CLASSE DI ELEMENTO TECNICO: PARETI INTERNE
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- Ilario Umberto Stefani
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1 CLASSE DI UNITA TECNOLOGICA: PARTIZIONE INTERNA UNITA TECNOLOGICA: PARTIZIONE INTERNA VERTICALE CLASSE DI ELEMENTO TECNICO: PARETI INTERNE
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3 Le pareti interne verticali, insieme agli infissi interni verticali, ed agli elementi di protezione, sono le classi di elementi tecnici che fanno capo all unità tecnologica Partizione interna verticale, nella classe di unità tecnologica Partizione interna; Per parete interna verticale si intende, secondo la norma UNI 8290, l insieme degli elementi tecnici verticali del sistema edilizio aventi la funzione di dividere ed articolare gli spazi interni del sistema edilizio stesso In particolare, tramite gli infissi interni verticali, le partizioni interne verticali permettono l'utilizzazione dei vari ambienti, determinando relazioni tra gli spazi interni, separandoli o consentendo la comunicazione tra essi
4 Le pareti interne devono pertanto assolvere alle seguenti funzioni: 1) Determinare la separazione fisica, acustica, termica e ottica tra due o più ambienti (solo in casi molto rari le pareti interne sono costituite da materiali traslucidi) 2) Delimitare gli spazi interni in funzione delle esigenze psicologiche dell utenza 3) Consentire l installazione di mobili, apparecchiature ed impianti utili allo svolgimento delle attività dell utenza Le pareti interne sono strutture che determinano una frontiera fisica e che possono svolgere anche funzioni di supporto per gli infissi interni verticali.
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8 Nomenclatura di elementi costituenti le pareti Elemento di parete: realizza le funzioni principali di dividere e conformare gli spazi interni Zoccolino o battiscopa: elemento di raccordo, finitura e protezione, tra la parete e la finitura del solaio Giunto laterale verticale: elemento di raccordo con la struttura portante, con le pareti esterne, con altre partizioni Giunto superiore orizzontale e giunto inferiore orizzontale: elementi di raccordo col solaio superiore e inferiore
9 Giunto intermedio orizzontale o verticale: elementi di raccordo tra due parti della parete Sopralzo: elemento della parete, portato di solito ad un'altezza superiore a quella delle porte, e distinto funzionalmente o visivamente dalla parte inferiore Fascia di aggiustaggio: elemento della parete distinto visivamente o funzionalmente e posto superiormente o lateralmente alla parete, con compiti di raccordo rispetto alle strutture, alle partizioni, ed in generale ad altri elementi tecnici
10 I REQUISITI Indipendente dalla connotazione morfologica e strutturale delle pareti interne, il criterio fondamentale di progettazione di ogni singola soluzione è, come già detto in precedenza, sempre la sua rispondenza prestazionale al sistema di requisiti propri del sistema ambientale che caratterizza l edificio. Il sistema di requisiti di base per la progettazione delle partizioni interne verticali, è classificato in funzione delle seguenti cinque classi di esigenze: 1. SICUREZZA 2. GESTIONE 3. ASPETTO 4. BENESSERE 5. FRUIBILITA
11 1. SICUREZZA - stabilità statica - reazione al fuoco - resistenza al fuoco - resistenza agli urti - sicurezza ai fenomeni elettrici - protezione da intrusioni umane e animali - sicurezza al contatto - resistenza ai carichi sospesi - resistenza ad agenti esterni 2. GESTIONE - contenimento dei consumi energetici - durabilità e manutenibilità - ripristinabilità - integrabilità tra elementi di produzione diversa 3. ASPETTO - assenza di difetti superficiali - regolarità d aspetto - gradevolezza al tatto - benessere visivo 4. BENESSERE - isolamento acustico - resistenza all acqua - isolamento termico - assorbimento acustico - controllo della condensazione interstiziale e superficiale - resistenza al calore - assenza di produzione di azioni nocive 5. FRUIBILITA - attrezzabilità - spostabilità e ricollocabilità
