GAC COSTA DEI TRABOCCHI

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1 P.O. FEP 2007/2013 REGOLAMENTO C.E. 1198/2006 ASSE 4 MISURA 4.1 GAC COSTA DEI TRABOCCHI PIANO DI SVILUPPO LOCALE

2 GAC COSTA DEI TRABOCCHI INDICE DEL DOCUMENTO Sommario 1. DESCRIZIONE DELL AREA INTERESSATA DAL GAC COSTA DEI TRABOCCHI, IN TERMINI ECONOMICI, SOCIALI ED AMBIENTALI Il Contesto territoriale I trabocchi Infrastrutture economiche Porti Porti turistici La dimensione economica Il quadro economico della provincia di Chieti Il Settore Pesca KW Tipologie di pesca Il turismo nel territorio del GAC Costa dei Trabocchi La dimensione ambientale Aree protette I riconoscimenti di qualità La dimensione sociale Qualità della vita e servizi ANALISI SWOT DELL AREA GAC COSTA DEI TRABOCCHI Contesto socioeconomico e culturale Contesto ittico Contesto Ambientale AMBIENTALE DESCRIZIONE DEL GRUPPO DI AZIONE COSTIERA Denominazione, sede legale ed operativa, recapiti e descrizione dei supporti logistici Elenco soci del GAC del GAC Costa dei Trabocchi Competenze e mission dei Soci Personalità giuridica e capitale sociale Elenco dei partner componenti del C.d A. del GAC COSTA DEI TRABOCCHI con indicazione di quelli pubblici e privati Incidenza % dei soci del settore pesca nell organo decisionale del GAC Costa dei Trabocchi Rappresentatività del partenariato Affidabilità del partenariato Struttura operativa e singole figure tecniche ed amministrative previste Il Direttore Il Responsabile Amministrativo... 72

3 3.12. Certificatore esterno Addetto alla Segreteria Animatori Esperti Valutatori Esterni Indipendenti Procedure per selezione del personale Tirocini formativi Le procedure per la selezione dei fornitori di beni e servizi Le procedure di gestione INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE ED ANIMAZIONE TERRITORIALE Introduzione Il Comitato Promotore Il Regolamento di Partenariato Questionari di rilevazione Stakeholders engagement Calendario degli incontri e registri presenze La Consulta territoriale e le relazioni con l Assemblea dei Sindaci Il monitoraggio fisico, finanziario e procedurale Focus Group La valutazione STRATEGIA ED IMPLEMENTAZIONE DELL INTERVENTO La strategia Quadro sinottico della strategia Quadro sinottico coerenza delle azioni con i fabbisogni rilevati Orientamenti e contenuti per una comunicazione efficace Il modello di informazione generalista DESCRIZIONE DELLE AZIONI A GESTIONE DIRETTA PREVISTE DALLE TABELLE 3 E 4 DI CUI ALL ART. 3 DELL AVVISO DESCRIZIONE DELLE AZIONI PREVISTE DALLE TABELLE 1 E 2 DI CUI ALL ART. 3 DELL AVVISO E SCHEDE SINTETICHE CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DEFINIZIONE DEI PROFILI DI COMPLEMENTARIETÀ DELLA STRATEGIA RISPETTO AD ALTRI STRUMENTI DELLA PROGRAMMAZIONE 2007/ PIANO FINANZIARIO

4 1. Descrizione dell area interessata dal GAC Costa dei Trabocchi, in termini economici, sociali ed ambientali 1.1. Il Contesto territoriale L ambito di riferimento del GAC Costa dei Trabocchi comprende tutti i Comuni litoranei della Provincia di Chieti, segnatamente, da nord verso sud, Francavilla al Mare, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo. L area interessata presenta una popolazione residente di unità, così suddivisa per comune e genere (dati al 01/01/2010): Popolazione residente al 01/01/2010 Comuni Totale Maschi Totali Femmine Totale generale Casalbordino Fossacesia Francavilla al Mare Ortona Rocca San Giovanni San Salvo San Vito Chietino Torino di Sangro Vasto GAC Costa dei Trabocchi Provincia di Chieti Regione Abruzzo Fonte: ISTAT Popolazione residente per fasce di età, indice di vecchiaia ed età media al 01/01/2010 Comuni Fasce d'età Totale Indice Vecchiaia % Età Media % 0-14 % % + 65 Casalbordino 12,0 64,5 23, ,2 44,9 Fossacesia 15,5 64,8 19, ,8 41,8 Francavilla al Mare 14,0 68,6 17, ,5 41,6 Ortona 12,9 65,6 21, ,5 44,0 Rocca San Giovanni 13,0 65,5 21, ,9 43,5 San Salvo 15,3 70,2 14, ,3 39,7 San Vito Chietino 13,0 65,2 21, ,1 43,9 Torino di Sangro 12,9 62,4 24, ,3 45,0 Vasto 13,9 67,5 18, ,7 42,2 GAC Costa dei Trabocchi 13,6 66,0 20, ,0 43 Provincia di Chieti 12,9 65,3 21, ,4 43,9 Abruzzo 13,0 65,7 21, ,3 43,5 Italia 14,1 65,7 20, ,0 42,8 Fonte: ISTAT, 1

