Scheda 5.1 Iscrizione al Registro provinciale delle imprese esercenti attività di recupero dei rifiuti non pericolosi
|
|
- Gennaro Di Lorenzo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Scheda 5.1 Iscrizione al Registro provinciale delle imprese esercenti attività di recupero dei rifiuti non pericolosi SOGGETTI RICHIEDENTI Le imprese che intendono avviare l attività di recupero di rifiuti non pericolosi, ai sensi degli artt. 31, 32 e 33 del D.Lgs. 22/97 e del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998, devono essere iscritte nel Registro provinciale delle imprese esercenti attività di recupero dei rifiuti non pericolosi. ADEMPIMENTI Ai fini dell iscrizione nel Registro le imprese dovranno inviare la comunicazione di inizio attività presso l Ufficio Ecologia della Provincia territorialmente competente. Tale comunicazione deve essere effettuata 90 giorni prima dell inizio dell attività stessa. La procedura è la medesima sia per l imprenditore che vuole intraprendere l attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi effettuata nel luogo di produzione dei rifiuti stessi (auto smaltimento), sia per chi vuole svolgere semplicemente operazioni di recupero dei rifiuti. La Provincia iscrive in un apposito registro le imprese che effettuano la comunicazione di inizio attività ed entro il termine di 90 giorni verifica d ufficio la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti. La comunicazione sostituisce l autorizzazione preventiva richiesta ai sensi dell art. 15, lett. a) del D.P.R. 203/88 per la modifica sostanziale dell impianto che comporti variazioni qualitative e/o quantitative delle emissioni inquinanti o per il trasferimento in altra località. La comunicazione di inizio attività deve essere in bollo (10,33 euro) e deve contenere, in allegato, una scheda informativa, nonché la seguente documentazione che varia in funzione dei codici di attività individuati dall All. C del D.Lgs. 22/97 (Allegato 1). Documentazione richiesta A) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA A1 (Per i codici da R2 a R9 e da R11 a R13) e A3 (Per il codice di attività R1): nulla osta del Comune in ordine all ubicazione dello stabilimento, con riferimento all attività di recupero svolta (o certificato di destinazione urbanistica, se lo stabilimento è ubicato in zona industriale, con relativa licenza o concessione edilizia); parere igienico sanitario dell ASL competente per territorio, relativo alla igienicità e salubrità dei locali e delle aree scoperte; autorizzazione allo scarico delle acque reflue (meteoriche, nere e del processo produttivo), ove ne ricorra l obbligo, ai sensi del D.Lgs. 152/99; autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ove ne ricorra l obbligo, ai sensi del D.P.R. 203/88 e D.P.R. 25/07/91; relazione fonometrica, ai sensi del D.P.C.M. del 1 marzo 1991, L. 447/95 e D.M. Ambiente del 16 marzo 1998; dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà, resa ai sensi del D.P.R. 445/00, in ordine ai requisiti soggettivi di cui all art. 10 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità; certificato di iscrizione al Registro delle Imprese presso la CCIAA (non necessario in caso di ditta individuale); Marca da bollo da 10,33 euro per il provvedimento di iscrizione. A2 (Per il codice di attività R10): autorizzazione comunale al recupero ambientale, previa approvazione del relativo progetto; autorizzazione allo scarico delle acque reflue (meteoriche, nere e del processo produttivo), ove ne ricorra l obbligo, ai sensi del D.Lgs.152/99; autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ove ne ricorra l obbligo, ai sensi del D.P.R. 203/88 e D.P.R. del 25 luglio 1991; relazione fonometrica, ai sensi del D.P.C.M. del 1 marzo 1991, L. 447/95 e D.M. Ambiente del 16 marzo 1998; dichiarazione sostitutiva dell atto di notorietà, resa ai sensi del D.P.R. 445/00, in ordine ai requisiti soggettivi di cui all art. 10 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità;
2 certificato di iscrizione al Registro delle Imprese c/o la CCIAA (non necessario in caso di ditta individuale); marca da bollo da 10,33 euro per il provvedimento di iscrizione. B) DOCUMENTAZIONE TECNICA B1 (Per i codici da R2 a R9 e da R11 a R13): relazione, a firma di un tecnico abilitato, contenente i seguenti dati: - dichiarazione di conformità alle norme tecniche di cui al D.M.Ambiente del 5 febbraio 1998; - descrizione dello stabilimento; - dichiarazione attestante il rispetto delle aree di salvaguardia di cui all art. 21 del D.Lgs.152/99; - dichiarazione attestante che le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ogni tipologia di rifiuto - rispettino le norme vigenti in materia di tutela della salute dell uomo e dell ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro, ai sensi dell art. 1, cc. 1 e 3, del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; indicazione delle tipologie di rifiuti recuperate, con codici CER, con riferimento all All.1, Sub.1 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998: - specificare, per ciascuna tipologia, provenienza, attività di recupero, caratteristiche delle materie e/o prodotti ottenuti, come individuate dall Allegato 1 Suballegato 1 del D.M.Ambiente del 5 febbraio 1998; - per le tipologie per le quali si effettua solo la messa in riserva, ove prevista tra le attività di recupero consentite, indicare l attività successiva, invece delle caratteristiche delle materie e/o prodotti ottenuti; - quantità annua di rifiuti avviata al recupero, per singola tipologia, espressa in tonn.