REGIONE MARCHE DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 27/07/98
|
|
- Baldo Murgia
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 REGIONE MARCHE DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 27/07/98 OGGETTO D.L.vo 124/98 - ATTO DI COORDINAMENTO NEI CONFRONTI DELLE AZIENDE USL E OSPEDALIERE PER LA DETERMINAZIONE DEI TEMPI MASSIMI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI AMBULATORIALI E DI DAY HOSPITAL DIAGNOSTICO
2 D.LGS ATTO DI COORDINAMENTO NEI CONFRONTI DELLE AZIENDE USL E DI QUELLE OSPEDALIERE PER LA DETERMINAZIONE DEI TEMPI DI MASSIMI DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI AMBULATORIALI E DI DAY-HOSPITAL DIAGNOSTICO. LA GIUNTA REGIONALE VISTO il documento istruttorio, riportato in calce alla presente deliberazione, predisposto dai Servizio Sanità, da quale si rileva la necessità di emanare un atto di coordinamento nei confronti delle aziende usl e di quelle ospedaliere per la determinazione dei tempi di massimi di accesso alle prestazioni ambulatoriali e di dayhospital diagnostico ai sensi del decreto legislativo 124/98 ; RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di deliberare in merito; VISTO il parere favorevole, di cui all'art. 4, comma 4, della legge regionale 17 gennaio 1992 n. 6 in ordine alla regolarità tecnica e sotto il profilo di legittimità, del dirigente del Servizio Sanità VISTO l'art. 25/10 dello Statuto regionale; con la votazione, resa in forma palese, riportata a pagina 1. D E L 1 B E R A 1. In attuazione delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 29 aprile 1998 n. 124, le Aziende unità sanitarie locali e Ospedaliere delle Marche, nel determinare i tempi massimi per l'accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale, di laboratorio e di "day-hospital" diagnostico, debbano adottare le seguenti azioni: 2. Razionalizzare la domanda di prestazioni mediante il coinvolgimento del medico di medicina generale e del Pediatra di libera scelta anche attraverso l'attivazione delle procedure di rispetto dei livelli di spesa programmati cosi come definiti nell'accordo integrativo regionale approvato con deliberazione n del , in particolare evitando la inappropriata ripetizione di prestazioni ravvicinate, 3. Garantire il massimo utilizzo delle dotazioni strumentali prevedendo, ove possibile, l'attivazione di almeno due turni diurni, 4. Prevedere l'articolazione degli orari di presenza degli specialisti dipendenti e convenzionati ambulatoriali, in turni che garantiscano, per le prestazioni correlate, la possibilità di eseguire accertamenti e/o prestazioni di diagnosi e cura in successione immediata e quindi senza prevedere la necessità di ripetuti accessi da parte dell'assistito (es. medicina dello sport e cardiologia, ortopedia e radiologia, ecc.) 5. Assicurare in ogni caso, anche attraverso l'attivazione delle forme di remunerazione legate ai risultato, previste dai contratti di lavoro del personale dipendente o convenzionato, l'esecuzione in tempi adeguati alla gravità del caso, delle prestazioni di emergenza o comunque non differibili; 6. Sollecitare, anche attraverso l'adozione di progetti incentivanti, unitamente ad adeguati strumenti di controllo e di eventuale sanzionamento, la massima produttività dei presidi e dei singoli specialisti ;
3 7. Vigilare affinchè il regime della libera professione non interferisca in alcun modo con il corretto svolgimento dell'attività specialistica eseguita con onere a carico del Servizio sanitario nazionale; 8. Semplificare mediante la generalizzazione dei C.U.P., una più vasta distribuzione dei centri collegati, anche attraverso il coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e delle farmacie convenzionate, e degli sportelli automatici delle anagrafi civili e del servizio interbancario bancomat, le procedure di prenotazione e accesso delle prestazioni specialistiche in modo da evitare che 1'utente debba sommare ai tempi di attesa per l'esecuzione delle prestazioni stesse, eccessivi disagi connessi alla prenotazione ed al pagamento, quando dovuto, delle quote di partecipazione alla spesa sanitaria; 9. La Giunta regionale è impegnata ad eseguire, in collaborazione con l'aqenzia sanitaria regionale, il monitoraggio dei tempi di attesa per l'accesso alle prestazioni specialistiche, di diagnostica strumentale e di laboratorio ed è di conseguenza impegnata ad adottare nei confronti delle aziende sanitarie, entro tre mesi dalla approvazione della presente deliberazione, atti di coordinamento tendenti ad ottenere la progressiva riduzione ed omogeneizzazione nel territorio dei tempi di attesa per l'accesso alle prestazioni, Direttori generali delle Amende Ospedaliere sono impegnati a ricercare con i colleghi delle Aziende UU.SS.LL. nel cui territorio insiste lo stabilimento ospedaliero, appositi accordi tendenti ad incentivare la produttività dei presidi ambulatoriali e delle dotazioni strumentali; 11. I processi di razionalizzazione dell'offerta di prestazioni specialistiche, di diagnostica strumentale e di laboratorio, cosi come indicato nel progetto di Piano sanitario regionale per il triennio in corso di approvazione, dovrà a partire da una stima del bisognoidomanda nel bacino d'utenza di riferimento, tenere prioritariamente conto del criterio dell'appropriatezza delle indicazioni, con l'obiettivo di ridurre progressivamente la quota di prestazioni inappropriate quando non inefficaci. 12. In ogni caso le Aziende sanitarie, nell'adozione dei provvedimenti di competenza, fermi restando gli obiettivi già indicati nel D.P.R "Piano sanitario nazionale per il triennio 1994/96", che prevedevano, come linee di tendenza l'esecuzione delle indagini di laboratorio entro 48 ore; l'esecuzione delle indagini di diagnostica per immagini, salvo urgenze entro cinque giorni; e l'esecuzione delle visite specialsitiche e la diagnostica strumentale, salvo urgenze, entro sette giorni; dovranno adottare con la partecipazione dei Responsabili delle Unità operative di riferimento, misure atte a garantire, per le prestazioni considerate critiche, ove le attese risultano più lunghe, la riduzione degli stessi tempi d'attesa ; 13. Resta inteso che le prestazioni legate alla esecuzione di campagne di prevenzione di massa, approvate dalla Regione, dovranno essere eseguite su chiamata, secondo calendari prestabiliti o secondo modalità di accesso che evitino per l'utente la necessità di eseguire personalmente la relativa prenotazione. 14. Entro un mese dall'approvazione dei presente atto, le Aziende dovranno definire, per ciascuna delle prestazioni comprese nell'allegato n. 1, il tempo massimo che può intercorre tra la data della richiesta della prestazione, intesa questa come data nella quale la medesima richiesta perviene alla unità operativa incaricata del servizio di accettazione e l'erogazione della prestazione stessa. 15. Qualora la prestazione comporti la formulazione di un referto diagnostico successivo alla esecuzione della prestazione medesima o del prelievo, le Aziende dovranno definire anche il tempo massimo per la produzione del referto medesimo.
