SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE DELFINO BLU PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
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1 Area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport Servizi Educativi Integrati Organizzazione e Coordinamento dei Servizi Educativi SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE DELFINO BLU SALITA DI GRETTA, 34/4 TRIESTE PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA Predisposto dal Collegio dei Docenti in data 08/10/2015 Adottato dal consiglio della Scuola in data 28/10/2015 Redatto in coerenza con le linee generali del PTOF di servizio approvato in data 23/10/2015
2 PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) delle scuole dell infanzia del Comune di Trieste Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono SCUOLE PARITARIE. La legge definisce scuole paritarie (Legge 10 marzo 2000, n.62 Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all istruzione ) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti locali che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell'istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima. Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18 marzo 2003 Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia di parità scolastica ). La riforma del sistema nazionale d'istruzione (Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ), stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia comunali, in quanto scuole paritarie, elaborino tale piano, nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla normativa vigente (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59). Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le scuole adottano nell ambito della loro autonomia. Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre. Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste, coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione (M.I.U.R., settembre 2012), viene elaborato dal Collegio degli Educatori ed adottato dal Consiglio della Scuola (Regolamento per le scuole dell infanzia del
3 Comune di Trieste, approvato con deliberazione consiliare n. 37 dd e modificato con deliberazioni consiliari n. 104 dd , n. 102 dd , n. 23 dd , n. 83 dd e n. 81 dd ). La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali. In ottemperanza ai principi costituzionali, ai principi della Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (1989), nelle normative europee (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del ), e in conformità a quanto predisposto dalla L. n.107/2015, le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste promuovono: il pieno sviluppo della persona umana, l'uguaglianza delle opportunità educative e formative, il superamento di ogni forma di discriminazione, l'accoglienza e l'inclusione, la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose, la partecipazione attiva delle famiglie, l'apertura al territorio. Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste fanno proprie le finalità espresse nella normativa vigente, con particolare riferimento al conseguimento dei seguenti obiettivi: maturazione dell'identità, conquista dell'autonomia, sviluppo delle competenze, senso di cittadinanza, perseguiti attraverso un'operatività improntata alla costante INNOVAZIONE PEDAGOGICA ed avvalendosi, con coerenza e progressiva integrazione tra i vari servizi, dell'insieme di risorse a disposizione ed in particolare del personale specializzato che vi opera: un coordinamento pedagogico,
4 coordinatori pedagogici di servizi educativi, insegnanti e personale ausiliario, costantemente aggiornati e formati ciascuno per le proprie competenze attraverso un Piano della Formazione progettato annualmente e sottoposto a verifica sistematica. Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste perseguono inoltre l'ampliamento della propria offerta formativa, didattica e pedagogica attraverso progetti mirati, finanziati da specifici bandi regionali e/o nazionali e naturalmente con particolare attenzione alle opportunità che provengono dal territorio e a quelle portate dalle diverse iniziative in cui il Comune di Trieste è protagonista o promotore. In tal senso spiccano i progetti di divulgazione scientifica che potranno svilupparsi in collaborazione con le attività del Salone Europeo della Ricerca Scientifica Next promosso annualmente nella Città di Trieste in sinergia con le più importanti realtà di studio, di ricerca ed imprenditoriali del territorio. Analisi domanda-offerta. Nell'anno 2015 le scuole dell'infanzia comunali sono 29 su 30 sedi, per un di 107 sezioni e una capienza di n posti. Complessivamente il Comune di Trieste, sulla base della composizione dei gruppi classi e della presenza di bambini disabili, mette a disposizione nell'anno scolastico 2015/2016 n posti di scuola dell infanzia nelle proprie strutture e n. 36 in quelle private convenzionate aderenti alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne), con le quali ha stipulato una convenzione per gli anni scolastici 2013/14, 2014/2015 e 2015/2016, per un totale di 2518 posti. Tra le scuole dell infanzia comunali sono attive complessivamente quattro sezioni con lingua d insegnamento slovena presso le seguenti sedi: OBLAK NIKO sezione distaccata di NUVOLA OLGA c/o DIJASKI DOM DELFINO BLU.
