IL BILANCIO DI GENERE Nuovo strumento e metodo per capire e capirsi meglio Progetto realizzato con il finanziamento della Regione Toscana (L.R. 16/2009 Cittadinanza

Dettagli

Asimmetrie di genere nel mercato del lavoro: scenari, questioni e strategie

Asimmetrie di genere nel mercato del lavoro: scenari, questioni e strategie Mantova 11 marzo 2018 Asimmetrie di genere nel mercato del lavoro: scenari, questioni e strategie Barbara Poggio Università di Trento Il genere: una premessa Il genereè una costruzione sociale, un modo

Dettagli

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA TRIENNIO 2017/2019

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA TRIENNIO 2017/2019 PIANO DELLE AZIONI POSITIVE PARI OPPORTUNITA TRA UOMO E DONNA TRIENNIO 2017/2019 (D.Lgs. 198 del 11/04/2006 art.48) (Adottato con delibera n. 15 del C.d.A. del 29/06/2017) PREMESSA Le azioni positive sono

Dettagli

PERCHÈ QUESTA BROCHURE

PERCHÈ QUESTA BROCHURE PERCHÈ QUESTA BROCHURE OBIETTIVI DELLA PUBBLICAZIONE: Informare Informare; Formare; Diffondere. Per fornire le informazioni corrette su un fenomeno, che non è solo questione di genere, ma è soprattutto

Dettagli

PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2015/2017 (AI SENSI DELL ART.48 DEL D. LGS , N.198)

PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2015/2017 (AI SENSI DELL ART.48 DEL D. LGS , N.198) PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2015/2017 (AI SENSI DELL ART.48 DEL D. LGS. 11.04.2006, N.198) Approvato con deliberazione commissariale n. 08 del 13.02.2015 RELAZIONE INTRODUTTIVA Le azioni positive

Dettagli

Comune di Nuraminis Provincia di Cagliari

Comune di Nuraminis Provincia di Cagliari Comune di Nuraminis Provincia di Cagliari PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE 2017/2019 1 Sommario ART. 1 FONTI NORMATIVE 3 ART. 2 PREMESSA E DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI 3 ART. 3 MONITORAGGIO DELL ORGANICO

Dettagli

COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE PROVINCIA DI PISTOIA

COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE PROVINCIA DI PISTOIA Piano Azioni Positive (P.A.P.) TRIENNIO MARZO 2015 FEBBRAIO 2018 (ART. 48 D. LGS. 198/06) Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in

Dettagli

PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE

PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE Allegato A RELAZIONE INTRODUTTIVA: PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE 2014 2016 L art. 48 del D.Lgs. n. 198/2006 prevede che i Comuni predispongano piani triennali di azioni positive tendenti ad assicurare

Dettagli

Il Valore della Diversità

Il Valore della Diversità Il Valore della Diversità Valore D è la prima associazione di imprese che promuove l equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. Aziende fondatrici La nostra

Dettagli

Pari opportunità fra uomini e. Toscana. 17 marzo 2016

Pari opportunità fra uomini e. Toscana. 17 marzo 2016 Pari opportunità fra uomini e donne: lo stato dell arte in Toscana 17 marzo 2016 Il Comitato Pari Opportunità dell Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Firenze E stato costituito dal Consiglio

Dettagli

Lombardia. Milano. Italia. Fonte Unioncamere, ,0 108,3 110,0 104,0 104,3 103,1 103,2 107,1 104,0 105,2 102,6 103,2 105,0 101,0 100,0 99,1

Lombardia. Milano. Italia. Fonte Unioncamere, ,0 108,3 110,0 104,0 104,3 103,1 103,2 107,1 104,0 105,2 102,6 103,2 105,0 101,0 100,0 99,1 A Milano e in Lombardia crescono le imprese femminili. Le imprenditrici sono più giovani (in Lombardia il 13,3% ha meno di 35 anni rispetto 8.3% maschile) e più istruite della media; crescono anche nell

Dettagli

Politica sulla Diversità per i Componenti degli Organi Sociali

Politica sulla Diversità per i Componenti degli Organi Sociali Politica sulla Diversità per i Componenti degli Organi Sociali San Donato Milanese, 5 marzo 2019 2 Indice Premessa pag. 3 Riferimenti Normativi pag. 3 Principi pag. 4 Criteri e Obiettivi pag. 5 Consiglio

Dettagli

Il Comitato Unico di Garanzia

Il Comitato Unico di Garanzia Il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Sensibilizzazione e prevenzione per il benessere lavorativo: IL PIANO TRIENNALE

Dettagli

PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE

PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE Allegato B PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE 2012 2014 RELAZIONE INTRODUTTIVA: L art. 48 del D.Lgs. n. 198/2006 prevede che i Comuni predispongano piani triennali di azioni positive tendenti ad assicurare