12 1. SICUREZZA Stabilità statica Le pareti interne devono sopportare senza alterazioni le sollecitazioni permanenti, concentrate o diffuse, derivanti dal loro peso proprio, dall'elasticità delle strutture su cui gravano, dai sovraccarichi derivanti dall'uso Resistenza ad agenti esterni Non deve subire danni o alterazioni a causa del calore, della luce e dell azione di agenti chimici e biologici. Sono particolarmente interessati al requisito gli strati esterni della parete Reazione al fuoco Le partizioni in genere, non devono presentare caratteristiche di infiammabilità in relazione all elevato irraggiamento termico, a breve contatto con corpi incandescenti o con scintille. La prestazione coinvolge soprattutto le finiture esterne e le canalizzazioni che sono le parti più esposte e suscettibili all'innesco della fiamma
13 1. SICUREZZA Resistenza al fuoco Le pareti non devono causare danni in caso di incendi e devono opporsi alla sua diffusione. Devono in altre parole, anche quando non collaborano alla sicurezza statica dell'edificio, conservare per un certo tempo alcune prestazioni utili alla sicurezza, quali la stabilità, meccanica, la tenuta al fumo e l'isolamento termico. Tipici divisori per i quali è richiesta una specifica resistenza al fuoco sono quelli che perimetrano le scale e le zone compartimentate. Resistenza agli urti Le pareti non devono subire deformazioni o alterazioni significative a causa degli urti derivanti dall'uso normale. In particolare urti accidentali di persone o cose non devono compromettere le esigenze di sicurezza e di mantenimento dell'integrità
14 1. SICUREZZA Protezione da intrusioni umane e animali Ove richiesto, le pareti devono presentare caratteristiche di resistenza meccanica tali da fornire adeguata protezione nei confronti di tentativi di intrusione indesiderata di persone o animali Resistenza ai carichi sospesi Le pareti idonee alla sospensione e al fissaggio di contenitori ed attrezzature di normale impiego, non devono subire danni a causa dell'applicazione dei dispositivi di ancoraggio, né deformazioni significative in conseguenza di sovraccarichi Sicurezza ai fenomeni elettrici Le pareti devono garantire gli effetti di fenomeni elettrici ed elettromagnetici pericolosi al contatto e suscettibili di provocare incendi. Tutti gli strati e i materiali costituenti sono interessati dal requisito
15 2. GESTIONE Contenimento dei consumi energetici Deve essere limitata la dispersione di calore tra diversi ambienti. Sono particolarmente interessati tutti gli strati della parete ma è quello isolante a dare un maggiore contributo al soddisfacimento del requisito Durabilità e manutenzione Deve essere, in condizioni di ordinaria manutenzione, in grado di sopportare azioni esterne senza subire alterazioni non eliminabili con operazioni di semplice pulitura e senza che queste inducano degradi che possano compromettere le prestazioni dell intera parete. Sono principalmente interessati al requisito gli strati di finitura e la conformazione complessiva della parete
16 3. ASPETTO Assenza di difetti superficiali Non devono presentarsi difetti di planarità sulle facce, nonché macchie, gobbe, crateri, fessure ecc. Sono principalmente interessati gli strati di finitura e lo strato di supporto a cui sono collegati Regolarità d aspetto Non devono presentarsi differenze geometriche e cromatiche tra le zone dello stesso elemento ed inoltre deve essere limitata la localizzazione di macchie dovute a zone di deposito eterogeneo della polvere. Sono principalmente interessati al requisito gli strati di finitura e la conformazione complessiva della parete
17 4. BENESSERE Isolamento acustico Le pareti interne devono fornire un attenuazione acustica tale da contribuire a mantenere nei locali livelli sonori compatibili con lo svolgimento delle attività previste. L isolamento acustico della parete interna è imposto per legge nei divisori di molte destinazioni d uso, come l edilizia scolastica. L isolamento acustico può riguardare sia l isolamento interno ad una stessa unità che tra unità immobiliari contigue.
