RELAZIONE DEL PRESIDENTE FONDIMPRESA, GIORGIO FOSSA. Sono diversi anni che la nostra economia attraversa una fase di grande e diffusa difficoltà.

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1 CONVEGNO IL FUTURO DEL LAVORO SI CHIAMA FORMAZIONE Roma, 19 aprile, Auditorium Parco della Musica RELAZIONE DEL PRESIDENTE FONDIMPRESA, GIORGIO FOSSA Sono diversi anni che la nostra economia attraversa una fase di grande e diffusa difficoltà. Negli ultimi mesi i segnali di reazione sono stati e continuano a essere importanti, frutto di scelte certamente difficili ma rigorose, strutturali e non episodiche. Tuttavia è evidente, come sottolineano i principali indicatori economici, che ancora lungo è il percorso che ci separa da una risoluzione dei problemi che ci attanagliano. D altra parte, se questa crisi ha messo a nudo arretratezze e deficit del nostro sistema economico ha anche fatto sì che, soprattutto nel sistema d impresa, emergesse la consapevolezza che per superarla è necessario trasformare in opportunità le difficoltà, sfruttare il rallentamento dell economia per ripensarsi e rilanciarsi. Certo, le sfide che le imprese devono affrontare e vincere non sono né poche né semplici. Ci sono una concorrenza internazionale agguerrita e una contrazione dei nostri principali mercati di riferimento. Ci sono le persistenti criticità del sistema Italia relativamente alla fiscalità, alle infrastrutture, ai tempi della pubblica amministrazione, alla produttività e al lavoro, ai costi energetici, all accesso alla ricerca. Ma, nonostante ciò, ci troviamo di fronte ad un quadro entro il quale sempre più aziende stanno comprendendo di avere dei margini di manovra importanti per operare interventi di grande efficacia e, allo stesso tempo, dai costi sufficientemente contenuti. 1

2 La via che conduce fuori dalla crisi, infatti, passa dalla capacità di migliorare la produttività, di catturare la domanda di prodotti evoluti che proviene dal mercato, di razionalizzare i processi e l organizzazione, di creare reti e partnership per contenere i costi e migliorare la competitività. Ma passa, soprattutto, dalla valorizzazione del capitale umano e dall investimento sulle persone, perché solo potendo contare su lavoratori preparati a tutti i livelli, è possibile assecondare le innovazioni e accompagnare i cambiamenti. Il futuro dell impresa e del lavoro passa dalla formazione. E noi di Fondimpresa ne siamo ben consapevoli. Le imprese che scommettono sulla formazione e investono sul futuro devono avere la possibilità di farlo senza incappare in ostacoli e impedimenti, con un offerta formativa adeguata al proprio fabbisogno, avendo la certezza dei finanziamenti, secondo procedure rigorose ma prive di tortuosità. E l esperienza che in questi anni ha sviluppato Fondimpresa dimostra che in presenza delle giuste condizioni le aziende italiane non ricorrono alla formazione solo per aggiornare e riqualificare i propri dipendenti, ma anche e soprattutto per fare innovazione e per modernizzarsi. Sin dall inizio, Fondimpresa ha svolto un ruolo di costante promozione per contribuire a diffondere questa visione dinamica e sensibile della formazione. Si è preoccupata di sostenere l innovazione delle competenze e dei contenuti tecnologici sia a livello delle singole imprese che al livello più ampio dei sistemi produttivi territoriali, delle reti, delle filiere, delle catene di distribuzione, dei settori. Si è fatta carico di diffondere una cultura e una pratica della sicurezza, come patrimonio imprescindibile del lavoro e del fare economia, con finanziamenti complessivamente superiori a 220 milioni di euro per le azioni formative sulla sicurezza, con il coinvolgimento di 500 mila lavoratori. 2