Dettagli

6. Politica e istituzioni 1

6. Politica e istituzioni 1 8 6. Politica e istituzioni 1 Nel 217 l indicatore composito per il dominio Politica e istituzioni segnala un lieve arretramento rispetto all anno precedente (rispettivamente 12,9 e 13,3) interrompendo

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE

PIANO DI AZIONI POSITIVE PIANO DI AZIONI POSITIVE 2016 2018 DELL UNIONE DEI COMUNI DELLA VAL DI MERSE PREMESSA Le azioni positive sono misure temporanee speciali che, in deroga al principio di uguaglianza formale, sono dirette

Dettagli

Il Valore della Diversità

Il Valore della Diversità Il Valore della Diversità Valore D è la prima associazione di imprese che promuove l equilibrio di genere e una cultura inclusiva per la crescita delle aziende e del Paese. Aziende fondatrici La nostra

Dettagli

P R O P O S T A PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE

P R O P O S T A PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LA PARI OPPORTUNITA LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI ******** **** ******** P R O P O S T A PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE 2016-2018

Dettagli

Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana

Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana Conferenza stampa Donne e lavoro: una marcia in più per l economia italiana Roma, 5 febbraio 2008 Gli obiettivi di Lisbona e il ritardo italiano Secondo la strategia di Lisbona, una maggiore e migliore

Dettagli

COMUNE DI GOLFO ARANCI Provincia di Olbia Tempio PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2012/2014

COMUNE DI GOLFO ARANCI Provincia di Olbia Tempio PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI GOLFO ARANCI Provincia di Olbia Tempio PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2012/2014 Approvato con Delibera G.C. n. 15 del 17.02.2012 COMUNE DI GOLFO ARANCI Provincia di Olbia Tempio PIANO

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità

PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità TITOLO: Protocollo d intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e il Dipartimento per le Pari Opportunità - Presidenza del Consiglio dei Ministri per la realizzazione congiunta

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006 N. 198)

PIANO DI AZIONI POSITIVE (ART. 48, COMMA 1, D. LGS. 11/04/2006 N. 198) PIANO DI AZIONI POSITIVE 26-28 (ART. 48, COMMA, D. LGS. /4/26 N. 98) Il Decreto Legislativo aprile 26 n. 98 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, riunisce e riordina in un unico testo tutta la

Dettagli

Le caratteristiche del mio luogo di lavoro (spazi, postazioni di lavoro, luminosità, rumorosità, ecc.) sono soddisfacenti

Le caratteristiche del mio luogo di lavoro (spazi, postazioni di lavoro, luminosità, rumorosità, ecc.) sono soddisfacenti BENESSERE ORGANIZZATIVO APRILE 2014 A - SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO E STRESS LAVORO CORRELATO A.01 Il mio luogo di lavoro è sicuro (impianti elettrici, misure antincendio e di emergenza, ecc.)

Dettagli

RAGGIUNGERE LA PARITÀ RETRIBUTIVA TRA DONNE E UOMINI IN LOMBARDIA

RAGGIUNGERE LA PARITÀ RETRIBUTIVA TRA DONNE E UOMINI IN LOMBARDIA RAGGIUNGERE LA PARITÀ RETRIBUTIVA TRA DONNE E UOMINI IN LOMBARDIA Analisi e proposte: un progetto di legge del Gruppo regionale PD Milano, 3 maggio 2019 COS È IL DIVARIO RETRIBUTIVO DI GENERE L UNIONE

Dettagli

QUADRO NORMATIVO. Circolare n. 65. Roma, 24 dicembre Al Direttore generale vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali

QUADRO NORMATIVO. Circolare n. 65. Roma, 24 dicembre Al Direttore generale vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali Direzione generale Servizio supporto organi e coordinamento legislativo Circolare n. 65 Roma, 24 dicembre 2014 Al Direttore generale vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali

Dettagli

IL POTENZIALE FEMMINILE NELLE IMPRESE COOPERATIVE Bologna 23 marzo 2010 La ricerca in pillole di Maria Scinicariello

IL POTENZIALE FEMMINILE NELLE IMPRESE COOPERATIVE Bologna 23 marzo 2010 La ricerca in pillole di Maria Scinicariello Commissione Pari Opportunità Legacoop IL POTENZIALE FEMMINILE NELLE IMPRESE COOPERATIVE 23 marzo 2010 La ricerca in pillole di Maria Scinicariello Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali

Dettagli

COMUNE DI FELINO PROVINCIA DI PARMA

COMUNE DI FELINO PROVINCIA DI PARMA COMUNE DI FELINO PROVINCIA DI PARMA PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2016-2018 ai sensi dell art. 48, comma 1, del D. Lgs 11 aprile 2006,n. 148 APPROVATO CON DELIBERAZIONE GIUNTA COMUNALE N. DEL.