5 Elenco delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste: Scuola indirizzo sezioni capienza AZZURRA via Puccini, BORGO FELICE via del Pane Bianco, C. STUPARICH strada di Rozzol, CASETTA INCANTATA strada di Rozzol, 61/ CUCCIOLI via Vittorino da Feltre, DELFINO BLU salita di Gretta, 34/ DELFINO BLU (sez. slovena) salita di Gretta, 34/ * 16 DON CHALVIEN via Svevo, 21/ F. APORTI via Pendice Scoglietto, G. POLLITZER via dell'istria, GIARDINO INCANTATO (sede provvisoria) via Kandler, * 91 GIOCHI DELLE STELLE via Archi, IL GIARDINO DEI SOGNI via Boegan, IL TEMPO MAGICO via Vasari, KAMILLO KROMO strada Vecchia dell'istria, L' ARCOBALENO via Frescobaldi, LA CAPRIOLA *** via Curiel, LA SCUOLA DEL SOLE via Manzoni, * 133 L'ISOLA DEI TESORI vicolo delle Rose, M. SILVESTRI Borgo San Nazario, MILLE BIMBI via dei Mille, MILLE COLORI via Salvore, NUVOLA OLGA via alle Cave, OBLAK NIKO (sez. slovena) via alle Cave, sez. distaccate slovene di Nuvola Olga c/o Dijaski Dom via Ginnastica, ** 40 PALLINI via Pallini, PRIMI VOLI via Mamiani, ** 146 RENA NUOVA via Antenorei, SORELLE AGAZZI vicolo San Fortunato, STELLA MARINA via Ponziana, TOR CUCHERNA via dell'asilo, ** 65 TRE CASETTE via Petracco, ** 44 Totale * una sezione a capienza ridotta per limiti strutturali ** due sezioni a capienza ridotta per limiti strutturali *** causa lavori, la scuola La Capriola si trova momentaneamente in via Alpi Giulie 23 posti disponibili a.s. 2015/
6 Strategia di Lisbona. L obiettivo di Lisbona, rivolto agli stati membri della U.E., è la realizzazione, entro il 2010, di strutture di accoglienza per almeno il 90% dei bambini fra 3 anni e l età scolare. L obiettivo sarà raggiunto a Trieste anche nell anno scolastico 2015/2016, coprendo il 95,96% della domanda di servizio di scuola dell infanzia. Gli utenti potenziali (bambini fra i 3 anni e l età scolare, residenti nel Comune di Trieste) sono 4630, i posti di scuola dell infanzia offerti dagli Enti pubblici (Stato e Comune) sono complessivamente 3779 e coprono pertanto l'81,61% della domanda potenzialmente espressa. Ad essi si aggiungono 664 posti in strutture private, arrivando così a soddisfare il 95,96% della domanda potenzialmente espressa. Da solo il Comune di Trieste risponde al 54,38% della domanda potenziale. Disabilità. È previsto l'ampliamento dell'organico di ciascuna scuola con uno o più insegnanti di sostegno in presenza di bambini certificati ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"). Per ciascun bambino disabile viene predisposto, come previsto anche dalle recenti Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (M.I.U.R., agosto 2009), un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) che programma gli interventi educativi e didattici destinati al bambino disabile e garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità. Nelle sezioni con presenza di bambini disabili è prevista, di norma, una riduzione di 5 posti. Particolare riguardo viene rivolto ai minori con necessità di assistenza specifica, prevedendo eventuali interventi di supporto all'integrazione scolastica mediante l'assegnazione di personale qualificato di agenzie educative. Iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali. Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali di Trieste si effettuano di norma nella seconda quindicina di ciascun mese di gennaio di ogni anno. Per ciascun anno scolastico sono indicate le date di iscrizione sul sito istituzionale dell'ente. La domanda di iscrizione si presenta on-line collegandosi al sito della Rete Civica del Comune di Trieste ( con la possibilità di chiedere informazioni e delucidazioni allo specifico sportello degli uffici dei Servizi Educativi Integrati.
7 Sono previsti il pagamento di una tariffa d'iscrizione annua e la contribuzione al servizio mensa, graduati in base all'i.s.e.e. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) della famiglia. La scuola dell infanzia accoglie i bambini residenti o di fatto dimoranti nel Comune di Trieste. L'iscrizione è fatta alla scuola e non alla singola sezione: le eventuali preferenze espresse dalle famiglie in relazione ad una sezione o ad un insegnante non sono determinanti per la formazione delle sezioni. Organizzazione del contesto educativo. In un'ottica di condivisione di responsabilità dell'educazione, formazione e crescita dei bambini, come richiamato da ultimo dalla Circolare MIUR prot. n. AOODPIT n dd , è compito fondamentale delle famiglie partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli. In tal senso le scuole dell'infanzia comunali di Trieste organizzano situazioni formali ed informali di coinvolgimento diretto dei genitori attraverso: open day : nel periodo antecedente alle iscrizioni viene data la possibilità a tutti i genitori di visitare le scuole, in funzione della futura scelta; incontri informativi con i genitori dei bambini nuovi iscritti prima dell inizio della scuola e secondo necessità con tutti i genitori nel corso dell'anno scolastico; incontri di presentazione del P.T.O.F. per illustrare alle famiglie il piano relativamente all anno in corso e alla programmazione triennale; incontri tra genitori e insegnanti; colloqui individuali; il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d appoggio. In tal senso si rende effettivo il diritto-dovere delle famiglie di conoscere e condividere i percorsi formativi proposti e di scegliere con consapevolezza e libertà la scuola per i propri figli, potendo analizzare e valutare le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i docenti affronteranno durante l'anno, che in ogni caso dovranno risultare coerenti con i programmi previsti dall'attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal MIUR. Ciascuna scuola dell'infanzia predispone, condivide ed attua un Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) che, con riguardo al triennio di riferimento, esplicita annualmente i contenuti della proposta e dei
8 percorsi didattici da realizzare nel corso dell'anno scolastico. Sulla base delle normative e delle disposizioni richiamate in precedenza, le scuole dell'infanzia comunali di Trieste indirizzano i singoli P.O.F. promuovendo: il pieno sviluppo della persona umana, per contribuire a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano la libertà e l'uguaglianza di tutti i cittadini; l'uguaglianza delle opportunità educative e formative; il superamento di ogni forma di discriminazione, a partire da quelle derivate dalla formazione di pregiudizi e stereotipi basati sulla differenza di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; l'accoglienza e l'inclusione, predisponendo una programmazione delle attività educative che prevedano una didattica personalizzata e attenta ai bisogni di ciascuno (es: le disabilità, i disturbi specifici di apprendimento e, i disagi socio-culturali ed economici ); la valorizzazione della pluralità delle culture familiari, linguistiche, etniche e religiose; lo sviluppo delle competenze, i bambini arrivano a scuola con bagagli ricchi e variegati di esperienze cognitive ed emotive che si arricchiranno attraverso il gioco e l'apprendimento, e che la scuola saprà veicolare favorendo lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno; la partecipazione attiva delle famiglie negli Organismi di partecipazione previsti dal Regolamento del servizio e nelle altre modalità definite dall'offerta formativa specifica delle singole realtà scolastiche; l'apertura al territorio intesa come prassi educativa che vede coinvolta l'intera comunità e la crescita di una cittadinanza attiva e solidale. Le sezioni. Il modello organizzativo delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste prevede l'assegnazione dei bambini ad una sezione al fine di creare gruppi numericamente contenuti per favorire la realizzazione di contesti di apprendimento funzionali. La sezione è costituita di norma da 25 bambini. Ad essa sono assegnati due insegnanti, ai quali può aggiungersi un insegnante o un operatore di sostegno in presenza di bambini disabili. Gli orari di lavoro del personale assicurano nell arco della giornata il massimo della compresenza. Di norma la composizione della sezione è eterogenea per fasce di età e comprende bambini di 3, 4 e 5 anni. In tal modo si facilitano le competenze relazionali e di responsabilità tra bambini di diversa età allo scopo di ampliare le opportunità di apprendimento, anche per imitazione.
