Verso nuovi orizzonti della scuola
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- Leone Fontana
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1 Verso nuovi orizzonti della scuola a cura di Antonia Tordella 1 Con la pubblicazione del documento La Buona Scuola, elaborato dal Ministero della Pubblica Istruzione nel settembre del 2014, si è dato vita ad un periodo di riflessione partecipata sulla scuola e l insieme delle problematiche che da essa e ad essa si originano e riconducono. Il documento ha l intento di riposizionare la Scuola al centro della vita culturale della società e ripristinare il suo ruolo originario di ente primario di formazione di ogni cittadino futuro. La logica sottesa è quella di rileggere e rielaborare ciò che esiste alla luce delle nuove prospettive e dei nuovi traguardi formativi richiesti, collocando il sistema scolastico italiano all interno della cornice europea dell istruzione, consolidandone al contempo la propria identità. Prendere coscienza del sistema valoriale che ogni intervento educativo e formativo comporta e proiettarlo verso l acquisizione di competenze nuove, più aderenti alla realtà socio-culturale è la sfida che la Scuola come istituzione democratica deve affrontare per assolvere il proprio ruolo di competenza. Si aprono nuovi orizzonti di interpretazione su discipline e/o insegnamenti già presenti, che considerati da angolazioni e prospettive nuove, offrono l opportunità di valorizzarne il ruolo e le funzioni che sembravano o erano offuscate e svalorizzate. Si pensi al nuovo ruolo dell insegnamento della musica, della storia dell arte che sembrano riacquistare una nuova vita. Non mancano nuovi insegnamenti e contenuti applicativi che trovano origine nel progresso e nello sviluppo tecnologico contemporaneo, ci riferiamo naturalmente alle tecnologie digitali e alle esigenze di 1 Antonia Tordella, Insegnant e presso Istituto Comprensivo Aldo Moro di Sutri (VT), Formatrice, Consulent e e Referente presso INDIRE. 1
2 comunicazione in un contesto mondiale globalizzato. È considerato importante anche l ambito economico con l inserimento nei piani di studio di contenuti di economia per tutte le scuole secondarie di secondo grado. La nuova alfabetizzazione coinvolge proprio le tecnologie digitali, l economia e le lingue straniere. Tradizione e innovazione non sono agli antipodi, ma vanno a braccetto; la tradizione fornisce la molla per lo slancio verso il progresso mentre l innovazione è necessaria per riallineare la scuola a rispondere alle richieste odierne della società liquida sotto l effetto della globalizzazione socioeconomico-culturale. Il tutto nell ottica della trasparenza e dell informazione chiara, basata sui canoni di una valutazione continua e responsabile, sempre tesa alle azioni di miglioramento qualitativo del sistema scolastico. L obiettivo finale è potenziare la trasversalità del sapere e promuovere la Cittadinanza attiva di ognuno. Il quadro di riferimento propone un architettura scolastica innovativa che recupera e valorizza ciò che già è presente e si integra con metodologie e insegnamenti nuovi, proiettando il sistema dell istruzione in una dimensione moderna. Focalizzando l attenzione sugli aspetti più strettamente scolastici, considereremo analiticamente le voci che intendono aprire nuovi orizzonti scolastici e quindi formativi. Voci come la musica, la storia dell arte, linguaggi e lingue comunitarie, la tecnologia digitale, il coding, il problem solving, competenze, valutazione ossia tematiche che acquistano nuova rilevanza e che integrate con nuovi temi introducono le nuove frontiere dell apprendimento. 2
3 Musica La proposta di inserire l insegnamento della musica tra le discipline obbligatorie nell ultimo biennio della scuola primaria va nella direzione del recupero della storia culturale del nostro Paese (detto del bel canto ) nonché del ritrovamento della nostra identità. Questo è quanto recita il documento La Buona Scuola: L insegnamento pratico della musica va riportato nelle scuole primarie attraverso docenti qualificati, e rafforzato nelle scuole secondarie di primo grado attraverso la formazione dei docenti di musica già in servizio. Tale insegnamento ha quindi l obiettivo di incentivare la creatività e la libera espressione comunicativa. Storia dell arte L introduzione e l incremento delle ore d insegnamento della storia dell arte nel sistema scolastico italiano sono finalizzate anch esse al recupero delle nostre tradizioni storiche, culturali, creative, nonché a dare la giusta collocazione e valorizzazione alle preziose risorse artistiche che il nostro Paese possiede, perché possano offrire opportunità