3 Più in generale, Fondimpresa si è impegnata a favorire, attraverso due strumenti operativi che si sono rilevati determinanti il Conto Formazione per i piani aziendali e il Conto di Sistema per gli Avvisi il rafforzamento delle competenze dei lavoratori e l accesso alla formazione, equilibrato fra le diverse aree del paese e fra le grandi, le medie, le piccole e le micro imprese. Con il Conto Formazione tutte le aziende aderenti hanno avuto la possibilità di utilizzare direttamente il 70% dei loro versamenti per finanziare e gestire direttamente la formazione dei dipendenti condivisa con le rappresentanze sindacali e l impresa ha così finalmente assunto un ruolo centrale anche come luogo di apprendimento e di sviluppo delle competenze. Fondimpresa è stata tempestiva anche nell adottare iniziative volte a finanziare la formazione per le aziende aderenti in crisi e a sostegno della ripresa, recependo gli indirizzi delle parti sociali in raccordo con le politiche nazionali e comunitarie. In questi anni di crisi siamo stati molto vicini alle imprese. Le abbiamo accompagnate e affiancate giorno dopo giorno, nella convinzione che una formazione continua finalizzata alle loro specifiche necessità, cucita addosso a esse, potesse essere una straordinaria opportunità, una leva molto efficace per trovare una via d uscita alla crisi e per farle tornare ad essere competitive. In particolare, nel corso dell ultimo anno Fondimpresa si è impegnata a potenziare il sostegno alla formazione continua nelle imprese aderenti di minore dimensione e a sostenere piani aziendali per riqualificare le persone a rischio di perdita del posto di lavoro. Ha proseguito, in accordo con il Ministero del Lavoro, una linea di finanziamento straordinaria per la formazione dei lavoratori posti in mobilità da aziende aderenti o destinati ad essere assunti da imprese iscritte. Ha affiancato ai finanziamenti per la formazione in sicurezza e ambiente linee di finanziamento per l innovazione tecnologica e per i contratti di rete nelle PMI aderenti, aprendo una nuova stagione di stretta collaborazione tra le imprese e il mondo dell università e della ricerca. I numeri parlano chiaro: ad oggi sono più di 100 mila le imprese che aderiscono a Fondimpresa e 3 milioni e 800 mila circa i lavoratori coinvolti. 3

4 In cinque anni, da quando le attività sono finanziate con i versamenti delle aziende aderenti, l impegno finanziario complessivo è stato di 1 miliardo e 100 milioni e più di un 1 milione e mezzo sono stati i lavoratori che stanno beneficiando della formazione. Nel solo 2011 si è registrato un incremento delle adesioni superiore del 20% rispetto all anno precedente, mentre ai piani formativi conclusi sono stati liquidati 212 milioni di euro. Ma soprattutto è aumentato in maniera esponenziale l utilizzo da parte delle imprese, in particolare di quelle di piccole dimensioni, del Conto Formazione: più della metà dei 24 mila piani aziendali finanziati dal 2007 ad oggi sono stati attivati nel solo Un dato che testimonia non solo la crescita del numero di imprese che accede alla formazione, ma anche l aumento della frequenza di accesso da parte delle singole aziende. Sono risultati, lasciatemelo dire con un certo orgoglio, eccellenti, non solo perché rispecchiano pienamente la mission di Fondimpresa, facilitare l accesso alla formazione e renderla una leva strategica a disposizione delle imprese, ma anche perché sono stati ottenuti grazie ad una gestione virtuosa e oculata, che ha prodotto consistenti economie sulle spese di funzionamento del Fondo. Queste economie ci consentono ora di destinare al finanziamento dei piani formativi un ulteriore dotazione di 15 milioni, finalizzandola al rafforzamento degli interventi a sostegno delle strategie aziendali di innovazione ed internazionalizzazione. È grazie a quest attenzione costante e sempre rinnovata alle necessità delle imprese, unita alla tempestività degli interventi, alla trasparenza e alla terzietà delle procedure, che Fondimpresa è riuscita a costruire in tempi molto rapidi una credibilità forte, che le ha consentito di penetrare oltre l'ambito delle imprese di medio grandi dimensioni e di coinvolgere le imprese aderenti di minori dimensioni, poco avvezze per tradizione e disponibilità economica alla formazione. Le PMI oggi costituiscono la maggioranza delle aziende che beneficiano della formazione finanziata dal Fondo, circa il 90% delle imprese che hanno partecipato ai piani fino ad oggi conclusi. 4