9 In occasione di laboratori specifici, momenti di routine, intersezione, uscite didattiche, ecc. i bambini possono essere raggruppati per fasce omogenee di età. Il Collegio degli educatori di ciascuna scuola procede, all'inizio dell'anno scolastico, alla formazione delle sezioni valutando l'equilibrio numerico rispetto ad alcuni fattori quali l'età, la distribuzione tra maschi e femmine, la multiculturalità da sostenere con pratiche di accoglienza, gli specifici bisogni educativi del singolo bambino e dei gruppi preesistenti, la presenza di fratelli o sorelle in termini di valorizzazione dell'autonomia di ciascuno. Obiettivo fondante del sistema pedagogico delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste è il lavoro di intersezione, attraverso il quale si esplicitano i singoli progetti educativi in coerenza con i principi dell'accoglienza, dell'inclusione e delle parti opportunità. Inserimento. L'inserimento a scuola è un evento particolarmente significativo per i bambini e le famiglie. Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste supportano i genitori e i bambini nell'affrontare la nuova situazione di vita, garantendo gradualità nel processo di ambientamento e favorendo l'instaurarsi del rapporto di reciproca fiducia tra adulti e tra adulti e bambini. Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste l inserimento avviene nel mese di settembre, con tappe graduali su contesti predefiniti, concordate insieme alle insegnanti di sezione in base alle esigenze del singolo bambino e della famiglia. Durante il periodo degli inserimenti e dei reinserimenti gli orari delle scuole dell'infanzia possono variare in ragione della complessità dei gruppi di bambini da accogliere. La chiusura anticipata delle scuole dell'infanzia nel periodo degli inserimenti, come codificata all'interno di ciascun calendario scolastico annuale, consente la compresenza degli insegnanti in sezione e offre la possibilità di realizzare proposte pedagogiche anche individualizzate, ponendo maggiore attenzione al singolo ed in particolare ai bambini più piccoli. Al fine di favorire il reinserimento dei bambini già frequentanti dopo la pausa estiva, è prassi nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste dedicare loro il primo giorno di apertura a settembre.
10 Calendario scolastico. Le scuole dell infanzia comunali di Trieste tengono conto del calendario scolastico regionale, come gli altri servizi educativi. Il calendario viene approvato con specifico provvedimento e reso noto mediante pubblicazione sul sito istituzionale dell'ente. Orari. Le scuole dell'infanzia comunali sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore L accoglimento dei bambini avviene di norma dalle ore 8.00 alle ore Per rispondere alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie l uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore e alle ore Il prolungamento dell orario fino alle ore viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, previa comunicazione. Viene garantita la presenza di educatori in numero proporzionale a quello dei bambini presenti. Il servizio di scuola dell infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'infanzia Il Tempo Magico solo al mattino (con orario ) e senza erogazione del servizio di mensa in ragione del numero degli iscritti. Il personale. Le figure professionali presenti nella scuola sono: il coordinatore pedagogico del servizio educativo, il personale insegnante ed educativo, il personale d appoggio. Il coordinatore svolge attività di tipo tecnico-specialistico, gestionale e organizzativo ed è responsabile dell'organizzazione del servizio, supervisiona i progetti educativi e sviluppa le relazioni esterne ed interne all'ente in un'ottica di lavoro di rete. Il personale insegnante ed educativo: programma, realizza e valuta unità di apprendimento favorenti lo sviluppo complessivo del bambino, prediligendo un approccio ludico. Favorisce i processi di interazione positiva nei gruppi di bambini e personalizza le azioni educative; partecipa alla gestione sociale delle scuola e cura rapporti stabili con le famiglie e con il territorio.
11 Il personale d appoggio contribuisce alla costruzione di un corretto clima educativo all interno della scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini. Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza; provvede alla somministrazione dei pasti. Insegnamento della religione cattolica. Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste è possibile avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. L'insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) discende dal Concordato fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica (Legge n. 121/1985), secondo il quale si prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali facoltative. La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori al momento dell iscrizione e può essere modificata successivamente. Concessione in uso dei locali delle scuole dell infanzia comunali. Se si costituiscono in Comitato o in Associazione, le famiglie dei bambini frequentanti le scuole dell infanzia comunali, possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali (nidi, scuole dell infanzia e ricreatori comunali) per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambine/i, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie. (Regolamento e tabella tariffe per la concessione in uso dei locali dei nidi d infanzia, scuole dell infanzia comunali, ricreatori comunali e poli di aggregazione giovanile, approvato con deliberazioni consiliari n. 28 e 29 dd ). Le scuole dell'infanzia comunali sono parte dei Servizi Educativi Integrati afferenti all'area Educazione, Università, Ricerca, Cultura e Sport del Comune di Trieste.
