GUIDA alla compilazione della Comunicazione ai sensi dell art. 216 del D.Lgs. n. 152/2006

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1 GUIDA alla compilazione della Comunicazione ai sensi dell art. 216 del D.Lgs. n. 152/2006 Premessa La comunicazione per l esercizio dell attività di recupero rifiuti non pericolosi viene presentata ai sensi dell art. 216 del D.Lgs. n. 152/2006. I rifiuti oggetto di tale comunicazione possono essere esclusivamente quelli elencati nel Decreto Ministero Ambiente , i quali devono essere sottoposti a tutte le operazioni di trattamento ivi previste, per essere poi riutilizzati esclusivamente nei modi consentiti. La comunicazione inoltrata, viene trasmessa, completa di tutti gli allegati, alla Sezione Provinciale di Rimini dell A.R.P.A., ai fini di verificare la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti dalle norme vigenti sulla tutela della salute e dell ambiente, ed al Comune ove è ubicato l impianto, per le verifiche circa il rispetto delle norme urbanistiche e per quanto di competenza. Il procedimento può essere interrotto per eventuale incompletezza della documentazione ovvero qualora l interessato, di propria iniziativa, inoltri ulteriore documentazione, di modifica delle condizioni inizialmente comunicate. Al termine del procedimento può essere disposto, con provvedimento motivato, il divieto di inizio o di prosecuzione dell attività, oppure l adozione di prescrizioni da attuarsi preliminarmente all inizio dell attività stessa. In assenza di motivi ostativi, il procedimento si conclude con l iscrizione della ditta, al Registro delle imprese che effettuano il recupero dei rifiuti. Sezione 1 Va completata con i dati anagrafici relativi al legale rappresentante, alla sede legale ed alla sede dell impianto in cui si svolgeranno le operazioni di recupero. Sezione 2 Coloro che intendono avviare l attività di recupero rifiuti e che pertanto presentano la comunicazione per la prima volta, devono barrare la prima casella. Coloro invece che in passato hanno già inoltrato comunicazione ed intendono apportare delle modifiche all attività di gestione rifiuti in corso (es.: introduzione di nuove tipologie di rifiuti, aumento dei quantitativi, variazioni nel processo di trattamento dei rifiuti, ecc.), devono barrare la seconda casella e riportare le modifiche che s intendono apportare nello spazio appositamente predisposto. In caso di rinnovo di comunicazione presentata in passato, si dovrà barrare infine la terza casella, ed in caso di modifiche rispetto all attività svolta, queste ultime dovranno essere riportate nello spazio predisposto. Sezione 3 Va barrata la casella relativa alle operazioni di recupero che s intendono svolgere. Vengono qui di seguito riportate tutte le operazioni previste nell allegato C al D.Lgs. n. 152/2006 parte IV: 1

2 R1 Utilizzazione principalmente come combustibile o come altro mezzo per produrre energia (4) R2 Rigenerazione/recupero di solventi R3 Riciclaggio/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche) (5) R4 Riciclaggio /recupero dei metalli e dei composti metallici R5 Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche (6) R6 Rigenerazione degli acidi o delle basi R7 Recupero dei prodotti che servono a ridurre l'inquinamento R8 Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori R9 Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli R10 Trattamento in ambiente terrestre a beneficio dell'agricoltura o dell'ecologia R11 Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10 R12 Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11 (7) R13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti) (4) Gli impianti di incenerimento dei rifiuti solidi urbani sono compresi solo se la loro efficienza energetica è uguale o superiore a: 0,60 per gli