5 La superficie complessiva del territorio del GAC Costa dei Trabocchi è di kmq. 329,98, con una popolazione di unità ed una densità di 424,18 abitanti per kmq, (2,8 volte superiore alla media provinciale e 3,4 volte superiore alla media regionale). Superficie, popolazione e densità Denominazione Superficie territoriale totale (kmq) Popolazione al 01/01/2010 Densità (ab. Per Kmq) Casalbordino 45, ,89 Fossacesia 30, ,26 Francavilla al Mare 23, ,83 Ortona 70, ,49 Rocca San Giovanni 21, ,48 San Salvo 19, ,63 San Vito Chietino 16, ,21 Torino di Sangro 32, ,32 Vasto 70, ,50 GAC Costa dei Trabocchi 329, ,18 Provincia di Chieti 2.588, ,32 Regione Abruzzo 10795, ,3 Fonte: Elaborazione Partner su dati ISTAT Il territorio del GAC Costa dei Trabocchi risulta pertanto caratterizzato da una densità di popolazione elevata che si moltiplica nel periodo estivo per via delle numerose presenze di turisti. Le presenze, non considerando la stima sulle seconde case, vedono difatti arrivi (anno 2009) e presenze. Una possibile chiave di lettura del territorio conduce al riconoscimento dell interconnessione contrapposta di due sistemi a pettine. Il primo è costituito dal sistema naturale valle-crinale, dove i crinali sono considerati contrafforti della catena montuosa. Il secondo è organizzato dal sistema antropico del fascio infrastrutturale che si snoda lungo la costa e dai rispettivi assi di penetrazione interna. La tutela della marca paesistica, dettagliatamente descritta nel Documento Programmatico del Progetto Speciale Territoriale della Fascia Costiera (artt del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), fonte primaria della presente descrizione, viene correttamente subordinata ad un azione pianificatoria integrata che consideri adeguatamente le differenze morfologiche del territorio del territorio che ha diversificato lo sviluppo costiero. A sud di Francavilla al Mare la conformazione cambia notevolmente. I contrafforti della Maiella arrivano sino al mare caratterizzando il paesaggio costiero con una sequenza non omogenea di colline litoranee, falesie, faraglioni, arenili e residui dunali. Questo carattere geomorfologico estremamente unico ha reso possibile una urbanizzazione lineare per segmenti non residuali: ai lidi si alternano aree ancora integre e di grande valore paesaggistico ambientale. 2

6 Lo sviluppo costiero è iniziato negli anni sessanta/settanta, periodo in cui le grandi infrastrutture furono completate (ammodernamento della ferrovia Ancona-Foggia, autostrada A14, ammodernamento della S.S.16, ammodernamento della fondovalle del Sangro) e l attività primaria fu impoverita dall attività secondaria, la quale, offriva un maggiore agio economico per le classi sociali. Inizia così la conquista della costa con le borgate marine (Francavilla al Mare, Lido di Ortona, Lido di Torino di Sangro, Lido di Casalbordino, Vasto marina) costituite in prevalenza da seconde case per il periodo estivo, di proprietà dei residenti delle rispettive comunità locali interne. Da una realtà caratterizzata da piccoli centri storici e masserie sparse nel territorio si passa, in poco meno di un trentennio, ad una situazione in cui i centri storici oltre ad avere uno sviluppo urbano lungo le infrastrutture viarie che conducono al mare, hanno una seconda realtà direttamente sulla costa: le marine. Queste si sviluppano parallele alla ferrovia e alla statale, sono dei grumi edilizi perché contenuti da elementi naturali che hanno impedito la loro continuità. Il processo di urbanizzazione della costa è stato caratterizzato anche da due aree industriali posizionate in luoghi di grande interesse naturale (Punta Penna e la bassa valle del Trigno) e da due porti commerciali (il porto di Ortona e il porto di Vasto). La campagna, nonostante l esodo e il processo di parcellizzazione, continua ad avere un ruolo fondamentale per l economia locale. Da una prima ricognizione degli ambiti del paesaggio rurale che connotano la fascia costiera (ambiti retrocostieri di media collina, ambiti delle colture arboree retrocostiere e di media collina, ambiti vallivi ad alta potenzialità produttiva) riconosciamo pratiche agricole legate ad attività svolte sul 70% della superficie considerata secondo cinque classi principali di usi prevalenti: seminativo, vigneto, oliveto, boschi e considerata secondo cinque classi principali di usi prevalenti: seminativo, vigneto, oliveto, boschi e pinete, zone agricole eterogenee, zone produttive e zone portuali. La pratica agricola è ancora molto diffusa e rappresenta tuttora l attività consolidata principale. Questa è articolata in due gruppi: 1. il grande sistema dei campi coltivati: uliveto, vigneto, seminativo arborato; 3

7 2. il grande sistema delle coltivazioni complesse ed eterogenee. Il primo sistema è distribuito in maniera piuttosto omogenea mantenendosi quasi sempre arretrato rispetto alle principali infrastrutture viarie ed è facilmente percepibile perché posto in corrispondenza delle fasce fluviali (fiume Foro, Moro, Sangro, Osento, Sinello, Trigno). Il secondo sistema, di cui fanno parte anche gli orti litoranei, è caratterizzato da una pratica agricola residuale: si riconosco piccoli appezzamenti marcati da orditure bene evidenti collocate in quelle zone in cui non vi sono grandi spazi omogenei disponibili come pendii, fossati, canali, aree residuali tra zone residenziali e infrastrutture, oppure in quei luoghi in cui le coltivazioni non possono essere permanenti per motivi naturali come in corrispondenza delle zone esondabili. E importante notare che la presenza del mare non ha rappresentato una fonte di attività prioritaria, al contrario è sempre stato un elemento dal quale ci si è mantenuti lontano, quasi a difesa. Nello specifico, escludendo la realtà portuale di Ortona, l area del porto di Vasto e alcune episodiche aree in cui si pratica la pesca con i tipici trabocchi, l intero ambito costiero è caratterizzato dalla prevalenza delle pratiche agricole e produttive a discapito di quelle legate al mare. Anche le attività connesse al turismo balneare estivo risultano limitate ai pochi arenili disponibili e, peraltro, con una stagionalità oramai molto ridotta. Il turismo balneare di massa è concentrato dove è possibile attrezzare gli arenili, e dove è possibile avere una adeguata accessibilità con parcheggi e accessi pedonali. L intera costa teatina si configura come un ambito complesso strutturato da due grandi bacini di utenza posti in testata, a nord Francavilla al mare, a sud Vasto-San Salvo, e da una frammistione non organizzata di lidi, borgate marine, riserve naturali, aree agricole e orti litoranei. Un terzo grande bacino di utenza, esterno alla struttura costiera, è l area frentana collegata alla costa per mezzo del sistema infrastrutturale principale della val di Sangro perché raccorda il traffico veicolare proveniente dal versante di Lanciano a nord e di Atessa a sud I trabocchi I trabocchi, antiche macchine da pesca, sono l elemento caratterizzante del territorio del GAC Costa dei Trabocchi. Il trabocco è un'imponente costruzione realizzata in legno strutturale che consta di una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da grossi tronchi, dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall'acqua, due (o più) lunghi bracci, detti antenne, che sostengono un'enorme rete a maglie strette. 4

