E per comprendere meglio cos'è una conchiglia si osservi la seguente figura che illustra il caso di una pressofusione:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "E per comprendere meglio cos'è una conchiglia si osservi la seguente figura che illustra il caso di una pressofusione:"

Transcript

1 PERCHE' LA FONDERIA La fonderia presenta il vantaggio della rapidità di esecuzione e della convenienza economica nella realizzazione di pezzi la cui forma renderebbe troppo costosa o difficile la lavorazione con altri metodi. FORMA TRANSITORIA E PERMANENTE (o IN CONCHIGLIA) a) metodi di formatura in FORMA TRANSITORIA: sono caratterizzati dal fatto che ogni forma può essere utilizzata per una sola colata e viene distrutta al momento dell'estrazione del pezzo a solidificazione avvenuta; b) metodi di formatura in FORMA PERMANENTE (o IN CONCHIGLIA): sono caratterizzati dal fatto che la forma viene progettata e realizzata in modo da poter essere utilizzata per un elevato numero di colate. Solo per farsi un'idea ecco una lista dei principali tipi di stampi impiegati: STAMPI A PERDERE: terra o sabbia (adottato nel 60-65% in peso delle fusioni di ghisa e acciaio); guscio di sabbia e resina termoindurente (a caldo); gesso; sabbia-cemento; resine indurenti a freddo (a temperatura ambiente); modelli a perdere: polistirene; cera persa o microfusione; STAMPI PERMANENTI: colata per gravità; pressofusione (leghe non ferrose serve un basso punto di fusione): a camera calda; a camera fredda. E per comprendere meglio cos'è una conchiglia si osservi la seguente figura che illustra il caso di una pressofusione:

2 Per il momento, partiamo a considerare una classica fusione in terra che ci permette di passare in rassegna tutta una serie di problematiche che riguardano anche la fusione in conchiglia come si può intuire dal seguente diagramma:

3 STAFFE Sono telai (recipienti a sezione quadrata o rettangolare, privi di fondo) generalmente in ghisa la cui funzione è quella di contenere la terra durante le fasi di formatura e colata. Le loro dimensioni sono standardizzate secondo le norme di riferimento di cui di seguito si riporta un estratto:

4 La scelta delle staffe viene fatta minimizzando la quantità di terra necessaria per la formatura ed il tempo di produzione per unità di peso del getto. La seguente figura fa comprendere come avviene l'intero processo di formatura in terra ed è importante che visualizziate le due staffe:

5 Deve essere chiaro che l'opportunità di adottare le staffe nasce oltre che dall'esigenza di evitare sottosquadri (si veda più avanti) soprattutto da quella di separare il modello in due o più parti (semimodelli nel caso di 2 metà) in modo da creare una superficie piana del modello che viene

6 presa come appoggio dello stesso sul piano di lavoro per facilitare la fase di costipazione della terra. Inoltre, una volta capovolta una staffa, essa permette di usufruire in tutta comodità di un piano di lavoro per l'allestimento dell'altra. Si noti infatti che la staffa viene riempita di terra (successivamente pressata) come mostrato nella seguente sequenza di 2 figure (non è il modello che viene premuto nella terra ma al contrario è quest'ultima che viene versata sopra il modello e poi compressa tutt'attorno ad esso): 1a staffa: a: fori di riferimento per il centraggio coi perni dell'altra metà del modello; l: piano di lavoro; mp: piede di colata (si veda più avanti); Si osservi anche la seguente figura dove è mostrato il caso in cui il modello fa parte di una placcamodello (generalmente metallica e adottata per la formatura non manuale o così detta meccanica cioè tramite macchine) che è centrata correttamente con la staffa per mezzo di perni o spinotti di accoppiamento passanti attraverso i fori delle sporgenze (orecchie) delle staffe: Un esempio di formatura meccanica (in questo caso a lancio ) è illustrato nella seguente immagine:

7 Il piano di divisione delle staffe torna utile anche per allestire il canale di colata con il piede di colata che impedisce la formazione di moti turbolenti dovuti alla brusca variazione di direzione del flusso qualora non si opti per una colata in sorgente (canale di colata che si apre sul fondo della forma) e si scarti la colata diretta (canale di colata posizionato in modo da aprirsi direttamente sulla parte più alta della forma con il rischio però di colpire e danneggiare le anime o altre parti delicate della forma e il pericolo di formazione di gocce fredde ossia gocce di metallo raffreddatesi istantaneamente).

8 PIANO DI SEPARAZIONE O DIVISIONE DELLE STAFFE Si consideri il seguente esempio: La scelta del piano di separazione richiederebbe la compilazione di una tabella costi-benefici come quella riportata qui sotto che tenga conto di molteplici fattori:

9 Poiché non siamo ancora dei tecnologi preparati a compiere tutte queste scelte all'inizio del progetto, procederemo seguendo un metodo più didattico secondo cui la scelta del piano di divisione delle staffe è basata sull'eliminazione/riduzione dei SOTTOSQUADRI. SOTTOSQUADRI Le parti del modello che durante l estrazione rovinerebbero la forma si dicono in sottosquadro (o controsformo). La forma da utilizzare in fonderia va suddivisa secondo un piano di simmetria che permetta di non avere sottosquadri. Esistono infinite soluzioni al problema del sottosquadro, quanti sono i possibili piani di divisione di un modello; quindi, occorre esaminare le possibili soluzioni fino a trovare, se esiste, quella adatta. Si consideri il seguente esempio:

10

11 Per vostra informazione, se la soluzione non esiste (e ciò capita spesso per pezzi molto complessi) si può ricorrere ad uno dei seguenti metodi qui non approfonditi: a) variazione del progetto; b) tasselli; c) modello scomponibile. ANGOLI DI SFORMO Riferendosi ad un processo pensato per una produzione medio-bassa, possiamo ritenere che il pezzo sarà realizzato per fusione in forma transitoria con modello in legno (meno costoso di uno metallico). Quindi, secondo la tabella sovrastante, gli angoli di sformo devono avere un ampiezza di circa 2, se il modello è realizzato in legno. Tale valore può essere ridotto, diminuendo così l entità del sovrametallo da asportare con l utensile, mediante l uso di idonea verniciatura del modello di legno. SOVRAMETALLO Se il pezzo deve essere successivamente lavorato tramite operazioni di asportazione di truciolo, è necessario prevedere un opportuno sovrametallo. L entità del sovrametallo da prevedere su una superficie è un compromesso tra due esigenze: Una di carattere economico, che tende a ridurre al minimo il materiale da asportare e quindi i tempi di lavorazione e gli sprechi di materiale e di energia; Una di carattere tecnologico, che tende a garantire un margine di sicurezza nei confronti di errori di formatura, difetti superficiali, ritiri difficilmente prevedibili.

