Valutazione della Vulnerabilità Sismica degli edifici Strategici della Provincia di Bologna

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1 Valutazione della Vulnerabilità Sismica degli edifici Strategici della Provincia di Bologna Bologna, 19 Ottobre 2012

2 METODOLOGIA SPEDITIVA PER LA VALUTAZIONE DI VULNERABILITA SISMICA DI EDIFICI IN MURATURA E C.A. Prof. Ing. Marco Savoia Bologna, 19 Ottobre 2012

3 Sommario 1) Metodologie esistenti per ampi patrimoni edilizi - Procedure qualitative - Procedure basate su principi meccanici 2) Metodologia speditiva proposta 3) Confronti con altre tecniche 4) Limiti e osservazioni

4 Metodologie qualitative osservazionali-1 Compilazione della Scheda GNDT di II livello Procedura operativa consolidata Valutazione sostanzialmente qualitativa Valutazione di un indice di vulnerabilità come prodotto finale Pinho R., Calvi G.M., Crowley H., Colombi M., Goretti A., Meroni F. Strumenti speditivi per la definizione di priorità di intervento per edifici non adeguati. INGV-DPC /Progetto S1. Novembre 2006.

5 Metodologie qualitative osservazionali-2 Grimaz S., Meroni F., Petrini V., Tomasoni R., Zonno G.(1982), Il ruolo dei dati di danneggiamento del terremoto del friuli nello studio di modelli di vulnerabilita sismica degli edifici in muratura, Istituto di Ricerca sul Rischio Sismico - Consiglio Nazionale delle Ricerche. Associazione Indice di vulnerabilità - PGA di collasso PGA C = 1 α c + β c 25 + V γ Accelerazione di collasso dell edificio

6 Metodologie quantitative -1 Dolce M., Moroni C., La valutazione della Vulnerabilità e del Rischio Sismico degli Edifici Pubblici mediante le procedure VC e VM, progetto Strumenti Aggiornati per la Vulnerabilità sismica del patrimonio Edilizio e dei sistemi urbani (SAVE). Ricerca informazioni tecniche - Reperimento documentazione - Sopralluoghi e saggi - Rilievo geometrico di massima Modello semplificato per determinare il taglio resistente - Muratura - C.A.

7 Metodologie quantitative -2 Vulnerabilità sismica e Rischio di collasso Limiti del modello: - Incompletezza delle informazioni sulla geometria della struttura e sulle resistenze dei materiali - Non considera gli effetti torsionali - Non tratta la vulnerabilità delle parti non strutturali VALUTAZIONI comunque QUALITATIVE

8 METODOLOGIA PROPOSTA Compilazione della Scheda GNDT di II livello Valutazione del taglio resistente del sistema t r (Muratura) V R (C.A.) Determinazione dell accelerazione di collasso dell edificio (Dolce)

9 VALUTAZIONE DI VULNERABILITA SISMICA Procedura 1. Premessa 2. Individuazione dell area 3. Descrizione della struttura 4. Elementi di vulnerabilità sismica 5. Valutazione della domanda 6. Stima della capacità 7. Vulnerabilità e confronto domanda offerta 8. Possibili interventi 9. Riferimenti bibliografici 10. Allegato1: scheda di sintesi 11. Allegato2: documentazione fotografica

10 PREMESSA METODOLOGIA APPROSSIMATA

11 Procedura operativa 1) Ricerca di materiale storico documentale relativo ai fabbricati e alle strutture 2) Sopralluoghi visivi per ogni corpo di fabbrica mirati alla verifica della tipologia strutturale e delle eventuali carenze 3) Rilievo di massima in sito per il confronto con gli elaborati grafici in nostro possesso 4) Rilievo fotografico ed indagini pacometriche e sclerometriche 5) Valutazione della vulnerabilità del sistema

12 Procedura operativa 1) Ricerca di materiale storico documentale relativo ai fabbricati e alle strutture

13 Ricerca di materiale storico documentale Fondamentale la partecipazione del personale dell Ente gestore del Patrimonio edilizio investigato Attività non appaltabile! Tavole strutturali Abachi ferri Indagini geotecniche