8 Dal punto di vista costruttivo, il trabocco si caratterizza per la presenza di una piattaforma in posizione trasversale rispetto alla costa, alla quale è collegata da un ponticello costituito da pedane di legno e dalla quale si dipartono le antenne. La tecnica di pesca, è a vista e consiste nell'intercettare, con le grandi reti a trama fitta, i flussi di pesci che si spostano lungo gli anfratti della costa. I trabocchi sono posizionati là dove il mare presenta una profondità adeguata, ed eretti a ridosso di punte rocciose orientate in genere verso SE o NO, in modo da poter sfruttare favorevolmente le correnti. La rete, anche chiamata bilancia, viene calata in acqua grazie ad un complesso sistema di argani e, allo stesso modo, prontamente tirata su per recuperare il pescato. Negli ultimi anni, alcuni trabocchi offrono la possibilità di compiere esperienze didattiche e/o di ristorazione. Nel comprensorio della Costa dei Trabocchi 31 trabocchi sono dotati di concessione, come da cartografia sotto riportata e 27 sono quelli effettivamente fruibili. COMUNE N. Fossacesia 2 Ortona 1 Rocca San Giovanni 7 San Vito Chietino 7 Torino di Sangro 1 Vasto 13 Totale 31 5

9 Cartografica dei trabocchi 6

10 Gli elementi che hanno fortemente inciso sul processo di sviluppo e conformazione del territorio, con particolare riferimento alle infrastrutture viarie, se da un lato sono state generatrici dello sviluppo, dall altro hanno costituito barriera tra la linea di costa e il suo entroterra più prossimo. Infatti, la fruibilità della fascia costiera, fino al momento della dismissione del tracciato ferroviario, è stata caratterizzata da una facile percorrenza longitudinale (parallela al mare) contrapposta alla difficoltà dell attraversamento trasversale. La Statale Adriatica e la ferrovia, così come conformate, hanno permesso un accesso alla linea di costa per punti negando, nel contempo, le relazioni tra centro storico e mare. Dal 2005, anno in cui è stato avviato lo smantellamento della linea ferroviaria, tutto ciò che era barriera si è trasformato in opportunità di connessione multipla e per la prima volta è possibile riappropriarsi di un ambito di pregio paesaggistico in forma unitaria. Dall osservazione del territorio e dalla percorrenza longitudinale della costa, è facile percepire la struttura del sistema costiero perché composta da materiali diversi e spesso conflittuali. Immaginiamo un percorso da nord verso sud, in sequenza, si osservano la foce del fiume Foro, le zone di Torre Mucchia e Punta Ferruccio (Riserva Regionale dei Ripari di Giobbe), la Punta di Acquabella (Riserva Regionale di Punta dell Acquabella) e la foce del fiume Moro, il panoramico crinale di San Vito Chietino e tutta la costa dei trabocchi fino a Fossacesia (Riserva Regionale del Fosso delle Farfalle unitamente al Sito di San Giovanni in Venere e ai trabocchi), l area di foce del fiume Sangro con l attigua lecceta litoranea (Riserva Regionale della Lecceta di Torino di Sangro ed il S.I.C. dei Boschi riparali del fiume Osento), le dune litoranee di Casalbordino, la Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci e la Riserva Regionale del Bosco di Don Venanzio, il S.I.C. di Punta Penna, la costa vastese e la Riserva Regionale Marina di Vasto fino ad arrivare alla foce del fiume Trigno. Questi elementi, che intendiamo areali, sono separati e contrastati da altri materiali considerati detrattori delle risorse identitarie come l area industriale di San Salvo, l area industriale di Punta Penna e del porto di Ortona, per l area cantieristica, unitamente alle urbanizzazioni dei lidi degradati e sottoutilizzati. Anche nella prospettiva del GAC Costa dei Trabocchi, come evidenziato nella strategia del progetto, i valori puntuali sono identificati nelle cale, i faraglioni, i campeggi, le case sparse dei pescatori e degli ortolani, i trabocchi, gli approdi e tutto il sistema complesso delle aree protette a vario livello (S.IC., Riserve Regionali, siti archeologici, parchi). Tutti i materiali riportati sono relazionati da due infrastrutture viarie: la ferrovia, oramai dismessa, e la Statale Adriatica n Infrastrutture economiche La rete viaria ed i porti La rete di grande comunicazione interregionale risulta essere formata dall autostrada Adriatica A14 e dalla S.S. 16 quali assi longitudinali paralleli alla linea di costa, dalla fondo valle Sangro e dalla Fondo valle Trigno come principali assi trasversali, e dalla Transcollinare intesa come asse interno Nord-Sud. 7

