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1 FABBRIn :59 Pagina 4 PROGETTARE E N E R G I A Edilizia sostenibile Certificazione Risparmio energetico Kristian Fabbri* Detrazione fiscali e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: la procedura semplificata dell Allegato B del DM 19 febbraio 2007 Come calcolare la quota del 55% Il Decreto Ministeriale 19 Febbraio 2007 Disposizioni in materia di detrazioni per le spese di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, ai sensi dell articolo 1, comma 349, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 prevede la detrazione dell imposta lorda per una quota pari al 55% delle spese sostenute per gli interventi: di riqualificazione energetica degli edifici esistenti (comma 344 della Finanziaria e art. 6 del DM 19 febbraio) fino a un massimo di importo pari a sull involucro degli edifici esistenti (comma 345 della Finanziaria e art. 7 del DM 19 febbraio) fino a un massimo di importo pari a , ovvero: per interventi di maggiore coibentazione delle chiusure opache verticali fino ai valori riportati nell Allegato D * Architetto, svolge la libera professione prevalentemente nell ambito della progettazione sostenibile, nell attivià di formazione e convegnistica e come consulente. Professore a contratto per il Corso di Fisica Tecnica presso la Facoltà di Architettura sede di Cesena Università di Bologna, e tutor per il corso dell Area di Fisica Tecnica Ambientale. per interventi di sostituzione di finestre comprensive di infissi interventi per l installazione di pannelli solari termici in edifici esistenti (comma 346 della Finanziaria e art. 8 del DM 19 febbraio) fino a un massimo di importo pari a interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale in edifici esistenti (comma 347 della Finanziaria e art. 8 del DM 19 febbraio) fino a un massimo di importo pari a Gli adempimenti e la documentazione da presentare per ognuno di questi interventi per ottenere la detrazione è descritta all art. 4 del DM 19 febbraio 2007, e consiste in: asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza dei requisiti richiesti negli articoli 6, 7, 8 e 9 a seconda della tipologia di interventi documentazione da trasmettere all ENEA attraverso il sito ovvero: copia dell Attestato di certificazione energetica, ove siano presenti sistemi di certificazione individuati dalle Regioni, provincia autonome o enti locali, ovvero copia dell Attestato di Qualificazione Energetica così come riportato nell Allegato A 4

2 FABBRIn :59 Pagina 5 scheda informativa relativa agli interventi realizzati Allegato E pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA, ovvero, il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato (art. 4 comma 1 lett. c DM 19 febbraio 2007) conservare la documentazione di cui sopra ai fini degli accertamenti da parte degli uffici finanziari. L asseverazione dell intervento può coincidere con l Attestato di qualificazione energetica dell edificio come realizzato, asseverato dal Direttore Lavori. Quindi al fine di ottenere le detrazioni del 55% è necessario che sia asseverato il rispetto dei requisiti minimi previsti dal DM 19 febbraio 2007, mediante: relazione asseverata da parte di professionista abilitato attestato di qualificazione energetica di cui all art. 8 comma 2 DLgs 192/05 asseverato da parte del Direttore Lavori, conforme a quanto riportato nell Allegato A del Decreto stesso; certificazione del produttore, nel caso di sostituzione di infissi o di sostituzione del generatore. L Attestato di Qualificazione Energetica, di cui all Allegato A, prevede, per qualunque tipologia di intervento, che sia indicato nei risultati: il fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale (kwh/anno) l indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale proprio dell edificio (kwh/m 2 /anno o kwh/m 3 /anno); il pertinente valore limite dell indice di prestazione energetica limite per la climatizzazione invernale proprio dell