12 I fattori che influenzano lo spessore di sovrametallo sono i seguenti: Le dimensioni del pezzo ed in particolare della superficie in esame; Il tipo di lega con cui il pezzo deve essere realizzato; La qualità della superficie lavorata richiesta nel progetto; Il tipo di formatura utilizzata. La valutazione dello spessore del sovrametallo è quindi il risultato di un calcolo economico. Esistono tuttavia delle tabelle di valori orientativi come quella riportata di seguito (si faccia attenzione che i valori indicati si riferiscono alle dimensioni critiche, cioè quelle su cui è necessario che il sovrametallo sia il minimo possibile; in caso non si presentino restrizioni di sorta, si possono pertanto adottare valori di sovrametallo superiori): Può capitare di dover aumentare lo spessore rispetto a quanto consigliato dalle tabelle o per semplificare la costruzione dell anima o per uniformare lo spessore del getto ed ottenere una migliore SOLIDIFICAZIONE (DIREZIONALE): ANIME Per motivi economici, i fori della flangia del nostro pezzo possono essere realizzati successivamente alle macchine utensili viste le loro piccole dimensioni. D'altra parte la presenza di un grande foro centrale fa prevedere l uso di un anima con eventuale armatura interna per non pregiudicarne l integrità.

13 Un'anima è sostanzialmente un blocchetto di sabbia da fonderia sagomato con un'apposita forma detta cassa d'anima. La figura sottostante vi mostra alcuni esempi di anime: Le anime sono ottenute in un reparto dedicato o addirittura date a terzisti ed immagazzinate fino al momento di impiegarle. Praticamente, le anime vengono realizzate come per le normali forme tramite modelli che riproducono in negativo le anime stesse: L'anima è più leggera del metallo fuso (ha peso specifico minore) per cui è soggetta ad una spinta idrostatica ossia alla nota spinta di Archimede detta in questo caso SPINTA METALLOSTATICA (che incontreremo più avanti nel corso del progetto e che calcoleremo per verificare la resistenza allo scoperchiamento della staffa superiore), non trascurabile. Al fine di evitare la flessione o peggio la rottura dell'anima, questa può venir armata internamente con tondino metallico come illustrato nell'immagine qui sotto riportata.

14 Le anime infatti devono sopportare sollecitazioni termiche e meccaniche. Quindi non devono essere troppo snelle (inflessione e conseguente eccessiva deformazione o rottura) e non devono essere circondate da troppo liquido (sovra-cottura e conseguente difficoltà di rimozione). Ecco una tabella utile per dimensionare le anime (e quindi i fori del getto): E necessario un agevole deflusso dei prodotti gassosi caldi che si formano durante la colata nel corpo dell anima stessa completamente avvolta dalla lega allo stato liquido. Nel caso in cui questo deflusso non venga assicurato è possibile che si formino delle soffiature nel getto. La struttura dell anima realizzata in materiale da formatura non garantisce una sufficiente permeabilità, quindi è necessario prevedere opportune canalizzazioni ( tirate d'aria interne all'anima). Inoltre, devono essere previste delle portate d'anima che hanno lo scopo di sostenere l'anima una volta inserita nella forma. Passi: 1) dimensionare il foro tenendo conto di ritiri e sovrametalli; 2) dimensionare le portate d'anima; 3) disegnare l'anima; 4) aggiungere le portate d'anima al modello.

15 Teniamo conto del fatto che anche le portate d'anima hanno un angolo di sformo, per l'estrazione del modello dalla forma: Attenzione: con riferimento alle figure riportate qui sopra, il modello, come detto precedentemente, deve comprendere le portate d'anima e cioè le due estremità dell'anima colorata in grigio chiaro (in pratica le parti dell'anima che sporgono rispetto al getto in grigio scuro). In caso contrario, l'impronta ricavata nella terra mancherà delle sedi necessarie per il corretto posizionamento e fissaggio dell'anima. In definitiva il modello dovrà essere realizzato come indicato dalla seguente figura:

16 FORMATURA AD ASSE VERTICALE O ORIZZONTALE Si consideri un pezzo p che presenta cavità che per comodità si supporranno cilindriche e caratterizzate dai valori l e D come riportato nelle seguenti due figure:

17 m: modello; pa: portata d'anima; Si possono avere i seguenti casi: a) l/d >> 1: formatura orizzontale (caso della prima figura); b) l/d << 1: formatura verticale (caso della seconda figura). A causa della SPINTA METALLOSTATICA subita dall'anima posta orizzontalmente, spesso conviene la formatura verticale anche laddove l/d >>1. Altrimenti, una soluzione alternativa può essere quella già illustrata di armare l'anima con barrette di irrigidimento disposte assialmente per evitare flessioni (realizzazione di cavità fuori tolleranza) o rotture. Nota metallurgica su cui ritorneremo: la colata di un getto con l/d >>1 disposto verticalmente comporta una diversa struttura cristallina (dal basso verso l'alto) a causa di una non uniforme velocità di raffreddamento. RAGGI DI RACCORDO I raggi di raccordo sono importanti per le seguenti ragioni: a) la presenza di uno spigolo creerebbe una zona dove il passaggio del metallo fuso può danneggiare la forma; b) inoltre, questo spigolo vivo lo avrebbe anche il pezzo, e ciò è negativo e da evitare per due importanti motivi: b1) TENSIONI DI RITIRO: nel pezzo si presenterebbe una zona critica al momento del ritiro. Perchè? Il motivo lo si comprende bene osservando la seguente figura che abbiamo già anche visto durante la presentazione proiettata a lezione e che qui riprendiamo: la zona a puntini rappresenta la forma (in terra) e la parte dove sono riportate le linee, invece, è quella che interessa il metallo fuso. Se si considera una particella di metallo fuso in