impianti funzionanti e autorizzati in conformità della normativa comunitaria applicabile anteriormente al 1 gennaio 2009, 0,65 per gli impianti autorizzati dopo il 31 dicembre 2008, calcolata con la seguente formula: Efficienza energetica = [Ep ñ (Ef + Ei)]/[0,97 x (Ew + Ef)] dove: Ep = energia annua prodotta sotto forma di energia termica o elettrica. È calcolata moltiplicando l'energia sotto forma di elettricit. per 2,6 e l'energia termica prodotta per uso commerciale per 1,1 (GJ/anno) Ef = alimentazione annua di energia nel sistema con combustibili che contribuiscono alla produzione di vapore (GJ/anno) Ew = energia annua contenuta nei rifiuti trattati calcolata in base al potere calorifico inferiore dei rifiuti (GJ/anno) Ei = energia annua importata, escluse Ew ed Ef (GJ/anno) 0,97 = fattore corrispondente alle perdite di energia dovute alle ceneri pesanti (scorie) e alle radiazioni. La formula si applica conformemente al documento di riferimento sulle migliori tecniche disponibili per l'incenerimento dei rifiuti. (5) Sono comprese la gassificazione e la pirolisi che utilizzano i componenti come sostanze chimiche. (6) È compresa la pulizia risultante in un recupero del suolo e il riciclaggio dei materiali da costruzione inorganici. (7) In mancanza di un altro codice R appropriato, può comprendere le operazioni preliminari precedenti al recupero, incluso il pretrattamento come, tra l'altro, la cernita, la frammentazione, la compattazione, la pellettizzazione, l'essiccazione, la triturazione, il condizionamento, il ricondizionamento, la separazione, il raggruppamento prima di una delle operazioni indicate da R 1 a R 11 Va barrata la casella corrispondente alla classe di cui al D.M. 21 luglio 1998, n. 350, determinata dalla quantità annua di rifiuto, avviata a recupero vedi Tabella A - Sezione 5. Va indicato se l introduzione di rifiuti determini delle emissioni in atmosfera; in caso positivo e qualora non ci si avvalga dell autorizzazione unica ambientale AUA, ai sensi dell art. 3 c. 3 del D.Lgs. n. 59/2013, si dovranno allegare il quadro riassuntivo delle emissioni e la planimetria indicante i punti di emissione. Sezione 4 In questa sezione sono riportate le dichiarazioni che il legale rappresentante della ditta deve sottoscrivere. Si ricorda che la dichiarazione mendace comporta l applicazione di sanzioni penali. 2

3 Sezione 5 Gli impegni che sono riportati nella quinta sezione vengono assunti dal legale rappresentante della ditta. Tali impegni si riferiscono al rispetto delle norme tecniche, così come stabilite dal D.M. Ambiente e dalle leggi vigenti sulla tutela della salute dell uomo e dell ambiente, agli obblighi concernenti il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti ovvero alla corretta tenuta del registro di carico e scarico, alla compilazione e conservazione dei formulari, all obbligo di dichiarazione annuale in materia ambientale (MUD) e, complessivamente, al corretto svolgimento dell attività di gestione rifiuti. Viene poi ricordato che la comunicazione inoltrata ha una validità di 5 anni (15 anni se in autorizzazione unica ambientale - AUA) e pertanto, anche se nessuna modifica fosse nel frattempo intervenuta, trascorso tale periodo, la comunicazione dovrà essere comunque ripresentata. Al contrario, se nel frattempo dovessero intervenire modifiche sostanziali all attività di recupero, la comunicazione dovrà essere ripresentata. In caso di variazioni che non riguardino direttamente l aspetto tecnico dell attività di gestione rifiuti, come ad esempio la modifica della denominazione della ditta, la sostituzione del legale rappresentante, la variazione della sede legale, ecc., sarà sufficiente dare tempestiva informazione all Amministrazione Provinciale di quanto avvenuto. Nel caso di nomina di nuovo legale rappresentante, questi