4 16. Di questi termini andrà data comunicazione all'assistito ai momento della presentazione della richiesta della prestazione. Idonea pubblicità, sui tempi di attesa e refertazione dovrà essere inoltre garantita a cura delle Aziende U.S.L. e Ospedaliere. 17. Le Aziende sanitarie dovranno infine dar conto entro lo stesso termine previsto ai precedente punto 14) della effettiva adozione dei provvedimenti attuativi del sistema di risarcimento e sanzioni previsto dal D.P.C.M di approvazione dello schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari" con il quale si prevede in particolare la stipula di apposite polizze assicurative per far fronte al rilascio dei buoni che competono agli utenti per il risarcimento dei disagi connessi all'inosservanza da parte delle Aziende sanitarie dell'obbligo di effettuare la prestazione prenotata. 18. Analogo risarcimento e quindi analoga copertura assicurativa debbono essere previsti nel caso di mancato rispetto dei tempi di attesa predeterminati. 19. Per l'adozione delle misure da adottarsi nei confronti dei Direttori generali delle Aziende sanitarie in caso di reiterato mancato rispetto dei termini individuati per l'erogazione delle prestazioni specialistiche si fa riferimento ai criteri già determinati ai fini della valutazione dell'attività dei medesimi. 20. Il Direttore generale ha l'obbligo di indagare sulle ragioni che provochino la mancata erogazione delle prestazioni entro i termini preindividuati e di attivare quindi le azioni disciplinari e di responsabilità contabile nei confronti dei soggetti ai quali sia imputabile il disservizio. 21. I Direttori generali delle Aziende sanitarie, nell'adozione degli atti di competenza, sono impegnati a coinvolgere preventivamente, le organizzazioni sindacali e degli organismi di tutela dell'utente, CRITERI PER IL MONITORAGGIO DELLE LISTE DI ATTESA Le liste di attesa per le diverse prestazioni assistenziali vanno misurate in base ai seguenti criteri: 1) La lista di attesa per una determinata prestazione à rappresentata dalla durata del periodo che passa dal giorno indice (Vedi punto 2)) in cui il cittadino fa richiesta alla struttura erogante e la data di effettuazione prevista della prestazione 2) Il giorno indice è, per definizione, il primo giorno feriale (dal lunedi al sabato) di ciascun mese. Per ciascuna prestazione quindi la durata della lista d'attesa va calcolata in base al tempo di attesa del primo paziente che richiede quella prestazione nel giorno indice. 3) La data prevista di effettuazione della prestazione è quella riportata nel registro ufficiale dell'unità Operativa e deve poter essere controllata in qualunque momento dagli organi deputati al controllo 4) Se l'unità Operativa ha un metodo per bloccare le prestazioni, questo va formalizzato e la durata della lista di attesa va, in caso di prenotazioni bloccate nel giorno indice, calcolata misurando la durata del periodo tra il giorno indice e la data prevista di effettuazione dell'ultima prestazione riportata nel registro
5 5) Vanno chiarite eventuali situazioni particolari, quali: 5.1 Esistenza di più liste di attesa per la stessa prestazione: se per la stessa prestazione vi sono più liste di attesa a seconda delle caratteristiche del paziente o della patologia questo va specificato e va data indicazione della durata di ciascuna delle liste di attesa; 5.2 Modalità di gestione (se prevista) dei casi ritenuti urgenti, con prestazioni da eseguirsi con una durata minore dell'atteso vanno definiti i criteri di identificazione (chi identifica che cosa e come) e di gestione; 5.3 Esistenza di tempi di attesa diversi in più servizi eroganti la stessa prestazione nell'ambito della stessa Azienda. Criteri per la definizione della durata massima del tempo di attesa: 1) rilevanza clinica del problema, ed a questo scopo vanno di regola previsti i tempi di erogazione nelle seguenti situazioni: prestazione urgente prestazione urgente differibile prestazione programmata 2) efficacia presumibile della prestazione, da valutarsi con gli specialisti interessati. IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA (Dott. Mario Conti) IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA (Dott. Vito D'Ambrosio)
6 DOCUMENTO ISTRUTTORIO L'art. 8 del decreto legislativo 502/92, cosi come modificato dai decreto legislativo 517/93 stabilisce che l'unità sanitaria locale assicura ai cittadini la erogazione delle prestazioni specialistiche, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio e ospedaliere contemplate dai livelli di assistenza secondo gli indirizzi della programmazione e le disposizioni regionali ed allo scopo si avvale dei propri presidi, nonché delle Aziende e degli istituti ed enti di cui all'art. 4, delle istituzioni sanitarie pubbliche, ivi compresi gli ospedali militari, private e dei professionisti accreditati. Il comma 10 dell'art. 3 del decreto legislativo 29 aprile 1998 n. 124 stabilisce che: "entro tre mesi dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto, le regioni disciplinano i criteri secondo i quali i direttori generali delle aziende unità sanitarie locali ed ospedaliere determinano, entro trenta giorni dall'efficacia della disciplina regionale, il tempo massimo che può intercorrere tra la data della richiesta delle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio e per le altre prestazioni specialistiche erogate in regime ambulatoriale e per i ricoveri diurni finalizzati ad accertamenti diagnostici, con esclusione quindi di quelli individuati dall'allegato 1 dello stesso decreto, e l'erogazione delle stesse. Di tale termine, dice ancora Io stesso decreto, deve essere data comunicazione all'assistito al momento della presentazione della domanda di prestazione, nonché idonea pubblicità a cura delle aziende unità sanitarie locali ed ospedaliere. In caso di mancata diffusione da parte delle regioni dei criteri e delle modalità di cui al comma precedente, il Ministro della sanità vi provvede, previa diffida, tenendo conto dell'interesse degli utenti, della realtà organizzativa delle aziende unità sanitarie locali ed ospedaliere della regione, della media dei tempi fissati dalle regioni adempienti. I direttori generali provvedono a determinare il tempo massimo di cui al comma 10 entro 30 giorni dall'efficacia del provvedimento ministeriale. Le determinazioni del Ministero cessano di avere effetto al momento dell'esercizio dei poteri regionali. Le regioni disciplinano, anche mediante l'adozione di appositi programmi, il rispetto della tempestività dell'erogazione delle predette prestazioni, con l'osservanza dei seguenti principi e criteri direttivi : a) assicurare all'assistito la effettiva possibilità di vedersi garantita l'erogazione delle prestazioni nell'ambito delle strutture pubbliche attraverso interventi di razionalizzazione della domanda, nonché interventi tesi ad aumentare i tempi di effettivo utilizzo delle apparecchiature e delle strutture, ad incrementare la capacità di offerta delle aziende eventualmente attraverso il ricorso all'attività libero-professionale intramuraria, ovvero a forme di remunerazione legate al risultato, anche ad integrazione di quanto già previsto dai vigenti accordi nazionali di lavoro, nonché a garantire l'effettiva corresponsabilizzazione dei sanitari dipendenti e convenzionati; b) prevedere anche sulla scorta dei risultati dell'attività di vigilanza e di controllo di cui all'articolo 32, comma 9, della legge 27 dicembre 1997 n. 449, idonee misure da adottarsi nei confronti del direttore generale dell'azienda unità sanitaria locale o dell'azienda ospedaliera in caso di reiterato mancato rispetto dei termini individuati per l'erogazione delle prestazioni ai sensi del comma 10 ; c) imputare gli eventuali maggiori oneri derivanti dall'erogazione delle prestazioni in regime di attività libero-professionale intramuraria aile risorse di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni ed integrazioni, con conseguente esclusione di ogni intervento finanziario a carico dello Stato ;