(ove non indicate nella comunicazione di inizio attività); - quantità annua di rifiuti massima impiegabile, per singola tipologia, espressa in tonn.; - descrizione delle modalità di messa in riserva dei rifiuti, se prevista tra le attività di recupero richieste, con riferimento agli artt. 6 e 7 del D.M.Ambiente del 5 febbraio 1998; - descrizione del ciclo di lavorazione dei rifiuti, per singola tipologia; descrizione dei sistemi di smaltimento delle acque reflue meteoriche, nere e del processo produttivo; descrizione dei sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera, eventualmente impiegati per attuare le prescrizioni ed assicurare il rispetto dei limiti di cui all All.1, Sub.2 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998 (ove le attività di recupero eseguite si debbano svolgere con l ausilio di processi termici compresi nell elenco di cui al punto 2 del citato All.1, Sub. 2). Allegati alla relazione: analisi chimico-fisiche dei rifiuti, per singola tipologia, con giudizio finale attestante la conformità o meno alle caratteristiche dei rifiuti indicate nell All.1, Sub. 1 del D.M.Ambiente del 5 febbraio 1998; test di cessione sui rifiuti, per singola tipologia (ove previsto per le attività di recupero eseguite), secondo il metodo di cui all All.3 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; test di cessione sulle materie e/o prodotti ottenuti, per singola tipologia (ove previsto per le attività di recupero eseguite), secondo il metodo di cui all All. 3 del D.M.Ambiente del 5 febbraio 1998; analisi emissioni in atmosfera, riferite ai valori limite ed alle prescrizioni di cui all All.1 Sub.2 del D.M. ambiente del 5 febbraio 1998 (ove le attività di recupero eseguite si debbano svolgere con l ausilio di processi termici compresi nell elenco di cui al punto 2 del citato All.1, Sub.2); planimetria descrittiva dello stabilimento con legenda e con le seguenti indicazioni: - aree destinate alla messa in riserva, se prevista tra le attività di recupero richieste, per singola tipologia; - linee di percorso delle acque reflue meteoriche, nere e del processo produttivo (ove presenti). B2 (Per il codice di attività R10): relazione, a firma di un tecnico abilitato, contenente i seguenti dati: - dichiarazione di conformità alle norme tecniche di cui al D.M.Ambiente del 5 febbraio 1998; - descrizione dell area interessata e, se presenti, dello stabilimento e delle aree scoperte; - dichiarazione attestante il rispetto delle aree di salvaguardia di cui al D.P.R. 236/88 e all art. 21 del D.Lgs. 152/99; - dichiarazione attestante la compatibilità dell intervento ambientale con le caratteristiche chimicofisiche, idrogeologiche e geomorfologiche dell area da recuperare, ai sensi dell art. 5 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; - dichiarazione attestante che le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ogni tipologia di rifiuto rispettino le norme vigenti in materia di tutela della salute dell uomo e dell ambiente, nonchè di sicurezza sul lavoro, ai sensi dell art. 1, comma 1 e 3, del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998;
3 -indicazione delle tipologie di rifiuti recuperati, con codici CER. Specificare, per ciascuna di esse provenienza ed attività di recupero, con riferimento all All.1, Sub.1 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; - descrizione delle modalità di messa in riserva dei rifiuti, se prevista tra le attività di recupero richieste, ai sensi degli artt. 6 e 7 del D.M. del 5 febbraio 1998 (rappresentare inoltre le aree dedicate in planimetria); - Quantità annua di rifiuti avviata al recupero, per singola tipologia, espressa in tonnellate; - descrizione del ciclo di lavorazione dei rifiuti, per singola tipologia; - descrizione dell intervento di sistemazione finale; - descrizione dei sistemi di regimentazione e di smaltimento delle acque meteoriche e di ruscellamento (in presenza di impianti, anche delle acque nere e del processo produttivo); - definizione delle ipotesi di riutilizzo dell area recuperata. Allegati alla relazione: test di cessione sui rifiuti, per singola tipologia, secondo il metodo di cui all All.3 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; relazione geologica ed idrogeologica; stato di fatto: - stralcio catastale e del PRG (Aerofotogrammetria); - corografia; - planimetria generale con piano quotato; - pianta e sezioni; - verifica di stabilità dei pendii; Progetto: - pianta e sezioni della sistemazione finale; - particolari costruttivi (canali, regimentazione idrica superficiale, viabilità, recinzioni, ecc.); - titolo di proprietà; - fotografie in originale dell area interessata; Nel caso in cui si tratti di area di cava ed esista già un progetto per il recupero del fronte di cava, approvato o in corso di approvazione da parte del competente ufficio regionale (L.R. 54/85 e s.m.i.), questo va modificato con l introduzione della previsione di recupero dei rifiuti (art. 5 D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998). Il progetto così modificato andrà inviato all Ufficio Cave per l approvazione della variante ed all Ufficio Ecologia della Provincia per la parte di competenza. L iscrizione al Registro provinciale è subordinata all approvazione preventiva da parte dell ufficio regionale del progetto di recupero ambientale, con l introduzione dell attività di recupero dei rifiuti speciali non pericolosi. B3 (Per il codice di attività R1) relazione, a firma di un tecnico abilitato, contenente i seguenti dati: - dichiarazione di conformità alle norme tecniche di cui al D.M.Ambiente del 5 febbraio 1998; - descrizione dello stabilimento; - dichiarazione attestante il rispetto delle aree di salvaguardia di cui all art. 21 del D.Lgs. 152/99; - dichiarazione attestante il rispetto delle quote minime di trasformazione del potere calorifico dei rifiuti in energia di cui all art. 4 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; - dichiarazione attestante che le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ogni tipologia di rifiuto rispettino le norme vigenti in materia di tutela della salute dell uomo e dell ambiente, nonchè di sicurezza sul lavoro, ai sensi dell art. 1, cc. 1 e 3, del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; - indicazione delle tipologie dei rifiuti recuperati, con codici CER. Specificare, per ciascuna, provenienza, attività e metodi di recupero, con riferimento all All.2, Sub.1 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998; - quantità annua di rifiuti avviata al recupero, e quantità massima impiegabile, per singola tipologia, espresse in tonnellate; - descrizione del ciclo di lavorazione dei rifiuti, per singola tipologia; - descrizione dei sistemi di smaltimento delle acque reflue meteoriche, nere e del processo produttivo; - descrizione dei sistemi di abbattimento delle emissioni in atmosfera, eventualmente impiegati per attuare le prescrizioni ed assicurare il rispetto dei limiti di cui all All.2, Sub.1 e 2 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998 (Sub. 3 se l attività prevede la combustione mista di rifiuti e combustione tradizionale).
