COMMITTENTE: Regione Veneto Azienda ULSS 18 - Rovigo RELAZIONE GEOLOGICA

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1 COMMITTENTE: Regione Veneto Azienda ULSS 18 - Rovigo RELAZIONE GEOLOGICA

2 INDICE 1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... pag PREMESSA... " 4 3. INDAGINI GEOGNOSTICHE... " 5 4. GEOLOGIA E STRATIGRAFIA... " 6 5. CARATTERISTICHE STRATIGRAFICHE E GEOTECNICHE... " 8 Seguono come parte integrante della relazione: - Allegati planimetrici - Elaborati grafici Relazione Geologica - Regione Veneto Azienda ULSS18 Rovigo 2

3 1. Normativa di riferimento AGI Giugno 1977 Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche. D.M Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno e delle opere di fondazione Circ.Min Istruzioni relative alle: Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno e delle opere di fondazione. EUROCODICE EC8 Eurocodice per l ingegneria geotecnica. Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3274, 20 marzo 2003 e successiva N 3316 Primi elementi in materia generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. Relazione Geologica - Regione Veneto Azienda ULSS18 Rovigo 3

4 2. PREMESSA Per incarico dell Azienda ULSS 18 di Rovigo è stato eseguita una indagine geognostica conoscitiva dei terreni adiacenti all ospedale, oggetto di ampliamento dello stesso. Questo lavoro ha come obiettivo quello di fornire una caratterizzazione dei terreni di fondazione, con elementi di geologia e idrogeologia, finalizzata alla progettazione delle opere previste. In questa indagine si analizzano i risultati di campagna e si indicano al progettista le condizioni geologiche del sito. Relazione Geologica - Regione Veneto Azienda ULSS18 Rovigo 4

5 3. INDAGINI GEOGNOSTICHE In base alle opere di progetto previste, si è scelto di eseguire, tenuta in considerazione anche la litologia della zona, una campagna di indagini che evidenziasse la natura dei terreni in corrispondenza degli interventi più significativi. Sono pertanto state eseguite n 5 prove penetrometriche statiche con piezocono, spinte sino alla profondità di circa m dal p.c. Per le prove è stato impiegato un penetrometro statico SPG da 300 (30 ton) di spinta nominale, autoancorante, con quattro eliche di contrasto. E stata utilizzata una punta elettrica memocone ENVI (strumentata con estensimetri), con piezocono, delle seguenti caratteristiche: - diametro 3,57 cm; - area punta 10 cm 2, conicità 60, rilievo valori dan; - manicotto laterale 150 cm 2 rilievo valori 0 2,5 dan/cm 2 ; - filtro per il rilievo delle pressioni neutrali. Il rilievo dei valori di resistenza è stato eseguito ogni 2 cm di infissione, memorizzando i dati direttamente nella punta e successiva sincronizzazione della profondità con encoder collegato a centralina GEOPRINTER. La centralina permette la visualizzazione, memorizzazione e stampa dei dati memorizzati nella punta. Successivamente le prove sono state elaborate e in allegato sono rappresentati grafici e tabelle di: Qc=res.di punta, Fs= res.di attrito laterale, rapporto Fr=100*Fs/Qc, U = sovrapressione neutra (dove prevista). Al term,ine di ciascuna prova è stato inoltre misurato il livello statico della falda entro il foro di prova. Per ottenere più dettagliate informazioni riguardo il livello statico della falda superficiale è stato inoltre eseguito un foro a distruzione di nucleo per la posa di un piezometro a tubo aperto alla profondità di -5.0 m dal p.c., avente un tratto fessurato compreso tra -3.0 e m dal p.c. Per l ubicazione, la profondità ed il rapporto dettagliato delle indagini svolte, si rimanda alle planimetrie ed agli appositi moduli allegati. Relazione Geologica - Regione Veneto Azienda ULSS18 Rovigo 5

6 4. GEOLOGIA E STRATIGRAFIA Dal punto di vista geologico e stratigrafico, il territorio risulta (secondo la Carta Geologica d Italia, Foglio Rovigo del 1952) essere contraddistinto da alluvioni quaternarie appartenenti all apparato del fiume Adige (riportate con colorazione in giallognolo chiaro; il giallognolo scuro sono alluvioni appartenenti al fiume Po). Questa area pianeggiante è contraddistinta da numerosi paleoalveli pensili, tuttora localmente riconoscibili sul territorio attribuibili in gran parte all apparato del fiume Adige. Infatti poco più a valle del fiume Adige, nei pressi di Badia Polesine, si distacca un paleoalveo fluviale pensile (entro cui attualmente scorre l Adigetto) forse riferibile ad epoca tardo antica o altomediovale, che poi si porta verso Lendinara, Villanova del Ghebbo e Rovigo. Estratto da foglio Rovigo, scala 1: , della Carta Geologica, auotori Schivinato, Dal Piaz, Stark, Ogniben (1952) In quest area, appartenete alla Bassa Pianura Veneta, è da sottolineare la presenza anche di strutture morfologiche sopraelevate, formazioni dossive a grana pressoché esclusivamente sabbiosa, mentre gli attigui territori presentano una tessitura perlopiù limosa-argillosa. Tra di queste merita particolare menzione una continua formazione tossiva, interpretata da vari autori quale paleoalveo del Po, attivo in epoca pre-protostorica, chiamato dal Reggiani ramo del Po di Adria, che si snoda da Castelmassa toccando poi Arquà Polesine sino a giungere a Rovigo, dove sembra si snodasse in due rami (Castglioni, Relazione Geologica - Regione Veneto Azienda ULSS18 Rovigo 6