7 d) prevedere correzioni ai regime di partecipazione al costo come'definito nei commi 3 e 4 secondo i criteri desumibili dal comma 13. Il successivo comma 13 stabilisce che fino alla entrata in vigore delle discipline regionali di cui al comma 12, qualora l'attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato dal direttore generale ai sensi dei commi 10 e 11, l'assistito puà chiedere che la prestazione venga resa nell'ambito dell'attività liberoprofessionale intramuraria, ponendo a carico dell'azienda unità sanitaria locale di appartenenza e dell'azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione, in misura uguale, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione e l'effettivo costo di quest'ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti. Nel caso l'assistito sia esente dalla predetta partecipazione l'azienda unità sanitaria locale di appartenenza e l'azienda unità sanitaria locale nel cui ambito è richiesta la prestazione corrispondono in misura uguale, l'intero costo della prestazione. Agli eventuali maggiori oneri derivanti dai ricorso alla erogazione delle prestazioni in regime di attività libero-professionale intramuraria si fa fronte con le risorse di cui all'art. 13 del decreto legislativo 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni, e quindi con onere a carico dei fondi ordinari della Regione con conseguente esclusione di ogni intervento finanziario a carico dello Stato. La norma si conclude, ai comma 14, prevedendo che il direttore generale vigili sui rispetto delle disposizioni adottate in attuazione del comma 12 e di quelle del comma 13, anche al fine dell'esercizio dell'azione disciplinaire e di responsabilità contabile nei confronti dei soggetti ai quali sia imputata la mancata erogazione della prestazione nei confronti dell'assistito. La disposizione sopra riportata fa seguito alla legge 724/94 che, all'art. 3, comma 8, già obbliga i Presidi sanitari pubblici alla adozione, sotto la responsabilità del Direttore sanitario, di un registro delle prenotazioni delle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale e di laboratorio e dei ricoveri ospedalieri ordinari che, con la salvaguardia della riservatezza delle persone, doveva essere fonte di notizia per tutti i cittadini dei tempi di attesa per l'accesso alle prestazioni medesime. Il d.p.c.m di approvazione dello schema generale di riferimento per la "Carta dei servizi pubblici sanitari" indicava i criteri per l'accesso alle prestazioni specialistiche e diagnostiche (strumentali e di laboratorio) specificando : a) Come richiedere la visita specialistica o la prestazione diagnostica; b) Dove richiedere la prestazione c) Come prenotare la prestazione d) Come individuare i tempi di attesa e) Come effettuare il pagamento della prestazione o dei relativi tickets f) Quali siano i diritti e i doveri delle parti interessate e quindi le misure dei risarcimenti e delle sanzioni. Sulla base di tale normativa e con la collaborazione della Agenzia regionale sanitaria, tenuto dell'iniziale attività di monitoraggio che è conseguente all'adozione della Carta dei servizi sanitari e quindi con riserva di ulteriori interventi,
8 si propone che: 1. In attuazione delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 29 aprile 1998 n. 124, le Aziende unità sanitarie locali e Ospedaliere delle Marche, nel determinare i tempi massimi per l'accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale, di laboratorio e di "day-hospital" diagnostico, debbono adottare le seguenti azioni : 2. Razionalizzare la domanda di prestazioni mediante il coinvolgimento del medico di medicina generale e del Pediatra di libera scelta anche attraverso l'attivazione delle procedure di rispetto dei livelli di spesa programmati cosi come definiti nell'accordo integrativo regionale approvato con deliberazione n del , in particolare evitando la inappropriata ripetizione di prestazioni ravvicinate; 3. Garantire il massimo utilizzo delle dotazioni strumentali prevedendo, ove possibile, l'attivazione di almeno due turni diurni 1 4. Prevedere l'articolazione degli orari di presenza degli specialisti dipendenti e convenzionati ambulatoriali, in turni che garantiscano, per le prestazioni correlate, la possibilità di eseguire accertamenti e/o prestazioni di diagnosi e cura in successione immediata e quindi senza prevedere la necessità di ripetuti accessi da parte dell'assistito (es. medicina dello sport e cardiologia, ortopedia e radiologia, ecc.) 5. Assicurare in ogni caso, anche attraverso l'attivazione delle forme di remunerazione legate ai risultato, previste dai contratti di lavoro del personale dipendente o convenzionato, l'esecuzione in tempi adeguati alla gravità del caso, delle prestazioni di emergenza o comunque non differibili; 6. Sollecitare, anche attraverso l'adozione di progetti incentivanti, unitamente ad adeguati strumenti di controllo e di eventuale sanzionamento, la massima produttività dei presidi e dei singoli specialisti; 7. Vigilare affinchè il regime della libera professione non interferisca in alcun modo con il corretto svolgimento dell'attività specialistica eseguita con onere a carico del Servizio sanitario nazionale; 8. Semplificare mediante la generalizzazione dei C.U.P., una più vasta distribuzione dei centri collegati, anche attraverso il coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e delle farmacie convenzionate, e degli sportelli automatici delle anagrafi civili e del servizio interbancario bancomat, le procedure di prenotazione e accesso delle prestazioni specialistiche in modo da evitare che l'utente debba sommare ai tempi di attesa per l'esecuzione delle prestazioni stesse, eccessivi disagi connessi alla prenotazione ed al pagamento, quando dovuto, delle quote di partecipazione alla spesa sanitaria; 9. La Giunta regionale è impegnata ad eseguire, in collaborazione con l'agenzia sanitaria regionale, il monitoraggio dei tempi di attesa per l'accesso alle prestazioni specialistiche, di diagnostica strumentale e di laboratorio ed è di conseguenza impegnata ad adottare nei confronti delle aziende sanitarie, entro tre mesi dalla approvazione della presente deliberazione, atti di coordinamento tendenti ad ottenere la progressiva riduzione ed omogeneizzazione nel territorio dei tempi di attesa per l'accesso alle prestazioni ; 10. I Direttori generali delle Aziende Ospedaliere sono impegnati a ricercare con i colleghi delle Aziende UU.SS.LL. nel cui territorio insiste lo stabilimento ospedaliero, appositi accordi tendenti ad incentivare la produttività dei presidi ambulatoriali e delle dotazioni strumentali;