edificio (kwh/m 2 anno o kwh/m 3 anno). È necessario riportarli per ogni tipologia di intervento? Gli adempimenti individuati all art.4 del decreto prevedono, ai fini della asseverazione degli interventi, di utilizzare anche la certificazione dei produttori, ma, ai fini della comunicazione all ENEA è necessario redigere e compilare l Attestato di Qualificazione Energetica per ogni intervento e quindi determinare i valori di cui sopra. Nel caso di riqualificazione energetica l asseverazione del professionista abilitato riporta i valori dell indice EP e coincide con i calcoli necessari per il progetto. Per gli altri interventi ammessi alla detrazione non è detto che sia necessario eseguire il calcolo dell indice di Cosa serve e come si calcolano prestazione energetica, ma è obbligatorio riportare tali valori nell attestato. Come si calcolano questi valori? Tra i metodi di valutazione delle prestazione energetica il Decreto individua nell Allegato B una procedura semplificata adatta in particolare per la valutazione, come è specificato nella nota 25 dell Allegato A. La procedura semplificata dell Allegato B si dimostra utile soprattutto per: gli interventi di sostituzione degli infissi, dove è possibile produrre la certificazione del produttore interventi sull involucro edilizio ove si calcoli e asseveri solo la trasmittanza della parete pannelli solari realizzati in autocostruzione con certificazione dei componenti dell impianto Per gli interventi relativi all installazione di pannelli solari, soprattutto se integrati con l impianto termico esistente, o per la sostituzione di impianti di climatizzazione per una corretta progettazione è bene eseguire il progetto ed i relativi calcoli. Nel caso le caratteristiche dell intervento non rendano necessario eseguire un progetto è comunque possibile utilizzare il metodo semplificato per calcolare i valori da riportare sull Attestato di Qualificazione Energetica. Descrizione procedura semplificata Allegato B DM 19 febbraio 2007 La procedura di calcolo semplificata consente di ottenere un valore maggiorativo rispetto ai limiti di legge ed è applicabile solo ai fini della richiesta delle detrazioni del 55% per gli interventi previsti dal Decreto Ministeriale 19 febbraio L iter della procedura di calcolo prevede: 1) la determinazione della zona termica in base alla tipologia di impianto e il calcolo della relativa superficie disperdente, della superficie calpestabile e del volume lordo 2) la determinazione delle trasmittanze termiche delle chiusure opache e trasparenti sia verticali sia orizzontali che delimitano la superficie disperdente 3) la determinazione della trasmittanza globale dell edificio Ug, e della trasmittanza globale limite dell edificio Ug lim, e il coefficiente correttivo dimensionale CC trasm 4) la determinazione del rendimento termico utile alla potenza nominale del generatore di calore installato (dalla targa del generatore di calore), il rendimento minimo am- PROGETTARE ENERGIA 5

3 FABBRIn :59 Pagina 6 missibile ηlim, e il coefficiente correttivo dimensionale CC imp 5) la determinazione del coefficiente correttivo dimensionale CCglob. e dell indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale EPi,c da attribuire all edificio e riportare sull Attestato di Qualificazione Energetica espresso in kwh/anno in kwh/m 2 /anno (o kwh/m 3 /anno), in base al valore dell EP limite di cui all Allegato C a seconda della destinazione d uso, mediante interpolazione. Determinazione della zona termica e della superficie disperdente La zona termica si determinata in base alla tipologia dell impianto di riscaldamento: centralizzato o autonomo. Nel caso di impianto autonomo la zona termica coincide con l unità immobiliare (figura 1). Nel caso di impianto centralizzato la zona termica coincide con l intero edificio o parte di edificio servito dall impianto centralizzato (figura 2). Le superfici disperdenti della zona termica si calcolano alla mezzeria della chiusura di