GLI EVENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: OPPORTUNITA DI CONDIVISIONE O STERILI VETRINE? Donatella Consolandi, Presidente Unicom.
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1 GLI EVENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: OPPORTUNITA DI CONDIVISIONE O STERILI VETRINE? Donatella Consolandi, Presidente Unicom 11 novembre 2014
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3 CHI E UNICOM Unicom Unione Nazionale Imprese di Comunicazione, è l associazione che rappresenta il maggior numero di imprese di comunicazione a capitale italiano, con oltre 160 strutture operative su tutto il territorio nazionale
4 CHI E UNICOM Unicom si caratterizza per profilo, qualità e professionalità delle imprese associate che operano in tutti i settori della comunicazione: Advertising Brand image Media Web e social media Direct marketing Eventi Packaging Promozioni Public affairs Relazioni pubbliche Sponsorizzazioni
5 CHI E UNICOM
6 CHI E UNICOM Per eventuali approfondimenti: STAND UNICOM Padiglione Spadolini Terra/stand B7
7 GLI EVENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: OPPORTUNITA DI CONDIVISIONE O STERILI VETRINE? Donatella Consolandi, Presidente Unicom 11 novembre 2014
8 IL CAMBIO DI VISUALE DELLA P.A. LEGGE 7 giugno 2000, n 150 Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni
9 IL CAMBIO DI VISUALE DELLA P.A. Articolo 1 5. Le attività di informazione e di comunicazione sono, in particolare, finalizzate a: a) illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l'applicazione; b) illustrare le attività delle istituzioni e il loro funzionamento; c) favorire l'accesso ai servizi pubblici, promuovendone la conoscenza; d) promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale; e) favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati nonché la conoscenza dell'avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi; f) promuovere l'immagine delle amministrazioni, nonché quella dell'italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d'importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale. OBIETTIVO: MIGLIORARE L EFFICACIA E L EFFICIENZA DELL AGIRE PUBBLICO
10 IL CAMBIO DI VISUALE DELLA P.A. Articolo 2 (Forme, strumenti e prodotti) 1. Le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni si esplicano, oltre che per mezzo di programmi previsti per la comunicazione istituzionale non pubblicitaria, anche attraverso la pubblicità, le distribuzioni o vendite promozionali, le affissioni, l'organizzazione di manifestazioni e la partecipazione a rassegne specialistiche, fiere e congressi. OBIETTIVO: MIGLIORARE L EFFICACIA E L EFFICIENZA DELL AGIRE PUBBLICO
11 IL CAMBIO DI VISUALE DELLA P.A. E in atto un processo di profondo rinnovamento e riforma OBIETTIVO: MIGLIORARE L EFFICACIA E L EFFICIENZA DELL AGIRE PUBBLICO
12 L EFFETTO DELLE RIFORME Cambiano l erogazione del servizio e lo svolgimento del procedimento amministrativo
13 L EFFETTO DELLE RIFORME NUOVI PRINCIPI: TRASPARENZA ASCOLTO SEMPLICITA PARTECIPAZIONE EFFICIENZA EFFICACIA ED ECONOMICITA
14 UNA NUOVA ERA La Pubblica Amministrazione entra nella società dell informazione e della conoscenza
15 IL DIVERSO RUOLO DELLA COMUNICAZIONE leva strategica per il cambiamento risorsa per costruire, alimentare e gestire la relazione con i cittadini STRUMENTO DI REALIZZAZIONE DEI PRINCIPI
16 DA COMUNICARE A QUALCUNO A COMUNICARE CON QUALCUNO Si comunica solo con chi si ritiene che abbia qualcosa d interessante da dire, altrimenti ci si limita ad informarlo Gregorio Arena, Comunicazione e amministrazione condivisa, in Stefano Rolando (a cura di), Teorie e tecniche della comunicazione pubblica. Dallo stato sovraordinato alla sussidarietà, Etras, Milano, 2003
17 DA COMUNICARE A QUALCUNO A COMUNICARE CON QUALCUNO Cittadino al centro del flusso comunicativo Cittadino come stakeholder Dialogo e relazione tra istituzione e cittadino