5 Un segnale che testimonia la lungimiranza che Confindustria, Cgil, Cisl e Uil ebbero nell immaginare uno strumento agevole, efficace, efficiente e rigoroso in grado di favorire e di gestire la formazione continua e di indurre nelle imprese e nei lavoratori un approccio diverso, più aperto, più orientato al valore e ai valori della formazione. I Soci hanno avuto la capacità di essere vicini alle esigenze formative delle imprese, di tenere la formazione il più possibile al di fuori delle dinamiche delle relazioni industriali, di distinguere in maniera netta il loro ruolo di promozione, condivisione e monitoraggio dei piani dai compiti di gestione, che Fondimpresa assegna esclusivamente alle imprese e agli operatori della formazione. Ed è intenzione di Fondimpresa continuare sulla strada fino ad oggi battuta, assecondando la sua naturale attitudine a essere uno strumento tecnico utile a perseguire, attraverso la leva della formazione, gli obiettivi che di volta in volta le parti sociali individuano, in raccordo con le politiche nazionali e comunitarie, pur in un quadro generale riformato o in corso di evoluzione. Per cui, se da un lato resterà alta l attenzione per poter offrire soluzioni e opportunità adeguate alle imprese e ai lavoratori, dall altro saranno rinsaldati quei criteri che fino ad oggi hanno consentito a Fondimpresa di determinare in qualche modo una comunità aperta, un piccolo sistema finalizzato alla formazione, in cui l adesione costituisce per l impresa la garanzia di poter contare su risorse certe e regole trasparenti, con la possibilità di scegliere in piena autonomia i servizi formativi in grado di soddisfare i propri fabbisogni. Ed è per questo motivo che è fondamentale rimarcare la necessità di piena autonomia gestionale di Fondimpresa e dei Fondi interprofessionali in generale, secondo criteri di trasparenza e sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro. Solo se liberi da condizionamenti e vincoli tipici dell intervento pubblico, che ancora ostacolano l accesso delle imprese negli Avvisi, i Fondi possono rispondere, in una logica di autonomia e sussidiarietà rispetto alla formazione pubblica, alla mission che è stata loro assegnata. Per completare questo percorso è quanto mai necessaria l evoluzione normativa più volte sollecitata dai Soci di Fondimpresa, che disciplini le quote di adesione ai Fondi su base volontaria e statutaria, e non più in forma obbligatoria per legge, affermando definitivamente la natura privata 5

6 dei Fondi e della gestione e destinazione delle loro risorse, recentemente riconosciuta dal Consiglio di Stato. A ciò si aggiunge l esigenza di rafforzare il focus di Fondimpresa sulla formazione, considerando che il contributo dello 0,30% nettamente inferiore all aliquota dei Paesi europei più avanzati, già si dimostra insufficiente a soddisfare le crescenti richieste, in particolare sugli Avvisi, per i quali nel 2011 è stato possibile finanziare solo un terzo delle domande. Desta quindi forte preoccupazione la previsione che il contributo dello 0,30%, e il suo eventuale incremento, possano essere destinati, anche solo in parte, alla copertura degli oneri per le politiche passive del lavoro. In un momento delicatissimo come questo, in bilico fra crisi e ripresa, occorre invece potenziare le risorse per la formazione continua, in quanto la loro tempestività e adeguatezza costituiscono per i lavoratori e per le imprese, in particolare per quelle di minori dimensioni, un opportunità decisiva per la crescita della competitività e per il futuro del lavoro. 6

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