FORMAZIONE DISTRETTUALE PER DOCENTI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
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1 Piazza Roma, 1 int Campagnola Emilia (RE) Tel/fax a.prodigio@libero.it Sede legale: Via Gonzaga, Novellara (RE) FORMAZIONE DISTRETTUALE PER DOCENTI DI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO ESTRATTO DA RELAZIONE FINALE A cura di Davolio Fabio Menozzi Lauro Martinelli Giulio Sabattini Silvia Truzzi Roberta SETTEMBRE 2013
2 1. DESCRIZIONE DEL PERCORSO: DALLE FINALITA AL PROGRAMMA Finalità generale: la formazione proposta rientra in un progetto distrettuale più ampio che possa riuscire a coinvolgere e ingaggiare i docenti a lavorare come facilitatori di collaborazioni con i colleghi e con i Servizi Territoriali, per costruire azioni di conoscenza e prevenzione dei rischi, costruendo così una cultura sempre più diffusa della prevenzione e del comportamento consapevole. Tematiche: 1. Quadro conoscitivo Locale e Nazionale sui giovani e la sessualità dall'osservatorio dei Consultori, i cambiamenti negli stili comportamentali. 2. Gli aspetti socio-culturali e la loro influenza sul modo di concepire e agire la sessualità. 3. Pre-adolescenti e adolescenti oggi: cambiamenti nella percezione della sessualità, cambiamenti nella percezione di sé, nei comportamenti sessuali e negli stili relazionali. 4. Le emozioni nelle relazioni. 5. Comunicazione funzionale e l'importanza del linguaggio emotivo nella relazione educativa. 6. Metodologia per progettare percorsi educativi per i ragazzi 7. Come coinvolgere famiglia e territorio (la rete dei servizi) in una prospettiva di condivisione di conoscenze e obiettivi. Destinatari: tutti, con priorità ai docenti di Scienze e Lettere Periodo: Settembre 2013 Durata: 11 ore Sede: Sala Recordati, Palazzo dei Principi Correggio 2
3 GRUPPO A Tutor d aula: Dott. Giulio Martinelli Moduli e tematiche: 1 modulo (4 ore) Data: 9 settembre 2013 dalle ore.30 alle ore Relatori: Dott.ssa Elsa Munarini Ginecologa Salute Donna Consultorio Giovani Ausl Reggio Emilia Dott.ssa Silvia Sabattini Psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio Dott.ssa Roberta Truzzi Psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio 2 modulo (4 ore) Data: 11 settembre 2013 dalle ore.30 alle ore Relatori: Dott.ssa Cristina Zatti psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio Dott.ssa Silvia Sabattini psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio Dott. Giulio Martinelli Psicologo Associazione Pro.di.Gio 3 modulo (3ore) Data: 11 settembre 2013 dalle ore alle ore Relatori: Dott.ssa Roberta Truzzi Psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio Dott. Luigi Moscara Responsabile Salute Donna Consultorio Ausl Distretto di Correggio Dott.ssa Angela Campari Responsabile Servizio Sociale Integrato Unione Comuni Pianura Reggiana GRUPPO B Tutor d aula: Dott.ssa Roberta Truzzi Moduli e tematiche: 1 modulo (4 ore) Data: 9 settembre 2013 dalle ore.30 alle ore Relatori: Dott.ssa Elsa Munarini Ginecologa Salute Donna Consultorio Giovani Ausl Reggio Emilia Dott.ssa Silvia Sabattini Psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio Dott.ssa Roberta Truzzi Psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio 2 modulo (4 ore) Data: 12 settembre 2013 dalle ore.30 alle ore
4 Relatori: Dott.ssa Cristina Zatti Psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio Dott.ssa Silvia Sabattini Psicologa/ psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio Dott. Giulio Martinelli Psicologo Associazione Pro.di.Gio 3 modulo (3 ore) Data: 12 settembre 2013 dalle ore alle ore Relatori: Dott.ssa Roberta Truzzi Psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio Dott. Luigi Moscara Responsabile Salute Donna Consultorio Ausl Distretto di Correggio Dott.ssa Angela Campari Responsabile Servizio Sociale Integrato Unione Comuni Pianura Reggiana 4