4 Allegati alla relazione: analisi chimico-fisiche dei rifiuti, per singola tipologia, con giudizio finale attestante la conformità o meno alle caratteristiche dei rifiuti indicate nell All. 2, Sub. 1 del D.M.Ambiente del 5 febbraio 1998; analisi emissioni in atmosfera, riferite ai valori limite ed alle prescrizioni di cui all All.2, Sub. 1 e 2 del D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998 (Sub. 3 se l attività prevede la combustione mista di rifiuti e combustione tradizionale); planimetria descrittiva dello stabilimento con legenda e con le seguenti indicazioni: - settore dell impianto destinato al processo di combustione dei rifiuti; - linee di percorso delle acque reflue meteoriche, nere e del processo produttivo. ONERI Diritto di iscrizione annuale nel registro il cui importo su base annua è determinato con riferimento all attività e alla qualità e quantità dei rifiuti trattati e deve essere corrisposto, a pena di sospensione, con le modalità ed i termini fissati dal D.M. Ambiente 350/98 (versamento su c/c postale intestato alla Amministrazione provinciale e con indicazione nella causale della denominazione della sede legale dell insediamento, l attività e la classe dei rifiuti trattati, la partita IVA e il codice fiscale). Per gli anni successivi al primo il versamento dovrà essere effettuato entro e non oltre il 30 aprile di ciascun anno. SCADENZE/RINNOVI Validità 5 anni. Rinnovi Le operazioni di rinnovo e adeguamento devono sottostare ai seguenti adempimenti (Art. 33, cc. 4 e 5, D.Lgs. 22/97): adeguamento alle prescrizioni dettate con provvedimento motivato dalla Provincia o ottemperanza al divieto di inizio dell attività ovvero di prosecuzione della stessa Provincia; rinnovo della comunicazione di inizio attività ogni cinque anni e, comunque, in caso di modifica sostanziale delle operazioni di recupero. SANZIONI Art. 51 D.Lgs. 22/97: 1. Chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione di cui agli artt. 27, 28, 29, 30, 31, 32 e 33 è punito: a) con la pena dell'arresto da tre mesi ad un anno o con l'ammenda da euro 2.582,00 a euro ,00 se si tratta di rifiuti non pericolosi; b) con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da euro 2.582,00 a euro ,00 se si tratta di rifiuti pericolosi. 2. Le pene di cui sopra si applicano ai titolari di imprese ed ai responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo incontrollato i propri rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee in violazione del divieto di cui all'art. 14, cc.1 e 2, ovvero effettuano attività di gestione dei rifiuti senza le prescritte autorizzazioni, iscrizioni o comunicazioni di cui agli artt. 27, 28, 29, 30, 31, 32 e Chiunque realizza o gestisce una discarica non autorizzata è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da euro 2.582,00 a euro ,00. Si applica la pena dell'arresto da uno a tre anni e dell'ammenda da euro 5.164,00 a euro ,00 se la discarica è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi. Alla sentenza di condanna o alla decisione emessa ai sensi dell'art. 444 del C. P. consegue la confisca dell'area sulla quale è realizzata la discarica abusiva se di proprietà dell'autore o del compartecipe al reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica o di ripristino dello stato dei luoghi. 4. Le pene di cui sopra sono ridotte della metà nelle ipotesi di inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni nonché nelle ipotesi di inosservanza dei requisiti e delle condizioni richiesti dalle iscrizioni o comunicazioni. 5. Chiunque, in violazione del divieto di cui all'art. 9, effettua attività non consentite di miscelazione di rifiuti è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da euro 2.582,00 a euro ,00 se si tratta di rifiuti pericolosi.
5 6. Chiunque effettua il deposito temporaneo presso il luogo di produzione di rifiuti sanitari pericolosi, con violazione delle prescrizioni di cui all'art. 45, è punito con la pena dell'arresto da tre mesi ad un anno o con la pena dell'ammenda da euro 2.582,00 a euro ,00. Si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2.582,00 a euro ,00 per i quantitativi non superiori a 200 litri. 6-bis. Chiunque viola gli obblighi di cui agli artt. 46, cc. 6-bis, 6-ter e 6-quater, e 47, c.12, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 258,00 a euro 1.549,00. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Normativa nazionale D.M. Ambiente del 21 luglio 1998, n. 350, Regolamento recante norme per la determinazione dei diritti di iscrizione in appositi registri dovuti da imprese che effettuano operazioni di recupero e smaltimento rifiuti, ai sensi degli articoli 31, 32, 33, D.Lgs. 22/97. D.M. Ambiente del 5 febbraio 1998, Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del D.Lgs. 22/97. D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, (Decreto Ronchi) Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. ENTI TITOLARI Provincia.
6 ALLEGATO 1 D.Lgs. 22/97 - Allegato C Tipologia Codici Attività Recupero di energia R1 Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia. Recupero di materia R2 Rigenerazione/recupero di solventi. R3 Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solvente R4 Riciclo/recupero dei metalli o di composti metallici R5 Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche R6 Rigenerazione degli acidi o delle basi. R7 Recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti. R8 Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori. R9 Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli. R10 Spandimento sul suolo a beneficio dell agricoltura o dell ecologia. R11 Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni da R1 a R10. Operazioni preliminari al R12 Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni da R1 a recupero R13 R11. Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni da R1 a R12.
AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI
AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI La Provincia autorizza le imprese e gli enti che intendono realizzare o gestire impianti di smaltimento e recupero rifiuti, non soggetti
DettagliPROVINCIA DI TERNI SETTORE AMBIENTE E DIFESA DEL SUOLO
PROT. N. 23690 DEL 3 MAGGIO 2012 Oggetto: Art. 208 D.lgs. 152/2006 e s.m.i. GIONTELLA QUINTO EREDI S.A.S DI ANTONIO GIONTELLA & C. Autorizzazione unica per un nuovo impianto di recupero di rifiuti speciali
Dettagli- per la violazione dei commi 3, 5, primo periodo, e 13, la sanzione pecuniaria da centocinquanta (150) a duecentocinquanta (250) quote.
Sanzioni ex D. Lgs. 231/2001 e succ.modd. in relazione alla commissione di reati previsti dal Codice dell Ambiente (D. Lgs. 152/2006 e succ.modd.) (cfr. art. 2 co. 2,6,7,8 D. Lgs. 7 luglio 2011 n. 121)
DettagliAUTORIZZAZIONE IMPIANTI MOBILI PER LO SMALTIMENTO E IL RECUPERO DI RIFIUTI
AUTORIZZAZIONE IMPIANTI MOBILI PER LO SMALTIMENTO E IL RECUPERO DI RIFIUTI La Provincia autorizza impianti mobili per lo smaltimento e il recupero di rifiuti ai soggetti con sede legale sul proprio territorio.
DettagliPARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali
PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali 51 1. Funzione della Parte Speciale - 3 - Per effetto del D.Lgs. n. 121/2011, dal 16 agosto 2011 è in vigore l'art.25 - undecies, D.Lgs. n. 231/2001, che prevede
DettagliCOMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI Art. 216 del D.Lgs. 152/06.
COMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA RECUPERO RIFIUTI NON PERICOLOSI Art. 216 del D.Lgs. 152/06. Alla Provincia di Prato Servizio Ambiente e Energia Via B. Cairoli, 25 59100 Prato Il sottoscritto in qualità
DettagliACQUE ASSIMILATE ALLE DOMESTICHE ai sensi dell art. 101 comma 7 D.Lgs. n.152/06
Marca da bollo DOMANDA DI RINNOVO SENZA MODIFICHE AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI, ACQUE REFLUE DI DILAVAMENTO ACQUE DI PRIMA PIOGGIA E DI LAVAGGIO AREE ESTERNE, IN ACQUE SUPERFICIALI
DettagliIl sottoscritto.. nato a... il.., residente a.. (...),
Allegato B ALLA PROVINCIA DI CASERTA SETTORE AMBIENTE, ECOLOGIA e GESTIONE RIFIUTI SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI, CONTROLLI E SANZIONI, BONIFICHE UFFICIO PROCEDURE SEMPLIFICATE VIALE LAMBERTI 81100 CASERTA
DettagliPROVINCIA DI PRATO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL AREA: Area Ambiente e Infrastrutture. Servizio Ambiente e Energia
Registro generale n. 4621 del 2012 Determina senza Impegno di spesa DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL AREA: Area Ambiente e Infrastrutture Servizio Ambiente e Energia Oggetto L.R. 25/98 e D.Lgs. 152/06.
Dettagliprovincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE
provincia.udine@cert.provincia.udine.it AREA AMBIENTE AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE OGGETTO: DPR N. 59/2013 MODIFICA NON SOSTANZIALE DELLA DETERMINAZIONE N. 4690 DEL 14.7.2014
DettagliUfficio d Ambito di Brescia Pagina 1 di 5
RACCOMANDATA A.R. Al Gestore del servizio di Fognatura e Depurazione Via OGGETTO: Domanda di ammissione allo scarico di acque reflue domestiche in pubblica fognatura e/o allacciamento alla rete Il/La sottoscritto/a
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA (ART. 46 D.P.R. 445/2000) Il sottoscritto nato a prov. il. residente in prov. via n.
MOD.3 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA (ART. 46 D.P.R. 445/2000) Il sottoscritto nato a prov. il residente in prov. via n. in qualità di della Società con sede legale in prov. via
DettagliIl concetto di gestione dei rifiuti
Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero
DettagliLA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO AL DI FUORI DEL REGIME DELLE TRS
LA GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO AL DI FUORI DEL REGIME DELLE TRS Seminario del 29 maggio 2013 Stefania Alemani Provincia di Torino TERRE E ROCCE DA SCAVO L INTERESSE SI SPOSTA DA: PRODUTTORE DELLA TERRA
DettagliIl sottoscritto.. nato a... il.., residente a... (...),
ALLA PROVINCIA DI CASERTA SETTORE AMBIENTE, ECOLOGIA e GESTIONE RIFIUTI SERVIZIO GESTIONE RIFIUTI, CONTROLLI E SANZIONI, BONIFICHE UFFICIO PROCEDURE SEMPLIFICATE VIALE LAMBERTI 81100 CASERTA Allegato C
DettagliIl sottoscritto nato a... Il.., residente a (...),Via n. legale rappresentante della ditta (ragione sociale) :
Rifiuti pericolosi modello Allegato B ALLA PROVINCIA DI NAPOLI AREA AMBIENTE PIAZZA MATTEOTTI, 1 80133 NAPOLI OGGETTO: Comunicazione di inizio attività di recupero di rifiuti pericolosi, ai sensi dell
Dettaglic h i e d e o il rinnovo dell autorizzazione alla gestione rilasciata con provvedimento n.
MARCA DA BOLLO da Euro 14,62 [fac-simile di domanda] [In caso di domanda presentata da Enti Pubblici lo schema deve subire le conseguenti modificazioni. In caso di soggetti privati la domanda deve essere
DettagliDomanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi del D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013
Domanda di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ai sensi D.P.R. n. 59 13 marzo 2013 Assolvimento l imposta di bollo per un importo pari ad 16 con pagamento in modo virtuale tramite ; con marche da bollo, conservata
DettagliCOMUNICAZIONE ULTIMAZIONE LAVORI EDILI
COMUNICAZIONE ULTIMAZIONE LAVORI EDILI TOTALE PARZIALE PARZIALE A COMPLETAMENTO Il sottoscritto in qualità di titolare: Persona fisica: nato a ( ) il C.F. Residente/sede in Provincia CAP Via N. Civico
DettagliREGOLAMENTO DELL ATTIVITA DI TATUAGGIO
REGOLAMENTO DELL ATTIVITA DI TATUAGGIO approvato con D.C.C. n 17 del 10/03/2014 INDICE Art. 1 Definizione Art. 2 Abilitazione professionale e requisiti Art. 3 Luogo di svolgimento dell attività Art. 4
DettagliCICLO DI INCONTRI La competenza ambientale nell impresa: presupposti, requisiti, modalità operative
CICLO DI INCONTRI La competenza ambientale nell impresa: presupposti, requisiti, modalità operative Claudia SILVESTRO Alessandra TONELLI AREA AMBIENTE CONFINDUSTRIA UDINE RECUPERO E SMALTIMENTO RIFIUTI
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 16 LUGLIO 2004 N 2196 ALLEGATO A)
pagina 1 di 9 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO DEL 16 LUGLIO 2004 N 2196 ALLEGATO A) Titolo: criteri, condizioni e procedure tecnico-amministrative per il conferimento del riconoscimento
Dettaglicontestualmente alla data di presentazione all ufficio protocollo comunale della presente S.C.I.A.,
Bollo 16,00 Allo Sportello Unico Dell Edilizia del Comune di Sgurgola Via Roma 8 03010 SGURGOLA (FR) Segnalazione Certificata di Inizio Attività -S.C.I.A.- ai sensi degli artt. 22 e 23 del D.P.R. n. 380/01
DettagliMarca da bollo Alla Regione Lazio Area Sanità Veterinaria Via R. Raimondi Garibaldi, 7 00145 Roma
ISTANZA RICONOSCIMENTO AI SENSI DEL REG. (CE) 853/2004 Marca da bollo Alla Regione Lazio Area Sanità Veterinaria Via R. Raimondi Garibaldi, 7 00145 Roma Per il tramite del Servizio Veterinario Asl di Rieti
DettagliSEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (S.C.I.A.)