9 11. I processi di razionalizzazione dell'offerta di prestazioni specialistiche, di diagnostica strumentale e di laboratorio, cosi come indicato nel progetto di Piano sanitario regionale per il triennio in corso di approvazione, dovrà partire da una stima del bisogno/domanda nel bacino d'utenza di riferimento, tenere prioritariamente conto del criterio dell'appropriatezza delle indicazioni, con l'obiettivo di ridurre progressivamente la quota di prestazioni inappropriate quando non inefficaci 12. In ogni caso le Aziende sanitarie, nell'adozione dei provvedimenti di competenza, fermi restando gli obiettivi già indicati nel D.P.R "Piano sanitario nazionale per il triennio 1994/96", che prevedevano, come linee di tendenza l'esecuzione delle indagini di laboratorio entro 48 ore, l'esecuzione delle indagini di diagnostica per immagini, salvo urgenze entro cinque giorni, e l'esecuzione delle visite specialsitiche e la diagnostica strumentale, salvo urgenze, entro sette giorni; dovranno adottare con la partecipazione dei Responsabili delle Unità operative di riferimento, misure atte a garantire, per le prestazioni considerate critiche, ove le attese risultano più lunghe, la riduzione degli stessi tempi d'attesa; 13. Resta inteso che le prestazioni legate alla esecuzione di campagne di prevenzione di massa, approvate dalla Regione, dovranno essere eseguite su chiamata, secondo calendari prestabiliti o secondo modalità di accesso che evitino per 1'utente la necessità di eseguire personalmente la relativa prenotazione. 14. Entro un mese dall'approvazione del presente atto, le Aziende dovranno definire, per ciascuna delle prestazioni, comprese nell'allegato n. 1, il tempo massimo che può intercorre tra la data della richiesta della prestazione, intesa questa come data nella quale la medesima richiesta perviene alla unità operativa incaricata del servizio di accettazione e l'erogazione della prestazione stessa. 15. Qualora la prestazione comporti la formulazione di un referto diagnostico successivo alla esecuzione della prestazione medesima o del prelievo, le Aziende dovranno definire anche il tempo massimo per la produzione del referto medesimo. 16. Di questi termini andrà data comunicazione all'assistito al momento della presentazione della richiesta della prestazione, idonea pubblicità,' sui tempi di attesa e refertazione dovrà essere inoltre garantita a cura delle Aziende U.S.L. e Ospedaliere. 17. Le Aziende sanitarie dovranno infine dar conto entro Io stesso termine previsto al precedente punto 14 della effettiva adozione dei provvedimenti attuativi del sistema di risarcimento e sanzioni previsto dal D.P.C.M di approvazione dello schema generale di riferimento della "Carta dei servizi pubblici sanitari" con il quale si prevede in particolare la stipula di apposite polizze assicurative per far fronte al rilascio dei buoni che competono agli utenti per il risarcimento dei disagi connessi all'inosservanza da parte delle Aziende sanitarie dell'obbligo di effettuare la prestazione prenotata. 18. Analogo risarcimento e quindi analoga copertura assicurativa debbono essere previsti nel caso di mancato rispetto dei tempi di attesa predeterminati. 19. Per l'adozione delle misure da adottarsi nei confronti dei Direttori generali delle Aziende sanitarie in caso di reiterato mancato rispetto dei termini individuati per l'erogazione delle prestazioni specialistiche si fa riferimento ai criteri già determinati ai fini della valutazione dell'attività dei medesimi. 20. Il Direttore generale ha l'obbligo di indagare sulle ragioni che provochino la mancata erogazione delle prestazioni entro i termini preindividuati e di attivare quindi le azioni disciplinari e di responsabilità contabile nei confronti dei soggetti ai quali sia imputabile i disservizio. 21. I Direttori generali delle Aziende sanitarie, nell'adozione degli atti di competenza, sono impegnati a coinvolgere preventivamente, le organizzazioni sindacali e degli organismi di tutela dell'utente.
10 CRITERI PER IL MONITORAGGIO DELLE LISTE DI ATTESA Le liste di attesa per le diverse prestazioni assistenziali vanno misurate in base ai seguenti criteri: 1) La lista di attesa per una determinata prestazione è rappresentata dalla durata del periodo che passa dal giorno indice (Vedi punto 2)) in cui il cittadino fa richiesta alla struttura erogante e la data di effettuazione prevista della prestazione 2) Il giorno indice è, per definizione, il primo giorno feriale (dal lunedi al sabato) di ciascun mese. Per ciascuna prestazione quindi la durata della lista d'attesa va calcolata in base al tempo di attesa del primo paziente che richiede quella prestazione nel giorno indice. 3) La data prevista di effettuazione della prestazione è quella riportata nel registro ufficiale dell'unità Operativa e deve poter essere controllata in qualunque momento dagli organi deputati al controllo 4) Se l'unità Operativa ha un metodo per bloccare le prestazioni, questo va formalizzato e la durata della lista di attesa va, in caso di prenotazioni bloccate nel giorno indice, calcolata misurando la durata del periodo tra il giorno indice e la data prevista di effettuazione dell'ultima prestazione riportata nel registro 5) Vanno chiarite eventuali situazioni particolari, quali: 5.1 Esistenza di più liste di attesa per la stessa prestazione, se per la stessa prestazione vi sono più liste di attesa a seconda delle caratteristiche del paziente o della patologia questo va specificato e va data indicazione della durata di clascuna delle liste di attesa, 5.2 Modalità di gestione (se prevista) dei casi ritenuti urgenti, con prestazioni da eseguirsi con una durata minore dell'atteso: vanno definiti i criteri di identificazione (chi identifica che cosa e come) e di gestione; 5.3 Esistenza di tempi di attesa diversi in più servizi eroganti la stessa prestazione nell'ambito della stessa Azienda. Criteri per la definizione della durata massima del tempo di attesa: 1) rilevanza clinica del problema, ed a questo scopo vanno di regola previsti i tempi di erogazione nelle seguenti situazioni: prestazione urgente prestazione urgente differibile prestazione programmata
11 2) efficacia presumibile della prestazione, da valutarsi con gli specialisti interessati. IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (Dott. Vincenzo Cardoni) PARERE DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO SANITA' Il sottoscritto, considerate le motivazioni indicate nell'atto esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica e sotto il profilo di legittimità della presente deliberazione. Si attesta inoltre che il presente atto non è soggetto a controllo. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO (Dr.ssa M.Rita Materazzi) La presente deliberazione si compone di n. pagine, di cui n. di allegati. IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA (Dott. Mario Conti)
12 ALLEGATO 1 DELIBERA N. DEL PRESTAZIONI AMBULATORIALI SPECIALISTICHE PER LE QUALI VANNO PREDISPOSTE LE LISTE DI ATTESA (ELENCO MINIMO) Visita specialistica di: Allergologia Cardiologia Chirurgia generale Dermatologia Diabetologia Fisiatria Ginecologia Neurologia ORL Oculistica Odontoiatria Ortopedia Ostetrica Pneumologia Radioterapia Urologia Prestazioni specialistiche: Campo visivo Cistoscopia ECOdoppler vasi periferici ECG ECG con prova da sforzo Ecografla internistica Ecocardiografia Ecocardiocolordoppler Ecografia ostetrica Ecografia urologica Elettroencefalografia Elettromiografia Gastroscopia Holter Ionoforesi Laserterapia Magnetoterapia Mammografia Medicina nucleare
13 MOC Radiologia digestiva Rettosigmoidoscopia Spirometria Ultrasuoni-Tens Urodinaminca Risonanza Magnetica Nucleare TAC
Ospedali, il modulo per superare la lista d attesa lunga
Ospedali, il modulo per superare la lista d attesa lunga Autore : Redazione Data: 13/11/2016 L istanza con la richiesta da consegnare all Azienda Sanitaria o Ospedaliera per poter usufruire di prestazione
DettagliREGIONE SICILIA DECRETO ASSESSORIALE N DEL 10/12/98
REGIONE SICILIA DECRETO ASSESSORIALE N. 27472 DEL 10/12/98 OGGETTO APPROVAZIONE LINEE GUIDA PER LA RIMODULAZIONE DELL'ATTIVITA' SPECIALISTICA AMBULATORIALE E DI RICOVERO DIURNO A SCOPO DIAGNOSTICO Art.
