Codice Deontologico. Degli Insegnanti

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1 Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO FRANCESCO D ASSISI Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Via P. G.Spoletini n BELLEGRA (RM) e fax istruzione.it - Codice Deontologico Degli Insegnanti L etica verso la professione. L etica verso gli allievi. L etica verso i colleghi. L etica verso l istituzione scolastica. L etica nelle relazioni con i genitori e con il contesto esterno. Del Dirigente Scolastico L etica del Dirigente Scolastico. I principi etici generali. L etica verso l utenza. Elaborato dalle funzioni strumentali al POF anno scolastico 2005 /2006 insegnanti Cappella Lilia, Fanicchia Maria Antonietta, Rumanò Demetrio. Adottato dal Collegio dei Docenti nella seduta del

2 Premessa generale. Le funzioni strumentali al POF prima di definire i principi generali del codice deontologico degli insegnanti e del dirigente scolastico di questo Istituto Comprensivo, nel rispetto dell autonomia scolastica e nella libertà d insegnamento hanno ritenuto opportuno delineare in questa premessa i principi generali ai quali si sono ispirati. Per codice deontologico (dottrina del dovere), oggi s intende l insieme di determinati doveri etici nell ambito di una professione. Nel documento finale della Commissione codice deontologico costituita con DM del 2/11 / 2001 si legge che le finalità della Commissione sono : quelle di definire criteri per un codice deontologico del personale della scuola che consenta alla categoria di vedere tutelata la propria dignità, sia personale che professionale, anche al fine di potenziare la qualità del sistema scolastico. Quindi si può affermare che un codice deontologico costituisce la garanzia essenziale per tutelare la docenza, il suo valore e il suo prestigio professionale. Il codice deontologico colloca la professione docente in una posizione di confronto internazionale; stabilisce una nuova identità alla professione insegnante nell ottica di un codice etico; valorizza la professione nella prospettiva di elevati standard professionali; rispetta a e tutela l autonomia degli insegnanti; si lega alla libertà progettuale ed educativa del processo d insegnamento; coinvolge ogni scuola al rispetto del territorio di cui fa parte. La professione docente è alla base di tutte le altre professionalità e non può assolutamente confondersi con altre professioni, come è stato fatto per lungo tempo, in Italia gli insegnanti non sono mai stati considerati professionisti ma semplici impiegati civili dello Stato. I principi etici sono alla base del servizio scolastico, non si può insegnare trasmettendo solo nozioni, informazioni, strumenti senza educare la persona. La persona è l elemento che deve essere considerato come fine e senso di tutto il processo educativo e formativo dell insegnamento-apprendimento. Gli elementi costitutivi della professione docente non possono quindi, fondarsi sulla didattica, sul sapere disciplinare e sul saperlo trasmettere o aggiornare, ma debbono fare riferimento all interazione reale, al rapporto tra persone. E nella scuola che si selezionano e si sviluppano quelle competenze tecniche, culturali, relazionali, il cui vero sviluppo renderà possibile tutte le altre professionalità in tutti i campi sociali. Il servizio, la funzione che la scuola svolge non può essere equiparato a nessun altro, anzi è al di sopra in quanto: a) E alla base di ogni altra funzione. b) E incentrato sulle persone vive, dinamiche, in continua evoluzione e coinvolge gli anni decisivi della formazione, della crescita e dell identità. c) I principi etici sono alla base di tutta la sua opera. Il Codice Deontologico si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell Uomo, alla Conferenza Internazionale sui Diritti dell infanzia e al bene sociale indicato nella nostra Costituzione: la libertà l uguaglianza, la solidarietà, la non violenza, la 2