ed aperture a strade imprenditoriali. Si legge nel testo preso in esame La capacità di leggere e di produrre bellezza è un elemento costitutivo del nostro essere Italiani: dobbiamo valorizzarla, farne un vantaggio comparato che, come Italia, ci aiuti anche in prospettiva a mantenere un giusto posizionamento internazionale. Educazione fisica Il concetto di inclusione è molto in voga nella scuola in questi ultimi tempi. A tale proposito si fa riferimento a tutto il sistema dei bisogni educativi speciali che sono contrassegnati dalle diciture DSA, BES, diversamente abili, che la recente normativa ha introdotto e trattato. In questo contesto allargato si fa riferimento anche al bisogno di introdurre l educazione motoria e lo sport a scuola, in particolare nella primaria. Farlo significa aumentare l inclusione sociale, contrastare il bullismo e la violenza, promuovere la crescita sana ed equilibrata dei bambini e dei ragazzi. Ed è anche una fondamentale politica per la salute. 3
4 Lingue straniere Questa è l era della nuova alfabetizzazione. Si tratta dell apprendimento delle lingue straniere, in cui i nostri alunni sono ancora carenti rispetto ai loro coetanei europei. Poiché questa situazione può pregiudicare il futuro personale e lavorativo, la scuola deve assolutamente intraprendere una progettazione e pianificazione efficace per consentire a tutti gli alunni l acquisizione di competenze linguistiche (soprattutto la lingua inglese) adeguate; perciò dobbiamo fare in modo che l apprendimento sia precoce, attivando percorsi fin dalla scuola dell infanzia, come già accade in alcuni territori. Il testo continua affermando: è fondamentale che una parte di ciò che i bambini imparano sia veicolato direttamente in lingua straniera, potenziandone l apprendimento nella scuola primaria. Esiste una metodologia sperimentata con successo, si chiama CLIL (Content and Language Integrated Learning) che è già stata avviata in via sperimentale negli istituti scolastici di secondo grado, che deve essere diffusa in maniera capillare su tutto il territorio nazionale. CLIL La metodologia CLIL, cioè l insegnamento di una o più discipline curriculari in lingua inglese già presente nelle nostre scuole secondarie per il quinto anno dei licei e degli istituti tecnici è sperimentata con successo. Tale metodologia è da estendere anche alla scuola primaria e secondaria di primo grado. Ma esiste la necessità di approfondire la conoscenza e l uso delle lingue straniere nei docenti. Questo può essere reso possibile attraverso un rafforzamento deciso del Piano di Formazione con un attenzione specifica alla preparazione dei docenti per l insegnamento delle loro discipline in lingua straniera. Alfabetizzazione digitale I nativi digitali come sono chiamati coloro che sono nati nell era digitale sono e debbono essere sia fruitori (consumatori) che produttori di oggetti e tecnologie digitali. Ciò comporta che non ci si fermi all uso superficiale 4
5 dello strumento digitale ma si vada oltre. Occorre conoscere le procedure codificate e le logiche per comprendere e formulare, nonché progettare oggetti e programmi informatici. Ossia conoscere e praticare il coding. Coding Conoscere ed usare il linguaggio logico di programmazione informatica è un traguardo ambizioso, previsto da un piano nazionale per l introduzione del coding in tutti gli ordini e gradi di scuola, a partire dalla primaria, nella quale entro tre anni gli alunni dovranno imparare a risolvere problemi complessi con la logica del paradigma informatico. Tale iniziativa si basa sul valore della formazione dovuta alla logica computazionale poiché pensare in termini computazionali significa applicare la logica per capire, controllare, sviluppare contenuti e metodi per risolvere i problemi e cogliere le opportunità che la società già oggi ci offre. Il coding è in linea con l obiettivo di rendere gli alunni produttori di tecnologia digitale consapevolmente e criticamente. Una fase successiva a questa iniziativa è la predisposizione di un programma per la formazione di Digital maker anche attraverso accordi con imprese ed editoria digitale. Ogni studente avrà l opportunità di vivere concretamente un esperienza di creatività e di acquisire consapevolezza digitale, educandosi all uso positivo e critico dei social media e degli altri strumenti della rete. Considerando che un obiettivo finale è potenziare la trasversalità del sapere e promuovere la Cittadinanza attiva di ognuno, queste attività sono un valido supporto al suo raggiungimento. Sapere e saper fare È nel Laboratorio che il sapere si esercita e si trasforma in saper fare. È nel laboratorio che la creatività e la sperimentazione permettono la concretizzazione di idee originali e innovative. Occorre puntare su una didattica fondata sul problem solving per formare menti progettuali e tese alla gestione e soluzione di problemi. Nel contesto odierno va promossa un interpretazione dei laboratori come palestre di innovazione, legata allo 5