12 Referenti istituzionali DIRETTORE DELL'AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITÀ, RICERCA, CULTURA E SPORT dott. Fabio Lorenzut Piazza Unità d'italia, 4 piano: 3 stanza: 122 tel lorenzut@comune.trieste.it DIRETTORE DEL SERVIZIO SERVIZI EDUCATIVI INTEGRATI dott.ssa Manuela Salvadei via del Teatro Romano 7 secondo piano, stanza 36 Tel salvadei@comune.trieste.it GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE DEI SERVIZI EDUCATIVI Responsabile di P.O. Mariagrazia Monti via del Teatro Romano 7/F piano terra, stanza 27 tel monti@comune.trieste.it ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI Responsabile di P.O. Antonella Brecel via del Teatro Romano, 7 primo piano, stanza 19 tel brecel@comune.trieste.it SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO/PRIVATO, CONTROLLO E ACCREDITAMENTO Responsabile di P.O. Emilia Patriarca via del Teatro Romano 7 secondo piano, stanza 30 tel patriarca@comune.trieste.it QUALITA DEI SERVIZI FORMAZIONE PEDAGOGICA PARTECIPAZIONE Responsabile di P.O. Michela D Andri Via del Teatro Romano, 7 secondo piano, stanza 31 tel dandri@comune.trieste.it APPALTO MENSA SCOLASTICA Responsabile di P.O. Antonella Delbianco via del Teatro Romano, 7 primo piano, stanza 15 tel delbiancoa@comune.trieste.it
13 COORDINATORI DEI SERVIZI Nada Bradetich,Tiziana Craievich, Alessandro D'Alto, Manlio De Panfilis, Marina Degrassi,Elisabetta Doimi, Irene Fontanot, Istria Giani, Isabella Herlinger, Fabrizio Lauria, Consuelo Louvier, Daniela Mazzoli, Valentina Nardi, Rita Ricatti, Mariagrazia Stepan, Licia Terrone,Giacomo Todaro, Caia Venier. Ampliamento dell'offerta formativa. Il Comune di Trieste garantisce una serie di iniziative didattiche che prevedono la possibilità di ampliare l'offerta formativa attraverso l'adesione ai bandi per il Piano di interventi per lo sviluppo dell offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie del Friuli Venezia Giulia, promossi dalla Regione Friuli Venezia Giulia come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto l'arco della vita, come indicato dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (12/ 2006). Le attività vengono progettate all'interno dell'offerta formativa di ogni singola scuola e possono essere realizzate anche in collaborazione con Associazioni/Agenzie specializzate del Territorio, individuate secondo procedure di legge e sulla specifica qualità dell'intervento didattico. Le aree tematiche individuate in base al piano degli interventi regionali sono stabilite per ciascun anno scolastico e si incentrano su macroargomenti quali: competenze chiave europee e competenze di cittadinanza, per assicurare un percorso graduale di crescita globale nel bambino e offrire opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni evolutivi e alla pluralità di contesti relazionali ed educativi, con l'obiettivo di far acquisire ai bambini competenze, abilità e informazioni attraverso percorsi multidisciplinari che permettono la libera espressione delle esperienze vissute favorendo interconnessioni tra i vari ambiti di apprendimento; gestione dei bisogni educativi speciali (BES) e dei disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), per assicurare un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi speciali attraverso contesti e risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante. La Regione inoltre sostiene alcune progettualità di ampliamento dell'offerta formativa nelle scuole dell'infanzia comunali attraverso il contributo per l'integrazione degli allievi stranieri con percorsi di apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua, di mediazione linguistico-culturale e di educazione
14 interculturale, nonchè di attività didattiche relative all'insegnamento delle lingue e culture delle minoranze storiche e linguistiche, con particolare riferimento al consolidamento dell'esperienza dell'insegnamento della lingua inglese. Finalità e obiettivi: favorire la convivenza democratica tra gli abitanti del territorio; acquisizione delle prime competenze linguistico-comunicative nella lingua slovena, in particolare comprensione di brevi frasi riferite ad argomenti familiari e a situazioni concrete di cui si ha esperienza; conoscenza e sperimentazione di usi, costumi, cibi e tradizioni del Paese confinante al nostro; stimolazione nei bambini di un atteggiamento curioso, esplorativo ed accettante rispetto a ciò che è diverso dalla nostra lingua e dalla nostra cultura e che apprtiene al territorio nel quale i bambini e le bambine vivono. Le attività didattiche si inseriscono nelle varie aree esperienziali del bambino: attività motorie (danze, movimenti ritmati), attività grafiche ed espressive, attività musicali (canzoni, ritmi), attività linguistiche e di narrazione di filastrocche e fiabe caratterizzanti. Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste aderiscono anche a progetti proposti in collaborazione con varie agenzie educative del territorio, quali percorsi di apprendimento delle lingue straniere, di educazione musicale, espressione corporea, educazione all'immagine e teatro, educazione artisticocreative, educazione alla mobilità, educazione ambientale, percorsi a sostegno del benessere e della salute, percorsi a supporto della genitorialità. Piano della formazione. La formazione specialistica rivolta al personale dei servizi educativi integrati individua nel Protocollo d intesa tra Comune di Trieste e il Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Trieste una sua risorsa fondamentale nell ottica di collaborazione ritenendo importante sperimentare una serie di iniziative volte alla qualificazione e specializzazione del personale, mettendo in interconnessione le eccellenze scientifiche dell Università e i servizi scolastici-educativi. Dall'anno scolastico sono stati individuati alcuni punti di riferimento che rappresentano la possibilità di tracciare un processo di ridefinizione del sistema educativo del Comune di Trieste, affermando un orientamento verso la qualificazione, l osservazione e la riflessione sui servizi per poi rivolgersi ad ambiti di sperimentazione ed innovazione. Si sono così enucleate alcune aree che,