3 libertà d insegnamento, il diritto di apprendere, diritto di educare, la responsabilità nel diritto della professione. Soprattutto l etica e il valore della responsabilità si afferma come principio base del Codice Deontologico degli insegnanti. ETICA DELL INSEGNANTE VERSO LA PROFESSIONE. L insegnante: 1) E un professionista della formazione, valorizza la professione docente e ne tutela la dignità sostenendo il principio dell autonomia professionale. 2) Migliora continuamente la propria professionalità con conoscenze e competenze teoriche, operative, sociali. 3) Valorizza la professione docente attraverso forme di aggiornamento e autoaggiornamento. 4) Si auto-valuta e riconosce e sostiene i meriti propri ed altrui. 5) Evita nell azione educativa e nelle relazioni umane i rischi della burocratizzazione e della collegialità puramente formale. 6) Privilegia il confronto attraverso la ricerca di pareri ed aiuti anche esterni. 7) E libero da imposizioni di natura ideologica e religiosa. ETICA DELL INSEGNANTE VERSO GLI ALUNNI: L insegnante: 1) Rispetta i diritti fondamentali dell allievo secondo la Costituzione Italiana e la Convenzione Internazionale sui diritti dell infanzia. 2) Non fa discriminazioni per appartenenza etnica, sesso, credo politico e religioso, condizioni sociali e culturali, provenienza familiare. 3

4 3) Rispetta e valorizza le differenze sensibilizzando i suoi alunni. 4) Fa conoscere agli allievi i diversi punti di vista sulle questioni trattate, rispettando il pluralismo delle idee. 5) Favorisce la realizzazione della personalità dell allievo promuovendo la sua autostima, si adopera perché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all identità, all autonomia, alle competenze. 6) Individua le inclinazioni dell allievo e favorisce l orientamento verso quei settori della conoscenza e della vita pratica che più corrispondono. 7) Contribuisce alla sua socializzazione e alla sua integrazione nel gruppo classe e nella collettività. 8) Lo coinvolge nell elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune e lo rende consapevole degli obiettivi da raggiungere nelle attività scolastiche. 9) Promuove sia lo spirito di collaborazione che il valore del merito, considerando la solidarietà e la competizione come valori non contrapposti. 10) Ascolta l allievo ed è attento a tutte le informazioni che lo riguardano. Mantiene la riservatezza su tutto ciò che apprende e non rivela ad altri fatti o episodi che possano violare la sua sfera privata, fatta eccezione per i colleghi di sezione, modulo, classe. 11) Assiste l allievo se la sua integrità fisica o morale è minacciata. 12) Valuta ciascun allievo con regolarità, equanimità, e trasparenza, non giudica in maniera definitiva. 13) Presta attenzione alle componenti emotive ed affettive dell apprendimento, modificando la propria azione educativa in relazione ai risultati. 14) Nella valutazione finale, valuta con obiettività ed imparzialità le conoscenze e le competenze acquisite da ciascun alunno in base agli standard concordati, senza qualsiasi condizionamento di tipo psicologico, ambientale, sociale ed economico. 15) Considera il rendimento medio degli allievi un obiettivo importante ma non trascura né il recupero di quelli in difficoltà né la valorizzazione dei più dotati. L ETICA DELL INSEGNANTE VERSO I COLLEGHI L insegnante: 4

5 1) Collabora con i colleghi e scambia le esperienze didattiche più significative. 2) Lavora in team per progettare e coordinare l azione educativa, sviluppa il coordinamento disciplinare ed interdisciplinare, elabora criteri omogenei di valutazione. 3) Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi e ne accoglie i pareri evitando di rendere pubbliche eventuali divergenze. 4) Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l inserimento dei supplenti e dei neoassunti. L ETICA DELL INSEGNANTE VERSO L ISTITUZIONE SCOLASTICA L insegnante: 1) Crea nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, non accetta atteggiamenti discriminatori o lassisti. 2) Promuove il rispetto reciproco delle persone, dei ruoli e delle mansioni per favorire in ciascuna componente professionale il senso di appartenenza alla propria istituzione scolastica. 3) Costruisce, insieme a tutte le figure professionali presenti nell istituzione scolastica, una buona immagine della scuola e la fa apprezzare a tutta la collettività. L ETICA DELL INSEGNANTE VERSO I GENITORI E IL CONTESTO ESTERNO L insegnante: 1) Collabora con i genitori sul piano educativo, favorisce una varietà di comunicazioni formali ed informali per sviluppare un clima costruttivo fra famiglia e scuola. 2) Si astiene da ogni forma di discriminazione riguardo la nazionalità, l appartenenza etnica, l opinione politica, religiosa, il livello economico e sociale, l infermità od altro. 3) Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi, illustra e motiva i risultati, 5