AL COMUNE DI MONTE SAN SAVINO U Sportello Unico per le Attività Produttive - Corso Sangallo, 38 52048 (Arezzo) Da inoltrare utilizzando il Portale Regionale accessibile dal sito web del Comune - SUAP ONLINE
DettagliCOMUNE DI VILLENEUVE
COMUNE DI VILLENEUVE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. CHAMPLONG DESSUS NEL COMUNE DI VILLENEUVE DI 2^ CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI. Approvato
DettagliREGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali
REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali In attuazione del disposto dell articolo 52 del D.Lgs. 446 del 15.12.1997 e successive modifiche
DettagliCOMUNE DI BUCCIANO PROVINCIA DI BENEVENTO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA
MARCA DA BOLLO COMUNE DI BUCCIANO PROVINCIA DI BENEVENTO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Riservato all Ufficio ESTREMI DI RIFERIMENTO ARCHIVIAZIONE: Prot. Gen. Pratica Edilizia: n. del / / RICHIESTA CERTIFICATO
DettagliALLA PROVINCIA DI TERNI SERVIZIO PROGRAMMAZIONE ITTICO-FAUNISTICA, AMBIENTE E MOBILITA SOSTENIBILE Via Plinio il Giovane, 21 05100 TERNI
MODELLO Scarichi acque reflue industriali Protocollo Generale Data di presentazione Bollo 14,62 ALLA PROVINCIA DI TERNI SERVIZIO PROGRAMMAZIONE ITTICO-FAUNISTICA, AMBIENTE E MOBILITA SOSTENIBILE Via Plinio
Dettaglill sottoscritto Tel. SEGNALA di dare inizio alla realizzazione del seguente intervento:
Mittente: Via Al Sig. Sindaco del Comune di Colfelice Viale della Repubblica 03030 COLFELICE (FR) Segnalazione Certificata di Inizio Attività -S.C.I.A.- ai sensi degli artt. 22 e 23 del D.P.R. n. 380/01
Dettagli2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle
DettagliCOMUNE DI MENDICINO (Provincia di Cosenza) AREA TECNICA Servizio Urbanistico
COMUNE DI MENDICINO (Provincia di Cosenza) AREA TECNICA Servizio Urbanistico Segnalazione Certificata di Inizio Attività -S.C.I.A.- ai sensi degli artt. 22 e 23 del D.P.R. n. 380/01 e s.m.i. come modificati
DettagliISTANZA DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE - AUA
Mod.AUA_Istanza_parte-generale Al SUAP del Comune di Istanza senza contestuale richiesta di ulteriori titoli abilitativi (art.4 comma 7 del DPR 59/2013) Istanza con contestuale richiesta di ulteriori titoli
DettagliRICHIESTA DI CERTIFICATO DI AGIBILITA (art. 24 e 25 del D.P.R. 380/01 e s.m.i) SITO IN VIA/LOCALITA
. BOLLO COMUNE DI ROFRANO Settore Urbanistica RISERVATO ALL UFFICIO ARCHIVIAZIONE DEL PROCEDIMENTO RISERVATO AL PROTOCOLLO PRATICA EDILIZIA N DEL / / RISERVATO ALL UFFICIO ACCETTAZIONE VERIFICA ELABORATI
DettagliRICHIESTA DI NULLA OSTA
RICHIESTA DI NULLA OSTA Marca da bollo 14,62 Spazio riservato al Protocollo Al Comune di Gadesco Pieve Delmona Il/la sottoscritto/a - visto il D.P.R. 445/2000 C H I E D E il rilascio del nulla osta comunale
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. PLANET DI 2a CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n. 24 del 14.04.2011
DettagliAL COMUNE DI AGRIGENTO
AL COMUNE DI AGRIGENTO Sportello Unico per l Edilizia S.U.E. N. Prot. OGGETTO: TRASMISSIONE DELLA RELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAMENTO Art. 20 Legge Regionale 04 del 16 aprile 2003 OPERE INTERNE Il sottoscritto
Dettaglinato/a a il / / residente a Prov. Via n. per conto: Proprio Proprio e dei soggetti elencati in apposita tabella allegata sede legale a Prov.
Allo SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE DEL COMUNE DI Marca da bollo da. 16.00 DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE DPR 59/2013 Insediamento in Comune di Il/La sottoscritto/a: Cognome Nome nato/a
DettagliComune di Montebello Jonico Provincia di Reggio Calabria Area Tecnica Sportello Unico edilizia
Comune di Montebello Jonico Provincia di Reggio Calabria Area Tecnica Sportello Unico edilizia Segnalazione Certificata di Inizio Attività -S.C.I.A.- ai sensi degli artt. 22 e 23 del D.P.R. n. 380/01 e
DettagliComune di Isola di Capo Rizzuto Provincia di Crotone Ufficio Tecnico Comunale Settore Territorio - Servizio Urbanistica
Modello Certificato di collaudo finale relativo a D.I.A. / S.C.I.A. / ATTIVITA EDILZIA LIBERA CERTIFICATO DI COLLAUDO FINALE attestante la conformità dell opera al progetto presentato con la Segnalazione
DettagliCompilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n.
Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n. 98 A seguito dell entrata in vigore della Legge 09.08.2013 n. 98,
DettagliRifiuti e inquinamento - Comunicazioni in procedura semplificata per operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali pericolosi
Rifiuti e inquinamento - Comunicazioni in procedura semplificata per operazioni di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali pericolosi DICHIARA 1. le operazioni di recupero di rifiuti pericolosi
DettagliMANUTENZIONE STRAORDINARIA
MANUTENZIONE STRAORDINARIA Al Dirigente del Servizio Edilizia Privata COMUNE DI CAGLIARI Diritti di segreteria 28,70 Da effettuarsi sul conto corrente postale n. 22599096 intestato a Comune di Cagliari
DettagliIl/La sottoscritto/a nato a Prov./Stato estero il e residente nel Comune di Prov. CAP
Allegato IIA Modello di domanda. Apporre marca da bollo da euro 14,62 Alla Provincia di Gorizia Direzione Ambiente e Territorio Ufficio Ambiente C.so Italia, 55 34170 Gorizia p.c. ARPA FVG Dip. provinciale
DettagliVARIANTE AI SENSI DELL ART. 143 L.R. 65/2014. SCIA n... del... (busta.../... )
AL DIRIGENTE RESPONSABILE DEL SERVIZIO GESTIONE DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI IMPRUNETA VARIANTE AI SENSI DELL ART. 143 L.R. 65/2014 SCIA n..... del... (busta...../.... ) SCIA n..... del... (busta...../....