11 Cartografica delle infrastrutture e logistica 8

12 Uno stato dell arte è cosi riassumibile: la S.S. 652 Fondo Valle Sangro, svolge una importante funzione di collegamento con il Tirreno e, quindi, con il corridoio 1 (Berlino-Palermo) ed è percorsa da un flusso merci di notevole rilevanza grazie alla presenza delle aree produttive site in Val di Sangro (anche fino a 150 camion al giorno). L asse stradale continua ad avere una soluzione di continuità nel tratto Fallo- Stazione di Gamberale che crea un rallentamento con relativo incremento dei costi e dell inquinamento proprio nei Comuni a maggiore vocazione turistica; tale situazione è incompatibile con le esigenze delle aziende del comprensorio. Un primo lotto di intervento è stato appaltato per la realizzazione della variante all abitato di Quadri; restano da realizzare solo gli ultimi quattro chilometri da Quadri alla Stazione di Gamberale; la S.S. 650 Fondo Valle Trigno, come la Fondo Valle Sangro, svolge una importante funzione di collegamento con il Tirreno ed è percorsa da un flusso merci di notevole rilevanza grazie alla presenza delle aree produttive site in area industriale di San Salvo. L asse stradale è ormai obsoleto e insufficiente con tassi di mortalità elevata; non è più adeguato rispetto alla funzione strategica che l asse viaria ricopre generando notevoli problemi di sicurezza; l asse longitudinale transcollinare s inserisce nel progetto di potenziamento dell asse interno, Nord Sud, che dalle Marche è destinato a raggiungere il Molise interessando il territorio della Provincia di Chieti (da Chieti - Madonna delle Piane fino alla Fondo Valle Trigno). Il tratto Bucchianico-Guardiagrele è già percorribile, è in corso la stesura del progetto definitivo ed esecutivo dell infrastruttura tra Guardiagrele Ovest e Piane D Archi, mentre la tratta Guardiagrele Est Guardiagrele Ovest è già munita di progetto esecutivo Porti Porto di Ortona Riveste una posizione strategica per i traffici marittimi delle merci, la cui produzione è stimata intorno alle tonnellate/anno. Pur essendo una struttura prevalentemente commerciale, il porto di Ortona svolge anche funzioni turistiche che rientrano nella competenza gestionale del Marina di Ortona. Il porto dispone di una vasta gamma di servizi tra i quali rientrano: il servizio merci, magazzini nazionali doganali, spedizioni nazionali ed internazionali, servizi antincendio, energia elettrica, scalo di alaggio, gru, travel lift, riparazione motori, scivolo e riparazioni elettriche. La struttura degli uffici di direzione è costituita dalla Capitaneria di Porto, da un Ufficio Circondariale Marittimo ed un Ufficio di Dogana. Porto di Vasto Il porto di Vasto è costituito da un bacino di circa mq. ove insistono 5 banchine per un totale di circa metri lineari utili ove trovano ormeggio, oltre la flotta peschereccia vastese, le unità che effettuano operazioni commerciali carico/scarico merci alla rinfusa. Dal punto di vista dell'entità dei traffici, essi si attestano sulle tonnellate/anno di rinfuse allo sbarco, e a poche decine di migliaia di tonnellate all'imbarco L'infrastruttura comprende una serie di servizi, tra i quali rientrano: il servizio di carburante ed acqua, prese acqua, servizi antincendio, riparazione motori, guardianaggio, rimorchiatori, ormeggiatori, sommozzatori, ritiro rifiuti, cabina telefonica, illuminazione banchine. L'infrastruttura dispone degli Uffici Circondariali Marittimi ed un Ufficio di Dogana. La nautica da diporto Tra le infrastrutture turistiche, un ruolo particolare rivestono quelle finalizzate al diportismo. Gli ultimi anni hanno visto un progressivo emergere e consolidarsi della nautica da diporto italiana. L indiscussa leadership sui mercati internazionali della cantieristica nautica italiana ha corrisposto ad indicatori di crescita notevoli 9

13 in ambito nazionale e soprattutto in quello regionale. Vale la pena ricordare che l Italia è tra i massimi produttori del mondo. Lungo la Costa dei Trabocchi sono presenti 2 porticcioli turistici dedicati esclusivamente alla nautica da diporto (Fossacesia e San Salvo) e 2 porticcioli turistici all interno di porti commerciali (Ortona e Vasto). In fase di realizzazione è l approdo turistico di Francavilla al Mare e in fase di progettazione sono due interventi: uno su San Vito Chietino e l altro su Vasto. Nel 2008, la Direzione Marittima di Pescara ha predisposto un programma legato al rilancio della nautica lungo i maggiori punti di attrattività della Costa Teatina, tramite distaccamenti operativi del Compartimento di Ortona e Circolare di Vasto Porti turistici San Salvo "Le Marinelle" L'infrastruttura dispone di 250 posti barca (di cui 200 posti barca fino a 20 metri). Ha una profondità 3,5 metri sul mezzo mare. La competenza gestionale rientra nella società pubblico-privata "Le Marinelle". Servizi erogati: - Scivolo; - Gru alaggio e varo fino a 15 tonnellate; - Assistenza ormeggio; - Rifornimento carburante; - Servizio trasporto di persone e cose lungo le banchine; - Erogazione idrico-elettrica in banchina; - Servizi antincendio; - Servizi Igienici; - Docce calde; - Noleggio barche; - Video sorveglianza 24h; - Guardiania notturna e festiva. 10

14 Vasto "Punta Penna" Dispone di 130 posti barca posti su due pontili galleggianti di 40 e 60 metri e circa 220 metri di banchina tutti con catenaria. E posto all interno del porto commerciale di Punta Penna le cui banchine hanno profondità da 4,50 a 6 m. Servizi erogati: - Scivolo; - gru mobili fino a 50 t; - Servizio antincendio; - Riparazione motori; - Distributore di carburante in banchina; - prese acqua; - illuminazione banchine; - guardianaggio; - pilotaggio; - ormeggiatori; - sommozzatori; - servizi antincendio; - ritiro rifiuti; - cabina telefonica. Fossacesia Marina del Sole Infrastruttura di 404 posti barca da: m. 6, m.7.50, m.8, m.10 e m.12. La competenza gestionale è della Darsena srl. Servizi erogati: - Scivolo; - Presa d'acqua; - Gru alaggio e varo fino a 15 tonnellate; - Rifornimento carburante; - Erogazione idrico-elettrica in banchina; - Servizi Igienici; - Docce calde; - Noleggio barche; - Guardiania notturna e festiva. - Rimessaggio all'aperto; - Sommozzatori; - Servizio ormeggiatori; 11

15 - Posteggio; - Riparazione scafi legno; - Yacht Club; - Riparazione scafi VTR; - Raccolta rifiuti; - Servizio antincendio; - Previsioni del tempo. Ortona Posto all interno del porto di Ortona, il porto turistico dispone di 110 posti barca (di 30 posti barca fino a 13 metri). Gli attracchi diportistici occupano il versante meridionale del porto in corrispondenza del Molo Turistico e della banchina dei Saraceni, le imbarcazioni da diporto possono ormeggiare al molo sud lungo 100 m gestito dall'ufficio Circondariale Marittimo o alla banchina Saraceni, lunga 70 m, gestita dalla Lega Navale Italiana sezione di Ortona. Servizi erogati: - 2 scivoli; - distributore di carburante in banchina; - prese acqua ed energia elettrica; - illuminazione banchine; - scalo di alaggio fino a 90 t; - gru mobile fino a 120 t; - riparazione motori; - riparazioni elettriche ed elettroniche; - riparazioni scafi in legno, vtr ed acciaio; - riparazione vele; - guardianaggio; - pilotaggio e ormeggiatori (vhf canale 12); - sommozzatori; - servizi antincendio; - ritiro rifiuti; - parcheggio auto; - 2 cabine telefoniche. 12