14 Procedura operativa 2) Sopralluogo ispettivo presso il fabbricato a) Coordinamento con il personale addetto alla gestione del fabbricato per l apertura e la visita dei locali. b) Testimonianza di tale personale in merito a criticità e alla storia del fabbricato. c) Composizione della squadra: - Tecnico incaricato - Referente Ente gestore - Persona operante nel fabbricato - Eventuale operaio d) Tempo del sopralluogo: circa mezza giornata

15 Sopralluogo ispettivo Verifica rispondenza dei disegni esistenti Individuazione dei reali sistemi resistenti presenti Misura a campione delle dimensioni di elementi strutturali (pareti, travi, pilastri, etc ) Ispezione visiva della tipologia di orizzontamenti (importanti per la valutazione delle masse) Valutazione dello stato di degrado delle strutture

16 Sopralluogo ispettivo Risultati rilievo in sito

17 Sopralluogo ispettivo Edifici in muratura Messa a nudo in 1 / 2 punti dell apparecchiatura muraria per valutarne la tipologia (se intonacata). Proprietà meccaniche assegnate sulla base di tabelle previste in Normativa.

18 Sopralluogo ispettivo Edifici in c.c.a. Saggio di un pilastro per piano per valutare la consistenza delle armature

19 Sopralluogo ispettivo Edifici in c.c.a. Battute sclerometriche per la valutazione di massima della classe del calcestruzzo. Pacometro per verifica più diffusa della presenza delle armature

20 ELEMENTI DI VULNERABILITA SISMICA Muratura Murature molto estese non efficacemente controventate da murature disposte ortogonalmente Scarsa consistenza delle malte che consegue una scarsa resistenza a taglio nei maschi murari Capriate di copertura appoggiate in modo precario Assenza di catene e cordoli Lesioni consistenti in alcune architravature dei vani finestre C.A. Presenza di considerevoli irregolarità in pianta e in elevazione Presenza di elementi pilastri di altezza ridotta Presenza al piano terra di zone a pilotis alternate a zone tamponate Presenza di nuclei in c.a. eccentrici che rendono vulnerabile la struttura nei riguardi degli effetti torsionali Presenza di giunti non conformi dal punto di vista sismico con la possibilità di creare martellamenti strutturali in caso di sisma Risultato del sopralluogo

21 VALUTAZIONE DELLA DOMANDA (1)

22 VALUTAZIONE DELLA DOMANDA (2) T R VR ln( 1 P VR ) T R Coordinate geografiche del sito in esame a g, F 0, T C * Parametri di pericolosità sismica

23 VALUTAZIONE DELLA DOMANDA (3) PGA = a g S T S S S T S S coefficiente di amplificazione topografica coefficiente di amplificazione stratigrafica PGA

24 STIMA DELLA CAPACITA 1) Valutazione del taglio resistente dell edificio - Muratura - c.c.a. 2) Calcolo del coefficiente riduttivo del taglio resistente dell edificio 3) Calcolo dell accelerazione al suolo di collasso dell edificio (capacità)

25 DIAGRAMMA DI SINTESI (Muratura e C.A.) Taglio resistente dell edificio 1 Coefficiente riduttivo 2 3 Accelerazione di collasso dell edificio

26 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (Muratura) Si determinano le aree delle sezioni orizzontali dei vari elementi resistenti nelle due direzioni x ed y. NM x,i NM y,i A x,i = A x,n,i A y,i = A y,n,i n=1 n=1 analisi dei carichi dei solai q i = A x,i + A y,i h i A tot,i p m,i + p s,i (carico per unità di superficie al generico piano i-esimo) h i A tot,i p m,i p s,i altezza di piano area totale coperta di piano peso specifico della muratura (da Scheda GNDT di II livello) carico permanente per unità di superficie del solaio W i = q i A tot,i (peso totale del piano i-esimo)

