Cantieri edili e bonifica ordigni bellici, il ruolo del coordinatore.
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1 Cantieri edili e bonifica ordigni bellici, il ruolo del coordinatore. Ing. Andrea Cini Azienda USL Toscana Nord Ovest Gruppo Edilizia del Comitato Interregionale PSLL
2 LEGGE 1 ottobre 2012, n. 177 Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici. (GU n. 244 del e GU n. 245 del ) [..] 1. Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1 dell'articolo 28 sono aggiunte, infine, le seguenti parole: «e i rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nei cantieri temporanei o mobili, come definiti dall'articolo 89, comma 1, lettera a), del presente decreto, interessati da attivita' di scavo» [..]
3 [..] 2-bis. Fatta salva l'idoneita' tecnico-professionale in relazione al piano operativo di sicurezza redatto dal datore di lavoro dell'impresa esecutrice, la valutazione del rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici inesplosi rinvenibili durante le attivita' di scavo nei cantieri e' eseguita dal coordinatore per la progettazione. Quando il coordinatore per la progettazione intenda procedere alla bonifica preventiva del sito nel quale e' collocato il cantiere, il committente provvede a incaricare un'impresa specializzata, in possesso dei requisiti di cui all'articolo 104, comma 4-bis. [..]
4 [..] L'attivita di bonifica preventiva e sistematica e' svolta sulla base di un parere vincolante dell'autorita militare competente per territorio in merito alle specifiche regole tecniche da osservare in considerazione della collocazione geografica e della tipologia dei terreni interessati, nonche' mediante misure di sorveglianza dei competenti organismi del Ministero della difesa, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero della salute»; [..]
5 [..] c) al comma 1 dell'articolo 100, dopo le parole: «di cui all'allegato XI,» sono inserite le seguenti: «con specifico riferimento ai rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni bellici inesplosi nei cantieri interessati da attivita' di scavo»; d) all'articolo 104 e' aggiunto, in fine, il seguente comma: «4-bis. E' considerata impresa specializzata, ai sensi del comma 2-bis dell'articolo 91, l'impresa in possesso di adeguata capacita' tecnico-economica, che impiega idonee attrezzature e personale dotato di brevetti per l'espletamento delle attivita' relative alla bonifica sistematica e che risulta iscritta in un apposito albo istituito presso il Ministero della difesa. L'idoneita' dell'impresa e' verificata all'atto dell'iscrizione nell'albo e, successivamente, a scadenze biennali»; [..]
6 [..] e) all'allegato XI, dopo il punto 1 e' inserito il seguente: «1-bis. Lavori che espongono i lavoratori al rischio di esplosione derivante dall'innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso rinvenuto durante le attivita' di scavo»; f) all'allegato XV, punto 2.2.3, dopo la lettera b) e' inserita la seguente: «b-bis) al rischio di esplosione derivante dall'innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso rinvenuto durante le attivita' di scavo»
7 [..] In riferimento alle lavorazioni, il coordinatore per la progettazione suddivide le singole lavorazioni in fasi di lavoro e, quando la complessità dell opera lo richiede, in sottofasi di lavoro, ed effettua l analisi dei rischi presenti,con riferimento all area e alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze, ad esclusione di quelli specifici propri dell attività dell impresa, facendo in particolare attenzione ai seguenti: a) al rischio di investimento da veicoli circolanti nell area di cantiere; b) al rischio di seppellimento negli scavi; b-bis) al rischio di esplosione derivante dall innesco accidentale di un ordigno bellico inesploso rinvenuto durante le attività di scavo; c) al rischio di caduta dall alto; d) al rischio di insalubrità dell aria nei lavori in galleria; e) al rischio di instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria; f) ai rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in fase di progetto; g) ai rischi di incendio o esplosione connessi con lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere; h) ai rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura. i) al rischio di elettrocuzione; l) al rischio rumore; m) al rischio dall uso di sostanze chimiche.