18 LO STAKEHOLDER ENGAGEMENT OPERATORI PUBBLICI CITTADINI POTENZIALI BENEFICIARI ORGANIZZAZIONI E ASSOCIAZIONI RAPPRESENTATIVE BENEFICIARI MEDIA OPINION LEADER
19 L AMMINISTRAZIONE DIGITALE Posta elettronica Internet Portale Connettività Banda Larga Wireless Firma digitale Servizi on line Rete civica Documento informatico Punti d accesso
20 I NUOVI MEDIA AMPLIFICANO IL PROCESSO GIA IN ATTO
21 IL PIANO DI COMUNICAZIONE Anche le P.A. come le imprese si dotano di piani di comunicazione Non più azioni casuali e sporadiche, ma progetti integrati Diversi obiettivi per la comunicazione pubblica: non si deve vendere un prodotto, ma rinnovare il rapporto di fiducia e collaborazione con i cittadini
22 IL PIANO DI COMUNICAZIONE Digital divide: non tutti sono su internet Importanza della integrazione delle superfici comunicative digitali e tradizionali
23 IL PIANO DI COMUNICAZIONE La comunicazione digitale deve essere interpretata come ambiente di integrazione dei contenuti sviluppati attraverso canali tradizionali
24 IL PIANO DI COMUNICAZIONE Ma torniamo alla legge 150 Articolo 2 (Forme, strumenti e prodotti) 1. Le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni si esplicano attraverso l'organizzazione di manifestazioni
25 IL PIANO DI COMUNICAZIONE Gli eventi sono da sempre momento fondamentale di incontro tra cittadino e rappresentanti = la democrazia rappresentativa vive di questi processi
26 IL RUOLO DEGLI EVENTI SERVIZIO PUBBLICO OFFERTO AI CITTADINI PROSSIMITA, ASCOLTO, CONDIVISIONE, COINVOLGIMENTO SIMBOLO DI APERTURA
27 IL RUOLO DEGLI EVENTI CO-CREAZIONE PROCESSO COMUNICATIVO BIDIREZIONALE E INTERATTIVO STORYTELLING E COINVOLGIMENTO EMOTIVO
28 TIPOLOGIA DEGLI EVENTI DELLA P.A. Gli oggetti e forme degli eventi pubblici e/o politici: Ricorrenze civili (capodanno, funerali, 1 maggio..) Grandi eventi (expo, città della cultura, fiere..) Cerimonie religiose (beatificazioni, battesimi di massa,...) Campagne elettorali (elezioni, referendum, etc) Campagne di sensibilizzazioni (charity, ONG, salute, ecc) (MKT corporate/trade/consumer) evento singolo / eventi diffusi / road show street marketing / flash mob / etc
29 IL RUOLO DEGLI EVENTI Oggi gli eventi per P.A. ed istituzioni devono diventare: Momento di engagement del cittadino Momento di inclusione sociale Momento di presidio e presenza territoriale delle istituzioni Momento di consultazione pre-decisionale Collaborative democracy con pubblici generalisti ma soprattutto con target specifici rispetto all implementazione delle decisioni politiche
30 L EVENTO DI SUCCESSO Vision e obiettivi Individuazione target Tono della comunicazione Identità grafica Pianificazione Valutazione risultato Contenuti Divulgazione sui media Controllo Durata Oltre l evento
31 COSA NON FARE Obiettivi non chiari Autoreferenzialità Casualità Improvvisazione Linguaggio tecnico o burocratico Banalizzazione Isolamento Difesa Conflitto
32 IL RUOLO DEI COMUNICATORI Affiancare il cliente Ottimizzare tempi e risorse Offrire attendibilità, serietà, competenza ma anche creatività Problem solving Controllo organizzativo Durata Oltre l evento
33 QUALCHE NUMERO PIANO DI COMUNICAZIONE PER IL FONDO SOCIALE EUROPEO (media regionale di 10 regioni italiane nel 2010)
34 QUALCHE NUMERO La quasi totalità delle regioni ha accompagnato l avvio del programma operativo con una campagna di informazione e/o comunicazione istituzionale Le campagne realizzate hanno inteso promuovere la conoscenza del FSE e delle opportunità finanziate presso il grande pubblico, i potenziali beneficiari, i beneficiari
35 QUALCHE NUMERO Queste le attività comprese nei piani di comunicazione: 1. Campagne pubblicitarie 2. Pubblicazioni 3. Eventi 4. Help desk 5. Banche dati
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37 GRAZIE PER L ATTENZIONE!
Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
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