15 per loro valore ed importanza, qualificano l offerta educativa nella sua contemporaneità; inclusione, intercultura, genitorialità, curricolo, dimensione legislativa, competenze ed indicazioni nazionali. Si intende consolidare modalità formative che coinvolgano gruppi o rappresentanti di gruppi di lavoro per avviare una riflessione su tematiche strettamente correlate alle funzioni dei servizi educativi nella realtà odierna, sostenendo la prospettiva di qualità degli stessi. Diverse le metodologie (docenze frontali, gruppi di riflessione, laboratori etc.) e le modalità di realizzazione dei percorsi, alcuni dei quali saranno fruiti con scelta individuale, mentre altri verranno proposti ad interi gruppi di insegnanti, in base ai diversi obiettivi e modalità di formazione. Il percorso si propone di attivare alcuni segmenti formativi per facilitare e sostenere le équipe educative nell'organizzazione di processi di riflessività sulla propria pratica all'interno di percorsi di auto ed eterovalutazione attraverso tecniche di ricerca in educazione, scambi ed osservazioni tra servizi nei vari territori, attività di formazione frontale attraverso incontri plenari. In questo ampio quadro, il concetto di accoglienza, quale contatto e apertura verso l altro, diviene valore da coltivare e far crescere, nella comprensione delle differenze negli apprendimenti, nei contesti familiari di riferimento, e in un accezione più ampia di culture, di bisogni individuali, di integrazione. In Accordo con l'azienda per i servizi di assistenza sanitaria n. 1 triestina sono programmati interventi di formazione degli insegnanti finalizzati alla promozione della salute., con particolare riferimento alla partecipazione al più ampio percorso di coinvolgimento delle scuole cittadine nell'intesa interistituzionale chiamata verso una scuola che promuove salute. La qualità di un servizio scolastico-educativo è connessa anche ai modi con cui si articolano i suoi rapporti con i servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Le azioni di raccordo, particolarmente importanti per i bambini e le loro famiglie, implicano la progettazione di percorsi di formazione e aggiornamento su tematiche fondamentali nella crescita dei bambini con la collaborazione sistematica con i servizi sanitari di base, in linea con i piani di prevenzione e salute nazionali. Sono previsti un corso di primo soccorso per gli educatori ed insegnanti in situazione di emergenza/urgenza pediatrica, formazione e prove pratiche sulle tecniche di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo e le tecniche di massaggio cardiaco; un corso in collaborazione con il personale delle Strutture Semplici Bambini Adoloscenti rivolto ad educatori e agli insegnanti che hanno in carico bambini/ragazzi con specifiche problematiche di salute (es. nutrizione enterale PEG Gastrostomia Endoscopica Percutanea -, soggetti con diabete mellito, soggetti allergici, soggetti con epilessia, etc.) con particolare riferimento alla corretta ed appropriata somministrazione di farmaci salvavita.
16 E' infine prevista la possibilità per il personale insegnante ed educativo di integrare alcuni percorsi formativi, attraverso scelte individuali coordinate all interno del singolo servizio. La scelta avviene valutando la varietà delle proposte e sostenendo la motivazione personale e la soddisfazione dei bisogni formativi.
17 ANALISI DELLA SITUAZIONE SOCIO - AMBIENTALE La scuola dell infanzia DELFINO BLU è una scuola comunale situata in un complesso di scuole nel rione di Gretta. Data la sua collocazione, serve un vasto bacino d' utenza compreso dai rioni di Barcola, Gretta, Roiano arrivando fino a Contovello. L edificio, che risale ai primi anni 70, è disposto su due piani (pianoterra e seminterrato), è dotato di una grande terrazza usufruibile in tutte le stagioni e circondata da un vasto giardino a prato attrezzato con strutture ludiche. La struttura è composta da un atrio-salone, cinque sezioni, una sala da pranzo, due locali di servizi igienici per bambini, un laboratorio permanente per le attività di piccolo gruppo e un laboratorio di informatica. Al piano sottostante è situata una cucina che confeziona Al piano sottostante è situata una cucina che confeziona quotidianamente i pasti.
18 IL PERSONALE Nella scuola lavorano: dieci insegnanti di sezione: Sezione A: insegnanti Lorena e Nadia (sezione con lingua di insegnamento slovena) Sezione B: insegnanti Brunella e Alba Sezione C: insegnanti Donatella e Lucia Sezione D: insegnanti MariaGrazia ed Erika Sezione E: insegnanti Sara e Rosa l' insegnante di sostegno Ambra le insegnanti di religione Raffaella e Carmela il personale d appoggio, composto dalla bambinaia Giuliana e da due collaboratori d infanzia: Laura e Paolo la cuoca e le addette al servizio mensa un funzionario direttivo coordinatore pedagogico Le insegnanti di sezione si alternano mattina e pomeriggio, con una compresenza nelle ore centrali della giornata. L'orario di compresenza é flessibile, in relazione ai vari progetti attuati. L orario delle insegnanti è di 25 ore d insegnamento settimanali. L'orario del personale d appoggio a tempo pieno è di 7 ore e 12 minuti. Il personale d appoggio (la bambinaia e i collaboratori dell infanzia) si occupa oltre che della pulizia degli ambienti
19 anche dell'assistenza ai bambini in vari momenti della giornata educativa, partecipando e contribuendo alle finalità educative ed agli obiettivi didattici del percorso annuale. ORARIO DELLA SCUOLA ore APERTURA DELLA SCUOLA e accoglimento ore 9.00 colazione (merenda del mattino) ore 9.30 bagni ore inizio attività didattiche ore bagni ore pranzo ore USCITA ore bagni e lavatura denti ore USCITA INTERMEDIA (a richiesta) I bambini verranno preparati e accompagnati dal personale d appoggio nell atrio della scuola dove saranno riaffidati alle famiglie. Questo per non interrompere le attività didattiche nelle classi. ore attività didattiche varie ore merenda pomeridiana ore USCITA ( nelle sezioni di appartenenza ) ore USCITA con le insegnanti di turno ore chiusura della scuola.
