PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DIABETE E GRAVIDANZA
|
|
- Rita Grandi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DIABETE E GRAVIDANZA Febbraio 2012 PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DIABETE E GRAVIDANZA
2 1. PREMESSA E OBTV BEACKGROUND E RAZIONALE SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO STEP DEL PERCORSO RESPONSABILITA' Allegato 1 - FLOWCHART DIAGNOSTICA Allegato 2 - DIARIO GLICEMIE
3 Premessa Il gruppo di lavoro integrato Medici di Medicina generale e Diabetologi della Provincia di Pavia recependo le indicazioni della Consensus Conference del marzo 2010, in linea con le proposte e gli indirizzi del gruppo di approfondimento tecnico regionale, si pone l obtv di dare massima diffusione alle raccomandazioni e all implementazione delle Linee Guida per lo screening del diabete gestazionale, attraverso l elaborazione del percorso condiviso diabete e gravidanza. OBTV - uniformare i protocolli di diagnosi e cura sulla base delle L.G. di riferimento - migliorare l appropriatezza dei percorsi di prevenzione e di cura, attraverso modalità di lavoro integrato tra la medicina specialistica e la medicina di famiglia 3
4 1. BACKGROUND E RAZIONALE Quando si parla di diabete in gravidanza si fa riferimento a due categorie: il diabete pregravidico, che comprende il diabete di tipo 1 (DM1), il diabete di tipo 2 (DM2) e le condizioni di ridotta tolleranza ai carboidrati (IGT) ed iperglicemia a digiuno (IFG) già presenti prima della gravidanza il diabete gestazionale (GDM), veniva definito secondo la penultima versione della classificazione, come condizione di intolleranza ai carboidrati di gravità variabile, con esordio o primo riconoscimento nel corso della gravidanza e indipendentemente dal tipo di trattamento e dal fatto che la condizione possa persistere dopo il parto. Le nuove linee guida definiscono eventuali valori a digiuno superiori a 126 mg/dl o valori random superiori a 200 mg/dl riscontrati nel primo trimestre come diagnostici per diabete manifesto (diabete pregravidico riscontrato in corso di gravidanza). La diagnosi di diabete gestazionale si pone quindi in caso di riscontro di glicemia a digiuno tra mg/dl oppure dopo riscontro di uno o più valori uguali o superiori a quelli soglia per OGTT 75 gr eseguito tra la 24w e la 28w (tempo 0 92 mg/dl, tempo mg/dl, tempo mg/dl). Il GDM ha un incidenza che varia dall 1 al 14%, a seconda della popolazione studiata e dei metodi utilizzati per la diagnosi. Anche in Italia le indagini epidemiologiche hanno dato risultati piuttosto variabili, ma l analisi globale degli studi riportati stima l incidenza del GDM in Italia intorno al 6%. I fattori di rischio sono rappresentati dall etnia, dall età della donna, dalla familiarità positiva per diabete, dall obesità (l incidenza è triplicata nelle donne con BMI >30 vs a quelle con BMI <20) e dal fumo di sigaretta. Le alterazioni del metabolismo glucidico rappresentano la più frequente complicanza medica della gravidanza che, se non riconosciuta e non trattata, si associa ad un elevata morbilità materna e neonatale. 4
5 Le principali complicanze materne in corso di gravidanza complicata da diabete sono lo sviluppo di ipertensione gestazionale o preeclampsia, la dislipidemia, il poliidramnios, la progressione della retinopatia e della nefropatia diabetica, la maggior frequenza di parto pretermine e di taglio cesareo. Inoltre le donne con pregresso GDM hanno un elevato rischio (circa il 50%) di sviluppare diabete nei 5 anni successivi al parto; tale rischio arriva al 75% per l intolleranza ai carboidrati. Più frequentemente sviluppano un diabete di tipo 2, ma il GDM può essere associato alla presenza di anticorpi anti insula pancreatica (ICA) e pertanto le donne possono presentare un rischio elevato di sviluppare un DM1. Per quanto concerne la morbilità neonatale, il diabete pregravidico influisce sull organogenesi, mentre il GDM interferisce con la normale crescita fetale. I rischi per il feto sono rappresentati, in caso di diabete pregravidico, dalla morte fetale e perinatale, dalle malformazioni fetali e dalla restrizione di crescita intrauterina, mentre in caso di GDM in particolare dalla macrosomia fetale associata al possibile trauma durante il parto, il ritardo di crescita, l ipoglicemia e l ittero. Meno frequenti sono la policitemia, l ipocalcemia, il distress respiratorio e l ipertrofia miocardica. 2. SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE Scopo del presente documento è quello di assicurare alle pazienti gravide con diabete (pregravidico o gestazionale) percorsi appropriati, efficaci e condivisi per la prevenzione, la diagnosi, la cura ed il follow-up di tale condizione. 5