DettagliAL COMUNE DI MOTTOLA PROVINCIA DI TARANTO Settore Urbanistica
Protocollo RICHIESTA CERTIFICATO AGIBILITA n del (Riservato all Ufficio) AL COMUNE DI MOTTOLA PROVINCIA DI TARANTO Settore Urbanistica MARCA DA BOLLO 14,62 RICHIESTA CERTIFICATO DI AGIBILITÀ ai sensi dell
DettagliOGGETTO: Richiesta di certificato di agibilità.
Marca da bollo 16,00 All Ufficio Tecnico per l edilizia del Comune di 22032 ALBESE CON CASSANO OGGETTO: Richiesta di certificato di agibilità. Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva,
DettagliISTANZA DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE AUA
ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE AUA Ai sensi del D.P.R. 13 marzo 2013 n. 59 Al SUAP Del Comune di. MARCA DA BOLLO (Solo nel caso in cui l istanza riguardi esclusivamente autorizzazioni ambientali)
DettagliAltre attività Internet Point / Phone Center
Altre attività Internet Point / Phone Center Descrizione La Segnalazione Certificata relativa all'attività di internet point e/o phone center, redatta ai sensi dell'art. 19 della Legge n. 241/1990 e s.m.i.,
DettagliIl Sottoscritto. Nome
COMUNE DI GALLIATE Provincia di Novara Piazza Martiri della Libertà n. 28 - c.a.p. 28066 p. iva 00184500031 SETTORE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE Sportello Unico Attività Produttive E-mail: sp.unico@comune.galliate.no.it
DettagliCOMUNE DI SARNO (PROVINCIA DI SALERNO) SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI NIZIO ATTIVITA LUDOTECA
COMUNE DI SARNO (PROVINCIA DI SALERNO) SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI NIZIO ATTIVITA LUDOTECA NUOVA ATTIVITÀ-SUBINGRESSO TRASFERIMENTO DI SEDE VARIAZIONI CESSAZIONE ATTIVITÀ
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ
DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI
DettagliPROCEDIMENTO DI AGIBILITÀ (art.25 D.P.R. n. 380/01) Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva, residente/ con sede in Via civ.
PRATICA N ANNO BOLLO PROCEDIMENTO DI AGIBILITÀ (art.25 D.P.R. n. 380/01) Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva, residente/ con sede in Via civ. avente titolo alla presentazione della
DettagliDICHIARAZIONE DI AGIBILITA DI EDIFICI DESTINATI AD ATTIVITA ECONOMICHE
MODULISTICA UNIFICATA REGIONE LOMBARDIA (ai sensi dell art. 5 della l.r. 1/2007) Al Comune di Merlino Settore Tecnico Sede DICHIARAZIONE DI AGIBILITA DI EDIFICI DESTINATI AD ATTIVITA ECONOMICHE Il/La sottoscritto/a
DettagliCOMUNE DI BASCIANO S.U.E. P.A.S. PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA
Riservato al protocollo COMUNE DI BASCIANO S.U.E. P.A.S. PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA (Art. 6, D.Lgs. 03/03/2011, n. 28 D.g.r. n. 294 del 02/05/2011 Articoli 22 e 23 del D.P.R. n. 380 del 2001) Il
DettagliCon sede legale in (Via/Corso/Piazza )...n. Comune di..prov.. CAP.. Tel... Fax.
Spett.le Sportello Unico per le Attività Produttive Associato Piazza G.Marconi n.5 12020 FRASSINO (CN) e-mail: suap.monviso@legalmail.it Spett.le COMUNE DI VERZUOLO Polizia Locale Area di Vigilanza Ufficio
DettagliCOMUNICAZIONE PER ATTIVITA DI RECUPERO DI RIFIUTI PERICOLOSI ( D.Lgs. n. 152/06 - artt.n. 214 e 216; D.M. del 17/11/2005, n. 269) VIA PROVINCIA DI
ALLA PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA Oggi LIBERO CONSORZIO COMUNALE X SETTORE TERRITORIO ED AMBIENTE Servizio - Rifiuti e Bonifiche Via Malta n. 106-96100 SIRACUSA COMUNICAZIONE PER ATTIVITA DI RECUPERO
DettagliArt. 2 Modifica all articolo 4 della l.r. 34/2007. LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6
7213 LEGGE REGIONALE 18 febbraio 2014, n. 6 Modifiche e integrazioni alle leggi regionali 15 novembre 2007, n. 34, 7 agosto 2013, n. 27 e 11 febbraio 1999, n. 11. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO Art.
Dettaglisensi dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e dell art. 25 della L.R. 83/2000).
Provincia dell Aquila Settore Ambiente Genio Civile Protezione Civile Modulo Deposito Temporaneo di rifiuti ELENCO E DESCRIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE, IN N. 3 ESEMPLARI IN ORIGINALE, ALLA DOMANDA
DettagliGUIDA alla compilazione della Comunicazione ai sensi dell art. 216 del D.Lgs. n. 152/2006
GUIDA alla compilazione della Comunicazione ai sensi dell art. 216 del D.Lgs. n. 152/2006 Premessa La comunicazione per l esercizio dell attività di recupero rifiuti non pericolosi viene presentata ai
DettagliINDAGINI E BONIFICHE AMBIENTALI dalla progettazione all esecuzione: VIOLAZIONI E SANZIONI
INDAGINI E BONIFICHE AMBIENTALI dalla progettazione all esecuzione: VIOLAZIONI E SANZIONI Dott. Alessandro Lucchesini, Responsabile Tecnico CECAM srl, Firenze Direttiva europea 2004/35/CE sulla responsabilità
DettagliRELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAMENTO (Art. 23, comma 1, del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 e s.m.i.)
