Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze della Terra - Sez. di Mineralogia, Petrologia e Geofisica

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Alberto Carrara
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1 Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze della Terra - Sez. di Mineralogia, Petrologia e Geofisica Progetto finalizzato alla diffusione di iniziative di sviluppo sostenibile a livello locale Analisi dei fanghi di fondale acquatico dei canali della Provincia di Ferrara C.Vaccaro, E.Dezza, B.Galuppi REPORT FINALE Il progetto attinente lo studio dei fanghi di fondale acquatico dei canali, è partito con una raccolta preliminare di dati preesistenti comprendente tutta la Provincia di Ferrara. Con la collaborazione degli Enti preposti e dei Consorzi di bonifica, si è ottenuta una quantità sufficiente di dati che ci ha permesso di mettere a confronto concentrazioni di diversi elementi e pesticidi con i limiti di legge. Da questo è emerso come il DDT e lo zinco siano i contaminanti più abbondanti in tutti i canali del territorio. Alla luce dei dati a disposizione, si è constatato, però, come le informazioni inerenti ai canali passanti per la città di Ferrara, fossero scarse e difficilmente reperibili. Si è dunque pensato di modificare il progetto preliminare che prevedeva lo studio dei fanghi nella città di Ferrara, cambiando la zona di studio con una più disponibile a livello dati. Concentrazioni DDT nel l a provincia di Ferrara (anno 2000) concentrazioni DDT (ug/kg) valore limite C. Bianco Po di Volano Naviglio C. Vecchio Col. Orientale Guadora Gramicia Contarinello Bocchetta Cond. Generale Vallicelle Valliprove Salione Nuovo Calzolara fig.1 1

2 Concentrazioni Zn nel l a provincia di Ferrara (anno 2000) log concentrazione Zn (mg/kg) salione nuovo valliprove vallicelle conduttore generale valore limite bocchetta contarinello gramicia guadora canal bianco naviglio po di volano c.vecchio sc.copparo col. orientale fig.2 Da una elaborazione grafica (fig.1-2) si sono notate due aree con valori preoccupanti, una all altezza di Codigoro, nel Po di Volano, Basso Ferrarese, e una nella zona di Cento, nel Canale Guadora, Alto Ferrarese Tra le due, si è scelta come area campione lo Scolo Guadora. Questo canale consorziale di antica origine, ha funzione di scolo delle acque provenienti da aree di campagna, ma negli ultimi decenni è stato interessato anche dallo scarico di varie aziende. Di elevato impatto sono stati gli sversamenti dello stabilimento ex-chimiren, che sorge a pochi metri dalla parte ovest del canale (fig. 3), ditta attiva fino ai primi anni 90, produttrice di sostanze antiparassitarie per l agricoltura e di sostanze chimiche in genere. La zona attraversata dallo scolo è altimetricamente più bassa rispetto alle circostanti (area di interalveo). Ai suoi lati si trovano lo scolo Gorghi e il Canale di Cento- Canale Angelino che scorrono, rispettivamente, sul dosso di Corporeno verso est e sul dosso di Renazzo verso ovest. Il Guadora ha forti variazioni di portata: nei periodi di magra il particellato si deposita sul fondo e le sostanze inquinanti vengono assorbite dai fanghi, nei periodi di piena vengono poi rilasciate nelle acque. In una prima campagna (fig. 4) sono stati prelevati 12 campioni di acque e fanghi nello scolo Guadora e nei canali limitrofi quali il Canale di Cento, il Canale Angelino, lo scolo Gorghi e il Condotto Generale. Le analisi dei fanghi sono state effettuate con fluorescenza a raggi X, e hanno dato valori piuttosto contenuti in tutti gli elementi presi in considerazione (Ba, Ce, Co, Cr, La, Nb, Ni, Pb, Rb, Sr, Th, V, Y, Zn e Zr); solo lo zinco fa eccezione, rientrando in 2

1-2) si sono notate due aree con valori preoccupanti, una all altezza di Codigoro, nel Po di Volano, Basso Ferrarese, e una nella zona di Cento, nel Canale Guadora, Alto Ferrarese Tra le due, si è

3 un range tra i 67.2 e gli ppm, che supera il limite previsto dal D.lgs 471/99, All.1, Tab. A di 150 ppm (fig. 5). fig.3 I campioni d acqua, analizzati con plasma massa a quadrupolo, sono stati separati in due analiti, uno filtrato a 45 µ e uno tal quale, per differenziare i contaminanti presenti in soluzione e nel sospeso. Il rapporto tra i due evidenza come la concentrazione maggiore sia data dagli elementi nel sospeso. Prendendo come esempio il campione G4 (fig. 6), i valori più prossimi a 1 sono di quegli elementi che tendono ad essere presenti sia in soluzione che in sospensione, quali Te (1mg/l), Li (0.97 mg/l), Se (0,67 mg/l), B (0,6 mg/l) e As (0,4 mg/l). I campioni G1, G4 e G5, come sospeso, prelevati nello scolo Guadora, risultano superiori al limite del D.lgs. 152/99 in Fe (range ppm limite 2), Mn (range ppm limite 2), Zn (range ppm limite 0.5), Cu (range ppm limite 0.1) e Pb (range ppm limite 0.2). Gli elementi in soluzione rientrano tutti nei limiti. fig. 4 3

sospeso. Il rapporto tra i due evidenza come la concentrazione maggiore sia data dagli elementi nel sospeso. Prendendo come esempio il campione G4 (fig.