6 3. DOCUMENTAZIONE DI RIFERIMENTO Secondo i dati della letteratura il percorso per lo screening e la diagnosi del diabete gestazionale ed il successivo monitoraggio delle donne affette sia da diabete manifesto che gestazionale, devono essere eseguiti da un team multidisciplinare che veda coinvolte le diverse figure professionali interessate, secondo protocolli di gestione condivisi (Standard Italiani per la Cura del Diabete Mellito ). Screening e diagnosi di GDM costituiscono però un argomento storicamente controverso. La contemporanea presenza di documenti di riferimento non concordanti ha generato in Italia comportamenti difformi in diverse regioni e fra i diversi professionisti coinvolti nell assistenza in gravidanza, in termini di glucosio utilizzato (75 g o 100 g) durante il test da carico orale, valori soglia e numero di valori superiori alla soglia necessari a porre diagnosi; queste discrepanze sono state la conseguenza dell incertezza sugli effetti dei livelli di glicemia materna nei confronti di esiti rilevanti di salute per il feto e il neonato. Per tale motivo era stato elaborato dalla CONSENSUS CONFERENCE ITALIANA, tenutasi a Roma in data 27 MARZO 2010, un documento che condivideva i criteri proposti dall IADPSG (International Association of Diabetes and Pregnancy Study Groups). Tali criteri erano stati elaborati dopo aver analizzato i risultati dello studio HAPO e di altri studi pubblicati sull argomento per stabilire i nuovi criteri di screening e diagnosi del GDM. L Istituto Superiore di Sanità (ISS) non aveva però condiviso tale documento e solo successivamente ha convocato un gruppo di lavoro (costituito da rappresentanti delle società scientifiche AMD e SID), da componenti del panel della linea guida Gravidanza fisiologica e da membri dell ISS, con il supporto metodologico e organizzativo del Centro per la valutazione dell efficacia dell assistenza sanitaria, CeVEAS) cui è stato affidato il mandato di raggiungere una posizione condivisa sulla base delle prove di efficacia disponibili e alla luce delle pratiche cliniche in uso in Italia. 6
7 Tale gruppo di lavoro ha prodotto un aggiornamento delle raccomandazioni su screening e diagnosi del diabete gestazionale, che è stato successivamente approvato dal panel della linea guida Gravidanza fisiologica, da AMD e da SID, e che pertanto viene proposto come attuale percorso di diagnosi e cura. 7
8 4. STEP DEL PERCORSO 1. Al primo appuntamento in gravidanza, a tutte le donne che non riportano determinazioni precedenti, va offerta la determinazione della glicemia plasmatica per identificare le donne con diabete preesistente alla gravidanza. Sono definite affette da diabete preesistente alla gravidanza le donne con valori di glicemia plasmatica a digiuno 126 mg/dl (7,0 mmol/l), di glicemia plasmatica random 200 mg/dl (11,1 mmol/l), di HbA1c (standardizzata ed eseguita entro le 12 settimane) 6,5%. Indipendentemente dalla modalità utilizzata, è necessario che risultati superiori alla norma siano confermati in un secondo prelievo. 2. Nelle donne con gravidanza fisiologica è raccomandato lo screening per il diabete gestazionale, eseguito utilizzando fattori di rischio definiti. a. A settimane di età gestazionale, alle donne con almeno una delle seguenti condizioni: GDM in una gravidanza precedente BMI pregravidico 30 Riscontro, precedentemente o all inizio della gravidanza di valori di glicemia compresi tra 100 e 125 mg/dl. Deve essere offerta una curva da carico con 75 g di glucosio (OGTT 75 g) e un ulteriore OGTT 75 g a 28 settimane di età gestazionale, se la prima determinazione è risultata normale. b. A settimane di età gestazionale, alle donne con almeno una delle seguenti condizioni: Età >35 anni BMI >25 Macrosomia fetale (> 4.5 Kg) in una gravidanza precedente Anamnesi familiare di diabete (parente di I grado con DM2) 8