20 CALENDARIO PER L'ANNO SCOLASTICO Inizio anno scolastico 01/09/2015 Apertura all' utenza 14/09/2015 Fine attività educative scuole dell' infanzia 30/06/2016 FESTIVITA'/SOSPENSIONE ATTIVITA' Festivita' 1 novembre 2015 ( Ognissanti ) 8 dicembre 2015 ( Immacolata Concezione ) 25 aprile ( anniversario della Liberazione ) 1 maggio ( festa del Lavoro ) 2 giugno ( festa nazionale della Repubblica ) Vacanze natalizie dal 23 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 Ulteriori sospensioni 3 novembre 2015 ( festa del Santo Patrono ) 7 dicembre 2015 ( ponte ) dall' 8 febbraio 2016 al 10 febbraio 2016 compresi Vacanze pasquali dal 24 marzo 2016 al 29 marzo 2016 compresi
21 PREMESSA PER UNA METODOLOGIA OPERATIVA DI CONTINUITA NEL TERRITORIO Le scuole dell infanzia del territorio di Roiano-Gretta osservano una metodologia comune per quanto riguarda l idea di bambino e gli strumenti osservativi che consentono di elaborare percorsi didattici ed educativi efficaci e funzionali. Le Indicazioni Nazionali del 2012 citano testualmente L osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l originalità, l unicità, le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione. Ne consegue che, oltre all individuazione delle competenze nelle varie aree di apprendimento, è indispensabile osservare i bambini all interno del contesto scolastico, per conoscere il loro modo di relazionarsi con gli altri, i loro metodi di elaborazione delle esperienze, le loro potenzialità e le loro abilità. Le tre scuole dell infanzia utilizzeranno delle schede, prima osservative poi operative, per perseguire il fine comune di crescita emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati nell avventura della conoscenza. In questa prospettiva si colloca anche la continuità con la Scuola Primaria del territorio, per la quale si prevedono alcuni incontri tra i bambini in uscita dalla scuola dell infanzia e gli alunni e gli insegnanti delle scuole primarie del rione, con lo scopo di aprire una finestra sulla nuova realtà scolastica in cui i bambini saranno immersi, di diminuire la tensione emotiva che inevitabilmente viene determinata da ogni cambiamento, di promuovere la conoscenza del nuovo ambiente e di consolidare quella reciproca tra adulti e bambini che operano nelle due strutture. Il passaggio dalla Scuola dell Infanzia alla Scuola Primaria costituisce un momento molto importante nel percorso di crescita
22 dei bambini che devono affrontare nuove esperienze, esso rappresenta una fase piena di incertezze, di novità e di impegni sia scolastici che extrascolastici. Le visite alla scuola primaria avranno luogo nel mese di maggio; in quelle occasioni verranno organizzate attività nell ottica della continuità verticale. Piano di lavoro operativo che caratterizzerà la nostra realtà scolastica: visite alle scuole primarie del territorio incontro- confronto sul tema dell' accoglienza e sugli atteggiamenti educativo- didattici incontro per scambio di informazioni che saranno utili per la formazione delle prime classi. Obiettivi favorire una transizione serena tra i due ordini di scuola soddisfare le esigenze interiori di sicurezza e identità esprimere bisogni, sentimenti e pensieri, raccontare di sé e del proprio vissuto interiorizzare, all'interno del gruppo scuola, sentimenti e rapporti di simpatia e di accettazione reciproca Attraverso delle semplici storie i bambini saranno condotti a riconoscere la propria appartenenza alla scuola dell' infanzia e predisporre un sereno passaggio alla scuola primaria.
23 PROGETTO ACCOGLIENZA E INSERIMENTO Il primo giorno di scuola non è lo stesso per ciascun bambino: per alcuni si tratta di ritornare in un posto lasciato solo qualche mese prima ed è un appuntamento che viene vissuto generalmente positivo; invece l'ingresso per i bambini più piccoli, coinvolge le sfere più profonde dell'emotività e dell'affettività: è un evento atteso e temuto allo stesso tempo, carico di aspettative, ma anche di paure per il distacco dalla famiglia e trovarsi in una comunità con persone e regole sconosciute. L'obiettivo principale del progetto è quello di rendere piacevole l'ingresso a scuola di tutti i bambini. Il periodo dell'accoglienza non è un momento veloce e di passaggio e neppure una strategia verso i nuovi arrivati, ma deve costituire un elemento di continuità, un'attenzione costante alle dinamiche affettive e ai bisogni che emergono dei bambini. L'ingresso nella scuola rappresenta per il bambino il passaggio ad una vita più autonoma rispetto a quella vissuta nella famiglia, è il luogo dove egli prende coscienza delle sue abilità e dove stabilisce molteplici relazioni sociali con adulti e coetanei. Per questo motivo è necessario organizzare in modo adeguato questo delicato momento perchè accogliere non significa solo invitare ad entrare, ma mettere il più possibile a proprio agio genitori e bambini in un ambiente scolastico idoneo gradevole dal punto di vista estetico, funzionale, nella disposizione dei giochi, colorato ed allegro, che incuriosisca e invogli ognuno alla scoperta dei diversi ambienti e dei giochi presentati. Diventa quindi indispensabile far conoscere l'ambiente, gli spazi della scuola e le persone che vi operano. La ripetizione quotidiana di sequenze di azioni della giornata scolastica con i suoi ritmi e tempi rassicura il bambino fornendo punti di riferimento. Inoltre attraverso il coinvolgimento sistematico di attività di tipo pratico e di routine i bambini diventano maggiormente autonomi capaci di assumersi compiti e piccole responsabilità.