5 2. I DOCENTI COINVOLTI NEL PERCORSO IC Correggio 1 IC Correggio 2 IC S.Martino in Rio IC Fabbrico IC Rolo IC Campagnola IC Rio saliceto Convitto Corso Einaudi Liceo Corso TOTALE 1 MODULO MODULO (Gruppo A) MODULO (Gruppo A) MODULO (Gruppo B) MODULO (Gruppo B) Numero docenti coinvolti Partecipanti ad almeno un modulo Numero docenti più costanti Partecipanti a tutti i moduli I CONTENUTI DEI MODULI 3.1. Primo modulo (plenaria) Ha dato l'avvio alla prima giornata di formazione il saluto di Paola Baraldi, presidente dell Unione Pianura Reggiana, seguito dalla presentazione dell'iniziativa a cura del dr. Lauro Menozzi, Direttore dell'ass. Prodigio. Il primo intervento, ad opera della Dott.ssa Elsa Munarini, ginecologa del Consultorio dell'ausl di RE, aveva lo scopo di motivare l'iniziativa stessa del corso attraverso una descrizione dei dati relativi all'ultimo decennio dall'osservatorio dei 5
6 Consultori sui comportamenti inerenti la sfera sessuale degli adolescenti dai 14 ai 25 anni. Dalla presentazione è emerso la maggior diffusione di stili comportamentali in adolescenza che aumentano il rischio di ricorso ad interruzioni volontarie di gravidanza e alla contraccezione d'emergenza, con conseguenti ripercussioni sulla salute degli individui nonchè sui costi sanitari. Nel secondo intervento della prima mattinata, condotto dalla D.ssa Silvia Sabattini, psicologa/ psicoterapeuta dell Associazione Pro.di.Gio, si è affrontato il tema di come la scuola possa scegliere più consapevolmente fra varie proposte di interventi in classe sul tema della sessualità, attraverso la presentazione del modello dell'oms organizzazione Mondiale della Sanità, organismo che si avvale della ricerca scientifica per elaborare linee guida per le scuole che scelgono di fare prevenzione. Il terzo e ultimo intervento della mattinata, curato dalla D.ssa Roberta Truzzi Psicologa/psicoterapeuta Associazione Pro.di.Gio, ha affrontato l'importante tema dell'influenza del livello culturale sia dell'utenza finale cioè gli adolescenti, che del formatore/docente, che porta nelle classi stimoli di riflessione sul tema della sessualità. In tutti gli interventi i relatori hanno fatto largo uso di esempi concreti che provenivano dalla pratica del loro lavoro quotidiano con gli adolescenti. Hanno partecipato alla prima mattinata del corso oltre 60 docenti e al termine è stato chiesto ad ognuno un feed-back sulla mattinata, che descrivesse in una sola parola un impressione, un vissuto relativo al primo incontro del corso, metodologia utile anche nelle classi al termine di un incontro di affettività-sessualità Secondo e terzo modulo (divisi in 2 gruppi) I docenti che hanno preso parte al primo modulo sono stati suddivisi in due gruppi (A e B) di 30 membri ciascuno, ed hanno preso parte agli incontri relativi al secondo ed al terzo modulo. 6
7 Secondo Modulo Entrambe le mattine sono state caratterizzate dall intervento di tre relatori, psicologipsicoterapeuti che collaborano da diversi anni con l Associazione Prodigio e lavorano come psicologi scolastici in vari territori e su diversi ordini di scuola. Alla parte teorica frontale si sono alternati vari momenti di confronto reciproco ed esempi concreti da parte degli psicologi nelle loro attività con i ragazzi a scuola (sportello di ascolto e laboratori sui gruppi classe, sia alle scuole medie inferiori che superiori). La prima relazione è stata tenuta dalla dott.ssa Cristina Zatti che ha fornito un quadro generale dei principali cambiamenti che stanno caratterizzando il mondo della pre-adolescenza e dell adolescenza ed in particolare nella percezione di sé e dei propri vissuti emotivi, negli aspetti legati ai comportamenti sessuali e negli stili relazionali, alla luce dei numerosi cambiamenti avvenuti nell ambito della famiglia intesa come ente educativo e in relazione al massiccio avvento delle nuove tecnologie. Il secondo intervento è stato ad opera della dott.ssa Silvia Sabattini che ha parlato, relativamente alle linee guida dell OMS, e ha approfondito l'esposizione di un progetto per la suola chiamato Life Skills (competenze per la vita). Al termine della relazione è stato presentato un esempio di attivazione da proporre nelle classi, per favorire la presa di coscienza dei propri vissuti emotivi nelle interazioni fra compagni. Il terzo ed ultimo intervento della mattinata, tenuto dal dott. Giulio Martinelli, ha riguardato la comunicazione funzionale ovvero l importanza del linguaggio emotivo nella relazione educativa con i ragazzi, sia per quello che riguarda gli interventi sul gruppo classe che nella gestione di situazioni individuali complesse, con un occhio di riguardo all area della sessualità. 