2. a. Il tasso di cambio a pronti dell euro in dollari statunitensi in data 23 aprile 2007 era 1,3557.
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- Umberto Rossini
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1 SOLUZIONI ESERCIZI CAPITOLO 8 1. Il sistema di determinazione dei tassi di cambio utilizzato per eseguire le operazioni in valuta estera ha subìto modifiche nel corso del tempo. Dal 1944 al 1971, secondo gli Accordi di Bretton Woods (Bretton Woods Agreement), il tasso di cambio di una valuta doveva essere sostanzialmente fisso e rientrare nell ambito di un intervallo definito intorno a un valore specifico, con l intervento del Governo sul mercato valutario (attraverso acquisti o vendite di valute) per assicurare che il tasso di cambio rimanesse all interno dell intervallo prefissato. Tali accordi, tuttavia, portarono a una situazione nella quale alcune valute (come il dollaro statunitense) divennero molto sopravvalutate, mentre altre (come il marco tedesco) divennero nettamente sottovalutate rispetto al loro valore reale. L Accordo di Washington del 1971 (Smithsonian Agreement) fu volto, quindi, al riallineamento delle valute: i principali Paesi si accordarono affinché il dollaro fosse svalutato (cioè, riportato verso il suo reale valore) e fu anche deciso un allargamento dei limiti di fluttuazione dei tassi di cambio consentiti, che passarono dall 1% al 2,25%. Nel 1973, con il Secondo Accordo di Washington (Smithsonian Agreement II), furono completamente eliminati i limiti alle variazioni dei tassi di cambio: questo accordo sancì in pratica la libera fluttuazione delle principali valute (regime di cambi flessibili o variabili), sistema che in parte è ancora in vigore. Tuttavia, alcuni Governi nazionali e alcune Banche Centrali hanno ancora il potere di intervento diretto nei mercati valutari per invertire la direzione dei tassi di cambio attraverso la manovra dei tassi di interesse. Per esempio, l aumento del tasso di interesse rende maggiormente attraente per gli investitori una valuta rispetto alle altre e, quindi, tale manovra può essere messa in atto per sostenere il tasso di cambio. Un altro fattore limitante la possibilità di libera variazione dei tassi di cambio è stata l adozione dell euro da parte di 13 Paesi europei. 2. a. Il tasso di cambio a pronti dell euro in dollari statunitensi in data 23 aprile 2007 era 1,3557. b. Poiché in data 7 febbraio 2007 un euro valeva 0,6941 e in data 23 aprile 2007 vale 0,6780, l euro si è deprezzato rispetto alla sterlina britannica. c. In data 7 febbraio, con 1 milione di euro l operatore ha acquistato un certificato di deposito del valore di ( *0,6941); in data 23 aprile il valore in euro del certificato di deposito è pari a ,31 ( /0,678), quindi il valore dell investimento è aumentato di , a. Il tasso di cambio a termine sei mesi dell euro in dollari statunitensi il 23 aprile 2007 per un acquirente era 1,3650. b. Il tasso di cambio a termine tre mesi dell euro in franchi svizzeri il 23 aprile 2007 per un venditore era 1, Il 23 aprile l operatore converte in yen ad un tasso di 160,91 yen per 1, ottenendo yen ( * 160,91). Il tasso di cambio a termine 1 mese dello yen in euro è 160,6898, quindi l ammontare di euro che l operatore ottiene dalla conversione è pari a ,17 ( yen /160,6898). 5. a. La banca italiana è esposta ad un deprezzamento dell euro nei confronti del dollaro. 1
2 b. La banca italiana ha collocato , pari a di dollari statunitensi (al momento del collocamento 1 = 1,3 USD a pronti). Dopo un anno, sul capitale maturano interessi pari a dollari ( * 5%* 12/12). Il montante è quindi pari a dollari che, al tasso di cambio a pronti dell euro alla fine dell anno di 1,2 USD/, sono pari a Il rendimento dell emissione è pari al 13,75% (( )/ ). c. Se il tasso di cambio a pronti dell euro alla fine dell anno fosse di 1,4 USD/, il montante di dollari sarebbe pari a Il rendimento dell emissione è pari a -2,50% (( )/ ). 