RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1)"

Transcript

1 RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1) Età alla Pubertà (mesi) Femmine Maschi Conigli 5 5 Cani piccola taglia Cani grossa taglia Gatti a pelo corto Gatti a pelo lungo

2 RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (2) Età alla Pubertà (mesi) Femmine Maschi Ovini Caprini Suini Bovini Jersey Bovini (da latte) Bovini (da carne) Cavalli Asini Bufalini

3 DURATA DELLA GRAVIDANZA NEGLI ANIMALI DOMESTICI 11 MESE CONIGLIO 22 MESI CANE - GATTO 33 MESI 3 SETTIMANE 3 GIORNI MAIALE 55 MESI PECORA - CAPRA 99 MESI CA BOVINI & 1 SETTIMANA (FRISONA) 2 SETTIMANE (BRUNA) 10 MESI & ½ BUFALA 11 MESI CAVALLO 12 MESI ASINO & 1 SETTIMANA (FRISONA) &

4 DURATA DELLA GRAVIDANZA NEGLI ANIMALI DOMESTICI 11 MESE - CONIGLIO 22 MESI CANE GATTO 33 MESI 3 SETTIMANE 3 GIORNI - MAIALE 55 MESI PECORA CAPRA

5 DURATA DELLA GRAVIDANZA NEGLI ANIMALI DOMESTICI 99 MESI CA BOVINI & 1 SETTIMANA (FRISONA) & 2 SETTIMANE (BRUNA) 10 MESI & ½ BUFALA 11 MESI CAVALLO 12 MESI ASINO

6

7 I Controlli Funzionali (1) La più tradizionale delle attività dell Associazione di razza verte nell'ambito della selezione con l'effettuazione dei controlli funzionali e la tenuta dei libri genealogici. Per la tenuta dei libri genealogici l'associazione provvede a rilevare periodicamente in allevamento i dati relativi ai soggetti nati e loro identificazione, alle fecondazioni, ai riproduttori utilizzati, ecc.; mentre l'attività di controllo funzionale viene distinta in controlli in allevamenti con indirizzo produttivo latte (vacche, bufale, capre) ed allevamenti con indirizzo produttivo carne (bovini, suini, ovini, conigli...).

8 I Controlli Funzionali (2) Nel caso di allevamenti ad indirizzo produttivo latte, mensilmente vengono misurate le produzioni di latte individuali, di ciascuna vacca o capra o bufala, prelevando un campione di latte per ciascun soggetto per l'analisi di grasso proteine e cellule somatiche. Nel caso di allevamenti ad indirizzo produttivo carne vengono valutati gli accrescimenti ponderali e la fertilità. I dati raccolti con i controlli funzionali vengono elaborati dalle Associazioni di Razza e dall'aia, ed agli allevatori vengono rese molte informazioni ed elaborazioni utili per la gestione dell'allevamento.

9 I Controlli Funzionali (3). Ad esempio per ogni vacca capra o bufala in lattazione vengono forniti per ogni controllo mensile l'analisi di grasso proteine e cellule somatiche ed ancora per tutti gli animali presenti in allevamento vengono forniti gli indici genetici, indici che stimano il valore genetico e quindi la capacità di trasmettere alla propria discendenza particolari attitudini produttive. L'allevatore viene quindi ad avere a disposizione molte informazioni che gli permettono di valutare e migliorare la propria situazione produttiva.

10 La finalità dei Controlli Funzionali è quella di realizzare in modo sistematico il rilevamento, la registrazione, l'elaborazione, la pubblicazione e la divulgazione dei dati tecnici necessari all'attività di incremento e miglioramento della produttività animale ed alla valorizzazione economica delle produzioni secondo norme stabilite e riconosciute a livello internazionale. L esecuzione dei controlli funzionali consente il rilevamento di dati indispensabili ai fini della realizzazione dei programmi di miglioramento genetico che vengono impostati e realizzati dalle singole Associazioni Nazionali di razza (ANA) che detengono l Ufficio Centrale del Libro Genealogico (UCLG).

11 PERCHE SI FUNZIONALI LATTE? FANNO I CONTROLLI DELLA PRODUZIONE DI PER POTER VALUTARE GENETICAMENTE I TORI OGGI in Italia SONO DISPONIBILI DUE TIPI DI MODELLI: A) MODELLO A LATTAZIONE: produzione di latte grasso e proteine relativi ad una lattazione standardizzata di 305 giorni sulle primipare. B) MODELLO A CONTROLLO GIORNALIERO o TEST DAY MODEL (attualmente solo per le razze Frisona e Bruna): si analizza il dato produttivo registrato durante il singolo controllo funzionale, con i seguenti vantaggi:

12 - migliore definizione ambientali comuni; degli effetti stima dell indice numero utilizzati - della reale genetico, in dei controlli attendibilità relazione al funzionali

13 Parametri per la valutazione di un soggetto adibito alla produzione di carne a) IN VITA: 1-Peso alla nascita = peso vivo entro la prima settimana di vita; 2-Peso allo svezzamento = dipende dall attitudine materna della madre e, nelle specie pluripare, dalla portata del parto 3-Peso alla macellazione = peso vivo al termine dell allevamento 4-Velocità di accrescimento IPG = incremento ponderale giornaliero; 5-ICA (indice di conversione alimentare);

14 Incremento ponderale giornaliero (IPG) Rappresenta la velocità di accrescimento: IPG = incremento ponderale giornaliero Peso finale Peso iniziale = IPG Tempo (gg)

15 Indice di conversione alimentare: ICA L ICA si calcola, per un dato periodo di tempo, con la seguente formula: Alimento assunto = ICA Peso finale Peso iniziale L inverso (reciproco) dell ICA è la resa del mangime.