18 4. BENESSERE Resistenza all'acqua Le pareti interne non devono subire alcun danno al piede da contatto con acqua di lavaggio dei pavimenti, né danno non facilmente riparabile per effetto di getti d'acqua accidentali. Nelle pareti per locali sanitari, per servizi igienici e per cucine, è richiesta una vera e propria resistenza all'acqua, sia per presenza prolungata (vapore condensato), sia per pulizia mediante lavaggio Isolamento termico Nelle pareti interne è richiesto solo se i locali hanno o possono avere temperature di esercizio differenti. Nella residenza ad esempio, ciò si verifica tra i locali abitati e passaggi o scale aperti verso l esterno o non riscaldati
19 4. BENESSERE Assorbimento acustico Le pareti interne devono contribuire a regolare l assorbimento di suoni in funzione delle attività che vi si svolgono e della dimensione dei locali. Infatti in certi casi un elevata riflessione è negativa perché rafforza la rumorosità dell ambiente e provoca code sonore ed echi, in altri casi è positiva perché rafforza i suoni Controllo della condensazione interstiziale e superficiale Le pareti interne isolate termicamente, non devono subire alcun danno a causa dell'umidità proveniente dai locali per i fenomeni di condensa prodottisi all'interno della parete o sulla sua superficie
20 4. BENESSERE Resistenza al calore Le pareti non devono subire danni, deformazioni o alterazioni dell'aspetto a causa di aumenti di temperatura localizzati o estesi, provocati da impianti o da apparecchiature di riscaldamento domestico o a causa di differenze di temperatura tra i locali separati da esse Non produzione di azioni nocive Non deve emettere gas, polveri, radiazioni nocive o odori sgradevoli, né favorire lo sviluppo di germi patogeni né consentire il ristagno di sporcizia e l annidamento di organismi animali. Tutti gli strati e gli elementi di finitura sono interessati al requisito
21 5. FRUIBILITA Spostabilità e ricollocabilità Le pareti soddisfano questo requisito, utile in alcune destinazioni d uso come uffici e terziario, se gli elementi tecnici possono essere spostati dalla sede iniziale e ricollocati in altre sedi senza subire danni, senza causare danneggiamenti a componenti di altri sottoinsiemi, e con un impiego limitato di manodopera e di attrezzature
22 4. FRUIBILITA Attrezzabilità Le pareti soddisfano questo requisito quando è possibile inserire, o comunque integrare nella parete stessa, canalizzazioni impiantistiche e provvedere facilmente alla loro ispezione, manutenzione, riparazione e sostituzione. Tali pareti devono consentire la messa in opera, la sospensione e il fissaggio di attrezzature pensili o appoggiate al pavimento. Si tratterà in altre parole di applicare apparecchi sanitari, corpi scaldanti, arredi, accessori ecc. Questo requisito comporta un adeguata resistenza meccanica, una sufficiente compattezza del materiale ed eventualmente la predisposizione di zone di aggancio. La richiesta dell attrezzabilità è funzione della destinazione d uso dell edificio. Per un appartamento si ritiene soddisfatto il requisito se è possibile incorporare canalizzazioni elettriche, per l acqua, il riscaldamento, il gas, applicare dispositivi per la sospensione, applicare gli abituali rivestimenti e le piastrelle.
23 STRATI FUNZONALI PRINCIPALI Un analisi delle prestazioni offerte dalle pareti interne permette l individuazione di strati funzionali, attraverso cui si esplicita la loro funzione, e conduce alla definizione delle loro caratteristiche fisicotecniche. E possibile individuare strati funzionali primari e integrativi.
24 STRATI FUNZONALI PRINCIPALI Funzione di resistenza Strato portante ed autoportante Hanno rispettivamente la funzione di resistere staticamente ai carichi trasmessi dai solai sovrastanti, (o da strutture di collegamento verticale quali scale o nuclei ascensore), il secondo di supportare gli altri elementi della parete mantenendola in posizione verticale nelle normali condizioni di uso e sollecitazione. Deve essere dimensionato in modo tale da resistere alle sollecitazioni dell utenza e, se richiesto, di rispondere al requisito di attrezzabilità.