DettagliEsami strumentali con tempi di attesa garantiti
Tac entro 60 giorni o scatta il diritto ad andare dal privato pagando solo il ticket Per gli esami strumentali, così come per le visite diagnostiche e per altri esami offerti dal SSN sono previsti tempi
DettagliSANITÀ PUBBLICA: SE LA LISTA DI ATTESA IN OSPEDALE DIVENTA TROPPO LUNGA È POSSIBILE USUFRUIRE DELLA VISITA PRIVATA PAGANDO IL TICKET
SANITÀ PUBBLICA: SE LA LISTA DI ATTESA IN OSPEDALE DIVENTA TROPPO LUNGA È POSSIBILE USUFRUIRE DELLA VISITA PRIVATA PAGANDO IL TICKET Quando la prestazione sanitaria in Ospedale non viene erogata entro
DettagliTEMPI DI ATTESA Cosa cambia. Informazioni per gli Utenti
TEMPI DI ATTESA Cosa cambia Informazioni per gli Utenti UO Comunicazione - URP Aziendale Organizzazione sistema offerta territoriale - Stampa ottobre 2012 COSA E' IL TEMPO DI ATTESA Il tempo di attesa
DettagliIL IL POLIAMBULATORIO POLIAMBULATORIO
IL IL POLIAMBULATORIO POLIAMBULATORIO PRESTAZIONI PRESTAZIONI AMBULATORIALI AMBULATORIALI L Ospedale Sacra Famiglia - Fatebenefratelli di Erba eroga prestazioni ambulatoriali nell ambito dell accreditamento
DettagliCARTA DEI SERVIZI VARESE (EX CDV-DIA) w w w. h u m a n i t a s - c a r e. i t
CARTA DEI SERVIZI VARESE (EX CDV-DIA) w w w. h u m a n i t a s - c a r e. i t 1 CHI SIAMO 2 AREE MEDICHE E SERVIZI 3 CENTRO PRELIEVI di Humanitas Mater Domini (Castellanza - VA) 4 INFORMAZIONI UTILI 5
DettagliConsiglio regionale della Toscana
Consiglio regionale della Toscana deliberazione n. 30 : Approvazione requisiti, manuali e procedure di accreditamento ai sensi della legge regionale 23 febbraio 1999, n. 8 e successive modifiche e integrazioni
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. - richiamate le proprie deliberazioni:
LA GIUNTA REGIONALE - visto il decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124 recante Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del regime delle esenzioni, a norma
DettagliINDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE RICETTA SSN
REGIONE LIGURIA AZIENDA SANITARIA LOCALE N.4 Chiavarese INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE RICETTA SSN INDICAZIONI PER MEDICI PRESCRITTORI: MMG - PLS - SPECIALISTI OSPEDALIERI - SPECIALISTI SUMAI In ottemperanza
DettagliATTIVITÀ DEI CENTRI DI DIALISI CENTRI DI MEDICINA ESTETICA ALTRI STUDI MEDICI SPECIALISTICI E POLIAMBULATORI LABORATORI RADIOGRAFICI
STUDIO DI SETTORE VG57U ATTIVITÀ 86.22.03 ATTIVITÀ DEI CENTRI DI RADIOTERAPIA ATTIVITÀ 86.22.04 ATTIVITÀ DEI CENTRI DI DIALISI ATTIVITÀ 86.22.06 CENTRI DI MEDICINA ESTETICA ATTIVITÀ 86.22.09 ALTRI STUDI
DettagliCOSTO PRESTAZIONI SANITARIE 22/12/1999
GAZZETTA UFFICIALE N.298 DEL 21 DICEMBRE 1999 DECRETO LEGGE 20 DICEMBRE 1999, N.485 DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI PARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI SANITARIE ZZZZ Il Presidente della Repubblica
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16 aprile 2002 (GU n. 122 del )
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16 aprile 2002 (GU n. 122 del 27-5-2002) Linee guida sui criteri di priorità per l'accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e sui tempi massimi
DettagliA tutti i Direttori dei DAI Agli operatori del Front-Office CUP e p.c. Al Direttore Generale Al Direttore Amministrativo LORO SEDI DIREZIONE SANITARIA
DIREZIONE SANITARIA Prot. 2622 del 07.08.2014 A tutti i Direttori dei DAI Agli operatori del Front-Office CUP e p.c. Al Direttore Generale Al Direttore Amministrativo LORO SEDI Oggetto: Adempimenti Delibera
DettagliTREVISO - 2 - Gestione richieste URGENTI
DIREZIONE SANITARIA DI OSPEDALE CRITERI E PROCEDURE PER LA GESTIONE DELLE RICHIESTE DI PRESTAZIONI AMBULATORIALI URGENTI Ultima revisione: 05/09/2014 Questo documento contiene informazioni finalizzate
DettagliI dati del XVI rapporto PiT Salute
I dati del XVI rapporto PiT Salute Il Rapporto rappresenta il punto di vista dei cittadini che nel corso del 2012 (01/01/2012 al 31/12/2012) si sono rivolti a Cittadinanzattiva al fine di ricevere informazione
DettagliLA LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA
LA LIBERA PROFESSIONE INTRAMURARIA L Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste Settore Ospedali considera la libera professione intramuraria dei dirigenti sanitari un valore aggiuntivo di sviluppo
DettagliAZIENDA USL TOSCANA NORDOVEST FOGLIO ACCOGLIENZA DEL PRESIDIO DI PONTEDERA U.O.C. NEUROLOGIA
AZIENDA USL TOSCANA NORDOVEST Aggiornato a Agosto 2018 FOGLIO ACCOGLIENZA DEL PRESIDIO DI PONTEDERA U.O.C. NEUROLOGIA Il presente foglio accoglienza è stato predisposto per fornire informazioni sulle attività
DettagliREGOLAMENTO DEL CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE
AZIENDA USL N 4 di LANUSEI SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE SARDEGNA REGOLAMENTO DEL CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE C.U.P. Approvato con delibera n 68 del 15 febbraio 2006 Regolamento C.U.P. Azienda
DettagliDelibera Giunta Regionale n del 5/10/09 - Intervento straordinario regionale su liste d attesa
Con D.G.R. n. 56-3322 del 3 luglio 2006 Intesa, ai sensi dell articolo 8, comma 6 della legge 5 giugno 2003, n, 131, tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul piano nazionale
DettagliPREMESSO normativa nazionale ed a livello di normativa regionale in:
Individuazione dei criteri per l applicazione dell art. 3, commi 10-12-13-14-15 del D.Lgs 29 aprile 1998, n. 124/98 Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 437/AV1 DEL 21/04/2017
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 437/AV1 DEL 21/04/2017 Oggetto: modifica autorizzazione all'esercizio dell'attività libero professionale individuale del dr. Carlo Alberto Generali, Dirigente
DettagliHEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it
1 OGGETTO LIBERA PROFESSIONE EXTRAMOENIA QUESITO (posto in data 17 novembre 2013) Sono un dirigente medico a tempo definito perché passato in regime di extramoenia. Non percependo più l'indennità di esclusività
Dettagli,00 3 Altre attività soggette a studi. Numero giornate retribuite Personale
BOZZA INTERNET del 17/02/ 86.22.03 - Attività dei centri di radioterapia 86.22.04 - Attività dei centri di dialisi 86.22.06 - Centri di medicina estetica 86.22.09 - Altri studi medici specialistici e poliambulatori
DettagliPIANO DEI CENTRI DI RILEVAZIONE
10000000 AZIENDA USL 7 CARBONIA A 10100000 DIREZIONE AZIENDALE B 10110000 DIREZIONE GENERALE C 10110100 DIREZIONE GENERALE D 10110101 DIREZIONE GENERALE E 10110102 AFFARI GENERALI E 10110103 PROGRAMMAZIONE
DettagliPosti letto territoriali/servizi attivi BRANCA ORE ALLERGOLOGIA 6 CHIRURGIA VASCOLARE 46 DIABETOLOGIA 38 GERIATRIA 6 ORL 16 TOTALE ORE 112