16 DIFFERENZE FRA RAZZE DA CARNE E RAZZE DA LATTE MINORE PRECOCITÀ (razze da carne) Soggetti di peso elevato senza eccessiva deposizione di grasso Elevata % muscolo (rispetto grasso e ossa); Caratteri individuali favorevoli; (voracità, costituzione)

17 DA COSA DIPENDE LA VELOCITA di ACCRESCIMENTO? Razza precoci (razze da latte) medio-precoci (razze a duplice attitudine o meticci carne-latte) tardivi (razze da carne)

18 CONTROLLI FUNZIONALI LATTE (1) Produzione quantitativa del latte bovino: Misurare e registrare la produzione ogni 4 settimane, Due mungiture consecutive (o una sola), Vengono effettuati durante l intera durata della lattazione (dal parto all asciutta) Almeno 10 controlli/lattazione

19 CONTROLLI FUNZIONALI LATTE (2) Parametri qualitativi del latte registrati ai fini della selezione genetica Percentuale di grasso Percentuale di proteine Cellule somatiche (n X1000/ml)

20 Produzione della carne bovina: registrazione eventi riproduttivi (calcolo capacità materna), pesate alle età tipiche (differenti in relazione alla razza) Produzione del latte ovino: valutazione del latte prodotto dal 31 al 130 (primipare), 150, 210 o 230 giorno, a seconda della razza (pluripare) Produzione del latte caprino: valutazione del latte prodotto dal 1 al 150 o 210 giorno (a seconda della razza) Produzione della carne ovina: pesatura tipiche, registrazione eventi riproduttivi alle età Produzione della lana: facoltativi

21 Categorie zootecniche dei suini

22 Categorie zootecniche dei suini Suinetti (nascita-svezzamento) svezzamento) In questo periodo avviene la castrazione dei maschi salvo chiaramente che siano destinati alla riproduzione. Per la produzione della carne si usano quindi femmine e maschi castrati. Lattoni (25-30 kg = 3 mesi ca di vita) Magroni (70 kg ca) Suino Leggero ( kg) Suino Pesante (160 kg )

23 Categorie funzionali della specie bovina dalla nascita allo svezzamento VITELLO/A bovino maschio o femmina dalla nascita allo svezzamento; Nella prima settimana di vita si chiamano anche anche baliotti.

24 dopo lo svezzamento soggetti MASCHI INTERI x la riproduzione Fino alla pubertà (primo salto) Dopo la pubertà (maturità sessuale) TORELLO TORO e x carne o lavoro (castrati) Fino all età adulta (bocca fatta 5 anni) CASTRATO Adulto (bocca fatta 5 anni) BUE

25 dopo lo svezzamento soggetti FEMMINA x la riproduzione: Fino al primo calore (pubertà) MANZETTA Dalla pubertà al 1 parto MANZA Durante la prima gravidanza Dal primo al 2 parto Dopo il secondo parto E x la carne: GIOVENCA VACCA Primipara VACCA Pluripara Entro 16 mesi di vita o comunque non abbia partorito SCOTTONA

26 Categorie zootecniche nei bovini (1) Vitello/a: qualsiasi bovino dalla nascita fino allo svezzamento; Torello: qualsiasi bovino maschio destinato alla riproduzione (dallo svezzamento fino al primo accoppiamento); Toro: qualsiasi bovino maschio utilizzato per la riproduzione dopo la pubertà; Manza: qualsiasi bovina femmina destinata alla riproduzione ma che non ha ancora partorito; Scottona: giovane bovina femmina destinata alla macellazione (entro 16 mesi di vita o che comunque non abbia partorito);

27 Categorie zootecniche nei bovini (2) Vacca: qualsiasi bovina femmina destinata alla riproduzione alla riproduzione e che ha partorito almeno una volta; Vitello a "carne bianca": qualsiasi bovino destinato alla macellazione che viene allevato per tutta la vita quasi esclusivamente con latte artificiale; Vitellone: qualsiasi bovino maschio destinato alla macellazione che non ha ancora messo nessun dente permanente (meno di due anni); Manzo: qualsiasi bovino maschio destinato alla macellazione che ha messo i primi denti permanenti;

28 Categorie zootecniche negli ovini (1) Riproduzione Agnello/a: qualsiasi ovino dalla nascita fino alla pubertà; Ariete (Montone): qualsiasi ovino maschio utilizzato per la riproduzione dopo la pubertà; Pecora: qualsiasi ovino femmina destinata alla riproduzione dopo la pubertà;

29 Categorie zootecniche nei caprini (1) Riproduzione Capretto/a: qualsiasi caprino dalla nascita fino alla pubertà; Becco (Capro, Caprone): qualsiasi caprino maschio utilizzato per la riproduzione dopo la pubertà; Capra: qualsiasi ovino femmina destinata alla riproduzione dopo la pubertà.

30 Categorie zootecniche negli equini Puledro/a: cavalli dalla nascita fino alla pubertà; Stallone: equino maschio intero utilizzato per la riproduzione dopo la pubertà; Castrone: equino maschio castrato dopo la pubertà; Giumenta: qualsiasi esemplare femmina di equino adulto (almeno 3 anni).

I Controlli Funzionali (1)

I Controlli Funzionali (1) I Controlli Funzionali (1) La più tradizionale delle attività dell Associazione di razza verte nell'ambito della selezione con l'effettuazione dei controlli funzionali e la tenuta dei libri genealogici.

Dettagli

RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1)

RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1) RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTÀ NEGLI ANIMALI DOMESTICI (1) Età alla Pubertà (mesi) Femmine Maschi Conigli 5 5 Cani piccola taglia 6-10 6-10 Cani grossa taglia 8-14 8-14 Gatti a pelo corto 6-8 6-8 Gatti a

Dettagli

Fattoria Reale di Torcino

Fattoria Reale di Torcino Fattoria Reale di Torcino ALLEVAMENTI BUFALINI GRUPPO GAROFALO Incontro formativo del 20 novembre 2014 dott. agr. Roberto Napolano FATTORIA REALE DI TORCINO CIORLANO (CE) Ex allevamento di bovine da latte

Dettagli

',6&,3/,1$5(9$/87$=,21,*(1(7,&+(3(5/$352'8=,21(',&$51( 3(5)250$1&(7(6768//$5$==$%29,1$5(1'(1$

',6&,3/,1$5(9$/87$=,21,*(1(7,&+(3(5/$352'8=,21(',&$51( 3(5)250$1&(7(6768//$5$==$%29,1$5(1'(1$ ',6&,3/,1$5(9$/87$=,21,*(1(7,&+(3(5/$352'8=,21(',&$51( 3(5)250$1&(7(6768//$5$==$%29,1$5(1'(1$ VALUTAZIONE GENETICA IN STAZIONE PER LA PRODUZIONE DI CARNE ART. 1 Come previsto dalle Norme Tecniche, la Rendena

Dettagli

GAIA Note metodologiche

GAIA Note metodologiche GAIA Note metodologiche Questo documento tecnico, disponibile solo in formato elettronico sul sito internet di GAIA, è stato redatto A. Giampaolo sulla base di un documento di analisi di G. Seroglia 2008

Dettagli

La Razza Piemontese: attività di Libro Genealogico e programma di selezione

La Razza Piemontese: attività di Libro Genealogico e programma di selezione La Razza Piemontese: attività di Libro Genealogico e programma di selezione Andrea Quaglino ANABORAPI Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese Razza specializzata da carne Groppa doppia

Dettagli

La macellazione. in Italia nel 2001 N O T I Z I A R I O. Supplemento al numero 13/2002. a cura di Giuseppe Messina

La macellazione. in Italia nel 2001 N O T I Z I A R I O. Supplemento al numero 13/2002. a cura di Giuseppe Messina N O T I Z I A R I O Supplemento al numero 13/2002 La macellazione in Italia nel 2001 a cura di Giuseppe Messina UNIONE IMPORTATORI ESPORTATORI INDUSTRIALI COMMISSIONARI GROSSISTI INGRASSATORI MACELLATORI

Dettagli

Allegato. Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Periodo 2012.