25 STRATI FUNZONALI PRINCIPALI Funzione di tenuta Lo strato di impermeabilizzazione e di resistenza all acqua Ha la funzione di impedire il passaggio di acqua (di lavaggio, di condensazione) negli strati retrostanti. In quanto strato superficiale, si trova anche ad assolvere alla funzione di rivestimento, per cui deve avere gli stessi requisiti, con in aggiunta il requisito di facile pulibilità (resistenza agli agenti di lavaggio: acqua e detersivi) Lo strato di barriera al vapore Può essere necessario nei casi in cui la differenza di temperatura tra i locali e le produzioni di umidità sono tali da rendere possibile una condensazione interna alla parete. La barriera al vapore può essere necessaria in zone localizzate, per esempio intorno all isolamento di tubazioni percorse da fluidi freddi. Nei casi in cui è necessaria la barriera viene inserita all interno della parete verso la parte più calda ed è costituita da un foglio (di metallo, di carta bitumata, di materiale plastico) impermeabile al vapore e inserito all interno della parete
26 STRATI FUNZONALI PRINCIPALI Funzione di isolamento Lo strato di isolamento termico Ha la funzione di controllare il flusso termico quando si è in presenza di unità spaziali con temperature differenti. Può anche concorrere alla resistenza al fuoco se il materiale utilizzato è incombustibile. Lo strato può essere integrato con quello di smorzamento acustico, in particolare in conseguenza delle caratteristiche di porosità superficiali dei materiali Lo strato di assorbimento acustico Ha la funzione di controllare la riflessione dei rumori aerei e il livello sonoro nell ambiente prospiciente tale strato. Spesso tale funzione viene svolta dallo strato di finitura o rivestimento Lo strato di smorzamento acustico Ha la funzione di migliorare le prestazioni acustiche collaborando con altri strati funzionali, utilizzandone le caratteristiche di massa, (strato portante), e/o le caratteristiche di tenuta all aria (strato di rivestimento) e/o le caratteristiche di interruzione della trasmissione acustica per via solida (intercapedine)
27 STRATI FUNZONALI PRINCIPALI - Funzione di protezione Il rivestimento e la finitura Hanno la funzione di costituire sia la parte in vista della parete, con le implicazioni legate alle esigenze di aspetto e la funzione di protezione degli strati sottostanti. Questo strato assicura quindi l aspetto della parete, eliminando gli eventuali difetti degli strati sottostanti, può avere inoltre la funzione di contribuire a controllare la diffusione dei rumori aerei, di diffondere, riflettendola, la luce incidente, di alloggiare terminali impiantistici delle reti Il rivestimento al piede o zoccolino Ha la funzione di finitura specifica della parte inferiore della parete interfacciata con il rivestimento di pavimentazione. Per tale posizione infatti la parte inferiore si trova particolarmente sottoposta ad azioni di tipo meccanico ed idrico provocate dagli stessi agenti che interessano la pavimentazione. Lo zoccolino può ospitare alcune reti impiantistiche (telefoniche, telematiche, elettriche)
28 STRATI FUNZONALI INTEGRATIVI Funzione di connessione Gli strati o elementi di collegamento Hanno la funzione di vincolare uno strato ad un altro, e sono posti ad esempio tra lo strato di finitura ed uno strato retrostante. Tali strati possono realizzare un adesione continua, per esempio tramite malta (come per esempio tra lo strato di finitura in piastrelle di ceramica ed il supporto retrostante), ovvero possono essere discontinui, per esempio mediante semilavorati (profilati metallici o listelli di legno che vincolano, mediante viti o chiodi, le lastre di gesso rinforzato agli elementi di supporto). Gli elementi di collegamento possono avere anche una funzione di distanziamento, costituendo intercapedine, e possono avere anche funzione di irrigidimento al fine di evitare danni meccanici.