dovrà inoltrare la scheda attestante il possesso dei requisiti soggettivi (Allegato 2). Qualora si aggiungano nuovi soggetti individuati all art. 85 del D.Lgs. n. 159/2011, gli interessati dovranno produrre la dichiarazione sostitutiva di certificazione comunicazione antimafia (Allegato n. 3). Relativamente all iscrizione nell apposito registro provinciale (ai sensi dell art. 216 comma 3 del D.Lgs. n. 152/2006), si ricorda che la ditta deve effettuare all atto di presentazione della comunicazione e, per gli anni successivi, entro il 30 aprile di ciascun anno, il versamento del diritto d iscrizione. L ammontare di tale versamento, che varia a seconda della classe di appartenenza, è stabilito in base al quantitativo annuo di rifiuto che la ditta avvia al recupero. Si riportano di seguito le modalità e gli importi relativi. Nella causale del versamento dovranno essere riportati obbligatoriamente i seguenti elementi: ISCRIZIONE REGISTRO RIFIUTI RECUPERABILI; ragione sociale della ditta e ubicazione dell impianto; partita IVA e/o codice fiscale. L importo da versare è determinato in base alla quantità annua di rifiuto oggetto di comunicazione, così come stabilito dal D.M. 21 luglio 1998, n. 350, secondo la tabella A sotto riportata. Tabella A Classe di attività Quantità annua di rifiuti Ammontare versamento (attività recupero rifiuti) Classe 1 Superiore o uguale a t 774,69 Classe 2 Superiore o uguale a t e inferiore a t 490,63 Classe 3 Superiore o uguale a t e inferiore a t 387,34 Classe 4 Superiore o uguale a t e inferiore a t 258,23 Classe 5 Superiore o uguale a t e inferiore a t 103,29 Classe 6 Inferiore a t 51,65 3

4 Il versamento del diritto d iscrizione deve essere effettuato a favore dell Amministrazione Provinciale di Rimini - Servizio Tesoreria, C.so d Augusto, 231, Rimini, mediante: a. Bonifico Bancario intestato alla Provincia di Rimini IBAN: UniCredit S.p.A. Corso d Augusto, Rimini IBAN: IT 49 W Codice BIC SWIFT UNCRITMM; b. Pagamento diretto presso gli sportelli di tutte le filiali Unicredit; c. Versamento su c/c postale n intestato AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI RIMINI - serv. Tesoreria RIMINI; d. Conto Corrente di contabilità speciale della Provincia di Rimini c/o la Banca d'italia per pagamenti fra Enti in tabella A e B (Comuni, Province, Regioni,Comunità Montane, Scuole.) Conto corrente di contabilità speciale n Codice IBAN IT 22 I ; L interessato s impegna, infine, a dimostrare, qualora richiesto, il possesso dei requisiti previsti per la gestione dei rifiuti, in relazione a quanto definito dalla normativa tecnica. Sezione 6 In questa sezione sono riportati gli allegati che devono essere trasmessi unitamente alla comunicazione. Fotocopia di un DOCUMENTO D IDENTITÀ del firmatario; ATTESTAZIONE DI AVVENUTO VERSAMENTO, nei modi e nei tempi precisati nella precedente Sezione 5. del diritto d iscrizione annuale. La SCHEDA INFORMATIVA (Allegato 1) deve essere compilata in tutte le sue parti. Per ogni tipologia di rifiuto individuato nel D.M , dovrà essere compilata una riga del prospetto, indicando i corrispondenti codici C.E.R. che la ditta intende stoccare e/o trattare, le operazioni di recupero che intende svolgere, la quantità di rifiuto che intende stoccare nell impianto (capacità impianto), la quantità annua avviata al recupero e la quantità effettivamente riutilizzata dopo che il rifiuto è stato sottoposto ad eventuale trattamento o a semplici operazioni di cernita e selezione. Va infine descritto il prodotto finale che si ottiene dall attività di recupero o, qualora questo non sia identificabile, va indicato il settore produttivo in cui il rifiuto è riutilizzato. Si precisa che se la ditta effettua soltanto operazioni preliminari al recupero, svolgendo esclusivamente un attività di messa in