Allegato. Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Periodo 2012. Allegato Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Periodo 2012. La selezione ed il miglioramento genetico hanno un significato economico, assumendo un carattere strutturale

Dettagli

GLOSSARIO SINTETICO COLLETTIVO

GLOSSARIO SINTETICO COLLETTIVO GLOSSARIO SINTETICO COLLETTIVO Giugno 2014 1 2 3 SINTETICO COLLETTIVO DI SPECIE E RAZZA Il sintetico collettivo è una elaborazione dei dati provenienti dalle singole produttrici di una medesima specie/razza.

Dettagli

PROVINCIA DI VERCELLI

PROVINCIA DI VERCELLI PROVINCIA DI VERCELLI Piano Operativo Provinciale Anno 2007 LEGGE REGIONALE N. 63/78 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI ART. 15/A CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE SULL ACQUISTO DI GIOVANE

Dettagli

La selezione delle razze del suino pesante

La selezione delle razze del suino pesante Mantova, 22 maggio 2009 La selezione delle razze del suino pesante Luca Buttazzoni & Maurizio Gallo Il Libro genealogico ha scelto di orientare i propri schemi di miglioramento genetico alla qualità delle

Dettagli

Zootecnica speciale: tecnologie di allevamento dei poligastrici Sistemi di allevamento Bovini da carne. Consumi di carne in Italia

Zootecnica speciale: tecnologie di allevamento dei poligastrici Sistemi di allevamento Bovini da carne. Consumi di carne in Italia Università della Tuscia Dip. di Produzioni Animali Zootecnica speciale: tecnologie di allevamento dei poligastrici Sistemi di allevamento Bovini da carne Amici Andrea Amici Consumi di carne in Italia Riduzione

Dettagli

GENERALITA E GLOSSARIO

GENERALITA E GLOSSARIO Università di Sassari ZOOTECNICA SPECIALE 1ª (TECNICHE DI PRODUZIONE DEI RUMINANTI) GENERALITA E GLOSSARIO (Titolare: Giuseppe Pulina) CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN: SCIENZE ZOOTECNICHE titolare: prof.

Dettagli

16.1 Generalità. 16.1.1 Caratteristiche degli allevamenti

16.1 Generalità. 16.1.1 Caratteristiche degli allevamenti 16 L utile lordo di stalla Generalità Calcolo dell Uls La disponibilità di foraggi L utile lordo di stalla nell allevamento dei bovini da latte L utile lordo di stalla nell allevamento dei bovini da carne

Dettagli

S.A.T.A. Disposizioni per l'attuazione della legge 15 gennaio 1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale. Tecnici Veterinari SATA

S.A.T.A. Disposizioni per l'attuazione della legge 15 gennaio 1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale. Tecnici Veterinari SATA S.A.T.A. Disposizioni per l'attuazione della legge 15 gennaio 1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale Tecnici Veterinari SATA Direttive della Normativa Comunitaria creazione di una base normativa

Dettagli

TITOLO V COMPRAVENDITA DI PRODOTTI. Cap. I Prodotti della Zootecnia. a) Bovini da vita, da latte, da macello COMMERCIO DEL BESTIAME

TITOLO V COMPRAVENDITA DI PRODOTTI. Cap. I Prodotti della Zootecnia. a) Bovini da vita, da latte, da macello COMMERCIO DEL BESTIAME TITOLO V COMPRAVENDITA DI PRODOTTI Cap. I Prodotti della Zootecnia a) Bovini da vita, da latte, da macello Sommario COMMERCIO DEL BESTIAME BOVINI Art. 1 - Forma del contratto. Art. 2 - Termini e condizioni

Dettagli

BRESCIA Baliotti Frisona (15-30 gg.) 60,00 90,00 Incroci (15-30 gg.) 170,00 250,00

BRESCIA Baliotti Frisona (15-30 gg.) 60,00 90,00 Incroci (15-30 gg.) 170,00 250,00 NORD - OVEST CUNEO Baliotti Piemontese o incroci (15/30 gg). femmine 280,00 350,00 Piemontese o incroci (15/30 gg) maschi 400,00 550,00 P. Della Coscia (25/40 gg.) femmine 650,00 800,00 500,00 650,00 P.

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime. www.deatechsrl.

Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime. www.deatechsrl. Nuovo approccio alla gestione TECNICO-ECONOMICO-COMMERCIALE dell allevamento del suino destinato agli autoproduttori di mangime Contesto Il rispetto dei fabbisogni e degli equilibri nutrizionali in gestazione

Dettagli

Dipartimento di Scienze Zootecniche. Corso di MIGLIORAMENTO GENETICO ANIMALE

Dipartimento di Scienze Zootecniche. Corso di MIGLIORAMENTO GENETICO ANIMALE Università degli Studi di Sassari Facoltà di Agraria Dipartimento di Scienze Zootecniche Corso di MIGLIORAMENTO GENETICO ANIMALE Titolare: Nicolò Macciotta Corso di laurea triennale in SCIENZE AGRO-ZOOTECNICHE

Dettagli

La gestione dell alimentazione

La gestione dell alimentazione La gestione dell alimentazione della capra da latte Calendario stadi fisiologici PESO=Taglia per una capacità produttiva elevata Punto critico e di verifica Nascita Svezzamento 1^ monta 1 parto 1^ Lattazione

Dettagli

La gestione zootecnica del gregge

La gestione zootecnica del gregge La gestione zootecnica del gregge Introduzione Per una corretta gestione del gregge l azione zootecnica è incisiva negli allevamenti stanziali o semi-stanziali Dove si possono controllare i seguenti aspetti