16 Progetti ed interventi in corso Vasto Progetto per il nuovo porto turistico in località Casarza e Trave di Vasto. La società "Inporto S.r.l." ha presentato la domanda di concessione di area demaniale marittima per la durata di 50 (cinquanta) anni per la realizzazione e la gestione del porto turistico lungo il litorale del Comune di Vasto, per un totale di 362 posti barca, a nord rispetto lo scoglio "La Sirenetta", ricadente territorialmente nel Comune di Vasto. La progettazione è in corso. San Vito Chietino Il Comune ha bandito una gara per l affidamento dei servizi tecnici attinenti all architettura e all ingegneria, degli studi di base, delle indagini e di ogni altra attività tecnico-amministrativa connessa per la redazione dello studio di fattibilità e del progetto preliminare del porto turistico di San Vito Chietino (CH). Il Bando si è chiuso a dicembre Ortona Progetto in ampliamento delle banchine galleggianti per altri 40 metri circa. Sono previsti altri 25 posti barca, per un totale di 135 ormeggi. È in corso la progettazione. 13

17 Francavilla al Mare In corso di realizzazione un approdo turistico di 140 posti barca alla foce del fiume Alento. Le strutture a mare sono state eseguite, attualmente i lavori sono sospesi. 14

18 Cartografica dei porti 15

19 1.2 Cartografica dei confini amministrativi 16

20 1.3 La dimensione economica Il quadro economico della provincia di Chieti Nella tabella che segue si riportano gli andamenti dei principali indicatori economici della provincia di Chieti, confrontati con gli analoghi valori registrati a livello regionale e nazionale. Andamento dei principali indicatori economici nella provincia di Chieti, in Abruzzo e in Italia (Var. %) Chieti Abruzzo Italia PIL procapite * +2,3 +0,8 +1,4 Consistenza imprese registrate** -0,4 +0,4 +0,5 Esportazioni* +24,5 +18,8 +15,7 Occupati* -0,4-0,1-0,7 * Le variazioni fanno riferimento al periodo 2010/2009 ** Le variazioni fanno riferimento al periodo primo semestre 2011/secondo semestre 2010 Fonte: Istituto G. Tagliacarne, Unioncamere-Movimprese, Istat Di seguito invece si descrive più dettagliatamente l evoluzione del sistema economico locale. La dinamica imprenditoriale Il primo semestre del 2011 ha visto evidenziarsi una inversione di tendenza rispetto al ridimensionamento generale del tessuto imprenditoriale locale rilevato nei semestri precedenti. Al 30 giugno 2011 risultano iscritte, infatti, nell omonimo Registro tenuto dalla Camera di Commercio imprese, lo 0,5% in più rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. L analisi per settore di attività, mette in evidenza come il comparto agricolo con imprese (32% del totale) resti quello numericamente più consistente, se pur in presenza di una ulteriore contrazione pari a 199 unità. A seguire, il settore del commercio che rappresenta il 21% delle imprese, pure esso con un saldo negativo di 159 unità, il comparto delle costruzioni (12%) con un lieve calo di 22 unità e l industria in senso stretto (9%) con un saldo negativo di 77 unità. Con riferimento all articolazione per tipo di forma giuridica adottata dalle imprese, rispetto all analogo periodo dell anno precedente l incidenza percentuale delle società di capitale sullo stock delle imprese registrate è passata dal 14% al 15% (8% il valore del 2001). Il peso delle ditte individuali, pur rappresentando ancora la forma giuridica predominante, è passato dal 70,2 al 69,8 punti percentuali (77,4% nel 2001). Le società di persone con il 13,1% e le altre forme con il 2,4% invece continuano a registrare un trend più orientato alla stazionarietà. Passando ad esaminare i dati di flusso, si evidenzia come il saldo nati-mortalità aziendale, valore ottenuto dalla differenza tra iscrizioni e cancellazioni, ricominci ad evidenziare, se pur poco marcato, il segno positivo (32 unità). Il tasso di sviluppo 1, di conseguenza, ha presentato un conseguente pari valore positivo di circa 0,1%. 1 Il tasso di sviluppo è dato dal rapporto tra il saldo iscrizioni-cessazioni rilevate nel periodo e lo stock delle imprese registrate all inizio del periodo considerato. 17

21 Imprese registrate, iscrizioni, cessazioni, saldo e tassi di natalità, mortalità, sviluppo 1 semestre 2011 Settore di attività Registrate al Registrate al Iscrizioni Cessazioni* Saldo Tasso Tasso Tasso di di di natalità mortalità sviluppo A Agricoltura, silvicoltura pesca ,4 3,7-1,3 B Estrazione di minerali da cave e miniere ,0 3,1-3,1 C Attività manifatturiere ,2 4,0-1,8 D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz ,7 0,0 9,7 E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d ,1 2,3-1,1 F Costruzioni ,6 4,0-0,4 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut ,8 4,4-1,6 H Trasporto e magazzinaggio ,0 4,1-2,0 I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione ,7 4,4-1,7 J Servizi di informazione e comunicazione ,8 4,8 1,0 K Attività finanziarie e assicurative ,1 5,2-2,1 L Attività immobiliari ,1 2,9-0,8 M Attività professionali, scientifiche e tecniche ,9 3,8 0,1 N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imp ,0 5,2 0,8 P Istruzione ,7 5,6-4,9 Q Sanità e assistenza sociale ,8 2,7-0,9 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,9 3,5-0,6 S Altre attività di servizi ,6 2,8-0,2 X Imprese non classificate ,5 4,6 23,9 Totali ,1 4,0 0,1 Ad una valutazione settoriale per comparto, si deve registrare di nuovo una emorragia d imprese imputabile al settore agricolo che perde 199 unità con un tasso di sviluppo pari a 1,3 % (comunque di gran lunga inferiore al saldo negativo rilevato nel 1 semestre 2010). Di segno ancora negativo anche la dinamica che ha riguardato il settore del commercio, con -159 unità (pari a 1,6%) e quello dell industria in senso stretto che perde 77 imprese (-1,8%). Nel comparto edile, settore che per anni è stato elemento trainante la crescita dell intera economia provinciale, il numero delle cancellazioni ha superato quello delle iscrizioni di 22 unità. Tra le attività dei servizi, segno positivo per le attività di Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+0,8%), e dei Servizi di informazione e comunicazione (+1,0%) mentre risultano in calo le attività finanziarie e assicurative (-2,1%), e il trasporto e magazzinaggio (-2,0%). Vi è da notare che il maggior saldo positivo è costituito da imprese non classificate con un aumento netto di 570 unità (23,9%). Con specifico riferimento al comparto artigiano, che rappresenta il 21,4% del totale delle imprese, le risultanze del semestre evidenziano una conferma della tendenza alla contrazione generale. Il confronto con l analogo periodo dello scorso anno mette in luce un diminuzione ulteriore della base produttiva ( le imprese artigiane al 30 giugno 2010, a giugno 2011), pari a 0,3%. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni di attività è risultato pari a 44 imprese. In termini assoluti, i saldi negativi più consistenti sono quelli rilevati nel comparto manifatturiero (-38 unità), nel trasporto (-17 unità) e nel commercio (-12 unità), mentre torna ad essere in attivo il bilancio delle attività delle costruzioni (+ 5 unità) e continua a registrare un trend positivo il settore legato al turismo (+6 unità) ed ancor più quello dei servizi (+26 unità). Il valore aggiunto e il Pil pro capite Il valore aggiunto è l aggregato che fornisce una misura quantitativa della ricchezza prodotta dal sistema economico di un determinato territorio. Nel 2009 (ultimo dato disponibile) il valore aggiunto prodotto dal sistema economico locale è risultato pari a milioni di euro, vale a dire il 30% del valore aggiunto abruzzese. 18