18 prossimità dello spigolo, essa sarà maggiormente interessata dalla trasmissione del calore con la forma (fredda) rispetto a una particella simile che giace in prossimità di un angolo (guardate quanta terra circonda il metallo fuso presso uno spigolo). La conseguenza di ciò è che le isoterme (linee che rappresentano il metallo a pari temperatura) sono molto più concentrate nell'angolo. Questa differenza di comportamento di uno spigolo rispetto al resto del getto genera tensioni interne locali a causa delle contrazioni che il materiale subisce solidificandosi. In particolare, lo spigolo, in qualità di punto che solidifica per primo, sarà soggetto a tensioni di compressione mentre la restante parte del getto (che nella figura possiamo individuare come l'area che comprende l'angolo) sarà caratterizzata da sollecitazioni di trazione. Raccordando si favorisce una solidificazione più uniforme tendendo al caso ideale di una geometria sferica; b2) CAVITA' DI RITIRO: il secondo problema che insorge per via della presenza di spigoli (allontanamento dal caso ideale del getto di una sfera) è illustrato nelle figure seguenti pure già considerate a lezione. Osservando la prima delle due è palese che gli spigoli seppur raccordati (forse i raccordi andavano incrementati per ottenere una solidificazione più uniforme e ridurre le tensioni locali di compressione) si sono effettivamente solidificati subito per via della loro maggiore capacità di disperdere calore. D'altra parte dalla seconda figura si evince che la parte centrale del getto, solidificandosi per ultima, scarseggia di materiale (l'area già solida e maggiormente raffreddata riesce solo parzialmente a seguire la diminuzione di volume che accompagna la completa solidificazione del nucleo centrale) e si assisterà alla formazione di una cavità o vuoto di ritiro. Nelle fasi che succedono alla fusione del pezzo questi aspetti assumeranno una certa rilevanza: se come è molto probabile, il pezzo sarà lavorato alle macchine utensili, la concentrazione delle tensioni può generare problemi di lavorazione e una volta in esercizio, possono verificarsi incrinature che partendo dalla cavità si estendono fino all'esterno. E' per questo che se il pezzo presenta notevoli variazioni di spessore, si cerca di sopperire alle difficoltà del processo di solidificazione alimentando il getto in corrispondenza della parte a piccolo spessore e dotando di opportuni alimentatori supplementari (MATEROZZE) le parti di elevato volume. Oltre all'impiego delle materozze, si possono adottare anche dei RAFFREDDATORI ossia degli inserti metallici applicati in prossimità delle parti del getto di maggior volume che sfruttando la loro maggiore capacità termica rispetto alla terra da fonderia, aumentano la velocità di solidificazione creando zone artificiali di inizio raffreddamento (di solito nei punti più lontani dalle materozze). Con tale disposizione, il fronte di solidificazione procede dai raffreddatori verso le materozze dove si conclude la solidificazione del getto evitando così cavità di ritiro nel pezzo (in pratica si sposta il baricentro termico del processo di solidificazione che acquisisce così la direzione preferenziale voluta: SOLIDIFICAZIONE DIREZIONALE).

19 c) le superfici ortogonali tra loro necessitano di raggi di raccordo per evitare difetti nel pezzo fuso. Questo per lo stesso principio visto al punto b1 esteso ad intere sezioni del pezzo. Se infatti un pezzo è costituito da una parte a piccolo spessore e una a grande spessore, poiché esse saranno soggette a velocità di raffreddamento differenti in funzione del loro spessore ma vigono al contempo dei vincoli geometrici che costringono il getto a mantenere una certa configurazione, si genereranno tensioni interne in prossimità delle discontinuità dimensionali (superfici in comune) che devono pertanto essere opportunamente raccordate. Si noti che le tensioni interne risultanti possono contribuire alla formazione di cricche nel pezzo anche dopo che il getto si è completamente solidificato. Inoltre, anche laddove non si assista alla formazione di cricche, è possibile che il pezzo una volta estratto dalla forma subisca un'inflessione

20 come mostrato nella seguente figura: Tanto è vero che a volte nella pratica di fonderia, per evitare che ciò accada, si prevede una curvatura del modello in direzione contraria come illustrato di seguito: d) ulteriori raggi di raccordo (anche con valori molto elevati) si renderanno necessari al fine di creare le condizioni per una SOLIDIFICAZIONE DIREZIONALE in modo che i punti caldi si concentrino nelle zone che saranno protette dalle materozze; e) CRICCHE A CALDO: al contrario delle cricche dovute alle tensioni di ritiro, queste sono cricche che possono insorgere nel pezzo quando questo non è ancora completamente solidificato ma restano ancora piccoli volumi in fase liquida. Di solito è la forma stessa del getto e l'attrito fra getto e forma che ostacolando la contrazione volumetrica che il metallo subisce durante il raffreddamento, danno luogo alla formazione di cricche come mostrato nella seguente figura. Ampi raggi di raccordo evitano tale pericolo.

21 In pratica: Sono ora riportate 2 tabelle di riferimento. Nella prima tabella che segue, R e s sono espressi in mm. La prima riga della tabella si riferisce al caso di pareti di spessore s che si incontrano secondo un angolo retto. La seconda riga riporta il caso di un angolo ottuso e l'ultima quello di un angolo acuto. Se le pareti fossero di spessore differente, tali valori sono ancora validi qualora si ponga s pari allo spessore massimo. La colonna di sinistra vale sia per gli angoli sia per gli spigoli qualora si desideri ovviare alla regola di raccordare quest'ultimi con un raggio pari al sovrametallo. La colonna di destra si riferisce invece solo ai raccordi per gli angoli.

22 Infine, questa seconda tabella riporta il caso di pareti parallele di spessore differente: RITIRO Prima della completa solidificazione Dopo l'avvenuta solidificazione Per compensare la variazione di volume che avviene prima della completa solidificazione, è necessario provvedere ad un alimentazione del getto con ulteriore metallo fuso al fine di evitare CAVITA' DI RITIRO che si formerebbero all interno del getto in corrispondenza di quelle parti che solidificano per ultime Per compensare la contrazione volumetrica che il getto subisce durante il raffreddamento dopo l avvenuta solidificazione, si realizza la cavità relativa al getto di dimensioni aumentate di una quantità pari al ritiro previsto a) Impiego di ALIMETATORI o MATEROZZE SOVRADIMENSIONAMENTO DEL b) Impiego di RAFFREDDATORI che MODELLO

23 aumentano la velocità di raffreddamento delle parti del getto a maggior volume (controllo della solidificazione) Quindi tutte le quote devono essere corrette tenendo conto del coefficiente di ritiro lineare del materiale scelto per la fusione. La maggiorazione viene prevista sul modello. Poiché è difficile prevedere come il getto si contrae nei vari punti, in genere, si utilizza il coefficiente di ritiro lineare medio per maggiorare le dimensioni del modello. Seguono 2 tabelle prese da fonti diverse. Adottate i valori di una delle due magari confrontandoli con quelli dell'altra.

CICLO DI FUSIONE Part. n 1: Basamento

CICLO DI FUSIONE Part. n 1: Basamento CICLO DI FUSIONE Part. n 1: Basamento Osservazioni generali sul pezzo Il pezzo oggetto dello studio è il Part. n 1 denominato Basamento del complessivo Stativo per comparatore. Il particolare in esame

Dettagli

- 3b - ESERCIZIO. Progetto di modello per fusione in terra

- 3b - ESERCIZIO. Progetto di modello per fusione in terra - 3b - ESERCIZIO Progetto di modello per fusione in terra 1 Problema Si tratta di progettare il modello e di disegnare la forma pronta per la colata (in terra) di un particolare meccanico fornite le caratteristiche

Dettagli

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione La fusione in forma transitoria

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione La fusione in forma transitoria Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni industriali Il processo di fusione La fusione in forma transitoria La fusione in forma permanente La formatura dei polimeri 006

Dettagli

FONDERIA. Corso di Tecnologie Speciali I prof. Luigi Carrino

FONDERIA. Corso di Tecnologie Speciali I prof. Luigi Carrino FONDERIA Nella tecnica di fonderia il metallo, fuso nei forni, viene colato in una forma cava della quale, solidificando, assume la configurazione e le dimensioni. FONDERIA La fabbricazione per fusione

Dettagli

Tecnologia Meccanica

Tecnologia Meccanica A Tecnologia Meccanica Prove - Fonderia - Lav. per def. plastica prova in itinere Nome:... PARTE 1 Sovrametallo: 2 mm Ritiro: 1% Si voglia ottenere il particolare a disegno mediante fusione in terra. Si

Dettagli

Laboratorio di Tecnologie Biomediche Lavorazione per fusione e proge0azione degli stampi.