29 STRATI FUNZONALI INTEGRATIVI Funzione di connessione Gli elementi di sigillatura Servono a compensare eventuali scostamenti tra gli elementi della parete o tra essa ed altri elementi tecnici che potrebbere causare ponti termici, ponti acustici o lievi deformazioni. Solitamente sono posti superiormente ed inferiormente ed hanno la funzione di compensare gli scostamenti tra la base di appoggio inferiore della parete e il rivestimento superiore del solaio sottostante, oppure tra la sommità di appoggio superiore di essa con il rivestimento inferiore del solaio sovrastante. Lo strato di regolarizzazione Ha la funzione di contribuire a rendere conforme all aspetto voluto lo strato ad esso retrostante, in relazione ai materiali utilizzati, compensando le irregolarità superficiali. In altre parole questo strato corregge i piccoli difetti di verticalità e di planarità dello strato portante, riportandoli all interno dei limiti accettabili
30 STRATI FUNZONALI INTEGRATIVI Funzione di connessione Lo strato di imprimitura Ha la funzione di agevolare l adesione di uno strato, in particolare quello di rivestimento, o di finitura, con un altro. E un trattamento della superficie di uno strato, mediante impregnazioni con proprietà fissative o isolanti Lo strato di arricciatura Oltre a compensare in parte le irregolarità superficiali di un supporto, consente l aggrappaggio dello strato di finitura vero e proprio
31 STRATI FUNZONALI PRINCIPALI Funzione di integrazione Intercapedine attrezzabile Ha la funzione di consentire l inserimento all interno della parete di reti impiantistiche di vario tipo, che risultano quindi facilmente accessibili per ispezioni, manutenzioni e sostituzioni. E una prerogativa delle pareti pluristrato realizzate in cartongesso su montanti
32 MODELLI FUNZIONALI La presenza o la successione di strati funzionali realizza modelli funzionali e costituisce riferimento per progettare soluzioni tecniche alternative di parete che offrono una corretta rispondenza ai requisiti da perseguire. Anche le pareti interne verticali consentono una grande variabilità di soluzioni tecniche che fanno tuttavia riferimento ad un numero circoscritto di modelli funzionali tradizionali: -Pareti interne semplici -Pareti interne portanti -Pareti interne attrezzate -Pareti interne isolate acusticamente -Pareti interne isolate termicamente -Pareti interne tagliafuoco -Pareti interne contenitore
33 MODELLI FUNZIONALI La combinazione tra questi modelli funzionali può dare origine a soluzioni tecniche articolate, come pareti interne isolate termicamente ed acusticamente o pareti interne attrezzate ed isolate termicamente. Inoltre le specifiche proprietà fisico-tecniche dei materiali impiegati, la morfologia, la tipologia ed il processo di assemblaggio degli elementi che li costituiscono possono realizzare modelli funzionali di partizione più complessi come: -Pareti trasparenti realizzabili o con vetri semplici o stratificati o in blocchi di vetrocemento -Pareti smontabili utili nel caso di ambienti soggetti a cambi di destinazioni d uso frequenti o che richiedono una versatilità d impiego -Pareti radianti prevede l integrazione al suo interno di tubazioni in grado di sostituire gli apparecchi radianti tradizionali. Questa soluzione limita l attrezzabilità della parete
34 MODELLI FUNZIONALI E possibile operare una classificazione delle pareti interne anche secondo la morfologia e dimensione degli elementi che costituiscono lo strato portante ed i materiali impiegati per la loro realizzazione. Possiamo avere, quindi: - Pareti a piccoli elementi - Pareti a grandi elementi - Pareti con struttura interna a telaio
35 Pareti a piccoli elementi Prevedono l utilizzo di elementi quali mattoni, blocchi pieni, semipieni o forati, in laterizio, calcestruzzo, calcestruzzo alleggerito (cellulare o di argilla espansa) e blocchi alveolari in gesso. Questi elementi sono caratterizzati da un cospicuo peso e vengono perciò definiti di tipo a massa consentendo una tenuta al fuoco molto elevata. La loro messa in opera a umido presenta l inconveniente di non permettere una grande rapidità di esecuzione, e tempi di maturazione dei leganti lunghi, e richiedono uno strato di finitura a intonaco o gesso con successiva rasatura e pittura. La loro conformazione rende praticamente impossibile il loro smontaggio e reimpiego e la loro dismissione può avvenire solo attraverso demolizione.
36 Pareti a piccoli elementi Nel caso in cui gli elementi murari sono mattoni pieni il potere dell isolamento acustico risulta molto soddisfacente ma di contro incidono negativamente sul solaio a causa del loro peso elevato. Per questo motivo il loro impiego è prevalente negli edifici tradizionali in muratura portante laddove possono contribuire al miglioramento del modello statico con funzione di controventamento. In genere la disposizione degli elementi per realizzare tramezzature in mattoni è ad una testa con spessore di 12 cm al grezzo e di circa 14 cm al finito. Peso circa 300 Kg/mq.