6 favorisce il confronto, considera attentamente i problemi che gli vengono presentati, ma respinge imposizioni attinenti alla specifica sfera di competenza tecnicoprofessionale della docenza. Collabora con altri professionisti (psicologi, medici, assistenti sociali, logopedisti, ecc.) Per affrontare situazioni particolari di malessere degli allievi che richiedono l intervento di diverse competenze professionali. Partecipa per quanto possibile, al miglioramento dell ambiente e all integrazione della scuola nel territorio, attraverso l utilizzo delle istituzioni culturali, ricreative e sportive. Conosce il contesto sociale e produttivo al fine della preparazione e dell orientamento scolastico degli allievi. CODICE DEONTOLOGICO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO. L ETICA DEL DIRIGENTE. Il Dirigente Scolastico: 6 1) All interno dell Istituzione Scolastica a lui affidata è il primo garante del Diritto del cittadino studente, della sua persona e deve far si che la prestazione educativa e formativa sia elevata e adeguata ai bisogni di ciascuno. 2) E garante della libertà d insegnamento, ed è consapevole che lo studente è il vero titolare del diritto ad un insegnamento libero da condizionamenti culturali, politici e ideologici. 3) Garantisce il massimo successo formativo a tutti, attraverso l arricchimento delle strategie metodologiche, didattiche, ed organizzative. 4) Attiva la più solidale e produttiva interazione tra scuola, mondo del lavoro, amministrazioni locali, organizzazioni sociali, culturali e politiche nel reciproco interesse perché si possa realizzare una produttiva collaborazione. 5) Garantisce la qualità del servizio pubblico promuovendo tutti quei processi di condivisione

7 di valori e di comportamenti professionali, di tutte le risorse umane assegnate, valorizzandole ed organizzandole in modo da garantire la qualità del servizio pubblico. 6) Fa in modo che i mezzi, le dotazioni e le risorse materiali a disposizione della scuola siano impiegate secondo la loro destinazione istituzionale, perseguendo obiettivi di efficienza, di efficacia e di equità del servizio. 6) Rispetta le scelte educative della famiglia, attento al confronto non privilegia nessun gruppo sociale a scapito di altri. 7) Cura la formazione e accresce l aggiornamento professionale. PRINCIPI ETICI GENERALI del DIRIGENTE. Il Dirigente Scolastico: in quanto dipendente pubblico, si impegna a garantire che la propria azione sia caratterizzata dai seguenti principi: Fedeltà alla Costituzione intesa come civile convivenza. Imparzialità, come uguale considerazione e rispetto delle ragioni di ciascuno. Indipendenza, come capacità di non essere influenzato dai propri interessi personali e familiari o di gruppi. Subordinazione all interesse pubblico,evita qualsiasi conflitto di interesse personale anche apparente e garantisce l interesse pubblico e dell Amministrazione. Efficacia nell utilizzo di tutte le risorse a disposizione per garantire il massimo raggiungimento possibile di tutti i risultati. Efficienza come impegno a produrre un risultato efficace al minimo costo possibile delle risorse impegnate. Equità sociale che garantisca uguaglianza delle opportunità e, assenza di ogni discriminazione arbitraria e garante della distribuzione equa dei benefici tra i cittadini. Sostegno all esercizio dei diritti dei cittadini utenti, informa gli utenti dei propri diritti semplificando le procedure e rendendo effettivo il legittimo accesso da parte dei cittadini a beni e risorse pubbliche. 7