Laboratorio di Tecnologie Biomediche Lavorazione per fusione e proge0azione degli stampi. Laboratorio di Tecnologie Biomediche Lavorazione per fusione e proge0azione degli stampi carmelo.demaria@unipi.it Fabbricazione per fusione Preparare una cavità de0a forma, che ricopia al nega>vo il pezzo

Dettagli

Esercitazione Fonderia

Esercitazione Fonderia Esercitazione Fonderia PROPORZIONAMENTO DI UN GETTO IN TERRA VERDE -Componente da finire alle macchine utensili -Materiale: Ghisa grigia (peso specificoγ g =73 N/dm 3 ) -Processo di colata in terra a verde

Dettagli

Esercizio B6.1 Il processo di fusione

Esercizio B6.1 Il processo di fusione Esercizio B6.1 Il processo di fusione i vuole dimensionare il processo di fonderia necessario a realizzare il seguente pezzo: φ 190 φ 50 φ 90 0 0 170 Il modello tridimensionale del pezzo: 006 Politecnico

Dettagli

Matteo Strano - Tecnologia Meccanica Processi di fonderia - 2 FONDERIA

Matteo Strano - Tecnologia Meccanica Processi di fonderia - 2 FONDERIA Matteo Strano - Tecnologia Meccanica Processi di fonderia - 1 Matteo Strano - Tecnologia Meccanica Processi di fonderia - 2 FONDERIA Nella tecnica di fonderia il metallo, fuso nei forni, viene colato o

Dettagli

Esercitazione n 4 fonderia

Esercitazione n 4 fonderia Esercitazione n 4 fonderia Si deve produrre un lotto composto da 100 pezzi della flangia in acciaio riportata in Figura 1. La tecnologia scelta è fonderia in terra + lavorazione per asportazione di truciolo.

Dettagli

Tecnologia Meccanica. Esercitazione di fonderia

Tecnologia Meccanica. Esercitazione di fonderia A.A. 2011/2012 Tecnologia Meccanica Esercitazione di fonderia Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione Esercizio: Proporzionamento di un

Dettagli

Il pezzo oggetto dello studio è il particolare n. 12 denominato supporto di spostamento del micrometro (Disegno 1). Sapendo che tutti i processi sono

Il pezzo oggetto dello studio è il particolare n. 12 denominato supporto di spostamento del micrometro (Disegno 1). Sapendo che tutti i processi sono Il pezzo oggetto dello studio è il particolare n. 12 denominato supporto di spostamento del micrometro (Disegno 1). Sapendo che tutti i processi sono stati progettati per una produzione medio-bassa, il

Dettagli

LA COLATA CENTRIFUGA

LA COLATA CENTRIFUGA LA COLATA CENTRIFUGA Rientra nella categoria dei processi fusori per colata sotto pressione: Colata centrifuga Pressofusione La colata avviene introducendo il metallo liquido nella forma con l ausilio

Dettagli

TECNICHE DI FONDERIA

TECNICHE DI FONDERIA TECNICHE DI FONDERIA La fonderia è probabilmente la tecnica più antica di formatura dei metalli e consiste nell immettere un metallo fuso in una cavità; dopo il raffreddamento del metallo si ottiene un

Dettagli

Esercitazione n 2 Fonderia

Esercitazione n 2 Fonderia Esercitazione n Fonderia Si deve produrre un lotto composto da n pezzi del coperchio flangiato riportato nell allegato disegno del finito. La tecnologia scelta è fonderia in terra + lavorazione per asportazione

Dettagli

Tolleranze di processo

Tolleranze di processo Tolleranze di processo In base alle tolleranze ottenibili dal processo è possibile stabilire se è necessario aggiungere materiale per ottenere le tolleranze richieste successivamente per asportazione di

Dettagli

Corso di Tecnologia Meccanica

Corso di Tecnologia Meccanica Corso di Tecnologia Meccanica Modulo 2.4 Tecniche di fonderia LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Fonderia in forme permanenti LIUC - Ingegneria Gestionale 2 Fusioni in forma permanente La forma è realizzata

Dettagli

Corso di Tecnologia Meccanica

Corso di Tecnologia Meccanica Corso di Tecnologia Meccanica Modulo 2.2 Tecniche di fonderia LIUC - Ingegneria Gestionale 1 La solidificazione del getto LIUC - Ingegneria Gestionale 2 Volume dei materiali e temperatura Tutti i materiali

Dettagli

FONDERIA IN FORMA TRANSITORIA

FONDERIA IN FORMA TRANSITORIA Matteo Strano - Tecnologia Meccanica Processi di fonderia - 73 FONDERIA IN FORMA TRANSITORIA Terra sintetica meccanico In fossa Meccanismo di indurimento forma chimico Processo al CO 2 Processo sabbiacemento

Dettagli

- 3 - I PROCESSI TECNOLOGICI DI BASE - FONDERIA -

- 3 - I PROCESSI TECNOLOGICI DI BASE - FONDERIA - - 3 - I PROCESSI TECNOLOGICI DI BASE - FONDERIA - 1 Fusione La fusione è una tra le tecniche più antiche per la produzione di manufatti metallici (fin dal 3000 a.c.). L obiettivo è dare al metallo una

Dettagli

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione La fusione in forma transitoria

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione La fusione in forma transitoria Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni industriali Il processo di fusione La fusione in forma transitoria La formatura dei polimeri Esercizi sulla fusione 2 2006 Politecnico

Dettagli

ESERCITAZIONE Fonderia

ESERCITAZIONE Fonderia Tecnologia Meccanica Università di Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Anno Accademico 010-011 ESERCITAZIONE Fonderia Tecnologia Meccanica Università degli Studi di Prof. Gianluca

Dettagli

Fonderia Marco Macchi. LIUC - Ingegneria Gestionale 1

Fonderia Marco Macchi. LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Fonderia Marco Macchi LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Overview Fatti dell industria della fonderia in UE Il processo di fonderia A. Fusione B. Formatura (preparazione forma) C. Colata LIUC - Ingegneria