7
8 Durante tutte le due mattinate di lavoro i docenti hanno partecipato attivamente, ponendo domande rispetto ai temi trattati e portando in alcuni casi le proprie esperienze professionali. È emerso che le problematiche legate a comportamenti sessuali a rischio sono tangibili soprattutto a causa della poca consapevolezza dei vissuti emotivi da parte dei ragazzi, in balia di nuovi strumenti tecnologici sempre più invadenti, rispetto ai quali gli adulti, ed in particolare le famiglie, fanno sempre più fatica a porre dei limiti, attraverso una corretta lettura. Terzo Modulo Il modulo è cominciato con l'intervento della dott.ssa Roberta Truzzi che è entrata nello specifico della metodologia operativa, sottolineando la cornice teorica di riferimento ovvero il modello biopsicosociale che considera la persona nella sua interezza, accompagnato dalle linee guida dell'oms in merito all'educazione all'affettività-sessualità. Il dott. Giulio Martinelli ha infine concluso la parte metodologica presentando un modello di intervento utilizzato maggiormente nelle scuole secondarie di secondo grado, la peer education. Si è passati in rassegna la modalità di progettazione con la selezione e formazione degli studenti peer, il coinvolgimento degli psicologi formatori esterni e dei docenti nel costruire poi la progettualità per le singole classi. Si sono forniti degli esempi concreti di attività svolte in alcune scuole superiori. Il secondo intervento è stato ad opera della dott.ssa Angela Campari, responsabile dei Servizi Sociali e del Centro per le Famiglie del distretto di Correggio, che ha illustrato le modalità organizzative e di intervento dei Servizi nell'ambito specifico della prevenzione e cura dei comportamenti a rischio negli adolescenti e dei possibili rapporti con la scuola.
9 Il terzo ed ultimo intervento ha dato voce al Consultorio Familiare del distretto di Correggio nella persona del responsabile il dott. Luigi Moscara, il quale ha delineato in modo accurato e dettagliato i servizi rivolti agli adolescenti che dai 14 anni possono accedere al Consultorio. In particolare si è parlato dello spazio di libero accesso agli adolescenti per una consulenza riguardo agli anticoncezionali, ai contraccettivi di emergenza o ai rischi di contrarre malattie sessualmente trasmesse. Il dott. Moscara, pur riconoscendo il bacino di utenza più limitato rispetto al Consultorio Familiare di Reggio Emilia, ha confermato il trend di precocizzazione dei comportamenti a rischio in ambito sessuale, dei dati portati dalla dott.ssa Munarini. Inoltre sono stati riportati esperienze di collaborazione con gli Istituti Scolastici medie e superiori in cui l'ostetrica è entrata in classe per illustrare le modalità di lavoro del Consultorio e rispondere alle domande dei ragazzi, con una particolare attenzione per la prevenzione dei comportamenti sessuali a rischio in ottica sanitaria. Il Consultorio Familiare si è reso disponibile a continuare la collaborazione con gli Istituti Scolastici all'interno dei Progetti di Educazione all'affettività in un'ottica di integrazione sia negli interventi che in fase di progettazione. A conclusione dei quattro interventi si è lasciato lo spazio per il dibattito che si è dimostrato vivace in entrambi i gruppi. Oltre al numero elevato di docenti che si è mantenuto costante nei due gruppi, si è notata un'elevata attenzione che ha favorito il dibattito con una buona partecipazione attraverso domande, ma anche richieste di consigli o espressione di vissuti personali. I docenti inoltre hanno manifestato interesse per la bibliografia e gli esempi di attivazioni a loro mostrate, oltre ad una richiesta nuova ed ampia di interventi di educazione all'affettività-sessualità. 9