ASL BA PREDIO TERRITORIALE DI ASSTENZA DI RUTIGLIANO DEGENZE TERRITORIALI Posti letto territoriali/servizi attivi Posti letto territoriali/ servizi previsti da attivare Ospedale di comunità 1 RSA R1 2
DettagliAccoglienza Medica Avanzata
Giornata dei Diritti delle Persone con Disabilità 3 dic. 2008 Accoglienza Medica Avanzata per i Disabili Mara Morini DISTRETTO PORRETTA TERME Azienda USL Bologna L esperienza del di Porretta Terme si concretizza
DettagliGUIDA ALL ATTIVITÀ AMBULATORIALE
GUIDA ALL ATTIVITÀ AMBULATORIALE L Ospedale eroga prestazioni ambulatoriali con il SSN e offre altresì la possibilità di usufruire di prestazioni a tariffa agevolata. L Ospedale è autorizzato e accreditato
DettagliMINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE
MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE Aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera, di cui al decreto ministeriale 14 dicembre 1994. IL MINISTRO DELLA SANITÀ
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 dicembre 2000
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 dicembre 2000 Atto di indirizzo e coordinamento concernente il rimborso delle spese di soggiorno per cure dei soggetti portatori di handicap in centri
DettagliDECRETO N. 34 DEL INTERVENTI PER L'EFFICACE GOVERNO DEI TEMPI E DELLE LISTE DI ATTESA OBIETTIVI PER GLI ANNI
DECRETO N. 34 DEL 08. 08. 2017 INTERVENTI PER L'EFFICACE GOVERNO DEI TEMPI E DELLE LISTE DI ATTESA OBIETTIVI PER GLI ANNI 2017-2018 Deliberazione Consiglio dei Ministri 10.07.2017, Acta IV ALLEGATO A PRESTAZIONI
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 282/AV1 DEL 01/03/2018
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 282/AV1 DEL 01/03/2018 Oggetto: Variazione tariffe prestazioni erogate in attività libero professionale dalla dr.ssa Maria Paci, dirigente medico UO Oculistica
DettagliPosti letto territoriali/ DEGENZE TERRITORIALI attivi
ASL LE PRESIDIO TERRITORIALE DI ASSISTENZA CAMPI SALENTINA Posti letto territoriali/servizi Posti letto territoriali/ DEGENZE TERRITORIALI servizi previsti da attivare Ospedale di Comunità 8 20 TOTALE
DettagliINSIEME SI PUO? MEDICI E CITTADINI A CONFRONTO SULLE LISTE D ATTESA
INSIEME SI PUO? MEDICI E CITTADINI A CONFRONTO SULLE LISTE D ATTESA IL PUNTO DI VISTA DEI CITTADINI FRANCESCA MOCCIA COORDINATORE NAZIONALE TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO CITTADINANZATTIVA Roma, 22
DettagliCONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 14 FEBBRAIO 2002
CONFERENZA STATO REGIONI SEDUTA DEL 14 FEBBRAIO 2002 Repertorio Atti n. 1386 del 14 febbraio 2002 OGGETTO: Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sulle modalità
DettagliOGGETTO INCARICO DI CONSULENZA DA CASA DI CURA ACCREDITATA
1 OGGETTO INCARICO DI CONSULENZA DA CASA DI CURA ACCREDITATA QUESITO (posto in data 9 maggio 2013) Un medico dipendente di un Azienda Ospedaliera, a rapporto di lavoro non esclusivo (extramoenia), può
DettagliCONFERENZA STATO-REGIONI SEDUTA DEL 14 FEBBRAIO 2002
CONFERENZA STATO-REGIONI SEDUTA DEL 14 FEBBRAIO 2002 Repertorio Atti n. 1387 del 14 febbraio 2002 Oggetto: Schema decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute,
DettagliUFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO ATTIVITÀ 2013 Struttura Complessa Comunicazione 1. Nel 2013, quanti cittadini si sono rivolti all Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e per quali motivi? informazioni
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 983/AV1 DEL 01/08/2018
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 983/AV1 DEL 01/08/2018 Oggetto: Autorizzazione all esercizio dell attività libero professionale individuale al dr. Matteo Casale, Dirigente Medico a rapporto
DettagliSISTEMA DI GOVERNANCE INTEGRATA
Riduzione delle liste di attesa: un diritto dei cittadini, un dovere per le istituzioni Carlo Favaretti, direttore generale Committed to Excellence in Europe Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari
Dettaglidichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
Il sottoscritto SANTISE ANGELO ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, X dichiara che negli ultimi due anni NON ha
DettagliREGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA. Legge regionale n. 7 del 26 marzo 2009
REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Legge regionale n. 7 del 26 marzo 2009 Disposizioni in materia di contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie nell'ambito del Servizio sanitario regionale.
DettagliPoliambulatorio. Guida ai Servizi
Poliambulatorio Guida ai Servizi Il Poliambulatorio è il luogo dove un team di professionisti sanitari assicurano prestazioni di specialistica ambulatoriale per rispondere a specifici bisogni di salute
DettagliSANITA PUBBLICA IN PERICOLO. DOMENICO PETTINARI Portavoce M5S alla Regione Abruzzo
DOMENICO PETTINARI Portavoce M5S alla Regione Abruzzo TOTALI PRESTAZIONE DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE Dal documento allegato alla Delibera 28 luglio 2017, n. 417 si evince che in Abruzzo abbiamo
DettagliDETERMINA DEL DIRETTORE GENERALE ASUR N. 641/ASURDG DEL 06/08/2012 IL DIRETTORE GENERALE ASUR
1 DETERMINA DEL DIRETTORE GENERALE ASUR N. 641/ASURDG DEL 06/08/2012 Oggetto: Ricognizione posti letto dei Presidi Ospedalieri dell ASUR. IL DIRETTORE GENERALE ASUR -. -. - VISTO il documento istruttorio,
DettagliCARTA DEI SERVIZI BUSTO ARSIZIO
CARTA DEI SERVIZI BUSTO ARSIZIO w w w. h u m a n i t a s - c a r e. i t 1 CHI SIAMO 2 AREE MEDICHE E SERVIZI 3 CENTRO PRELIEVI 4 INFORMAZIONI UTILI 5 CONTATTI 1 1CHI SIAMO 2 AREE MEDICHE E SERVIZI 2 Humanitas
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 465/AV1 DEL 12/04/2018
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 465/AV1 DEL 12/04/2018 Oggetto: Modifica autorizzazione all esercizio dell attività libero professionale individuale al dr. Paolo Gerardi, Dirigente Medico
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 1245/AV1 DEL 19/10/2018
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 1245/AV1 DEL 19/10/2018 Oggetto: Autorizzazione all esercizio dell attività libero professionale individuale al dr.vincenzo Scarpato Traumatologia Ospedale
DettagliR E G I O N E P U G L I A
R E G I O N E P U G L I A Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale AREA: Politiche per la promozione della Salute, delle persone e delle pari opportunità SERVIZIO: Programmazione e Assistenza Ospedaliera
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 196/AV1 DEL 21/02/2017
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 196/AV1 DEL 21/02/2017 Oggetto: autorizzazione all'esercizio ALPI individuale del Dirigente Medico a rapporto di lavoro esclusivo, Dott. Danilo Carboni
DettagliTRASFERIMENTO DAL REGIME DI RICOVERO ORDINARIO E DIURNO AL REGIME AMBULATORIALE.