Dettagli

Esercitazione n 4 FONDERIA

Esercitazione n 4 FONDERIA Esercitazione n 4 FONDERIA Si deve produrre un lotto composto da P pezzi della flangia riportata nella figura di pagina successiva. La tecnologia scelta è fonderia in terra + lavorazione per asportazione

Dettagli

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Disegno di Macchine corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Lezione n 13 I processi di lavorazione per compone nti meccanici. Cenni sui processi di fonderia e di

Dettagli

Fonderia La solidificazione di metalli

Fonderia La solidificazione di metalli Fonderia La solidificazione di metalli Meccanismi di solidificazione T Metalli puri T Leghe T s T i s T f s t t 1 Meccanismi di solidificazione Metallo puro: formazione dei grani con fronte piano t 0 alto

Dettagli

Anno accademico 2005-06

Anno accademico 2005-06 Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Meccanica e Tecnologie Industriali CORSO DI: DISEGNO MECCANICO (FI) CORSO DI: DISEGNO TECNICO IND.LE (PO) Anno accademico 2005-06 Modulo 4: Tecnologie

Dettagli

FORMATURA IN FORMA PERMANENTE

FORMATURA IN FORMA PERMANENTE Matteo Strano - Tecnologia Meccanica Processi di fonderia - 92 Meccanismo di indurimento termico Microfusione Matteo Strano - Tecnologia Meccanica Processi di fonderia - 93 FORMATURA IN FORMA PERMANENTE

Dettagli

LE LEGHE: PROCESSI DI LAVORAZIONE:

LE LEGHE: PROCESSI DI LAVORAZIONE: Teoria 18-11-15 DESIGNAZIONI CONVENZIONALI DEGLI ACCIAI. L acciaio è un materiale dove il ferro è l elemento predominante, con tenore di carbonio, di regola, non maggiore di ~2 % e può contenere anche

Dettagli

Politecnico di Torino - DIGEP A.A. 2012-2013. Esercitazione 2. Per dimensionare il diametro, si inizi a calcolare la velocità di caduta della ghisa:

Politecnico di Torino - DIGEP A.A. 2012-2013. Esercitazione 2. Per dimensionare il diametro, si inizi a calcolare la velocità di caduta della ghisa: Esercitazione 2 15. Analisi del processo di fonderia Si deve fabbricare un getto in ghisa del peso di 50 kg e densità pari a 7,2 kg/dm 3. Dimensionare il diametro del canale di colata sapendo che il dislivello

Dettagli

Esercitazione n 4 fonderia

Esercitazione n 4 fonderia Esercitazione n 4 fonderia Si deve produrre un lotto composto da 100 pezzi della flangia in acciaio riportata in Figura 1. La tecnologia scelta è fonderia in terra + lavorazione per asportazione di truciolo.

Dettagli

Processo di fonderia. LIUC - Ingegneria Gestionale 1

Processo di fonderia. LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Processo di fonderia LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Forme permanenti LIUC - Ingegneria Gestionale 2 Fusioni in forma permanente La forma è realizzata in lega metallica (acciai legati o ghise speciali)

Dettagli

TECNICHE DI LAVORAZIONE DEI MATERIALI

TECNICHE DI LAVORAZIONE DEI MATERIALI DISPENSE DELLE LEZIONI DI TECNICHE DI LAVORAZIONE DEI MATERIALI Le tecniche di fonderia sfruttano il passaggio di stato, da solido a liquido, che avviene alla «temperatura di fusione»; questa è una proprietà

Dettagli

Fonderia. Ottenimento di un componente nella sua forma finale attraverso la colata di metallo liquido in un adeguato contenitore

Fonderia. Ottenimento di un componente nella sua forma finale attraverso la colata di metallo liquido in un adeguato contenitore Ottenimento di un componente nella sua forma finale attraverso la colata di metallo liquido in un adeguato contenitore lingotti colata continua in forma - transitoria - permanente 1 Attitudine dei materiali

Dettagli

Capitolo 3 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLE ESIGENZE DI FABBRICAZIONE. (c) Pearson Italia S.p.A. - De Paulis, Manfredi - Costruzione di macchine

Capitolo 3 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLE ESIGENZE DI FABBRICAZIONE. (c) Pearson Italia S.p.A. - De Paulis, Manfredi - Costruzione di macchine Capitolo 3 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLE ESIGENZE DI FABBRICAZIONE 1 Argomenti Criteri generali di Design For Manufacturing Processi di fabbricazione Errori da evitare 2 Processi di fabbricazione Formatura

Dettagli

Tecnologia Meccanica. Cicli di Lavorazione

Tecnologia Meccanica. Cicli di Lavorazione PARTIMENTO INGEGNERIA 1 PARTIMENTO INGEGNERIA Generalità Si dice CICLO LAVORAZIONE tutto l insieme di operazioni necessarie a fabbricare un singolo elemento attraverso una successione di processi tecnologici

Dettagli

SF - 08/01/2013 Cognome.. Nome... ATTENZIONE OGNI PEZZO PROPOSTO PUO ESSERE RISOLTO SIA COME PROVA DI DISEGNO CHE COME PROVA DI FONDERIA

SF - 08/01/2013 Cognome.. Nome... ATTENZIONE OGNI PEZZO PROPOSTO PUO ESSERE RISOLTO SIA COME PROVA DI DISEGNO CHE COME PROVA DI FONDERIA ATTENZIONE OGNI PEZZO PROPOSTO PUO ESSERE RISOLTO SIA COME PROVA DI DISEGNO CHE COME PROVA DI FONDERIA 1 ESERCIZIO N.1 A partire dal disegno 3D riportato in basso, si realizzino su questo foglio le viste

Dettagli

Spoglia superiore negativa Considerazioni tecniche

Spoglia superiore negativa Considerazioni tecniche Spoglia superiore negativa Considerazioni tecniche Negli utensili a punta singola si è sempre più affermato l utilizzo della spoglia superiore negativa, che indubbiamente porta dei vantaggi in termini

Dettagli

Fonderia. Ottenimento di un componente nella sua forma finale attraverso la colata di metallo liquido in un adeguato contenitore

Fonderia. Ottenimento di un componente nella sua forma finale attraverso la colata di metallo liquido in un adeguato contenitore Fonderia Ottenimento di un componente nella sua forma finale attraverso la colata di metallo liquido in un adeguato contenitore lingotti colata continua in forma - transitoria - permanente Fonderia 1 Lingotti

Dettagli

Processi di fonderia. La produzione via fusione

Processi di fonderia. La produzione via fusione Processi di fonderia La produzione via fusione I PROCESSI DI FONDERIA DEI METALLI Tra i processi di trasformazione dei materiali, sicuramente i processi di fonderia dei metalli sono quelli più antichi

Dettagli

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione. La fusione in forma transitoria