9 Famiglia originaria di aree ad alta prevalenza di diabete: Asia meridionale (India, Pakistan, Bangladesh), Caraibi (per la popolazione di origine africana), Medio Oriente (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria, Oman, Qatar, Kuwait, Libano, Egitto) deve essere offerto un OGTT 75 gr. Si pone diagnosi di GDM quando uno o più valori risultano uguali o superiori a quelli soglia (tempo 0 92 mg/dl, tempo mg/dl, tempo mg/dl). 3. L emoglobina glicata non è considerata diagnostica per il diabete gestazionale, in quanto non vi sono sufficienti dati per definire un valore normale per tale condizione; viene considerato diagnostico per diabete conclamato un valore di Hba1c >6.5%. 4. In presenza di diabete gestazionale il primo approccio terapeutico è rappresentato dalla dieta (generalmente mantenuta tra le 1600 e 1800 Kcal con un contenuto preciso di carboidrati per ogni pasto: 15% a colazione, 7-8% agli spuntini, 34-35% pranzo e cena). I target glicemici da mantenere nel corso della gravidanza sono < 95 mg/dl a digiuno e prima dei pasti, < 140 mg/dl 1h dopo i pasti e < 120 mg/dl 2h dopo i pasti. Qualora tali target fossero mediamente superati nonostante la dieta seguita con attenzione, si dovrà impostare la terapia insulinica con schema variabile a seconda dei profili glicemici domiciliari (generalmente con somministrazione di insulina regolare o analogo rapido ai pasti). Vedi allegato2- diario glicemico. La terapia ipoglicemizzante orale è controindicata in gravidanza. Le pazienti con DG o diabete pregravidico trattate con insulina devono essere monitorizzate dal punto di vista glicemico durante il travaglio di parto o durante l intervento per TC e trattate con insulina in pompa di infusione ev, secondo schema variabile in funzione dei valori glicemici DTX. 9
10 Dopo il parto le donne con GDM potranno sospendere l eventuale terapia insulinica e proseguire con la sola dieta che viene mantenuta soprattutto se vi è allattamento al seno. 5. Le donne affette da diabete gestazionale dovranno rivalutare la tolleranza glucidica mediante OGTT (2 ore -75 grammi) a distanza di 8-12 settimane dal parto. 10
11 5. RESPONSABILITA IL MEDICO SPECIALISTA GINECOLOGO: è responsabile della gestione della donna gravida che si rivolge alla Sua attenzione. Valuta i fattori di rischio di sviluppo di diabete in gravidanza e richiede gli accertamenti opportuni (glicemia a digiuno, OGTT 75 gr). Invia le pazienti allo specialista diabetologo per la definizione diagnostica/terapeutica e prosegue il monitoraggio in parallelo allo specialista diabetologo. IL MEDICO SPECIALISTA DIABETOLOGO: E responsabile della gestione della donna diabetica in età fertile che necessita di ottenere un ottimo controllo glicometabolico già nella fase di preconcepimento. Informa le pazienti sull importanza della programmazione della gravidanza, propone gli esami di screening ed eventuali trattamenti delle complicanze della malattia. Nel corso della gravidanza decide la modalità e la tempistica del follow-up, generalmente intensivo, al fine di mantenere un ottimo controllo glicemico nonostante le modificazioni fisiologiche del metabolismo glucidico nei diversi periodi della gestazione. Valuta l eventuale necessità di controlli ginecologici e/o ecografici sulla base dell anamnesi e dell esame obiettivo (per esempio riscontro di elevati valori pressori). E responsabile dell inquadramento diagnostico-terapeutico della paziente gravida che arriva alla Sua attenzione. Il diabetologo valuta gli esami, definisce la diagnosi ed il compenso glicometabolico, adotta le misure terapeutiche e suggerisce le modifiche dello stile di vita indicate all ottenimento ed al mantenimento del compenso glicemico. Decide modalità e tempistica del follow up, compila la richiesta di esenzione per patologia e la richiesta dei presidi con validità fino a 3 settimane dopo la data prevista del parto. Il numero di striscie e pungidito può essere consigliabile in n. 25/settimana per il GDM, n. 40/settimana per il diabete pregestazionale 11