Dettagli

Ordinanza concernente l allevamento di animali

Ordinanza concernente l allevamento di animali Ordinanza concernente l allevamento di animali 916.310 del 7 dicembre 1998 (Stato 5 dicembre 2006) Il Consiglio federale svizzero, visti gli articoli 10, 24 capoverso 1, 144 capoverso 2, 145 capoverso

Dettagli

Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica

Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica Agricoltura Biologica e Biodiversità Corte Benedettina 27 febbraio 2012 ricerca e sperimentazione in zootecnia biologica attività dimostrative..? sperimentazione

Dettagli

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO

OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO VETERINARIO REGIONALE REGIONE LAZIO BRUCELLOSI BOVINA/BUFALINA SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN UN FOCOLAIO La scheda debitamente compilata deve essere consegnata all'osservatorio

Dettagli

1.Definizione degli obiettivi di selezione 2.Descrizione della popolazione. 3.Registrazione fenotipi e parentele. 5.Programmazione accoppiamenti

1.Definizione degli obiettivi di selezione 2.Descrizione della popolazione. 3.Registrazione fenotipi e parentele. 5.Programmazione accoppiamenti Fasi essenziali di un programma di selezione intrarazza 1.Definizione degli obiettivi di selezione 2.Descrizione della popolazione 3.Registrazione fenotipi e parentele 4.Valutazioni genetiche 5.Programmazione

Dettagli

Allevamento ovino biologico in Italia ed in Sardegna: criticità emerse dalla indagine Equizoobio

Allevamento ovino biologico in Italia ed in Sardegna: criticità emerse dalla indagine Equizoobio Macomer 19 Novembre 2008 Giornata divulgativa Progetto Equizoobio Allevamento ovino biologico in Italia ed in Sardegna: criticità emerse dalla indagine Equizoobio N. Fois, M. Sitzia AGRIS DiRPA Bonassai

Dettagli

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE MANUALE DI USO Documento: Manuale R01 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE Ultima revisione 25 Novembre 2015 ManR01 Sintetico collettivo e individuale 25 novembre 2015 Pag. 1 SINTETICO COLLETTIVO E INDIVIDUALE

Dettagli

MIGLIORAMENTO GENETICO OVINI DA LATTE. Ovini da latte allevati prevalentemente nei paesi dell area Mediteranea

MIGLIORAMENTO GENETICO OVINI DA LATTE. Ovini da latte allevati prevalentemente nei paesi dell area Mediteranea MIGLIORAMENTO GENETICO OVINI DA LATTE Ovini da latte allevati prevalentemente nei paesi dell area Mediteranea Nazione Italia Francia Grecia Israele Portogallo Spagna Tunisia n. pecore 6.104.900 1.235.000

Dettagli

Selezione ed uso dei tori nella Razza Piemontese

Selezione ed uso dei tori nella Razza Piemontese Selezione ed uso dei tori nella Razza Piemontese Andrea Albera ANABORAPI Incontri Assistenza Tecnica Zootecnica Provincia di Novara Programma Obiettivi e sistema di selezione Risultati ottenuti Quali informazioni

Dettagli

2. Sviluppo tecnico Pag. 2. 3. Struttura del programma Pag. 2. 4. Menù principale Pag. 3. 5. funzioni tecniche e inserimento dati Pag.

2. Sviluppo tecnico Pag. 2. 3. Struttura del programma Pag. 2. 4. Menù principale Pag. 3. 5. funzioni tecniche e inserimento dati Pag. CINICINNATO: 1. Hardware e software Pag. 2 2. Sviluppo tecnico Pag. 2 3. Struttura del programma Pag. 2 4. Menù principale Pag. 3 5. funzioni tecniche e inserimento dati Pag. 3 6. Statistiche tecniche

Dettagli

STATISTICHE DI SETTORE

STATISTICHE DI SETTORE STATISTICHE DI SETTORE 1) PREVISIONI DI MERCATO NELLA UE-25 PER IL PERIODO 2005-2012 Secondo l'ultimo rapporto della Commissione "Previsioni per i mercati agricoli ed il reddito nella UE-25 / periodo 2005-2012",

Dettagli

Agribrands Europe Italia S.p.A. Ottobre 2001 MANZART. Cod. 121 D NOTA TECNICA. Linea Bovini Latte - Codice DI 3267 1A

Agribrands Europe Italia S.p.A. Ottobre 2001 MANZART. Cod. 121 D NOTA TECNICA. Linea Bovini Latte - Codice DI 3267 1A Agribrands Europe Italia S.p.A. Ottobre 2001 MANZART Cod. 121 D NOTA TECNICA Linea Bovini Latte - Codice DI 3267 1A MANZART: L ARTE DI ALLEVARE MANZE FORTI E ROBUSTE AL MINORE COSTO Il Programma Purina

Dettagli

SELEZIONE: VALUTAZIONE E SCELTA DEI RIPRODUTTORI

SELEZIONE: VALUTAZIONE E SCELTA DEI RIPRODUTTORI SELEZIONE: VALUTAZIONE E SCELTA DEI RIPRODUTTORI Il miglioramento genetico degli animali di interesse zootecnico è basato sulla scelta dei riproduttori. La valutazione dei riproduttori si può distinguere

Dettagli

Carne Parti commestibili dei muscoli scheletrici degli animali da macello e della selvaggina. Organi interni frattaglie

Carne Parti commestibili dei muscoli scheletrici degli animali da macello e della selvaggina. Organi interni frattaglie Le produzione zootecniche: LA CARNE Carne Parti commestibili dei muscoli scheletrici degli animali da macello e della selvaggina Comprende tessuto muscolare, adiposo, osseo cartilagineo e con nettivale

Dettagli

Libri genealogici e registri anagrafici, controlli funzionali e valutazioni genetiche del bestiame

Libri genealogici e registri anagrafici, controlli funzionali e valutazioni genetiche del bestiame L. 15-01-1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale. Pubblicata nella Gazz. Uff. 29 gennaio 1991, n. 24. Epigrafe Capo I Libri genealogici e registri anagrafici, controlli funzionali e valutazioni

Dettagli

CLASSE 74/A - ZOOTECNIA E SCIENZA DELLA PRODUZIONE ANIMALE. Programma d'esame. Temi d'esame proposti in precedenti concorsi