Dettagli

ACCORDO. per la costituzione del Tavolo Lavoro, Conciliazione, Salute delle Donne nel territorio ravennate

ACCORDO. per la costituzione del Tavolo Lavoro, Conciliazione, Salute delle Donne nel territorio ravennate ACCORDO per la costituzione del Tavolo Lavoro, Conciliazione, Salute delle Donne nel territorio ravennate Il Comune di Ravenna, la Provincia di Ravenna, le Consigliere di Parità della Provincia di Ravenna,

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO

PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO COMUNE DI PRESEZZO Provincia di Bergamo Settore Gestione Risorse Economiche e Finanziarie UFFICIO Personale tel 035/464660 fax 035/464699 comune.presezzo@pec.regione.lombardia.it www.presezzo.gov.it Allegato

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E LE POLITICHE DI GENERE

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E LE POLITICHE DI GENERE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E LE POLITICHE DI GENERE Roberta Bortolucci Roma 16 giugno, Napoli 17 giugno, Bologna 5 luglio, 2010 I temi del seminario Le sfide oggi per le pubbliche amministrazioni L ottica

Dettagli

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÁ PER LA COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO

POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÁ PER LA COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO POLITICA IN MATERIA DI DIVERSITÁ PER LA COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO Adottata dal Consiglio di Amministrazione in data 8 novembre 2017 GEOX S.p.A. www.geox.biz 1 INDICE

Dettagli

CONFERENZA MONDIALE SUI DIRITTI UMANI (VIENNA 1993) - DICHIARAZIONE FINALE I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile,

CONFERENZA MONDIALE SUI DIRITTI UMANI (VIENNA 1993) - DICHIARAZIONE FINALE I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte inalienabile, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 1948 Art.1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.. Art.2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate

Dettagli

La presenza delle donne nelle società controllate da Pubbliche Amministrazioni La situazione a livello regionale

La presenza delle donne nelle società controllate da Pubbliche Amministrazioni La situazione a livello regionale La presenza delle donne nelle società controllate da Pubbliche Amministrazioni La situazione a livello regionale Nell ambito dell attività di monitoraggio condotta dal Dipartimento per le Pari Opportunità

Dettagli

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE. triennio 2016/2018

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE. triennio 2016/2018 COMUNE DI POZZUOLO DEL FRIULI Via XX Settembre 3 335 Pozzuolo del Friuli UD - Tel. 43/6696 Fax 43/669343 C.F. 5333 - P.IVA 53 - Servizio Tesoreria ccp 59339 comune@pec.com-pozzuolo-del-friuli.regione.fvg.it

Dettagli

LA PRESENZA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NEGLI ORGANI DI GOVERNO DELL ALMA MATER: EVOLUZIONE NEL TEMPO ( )

LA PRESENZA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NEGLI ORGANI DI GOVERNO DELL ALMA MATER: EVOLUZIONE NEL TEMPO ( ) Presidente: Prof.ssa Tullia Gallina Toschi LA PRESENZA DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NEGLI ORGANI DI GOVERNO DELL ALMA MATER: EVOLUZIONE NEL TEMPO (1995-2014) Relazione presentata al Seminario La pari rappresentazione

Dettagli

delle iniziative di cui al presente Piano troveranno copertura sui pertinenti capitoli del bilancio pluriennale

delle iniziative di cui al presente Piano troveranno copertura sui pertinenti capitoli del bilancio pluriennale 1 L Assessore al Personale e Organizzazione a seguito dell istruttoria espletata dalla titolare della A.P. Contrattazione e Relazioni Sindacali confermata dal dirigente della Sezione Personale e Organizzazione,

Dettagli

Presentazione del ciclo di formazione Il Benessere Organizzativo Sinergia tra gestione delle risorse umane e sicurezza sul lavoro

Presentazione del ciclo di formazione Il Benessere Organizzativo Sinergia tra gestione delle risorse umane e sicurezza sul lavoro Presentazione del ciclo di formazione Il Benessere Organizzativo Sinergia tra gestione delle risorse umane e sicurezza sul lavoro Docenti: dott.sa Caterina Muzzi dott.sa Manuela Rossini Brescia, 5 novembre

Dettagli

Corso per Concorso Dirigente Scolastici -

Corso per Concorso Dirigente Scolastici - Martedì 9/01/2018 Corso per Concorso Dirigente Scolastici - Prima parte Sede del corso: Liceo L.A Muratori San Carlo Via Cittadella 50 - Modena - dalle ore 15,00 alle 18,00 Normativa riferita al sistema

Dettagli