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali. Il processo di fusione. La fusione in forma transitoria Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni industriali Il processo di fusione La fusione in forma permanente La formatura dei polimeri Esercizi sulla fusione 2 2006 Politecnico

Dettagli

Il ciclo di lavorazione. Industrializzazione prodotto

Il ciclo di lavorazione. Industrializzazione prodotto Il ciclo di lavorazione Il ciclo di lavorazione definizioni FASE: insieme ordinato di operazioni realizzate presso il medesimo posto di lavoro con o senza lo smontaggio e riposizionamento del pezzo SOTTO-FASE:

Dettagli

Processo di fonderia. LIUC - Ingegneria Gestionale 1

Processo di fonderia. LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Processo di fonderia LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Processo di fonderia 1. Progettazione del getto ottenibile per fusione Esistono una serie di indicazioni specifiche per questo particolare processo tecnologico

Dettagli

Ottimizzazione del processo di produzione in guscio di anelli di tenuta in ghisa bianca ad alto tenore di Cromo mediante simulazioni FEM

Ottimizzazione del processo di produzione in guscio di anelli di tenuta in ghisa bianca ad alto tenore di Cromo mediante simulazioni FEM S. Eufemia (BS) 10-11 Novembre 2016 Ottimizzazione del processo di produzione in guscio di anelli di tenuta in ghisa bianca ad alto tenore di Cromo mediante simulazioni FEM DIISM Mohamad El Mehtedi a,

Dettagli

Tecnologia Meccanica

Tecnologia Meccanica Tecnologia Meccanica Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Anno Accademico 2005-06 Osvaldo Carpina Docente Osvaldo.Carpina@unibg.it Orari ricevimento: Venerdì

Dettagli

Tecnologie dei vetri e dei

Tecnologie dei vetri e dei Tecnologie dei vetri e dei polimeri organici PROPRIETA DEI VETRI Per i processi di formatura è importante conoscere il comportamento viscositàtemperatura del vetro. La lavorabilità del vetro dipende dalla

Dettagli

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali

Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Il processo di fusione La fusione in forma transitoria La fusione in forma permanente La formatura dei polimeri Esercizi sulla fusione 2 2006 Politecnico

Dettagli

IL PRODOTTO DA REALIZZARE

IL PRODOTTO DA REALIZZARE IL PRODOTTO DA REALIZZARE Produzione metalmeccanica 1 Parte 1: analisi della funzionalità del prodotto La trancia Una cinghia cui viene impresso un moto rotatorio da un motore esterno è collegata alla

Dettagli

FONDERIA FONDERIA. Modulo di Tecnologia Meccanica I

FONDERIA FONDERIA. Modulo di Tecnologia Meccanica I FONDERIA FONDERIA La fabbricazione per fusione rappresenta una delle tecniche più antiche e versatili per la realizzazione di greggi destinati alle lavorazioni per asportazione di truciolo 1 FONDERIA La

Dettagli

Il fenomeno della frattura ha assunto una notevole importanza solo in tempi relativamente recenti.

Il fenomeno della frattura ha assunto una notevole importanza solo in tempi relativamente recenti. Il fenomeno della frattura ha assunto una notevole importanza solo in tempi relativamente recenti. In passato, infatti, i materiali e le tecnologie di costruzione non avevano mai messo in luce questo fenomeno.....finché

Dettagli

Studi di Fabbricazione

Studi di Fabbricazione DOMANDE RELATIVE Al MATERIALI 1) Quali sono le principali caratteristiche meccaniche di un materiale? 2) La lavorabilità è una generica caratteristica del materiale o è strettamente legata al tipo di operazione

Dettagli

Capitolo 2 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLA FABBRICAZIONE

Capitolo 2 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLA FABBRICAZIONE Capitolo 2 PROGETTAZIONE ORIENTATA ALLA FABBRICAZIONE 1 Argomenti Criteri generali di Design For Manufacturing Processi di fabbricazione Errori da evitare (c) Pearson Italia S.p.A. - De Paulis, Manfredi

Dettagli

ESERCITAZIONE STAMPAGGIO. Tecnologia Meccanica 1

ESERCITAZIONE STAMPAGGIO. Tecnologia Meccanica 1 ESERCITAZIONE STAMPAGGIO Tecnologia Meccanica 1 Vi è chiesto di studiare la realizzazione del componente descritto nel disegno (allegato 1), ottenuto mediante stampaggio a caldo nelle seguenti fasi: preformatura

Dettagli

Tecnologie Materie Plastiche. Bibliografia De Filippi A.M., Fabbricazione di componenti in materiali polimerici

Tecnologie Materie Plastiche. Bibliografia De Filippi A.M., Fabbricazione di componenti in materiali polimerici ITIS Giulio Natta Istituto Tecnico Industriale per la meccanica e le materie plastiche - Liceo Scientifico Tecnologico Via XX settembre 14/A - Rivoli TO Tecnologie Materie Plastiche Modulo6 TERMOFORMATURA

Dettagli

SPECIFICA-ISTRUZIONE PER LA SALDATURA

SPECIFICA-ISTRUZIONE PER LA SALDATURA INDICE 1. Generalità 2. Scopo / Applicabilità 3. Documenti di riferimento 4. Condizioni da soddisfare 5. Trattamenti termici 6. Controlli non distruttivi 7. Allegati 1. GENERALITA La presente specifica

Dettagli

Corso di Tecnologia Meccanica

Corso di Tecnologia Meccanica Corso di Tecnologia Meccanica Modulo 3.3 Deformazione plastica LIUC - Ingegneria Gestionale 1 Estrusione LIUC - Ingegneria Gestionale 2 Processo di estrusione Consiste nel processo di compressione di un

Dettagli

Il ciclo di lavorazione. Che cosa è un ciclo di lavorazione?

Il ciclo di lavorazione. Che cosa è un ciclo di lavorazione? Il ciclo di lavorazione Che cosa è un ciclo di lavorazione? Che cos e un ciclo di lavorazione? IL CICLO DI LAVORAZIONE Il ciclo di lavorazione (o ciclo tecnologico) è l insieme delle operazioni necessarie

Dettagli

Studio e ottimizzazione di un basamento in lega leggera per il motore 1.9 JTD avio

Studio e ottimizzazione di un basamento in lega leggera per il motore 1.9 JTD avio Alma mater studiorum Università di Bologna Seconda facoltà di Ingegneria Corso di laurea in Ingegneria meccanica Studio e ottimizzazione di un basamento in lega leggera per il motore 1.9 JTD avio CANDIDATO

Dettagli

Principi di base in ambiente CAE di analisi e simulazione dei processi di stampaggio ad iniezione termoplastica

Principi di base in ambiente CAE di analisi e simulazione dei processi di stampaggio ad iniezione termoplastica Principi di base in ambiente CAE di analisi e simulazione dei processi di stampaggio ad iniezione termoplastica Di seguito diamo alcune indicazione di base sul come settare i parametri di controllo in