10 4. QUESTIONARIO DI SODDISFAZIONE FINALE Strumento: Questionario finale di valutazione Metodologia: Distribuzione al termine dell ultimo modulo Questionari raccolti: complessivamente 49 (19 Gruppo A, 30 Gruppo B) pari al 74% dei 65 docenti che hanno partecipato ad almeno un incontro e al 100% dei presenti a tutti gli incontri. Tra coloro che hanno compilato il questionario: - 36 docenti di scuola secondaria di 1 grado, 13 di scuola secondaria di 2 grado - la maggioranza (36 su 49) ha oltre 10 anni di insegnamento, solo 1 con meno di 5 anni - netta la prevalenza di docenti femmine (43 su 49). Come si vede dai grafici successivi, in generale il giudizio attribuito è molto positivo. Una lettura complessiva mette in evidenza che: - differenze per livelli di scuola: i docenti di scuola secondaria di 1 grado, rispetto ai colleghi delle superiori, hanno attribuito ai primi due moduli punteggi più elevati, hanno apprezzato maggiormente le esposizioni frontali, meno il dibattito fra i partecipanti e lo scambio di esperienze su prassi di lavoro, dichiarano di avere aumentato la loro motivazione a lavorare su queste tematiche - differenze per anni di insegnamento: i docenti con più anni di insegnamento hanno apprezzato più degli altri il 3 modulo ed hanno attribuito giudizi più elevati dei colleghi con meno esperienza - differenze per genere: i docenti maschi hanno dato complessivamente un giudizio migliore (in particolare sui primi due moduli), sottolineano l efficacia del percorso nel facilitare la loro riflessione e nel fornire dati ed elementi conoscitivi. 10
11 Un aspetto determinante per il successo/insuccesso di questi percorsi è dato certamente dal METODO utilizzato. Le presentazioni ed esposizioni frontali sono state apprezzate, così come le attivazioni esperienziali che hanno permesso ai partecipanti di portare la propria esperienza. I giudizi sui momenti di dibattito sono stati molto diversi fra i due gruppi. GRADIMENTO DELLE ATTIVITA' PROPOSTE (Punteggi da 1=per niente a 10=del tutto) ,60, GRUPPO A GRUPPO B 7,6 7,70 7, 7 6 6,10 5 presentazioni ed esposizioni frontali dei relatori Dibattito fra i partecipanti Attivazioni esperienziali In generale i relatori sono stati apprezzati, ancora una volta soprattutto dal gruppo B. I RELATORI DEGLI INCONTRI... (Punteggi da 1=per niente a 10=del tutto) ,70, GRUPPO A GRUPPO B 7,60, 7 6, hanno facilitato la mia riflessione ha facilitato la comunicazione tra i partecipanti sono riusciti a stimolare il mio interesse 11
12 Nel dettaglio, i primi due moduli sono stati quelli che hanno ottenuto maggior gradimento. GRADIMENTO DEI SINGOLI MODULI (Punteggi da 1=per niente a 10=del tutto) GRUPPO A GRUPPO B ,60,7 7,0,9 7, modulo 2 modulo 3 modulo Il percorso è stato percepito come utile in relazione agli obiettivi specifici che la progettazione dell'intervento si era posti, soprattutto per quanto riguarda l'aumento delle conoscenze dei dati epidemiologici e dell evoluzione degli stili comportamentali di preadolescenti ed adolescenti e rispetto all aumento della motivazione a lavorare sulle tematiche all interno dell ambito scolastico. GLI INCONTRI SONO STATI UTILI PER... (Punteggi da 1=per niente a 10=del tutto) GRUPPO A GRUPPO B 10 9,50,9 7,5 7,9 7,40, ,00 6,60 5 aumentare conoscenze dati epidemiologici e evoluzione degli stili comportamentali adolescenti scambiarsi esperienze tra docenti su prassi di lavoro sulle tematiche educazione affettività e sessualità aumentare competenze nella costruzione di progetti di attivazione aumentare la motivazione a lavorare su tematiche educazione affettivita e sessualita 12
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