6. a. La banca italiana è esposta ad un deprezzamento dell euro nei confronti della sterlina britannica. b. La banca italiana ha collocato , pari a di sterline britanniche (al momento del collocamento 1 = 0,7 GBP a pronti). Dopo un anno, sul capitale maturano interessi pari a ( * 10%* 12/12). Il montante è quindi pari a che, al tasso di cambio a pronti dell euro alla fine dell anno di 0,8 GBP/, sono pari a Il rendimento dell emissione è pari a -3,75% (( )/ ). c. Se il tasso di cambio a pronti dell euro alla fine dell anno fosse di 0,6 GBP/, il montante di sarebbe pari a ,67. Il rendimento dell emissione è pari a 28,33% (( , )/ ). 7. a. Ammontare del prestito = $ /1,225 = Ammontare del deposito = * 0,70 = Gli interessi a credito della banca maturati dopo un anno sul prestito erogato in dollari sono pari a $ ($ * 12% * 12/12) che, al tasso di cambio di 1,358 USD/, equivalgono a Gli interessi a debito della banca maturati dopo un anno sul deposito in sterline sono pari a ( * 10% * 12/12) che, al tasso di cambio di 0,848 GBP/, equivalgono a Pertanto, il reddito netto da interessi è pari a ( ). b. Al fine di ottenere un reddito netto da interessi pari a , gli interessi a debito sul deposito dovrebbero essere pari a ; il tasso di cambio GBP/ dovrebbe essere pari a 0,753 ( / ). 8. a. Ammontare del prestito in sterline = * 0,65 = Montante in euro alla fine dell anno = * (1+0,08*12/12) / 0,75 = Montante del CD = * (1+0,06 * 12/12) = Reddito netto = = Spread = / = -12,40% Al fine di mantenere lo spread al 2%, il montante sul prestito dovrebbe essere pari a * (1+ x *12/12) / 0,75 = (perché: ( )/ = 2% di 2
3 spread), da cui x=24,62% b.se la banca si copre dal rischio di cambio, il reddito netto da interessi si ottiene come: * (1+0,08*12/12) / 0,70 = Reddito netto = = Spread = / = -5,71% c. Al fine di mantenere lo spread al 2%, il montante sul prestito dovrebbe essere pari a * (1+ x *12/12) / 0,70 = (perché: ( )/ = 2% di spread), da cui x=16,31% 9. prezzo inizio mese tasso di cambio USD/ prezzo fine mese guadagno/perdita , /1,35= , /1,25= , /1,55= , /1,2= ,7 10. Quando il mercato di New York chiude, le operazioni di trading continuano a San Francisco; quando chiude il mercato di San Francisco, aprono i mercati di Hong Kong e di Singapore; quando chiudono i mercati di Hong Kong e di Singapore, apre il mercato di Francoforte; un ora dopo apre anche quello di Londra; e, prima che chiudano questi mercati, riapre quello di New York. Il mercato valutario è quindi realmente operativo ventiquattr ore su ventiquattro. 11. Esposizione netta i = (attività i passività i ) + (valuta acquistata i valuta venduta i ) = attività estere nette i + valuta acquistata i netta dove i = valuta del Paese i Quindi: a. Le attività estere nette della Banca C ammontano a 5 milioni (23mln 18 mln) b. La valuta estera acquistata netta della Banca C ammonta a -7 milioni (5 mln -12 mln). c. L esposizione estera netta è pari a 2 milioni. 12. La posizione valutaria di un intermediario finanziario, di solito, riflette quattro attività di trading: a) l acquisto e la vendita di valuta estera per consentire ai clienti di effettuare operazioni di commercio internazionale; b) l acquisto e la vendita di valuta estera per consentire ai clienti (o all intermediario finanziario stesso) di assumere posizioni in investimenti esteri reali e finanziari; c) l acquisto e la vendita di valuta estera a scopo di copertura, per neutralizzare l esposizione in una data valuta; d) l acquisto e la vendita di valuta estera a fini speculativi, attraverso la previsione o l anticipo delle oscillazioni future dei tassi di cambio. 13. Poiché ci si riferisce ai tassi di cambio diretti, si ha: 1+i,t =(1/S,USD ) * (1 + i US,t ) * F /USD,t (1+0,08)=(1/1,75) * (1+0,1) * F /USD,t 3