confine (chiusura verticale o orizzontale). Le superfici si calcolano vuoto per pieno. Ai fini del calcolo della trasmittanza globale è utile suddividere le superfici disperdenti in base alla stratigrafia o tecnologia costruttiva. La superficie calpestabile è data dalla somma delle superfici calpestabili dei singoli vani, misurate al netto. Il volume lordo è calcolato al lordo delle chiusure delimitanti zona termica climatizzata. Il rapporto S/V, in base al quale seguire l interpolazione per determinare il corrispondente valore dell indice EP limite, è dato dal rapporto tra Superficie disperdente e Volume lordo climatizzato. Determinazione della trasmittanza delle pareti e dei valori U g e Ug lim Il calcolo della trasmittanza delle chiusure opache e trasparenti U si può determinare: dai valori riportati nella Relazione Tecnica ex-legge 10/91 se presente secondo l abaco delle strutture allegato alla Raccomandazione CTI R 03/3 Appendice A mediante il calcolo secondo la norma UNI EN ISO 6946 Componenti e elementi per edilizia - Resistenza termica e trasmittanza termica - Metodo di calcolo conoscendo la stratigrafia delle chiusure opache e secondo la UNI EN ISO Prestazione termica di finestre, porte e chiusure - Calcolo della trasmittanza termica - Metodo semplificato per le chiusure trasparenti, e conoscendo le caratteristiche termofisiche dei prodotti o ricavandole dalla normativa UNI. La trasmittanza media globale propria dell edificio si calcola secondo la formula: S 1 U 1 + S 2 U S n U n Ug = con S = area della superficie disperdente delimitante la zona termica U = valore della trasmittanza termica relativa alla superficie disperdente. La trasmittanza media globale limite dell edificio si calcola secondo la formula: S 1 U 1,lim + S 2 U 2,lim S n U n,lim Ug = con S = area della superficie disperdente delimitante la zona termica U n,lim = valore limite della trasmittanza termica relativa alla superficie disperdente ricavabile dalle tabelle 2, 3 e 4 dell Allegato C del DLgs 192/05. Il coefficiente correttivo CC trasm è dato da: Ug CC trasm = Ug,lim Fig. 1 - Tipologia impianto centralizzato Fig. 2 - Tipologia impianto autonomo 6 PROGETTARE ENERGIA

4 FABBRIn :59 Pagina 7 Determinazione del coefficiente correttivo adimensionale per gli impianti Per determinare il coefficiente correttivo relativo CC imp è necessario conoscere: il rendimento termico utile alla potenza nominale del generatore di calore a servizio dell edificio, mediante lettura della targa dell apparecchio installata, generatore di calore o caldaia. Il valore del rendimento termico utile (η) è riferito al valore di Pn della caldaia (in kw) ed espresso in percentuale il rendimento termico utile limite si determina in base al valore di Pn della caldaia mediante la formula: η lim = log Pn dove logpn è il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del singolo generatore. Nel caso in cui il generatore abbia una Pn maggiore di 400 kw si applica il valore massimo corrispondente a 400 kw ovvero 95,20%. Da questi valori si ricava il valore del coefficiente correttivo CC imp, secondo la formula: η lim CC trasm = η Determinazione dell indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (EP i,c) da attribuire all edificio Dai valori di CC trasm e CC imp si determina il valore del coefficiente globale correttivo edificio-impianto, dato dalla formula: CCgl = CC trasm CC imp Dopodiché è necessario calcolare il valore dell indice di prestazione energetica EPlim dalla tabella dell Allegato C, per interpolazione in base al rapporto S/V dell edificio e ai gradi giorno della località. Per l interpolazione si usa il seguente procedimento: la tabella riporta i valori dei gradi giorno indicando con A, B, C e D i corrispondenti valori in kwh/m 2 /anno dalla tabella allegato C e con GG 1 e GG 2 i valori dei gradi giorno limite della fascia climatica. I dati conosciuti sono il valore GG L dei gradi giorno relativi alla località e il valore di S/V. Gradi Giorno GG 