8 [..] Il PSC contiene almeno i seguenti elementi: d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: 1) all area di cantiere, ai sensi dei punti e 2.2.4; 2) all organizzazione del cantiere, ai sensi dei punti e 2.2.4; 3) alle lavorazioni, ai sensi dei punti e 2.2.4; e) le prescrizioni operative, le misure preventive Per ogni elemento dell analisi di cui ai punti 2.2.1, e 2.2.3, il PSC contiene: a) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive richieste per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro; ove necessario, vanno prodotte tavole e disegni tecnici esplicativi; b) le misure di coordinamento atte a realizzare quanto previsto alla lettera a) In riferimento all'area di cantiere, il PSC contiene l'analisi degli elementi essenziali di cui all'allegato XV.2, in relazione: alle caratteristiche dell'area di cantiere, con particolare attenzione alla presenza nell'area del cantiere di linee aeree e condutture sotterranee; b) all'eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere, con particolare attenzione: b1) a lavori stradali ed autostradali al fine di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori impiegati nei confronti dei rischi derivanti dal traffico circostante, b 2) al rischio di annegamento; c) agli eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l'area circostante. Elenco indicativo e non esauriente degli elementi essenziali ai fini dell analisi dei rischi connessi all area di cantiere, di cui al punto Falde; fossati; alvei fluviali; banchine portuali; alberi; manufatti interferenti o sui quali intervenire; infrastrutture quali strade, ferrovie, idrovie, aeroporti; edifici con particolare esigenze di tutela quali scuole, ospedali, case di riposo, abitazioni; linee aeree e condutture sotterranee di servizi; altri cantieri o insediamenti produttivi; viabilità; rumore; polveri; fibre; fumi; vapori; gas; odori o altri inquinanti aerodispersi; caduta di materiali dall alto.
9 [..] Stima dei costi della sicurezza Ove é prevista la redazione del PSC ai sensi del Titolo IV, Capo I, del presente decreto, nei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste nel cantiere, i costi: a) degli apprestamenti previsti nel PSC; b) delle misure preventive e protettive e dei dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per lavorazioni interferenti; c) degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, degli impianti antincendio, degli impianti di evacuazione fumi; d) dei mezzi e servizi di protezione collettiva; e) delle procedure contenute nel PSC e previste per specifici motivi di sicurezza; f) degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; g) delle misure di coordinamento relative all uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. [..] Articolo 92 - Obblighi del coordinatore per l esecuzione dei lavori 1. Durante la realizzazione dell opera, il coordinatore per l esecuzione dei lavori: a) verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento di cui all articolo 100 ove previsto e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro; b) verifica l idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di cui all articolo 100, assicurandone la coerenza con quest ultimo, ove previsto, adegua il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all articolo 100, ove previsto, e il fascicolo di cui all articolo 91, comma 1, lettera b), in relazione all evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza.
10 MINISTERO DELLA DIFESA Decreto ministeriale 11 maggio 2015, n. 82 Regolamento per la definizione dei criteri per l'accertamento dell'idoneità delle imprese ai fini dell'iscrizione all'albo delle imprese specializzate in bonifiche da ordigni esplosivi residuati bellici, ai sensi dell articolo 1, comma 2, della legge 1 ottobre 2012, n.177.
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12 Una delle criticità per coordinatori e progettisti una volta valutata l opportunità di una bonifica preventiva è la previsione autonoma, quando si tratti di lavori di scavo a profondità contenute, della sola bonifica cosiddetta superficiale, ovvero quella definita come bonifica da mine, ordigni ed altri manufatti bellici interrati da eseguire fino a 100 centimetri di profondità con impiego di apparati rivelatori. Se la scelta dell ambito dove eseguire la bonifica rientra, infatti, nella responsabilità degli organi tecnici della stazione appaltante, l individuazione delle modalità di esecuzione della bonifica stessa è però di competenza esclusiva dell autorità militare, la quale in relazione alle caratteristiche geologiche specifiche, alle modalità di esecuzione dei lavori e alla destinazione d uso delle opere potrà prescrivere la bonifica in profondità anche laddove siano previsti solamente scavi inferiori a un metro..
13 La bonifica dai residuati bellici, iter autorizzativo e procedurale Una volta ravvisata la necessità di procedere alla bonifica preventiva da ordigni residuati bellici, la stazione appaltante dovrà dare inizio all iter amministrativo necessario a ottenere il relativo nulla-osta all esecuzione. E opportuno che questo iter venga affrontato in sede di progettazione definitiva, così da consentire una corretta pianificazione economica e un affidabile quantificazione dei costi di bonifica in fase di progettazione esecutiva. La richiesta di autorizzazione andrà indirizzata all Ufficio BCM (Bonifica Campi Minati) del Reparto Infrastrutture competente per territorio (5 Reparto Infrastrutture di Padova per l Italia del Centronord fino a Toscana e Marche)
14 Alla domanda il cui fac-simile può essere richiesto agli uffici citati andrà allegata la seguente documentazione, anch essa in quattro copie firmate in originale, oltre a copia degli elaborati su supporto informatico: - relazione tecnica illustrante le opere previste e le relative modalità di esecuzione; - corografia di inquadramento dell area (descrizione dal punto di vista fisico e antropico); - planimetria di progetto riportante le zone che si intende sottoporre a bonifica, le destinazioni d uso, la superficie e profondità degli scavi; - sezioni di scavo; - eventuale relazione geognostica.