CLASSE 74/A - ZOOTECNIA E SCIENZA DELLA PRODUZIONE ANIMALE. Programma d'esame. Temi d'esame proposti in precedenti concorsi CLASSE 74/A - ZOOTECNIA E SCIENZA DELLA PRODUZIONE ANIMALE Programma d'esame CLASSE 74/A - ZOOTECNIA E SCIENZA DELLA PRODUZIONE ANIMALE Temi d'esame proposti in precedenti concorsi CLASSE 74/A - ZOOTECNIA

Dettagli

INDICE. 1. Specie bovina e bufalina: fecondazione pubblica e privata. 2. Specie equina: fecondazione pubblica e privata ALLEGATO A

INDICE. 1. Specie bovina e bufalina: fecondazione pubblica e privata. 2. Specie equina: fecondazione pubblica e privata ALLEGATO A ALLEGATO A Disciplina della riproduzione animale. Applicazione in sede regionale del decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, 19 luglio 2000, n. 403 Approvazione del nuovo regolamento

Dettagli

GENI LETALI E SUBLETALI

GENI LETALI E SUBLETALI GENI LETALI E SUBLETALI Si definiscono geni letali quelli che provocano la morte della progenie soprattutto nei primi stadi di vita. Invece i geni subvitali sono quelli che determinano la comparsa di anomalie

Dettagli

Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto

Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto I bilanci colturali e aziendali dell azoto sono degli indicatori semplici della valutazione della gestione dell azoto delle colture e agrotecniche ad

Dettagli

DISCIPLINARE PER IL LIBRO GENEALOGICO DELLA RAZZA GRIGIO ALPINA NORME TECNICHE CAPITOLO I. Articolo 1 FINALITÀ DELLA SELEZIONE

DISCIPLINARE PER IL LIBRO GENEALOGICO DELLA RAZZA GRIGIO ALPINA NORME TECNICHE CAPITOLO I. Articolo 1 FINALITÀ DELLA SELEZIONE DISCIPLINARE PER IL LIBRO GENEALOGICO DELLA RAZZA GRIGIO ALPINA CAPITOLO I Articolo 1 FINALITÀ DELLA SELEZIONE La selezione dei bovini della razza Grigio Alpina ha lo scopo di produrre soggetti precoci

Dettagli

IL MIGLIORAMENTO GENETICO

IL MIGLIORAMENTO GENETICO 444 SAFE scuola di scienze agrarie, forestali, alimentari ed ambientali UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Corso Percorsi Abilitanti Speciali (PAS) IL MIGLIORAMENTO GENETICO Relatore: Prof. Carlo

Dettagli

Piemontese, più muscolo e meno parti difficili

Piemontese, più muscolo e meno parti difficili Piemontese, più muscolo e meno parti difficili Al meeting nazionale della razza il Centro genetico Anaborapi ha presentato i risultati delle ricerche per il miglioramento dei capi. E ha proposto un regime

Dettagli

MODULO A. e, p.c.: Ill.mo Signor Sindaco del Comune di. (copia in bollo alla Provincia, copia in carta semplice al Comune)

MODULO A. e, p.c.: Ill.mo Signor Sindaco del Comune di. (copia in bollo alla Provincia, copia in carta semplice al Comune) MODULO A. Spettabile Provincia di Torino Area Ambiente, Parchi, Risorse Idriche e tutela della Fauna Servizio Gestione Risorse Idriche Via Valeggio, 5 10128 Torino (copia in bollo alla Provincia, copia

Dettagli

UTILIZZO DI EMBRIONI MICROMANIPOLATI E CRIOCONSERVATI NEL RECUPERO DI BOVINE REPEAT BREEEDER. PRIME ESPERIENZE DI CAMPO.

UTILIZZO DI EMBRIONI MICROMANIPOLATI E CRIOCONSERVATI NEL RECUPERO DI BOVINE REPEAT BREEEDER. PRIME ESPERIENZE DI CAMPO. SIET 24 Convegno annuale Abano Terme 3-10 - 2015 UTILIZZO DI EMBRIONI MICROMANIPOLATI E CRIOCONSERVATI NEL RECUPERO DI BOVINE REPEAT BREEEDER. PRIME ESPERIENZE DI CAMPO. Marcello Lora L ALLEVAMENTO DEL

Dettagli

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte

PNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze

Dettagli

DISPOSIZIONI OPERATIVE PER L ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA UNIONALE E NAZIONALE IN MATERIA DI RIPRODUZIONE ANIMALE

DISPOSIZIONI OPERATIVE PER L ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA UNIONALE E NAZIONALE IN MATERIA DI RIPRODUZIONE ANIMALE ALLEGATO A DISPOSIZIONI OPERATIVE PER L ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA UNIONALE E NAZIONALE IN MATERIA DI RIPRODUZIONE ANIMALE 1.STRUTTURE/ATTIVITA DELLA RIPRODUZIONE ANIMALE OPERANTI IN AMBITO NAZIONALE 1.1

Dettagli

IL PROGETTO ITALIALLEVA

IL PROGETTO ITALIALLEVA IL PROGETTO ITALIALLEVA OBIETTIVO Garantire l origine, la tracciabilità, la sicurezza alimentare ed il benessere animale dando.. Valore aggiunto alle attività istituzionali del Sistema degli Allevatori

Dettagli

ZOOTECNIA Allevamento del bovino piemontese Tecnica del piatto unico

ZOOTECNIA Allevamento del bovino piemontese Tecnica del piatto unico ZOOTECNIA Allevamento del bovino piemontese Tecnica del piatto unico p Tipologie del mercato bovino Allevamento suino Mangimi prestarter Benessere nell'allevamento suino Piatto unico: ph ruminale Caratteristiche

Dettagli

L ANAGRAFE ZOOTECNICA E L IDENTIFICAZIONE DEGLI OVI-CAPRINI ASL LEZIONE LAORE

L ANAGRAFE ZOOTECNICA E L IDENTIFICAZIONE DEGLI OVI-CAPRINI ASL LEZIONE LAORE L ANAGRAFE ZOOTECNICA E L IDENTIFICAZIONE DEGLI OVI-CAPRINI ASL LEZIONE LAORE L ANAGRAFE ZOOTECNICA E L IDENTIFICAZIONE DEGLI OVI-CAPRINI ASL LEZIONE LAORE TUTTO QUELLO CHE GLI ALLEVATORI DEVONO FARE PER

Dettagli

ANOMALIE ANAGRAFICHE

ANOMALIE ANAGRAFICHE AMALIE ANAGRAFICHE / Partita IVA non indicata Certificato di attribuzione della Partita IVA o copia del certificato di attribuzione della Partita IVA con fotocopia documento di identità in corso di validità