6 stimolo delle capacità creative e di problem solving degli studenti. Sicuramente ciò potrebbe rivelarsi la via giusta per incrementare la preparazione nelle discipline scientifiche che risulta carente a livello nazionale. Problem solving Per padroneggiare la metodologia del problem solving, non occorrono competenze specifiche legate a una determinata area di conoscenza ma, piuttosto, quelle competenze trasversali che consistono nel riuscire a guardare i problemi da un punto di vista differente per trovare soluzioni che possono essere sotto gli occhi di tutti, ma non facili da cogliere. Compito del problem solving è quello di trasformare un problema ben definito in un progetto da gestire. Se il problem setting individua cosa fare, il problem solving individua come farlo. La promozione di un atteggiamento mentale atto ad affrontare le sfide problematiche incontrate è una competenza elevata che l intero sistema scolastico deve perseguire. Formare delle menti progettuali pronte a trovare strategie di intervento è garanzia di successo formativo. 6
7 Competenze Si è parlato in precedenza di sapere e di saper fare. Sapere e agire da cui il sapere agito come una definizione possibile di competenza. Il termine competenza si presta a molteplici interpretazioni e definizioni, non sempre univoche. Un tentativo di esplicazione si può avere se si prende come esempio l esperienza di quando ci si trova di fronte a una problematica e usiamo il nostro sapere per promuovere azioni finalizzate a superare l ostacolo/problema, secondo le nostre conoscenze e abilità. Quindi si agisce usando il nostro sapere, per attuare delle performance. La competenza implica contemporaneamente la conoscenza dichiarativa e quella procedurale, perché le conoscenze non devono soltanto essere ripetute verbalmente, ma devono essere usate come strumenti d azione (nella soluzione di problemi, per esempio). Essa richiede sia la cognizione che la metacognizione, una vera competenza infatti non si limita alla padronanza dell esecuzione, ma comprende la capacità di fare e di spiegare come si fa e perché. Valutazione Il miglioramento dell azione formativa del sistema scolastico è promossa e monitorata della valutazione della scuola nella sua complessità. L avvio del Progetto Vales e l istituzione del SNV sono espressione di questa volontà di crescita promozionale della qualità dell insegnamento. Certo le scuole si dovranno confrontare con alcune richieste impegnative e nuove. A fronte del processo di miglioramento continuo, l autoriflessione che le scuole debbono mettere in atto sul proprio operato, dovrebbe contribuire a promuovere la cultura della valutazione come opportunità di valorizzazione e crescita. Spesso invece è intesa come espressione di giudizio sull operato, per cui nell accezione negativa del temine. La valutazione espressa a diversi livelli coinvolge tutti gli operatori della scuola e li rende attori attivi, responsabilizzandoli, richiedendo il loro contributo affinché un sistema complesso, come lo è la scuola, funzioni e possa assolvere pienamente il proprio compito. 7
8 Conclusioni Attuare una Buona Scuola secondo questi presupposti richiede una revisione appropriata dell organizzazione oraria dei piani di studio dei vari ordini di scuola e un valido aggiornamento dei curricoli; implica inoltre un piano di formazione efficace dei docenti, per incrementare il loro livello di competenza didattica e valorizzarne la professionalità. Occorrono freschi investimenti destinati al potenziamento degli spazi per laboratori e attrezzature innovative per insegnare in modo più efficace. E, al di là di cosa insegnare nella scuola, cioè i saperi disciplinari da trasmettere, forte deve essere l invito a spostare l insegnamento della materia al metodo. Come è richiesto dal paradigma dell apprendimento. I contenuti sono importanti ma, facendo riferimento alla questione dell interdisciplinarietà nell ottica dell unitarietà del sapere, la competenza, da promuovere come obiettivo ultimo dell azione formativa scolastica, è intesa come qualcosa di trasversale rispetto ai settori di esperienza e alle discipline. Imparare ad imparare è il sommo obiettivo a cui ogni sistema scolastico deve tendere e racchiude in sé il senso dell istituzione scolastica stessa. 8
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