15 Le aree bonificate non potranno essere utilizzate fino a quando il Reparto Infrastrutture non avrà provveduto a effettuare i necessari accertamenti per il rilascio del Verbale di constatazione. La programmazione e l effettuazione del sopralluogo propedeutico al rilascio di questa certificazione è evidentemente subordinata alla correttezza e completezza della documentazione prodotta da parte dell impresa BCM. Il verbale di constatazione non responsabilizza comunque il Reparto Infrastrutture nel caso in cui, sulle aree bonificate, venissero in tempi successivi rinvenuti ordigni bellici.
16 1. La bonifica di superficie La bonifica di superficie è propedeutica a qualsiasi bonifica profonda e va eseguita, sia in terra sia in presenza d acqua, fino a un metro di profondità dal piano di campagna. Consiste nella ricerca, localizzazione ed eliminazione di tutte le masse metalliche e di tutti i residuati bellici esistenti fino al questa quota. La procedura individuata dal Capitolato BCM - Bonifica Campi Minati prevede: - l esplorazione per strisce successive di tutta la zona interessata mediante l utilizzo di appositi apparati rivelatori di profondità; ove possibile, l esplorazione dovrà essere effettuata anche su di un area di sicurezza di 1,50 metri oltre il perimetro dell area interessata dai lavori; - lo scoprimento e l esame di tutti i corpi metallici e ordigni segnalati dall apparato entro la quota di riferimento.
17 Qualora risultasse necessario, la bonifica di superficie dovrà essere preceduta dal taglio della vegetazione che eventualmente ostacolasse l impiego dell apparato rivelatore. Il taglio della vegetazione dovrà essere eseguito per strisce successive da operai qualificati sotto controllo di un rastrellatore, mettendo in atto ogni possibile cautela atta a evitare il fortuito contatto con eventuali ordigni affioranti.
18 2. La bonifica profonda Le operazioni di bonifica profonda vengono definite dal Capitolato BCM come ricerca, individuazione e localizzazione di ordigni esplosivi interrati oltre 100 cm di profondità a mezzo di trivellazioni. Come sopra evidenziato, la zona su cui eseguire la bonifica in profondità dovrà essere stata preventivamente sottoposta a bonifica di superficie. Successivamente, si provvederà a suddividere l area in quadrati dal lato di 280 centimetri, una volta predisposta la maglia così da coprire in ogni sua parte la superficie da sottoporre a investigazione, al centro di ciascun quadrato verrà praticato, con l utilizzo di una trivella elicoidale rotante, un foro di diametro tale da consentire il passaggio della sonda magnetometrica di un apposito apparato rivelatore.
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20 Qualora la consistenza del terreno lo richiedesse, si dovrà provvedere a incamiciare il foro con l utilizzo di tubazioni amagnetiche di adeguato diametro. Le perforazioni si eseguiranno inizialmente per la profondità di un metro, così da trovarsi a operare nello strato di terreno reso sicuro dalla precedente bonifica superficiale; a questo punto si introdurrà in ogni foro la sonda del rivelatore, la quale dovrà essere caratterizzata da una sensibilità radiale in grado di garantire la rivelazione di masse ferrose interrate entro un raggio di due metri. Per ricerche a maggiori profondità si proseguirà analogamente, per strati di due metri ciascuno, fino a raggiungere la quota prescritta.
21 Ultimate le operazioni di bonifica, a seguito di formale comunicazione da parte dell impresa esecutrice, l autorità militare procederà al collaudo definitivo dei lavori, il quale potrà comprendere anche il controllo magnetometrico a campione su di una superficie complessivamente pari ad almeno il 2% della area bonificata.
Entrata in vigore del provvedimento: 02/11/2012
Legge 1 ottobre 2012, n. 177 Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici. G.U. 18 ottobre 2012, n. 244 Entrata in vigore
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