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38 Pareti a piccoli elementi Più consueto è l impiego di elementi forati di piccole o grandi dimensioni che risultano di più facile e rapida messa in opera e quindi con un incidenza minore sui costi di manodopera, ma offrono un minore potere fonoisolante. Il loro spessore è compreso tra 8 e 14 cm al finito ed il loro peso tra 70 e 150 Kg/mq. I blocchi impiegati sono del tipo a tre fori (dalle dimensioni usuali di 4,5x15x30 cm) a quattro fori (8x24x30 cm) o a sei fori (10x15x30 cm). La presenza delle cavità all interno dei blocchi facilita la collocazione delle tubazioni impiantistiche orizzontali di piccolo calibro in traccia. Generalmente la finitura di queste partizioni è ad intonaco con malta di cemento, di calce o di gesso. I blocchi in calcestruzzo sia ordinario che cellurale vengono impiegati nei vani sotterranei per le qualità di scarsa permeabilità all acqua.
39 Mattoni in laterizio pieni e semipieni Mattoni forati e tavelle di laterizio
40 Elementi in laterogesso per tramezzature Elementi in gesso per tramezzature Elementi in laterogesso per tramezzature
41 Pareti con materiali pesanti Nel porre in opera i divisori realizzati con materiali tradizionali pesanti si può verificare il caso che essi siano disposti perpendicolarmente ai travetti di armatura del solaio o che siano disposti parallelamente ad essi. Nel primo caso il peso del divisorio è ripartito su tutti i travetti che possono reggerlo agevolmente. Nel secondo caso tutto il peso del divisorio grava su uno o due travetti che devono essere opportunamente rinforzati. Si possono in questo caso disporre delle armature trasversali che riportino il peso del divisorio su più di due travetti che collaboreranno a sostenerlo o costruire un travetto in c.a. a spessore.
42 Poiché si tende sempre più a rendere possibile ogni necessaria variazione della posizione dei tramezzi è buona norma calcolare i solai maggiorando il sovraccarico permanente di 50 kg/mq e inserire nella soletta un adeguata armatura trasversale di ripartizione in modo da poterli disporre liberamente ove occorre.
43 Pareti a grandi elementi L impiego di questa soluzione nasce dalla necessità di velocizzare la messa in opera, ottenuta attraverso l impiego di blocchi e tavelloni di grande lunghezza o pannelli ad altezza di parete. I blocchi hanno di solito le dimensioni di 6-12 x 50 x 60 cm e sono in genere in gesso così da non necessitare intonacatura e vengono posti a incastro. Per la realizzazione di pareti sottili si è anche diffuso l impiego di tavelloni di notevole lunghezza realizzati in laterizio o in gesso. Dato il loro scarso potere fonoisolante necessitano l impiego in configurazioni a doppio strato con isolante acustico posto nell intercapedine.
44 Pareti a grandi elementi Un ulteriore possibilità è quella di impiegare pannelli ad altezza di piano. Queste pareti possono essere realizzate con: - forati in laterizio e malta per uno spessore di circa 6 cm - calcestruzzo alleggerito con uno spessore di 8-10 cm - lastre di gesso alveolato con forature verticali per uno spessore di 5-10 cm. Gli elementi vengono fissati orizzontalmente in corrispondenza del solaio e verticalmente alle pareti laterali mediante correnti e montanti costituiti da profili metallici. In ogni caso la tenuta all aria di queste partizioni e il loro potere fonoisolante può essere garantito mediante la sigillatura in corrispondenza del pavimento e del soffitto e delle altre pareti laterali.