27 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (Muratura) Rappresentazione grafica delle aree resistenti A y A x

28 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (Muratura) σ 0,i = N k=i W k A x,i + A y,i N numero di piani dell edificio TAGLIO RESISTENTE del piano i-esimo (tensione normale media di compressione) V r,i = A min,i τ r,i 1 + σ 0,i 1.5 τ r,i (Turnsek - Cacovic) A min,i valore minimo tra A x,i e A y,i, τ r,i resistenza tangenziale media della muratura τ r,i Proprietà meccaniche della muratura appendici della Circolare dell NTC del 2 Febbraio 2009, n.617 (in funzione della tipologia di muratura)

29 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (C.A.) Pilastri: Caratteristiche geometriche ed armatura longitudinale Pilastro tipo per ogni piano Stima delle proprietà meccaniche dei materiali (fc, fy) Sforzo normale x M pil,tipo,i y M pil,tipo,i Momenti resistenti lungo x, y

30 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (C.A.) Taglio resistente del pilastro tipo lungo x,y x V pil,tipo,i y V pil,tipo,i = 2 M x pil,tipo,i h i y = 2 M pil,tipo,i h i INCASTRO INCASTRO SCORREVOLE Taglio che manda in crisi il pilastro per presso-flessione Taglio resistente del pilastro tipo lungo x,y x V pil,tipo,i y V pil,tipo,i = M x pil,tipo,i h i y = M pil,tipo,i h i MENSOLA

31 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (C.A.) Pilastri: Taglio resistente del generico pilastro lungo x,y Ipotesi x V pil,n,i y V pil,n,i x = V pil,tipo,i y = V pil,tipo,i J y,n,i J y,tipo,i J x,n,i J x,tipo,i Variabilità della sezione dei pilastri Valutazione del comportamento di tutti i pilastri

32 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (C.A.) In presenza di setti in calcestruzzo armato: Setto tipo per ogni piano Caratteristiche geometriche, armatura longitudinale e trasversale Stima delle proprietà meccaniche dei materiali (fc, fy) Taglio resistente lungo x, y V Rc = 0.2 d b f c V Rs = 0.8 d A sw s f y dove d altezza utile della sezione b larghezza della sezione f c resistenza a compressione cilindrica del calcestruzzo A sw area efficace dell armatura trasversale s passo delle staffe tensione di snervamento dell acciaio f y NTC 2008 V setto,tipo,i = min V Rc, V Rs

33 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (C.A.) In presenza di setti in calcestruzzo armato: Taglio resistente del setto tipo V setto,n,i = V setto,tipo,i A n,i A tipo,i Proporzionalità del taglio con la sezione trasversale

34 Edificio: Taglio resistente del generico piano lungo x,y TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (C.A.) NP V x x r,i = V pil,n,i n=1 NP V y y r,i = V pil,n,i n=1 NS x + V setto,n,i n=1 NS y + V setto,n,i n=1 NP NS x, NS y numero di pilastri del generico piano i-esimo, numeri di setti del generico piano i-esimo in direzione x ed y V r,i = min V x y r,i, V r,i TAGLIO RESISTENTE del piano i-esimo

35 TAGLIO RESISTENTE DELL EDIFICIO (C.A. e Muratura) Sa=1g Forza agente al generico piano F i = 1g W g z i W i z j W j N j=1 Taglio sollecitante del generico piano V s,i = N F k k=i rapporto minimo V r,i V s,i individua il piano critico TAGLIO RESISTENTE dell edificio

36 Fine della parte più strettamente meccanica! Necessità di adeguare la valutazione del taglio alle reali condizioni del fabbricato Uso di un coefficiente riduttivo