12 LA DIETISTA: esegue l anamnesi alimentare della paziente e crea uno schema dietetico personalizzato, tenendo conto sia delle abitudini alimentari della donna che del BMI pregravidico., ma garantendo un adeguata nutrizione materno-fetale, un adeguato apporto calorico, vitaminico e minerale ed un contenuto di carboidrati tale da poter ottenere un buon compenso glicemico in assenza di chetonuria. Modifica per quanto possibile, nel corso della gravidanza, lo schema dietetico sulla base dell andamento glicemico e sulle richieste della paziente. E responsabile della dieta delle pazienti in corso del ricovero per il parto e in caso di ricoveri in corso di gravidanza. L INFERMIERE PROFESSIONALE: assiste la donna gravida quando esegue la curva da carico orale di glucosio, caratterizzata da alcuni effetti collaterali quali principalmente nausea, vomito e lipotimie. E responsabile dell educazione sanitaria per il corretto utilizzo dello strumento per la misurazione delle glicemie domiciliari e delle penne per la somministrazione della terapia insulinica. L OSTETRICA: assiste la donna gravida con diabete valutando il grado di autonomia delle stesse nell autocontrollo glicemico e nella somministrazione della terapia insulinica. Assiste la donna durante e dopo il parto proseguendo con il monitoraggio glicemico e con eventuale terapia. 12
13 Allegato 1- FLOWCHART DIAGNOSTICA GLICEMIA I TRIMESTRE <100 mg/dl mg/dl >126 mg/dl (su 2 misurazioni) oppure >200 mg/dl 16w-18w Se alto rischio OGTT 75 gr ( mg/dl) 24w-28w Se fattori di rischio OGTT 75 gr ( mg/dl) 1 o + valori ai target 1 o + valori ai target DIABETE GESTAZIONALE DIABETE MANIFESTO IN GRAVIDANZA NORMOTOLLERANZA GLUCIDICA 13
14 Allegato 2 - DIARIO GLICEMIE 14
15 Gruppo di lavoro PDTA Diabete BALDUZZI Cinzia BELLONI Giovanni BERNINI Pierangelo BOBBA Luisa BONGO Ilde BREYER Susanne CACCIABUE Laura CALCATERRA Valeria DAFFRA Diletta DE CATA Pasquale DEROSA Giuseppe GARZANITI Adriana GAZZARUSO Carmine LORENA Marco LOVATI Elisabetta MAGNANI Luigi MEZZOGORI Claudio REBAGLIATI Maurizio ROSSI Marco SOLERTE Bruno TOGNIN Tiziana TORTI Giorgio VAILATI Alberto DAPRADA Laura DELLAGIOVANNA Mirosa VECCHIO Silvia CERRA Carlo DACCO' Lucia REPOSSI Tiziana Diabetologo A.O.Provincia Pavia - Mede Responsabile UO Medicina A.O. Provincia Pavia - Stradella Diabetologo A.O.Provincia Pavia - Varzi Diabetologo A.O.Provincia Pavia - Broni PLS Distretto Pavese Diabetologo A.O. Provincia Pavia - Stradella Diabetologo A.O. Provincia Pavia. Vigevano Diabetologa I.R.C.C.S. Fondazione San Matteo - Pavia Diabetologa A.O.Provincia Pavia - Varzi Diabetologo Fondazione Maugeri - Pavia Centro Diabetologico - Università di Pavia Diabetologo A.O.Provincia Pavia - Poliambulatorio - Pavia Gruppo San Donato - Diabetologo Beato Matteo - Vigevano Diabetologo A.O.Provincia Pavia - Mortara Diabetologo I.R.C.C.S. Fondazione San Matteo - Pavia Diabetologo AO Provincia Pavia - Voghera Diabetologo A.O.Provincia Pavia - Vigevano Diabetologo - Voghera MMG Distretto Pavese Centro Diabetologico - Università di Pavia Diabetologo A.O.Provincia Pavia - Casorate Primo MMG Distretto Pavese Gruppo San Donato - Diabetologo Città di Pavia ASL - UOC Governo Assistenza Farmaceutica ASL - UOC Governo Assistenza Farmaceutica ASL - UOC Governo Assistenza Farmaceutica ASL - UOC SIA e CDG ASL - Dipartimento Cure Primarie ASL - Direzione Distretto Oltrepo 15
16 GRUPPO DI LAVORO PER L ELABORAZIONE DEL DOCUMENTO PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DIABETE E GRAVIDANZA Struttura Nominativo IRCCS Fond. Policlinico S.MATTEO - PAVIA Lovati Elisabetta Diabetologo Fond.San Matteo Azienda ospedaliera della Provincia di Pavia BOBBA Luisa Diabetologo centro diabetologico Osp.Broni IRCCS Fond. S. MAUGERI - PAVIA De Cata Pasquale Diabetologo Fond. Maugeri - Pavia A.S.L. PAVIA REPOSSI Tiziana Coordinamento Gruppo di Lavoro Direzione Distretto Oltrepo 16
DIABETE GESTAZIONALE. Bari, 7-10 novembre 2013 TAKE HOME MESSAGES. Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari
DIABETE GESTAZIONALE TAKE HOME MESSAGES Edoardo Di Naro II Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari DIABETE GESTAZIONALE Ridotta tolleranza al glucosio insorta o diagnosticata in
DettagliDEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA SU. Chiara Pacchioni Servizio di Diabetologia Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo
DEFINIZIONE DELLE LINEE GUIDA SU DIABETE E GRAVIDANZA Chiara Pacchioni Servizio di Diabetologia Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo Screening e diagnosi di Diabete Gestazionale Raccomandazioni per lo screening
DettagliGUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO
DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa
DettagliIL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA
IL DIABETE IN ITALIA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E MODELLI ASSISTENZIALI IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA DIABETE MELLITO CONTESTO ASSISTENZIALE
DettagliL OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO IN GRAVIDANZA DR.SSA PATRIZIA LENTINI
L OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO IN GRAVIDANZA DR.SSA PATRIZIA LENTINI ESISTE UNO STRETTO RAPPORTO TRA CONTROLLO GLICOMETABOLICO E OUTCOME MATERNO FETALE. L OTTIMIZZAZIONE DELL EQUILIBRIO GLICEMICO
DettagliProgrammazione di gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale: applicazione del nostro modello organizzativo in un follow up di 7 anni
Programmazione di gravidanza nelle donne con diabete pregestazionale: applicazione del nostro modello organizzativo in un follow up di 7 anni Bonfadini S., Agosti B., Rocca L., Zarra E., Cimino A. UO Diabetologia,
DettagliCristina Della Rosa Dipartimento Cure Primarie ASL Como ASSISTENZA PROTESICA ED INTEGRATIVA Nell ambito dell assistenza al paziente cronico l assistenza protesica ed integrativa rappresentano un aspetto
DettagliDiabete in gravidanza
Diabete in gravidanza Diabete preesistente tipo 1 tipo 2 Diabete gestazionale DIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE Intolleranza ai carboidrati di grado variabile, il cui inizio o primo riconoscimento
Dettaglifattori di rischio modificabili, Fattori di rischio modificabili supplementari
Dia 1 Quando parliamo di diabete in gravidanza, dobbiamo distinguere : il Diabete di tipo 1, il Diabete di tipo 2, la ridotta tolleranza glucidica preesistenti alla gravidanza, oppure tutte quelle alterazioni
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
DettagliVDA Net srl http://www.vdanet.it VDA Net srl
CONFERENZA NAZIONALE DI CONSENSO PER RACCOMANDAZIONI E IMPLEMENTAZIONE DELLE NUOVE LINEE GUIDA PER LO SCREENING E LA DIAGNOSI DEL DIABETE GESTAZIONALE (GDM) La Conferenza Nazionale di Consenso per lo screening
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliCondizioni e fattori di rischio di DMT2
Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti
DettagliCorsi di Formazione per Diabetico Guida
Corsi di Formazione per Diabetico Guida Hotel Mercure Siena Degli Ulivi - Via A. Lombardi n. 41 - SIENA 24-25 maggio Area Vasta Sud Est Responsabile Scientifico Dott. Francesco Dotta Direttore Unità Operativa
DettagliAzienda USL Ferrara. L assistenza integrata al Paziente diabetico nella Provincia di Ferrara da parte dei Medici di Medicina generale
Azienda USL Ferrara L assistenza integrata al Paziente diabetico nella Provincia di Ferrara da parte dei Medici di Medicina generale Bo 13 aprile 2007 Mauro Manfredini Composizione Commissione Provinciale
DettagliDiabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia
Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione
DettagliIL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici
DettagliTest combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie
LA DIAGNOSI PRENATALE OGGI TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Corso di aggiornamento Modena 9 Marzo 2013 MB Center Test combinato e la Diagnosi prenatale nelle Cure Primarie Paola Picco I documenti di riferimento
Dettaglidott. Francesco Cavasin
dott. Francesco Cavasin Confronto tra esperienze e progetti realizzati o in via di realizzazione: PDTA o PROGETTI? Gruppo di Lavoro : Francesco CAVASIN, Alessandro CALDERAN, Giulio BERGAMASCO, Umberto
DettagliIl ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica. Dottor Roberto Cionini
Il ruolo del Pediatra di Famiglia nei nati da madre diabetica Dottor Roberto Cionini A cosa deve fare attenzione il Pediatra di Famiglia in un bambino nato da madre diabetica. ANOMALIE NEL FETO INDOTTE
DettagliCaso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.
Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
Dettagli1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE
LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni
DettagliDECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:
DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte
DettagliDIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza. Vicenza 20 Maggio 2014
DIABETE MELLITO TIPO 2 Presentazione PDTA ULSS 6 Vicenza Vicenza 20 Maggio 2014 Percorso Diagnostico Terapeutico tra MMG delle MGI dell ULSS 6 Vicenza e la Diabetologia Gli Obiettivi HbA1c < 53 mmol/mol
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
DettagliCONGRESSO REGIONALE FADOI ANìMO PUGLIA
CONGRESSO REGIONALE FADOI ANìMO PUGLIA BISCEGLIE, 22-23 NOVEMBRE 2013 L IMPORTANZA DELL EDUCAZIONE ALLA LUCIA METTA ASLBAT La gestione del paziente diabetico alla dimissione è un punto di partenza cruciale
Dettagli1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4
1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che
DettagliGruppo Appropriatezza/Terapia personalizzata
MODELLI DI CCM: IL PROGETTO AMD Roberta Assaloni Marco Gallo 18% Note: Il DM è un importante capitolo di spesa per tutti i sistemi sanitari. Secondo i dati diffusi dal Ministero, la gestione di una persona
DettagliLINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliAllegato A PERCORSO ASSISTENZIALE MONITORAGGIO OSTETRICO-METABOLICO DEL DIABETE GESTAZIONALE
Allegato A PERCORSO ASSISTENZIALE MONITORAGGIO OSTETRICO-METABOLICO DEL DIABETE GESTAZIONALE 1 1- PREMESSA Il diabete gestazionale, definito come intolleranza ai carboidrati di gravità variabile ad insorgenza
DettagliDIABETE GESTAZIONALE
DIABETE GESTAZIONALE SOMMARIO DEFINIZIONE 03 PERCHÈ VIENE IL DIABETE GESTAZIONALE E COME GESTIRLO 04 COME CONTROLLARE IL DIABETE 06 UN CORRETTO STILE DI VITA 08 DALLA NASCITA DEL BAMBINO IN POI 10 DEFINIZIONE
DettagliDott. Umberto Salinas
Gestione Integrata del Paziente Diabetico: sfide aperte e bisogni insoddisfatti Dott. Umberto Salinas Medico di Medicina Generale - Grottaglie Il Diabete nel mondo: un crescente. 2003: 194 milioni 2025:
DettagliIMPLEMENTAZIONE LINEE GUIDA SUL DIABETE MELLITO GESTAZIONALE (GDM)
IMPLEMENTAZIONE LINEE GUIDA SUL DIABETE MELLITO GESTAZIONALE (GDM) Dr.ssa Donatella Zavaroni Il diabete gestazionale ( GDM ) è un alterazione del metabolismo glucidico che compare in gravidanza.e tra le
DettagliLa Gestione del Paziente
Circolare n. 5/15 - Protocollo n. 201500045 - Brescia, 03 marzo 2015 Progetto Formativo ECM La Gestione del Paziente attraverso percorsi sanitari e terapeutici condivisi: Il Diabete nella Rete Ospedale/Territorio
DettagliMaria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola Saccò, Carlo Percudani Ambulatorio Diabetologico di Colorno, DCP AUSL di Parma
Educazione terapeutica strutturata nel diabete tipo 2. L'esperienza dell'ambulatorio infermieristico del Team diabetologico del Polo Sanitario di Colorno Maria Cristina Cimicchi, Tiziana Risolo, Paola
DettagliLE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA
LE MALATTIE AUTOIMMUNI IN GRAVIDANZA Beatrice Berluti, Andrea Luigi Tranquilli Istituto di Scienze Materno-infantili Sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica Parlare di malattie autoimmuni in gravidanza
DettagliDIABETE GESTAZIONALE: QUALE MODALITA DEL PARTO? G.SCAGLIARINI
DIABETE GESTAZIONALE: QUALE MODALITA DEL PARTO? G.SCAGLIARINI Parto e Diabete Timing del parto Modalità del parto Timing del parto pretermine a termine Modalità del parto Travaglio spontaneo Induzione
DettagliProgetto della Regione Piemonte
3 Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche AMD Ancona, 12-14 Ottobre 2006 Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Progetto della Regione Piemonte Giampaolo MAGRO - Roberto SIVIERI Normativa Regionale
DettagliA relazione dell'assessore Monferino:
REGIONE PIEMONTE BU42 20/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 18-2663 Proseguimento e consolidamento a regime del percorso per la Gestione integrata del diabete di tipo 2 nell'adulto,
DettagliTIREOPATIE e DIABETE Raccomandazioni per la pratica clinica
TIREOPATIE e DIABETE Raccomandazioni per la pratica clinica PERCHÉ UN DOCUMENTO DI CONSENSO SU TIREOPATIE E DIABETE MELLITO? Le malattie della tiroide e il diabete mellito sono le endocrinopatie di più
DettagliAllegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up
Allegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up Esami Routine Valori o risultato al Intervento baseline ECG Routine Neg per IVS Programmare Eco in 3-4 mesi (se compatibile
DettagliLINEE GUIDA E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER LA GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE DIABETICO Il documento è finalizzato ad individuare modalità operative che consentano una più agevole integrazione tra assistenza
DettagliIL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
DettagliULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il Diabete nell'età adulta Relatore: Dr. Ferruccio D'Incau Data: 19 marzo 2014 Sede: Aula Piccolotto Ospedale di Feltre Il Diabete mellito è una patologia
DettagliDIABETE E AUTOCONTROLLO
DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia
DettagliPERCORSO ASSISTENZIALE PER IL DIABETE GESTAZIONALE
PERCORSO ASSISTENZIALE PER IL DIABETE GESTAZIONALE Il Percorso per l assistenza alle donne affette da diabete gestazionale è stato elaborato in ambito interdisciplinare, con il coinvolgimento della SSD
DettagliPROGRAMMA PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DEL DIABETE
PROGRAMMA PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DEL DIABETE DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Nome e Cognome Giulio DOVERI Qualifica Responsabile U.B. Diabetologia ed Endocrinologia Sede Ospedale regionale