7 ): quello più a settentrione che scorreva in direzione NE toccando Sarzano e Mardimago e immettendosi poi nell attuale alveo dell Adige presso Anguillara; il ramo palopadano meridionale invece compiva ampie anse poco a settentrione dell Attuale Canal Bianco, toccando Ceregnano e Adria. Dalle prove penetrometriche eseguite è emerso un primo livello costituito essenzialmente da un alternanza di terreni perlopiù coesivi con dei livelli di sabbia di spessore variabile tra 1.0 e 2.0 m circa. La potenza di questo livello superficiale arriva sino attorno ai 15 metri di profondità, omogeneamente in ciascuna prova eseguita e prosegue con banco di sabbie molto addensate sino alla profondità di 25.0 metri, quota di fine indagine. Per una descrizione più dettagliata della stratigrafia incontrata si rimanda al paragrafo successivo e agli elaborati grafici. Relazione Geologica - Regione Veneto Azienda ULSS18 Rovigo 7

8 5. CARATTERISTICHE STRATIGRAFICHE E GEOTECNICHE Le prove eseguite evidenziano quanto segue, considerando una sostanziale uniformità di quota dal piano campagna e presa come riferimento la CPTU1: strato 1 : da p.c. a -4.5 m circa da p.c.: contraddistinto da uno strato superficiale di sabbie con un livello di argilla a circa -2.5 m da p.c. dello spessore di circa 60 cm; la resistenza è media e medio-bassa, con punte minime di Qc (res.di punta al penetrometro statico) di 0,5 0,6 MPa. strato 2 : da -4.5 m da a m: costituito essenzialmente da terreni coesi (limi e argille) con intercalazioni di sabbie più o meno sciolte di spessore attorno ai 1.0/2.0 m alla profondità rispettivamente di -7.0 m, m e m circa dal p.c. I valori resistenza alla punta Qc variano da 0.5 a 1.0 MPa, con picchi attorno MPa in corrispondenza dei livelli granulari. I valori di Cu calcolati per i limi e le argille variano da 0.3 a 0.5 Kg/cmq. strato 3; da m da p.c. a fine prova (-25.0 m): contraddistinto da uno strato di sabbie molto dense con valori di resistenza alla punta Qc che toccano 25.0 MPa. La profondità di falda è stata individuata a circa -2,9 m p.c. in data , nel piezometro PZ A. In data 20/09/05 è stata eseguita una seconda lettura sul piezometro con profondità della falda a -3.0 m dal p.c. Per una definizione più dettagliata delle caratteristiche meccaniche degli strati si rimanda ai grafici e le tabelle allegate, nelle quali si propone anche una caratterizzazione meccanica media di ogni strato, in termini di coesione non drenata (terreni coesivi), angolo di attrito, densità relativa (terreni incoerenti ) e coefficiente di compressibilità volumetrica, modulo di reazione e permeabilità; viene inoltre fornita una stima del peso di volume e quindi delle tensioni litostatiche esistenti nel sottosuolo. Si deve precisare che tale classificazione è ricavata in base ai dati penetrometrici pensati come prove con punta meccanica, quindi, dato che la punta elettrica può presentare valori di Fs tendenzialmente minori rispetto a quelli ottenuti con la meccanica, la classificazione del terreno potrebbe tendere più verso i terreni granulari. Inoltre anche i valori di permeabilità sono da ritenersi puramente indicativi e per un corretto utilizzo degli stessi è necessario eseguire delle prove dirette in sito. Relazione Geologica - Regione Veneto Azienda ULSS18 Rovigo 8

9 Per la determinazione del valore di Vs30, così come richiesto dall Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3274 del 20 marzo 2003 e successiva N 3316, si consiglia una misura diretta Vs per i primi 30 metri di profondità. Tuttavia, attraverso una stima indiretta dei parametri ottenuti dalle prove penetrometriche ed assunto che il livello di sabbia densa iniziato a m circa continui sino a m, è possibile indicare al progettista che il valore di Vs30 appartiene alla CAT. C, Depositi di sabbie o ghiaie mediamente addensate o argille di media consistenza, con spessori variabili da diverse decine fino a centinaia di metri, caratterizzati da valori di Vs30 compresi tra 180 e 360 m/s (15<Nspt<50, 70<cu<250 kpa). Adria 21/09/2005 Dott. Geol. Massimo Mauro Relazione Geologica - Regione Veneto Azienda ULSS18 Rovigo 9

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