1 GG L GG 2 0,2 A X B S/V EPlim 0,9 C Y D Per l interpolazione è necessario eseguire prima l interpolazione tra i GG per trovare i valori di X e Y, e dopo l interpolazione tra X e Y per ottenere il corrispondente valore in base al rapporto S/V. (GG 2 GG 1 ) (B A) X = B (GG 2 GG 1 ) (GG 2 GG L ) (B C) X = D (GG 2 GG 1 ) (0,9 S / V ) (Y X) EP i,lim = 0,9 (0,9 0,2) Questo valore è da riportare sull Attestato di qualificazione energetica. Una volta ottenuto il valore di EPlim mediante interpolazione è possibile determinare il valore dell indice di prestazione energetica EPi,c mediante la formula: EPi,c = CC glob EP i,lim in kwh/m 2 /anno da attribuire all edificio e riportare sull Attestato di qualificazione energetica. Per determinare il valore del fabbisogno di energia primaria per la climatizzazione invernale è possibile moltiplicare il valore EPi,c per la superficie calpestabile. Per informazioni: tel dei@build.it Certificazione energetica degli edifici Normativa sul fotovoltaico e sulle fonti energetiche rinnovabili 24,00 24,00 PROGETTARE ENERGIA 7

5 FABBRIn :59 Pagina 8 Esempio: unità immobiliare residenziale con impianto autonomo, in zona climatica E e località con 2534 GG DETERMINAZIONE DELLA ZONA TERMICA E DELLA SUPERFICIE DISPERDENTE Ecco come determinare quali spese è possibile detrarre attraverso l applicazione, passo dopo passo, delle indicazioni fornite dal metodo di calcolo semplificato. L esempio è stato svolto prendendo in considerazione questi parametri: unità abitativa di tipo residenziale dotata di impianto autonomo zona climatica E località con 2534 GG. 8 PROGETTARE ENERGIA

6 FABBRIn :59 Pagina 9 Superficie disperdente Parete sud verso l esterno 10,25 3,00 = 30,75 m 2 Parte est verso l esterno 5,65 3,00 = 16,95 m2 Parete nord tra ambienti non riscaldati 10,25 3,00 = 30,75 m 2 Parete ovest tra ambienti non riscaldati 5,65 3,00 = 16,95 m 2 q Solaio interpiano pavimento 5,65 10,25 = 57,91 m 2 Solaio interpiano di copertura 5,65 10,25 = 57,91 m 2 Serramento (1,80 2,30) 4,14 m 2 Serramento (0,80 1,30) 2 2,08 m 2 Serramento (1,20 2,30) 2,76 m 2 Superficie disperdente Totale = 220,21 m 2 Volume lordo 5,65 10,25 3,00 = 173,74 m 3 Rapporto S/V 220,21/173,74 = 1,27 > 0,9 Superficie calpestabile (netta) 48,98 m 2 Determinazione della trasmittanza delle pareti e dei valori Ug e Ug lim Trasmittanza pareti esterne, struttura a cassa vuota con stratigrafia composta da: intonaco di calce e gesso mattoni forati da 15 cm intercapedine di 5 cm mattoni forati da 8 cm intonaco esterno per uno spessore totale di 30 cm e trasmittanza U pari a 0,92 W/m 2 K calcolata secondo la procedura Appendice A CTI R03/3 trasmittanza pareti interne 1,20 W/m 2 K trasmittanza solaio interpiano 1,60 W /m 2 K calcolati secondo la UNI EN ISO 6946 Trasmittanza serramenti 3,00 W/m 2 K Calcolo trasmittanza media globale propria dell edificio: S 1 U 1 + S 2 U S n U n Ug = 30,75 0,92+16,95 0,92+30,75 1,20+16,95 1,20+57,91 1,60+57,91 1,60+4,14 3,0+1,04 3,0+2,76 3,0+1,04 3,0 Ug = = 1,42 30,75+16,95+30,75+16,95+57,91+ 57,91+4,14+ 1,04+2,76+1,04 Calcolo trasmittanza media globale limite dell edificio: S 1 U 1,lim + S 2 U 2,lim S n U n,lim Ug = 30,75 0,46+16,95 0,46+30,75 0,46+ 16,95 0,46+57,91 0,43+57,91 0,43+4,14 2,8+1,04 2,8+2,76 2,8+1,04 2,8 Ug = = 0,54 30,75+16,95+30,75+16,95+57,91+57,91+4,14+ 1,04+2,76+1,04 con i valori di U,lim ricavati dalle tabelle 2, 3 e 4 dell Allegato C del DLgs 192/05 per la Zona E. Iil coefficiente correttivo CC trasm è pari a: Ug 1,42 CC trasm = = = 2,64 Ug, lim 0,54 Determinazione del coefficiente correttivo adimensionale per gli impianti Caldaia murale a gas, con produzione d acqua calda integrata potenza termica utile 24,8 kw con funzionamento a camera aperta, e rendimento termico utile a Pn 100% η=93%. Il rendimento termico utile è pari a: η lim = 90+2log Pn = 90+2log (24,8) = 92,79% il valore del coefficiente correttivo CC imp è: η lim 92,79% CC imp = = = 1,00 η 93% Determinazione dell indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale (EP i,c) da attribuire all edificio CC gl = CC trasm CC imp = 2,64 1,00 = 2,64 Determinazione dell EPlim dalla tabella Allegato C del Decreto. PROGETTARE ENERGIA 9