22 L'analisi settoriale mostra come il 66% del valore aggiunto sia prodotto dal settore del commercio e dei servizi, il 26% dal manifatturiero, il 6% dalle costruzioni e il 2% dal comparto agricolo. I dati relativi al Pil pro capite, indicatore che consente di valutare la reale condizione media di distribuzione della ricchezza, evidenziano un piccolo avanzamento della provincia di Chieti. Nel 2010 con un valore di ,25 euro, infatti, Chieti si colloca al 71 posto della graduatoria nazionale (73 nel 2009), risultando però ancor più distante dal dato medio nazionale attestato a euro. Rispetto all anno precedente tale indicatore ha registrato una variazione positiva del 2,3%, valore decisamente superiore al dato regionale (0,8%) e pure a quello nazionale (1,4 %). Il commercio estero La provincia di Chieti continua ad essere quella che contribuisce in misura maggiore all export della regione Abruzzo, rappresentando circa il 65% del totale, conquistando un ulteriore quota rispetto al 60% dell anno precedente. Nel 2010 le nostre vendite all estero hanno registrato un incremento costante. Il nostro sistema economico ha realizzato esportazioni per milioni di euro (dato ISTAT provvisorio), con un aumento del 24,5% rispetto al 2009 (+18,8% il dato regionale e +15,7% quello nazionale). Il macrosettore della metalmeccanica ed elettronica continua a risultare di gran lunga quello dominante per volume di vendite: ad esso, infatti, è attribuibile quasi il 70% del totale dell export. L andamento tornato positivo ha riguardato la quasi totalità dei comparti. Pur a seguito della dinamica positiva anche delle importazioni (+33% rispetto al 2009), il saldo importexport è risultato comunque positivo per ben 2.141,2 milioni di euro. Il mercato del lavoro La struttura e il livello occupazionale sono rilevati dall Istat con l Indagine trimestrale sulle Forze di Lavoro. A livello provinciale i dati sono elaborati annualmente e vengono diffusi con riferimento ai valori medi annuali. Secondo tale indagine, in provincia di Chieti nel 2010 gli occupati ammontano a 139,6 mila unità, di cui 104,5 mila sono dipendenti e 35,1 mila indipendenti: il 64% del totale è occupato nel comparto dei servizi, il 32% nell industria e il 4% in agricoltura. Il confronto con l anno 2009 mostra una modesta riduzione degli occupati nell ordine dello 0,4%. La dinamica negativa ha interessato l industria (-6,4%) mentre è cresciuto, sensibilmente il settore agricolo (+40%) e, seppur in misura lieve, il comparto dei servizi (+0,49%). Il tasso di occupazione (ottenuto dal rapporto tra gli occupati e la popolazione di anni) si è attestato al 53,4%, risultando al di sotto sia del valore nazionale (56,9%) che di quello regionale (55,5%). Il tasso di disoccupazione (cioè il rapporto tra le persone in cerca di occupazione e la popolazione di anni), è salito all 10,1% (8,5% nel 2009) contro una media regionale dell 8,8% e nazionale dell 8,4%. Scomponendo il tasso di disoccupazione per sesso, si rileva come per la componente femminile sia più difficile l accesso al mondo del lavoro. Il tasso di disoccupazione femminile, infatti, è salito 14,8% a fronte del 7,1% registrato per la componente maschile Il Settore Pesca Analisi generale del comparto produttivo Il settore ittico nazionale presenta i connotati di una attività geograficamente diffusa con la presenza di un numero elevato di centri costieri dipendenti dalla pesca in cui le attività ittiche assumono rilevanza economica e occupazionale. La marcata polverizzazione e la mancanza di un significativo grado di concentrazione della flotta sul territorio si ripercuote oltre che sulle strutture produttive anche sulle infrastrutture portuali e sui servizi commerciali che risultano, dunque, anch essi altamente frammentati. Questa struttura della pesca italiana è certamente una debolezza se considerata sul piano della efficienza dei conti economici delle imprese, ma potrebbe essere un fattore rilevante per la sostenibilità della attività sul piano ecologico e comunque delle relazioni tra attività e risorse 2. 19