45 Partizione interna verticale portante con pannelli prefabbricati in c.a. a elemento di parete: pannello portante multistrato prefabbricato in c.a. b elemento di collegamento: conglomerato cementizio per getti integrativi fra elementi prefabbricati c armatura del giunto: acciaio in barre ad aderenza migliorata
46 Partizione interna verticale lastre si cartongesso su telaio metallica Schema di fissaggio dei giunti tra lastre complanari e ortogonali
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48 Pareti con struttura interna a telaio Le pareti così realizzate sono assemblate a secco collegando i pannelli di chiusura a un telaio interno realizzato in opera, generalmente in metallo o in legno che consentono una notevole rapidità di montaggio. Generalmente i montanti e i traversi sono in acciaio zincato piegato a freddo con sezione a C, mentre le lastre di chiusura sono costituite da pannelli in cartongesso (gesso rivestito) che vengono fissati ai montanti mediante viti autofilettanti e pertanto richiedono un dimensionamento modulare dei pannelli.. Per aumentare l attrezzabilità delle pareti anche con carichi elevati (apparecchi sanitari sospesi, pensili, etc.) occorre irrigidire i telai interni nei punti opportuni.
49 Partizione interna verticale lastre di cartongesso su telaio metallico a elemento di parete: lastra in cartongesso su telaio metallico b strato isolante: pannello isolante a base di fibra minerali c - armatura del giunto: carta microperforata per armatura giunti d strato adesivo nell armatura del giunto: adesivo a base di gesso e stuccatura del giunto: malta premiscelata di gesso per rasatura
50 Partizione interna verticale lastre di cartongesso su telaio metallica Schema di fissaggio delle lastre al montante metallico
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54 Solitamente i pannelli hanno le seguenti dimensioni: - Larghezza 120 cm - Spessore variabile da 9,5-12, mm - Altezza variabile da 250 a 300 cm I montanti vengono giuntati ai correnti orizzontali fissati sia a pavimento che a soffitto. Lo spessore variabile della parete può prevedere la sistemazione di un isolante acustico oppure può essere sfruttato per il passaggio delle reti impiantistiche in corrispondenza dei cavedi con la previsione di pannelli rimovibili per rendere la parete ispezionabile. La resistenza al fuoco di una parete in cartongesso da 75 mm di spessore a lastra singola cioè senza l isolamento interno è pari a 45 minuti (REI 45), con isolante interno in lana minerale aumenta a 90 minuti (REI 90), con uno spessore di 100 mm e doppia lastra di cartongesso raggiunge i 120 minuti (REI 120).
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57 SOLUZIONI TECNICHE
58 Partizione interna verticale in elementi blocchi di laterogesso a strato di regolarizzazione: malta premiscelata di gesso per rasatura b strato di finitura: malta idraulica per intonaco c - tinteggiatura: pittura a tempera
59 Partizione interna verticale in elementi forati in laterizio a strato di regolarizzazione: malta di gesso per intonaco b strato di fissaggio: adesivo a base di cemento c strato di rivestimento: piastrelle in ceramica smaltata d - sigillatura: cemento bianco o colorato per imboiaccatura
60 Partizione interna verticale in elementi blocchi di laterogesso a strato di fissaggio: adesivo a base di cemento b strato di rivestimento: piastrelle in ceramica smaltata c - sigillatura: cemento bianco o colorato per imboiaccatura
61 Partizione interna verticale in elementi di laterizio semipieno a elemento di parete: laterizio semipieno b legante: malta cementizia per muratura
62 artizione interna verticale in elementi di laterizio semipieno a pasta alveolata a elemento di parete: laterizio a pasta alveolata b legante: malta cementizia per muratura
63 Partizione interna verticale in blocchi di cls a elemento di parete: blocco di cls b legante: malta cementizia per muratura
64 Partizione interna verticale in blocchi di cls con argilla espansa a elemento di parete: blocco di cls con argilla espansa b legante: malta cementizia per muratura
65 Partizione interna verticale in blocchi di cls a elemento di parete: blocco di cls b legante: malta cementizia per muratura
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69 Partizione interna verticale a doppio tavolato in elementi forati in laterizio e isolante interposto a elemento di tavolato: laterizio forato b legante: malta idraulica per muratura C- strato isolante: pannello isolante a base di fibre minerali
70 Partizione interna verticale in pannelli di laterogesso
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principalmente la funzione di ripartire gli spazi interni degli edifici
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