24 Nella nostra scuola l'inserimento dei bambini piccoli viene fatto in modo graduale adottando un orario flessibile in modo da favorire un inserimento più sereno. Il primo giorno di scuola consigliamo l'entrata ai bambini grandi e medi perchè l'inizio dell'anno segnala una fase del percorso importante, altrettanto significativa di quella della conquista della conclusione. Anche per questi bambini c'è bisogno di accogliere le loro esperienze vissute nel periodo della pausa scolastica e quindi bisogna sapere ascoltare i loro racconti, i loro pensieri e il loro entusiasmo nel riviverlo assieme ai compagni. Al ritorno delle vacanze noi educatori, comunque troviamo un bambino diverso e desideroso di raccontarsi. Per aiutare il bambino in questa fase così delicata, la nostra scuola dell'infanzia suggerisce ai genitori le seguenti modalità: inserimento graduale dal secondo giorno di apertura della scuola all utenza. In questo modo si permette anche ai bambini già frequentanti di reinserirsi. nei primi giorni entrata in orario diversificato rispetto al gruppo dei bambini già frequentanti, ovvero dalle ore della mattina, dopo lo svolgimento delle normali attività di routine, affinché il bambino nuovo iscritto e il suo genitore ricevano tutte le attenzioni di cui necessitano. anche i tempi di permanenza nella struttura scolastica andranno graduati per permettere al bambino di scoprire il nuovo ambiente in modo ottimale. Un paio di ore nei primi giorni, per prolungare poi la permanenza a scuola fino al pranzo e poi fino al pomeriggio. permanenza del genitore all interno della sezione, laddove si presenti la necessità.
25 E inoltre prevista la compresenza delle due insegnanti di sezione per la prima settimana di apertura della scuola all utenza. La scuola metterà in atto le seguenti modalità operative nei confronti dei bambini e dei loro genitori: colloqui informativi e di conoscenza con le famiglie assoluto rispetto dei tempi di adattamento dei bambini, compatibilmente con le esigenze familiari scelta degli spazi per l' inserimento attività proposte mirate
26 PROGETTO: IO BAMBINO VORREI ESSERE ASCOLTATO, AMATO E COCCOLATO I DIRITTI DEI BAMBINI Sfondo integratore ai progetti di tutte le sezioni
27 Premessa La programmazione didattica di questo anno scolastico ha come obiettivo quello di valorizzare i diritti dei bambini e delle bambine. Intendiamo predisporre un percorso triennale che sarà il primo passo di un lungo processo che si svilupperà durante tutto il ciclo di istruzione, nel quale i bambini impareranno a vivere e difendere i valori dei diritti umani. Infatti solo un processo di lungo periodo può costituire una strategia preventiva ed efficace di difesa della dignità e della libertà di ogni individuo. Motivazione Ogni anno scolastico nelle nostre scuole ci confrontiamo con diverse realtà culturali, sociali, etiche, religiose. In questo contesto la scuola deve porsi a tutela dei bambini ed educare attraverso piccole azioni quotidiane di cooperazione e convivenza al rispetto di ognuno. Da queste riflessioni il gruppo insegnante è stato indotto a intraprendere questo percorso sui diritti dei bambini per evidenziare che ogni bambino è soggetto di diritti e deve essere rispettato nella propria identità, unicità, differenza e nei tempi di sviluppo e crescita. Abbiamo scelto dieci articoli, quelli che ci sembravano più appropriati ai bambini della nostra fascia di età (3 6 anni). Alcuni verranno svolti durante i laboratori di intersezione, mentre gli altri verranno approfonditi nelle rispettive sezioni, in base alle esigenze del proprio gruppo di bambini. Il progetto implicherà da parte degli adulti, una riflessione critica sullo stile di vita della nostra società, dove i rapporti umani sono diventati più sbrigativi e superficiali. Concetti come uguaglianza, pace e cura diventano valori solo nel momento in cui vengono coltivati vissuti e condivisi.