DettagliIl diabete gestazionale
Il diabete gestazionale informazioni per la gestante Cosa è il diabete gestazionale? Con il termine di diabete gestazionale (DG) si definisce un disordine della regolazione del glucosio di entità variabile,
DettagliCAP di Arona ESPERIENZE DI CURE PRIMARIE NEL TERRITORIO
Venerdì, 12 giugno 2015 Aula Magna di Pediatria O.I.R.M. S. Anna, AOU Città della Salute Torino 9.30 13.30 CAP di Arona ESPERIENZE DI CURE PRIMARIE NEL TERRITORIO GLI INFERMIERI DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ
DettagliSTATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007
STATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007 REGIONE: Lazio TITOLO: Interventi par la Prevenzione dell Obesità nella Regione Lazio Il
Dettaglimeditel Centro Medico Polispecialistico
meditel Centro Medico Polispecialistico ILProgetto Un vantaggio per LaDonna che accede a percorsi a lei dedicati, nella sicurezza di una struttura qualificata e supportata a livello ospedaliero. IlTerritorio
DettagliIl ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica
Il ruolo dell infermiere specializzato nell educazione educazione terapeutica Satta Hai Anna SDD A.O. Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi - Varese Nella legge n, 42 del 26/02/ 99 scompare la parola
DettagliAvvio progetto sindrome metabolica. Adesione
Avvio progetto sindrome metabolica Adesione 1. i medici associati in super rete, super gruppo e CPT sono obbligati ad aderire e NON devono comunicare l'adesione al distretto di competenza; 2. I medici
DettagliLo Studio QUADRI. Target metabolici non ben controllati. Prevalenza delle complicanze
Lo Studio QUADRI Target metabolici non ben controllati Insufficiente controllo dei target metabolici, della PA e dell assetto lipidico Mancato raggiungimento del target BMI Prevalenza delle complicanze
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi spesso non è
DettagliPROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
IPA Adriatic CBC Programme Progetto LOVE YOUR HEART PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO Montona, 10 giugno 2013 Lamberto Pressato - SCF MODELLO DEL DISEASE MANAGEMENT nella PREVENZIONE del RISCHIO CARDIOVASCOLARE
DettagliDiabete in gravidanza
Diabete in gravidanza Diabete preesistente tipo 1 tipo 2 Diabete gestazionale DIABETE GES TAZIONALE (GDM) DEFINIZIONE Intolleranza ai carboidrati di grado variabile, il cui inizio o primo riconoscimento
DettagliLa dr.ssa Silvia Carle. dichiara di NON aver ricevuto negli ul6mi due anni compensi o finanziamen6 da Aziende Farmaceu6che e/o Diagnos6che
La dr.ssa Silvia Carle. dichiara di NON aver ricevuto negli ul6mi due anni compensi o finanziamen6 da Aziende Farmaceu6che e/o Diagnos6che Il paziente diabetico al centro: i modelli ideali e la realtà
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia
DettagliAZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
DettagliUNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO
UNITÁ OPERATIVA DI PSICOLOGIA OSPEDALIERA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/7 Attività L unità operativa di Psicologia Ospedaliera assicura interventi psicologici per: 1. Garantire, quando richiesto, il supporto
DettagliPROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI
PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI I PDTA e i protocolli nel Dipartimento di area Medica Specialistica Infermiera pediatrica coordinatrice Sabrina Contini PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliCORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA
CORSO DI 2 LIVELLO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DI UN AMBULATORIO DEGLI STILI DI VITA HOTEL FLORA FRASCATI ROMA Settembre dicembre 2015 Il benessere è oggi un tema di grande attualità ed anche l'oms
DettagliCorso di Formazione per Diabetico Guida
Corso di Formazione per Diabetico Guida Wall Art Hotel - Viale della Repubblica 4/6/8 - Prato 12-13 Aprile Area Vasta Centro Responsabile Scientifico Dott.ssa Maria Calabrese Direttrice dell U.O. di Diabetologia
DettagliL ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7
L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7 G.Pipicelli, L.Mustara, G.Angotzi, T.Colosimo,R.Guarnieri,A.Parottino,I.Pinto U.O Complessa di Diabetologia e Dietologia Territoriale A.S.n.7 Catanzaro Direttore
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI
PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura
DettagliDELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
DettagliIl Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie
Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliProposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo
Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia Dott. A. Gandolfo Sistema Qualità Il Sistema Qualità è un sistema di gestione che ha lo scopo di tenere sotto controllo i processi di una
DettagliMalattie Metaboliche in Medicina Interna
Corso di Formazione Continua: Malattie Metaboliche in Medicina Interna SEDE: AULA A EDIFICIO 2 CLINICA MEDICA POLICLINICO UMBERTO I - ROMA Direzione del Corso: Sebastiano Filetti Carlo Messina Enzo Pirrotta
DettagliIl case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008
Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO
DettagliINDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI
1 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA PATOLOGIA DIABETICA IN RAPPORTO AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ED ALLE CONNESSIONI CON LE MALATTIE NON TRASMISSIBILI SENATO DELLA REPUBBLICA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ Aree
DettagliImplementazione delle linee guida per il trattamento del dolore cronico e Audit di monitoraggio.