Dettagli

Progettazione tavolo per arredo giardino. POR Giurgola

Progettazione tavolo per arredo giardino. POR Giurgola UNIONE EUROPEA FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE Intervento cofinanziato dall U.E. F.E.S.R. sul P.O. Regione Puglia 2007-2013 Asse I Linea 1.1 Aiuti agli investimenti in ricerca per le PMI - Azione 1.1.2

Dettagli

Materiali strutturali

Materiali strutturali Materiali strutturali Requisiti richiesti: Nel campo delle costruzioni elettriche e elettroniche i materiali con funzioni strutturali sono quelli usati principalmente per la costruzione delle parti meccaniche

Dettagli

FATICA. FATICA: curva di Wohler

FATICA. FATICA: curva di Wohler FATICA Flessione rotante CURVA DI WOHLER 1 FATICA: curva di Wohler 2 1 FATICA: curva di Wohler 3 FATICA: curva di Wohler an f b f N f 1 1 m m f K N f f a 1 b 4 2 FATICA: curva di Wohler la curva viene

Dettagli

Alberto Rossi matr

Alberto Rossi matr Alberto Rossi matr. 123456 Alberto Rossi matr. 123456 17 novembre 2010 pag. 1/16 Modello strutturale Il componente meccanico (forse una morsa...) ha dimensioni globali 100x100x25 quindi a rigore va considerato

Dettagli

7 MODI PER MIGLIORARE I VOSTRI COMPONENTI PRESSOFUSI

7 MODI PER MIGLIORARE I VOSTRI COMPONENTI PRESSOFUSI www.dynacast.it 7 MODI PER MIGLIORARE I VOSTRI COMPONENTI PRESSOFUSI La progettazione per la produzione (DFM) è una metodologia fondamentale che assicura che le parti pressofuse funzionino secondo le specifiche

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA

CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA 1 CLASSIFICAZIONE DEI PROCESSI DI FORMATURA PLASTICA Condotta facendo riferimento ad alcuni elementi caratteristici dei processi: temperatura alla quale

Dettagli

I CICLI DI LAVORAZIONE

I CICLI DI LAVORAZIONE Generalità I CICLI DI LAVORAZIONE Si dice CICLO DI LAVORAZIONE tutto l insieme di operazioni necessarie a fabbricare un singolo elemento attraverso una successione di processi tecnologici (fusione, stampaggio,

Dettagli

LE DIVERSE FAMIGLIE DEI MATERIALI

LE DIVERSE FAMIGLIE DEI MATERIALI LE DIVERSE FAMIGLIE DEI MATERIALI MATERIALE Assumono il nome di materiale, tutte le materie prime che vengono utilizzate nella fabbricazione di un artefatto o nella costruzione di un opera (ponti, edifici,

Dettagli

Tecnologia Meccanica

Tecnologia Meccanica Tecnologia Meccanica Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Anno Accademico 2008-09 Gianluca D Urso Docente E-mail: gianluca.d-urso@unibg.it durso@unibg.it

Dettagli

TECNOLOGIA MECCANICA. Parte 5

TECNOLOGIA MECCANICA. Parte 5 TECNOLOGIA MECCANICA Parte 5 La fabbricazione per fusione è una delle tecniche più anache, versaali ed ualizzata per la produzione di greggi desanaa alla lavorazione per asportazione di truciolo. In linea

Dettagli

PRINCIPALI LAVORAZIONI MECCANICHE

PRINCIPALI LAVORAZIONI MECCANICHE di Tecnologia Meccanica PRINCIPALI LAVORAZIONI MECCANICHE A cura dei proff. Morotti Giovanni e Santoriello Sergio GENERALITA Si intende per lavorazione meccanica una operazione eseguita manualmente o facendo

Dettagli

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania Collegamenti saldati Procedimenti di saldatura Sorgente termica che produce alta temperatura in modo localizzato

Dettagli

UTENSILI PER TORNIRE

UTENSILI PER TORNIRE di Tecnologia Meccanica UTENSILI PER TORNIRE A cura dei proff. Morotti Giovanni e Santoriello Sergio Utensili per tornire Gli utensili impiegati sul tornio sono numerosi, in relazione alle molteplici operazioni

Dettagli

Rompitruciolo e convogliatore dei trucioli

Rompitruciolo e convogliatore dei trucioli Rompitruciolo e convogliatore dei trucioli Nelle lavorazioni dell acciaio con elevate velocità di taglio e con utensili di forma normale, si produce di solito un truciolo continuo che, non soltanto è pericoloso

Dettagli

Tecnologia dei Processi di Produzione. Tecnologie di Lavorazione Meccanica ad asportazione di truciolo

Tecnologia dei Processi di Produzione. Tecnologie di Lavorazione Meccanica ad asportazione di truciolo Tecnologia dei Processi di Produzione Tecnologie di Lavorazione Meccanica ad asportazione di truciolo Lavorazioni ad asportazione di truciolo: Dalla piallatura in falegnameria... Truciolo alla tornitura

Dettagli

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Università degli Studi Guglielmo Marconi Analisi elementi strutturali di un edificio in CA il Solaio + la trave (I) Solaio: Argomenti Esempio progetto solaio a 2 campate di luce uguale 5 m Diverse fasi procedimento di metodologia di calcolo:

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico esperto nei processi fusori 5 Settore Economico Professionale Area

Dettagli

Indice moduli. Indice lezioni del modulo B 19/02/2013. Sistemi di Produzione. A: I materiali B: Formatura. C: Deformazione.

Indice moduli. Indice lezioni del modulo B 19/02/2013. Sistemi di Produzione. A: I materiali B: Formatura. C: Deformazione. Sistemi di Produzione Dario Antonelli DIGEP Politecnico di Torino Indice moduli A: I materiali B: Formatura C: Deformazione D: Taglio E: Processi non convenzionali Indice lezioni del modulo B La produzione

Dettagli

Funzione e sollecitazioni

Funzione e sollecitazioni Funzione e sollecitazioni La biella è assimilabile ad una asta che trasmette il moto tra pistone ed albero motore e quindi le due sue estremità sono dotate di moto rotatorio (bottone di manovella o testa

Dettagli

efi Hartner Multiplexlex è pensare in grande!

efi Hartner Multiplexlex è pensare in grande! efi Hartner Multiplexlex è pensare in grande! multiplexlex Hartner Foratura a spirale con placchetta intercambiabile Nuova placchetta intercambiabile MP 05 con geometria die taglienti ottimizzata Art.