4 Una seconda campagna si è concentrata in soli tre punti di campionamento nello scolo Guadora, prelevando i fanghi a diverse profondità, fino a 3 m e analizzandoli in fluorescenza a raggi X. I risultati hanno dato valori tra i 90.1 e gli ppm, con il massimo nel punto B2 corrispondente allo scarico dell azienda ex-chimiren. Si nota come le concentrazioni maggiori siano contenute nei primi 50 cm di profondità (fig. 7), mentre scendendo in profondità i valori rientrano nel tenore di fondo medio dei suoli della Provincia di Ferrara (114 ppm). Sugli stessi campioni sono state effettuate analisi granulometriche che hanno dato una composizione prevalentemente fangosa (silt-argilla) in tutti i 3 m, con la presenza, solo nei primi 50 cm, di un 20% di sabbia. Un suolo argilloso tende ad intrappolare gli ioni e difficilmente a rilasciarli, dunque non sembra esserci il rischio che i contaminanti raggiungano strati del terreno più profondi ne che arrivino alla falda. 10,00 1,00 Co Cr Ni Pb V Zn 0,10 C1 C3 C4 C5 C6 C6b C8 G3 G4 G5 G6 G7 fig.4 Le analisi difrattometriche su due campioni prelevati uno nel Guadora e uno nel Condotto Generale, hanno dato risultati pressoché simili e quindi non ci è sembrato opportuno analizzarne altri. Entrambi confermano la presenza di quarzo, e quindi di sabbia, e di argilla, come confermato dalle analisi granulometriche. I fanghi sono stati prelevati in un ambiente riducente, ricco di sostanza organica e in zona satura. In queste condizioni lo Zn è totalmente immobile e non tende ad entrare in soluzione in fase liquida, quindi il rischio di diffusione dell inquinamento è molto ridotto. E stata proposta, dal Consorzio, una bonifica che prevede l interramento del canale nel tratto davanti allo stabilimento ex-chimiren: in questo caso andrebbero a cambiare le condizioni che da riducenti diventerebbero ossidanti. Ciò porterebbe ad una mobilitazione dello zinco e quindi alla possibilità di solubilizzare attraverso 4

Si nota come le concentrazioni maggiori siano contenute nei primi 50 cm di profondità (fig.

5 infiltrazioni. Inoltre, la sostanza organica libererebbe CO 2 e dunque lo zinco potrebbe passare ad uno stato gassoso che lo trasporterebbe via aerea, in zone anche distanti dalla sorgente, favorendo la diffusione dell inquinamento. Potrebbe essere, quindi, migliore lasciare la situazione com è se non si ha la possibilità economica di smaltire l intero volume di suolo inquinato che è di oltre 2000 m 3. FILTRATO/SOSPESO (campione acqua G4) 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Li Be B V Cr Fe Mn Co Ni Zn Cu Ga As Se Rb Sr Mo Cd Sb Te Ba Tl Pb Bi U fig. 5 log cc Zn (ppm) 150 ppm: limite D.M. A B D profondità (cm) fig. 6 5

distanti dalla sorgente, favorendo la diffusione dell inquinamento.

6 Il monitoraggio in continuo di tutta la zona (Guadora e canali limitrofi) è utile per evitare il rischio di diffusione, e rientra nell ob. strategico 7, che tutela l incolumità delle persone e dell ambiente. Potrebbe essere interessante sperimentare in piccola scala, in questa zona, metodi di bonifica e nuove tecnologie per recuperare il suolo, poi utilizzabili in aree più estese. Nello stesso tempo usare questa esperienza come esempio per le molte aziende che occupano l area contese, che ancora non tengono conto dell importanza che ha il controllo degli scarichi nei canali (ob. strategico 11). Il lavoro svolto, grazie all attenzione che il consorzio gli ha prestato, ha evitato che la zona attraversata dal Guadora tendesse a diventare sempre più degradata, a causa dell aspetto e degli odori sgradevoli emanati dallo scolo (ob. strategico 2). In base agli ob. strategici 1 e 8 inerenti alla divulgazione della ricerca, i dati ottenuti finora, sono stati in parte presentati al FIST Geoitalia, Congresso Nazionale di Scienze della Terra, svoltosi a Bellaria nel settembre 2003, mentre, l argomento della ricerca, e alcune elaborazioni grafiche sono state accennate nel Convegno Acqua e territorio del Grande Delta organizzato dal CIRAS nel Castello Estense di Ferrara il 3-4 ottobre L esperienza potrà essere portata come esempio in lezioni che l Università tiene agli studenti del Liceo Ariosto che già avevano partecipato ad un campionamento di fanghi. Si è inoltre creata una buona collaborazione con il Consorzio di bonifica Valli di Vecchio Reno che si è mostrato molto disponibile per l accesso a tutti i dati e per prelevare campioni. Anche Legambiente è a conoscenza del lavoro svolto ed è disponibile alla collaborazione e divulgazione della ricerca. 6

Potrebbe essere interessante sperimentare in piccola scala, in questa zona, metodi di bonifica e nuove tecnologie per recuperare il suolo, poi utilizzabili in aree più estese.

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