37 COEFFICIENTE RIDUTTIVO Si considerano 10 degli 11 parametri delle schede GNDT di II livello e si utilizzano per ottenere un coefficiente riduttivo del parametro escluso: il taglio resistente dell edificio (parametro n.3) Taglio resistente dell edificio Muratura Per ogni parametro: - 4 classi di vulnerabilità - 4 punteggi - Pesi diversi C.A. Per ogni parametro: - 3 classi di vulnerabilità (ad eccezione dell ultimo) - 3 punteggi (ad eccezione dell ultimo) - Pesi unitari Schede GNDT: Riconosciute a livello nazionale Struttura consolidata Molte esperienze già fatte Esistenza di manuali per la compilazione

38 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 1. Tipo e organizzazione del sistema resistente Esprime il grado di funzionamento scatolare dell organismo murario attraverso il rilievo della presenza e dell efficacia dei collegamenti delle murature con ammorsature agli spigoli ai diversi piani. p 1 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 1 = 1.5 peso

39 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 2. Qualità del sistema resistente La qualità del sistema resistente dipende dai seguenti fattori: A. il tipo di materiale; B. il tipo di apparecchiatura muraria; C. il tipo di connessioni. p 2 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 2 = 0.25 peso

40 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 4. Posizione edificio e fondazioni Esprime una valutazione sintetica sia della posizione dell edificio, in relazione al terreno della zona circostante, che delle fondazioni, in relazione al tipo di terreno e alle differenze del piano di posa p 4 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 4 = 0.75 peso

41 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 5. Orizzontamenti Esprime il ruolo degli orizzontamenti nell ottica di un buon funzionamento scatolare dell edificio, attraverso buoni collegamenti alle pareti verticali ed un elevata rigidezza dell orizzontamento nel proprio piano. p 5 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 5 = α 0 peso α 0 percentuale di orizzontamenti rigidi ben collegati

42 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 6. Configurazione planimetrica Si valuta se l edificio è regolare in pianta o meno p 6 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 6 = 0.5 peso

43 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 7. Configurazione in elevazione Si valuta se l edificio è regolare in altezza o meno p 7 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 7 = Se l irregolarità è data solamente dai porticati al PT altrimenti

44 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 8. Distanza massima fra le murature Si tiene conto della presenza di pareti (esclusi tramezzi) intersecate da muri trasversali, capaci di costituire un vincolo efficace per i tratti considerati, posti a distanza eccessiva fra loro. La presenza dei muri ortogonali contrasta l instaurarsi dei meccanismi di danno di primo modo (ribaltamento fuori del piano) della parete in esame. p 8 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 8 = 0.25 peso

45 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 9. Copertura p 9 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 9 = α 1 + α 2 peso α 1 = α 1 = copertura in latero-cemento o comunque di peso maggiore o uguale a 200 kg/m 2 altrimenti rapporto tra perimetro copertura e la lunghezza compl delle zone d appoggio è >2.0 altrimenti

46 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 10. Elementi non strutturali Si tiene conto con questa voce di infissi, appendici e aggetti che possono causare con la caduta danno a persone o a cose p 10 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 10 = 0.25 peso

47 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) 11. Stato di fatto Si tiene conto con questa voce dello stato di conservazione degli edifici p 11 = 0 (classe A) 5 (classe B) 20 (classe C) 45 (classe D) punteggio w 11 = 1.00 peso

48 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) Riepilogo

49 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (Muratura) V i nel caso peggiore V i D = p i D w i 10 V pegg = V i D V i = p i w i i=1 V r,rid = C rid V r C rid = 10 i=1 1 α V i V pegg Taglio resistente dell edificio ridotto α coefficiente di calibrazione Hp C rid = 0.5 C rid = 1.0 (caso peggiore) (caso migliore)

50 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) 1. Tipo e organizzazione del sistema resistente Classi A - Struttura rigida-resistente B - Struttura rigida-fragile / deformabileresistente. C - Struttura rigida-fragile / deformabiledebole p 1 = 0 (classea) 1.00 (classe B) 2.00 (classe C) punteggio w 1 = 1.00 peso

51 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) 2. Qualità del sistema resistente Si considerano: a) Tipo e qualità dei materiali usati b) Caratteristiche di esecuzione dell opera c) Caratteristiche di progettazione dell opera p 2 = 0 (classea) 0.25 (classe B) 0.50 (classe C) punteggio w 2 = 1.00 peso