Dettagli

Difettologia Cause: Soluzioni:

Difettologia Cause: Soluzioni: Cause: Soluzioni: Gas prodotti per reazioni chimiche nel fuso Accurata scelta degli elettrodi e della composizione del filler Gas o vapori risultanti dal filler Preriscaldamento Gas o vapori prodotti da

Dettagli

CORSO DISEGNO SALDATURA

CORSO DISEGNO SALDATURA CORSO DISEGNO SALDATURA INDICE 1.0 CLASSIFICAZIONE DEI PROCEDIMENTI DI SALDATURA pag. 2 1.2 CONSIDERAZIONI DI CONFRONTO DELLA SALDATURA CON ALTRI SISTEMI DI UNIONE NON SCOMPONIBILI pag. 4 1.3 TIPI DI GIUNTI

Dettagli

Esercitazione: ciclo di stampaggio

Esercitazione: ciclo di stampaggio Esercitazione: ciclo di stampaggio Disegno di definizione: flangia Informazioni generali dal disegno di definizione: Pezzo assialsimmetrico N di pezzi da fabbricare Materiale:C15 Ingombri: 126x70mm Superfici

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI. Fasi di realizzazione di un edificio

TECNICA DELLE COSTRUZIONI. Fasi di realizzazione di un edificio TECNICA DELLE COSTRUZIONI Fasi di realizzazione di un edificio Ing. Giuseppe Centonze (giuseppe.centonze@unisalento.it) Tecnica delle costruzioni Lecce, 15/03/2016 Il Calcestruzzo realizzazione Proprietà

Dettagli

LA FORMAZIONE DEL TRUCIOLO. Forza di strappamento (o Forza di taglio) e Sforzo di strappamento

LA FORMAZIONE DEL TRUCIOLO. Forza di strappamento (o Forza di taglio) e Sforzo di strappamento LA FORMAZIONE DEL TRUCIOLO Forza di strappamento (o Forza di taglio) e Sforzo di strappamento La forza necessaria per l asportazione del truciolo è detta Forza di strappamento (o Forza di taglio): F s

Dettagli

Indice moduli. Indice lezioni del modulo B 19/02/2013. Sistemi di Produzione. A: I materiali B: Formatura. C: Deformazione.

Indice moduli. Indice lezioni del modulo B 19/02/2013. Sistemi di Produzione. A: I materiali B: Formatura. C: Deformazione. Sistemi di Produzione Dario Antonelli DIGEP Politecnico di Torino Indice moduli A: I materiali B: Formatura C: Deformazione D: Taglio E: Processi non convenzionali Indice lezioni del modulo B La produzione

Dettagli

Tema d esame del 05/03/2014

Tema d esame del 05/03/2014 Anisotropia planare 0 Anisotropia normale 0 1kl Coefficiente di resistenza * Esponente di incrudimento < Forza di imbutitura _ Tema d esame del 05/03/201 Quesito1 L2 L1 L2 S D2 D1 D2 S In figura è rappresentata

Dettagli

Martedì 02 maggio 2017 Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa

Martedì 02 maggio 2017 Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa Martedì 02 maggio 2017 Corso di Fisica Generale ing. Civile - prof. P. Lenisa Si calcoli il momento di inerzia di un asta sottile e omogenea rispetto all asse passante per il suo centro di massa e perpendicolare

Dettagli

Macchina per pressofusione

Macchina per pressofusione Macchina per pressofusione Officine A. Triulzi Link risorsa: http://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede/st080-00035/ Scheda SIRBeC: http://www.lombardiabeniculturali.it/scienza-tecnologia/schede-complete/st080-00035/

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SETTORE MECCANICA;PRODUZIONE E MANUTENZIONE DI MACCHINE;IMPIANTISTICA Processo Metallurgia Sequenza

Dettagli

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura.

La deformazione plastica. La deformazione plastica. Lavorazioni per deformazione. Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura. La deformazione plastica La deformazione plastica Lavorazioni per deformazione Il processo di laminazione Estrusione e trafilatura La formatura della lamiera 2 2006 Politecnico di Torino 1 Obiettivi della

Dettagli

Tecnologia Meccanica. Cicli di Lavorazione

Tecnologia Meccanica. Cicli di Lavorazione OR 1 OR Generalità Si dice CICLO LAORAZIONE tutto l insieme di operazioni necessarie a fabbricare un singolo elemento attraverso una successione di processi tecnologici (fusione, stampaggio, lavorazioni

Dettagli

TERMOREGOLAZIONE INDUSTRIALE

TERMOREGOLAZIONE INDUSTRIALE la TERMOREGOLAZIONE INDUSTRIALE COSA È La termoregolazione industriale è il procedimento preposto al controllo delle temperature coinvolte a vario titolo in un processo produttivo, ottenuto mediante trasferimento

Dettagli

QUOTATURA. Ing. Davide Russo Dipartimento di Ingegneria Industriale

QUOTATURA. Ing. Davide Russo Dipartimento di Ingegneria Industriale QUOTATURA Ing. Davide Russo Dipartimento di Ingegneria Industriale ... NELLA PRECEDENTE LEZIONE Sezioni Introduzione al problema Definizione Indicazioni convenzionali come si eseguono Classificazione 2

Dettagli

LE PROVE TECNOLOGICHE SUI MATERIALI METALLICI 1

LE PROVE TECNOLOGICHE SUI MATERIALI METALLICI 1 asdf LE PROVE TECNOLOGICHE SUI MATERIALI METALLICI 7 December 2011 Introduzione Le prove tecnologiche vengono eseguite allo scopo di determinare l'attitudine dei materiali a subire determinati processi

Dettagli

ELEMENTI ELASTICI MODULARI ROSTA GAMMA DEI PRODOTTI

ELEMENTI ELASTICI MODULARI ROSTA GAMMA DEI PRODOTTI GAMMA DEI PRODOTTI Tipo DR-S: elementi elastici modulari Rosta in gomma Corpo esterno e tubo interno a sezione quadrata in acciaio. Atti al fissaggio, su uno o entrambi i lati, di leve dotate di un profilato

Dettagli

Effetti del fuoco (incendio) sul calcestruzzo armato

Effetti del fuoco (incendio) sul calcestruzzo armato Effetti del fuoco (incendio) sul calcestruzzo armato Effetti generali dell incendio a) Distribuzione della temperatura nelle strutture. Una distribuzione di temperatura non uniforme con differenze di dilatazione

Dettagli

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi.

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. Generalmente i polimeri non vengono trasformati allo stato puro, ma miscelati con additivi che

Dettagli

INDICE. 1 Introduzione e panoramica. 3 proprietà dei materiali industriali. 2 materiali per applicazioni industriali. e proprietà dei prodotti

INDICE. 1 Introduzione e panoramica. 3 proprietà dei materiali industriali. 2 materiali per applicazioni industriali. e proprietà dei prodotti INDICE Prefazione XI I revisori XII 1 Introduzione e panoramica della produzione 1.1 Che cos è la produzione? 4 1.1.1 La definizione della produzione 4 1.1.2 Industrie manifatturiere e prodotti 4 1.1.3

Dettagli