Implementazione delle linee guida per il trattamento del dolore cronico e Audit di monitoraggio. Progetto Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale anno 2013 Legge 38/2012 Disposizioni per garantire l'accesso
DettagliDr. Enzo Bertamini Medico di Medicina Generale Coordinatore del Progetto Diabete di Bolzano
Dr. Enzo Bertamini Medico di Medicina Generale Coordinatore del Progetto Diabete di Bolzano GRUPPO DI LAVORO Fattor B. Servizio Diabetologico CS Bolzano De Blasi G. Servizio Diabetologico CS Bressanone
DettagliLA GRAVIDANZA NELLA DONNA DIABETICA. organizzato da: ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' Ufficio Relazioni Esterne
LA GRAVIDANZA NELLA DONNA DIABETICA organizzato da: ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' Ufficio Relazioni Esterne ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA V.LE REGINA ELENA, 299 ROMA DESCRIZIONE Il diabete e le alterazioni
DettagliA cura della UOC Audit Clinico e Sistemi informativi Sanitari
Ingressi L ingresso al percorso può essere: - Sanità Territoriale: PUA, servizio sociale distrettuale, consultorio famigliare e materno infantile, servizio dipendenze, DSM - Territorio (sociale): Servizi
DettagliMedici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?
RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliIL DIABETE MELLITO NON INSULINODIPENDENTE (NIDDM) GESTIONE DA PARTE DEL MMG
IL DIABETE MELLITO NON INSULINODIPENDENTE (NIDDM) GESTIONE DA PARTE DEL MMG A cura di Marco Pietro Mazzi e Maria Chiara Cressoni (SIMG-FIMMG ASL 22) PREMESSA Nella gestione del paziente diabetico l obiettivo
DettagliIl progetto della sanità di iniziativa in Toscana
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi
DettagliLINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti
Pagina 1 di 7 LINEE GUIDA BUDGET Premessa Per processo di Budget o Budgeting si intende un sistema di controllo direzionale basato sulla negoziazione tra i Centri di Responsabilità aziendali ed i livelli
DettagliO.N.DA Milano 17 novembre 2014
O.N.DA Milano 17 novembre 2014 Miriam Guana Presidente Federazione Nazionale Collegi Ostetriche Caterina Masè - Presidente Collegio Ostetriche Trento PREGRAVIDICO COUNSELLING PRECONCENZIONALE STILI DI
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 09-02-2009 (punto N. 16 ) Delibera N.90 del 09-02-2009 DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 09-02-2009 (punto N. 16 ) Delibera N.90 del 09-02-2009 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE
DettagliIl counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica
Questo modulo è proposto in versione ridotta a scopi dimostrativi! e non rappresenta l effettiva durata del prodotto finale Il counting dei Carboidrati: dalla teoria alla pratica clinica Stefania Agrigento
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio XIV Lecco Ufficio Autonomia
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio XIV Lecco Ufficio Autonomia SCHEDA MONITORAGGIO FORMAZIONE personale scolastico in materia
DettagliIl ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica
Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica Dr. Mauro Somaschi - MMG ASL Lecco Aula Magna Azienda Ospedaliera Ospedale "A. Manzoni" REGIONE LOMBARDIA ASL Lecco Relazione
DettagliCure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012
Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
Dettagli2-3-2 Percorso Neonatale
2-3-2 Percorso Neonatale Primo accesso percorso Colloquio di informazione e di accoglienza Consegna libretto protocollo esami previsti per la gravidanza Consegna opuscolo informativo tradotto in più lingue
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliBackground Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Strutturale Background Normativo Compiti della Gruppo di Lavoro Regionale per
DettagliINTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)
INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione
Dettagli