DRG 042 INIEZIONE INTRAVITREALE DI SOSTANZE TERAPEUTICHE TRASFERIMENTO DAL REGIME DI RICOVERO ORDINARIO E DIURNO AL REGIME AMBULATORIALE. REGIONE ABRUZZO SOMMARIO PREMESSA... 2 INIEZIONE INTRAVITREALE
DettagliUnità Operativa Aziendale Malattie Infettive
Presidi Ospedalieri di Ravenna, Faenza, Lugo Dipartimento Medico 2 Unità Operativa Aziendale Malattie Infettive Guida ai Servizi Presidi Ospedalieri di Ravenna, Faenza, Lugo Dipartimento Medico 2 Unità
DettagliORGANIGRAMMA ATTIVITA AMBULATORIALE
Sede Legale Via Venezia, 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n 02190140067 ORGANIGRAMMA ATTIVITA AMBULATORIALE PRESIDIO OSPEDALIERO E DISTRETTO DI OVADA AGGIORNATO AL 14 MARZO 2016 AMBULATORI
DettagliDistretto Sanitario della Locride
Distretto Sanitario della Locride ATTIVITA' SPECIALISTICA AMBULATORIALE INTERNA OFFERTA PRESTAZIONI TERRITORIALI - ORARIO Branca Specialistica sede di attività Giorni Telefono per prenotazione ALLERGOLOGIA
DettagliUFFICIO GESTIONE RISORSE ECONOMICHE FINANZIARIE
DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 199DEL 27.09.2016 OGGETTO: Rinnovo Convenzione tra l Azienda Ospedaliera di Cosenza e la IGRECO Ospedali Riuniti SrL di Cariati (CS) per l esecuzione di indagini
DettagliAZIENDA USL TOSCANA NORDOVEST
Aggiornato a maggio 2019 AZIENDA USL TOSCANA NORDOVEST PRESIDIO OSPEDALIERO DI VOLTERRA FOGLIO ACCOGLIENZA UOC MULTIDISCIPLINARE CHIRURGICO Area chirurgica Dipartimento chirurgico Responsabile (chirurgia-urologia)
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 535/AV1 DEL 27/04/2018
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 535/AV1 DEL 27/04/2018 Oggetto: Autorizzazione all esercizio dell attività libero professionale individuale al dr. Marco Flori, Dirigente Medico a rapporto
DettagliORGANIGRAMMA ATTIVITA AMBULATORIALE
Sede Legale Via Venezia, 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n 02190140067 ORGANIGRAMMA ATTIVITA AMBULATORIALE PRESIDIO OSPEDALIERO E DISTRETTO DI OVADA AGGIORNATO AL 14 APRILE 2016 AMBULATORI
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA U.O.S. LIBERA PROFESSIONE PRIVACY DDP AREA VASTA N.1 N. 711/AV1 DEL 29/06/2016
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA U.O.S. LIBERA PROFESSIONE PRIVACY DDP AREA VASTA N.1 N. 711/AV1 DEL 29/06/2016 Oggetto: Erogazione di prestazioni in regime libero professionale intramoenia a pazienti aderenti
DettagliHumanitas Medical Care Viale Premuda 12, Milano INDICE
1 Humanitas Medical Care Viale Premuda 12, Milano INDICE 1. Chi siamo... 3 2. Aree mediche e servizi... 3 3. Attività ambulatoriale... 4 4. Diagnostica per immagini... 5 5. Informazioni utili... 6 Orario
DettagliDELIBERAZIONE N. VI/42606 DEL
DELIBERAZIONE N. VI/42606 DEL 23.4.1999 OGGETTO: Aggiornamento delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale erogabili nell ambito del Servizio Sanitario Regionale e relative tariffe. PREMESSO
DettagliDECRETO n. del PREMESSO
DECRETO n. del Oggetto: Linee guida per migliorare l appropriatezza della funzione ospedaliera ed il potenziamento di forme alternative al ricovero. Revoca del decreto del commissario ad acta n. 58 del
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA
RELAZIONE ILLUSTRATIVA Con la legge 18 giugno 2009, n. 69, all articolo 11, il Parlamento ha conferito al Governo una delega al Governo per la definizione normativa, mediante uno o più decreti legislativi
DettagliDGR VII/ /12/00.
DGR VII/2800 22/12/00. INTEGRAZIONE DEL NOMENCLATORE TARIFFARIO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE CON PRESTAZIONI EROGABILI DALLE UNITA OPERATIVE DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DEFINIZIONE DELLE
DettagliMedia dei tempi di attesa per Azienda Anno 2014
Media dei tempi di attesa per Azienda Anno 2014 Il report riporta il tempo medio di attesa per le prestazioni ambulatoriali S.S.N., con e senza codice priorità, prenotate nel periodo di riferimento Legenda:
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 OGGETTO: Criteri di compartecipazione alla spesa, tra gli enti e soggetti interessati, per la gestione di Comunità socio-educative-riabilitative residenziali per disabili gravi Anno
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 451/AV1 DEL 04/05/2017
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 451/AV1 DEL 04/05/2017 Oggetto: nuova autorizzazione all'esercizio dell'attività libero professionale individuale al dr. Marco Morelli, Dirigente Medico
DettagliModalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA
Modalità e termini di comunicazione all anagrafe tributaria dei dati relativi alle spese sanitarie rimborsate IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel
DettagliMedia dei tempi di attesa per Azienda anno 2013
Media dei tempi di attesa per Azienda anno 2013 Il report riporta il tempo medio di attesa per le prestazioni ambulatoriali S.S.N., con e senza codice priorità, prenotate nel periodo di riferimento Legenda:
DettagliORGANIGRAMMA ATTIVITA AMBULATORIALE ELENCO SPECIALISTI ED ATTIVITA PRESIDIO OSPEDALIERO E DISTRETTO DI OVADA AGGIORNATO AL 15 luglio 2016
Sede Legale Via Venezia, 6 15121 Alessandria Partita IVA/Codice Fiscale n 02190140067 ORGANIGRAMMA ATTIVITA AMBULATORIALE ELENCO SPECIALISTI ED ATTIVITA PRESIDIO OSPEDALIERO E DISTRETTO DI OVADA AGGIORNATO
DettagliCARTA DEI SERVIZI MEDICINA DI GRUPPO CHIAVARI MEDICINA. cell cell cell cell INFORMAZIONI GENERALI
CARTA DEI SERVIZI MEDICINA DI GRUPPO CHIAVARI MEDICINA Dr.ssa Gerevini Daniela Dr.ssa Leonardelli Eliana Dr.ssa Manno Anna Dr. Sambuceti Dino Specialista in: Neurologia cell 3389705829 Specialista in:
DettagliIl programma regionale
Il programma regionale Il programma regionale per ridurre i tempi di attesa per visite ed esami ha previsto un insieme di azioni messe in atto in questi mesi dalle Aziende, in base alle diverse situazioni
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 551/AV1 DEL 30/05/2017
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 551/AV1 DEL 30/05/2017 Oggetto: nuova autorizzazione all esercizio dell attività libero professionale individuale al dr. Riccardo Serrani, Dirigente Medico
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Il Direttore Sanitario Dr.ssa Federica Tartarone
CARTA DEI SERVIZI Questa Carta dei Servizi ha lo scopo di illustrare brevemente il nostro Poliambulatorio per aiutare i cittadini a conoscerci, a rendere comprensibili ed accessibili i nostri servizi,
DettagliDETERMINA DEL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 N. 87/AV4 DEL 08/02/2017
1 DETERMINA DEL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 N. 87/AV4 DEL 08/02/2017 Oggetto: [ RIMBORSO SPESE DI CUI ALLA DGRM 643/2007 ASSISTITO D.G.S. - ANNO 2016 ] IL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 -. -. - VISTO