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PROMULGA Legge 15 gennaio 1991, n. 30 Disciplina della riproduzione animale (in G.U. n. 24 del 29.1.1991, pag. 3) Capo I: Libri genealogici e Registri anagrafici, controlli funzionali e valutazioni genetiche del

Dettagli

ENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA (BSE)

ENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA (BSE) Allegato A. 3 Scheda III Indagine epidemiologica focolaio ENCEFALOPATIA SPONGIFORME BOVINA (BSE) SCHEDA DI INDAGINE EPIDEMIOLOGICA ALLEVAMENTO COMUNE. Pagina 1 di 16 Istituto Zooprofilattico Sperimentale

Dettagli

COMITATO TECNICO CENTRALE CONTROLLI PRODUTTIVITÁ DEI BOVINI DA CARNE

COMITATO TECNICO CENTRALE CONTROLLI PRODUTTIVITÁ DEI BOVINI DA CARNE Associazione Italiana Allevatori (Ente Morale D.P.R. n.l051 del 27/10/1950 COMITATO TECNICO CENTRALE CONTROLLI PRODUTTIVITÁ DEI BOVINI DA CARNE Si riportano nel presente Notiziario le delibere e le principali

Dettagli

Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica

Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica Agricoltura Biologica e Biodiversità Veneto Agricoltura, Corte Benedettina 20 febbraio 2013 Esperienze e sperimentazione in zootecnia biologica ricerca e sperimentazione in zootecnia biologica attività

Dettagli

Tavola III DIZIONARIO DI VOCABOLI E DELLE CLAUSOLE AVENTI SIGNIFICATO CONSUETUDINARIO

Tavola III DIZIONARIO DI VOCABOLI E DELLE CLAUSOLE AVENTI SIGNIFICATO CONSUETUDINARIO Tavola III DIZIONARIO DI VOCABOLI E DELLE CLAUSOLE AVENTI SIGNIFICATO CONSUETUDINARIO A) A TUTTA GARANZIA : clausola con la quale il venditore garantisce il compratore da tutti i vizi che possano dar luogo

Dettagli

Prot. 1003 Potenza, 30 Luglio 2009. Ai Signori allevatori di bovini da latte LORO SEDI

Prot. 1003 Potenza, 30 Luglio 2009. Ai Signori allevatori di bovini da latte LORO SEDI Prot. 1003 Potenza, 30 Luglio 2009 Ai Signori allevatori di bovini da latte LORO SEDI OGGETTO: Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano. Con la presente si ha il piacere di comunicare

Dettagli

IL REGISTRO DI CARICO E SCARICO ALLEVAMENTI 18 bis del D.P.R. 600/73

IL REGISTRO DI CARICO E SCARICO ALLEVAMENTI 18 bis del D.P.R. 600/73 IL REGISTRO DI CARICO E SCARICO ALLEVAMENTI 18 bis del D.P.R. 600/73 Note operative ed Esempi Documento a cura di SEDI Srl - RIPRODUZIONE VIETATA 1 L articolo 18 bis del D.P.R. 600/73 prevede l obbligo

Dettagli

Bovini d Allevamento dall Austria

Bovini d Allevamento dall Austria RINDERZUCHT AUSTRIA Bovini d Allevamento dall Austria ZAR - Associazione nazionale allevatori bovini austriaci Grazie alle condizioni naturali di produ zione l industria zootecnica austriaca vanta una

Dettagli

Rimodulazione dei costi standard da apportare al manuale per il finanziamento dell attività di tenuta dei LLGG e dei CCFF.

Rimodulazione dei costi standard da apportare al manuale per il finanziamento dell attività di tenuta dei LLGG e dei CCFF. All.3-2012 Rimodulazione dei costi standard da apportare al manuale per il finanziamento dell attività di tenuta dei LLGG e dei CCFF. Anno 2011-2012 1. Aggiornamento capo grosso: tenendo a riferimento

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAMERINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA Corso di Laurea in Medicina Veterinaria Dipartimento di Scienze Veterinarie

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAMERINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA Corso di Laurea in Medicina Veterinaria Dipartimento di Scienze Veterinarie UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAMERINO FACOLTA DI MEDICINA VETERINARIA Corso di Laurea in Medicina Veterinaria Dipartimento di Scienze Veterinarie TESI DI LAUREA IN ZOOTECNICA GENERALE E MIGLIORAMENTO GENETICO

Dettagli

1- Idoneità degli animali al trasporto. Réglementation européenne sur le transport des animaux / Commission Européenne. Mars 2005

1- Idoneità degli animali al trasporto. Réglementation européenne sur le transport des animaux / Commission Européenne. Mars 2005 Norme europee sulla protezione degli animali durante il trasporto Il consumatore europeo si preoccupa sempre di più del benessere degli animali d allevamento. Presentazione a cura della Commissione Europea

Dettagli

Questionario a risposta multipla sulla tutela degli animali durante il trasporto

Questionario a risposta multipla sulla tutela degli animali durante il trasporto Questionario a risposta multipla sulla tutela degli animali durante il trasporto 1 Un allevatore trasporta le proprie scrofe ad un macello distante 40 km dalla fattoria. Una delle scrofe viene caricata

Dettagli

Riproduzione animale. Manuale Utente. Visualizzazione dati pubblici e compilazione moduli di richiesta

Riproduzione animale. Manuale Utente. Visualizzazione dati pubblici e compilazione moduli di richiesta Riproduzione animale Manuale Utente Visualizzazione dati pubblici e compilazione moduli di richiesta Indice 1 Introduzione al servizio Riproduzione Animale... 3 1.1 Tipologie di Utenza... 3 2 Visualizzazione

Dettagli

Campi di applicazione degli animali transgenici. Miglioramento delle caratteristiche produttive delle specie da allevamento

Campi di applicazione degli animali transgenici. Miglioramento delle caratteristiche produttive delle specie da allevamento Campi di applicazione degli animali transgenici Miglioramento delle caratteristiche produttive delle specie da allevamento Bioreattori per la produzione di proteine di interesse biotecnologico e farmaceutico

Dettagli

DECISIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DELLA COMMISSIONE L 293/28 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 9.11.2005 DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell 8 novembre 2005 relativa a talune misure sanitarie di protezione contro la malattia vescicolare dei suini in Italia

Dettagli

PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo Statale Amaseno/Scuola Primaria

PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo Statale Amaseno/Scuola Primaria Associazione SERAF Regione Lazio Istituto di Ricerca sulla Formazione-Intervento Progetto EUREKA Uno PROGETTO per la rappresentazione della produzione della Mozzarella di Bufala Scuola: Istituto Comprensivo

Dettagli

D) CANI E ANIMALI DA AFFEZIONE SEZIONE I. Generalità

D) CANI E ANIMALI DA AFFEZIONE SEZIONE I. Generalità D) CANI E ANIMALI DA AFFEZIONE SEZIONE I Generalità 93. Oggetto del contratto di vendita. Sono oggetto del contratto: a) Cuccioli; b) Cuccioloni (soggetti slattati fino alla maturità sessuale); c) Soggetti

Dettagli

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali

Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali Ordinanza del DFE concernente i sistemi di stabulazione particolarmente rispettosi degli animali (Ordinanza SSRA) Modifica del 15 dicembre 2004 Il Dipartimento federale dell economia ordina: I L ordinanza

Dettagli

Fare scienze: dalla lettura di una storia affascinante sino ad un incontro speciale

Fare scienze: dalla lettura di una storia affascinante sino ad un incontro speciale Fare scienze: dalla lettura di una storia affascinante sino ad un incontro speciale Sempre più in questi ultimi anni ci siamo rese conto che è possibile promuovere, ovvero trasmettere in modo efficace,

Dettagli

Formati disponibili: Sacco da 15 kg COMPOSIZIONE * Fiocchi di granoturco, fiocchi d orzo integrale, fave laminate, pisello proteico fioccato.

Formati disponibili: Sacco da 15 kg COMPOSIZIONE * Fiocchi di granoturco, fiocchi d orzo integrale, fave laminate, pisello proteico fioccato. Fiocco Nostrale Fiocco Nostrale della linea Nostrale Misti e Granaglie di Raggio di Sole è il complemento alimentare ideale per tutte le specie animali (conigli, cavalli e ruminanti) da somministrare in

Dettagli

Progetto MeetBull (per una filiera carne 100% italiana)

Progetto MeetBull (per una filiera carne 100% italiana) Progetto MeetBull (per una filiera carne 100% italiana) Per diminuire la dipendenza di ristalli dall estero, stringere una forte alleanza tra produttori di carne & latte e valorizzare il #madeinitaly!

Dettagli

P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A.

P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A. P.A. Enrico Costa Tecnico Bonifiche Sarde S.P.A. S W Strenghts (Punti di forza): ciò che l azienda è capace di fare bene Weaknesses (Punti di debolezza): ciò che l azienda non è capace di fare bene

Dettagli

AL SETTORE LAVORI PUBBLICI UFFICIO AGRICOLTURA

AL SETTORE LAVORI PUBBLICI UFFICIO AGRICOLTURA COMUNE DI Prot. n. Data di presentazione AL SETTORE LAVORI PUBBLICI UFFICIO AGRICOLTURA OGGETTO: D. Legislativi n. 99 del 29/3/2004 e n. 101/05 Domanda di accertamento del possesso dei requisiti di Imprenditore

Dettagli

FABBISOGNO ENERGETICO DEI CANI E DEI GATTI NEI DIVERSI STATI FISIOLOGICI

FABBISOGNO ENERGETICO DEI CANI E DEI GATTI NEI DIVERSI STATI FISIOLOGICI FABBISOGNO ENERGETICO DEI CANI E DEI GATTI NEI DIVERSI STATI FISIOLOGICI Fabbisogno energetico dei cani a diversi stati fisiologici (kcal/em). PESO CORPOREO (kg) MANTENIMENTO (kcal/em) TARDA GRAVIDANZA

Dettagli

Assistenza al suinetto e gestione dei baliaggi

Assistenza al suinetto e gestione dei baliaggi Assistenza al suinetto e gestione dei baliaggi Mazzoni Dr. Claudio Medico Veterinario Libero Professionista Suivet Reggio Emilia Professore a contratto c/o la facoltà di Medicina Veterinaria dell Università

Dettagli

Tabella razze animali minacciate da erosione genetica e loro areali

Tabella razze animali minacciate da erosione genetica e loro areali REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO 2007/2013 ATTUATIVO REG. (CE) N. 1698/05 MISURA 214 Pagamenti agroambientali AVVISO PUBBLICO

Dettagli

La gestione sanitaria per la sostenibilità degli allevamenti. Alfonso Zecconi

La gestione sanitaria per la sostenibilità degli allevamenti. Alfonso Zecconi La gestione sanitaria per la sostenibilità degli allevamenti Alfonso Zecconi Whittlestone 1958 A questo stadio dello sviluppo dell industria la2ero- casearia, due sono le cose più importan8: 1. Migliorare

Dettagli

L Indennizzo degli animali

L Indennizzo degli animali L Indennizzo degli animali Linee Guida e Modulistica 1 Sommario Premessa..3 Documentazione indennizzo L. 218/88....4 Documentazione indennizzo L. 33/68....5 Modello delega riscossione indennizzo....6 Modello

Dettagli

Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale

Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale Giornata di Studio "Progetto Extravalore" Utilizzo del Panello di girasole nell alimentazione animale Maria Federica Trombetta Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali Università Politecnica

Dettagli

Allegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 PREMESSE

Allegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 PREMESSE Allegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 TRATTAMENTO DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO: PERDITE DI AZOTO VOLATILE E CONTENUTO RESIDUO NELLE FRAZIONI PALABILE E NON PALABILE DEI MATERIALI TRATTATI

Dettagli

modulo E24 mod. ASP_13_SCIA_az-zootecnica vers. 00 dell 11-06-2013 GENERALITÀ DEL RICHIEDENTE Codice fiscale: Nato a: prov.

modulo E24 mod. ASP_13_SCIA_az-zootecnica vers. 00 dell 11-06-2013 GENERALITÀ DEL RICHIEDENTE Codice fiscale: Nato a: prov. ALLA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE di Dipartimento Prevenzione Per il tramite del SUAP del COMUNE DI Segnalazione Certificata Inizio Attività ( S.C.I.A. ) ai fini della registrazione di nuovo allevamento

Dettagli

ECONOMIA DEL BESTIAME

ECONOMIA DEL BESTIAME CORSO DI PREPARAZIONE AGLI ESAMI DI ABILITAZIONE PER AGROTECNICO E AGROTECNICO LAUREATO ECONOMIA DEL BESTIAME Docente: Dott. Agr. FRUCI ANTONIO Sezione 2011 Sede di BRIATICO (VV) ECONOMIA DEL BESTIAME