7 FABBRIn :59 Pagina 10 L edificio si trova in zona E con 2534 gradigiorno e destinazione d uso residenziale. Il rapporto S/V è maggiore di 0,9 quindi è sufficiente eseguire l interpolazione per determinare il valore a S/V = 0,9. Gradi Giorno (GG 1 ) (GG L ) (GG 2 ) 0,2 40 (A) X 55 (B) 1,27>0,9 EP lim (S/V) 0,9 110 (C) Y 145 (D) ( ) (145 11) EP lim = 145 =126,85 [kwh/m 2 /anno] ( ) Valore da riportare sull Attestato di qualificazione energetica (al punto 30). Valore dell indice di prestazione energetica EPi,c, mediante la formula: EPi,c = CC glob EP i,lim = 2,64 126,85 = 334,88 [kwh/m 2 /anno] da attribuire all edificio e riportare sull Attestato di qualificazione energetica (al punto 29). Il Fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale è dato da: Fabb.En.Clim.Inv. = EP i,c Sup.Calp. = 334,48 334,88 = 16402,62 [kwh/m 2 /anno] Valore da riportare sull Attestato di qualificazione energetica (al punto 28). Conclusioni Per gli interventi di isolamento della copertura, pavimenti e chiusure orizzontali, interventi previsti dalla finanziaria ma non dal Decreto Ministeriale 19 febbraio 2007 a causa dell errore di trascrizione dei valori della tabella in finanziaria, è comunque possibile valutare se tali interventi ricadono in quanto previsto dal comma 344. Se gli interventi di isolamento della copertura e/o pavimenti consentono di ridurre il valore dell Indice di prestazione energetica EP dell edificio del 20% rispetto all indice EPlimite dell Allegato C, è possibile accedere alle detrazioni. L intervento sulle strutture orizzontali, data l incidenza di tali chiusure rispetto alla geometria dell edificio, non sempre consente di ottenere i risultati previsti dal decreto, ma è comunque il caso di calcolare il valore dell indice EP a seguito dell intervento e valutare se si possono raggiungere tali requisiti se vengono effettuati una serie di interventi. L attestato di qualificazione energetica prevede l indicazione di una Lista delle raccomandazioni (punto 31) nella quale devono essere indicati i potenziali interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche con una valutazione sintetica in termici di costi/benefici, applicabili sia all edificio sia al sistema impiantistico, specificando: tipologia costo indicativo risparmio energetico atteso. L indicazione delle misure per il miglioramento delle prestazioni energetiche assolve due aspetti: in primo luogo il rispetto della direttiva 2002/91/CE e del DLgs 192/05 all art. 6 individua nella certificazione energetica lo strumento con il quale comunicare la prestazione energetica dell edificio, ma, soprattutto, informare dei possibili interventi per migliorare la prestazione, non solo una comunicazione ma un programma di azioni che consenta al proprietario di valutare l opportunità delle soluzioni offerte, in secondo luogo, la lista delle raccomandazioni consente al professionista o a colui che la redige di qualificarsi e fornire un servizio energetico e proporsi per ulteriori interventi. Considerando l edificio come un malato, la certificazione non serve solo per informare sulla febbre dell edificio (livello dei consumi e/o o classe energetica), ma per individuare le patologie e le terapie da adottare per risolvere il problema. In conclusione il metodo semplificato previsto dal Decreto 19 febbraio 2007 consente di determinare i valori da riportare sull Attestato di qualificazione energetica da redigere ai fini degli adempimenti comunicativi all E- NEA, e si applica esclusivamente per l ottenimento della detrazione del 55%. Non è possibile adottare il metodo dell Allegato B per gli interventi di cui al comma 344 della legge finanziaria e per gli adempimenti previsti dal DLgs 192/ PROGETTARE ENERGIA

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