Diritto commerciale l. Lezione 09/10/2015
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1 Diritto commerciale l Lezione 09/10/2015
2 Dimensioni dell impresa: - piccolo imprenditore - imprenditore medio-grande
3 Dimensione dell impresa come «misura» dell organizzazione della stessa. Etero-organizzazione (impresa) Auto-organizzazione (lavoro autonomo)
4 La (etero) organizzazione di impresa è: - Organizzazione funzionale tra «cose» Azienda (art c.c.) come complesso dei beni organizzati per l esercizio dell impresa - Organizzazione funzionale tra persone (art c.c.) : l imprenditore è il capo dell impresa e da lui dipendono gerarchicamente i suoi collaboratori
5 Evoluzione del concetto di «organizzazione» d impresa: L impresa può fare a meno del lavoro umano (anche integralmente sostituito dal lavoro meccanico) ma anche della «azienda» intesa come complesso di beni organizzati dall imprenditore
6 1) fenomeno del «decentramento» organizzativo: nel ciclo di fabbricazione di un prodotto ci si serve dei risultati di cicli produttivi che risalgono ad iniziative altrui (semilavorati, accessori ) 2) fenomeno dell organizzazione telematica: a scapito dell organizzazione di mezzi reali e personali propri o altrui
7 In questo caso l organizzazione rimane «invisibile» alla clientela: cd. home banking, che propone servizi bancari a condizioni particolarmente favorevoli (lo stesso per i servizi assicurativi)
8 Art c.c.: Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e tutti coloro che esercitano un attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia
9 Il piccolo imprenditore: - art c.c. - se coltivatore diretto del fondo, art c.c. e art. 44 Costituzione - se artigiano, la legge quadro 443/85 e art. 45 Costituzione - se piccolo commerciante e artigiano, art. 1 l. fall.
10 Requisiti: Il piccolo imprenditore nel codice civile - l imprenditore deve prestare il proprio lavoro nell impresa - Il suo lavoro e quello dei familiari deve prevalere su tutti gli altri fattori produttivi - La prevalenza deve essere qualitativofunzionale e non quantitativa
11 Coltivatore diretto del fondo: Art c.c.: Quando l affitto ha per oggetto un fondo che l affittuario coltiva col lavoro prevalentemente proprio o di persone della sua famiglia, si applicano le norme che seguono
12 L imprenditore artigiano legge n. 860/1956: era artigiana «a tutti gli effetti di legge», l impresa che produceva beni o servizi di natura artistica o usuale La qualifica artigiana era riconosciuta anche alle imprese costituite in forma di società (società cooperative e società in nome collettivo)
13 legge quadro sull artigiano (443/85) istituisce l Albo provinciale delle imprese artigiane e definisce artigiana : - le imprese che hanno ad oggetto la produzione di beni (anche semilavorati) o la prestazione di servizi - le imprese in cui l artigiano svolge «in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo»
14 - le imprese che rispettano i limiti dimensionali previsti dalla legge. Esempi: per l impresa che opera nel settore delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell abbigliamento su misura, un massimo di 32 dipendenti;
15 per l imprese di costruzioni edili, un massimo di 10 dipendenti; per l impresa che non lavora in serie, un massimo di 18 dipendenti; per l impresa che lavora in serie, ma con lavorazione non del tutto automatizzata, un massimo di 9 dipendenti
16 L impresa artigiana può costituirsi in forma societaria: - soc. cooperativa - Snc - Srl unipersonale - Sas - Srl pluripersonale
17 il piccolo imprenditore nella legge fallimentare Art. 1, comma 1: Sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori che esercitano una attività commerciale, esclusi gli enti pubblici
18 Art. 1, comma 2: Non sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori di cui al primo comma, i quali dimostrino il possesso congiunto dei seguenti requisiti:
19 a) aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza o dall inizio dell attività se di durata inferiore, un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila
20 b) aver realizzato, in qualunque modo risulti, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell istanza di fallimento o dall inizio dell attività se di durata inferiore, ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro duecentomila
21 c) avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro cinquecentomila
22 L imprenditore che non superi i parametri a), b), c) non sarà assoggettato alle procedure concorsuali, anche nel caso in cui esorbiti dalla nozione di piccolo imprenditore ex art c.c.
23 Conclusione: - L art c.c. ha funzione meramente esemplificativa delle figure dei piccoli imprenditori - La norma si limita, quindi, ad indicare i soggetti tenuti all iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese, esentati dall obbligo delle scritture contabili
24 - Ma la nozione rilevante, ai fini fallimentari, è solo l art. 1 l. fall.
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