23 La flotta da pesca nazionale è costituita da imbarcazioni dalle dimensioni medie modeste e da un elevato grado di obsolescenza. La pesca artigianale rappresenta, in molte regioni, oltre l 80% dell intera flotta in termini di numero delle unità pescherecce. Dai dati Mipaf/Irepa relativi all anno 2006 il numero delle imbarcazioni di piccola pesca risulta essere pari a n sul totale complessivo delle imbarcazioni di pari al 65,26%. Caratteristiche tecniche ed equipaggio della flotta peschereccia italiana per sistemi di pesca, 2006 Unità ( n ) Tonnellaggio (tsl) Gross tonnage (GT) Potenza motore (kw) Equipaggio (n ) Strascico Volante Circuizione Draghe idrauliche Piccola pesca Polivalenti Polivalenti passivi Palangari Totale Fonte: Mipaf-Irepa In Abruzzo nel 2006 si contano 345 imbarcazioni di piccola pesca, su un totale di 586 imbarcazioni che rappresentano la totalità della flottiglia regionale per un tonnellaggio complessivo di GT e una potenza motore di kw. Pertanto nell anno 2006 nella Regione Abruzzo la percentuale di imbarcazioni di piccola pesca rispetto al totale della flotta è del 58,87%. Caratteristiche tecniche e composizione della flotta peschereccia per sistemi di pesca, 2006 Unità Tonnellaggio Potenza motore num. % GT % tsl % kw % Strascico , , , ,5 Circuizione 26 4, , , ,7 Draghe idrauliche , , , ,4 Piccola pesca , , , ,1 Polivalenti passivi 2 0,3 8 0,1 8 0, ,3 Totale , , , ,0 Fonte: Mipaf-Irepa Il settore ittico nell area della costa dei trabocchi La struttura produttiva del settore peschereccio nell area della costa dei trabocchi, che insiste, anzi coincide con il Compartimento Marittimo di Ortona, secondo i dati presenti negli Archivi della Capitaneria di Porto di Ortona e all Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto, aggiornati al 2006, risulta composta da 183 natanti per un tonnellaggio complessivo di GT e una potenza motore di 8.310,91 kw. sistemi di pesca Città N.Natanti GT KW N. Imbarcati piccola pesca strascico vongolara 5^cat Francavilla , Ortona , San Vito , Rocca San Giovanni , Fossacesia , Torino di Sangro ,8 2 2 Casalbordino , Vasto , San Salvo , , ,

24 Fonte CP Ortona/Vasto, 2006 La flotta presenta nell area GAC Costa dei Trabocchi (n. 183) rappresenta il 31,23% in termini di numerosità delle imbarcazioni operanti a livello regionale (n. 586) ed il 53,04% dei battelli di piccola pesca operanti a livello regionale (n. 345). La Flotta Peschereccia, anno 2006 Totale natanti Abruzzo; Costa Trabocchi; 183 Totale natanti Abruzzo Costa Trabocchi Fonte Capitaneria di Porto Ortona/Vasto I sistemi di pesca nella Costa dei Trabocchi Unità Sistemi di pesca numeri % Strascico 22 12,02 Draghe idrauliche 21 11,48 Piccola pesca ,22 Allevamento 2 1,09 Polivalenti 4 2,19 Totale ,00 Fonte CP Ortona/Vasto 2006 La composizione della flotta per sistemi di pesca Unità num. Polivalenti Allevamento Strascico Draghe idrauliche Piccola pesca 21

25 In termini di GT l incidenza dei natanti operanti nell area costa dei trabocchi (GT 1.463) è pari al 13,85% del totale regionale (GT ) Totale GT Abruzzo; Totale GT Costa Trabocchi; Abruzzo Costa Trabocchi Totale GT mentre l incidenza sempre in GT della piccola pesca operante nel GAC costa dei trabocchi (GT 165) rispetto allo stesso segmento regionale (GT 396) è pari al 41,67. Se consideriamo la lunghezza totale della costa della regione Abruzzo di km 125,8 e la lunghezza della costa GAC Costa dei Trabocchi di Km 67,5 è possibile verificare che l incidenza media in GT per il segmento piccola pesca per km è pari a 3,15, mentre nella sola area del GAC Costa dei trabocchi incidenza media in GT per km lineare è di 2,44. Tali dati evidenziano le caratteristiche dalla struttura produttiva dell area interessata al PSL GAC costa dei trabocchi, sull'intera flotta regionale in termini di dimensione della flotta sia in numerosità che in grandezza espressa in GT. Dai dati disponibili è possibile affermare che il sistema più diffuso in ambito GAC costa dei trabocchi è la piccola pesca con un numero di battelli pari a 134 che rappresenta il 73,22% del totale della imbarcazioni presenti nell area. E' il sistema piccola pesca a prevalere. Seguito da strascico con n.22 imbarcazioni, draghe idrauliche con n. 21 imbarcazioni, 4 imbarcazioni con licenze miste e n.2 imbarcazioni asservite agli impianti di allevamento. Un importante indicatore delle struttura produttiva del settore ittico è proprio la dimensione media dei natanti, che esprime le dimensioni delle imprese che la caratterizzano. Per il GAC costa dei trabocchi, infatti, la dimensione media di un singolo battello di piccola pesca è pari a GT (165/138) 1,20. Il naviglio da pesca del GAC Costa dei Trabocchi presenta, inoltre, caratteristiche di vetustà importanti che interessa la maggior parte della flotta e tal caratteristica è presente anche nella composizione degli equipaggi. La struttura produttiva del GAC costa dei trabocchi risulta, quindi, caratterizzata da un elevato grado di obsolescenza e da una scarsa propensione degli operatori alla ricostituzione del capitale necessaria per abbattere i costi di gestione e migliorare la performance produttiva. Risulta, infatti, evidente che una flotta obsoleta necessita di continui e costosi interventi di manutenzione e presenta un basso contenuto di innovazione tecnologica. Consistenza della pesca imprese registrate La consistenza nella provincia di Chieti, al del settore Pesca e acquicoltura è di 89 imprese registrate, pari al 24% del totale regionale. 22

26 Anno 2010 Pesca e acquacoltura Provincia Registrate % su regione Chieti 89 24% Teramo % Pescara 81 22% L'Aquila 10 3% Abruzzo % Elaborazione partner su Dati Movimprese CCIAA di Chieti Attive Iscritte Cessate Variazioni Esaminando la serie storica dal 2003 al 2010 (v. tabella n. e grafico n._), si evidenzia come, rispetto ai decrementi di Teramo (-20%) e Pescara (-17%), la provincia di Chieti e quindi il territorio costiero interessato dal GAC Costa dei Trabocchi, abbia invece mantenuto inalterato il numero di imprese, con ciò mostrando una interessante tenuta del settore in forte controtendenza regionale. Serie storica Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Anno 2009 Anno 2010 Chieti Teramo Pescara L'Aquila Abruzzo Elaborazione partner su dati Movimprese - CCIAA di Chieti Grafico serie storica Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Elaborazione partner su dati Movimprese - CCIAA di Chieti Anno 2009 Anno III trim Chieti Teramo Pescara L'Aquila Abruzzo Anno 2010 Pesca e acquacoltura dettaglio comunale GAC Costa dei Trabocchi Comune Registrate Attive CASALBORDINO