8 Tutela della riservatezza e impegno a garantire il riserbo assoluto nei confronti degli utenti e dei dipendenti. Accettazione dell autorità legittima degli organi politici competenti e legittimamente costituiti. Promozione della partecipazione degli utenti al processo decisionale e alla vita democratica della scuola, favorendo la libera espressione delle opinioni, la rappresentanza legittima e il funzionamento degli organi collegiali della scuola. Rendicontazione ovvero trasparenza e disponibilità a rendere conto con sollecitudine e a mettere a disposizione le informazioni. Salvaguardia della fiducia nello Stato e nella Pubblica Amministrazione e impegno ad accrescere la reputazione e l immagine della scuola che dirige. DOVERI ETICI del DIRIGENTE VERSO L UTENZA. Il Dirigente Scolastico: 1) Instaura con gli studenti e le loro famiglie, con i docenti, e il personale Ata rapporti leali e corretti. 2) Dà informazioni tempestive, evita conflitti, crea le condizioni migliori per l esercizio dei rispettivi diritti, prende decisioni imparziali e trasparenti, garantisce la riservatezza. 3) Garantisce e riconosce la dignità delle funzioni degli altri operatori assicurando loro le condizioni per esplicare al meglio il ruolo di ognuno. 4) Conosce ciò che si verifica nell ambito dell Istituzione a lui affidata in modo da assumere le responsabilità. 5) Esamina le lagnanze provenienti dagli utenti ne vaglia la fondatezza e assume i provvedimenti necessari ad evitare i disservizi. 6) E disponibile all ascolto nei confronti di studenti e operatori, si adopera affinché all interno delle scuole e dei dipendenti regni un clima positivo di serenità e reciproca collaborazione. 7) Informa i terzi interessati direttamente o indirettamente con le modalità previste dalla normativa, dell esistenza del procedimento che li riguarda e delle possibilità di intervento e di opposizione. 8

9 8) Svolge la propria attività con impegno e accuratezza assicurando il raggiungimento dei risultati attesi. 9) Utilizza l orario di lavoro dedicandosi completamente ed esclusivamente allo svolgimento dei propri compiti e funzioni. Fuori dall orario di lavoro evita di svolgere qualsiasi altra attività concorrente o interferente. 10) Esercita i poteri di gestione e di attuazione nell eseguire gli indirizzi provenienti dagli organi politici e amministrativi. 11) Mantiene i rapporti collaborativi, corretti, leali e rispettosi dei diversi ruoli nei confronti dei superiori, degli insegnanti e dei dipendenti. 12) Nei confronti di tutto il personale scolastico esercita equamente l autorità sia nella divisione del lavoro, sia nel riconoscimento dei meriti. 13) Cura la valorizzazione delle risorse umane promuovendo e facilitando la formazione e l aggiornamento del personale. 14) Favorisce ogni forma di collaborazione, accordo e di integrazione con le altre amministrazioni pubbliche allo scopo di concorrere al buon funzionamento di tutta la Pubblica Amministrazione. CONCLUSIONE. A conclusione di questo lavoro si propone la costituzione di un organo rappresentativo dei docenti, senza finalità sindacali, all interno del nostro Istituto Comprensivo che in qualità di Comitato Etico abbia i seguenti compiti: a) aggiornare e diffondere il codice dei valori della professione; b) fornire consulenza ai docenti; d) promuovere tutte le azioni volte alla valorizzazione, alla promozione e alla tutela del prestigio e del valore dei docenti e della loro attività; e) valorizzare l immagine sociale del docente e della sua funzione presso l opinione pubblica e tutti i cittadini. NOTA. E bene ricordare che esistono altri codici da considerarsi distinti dal Codice Deontologico:- 1) Il Codice di Comportamento (ex art. 54 D.lgs. 165/2001) 2) Il Codice Disciplinare (ex D.P.R. 3/57). Il codice di comportamento ha valore di obbligatorietà da ciò discende l onere di vigilare per la corretta applicazione. La violazione di detto codice ha rilievo disciplinare per i comportamenti sanzionabili e chiarisce che i principi e i contenuti del codice costituiscono specificazioni esemplificative degli obblighi del dipendente pubblico. Le norme presenti appaiono poco rappresentative dell evoluzione che caratterizzano la funzione docente. 9

10 BIBLIOGRAFIA: Annali dell Istruzione, Per un codice deontologico degli insegnanti, Roma Alberto Giovanni Biuso Professionalità docente e codice deontologico. Loredana Fasciolo, Il nostro codice deontologico è la costituzione (Intervista a Domenico Chiesa, presidente de Cidi). La Costituzione Italiana Edizioni Mondatori, Milano 2001 Adi (Associazione docenti Italiani). Raccomandazioni sullo status degli insegnanti deliberata dall UNESCO, Parigi 5 ottobre IE (Internazionale dell Educazione 2001 Dichiarazione sull Etica Professionale ). Documenti della Commissione Codice Deontologico Commissione costituita con D.M.del 2/11/01. Proposta di legge n della XIV legislatura. Codice deontologico del Pedagogista 10

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