DettagliIl welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali
Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014
DettagliDIREZIONE SANITARIA. Prot del
DIREZIONE SANITARIA Prot. 1458 del 24.04.2014 A tutti i Direttori dei DAI Agli operatori del Front-Office CUP Al Referente Aziendale CUReP Ing. Guglielmo Toscano e p.c. Al Direttore Generale Al Direttore
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 1371/AV1 DEL 23/11/2018
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 1371/AV1 DEL 23/11/2018 Oggetto: Autorizzazione all esercizio dell attività libero professionale individuale alla dr.ssa Anna Maria Cuperti, Dirigente
DettagliHEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE
1 OGGETTO PRESTAZIONI AGGIUNTIVE E CONGEDI EX LEGGE 104 QUESITO (posto in data 14 giugno 2014) Sono un dirigente medico in servizio presso una struttura ospedaliera, ed usufruisco dei permessi giornalieri
DettagliLinee guida per l erogazione delle prestazioni sanitarie. Direzione Sanità ed Igiene (DSI) - Fondo Assistenza Sanitaria (FAS)
Linee guida per l erogazione delle prestazioni sanitarie Direzione Sanità ed Igiene (DSI) - Fondo Assistenza Sanitaria (FAS) Accesso alle prestazioni sanitarie In accordo con il Fondo di Assistenza Sanitaria
DettagliDETERMINA DEL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 N. 726/AV4 DEL 27/11/2015
1 DETERMINA DEL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 N. 726/AV4 DEL 27/11/2015 Oggetto: [ Recepimento Piano Attuativo di Area Vasta (PAAV) AV4FM per contenimento Tempi di Attesa (TdA) ex DGRM n. 808/2015 e
DettagliMedia dei tempi di attesa per Azienda Novembre 2013
Media dei tempi di attesa per Azienda Novembre 2013 Il report riporta il tempo medio di attesa per le prestazioni ambulatoriali S.S.N., con e senza codice priorità, prenotate nel periodo di riferimento
DettagliASSOCIAZIONISMO EVOLUTO. L esperienza nella ASL Milano 1. Dipartimento Cure Primarie e Continuità Assistenziale
ASSOCIAZIONISMO EVOLUTO L esperienza nella ASL Milano 1 dr. Beghi Giovanni dr.ssa Daniela Malnis Direttore Dipartimento Cure Primarie Direttore UOC Assistenza Specialistica 1 Il progetto Dr. Giovanni Beghi
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 200/AV1 DEL 21/02/2017
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 200/AV1 DEL 21/02/2017 Oggetto: autorizzazione all'esercizio ALPI individuale del Dirigente Medico a rapporto di lavoro esclusivo, Dott. Paolo Galiotta
DettagliAttività libero-professionale e incompatibilità del personale della dirigenza sanitaria del Servizio sanitario nazionale
Testo aggiornato al 13 gennaio 2006 Decreto ministeriale 28 febbraio 1997 Gazzetta Ufficiale 8 marzo 1997, n. 56 Attività libero-professionale e incompatibilità del personale della dirigenza sanitaria
DettagliGazzetta Ufficiale N. 289 del 13 Dicembre 2006
MINISTERO DELLA SALUTE Gazzetta Ufficiale N. 289 del 13 Dicembre 2006 DECRETO 12 settembre 2006 Ricognizione e primo aggiornamento delle tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni sanitarie.
DettagliAccoglienza Medica Avanzata per i Disabili
PROGETTO DAMA Accoglienza Medica Avanzata per i Disabili Maria Cristina Cocchi DISTRETTO PIANURA EST 1 Premessa Il Progetto DAMA è un modello assistenziale 'intorno' al disabile grave ed è un modello di
DettagliSERVIZI DIGITALI AI CITTADINI: dalla ricetta informatica al referto clinico on-line. Mario Po Roma,
SERVIZI DIGITALI AI CITTADINI: dalla ricetta informatica al referto clinico on-line Mario Po Roma, 12.5.2011 Abitanti 249.314 Comuni del territorio: 30 Due Ospedali con complessivi Due distretti socio-sanitari
DettagliCompilazione scheda procedimento (D. lgs 33/2013 "Trasparenza")
Compilazione scheda procedimento (D. lgs 33/2013 "Trasparenza") Per qualsiasi tipologia di procedimento amministrativo compilare l'intera scheda A. Per i procedimenti ad istanza di parte occorre compilare
DettagliDETERMINA DEL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 N. 71/AV4 DEL 06/02/2017
1 DETERMINA DEL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 N. 71/AV4 DEL 06/02/2017 Oggetto: [ RIMBORSO SPESE DI CUI ALLA DGRM 643/2007 ASSISTITA P.S. - 3 QUADRIMESTRE 2016 ] IL DIRETTORE DELLA AREA VASTA N. 4 -.
DettagliPRESIDIO TERRITORIALE DI ASSISTENZA DI TERLIZZI ASL BA
ASL BA PREDIO TERRITORIALE DI ASSTENZA DI TERLIZZI DEGENZE TERRITORIALI Servizi attivi Servizi previsti da attivare LUNGODEGENZA 20 RECUPERO E RIABILITAZIONE TOTALE 60 SERVIZI Accesso Unico alle Cure C.U.P.
DettagliLEGGE REGIONALE 28 marzo 2019, n. 13 Misure per la riduzione delle liste d attesa in sanità Primi provvedimenti. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO
25507 LEGGE REGIONALE 28 marzo 2019, n. 13 Misure per la riduzione delle liste d attesa in sanità Primi provvedimenti. IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE PROMULGA
DettagliCARTA DEI SERVIZI MEDICINA DI GRUPPO CHIAVARI MEDICINA. cell cell cell cell
CARTA DEI SERVIZI MEDICINA DI GRUPPO CHIAVARI MEDICINA Dr. Armanino Stefano cell 3271019489 Dr.ssa Gerevini Daniela Dr.ssa Leonardelli Eliana Dr.ssa Manno Anna Dr. Sambuceti Dino Specialista in: Neurologia
DettagliIl Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze
Il Ministro della Salute di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze VISTO l articolo 32 della Costituzione italiana; VISTO l art. 1, comma 510, della legge del 30 dicembre 2018, n. 145,
DettagliDETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 1285/AV1 DEL 06/12/2017 IL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1
1 DETERMINA DEL DIRIGENTE DELLA AREA VASTA N. 1 N. 1285/AV1 DEL 06/12/2017 Oggetto: modifica autorizzazione all esercizio dell attività libero professionale individuale alla dr.ssa Fabiola Delicati, Dirigente
DettagliREGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE
REGIONE TOSCANA AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE TOSCANA CENTRO Sede Legale Piazza Santa Maria Nuova n. 1 50122 Firenze DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE Numero della delibera Data della delibera Oggetto Contenuto
DettagliDIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SOCIO-SANITARIO REGIONALE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO SISTEMA SOCIO-SANITARIO REGIONALE SETTORE PROGRAMMAZIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE CURE Il Dirigente Responsabile:
DettagliPIANO AZIENDALE SULL ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMURARIA, AI SENSI DELLA LEGGE 3 AGOSTO 2007 N. 120
PIANO AZIENDALE SULL ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE INTRAMURARIA, AI SENSI DELLA LEGGE 3 AGOSTO 2007 N. 120 INDICE DEL PIANO Premessa.pag 3 1. L esercizio dell ALP......pag 4 2. I volumi di attività dell
Dettagli