Dettagli

DISCIPLINARE DEL LIBRO GENEALOGICO DELLA RAZZA GRIGIO ALPINA PARTE GENERALE

DISCIPLINARE DEL LIBRO GENEALOGICO DELLA RAZZA GRIGIO ALPINA PARTE GENERALE DISCIPLINARE DEL LIBRO GENEALOGICO DELLA RAZZA GRIGIO ALPINA Articolo 1 Il Libro genealogico della razza bovina Grigio Alpina è gestito, ai sensi dell art. 3 della Legge n. 30 del 15 gennaio 1991, dall

Dettagli

AQUA Strumenti per il calcolo del bilancio dell'azoto a livello di allevamento Manuale

AQUA Strumenti per il calcolo del bilancio dell'azoto a livello di allevamento Manuale AQUA Strumenti per il calcolo del bilancio dell'azoto a livello di allevamento Manuale 1- Introduzione L'obiettivo del presente documento è quello di fornire le indicazioni necessarie per l'utilizzazione

Dettagli

Riproduzione animale: le regole in Lombardia

Riproduzione animale: le regole in Lombardia Riproduzione animale: le regole in Lombardia 1. Interventi di fecondazione artificiale La fecondazione artificiale può essere svolta esclusivamente da operatori iscritti all apposito albo regionale (sia

Dettagli

Vista la legge 15 gennaio 1991 n. 30 recante "disciplina della riproduzione animale";

Vista la legge 15 gennaio 1991 n. 30 recante disciplina della riproduzione animale; REGIONE PIEMONTE BU16 17/04/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 24 marzo 2014, n. 33-7300 Disciplina della riproduzione animale. Modifica delle istruzioni per l'applicazione in Piemonte del D.M.

Dettagli

6.1 Le schede operative per la gestione degli animali

6.1 Le schede operative per la gestione degli animali 6schede per la gestione in sicurezza degli animali in condizioni di emergenza 6.1 Le schede operative per la gestione degli animali Le seguenti schede suggeriscono i comportamenti più adeguati che le diverse

Dettagli

ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili

ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE. Prof.ssa Marina Gentili ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE Prof.ssa Marina Gentili 1 ALLEVAMENTO BOVINO DA LATTE FINALIZZATO ALLA PRODUZIONE DI LATTE VACCINO. PICCOLI ALLEVAMENTI (FINO A 50 CAPI) E GRANDI ALLEVAMENTI (200/300/500 CAPI).

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE 28 dicembre 1984, n. 16

LEGGE PROVINCIALE 28 dicembre 1984, n. 16 LEGGE PROVINCIALE 28 dicembre 1984, n. 16 Disciplina della riproduzione animale (b.u. 8 gennaio 1985, n. 2) Art. 1 Finalità La Provincia autonoma di Trento con la presente legge, al fine di favorire il

Dettagli

PROVINCIA DI VERCELLI

PROVINCIA DI VERCELLI PROVINCIA DI VERCELLI Piano Operativo Provinciale Anno 2002 LEGGE REGIONALE N. 63/78 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI ART. 15/A: CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L ACQUISTO DI BESTIAME DA RIPRODUZIONE.

Dettagli

ALLEGATO «ALLEGATO I GLOSSARIO

ALLEGATO «ALLEGATO I GLOSSARIO ALLEGATO «ALLEGATO I GLOSSARIO NA Numero di assegnazione (un numero assegnato arbitrariamente ad una particolare merce che figurerà in quanto tale sul certificato). Controllo fino a destinazione Capitolo

Dettagli

Mantenere la Produttività nei mesi Estivi

Mantenere la Produttività nei mesi Estivi Mantenere la Produttività nei mesi Estivi «Poiché la produttività rappresenta il 36% del margine degli allevamenti di suini, in relazione al 25% che rappresenta il prezzo dei mangimi, appare indispensabile,

Dettagli

Nozioni generali. Principali forme di trattamento

Nozioni generali. Principali forme di trattamento tano essere di vitale importanza per il benessere psicofisico del paziente, pertanto vale sempre la pena impegnarsi, anche quando la sindrome non venga diagnosticata subito dopo la nascita. Principali

Dettagli

BODY CONDITION SCORING

BODY CONDITION SCORING BODY CONDITION SCORING IN LAMA E ALPACA di Giulia Frezzato Introduzione Il controllo del peso in alpaca e lama è una pratica basilare per tenere monitorati stato clinico e nutrizionale degli animali. In

Dettagli

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL...

BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO. Recapito telefonico... A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... ALLEGATO E BRUCELLOSI BOVINA / BUFALINA / OVICAPRINA PRELIEVO CAMPIONI AL MATTATOIO Alla Sezione I.Z.S. di DR... Recapito telefonico. A.S.L. n... Data.../.../... MACELLO... N TEL... VIA... COMUNE...PROV.....

Dettagli

ANEMIA INFETTIVA DEGLI EQUIDI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN UN FOCOLAIO

ANEMIA INFETTIVA DEGLI EQUIDI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN UN FOCOLAIO ALLEGATO 2 ANEMIA INFETTIVA DEGLI EQUIDI SCHEDA DI RILEVAMENTO DATI IN UN FOCOLAIO La scheda deve essere compilata in ogni sua parte in maniera chiara e leggibile e deve essere datata e firmata dal veterinario

Dettagli

Organizzazione e filiera corta per far crescere il business

Organizzazione e filiera corta per far crescere il business Latte di ottima qualità prodotto, imbottigliato e venduto sempre all interno della stessa filiera. Un esempio felice di come una adeguata nutrizione degli animali, insieme a un oculata gestione della stalla

Dettagli

Software per l'analisi di fattibilità e redditività degli impianti

Software per l'analisi di fattibilità e redditività degli impianti Thematic Meeting Opportunità di innovazione nel campo dell efficienza energetica Sistemi di controllo degli impianti di digestione anaerobica, per ottimizzarne le rese energetiche Software per l'analisi

Dettagli

Per la specie Bufalina, la Razza Mediterranea è quella che riscuote maggior interesse al mondo per i suoi elevati standard produttivi che

Per la specie Bufalina, la Razza Mediterranea è quella che riscuote maggior interesse al mondo per i suoi elevati standard produttivi che Per la specie Bufalina, la Razza Mediterranea è quella che riscuote maggior interesse al mondo per i suoi elevati standard produttivi che nessun'altra razza bufalina riesce ad avere. Per questo motivo

Dettagli