riserva, deve comunque stimare la quantità effettivamente riutilizzata ed il prodotto finale ottenuto. Si informa, infine, che il totale delle quantità di rifiuto avviato al recupero annualmente (e non, quindi, la quantità di rifiuto effettivamente recuperato) definisce la classe di appartenenza, ai fini del versamento del diritto di iscrizione nel registro (vedi tabella A ). La DICHIARAZIONE ATTESTANTE IL POSSESSO DEI REQUISITI SOGGETTIVI (Allegato 2) deve essere compilata e sottoscritta, così come indicato nella modulistica, dal titolare dell impresa, nel caso di impresa individuale, dai soci amministratori delle società in nome collettivo e dagli accomandatari delle società in accomandita semplice, dagli amministratori muniti di rappresentanza, in tutti gli altri casi, e dagli amministratori di società commerciali legalmente costituite appartenenti a Stati membri della UE ovvero a Stati che concedano il trattamento di reciprocità. 4

5 Qualora venga nominato un nuovo legale rappresentante, questi dovrà presentare tempestivamente la dichiarazione in oggetto. La DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE COMUNICAZIONE ANTIMAFIA (Allegato n. 3), completa di copia di un documento d identità, deve essere resa dai soggetti individuati all art. 85 del D.Lgs. n. 159/2011. Dalla RELAZIONE TECNICA descrittiva dell attività di recupero dovrà risultare: il rispetto delle norme tecniche vigenti in materia di rifiuti recuperabili; le attività di recupero che s intendono svolgere; stabilimento, capacità di recupero e ciclo di trattamento o di combustione nel quale i rifiuti stessi sono destinati ad essere recuperati; le caratteristiche merceologiche dei prodotti derivanti dai cicli di recupero; indicazione della provenienza del rifiuto: regionale o extra regionale; schema a blocchi del processo, per ogni tipologia di cui al D.M comunicata; le modalità con le quali si svolgono le attività di recupero, le caratteristiche strutturali dell impianto, le attrezzature utilizzate, i dispositivi di sicurezza predisposti, gli accorgimenti adottati per limitare gli impatti provocati dall attività, nonché la potenzialità annua dell impianto; stima delle quantità dei materiali effettivamente destinati al recupero; nel caso di impianto di combustione e recupero di energia, sarà evidenziato il rispetto delle soglie minime fissate dall art. 4 del D.M Cartografia riportante l esatta individuazione dell insediamento su CARTA TECNICA REGIONALE in scala 1:5.000 o 1:10.000; tale cartografia è reperibile presso l Ufficio Cartografico dell Amministrazione Provinciale. PLANIMETRIA ED EVENTUALI SEZIONI DELL IMPIANTO in scala 1:100, 1:200 o altra scala adeguata in relazione alle dimensioni dello stesso, con indicazione delle varie destinazioni d uso, delle attrezzature e dei macchinari; è importante che la planimetria definisca l esatta perimetrazione dell impianto, l ubicazione dei manufatti e dei macchinari presenti, l area adibita a deposito temporaneo nonché l ubicazione dei rifiuti stoccati in contenitori e/o in cumuli con le rispettive dimensioni geometriche; Il QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI e la PLANIMETRIA INDICANTE I PUNTI DI EMISSIONE devono essere prodotti qualora l introduzione di rifiuti determini delle emissioni in atmosfera e non ci si avvalga dell autorizzazione unica ambientale AUA, ai sensi dell art. 3 c. 3 del D.Lgs. n. 59/2013. Qualora invece il recupero dei rifiuti determini emissioni in atmosfera e si voglia richiedere il rilascio dell autorizzazione unica ambientale AUA, non dovranno essere presentati il quadro riassuntivo e la planimetria dei punti di emissione, ma dovrà essere trasmessa la documentazione prevista dalla norma specifica per le emissioni in atmosfera. 5

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