52 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) 4. Posizione dell edificio e fondazioni Gli aspetti da prendere in esame sono: 1) Esistenza (o meno) di fondazioni e loro tipologia 2) Caratteristiche del terreno p 4 = 0 (classea) 0.25 (classe B) 0.50 (classe C) punteggio w 4 = 1.00 peso 5. Orizzontamenti I requisiti sono: a) funzionamento a lastra ed elevata rigidezza per deformazioni nel suo piano b) efficace collegamento agli elementi verticali resistenti p 5 = 0 (classea) 0.25 (classe B) 0.50 (classe C) punteggio w 5 = 1.00 peso

53 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) 6. Configurazione planimetrica La definizione della configurazione planimetrica è legata a: 1) Distribuzione delle masse e delle rigidezze 2) Forma in pianta p 6 = 0 (classea) 0.25 (classe B) 0.50 (classe C) punteggio w 6 = 1.00 peso 7. Configurazione in elevazione Si possono utilizzare tre criteri differenti p 7 = 0 (classea) 0.50 (classe B) 1.50 (classe C) punteggio w 7 = 1.00 peso

54 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) 8. Collegamenti ed elementi critici p 8 = 0 (classea) 0.25 (classe B) 0.50 (classe C) punteggio w 8 = 1.00 peso

55 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) 9. Elementi con bassa duttilità p 9 = 0 (classea) 0.25 (classe B) 0.50 (classe C) punteggio w 9 = 1.00 peso

56 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) 10. Elementi non strutturali I criteri per la classificazione sono: 1) Esistenza o meno di collegamenti reagenti anche a trazione (armature, colle, tasselli o simili) 2) Stabilità alle azioni sismiche (anche in mancanza di collegamenti) p 10 = 0 (classea) 0.25 (classe B) 0.50 (classe C) punteggio w 10 = 1.00 peso

57 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) 11. Stato di fatto Valutazione dell integrità di (stato fessurato, degrado): 1) Elementi resistenti in elevazione (pilastri, pareti, tamponature, travi, solai). 2) Elementi resistenti in fondazione. 3) Elementi non strutturali (parametro 10) p 11 = 0 (classea) 0.50 (classe B) 1.00 (classe C) 2.45 (classe D) punteggio w 11 = 1.00 peso

58 Riepilogo COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.)

59 COEFFICIENTE RIDUTTIVO (C.A.) V i nel caso peggiore V i C = p i C per i = 1 10 V 11 D = p 11 D V i = p i w i 9 V pegg = V i C + V 11 D i=1 V r,rid = C rid V r Taglio resistente dell edificio ridotto C rid = 10 i=1 1 α V i V pegg α coefficiente di calibrazione Hp C rid = 0.5 C rid = 1.0 (caso peggiore) (caso migliore)

60 ACCELERAZIONE DI COLLASSO DELL EDIFICIO (Muratura) Dividendo il taglio resistente ridotto per il peso della parte di edificio gravante sul piano in esame si ottiene: S a,c = V r,rid W grav (pseudo-accelerazione di collasso) Perché questa operazione? F = m a V r,rid = W grav S a,c

61 ACCELERAZIONE DI COLLASSO DELL EDIFICIO (Muratura) Il passaggio dalla pseudo-accelerazione, S a,c, all accelerazione al suolo che porta a collasso la struttura, PGA c, è stabilito dalla seguente relazione: PGA c = S a,c α PM α AD α DT 1 α DUC Accelerazione al suolo di collasso dell edificio α PM = 0.80 (edificio a più piani) 1.00 (edificio ad un solo piano) Coefficiente di partecipazione modale α AD = α DT = 1.00 α DUC = 2.00 (tamponature non considerate) (contributo delle tamponature significativo rispetto a quello del sistema resistente) Coefficiente di amplificazione spettrale Coefficiente che tiene conto di fenomeni dissipativi Fattore di struttura