4 F /USD,t = 1,7181 Ci si attende che l euro si deprezzi nei confronti del dollaro. 14. I tassi di interesse negli Stati Uniti sono troppo elevati rispetto a quelli dell aerea euro: un investitore potrebbe avvantaggiarsi di tale situazione indebitandosi in euro, convertendoli in dollari nel mercato a pronti e simultaneamente vendere dollari nel mercato a termine. Alla scadenza, l investitore potrebbe consegnare i dollari e ottenere euro, saldare il suo debito e avere un surplus di euro. 15. L attuale tasso di cambio è / , ossia 0,01 per 1 yen. Il prossimo anno i beni giapponesi costeranno yen e quelli europei costeranno Quindi l euro si deprezzerà nei confronti dello yen. 16. Se vale la parità dei tassi di interesse, non è possibile per gli intermediari finanziari raccogliere e prestare risorse finanziarie in differenti valute per avvantaggiarsi delle differenze tra i tassi di interesse tra i differenti Paesi. Ciò dipende dal fatto che i tassi a pronti e a termine si aggiustano per assicurare che non possa avvenire alcun arbitraggio attraverso investimenti cross-border. Se esiste disparità, la vendita e l acquisto di valuta a pronti e a termine da parte di arbitraggisti assicura che in equlibrio la parità dei tassi di interesse è mantenuta. 17. Tra gli ostacoli alla sua validità vi sono gli ostacoli alla possibilità di arbitraggio: differenze tra I tassi debitori e creditori, spread tra prezzi bid e ask, altri costi di transazione, differenziali di tipo fiscale e anche gli interventi delle banche centrali nel mercato dei cambi. 18. In tal caso l equazione sarebbe scritta come 1+i D,t =(1/F /USD,t ) * (1 + i L US,t) * S,USD 19. a. Emissione di CD per : Montante dopo un anno= * (1+0,08* 12/12)= Erogazione di un prestito in Svizzera: Montante dopo un anno: ( *1,64)*(1+0,04*12/12) = CHF Acquisto di euro al tasso a termine di 1,5 CHF/ : CHF /1,5 = Spread = ( )/ = 5,71% b. Il tasso a termine che impedisce l arbitraggio è F t = (1,64*(1+0,04))/ (1+0,08) = 1,5793 CHF/ 20. La bilancia dei pagamenti presenta un saldo nullo, come ogni documento contabile costruito sulla base del principio della partita doppia. Un modo intuitivo per comprendere perché questo succede consiste nel pensare all analogia fra un Paese e un singolo consumatore. Quando un individuo spende in beni e servizi più di quanto guadagna (ossia, ha un deficit nel conto delle partite correnti), deve prendere in prestito fondi per finanziare i propri acquisti oppure vendere una parte 4
5 delle proprie attività finanziarie. Ciò che vale per un individuo vale anche per un Paese. In particolare, un consumo netto eccessivo da parte di un Paese in beni o servizi esteri (sicché le importazioni superano le esportazioni) deve essere finanziato prendendo in prestito da investitori all estero o liquidando le attività di quel Paese (per esempio, attraverso la vendita delle azioni ordinarie emesse da imprese nazionali e/o la vendita di proprietà immobiliare agli stranieri). In altre parole, in un Paese sono necessari flussi di cassa in entrata netti sufficienti per finanziare il deficit dovuto al consumo eccessivo di beni e servizi esteri. 21. Dopo essere risultato in consistente attivo per dodici anni consecutivi, nel 2005 il saldo delle merci si è azzerato. Rispetto al passato si è registrato un consistente aumento delle importazioni, superiore all aumento delle esportazioni, quasi interamente dovuto all aumento dei prezzi dei prodotti energetici. Nel biennio il prezzo del petrolio ha infatti raggiunto un livello storicamente molto elevato. 22. La crescente attività di trading in valute è motivata da diversi fattori, tra i quali la presenza di elevata volatilità e di marcati trend che hanno indotto gli operatori a investire nelle valute con una forte tendenza al rialzo (come l euro). L elevata volatilità ha anche comportato un crescente bisogno di copertura del rischio di cambio, che ha a sua volta comportato un aumento dei volumi di negoziazione di valute. Inoltre, gli elevati differenziali tra i tassi di interesse di Paesi diversi hanno portato a una crescente diffusione del carry trade, meccanismo in base al quale gli operatori prendono a prestito valute con un basso tasso di interesse (per esempio yen) e investono i fondi presi a prestito in valute con un elevato tasso di interesse (per esempio sterline o dollari statunitensi). Infine, alcuni investitori usano in misura crescente le valute come una vera e propria asset class in alternativa alle azioni e alle obbligazioni. 5
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