28 La scuola ha il compito ed il dovere di prendere a riferimento quei valori fondamentali riconosciuti come diritti umani, nella convinzione che l' educazione ai diritti possa e debba cominciare già nella scuola dell'infanzia, poichè è più facile far cogliere le identità e le somiglianze piuttosto che enfatizzare le differenze. Campi di Esperienza Il campo di esperienza prevalente sarà: Il sè e l'altro il bambino ha occasioni per prendere coscienza della propria identità personale e quella degli altri superando in modo graduale il proprio egocentrismo. apprende le prime regole del vivere sociale riflette sul senso e sulle conseguenze delle proprie e delle altrui azioni e' consapevole delle differenze e sa di doverle rispettare
29 Gli articoli dei Diritti dei Bambini Diritti e doveri, nel nostro percorso didattico, non sono intesi come nozioni da apprendere, ma come valori da realizzare quotidianamente con i bambini. La convenzione ONU sui diritti dell'infanzia fu approvata dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre La Creazione della Convenzione è ricordata ogni anno: il 20 di novembre con la commemorazione della Giornata Internazionale per i Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Gli articoli che prenderemo in considerazione sono: Art. 6 Diritto alla Vita: Tutti devono riconoscere che hai il diritto di vivere. Art. 7 Diritto al Nome: Ogni bambino ha diritto ad avere un nome, ad essere riconosciuto dalla propria famiglia e di tutta la società, in quanto cittadino. Art. 9 Diritto alla famiglia: Tutti i bambini hanno il diritto di vivere insieme ai loro genitori. Art. 13 Diritto ad esprimersi: hai il diritto di imparare e di esprimersi per mezzo delle parole, della scrittura, dell'arte e così via Art. 20 Diritto alla sicurezza: Se vivere con i tuoi genitori è pericoloso il bambino ha il diritto di essere protetto in ogni situazione. Art. 24 Diritto alla salute: hai il diritto di godere di una buona salute: Ciò significa che dovresti ricevere cure mediche e farmaci quando sei malato. Gli adulti dovrebbero fare di tutto per evitare
30 che i bambini si ammalino, in primo luogo nutrendoli e prendendosi cura di essi. Art. 27 Diritto di essere amato e ascoltato: Hai il diritto ad uno standard di vita sufficientemente buono. Ciò significa che i tuoi genitori hanno l'obbligo di assicurarti cibo, vestiti, un alloggio, etc... Art. 29 Diritto all'istruzione: Lo scopo della tua istruzione è di sviluppare al meglio la tua personalità, i tuoi talenti e le tue capacità mentali e fisiche. L'istruzione dovrebbe anche prepararti a vivere in maniera responsabile e pacifica, in una società libera nel rispetto dei diritti degli altri, e nel rispetto dell'ambiente. Art. 30 Diritto all'uguaglianza e pari opportunità: Se appartieni ad una minoranza hai il diritto di mantenere la tua cultura, professare la tua religione e parlare la tua lingua. Art. 31 Diritto al gioco: Ogni bambino ha diritto ad avere tempo libero e spazi dedicati al gioco alla scoperta......il gioco favorirà l'incontro con gli altri bambini ed altri adulti.
31 Obiettivi formativi per i bambini di 3 anni Prendere consapevolezza della propria identità in rapporto agli altri e a se stesso Conoscere l'ambiente scolastico: compagni ed insegnanti Acquisire autonomia nelle azioni di vita quotidiana Competenze da raggiungere: Adattarsi ai ritmi della giornata scolastica e superare il distacco dalla famiglia Interiorizzare le prime regole del vivere comune Obiettivi formativi per i bambini di 4 anni Conquistare una progressiva autonomia rispetto ai propri bisogni personali, nell'ambiente, ai materiali Riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti Stabilire le relazioni con adulti e compagni Competenze da raggiungere: Avviare la maturazione del rapporto di coesione con il grande e piccolo gruppo
32 Acquisire sicurezza e fiducia nelle proprie capacità motorie, espressive e comunicative Acquisire l'abitudine a collaborare con i compagni per un fine comune Obiettivi formativi per i bambini di 5 anni Acquisire semplici norme di comportamento Scoprire e rispettare l'ambiente naturale circostante Partecipare all'organizzazione di eventi di vita sociale della scuola Le competenze da raggiungere: Rafforzare lo spirito di amicizia Assumere comportamenti adeguati alle varie situazioni Partecipare alle tradizioni del proprio ambiente culturale Maturare dei sentimenti di amore e rispetto per l'ambiente Finalità Le finalità del progetto sono le seguenti: far cogliere ai bambini l'importanza della vita aiutare i bambini a scoprire le caratteristiche tipiche dell'infanzia farli riflettere sull'importanza e la bellezza di essere bambino
33 aiutare i bambini a comprendere il significato della parola DIRITTO. Metodologia Le progettazioni educative sono rappresentabili come percorsi ricorsivi in cui si susseguono e ripetono le azioni di osservare e ascoltare, analizzare quanto raccolto, discuterlo e condividerlo nel gruppo di lavoro immaginare spazi di esplorazione, e documentarne i passaggi. Nel riconoscere il grande valore che l'ambiente scuola ( inteso sia come luogo spazio temporale sia come contesto relazionale), ha nel facilitare l'apprendimento e le relazioni positive, rivestirà grande importanza la cura dello spazio che verrà pensato e strutturato per rispondere ai bisogni di accoglienza, esplorazione, gioco e motricità propri del bambino di questa età. Le attività verranno svolte in intersezione, cioè per fasce d'età e ogni singola sezione a seconda dei diritti scelti dalle insegnanti per la programmazione di sezione e saranno finalizzate a sensibilizzare i bambini su alcuni diritti sanciti dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dei bambini sancita dall'onu. Gli articoli dei Diritti dei bambini presi in considerazione, saranno suddivisi in tre anni scolastici ( durata del PTOF). Ogni sezione deciderà di anno in anno quali diritti sviluppare secondo le esigenze del proprio gruppo bambino. Destinatari Il progetto è stato pensato allo scopo di coinvolgere tutti i bambini e le bambine della nostra scuola che saranno i veri protagonisti del percorso con le difficoltà, le gioie, le attese che giorno dopo giorno sono chiamati a vivere.
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