62 ACCELERAZIONE DI COLLASSO DELL EDIFICIO (C.A.) Dividendo il taglio resistente ridotto per il peso della parte di edificio gravante sul piano in esame si ottiene: S a,c = V r,rid W grav (pseudo-accelerazione di collasso) Perché questa operazione? F = m a V r,rid = W grav S a,c

63 ACCELERAZIONE DI COLLASSO DELL EDIFICIO (C.A.) Il passaggio dalla pseudo-accelerazione, S a,c, all accelerazione al suolo che porta a collasso la struttura, PGA c, è stabilito dalla seguente relazione: PGA c = S a,c α PM α AD α DT 1 α DUC Accelerazione al suolo di collasso dell edificio α PM = 0.80 (edificio a più piani) 1.00 (edificio ad un solo piano) Coefficiente di partecipazione modale α AD = 2.50 α DT = α DUC = (tamponature non considerate) (contributo delle tamponature significativo rispetto a quello del sistema resistente) (in base ai tassi di lavoro dei materiali sotto le azioni statiche) Coefficiente di amplificazione spettrale Coefficiente che tiene conto di fenomeni dissipativi Fattore di struttura

64 MURATURA SCHEDA DI SINTESI C.A.

65 PGAc/PGAd [%] VERIFICA DEI RISULTATI (Muratura) Confronto tra Metodo speditivo e Analisi globale (Push Over) 120% 100% Metodo Speditivo Verifica Globale 80% 60% 40% 20% 0% Confronto sulla base dei meccanismi globali dei fabbricati Errore medio inferiore 15%

66 PGAc [g] RISULTATI (Muratura) 1,00 PGA c in funzione del rapporto Ares/Apiano?? 0,10 0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7% 8% 9% 10% Ares/Apiano [%]

67 CASI PARTICOLARI (Z008) Istituto professionale commericale Canedi Medicina(BO) Edificio in muratura PGA C = 0,87g!! Pianta regolare Un solo piano fuori terra Regolare in altezza

68 CASI PARTICOLARI (Z008) Istituto professionale commerciale Canedi Medicina(BO) Edificio in muratura PGA C = 0,87g!! Copertura leggera (legno) Struttura molto regolare Peso non elevato dell edificio La PGA C è inevitabilmente ELEVATA

69 PGAc/PGAd [%] RISULTATI (C.A.) Confronto tra Metodo speditivo e Analisi globale (Push Over) 160% 140% 120% Metodo Speditivo Verifica Globale 100% 80% 60% 40% 20% 0%

70 CASI PARTICOLARI (A035) Liceo scientifico Copernico Bologna Elementi in c.a. prefabbricato con nodi gettati in opera PGA C = 0,61g 3 piani fuori terra

71 CASI PARTICOLARI (A035) Liceo scientifico Copernico Bologna PGA C = 0,61g Irregolare in altezza Impalcato rigido setti Molto irregolare in pianta per presenza di setti eccentrici

72 CONCLUSIONI Messa a punto di uno strumento adeguatamente affidabile per la valutazione comparativa semplificata della vulnerabilità sismica di patrimoni edilizi. Richiesta di risorse e tempi «limitati» per l applicazione della procedura. Minima invasività delle indagini. Uso di strumenti riconosciuti (quando possibile) e procedure trasparenti e flessibili per le valutazioni quantitative. Capacità di accoppiare aspetti prettamente meccanici a valutazioni «esperte» di carattere geometrico-qualitativo. Generazione di risultati quantitativi in grado di essere successivamente rielaborati alla luce di altri criteri socioeconomici.

73 SVILUPPI IN CORSO Individuazione di parametri sintetici significativi in grado di guidare la previsione (area di piano resistente, N piani) Ricalibrazione di alcuni coefficienti facendo uso del database appena completato Presenza di setti in c.a. eccentrici Edifici isostatici prefabbricati

74 Marco Savoia CIRI Edilizia e costruzioni Università di Bologna Marco.savoia@unibo.it

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