Estremi archiviazione pratica edilizia: Prot. Gen. n. del Pratica Edilizia N Denuncia di inizio attività N ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI OGGETTO: Denuncia di inizio attività presentata
DettagliLE LINEE GUIDA PROVINCIALI
LE LINEE GUIDA PROVINCIALI 2) INDICAZIONI PER LA CORRETTA COMPILAZIONE DEI MODULI ELABORATO PROGETTUALE (Mod.( A) predisposto dal produttore delle terre e rocce da scavo va presentato all autorità competente
DettagliAlla Provincia di CREMONA e, p.c. Al comune di... Al Dipartimento ARPA di CREMONA
Alla Provincia di CREMONA e, p.c. Al comune di... Al Dipartimento ARPA di CREMONA OGGETTO: Rinnovo della comunicazione di esercizio attività di recupero di rifiuti non pericolosi ai sensi dell'art. 216,
DettagliComune di Thiene CRITERI PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E NORME PROCEDURALI
Comune di Thiene CRITERI PER L ESERCIZIO DELL ATTIVITÀ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE E NORME PROCEDURALI Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 43, del 13/12/2012 Articolo 1 Obiettivi
DettagliC.F. Partita IVA (se diversa da C.F.) denominazione o ragione sociale
AL COMUNE/ALL UNIONE DEI COMUNI DI ALLO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITA PRODUTTIVE DI ATTIVITÀ DI ESTETISTA SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA (L. n. 1/1990, L.R. n. 17/2011, D.Lgs 59/2010, art.
DettagliELENCO E DESCRIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE, IN N
Provincia dell Aquila Settore Ambiente Genio Civile Protezione Civile Modulo Stoccaggio provvisorio ELENCO E DESCRIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE, IN N. 3 ESEMPLARI IN ORIGINALE, ALLA DOMANDA DI
DettagliRegolamento Comunale Per la disciplina dell attività dei
Regolamento Comunale Per la disciplina dell attività dei Centri di Telefonia Internazionale Approvato con deliberazione consiliare n. 17 del 30/06/2006 ART. 1 Oggetto e finalità Il presente regolamento
DettagliSpett.le. OGGETTO: D. Lgs 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni. Domanda di autorizzazione allo scarico di acque meteoriche di dilavamento
PROVINCIA DI MATERA Ufficio Ambiente Servizio di vigilanza e controllo Via Ridola, 60 tel. 0835/306245-322 Marca da Bollo Spett.le PROVINCIA di Matera Ufficio Ambiente Via Ridola,60 75100 MATERA OGGETTO:
DettagliCOMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI
COMUNE DELLA SPEZIA REGOLAMENTO PER IL RILASCIO E LA DISCIPLINA DELLE AUTORIZZAZIONI DI SALA GIOCHI Delibera del Consiglio Comunale n 1 del 09.01.2012 INDICE Art. 1 DEFINIZIONE e AMBITO DI APPLICAZIONE
DettagliOggetto: DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALL ALLACCIO ED ALLO SCARICO IN PUBBLICA FOGNATURA O SCARICO SUL SUOLO O NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO
Marca da bollo euro 14,62 AL COMUNE DI FARA IN SABINA Via S. Maria in Castello n. 12 02032 Fara in Sabina (RI) Oggetto: DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALL ALLACCIO ED ALLO SCARICO IN PUBBLICA FOGNATURA O SCARICO
DettagliAl Responsabile dello Sportello Unico dell Edilizia del Comune di Alfonsine
Riservato al protocollo Al Responsabile dello Sportello Unico dell Edilizia del Comune di Alfonsine ALLEGATA ALLA : SCHEDA TECNICA DESCRITTIVA (art. 20 e 21 L.R. 31/2002) RICHIESTA DEL CERTIFICATO DI CONFORMITA
DettagliRichiesta di Agibilità e Dichiarazione di conformità ai sensi dell art.25, comma 1, lettera b del D.P.R. 6 giugno 2001, n.380
N. Prot. Bollo.16,00 Provincia dell Aquila Sportello Unico per l Edilizia ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL PROCEDIMENTO DI CERTIFICAZIONE DI AGIBILITÀ (art.25 D.P.R. n. 380/01) Il sottoscritto cod.
DettagliPARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI
CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono
DettagliPROVINCIA DELL OGLIASTRA Servizio Urbanistica, Governo del Territorio, Informatizzazione, Ambiente, Rifiuti ed Energia
BOLLO 14.42 Spett.le Provincia dell Ogliastra Ufficio Gestione acque via Pietro Pistis - 08045 LANUSEI (OG) Richiesta di autorizzazione allo scarico di acque reflue di tipo DOMESTICO non recapitanti in
DettagliNEL CASO DI NUOVA ATTIVITA
via Don Maraglio n. 4 46100 Mantova www.provincia.mantova.it Settore Ambiente e Pianificazione Territoriale. Autorità Portuale. Rifiuti e inquinamento - Comunicazioni in procedura semplificata per operazioni
DettagliTITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI
TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici
Dettagliwww.dirittoambiente.net
LE PRESCRIZIONI CHE CONDIZIONANO L EFFICACIA DELL ISCRIZIONE ALL ALBO PER LE IMPRESE DI TRASPORTO RIFIUTI: MEZZI CHE TRASPORTANO RIFIUTI PERICOLOSI E MEZZI CHE TRASPORTANO RIFIUTI E PRODOTTI ALIMENTARI
Dettagli16,00 del Comune di CUNEO Settore Ambiente e Territorio
Marca da bollo Preg.mo Sig. SINDACO 16,00 del Comune di CUNEO Settore Ambiente e Territorio OGGETTO: ART. 15 L.R. 26/03/1990 N. 13, L.R. 48/93, L.R. 37/96, D.Lvo 152//06 e s.m.i., L.R. 6/03. Domanda di
DettagliDOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ EDILIZIA
DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ALLA RICHIESTA DI DENUNCIA DI INIZIO DI ATTIVITÀ EDILIZIA PRATICA EDILIZIA n.... anno... INTERVENTO......... UBICAZIONE: località... via..., n.... IDENTIFICAZIONE N.C.T. N.C.E.U.
DettagliDOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO
AL DIRIGENTE DEL SETTORE ECOLOGIA/AMBIENTE DEL COMUNE DI Per il tramite del SUAP del Comune di DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO di acque reflue industriali, acque reflue industriali assimilate alle
DettagliMODELLO 1 DA UTILIZZARE PER LA COMUNICAZIONE ALL ARPAV AI SENSI DELL ART. 41BIS, COMMA 1, DELLA LEGGE N. 98/2013 E PER LE EVENTUALI MODIFICHE
MODELLO 1 DA UTILIZZARE PER LA COMUNICAZIONE ALL ARPAV AI SENSI DELL ART. 41BIS, COMMA 1, DELLA LEGGE N. 98/2013 E PER LE EVENTUALI MODIFICHE Dichiarazione del proponente/produttore in merito al rispetto
DettagliDOMANDA PER L AVVIO DEL PROCEDIMENTO UNICO ai sensi del D.P.R. 20/10/1998, n. 447, e s.s.m. ed integrazioni,
DOMANDA PER L AVVIO DEL PROCEDIMENTO UNICO ai sensi del D.P.R. 20/10/1998, n. 447, e s.s.m. ed integrazioni, BOLLO Al SUAP del Comune di B U D R I O Il/La sottoscritto/a Nato/a a prov. il / / Nazionalità
DettagliArt. 1 Campo di applicazione
Documento Tecnico CRITERI GENERALI RIGUARDANTI LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE PREVISTE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RIFIUTI
DettagliIl /la sottoscritto/a, n.c.f. nato/a a Prov. il residente in Prov. C.A.P. in Via/P.zza n tel. avente titolo in qualità di proprietario /
SPAZIO RISERVATO ALL UFFICIO PRATICA N Del COMUNE DI SGURGOLA SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Denuncia di Inizio Attività Ai sensi degli articoli 22 e 23 del D.P.R. 06 Giugno 2001 n 380 Come modificato
DettagliCOMUNICAZIONE DI ESEGUITA ATTIVITA (C.E.A.)
Protocollo Generale Numero: Area Tecnica Sportello Unico edilizia Responsabile del servizio Geom. Benfatto Alessandro COMUNE DI CAGNO Provincia di COMO Piazza Italia, 1-22070 Cagno (CO) Tel. 031/806050
DettagliTERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA
TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al
DettagliDICHIARAZIONI DEL PROGETTISTA
DICHIARAZIONI DEL PROGETTISTA (allegato alla domanda del permesso di costruire) l sottoscritt ING./ARCH./GEOM./ NATO/A A CON STUDIO PROF.LE IN IL CAP VIA/C.SO/P.ZZA CIVICO CODICE FISCALE E-MAIL P.IVA TEL.
DettagliOGGETTO: Segnalazione Certificata di Inizio Attività per Apertura Filiale Agenzia di Viaggi e Turismo. DD.G.R. 816/2010 e 95/2011. nat a prov.
Allo Sportello Unico per le attività produttive Comune di SALA CONSILINA OGGETTO: Segnalazione Certificata di Inizio Attività per Apertura Filiale Agenzia di Viaggi e Turismo. DD.G.R. 816/2010 e 95/2011.
Dettaglimeglio descritte nella relazione tecnica allegata
Modello 05: Spazio riservato all Ufficio Protocollo Marca da bollo 14,62 Al Dirigente del Settore II Comune di Roccapalumba Oggetto: l sottoscritt nat a ( ) il / / residente a ( ) in via n. C.F. in qualità
DettagliRICHIESTA AUTORIZZAZIONE PER NOLEGGIO AUTOBUS CON CONDUCENTE
MARCA DA BOLLO. 16,00 NOLEGGIO AUTOBUS CON CONDUCENTE SPORTELLO UNICO ATTIVITA PRODUTTIVE Comune di Laterza www.laterza.comune.ta.it attivitaproduttive.comunelaterza@pec.rupar.puglia.it NR. PRATICA DEL
DettagliRichiesta di Certificato di Agibilità - art. 25, D.P.R. n 380/01 e s.m.i. per opere di:
Piverone, li Marca da Bollo 14,62 Ill.mo Signor Sindaco del Comune di PIVERONE C.a. Ufficio Tecnico Piazza G. Marconi n 1 10010 Piverone (TO) Oggetto: Richiesta di Certificato di Agibilità - art. 25, D.P.R.
DettagliDICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (resa ai sensi degli artt. 47 e 38 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445)
Spett.le ARPA Lombardia DIPARTIMENTO DI.. Via...... (indirizzare all ARPA territorialmente competente con riferimento al sito di produzione dei materiali da scavo) Dichiarazione relativa al rispetto delle
DettagliDOMANDA DI CERTIFICATO DI AGIBILITA Ai sensi art. 24 e 25 del D.P.R. 380/2001
Settore Governo del Territorio Marca da Bollo Euro 16,00 Mod Agib_01 / 09.2014 DOMANDA DI CERTIFICATO DI AGIBILITA Ai sensi art. 24 e 25 del D.P.R. 380/2001 (Da presentare entro 15 giorni dalla comunicazione
DettagliCome ogni anno, la scadenza per la presentazione del MUD è il 30 aprile 2016. PRINCIPALI NOVITA DEL MUD 2016
CIRCOLARE N. 010 15.01.2016 ALLE IMPRESE ASSOCIATE LORO SEDI Oggetto: Modello Unico di Dichiarazione ambientale scadenza del 30 aprile 2016. Servizio di ANCE Bergamo per la compilazione e presentazione
DettagliArea servizi al territorio Servizio pianificazione urbanistica e sviluppo economico Unità commercio
Area servizi al territorio Servizio pianificazione urbanistica e sviluppo economico Unità commercio VP 10/2011 marca da bollo AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI FORLI OGGETTO: domanda di autorizzazione per
DettagliCOMUNE DI PRAMAGGIORE Provincia di Venezia
COMUNE DI PRAMAGGIORE Provincia di Venezia Piazza Libertà, 1 C.A.P. 30020 Tel.0421/203680 Fax.0421/203693 - Codice Fiscale 83003010275 Partita IVA 00609690276 E-mail urbanistica.ediliziaprivata@comune.pramaggiore.ve.it
DettagliLa gestione dei rifiuti in edilizia
La gestione dei rifiuti in edilizia L Aquila, 26 febbraio 2008 ANCE ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI Direzione Legislazione Mercato Privato 1 EDILIZIA E CODICE AMBIENTE NUOVA EDIFICAZIONE INTERVENTI
DettagliAUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE
AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE PRIME ISTRUZIONI OPERATIVE PROVINCIA DI BERGAMO ASSESSORATO ALL AMBIENTE DIRIGENTE DR. CLAUDIO CONFALONIERI SETTORE AMBIENTE Dr Ing. Claudia Pianello DPR n. 59 del 13.03.2013
DettagliOGGETTO: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA S.C.I.A. ai sensi dell art. 19 Legge 07/08/1990, n. 241, come sostituito dall art.
S.C.I.A. n. / (riservato al Comune) Timbro del Protocollo Generale AL COMUNE DI ROSTA UFFICIO TECNICO Piazza Vittorio Veneto 1 10090 Rosta Torino OGGETTO: SEGNALAZIONE CERTIFICATA DI INIZIO ATTIVITA S.C.I.A.
Dettagli