27 FOSSACESIA 3 2 FRANCAVILLA AL MARE 6 5 ORTONA ROCCA SAN GIOVANNI 3 2 SAN SALVO 1 1 SAN VITO CHIETINO 1 1 TORINO DI SANGRO 1 1 VASTO ALTRO PROVINCIA TOTALE Elaborazione partner su dati Movimprese - CCIAA di Chieti I dati comunali riportano una prevalenza dei Comuni di Ortona, Casalbordino e Vasto in termini di ditte registrate. Il dato rispetto alla forma giuridica mostra una prevalenza delle società di persone (42%), rispetto alle ditte individuali (38%) e alle società di capitali. Anno 2010 Pesca e acquacoltura dettaglio comunale GAC Costa dei Trabocchi Forma giuridica SOCIETA' DI SOCIETA' DI IMPRESE ALTRE TOTALE CAPITALE PERSONE INDIVIDUALI FORME CASALBORDINO FOSSACESIA FRANCAVILLA AL MARE ORTONA ROCCA SAN GIOVANNI SAN SALVO SAN VITO CHIETINO TORINO DI SANGRO VASTO ALTRO PROVINCIA TOTALE Elaborazione partner su dati Movimprese - CCIAA di Chieti Rispetto alla tabella precedente, è di particolare interesse l aspetto legato alla caratteristica della forma cooperativa delle imprese registrate che permette di dare un ulteriore significato ai dati sulle ditte iscritte al Registro Imprese. La struttura cooperativa prevalente della pesca nella provincia di Chieti (si può citare ad esempio la realtà della Cooperativa S.Andrea di Ortona, con oltre 100 soci) esprime una realtà della pesca provinciale più ampia di quella registrata in quanto i soci delle cooperative, come piccola pesca, non esercitano tale attività come impresa, ai sensi della L.250/58. I redditi conseguiti sono pertanto di lavoro dipendente e non di impresa. In complesso gli occupati nel settore ittico risultano essere nell anno 2006 pari n. 272 direttamente nella pesca marittima, ai quali bisogna aggiungere gli occupati nell indotto sia nel settore del commercio, che della ristorazione e dei servizi. 24

28 1.3.3 Tipologie di pesca La piccola pesca La piccola pesca, ovvero la pesca artigianale, è per definizione quella effettuata dalle imbarcazioni non superiori alle 10 tonnellate di stazza lorda. Le dimensioni del natante permettono di essere operativi con costi di investimento e di esercizio contenuti. Inoltre, l'impossibilità di spingersi oltre le 20 miglia dalla costa fa sì che le capacità di pesca, di lavorazione, conservazione e stivaggio del prodotto non siano neanche lontanamente paragonabili e a quelle delle grandi barche. Gli attrezzi impiegati dalla piccola pesca sono soprattutto reti da posta, nasse e palangari. La dimensione del natante che esercita piccola pesca si contraddistingue per le ridotte dimensioni, che permettono di operare con costi di investimento e di esercizio contenuti. Le imprese che utilizzando simili imbarcazioni sono sovente di piccole dimensioni e sono organizzate in forma cooperativa e prevalentemente a conduzione familiare, con un equipaggio di 1 o 2 persone, che difficilmente raggiunge i 4 imbarcati. La tipicità di tale pesca deriva anche dagli attrezzi da pesca utilizzati: gli attrezzi tipici della piccola pesca sono infatti riconosciuti come altamente selettivi, nel senso che per loro dimensioni e caratteristiche catturano solo prevalentemente individui di determinate specie e solo a partire da determinate taglie. Pertanto, l impatto ambientale è inferiore rispetto a quello determinato dalla pesca con altri sistemi, anche se l area di attività coincide con la zona costiera e da un punto di vista ecologico è la fascia dove si esercita una maggior pressione sull ambiente da parte delle attività umane ed è evidente che anche l attività di pesca artigianale contribuisce ad accrescere l impatto su questa area per l equilibrio dell ambiente marino. Lo strascico Le imbarcazioni che svolgono queste attività sono molto diverse per dimensioni, andando da quelle più piccole, di 7-10 m di lunghezza (che esercitano tale attività entro le 6-12 miglia nautiche dalla costa, pesca costiera locale, a quelle più grandi, lunghe dai 10 ai 27 m (che esercitano l attività entro le miglia nautiche, pesca costiera ravvicinata. Variabili sono i tempi per raggiungere l area di pesca, così come la durata delle calate che, ad esempio con le reti a strascico, va da 1 a 4 ore. In un anno, mediamente, le giornate di pesca sono Normalmente il personale impiegato varia a seconda della dimensione della barca: 1 persona sulle barche piccole (di lunghezza circa inferiore ai 10 m), 2 persone su quelle medie (10-16 m), da 3 a 6 persone su quelle più grandi. La pesca prevede, una volta raggiunta l area di pesca, il calo della rete, a cui fa seguito il calo dei divergenti (due attrezzi metallici o in legno, di forma rettangolare od ovoidale che servono a mantenere aperta la bocca della rete) e dei cavi di traino, di lunghezza variabile a seconda di diversi fattori, tra cui la profondità. La produzione viene venduta sia all ingrosso nel mercato locale che in altre mercati fuori regione (Roma) ma anche direttamente a grossisti e commercianti. La pesca delle vongole La pesca delle vongole è effettuata da particolari imbarcazioni chiamate "Vongolari" munite di un attrezzo metallico denominato draga idraulica. I banchi di vongole si trovano nella fascia costiera su fondali sabbiosi e/o sabbioso-fangosi entro una profondità di circa metri, ossia entro 1,5 miglia nautiche. La struttura dell'attrezzo consta di una gabbia di tondini di ferro collocata su due pattini laterali, dotata di una lama all'imboccatura e di una serie di ugelli disposti su più file nei pressi dell'imboccatura stessa. Durante la pesca l'attrezzo viene trainato a marcia indietro permettendo la penetrazione della lama nel sedimento, azione che è facilitata dall'acqua espulsa a pressione dagli ugelli. Ogni calata ha una durata di minuti e con l'ausilio dei verricello è possibile issare a prua la draga e riversare il pescato in vasche di raccolta in acciaio. 25

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