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1 REGIONE CALABRIA ASSESSORATO AGRICOLTURA Progetto di Valorizzazione delle Produzioni Zootecniche Calabresi Annualità 2014 Soggetti Attuatori: A s s o c i a z i o n e R e g i o n a l e A l l e v a t o r i d e l l a C a l a b r i a Anno 2014

2 Progetto di Valorizzazione delle Produzioni Zootecniche Calabresi Un progetto nato nel 2007 quello definito dai Soci dell Associazione Regionale Allevatori della Calabria., ma in linea con quanto assunto all epoca, come priorità, dallo stesso Ministro pro-tempore del MiPAAF, che ha messo fra i primi punti della Sua agenda quello della Valorizzazione delle Produzioni Made in Italy. La parola d ordine è fare sistema, rafforzare l integrazione lungo le filiere e tra gli organismi che operano nel settore agro-alimentare. Nasce così il Progetto per la Valorizzazione delle Produzioni Zootecniche Calabresi, teso non solo ad integrare l attività istituzionale dei Controlli Funzionali, con quella della Consulenza Tecnica ( SATA ) e con quella del Piano Latte e Carni, ma soprattutto a costruire un rapporto di fiducia tra il settore zootecnico ed il cittadino-consumatore. Infatti il Progetto è in grado di fornire garanzie aggiuntive, in modo univoco, omogeneo ed a costi contenuti a tutte le imprese zootecniche regionali per la certificazione dei processi produttivi per la sicurezza e la valorizzazione degli alimenti di origine animale ( latte, carne, formaggi, salumi ecc.), con azioni atte a favorire la tracciabilità dei prodotti e l etichettatura degli stessi. Etichettatura che riportante una serie di informazioni facoltative dovrà tendere all indicazione dell allevamento di origine ed alle modalità di allevamento adottati ( tipo di stabulazione, razione alimentare ecc. ). Sono, inoltre, state inserire azioni tese ad incentivare l allevamento nelle zone marginali e montane e l allevamento di specie autoctotone e a rischio estinzione (Podolica, suino nero di Calabria, capra nicastrese, aspromontana e rustica di calabria). in piena condivisione con il concetto di allevatori custodi e sentinelle ambientali 2

3 Naturalmente sarà opportuno che quanto esposto possa trovare piena attuazione in una cornice amministrativa che dovrà essere caratterizzata da snellezza, semplificazione e rapidità nell erogazione dei finanziamenti, così per come già richiesto dalle OO.PP.AA. Il programma, presentato dall Associazione Regionale allevatori, è stato redatto in base alle indicazioni operative fornite dal dipartimento Agricoltura e dalle OO.PP.AA.. Per ovviare a quanto si e verificato negli esercizi precedenti sarebbe necessario che l Amministrazione Regionale al momento dell approvazione del progetto esecutivo di attività annuale anticipasse in favore dell A.R.A. il 50% delle risorse previste e successivamente il 70% della restante somma, in fase di rendicontazione del 50% della spesa effettuata. Le modalità di erogazione sopra descritte, se accolte, dovranno riguardare sia il SATA e sia il Piano Qualità. 3

4 S.A.T.A. (Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti) Anno

5 /////////////////////////////////// MODELLO ORGANIZZATIVO 5

6 INDICE 1. Struttura organizzativa 2. Scopo 3. Campo di applicazione 4. Organizzazione generale e ruolo dei soggetti 5. Associazione Regionale Allevatori della Calabria 6. Assemblee Provinciali ed Interprovinciali Allevatori 7. Adesione e compartecipazione finanziaria degli allevatori 8. Tecnici consulenti operanti presso l ARA 9. Iniziative a livello regionale 10. Analisi di laboratorio 11. Allargamento del numero di aziende assistite 12. Modulistica 6

7 1. STRUTTURA ORGANIZZATIVA L organizzazione degli allevatori in Italia è attiva da oltre mezzo secolo con una struttura operativa le cui entità e funzioni principali sono le seguenti: a) Le Associazioni Nazionali degli Allevatori di razze bovine o di specie diverse (ANA) sono organismi di secondo grado che associano ( ARA di primo grado). La loro funzione principale è la tenuta del L.G. e lo svolgimento delle valutazioni genetiche dei riproduttori ai fini della gestione del miglioramento genetico delle razze o specie di loro competenza. A tal fine le ANA gestiscono anche i cosiddetti Centri Genetici che servono per la raccolta e controllo (sia dei requisiti sanitari che zootecnici) di tutti i riproduttori maschi da sottoporre a valutazione genetica. Per le valutazioni genetiche le ANA possono utilizzare sia dati raccolti negli allevamenti sia dati raccolti nei Centri Genetici. I dati di produttività raccolti negli allevamenti (controlli funzionali) sono forniti alle ANA dall AIA, mentre i dati dei controlli riproduttivi e anagrafici sono forniti alle ANA dall ARA. Le ANA raccolgono anche i dati relativi alle valutazioni morfologiche dei riproduttori. Presso le ANA sono attivi gli Uffici Centrali dei Libri Genealogici di competenza che si avvalgono, a fronte di specifica delega, dei rispettivi Uffici dei Libri Genealogici attivi sul territorio. Tali uffici operano secondo le direttive delle Commissioni Tecniche Centrali. Le ANA assemblano i dati produttivi, riproduttivi, anagrafici e morfologici, gestiscono ed implementano il Libro Genealogico. Il Direttore dell ANA è responsabile dell Ufficio Centrale di Libro genealogico. Il Direttore delle ARA è invece responsabile degli i Uffici periferici dello stesso libro genealogico. Si riporta in allegato l elenco delle associazioni che detengono i libri genealogici ed i registri anagrafici ufficialmente riconosciuti (all. 2). b) L Associazione Italiana Allevatori (AIA) è un organismo di secondo grado di cui storicamente sono state socie le APA, le ARA, le ANA. La sua funzione principale è l attività dei controlli funzionali, cioè l elaborazione dei records fenotipici da fornire alle ANA di competenza per il calcolo degli indici genetici. I records fenotipici vengono calcolati utilizzando i dati produttivi e riproduttivi raccolti dagli uffici delle ARA, elaborati secondo le norme ufficiali approvate dall ICAR (International Commitee Animal Recording). Presso l AIA è attivo l Ufficio Centrale dei Controlli della Produttività Animale per i Bovini da Latte, Bufalini, Bovini da Carne, Ovini, Caprini; essi operano secondo le direttive dei rispettivi Comitati Tecnici Centrali. Vengono anche gestiti alcuni Registri Anagrafici e libri genealogici. Con le modifiche statutarie approvate dall Assemblea del 27 giugno 2006 possono aderire all A.I.A. anche altri Enti ed Organismi operanti nell ambito della 7

8 filiera zootecnica con compiti che rientrano nelle finalità istituzionali dell Associazione Italiana Allevatori medesima. c) Le ARA sono organismi di primo grado che associano direttamente gli allevatori presenti sul territorio regionale. La loro funzione principale è la raccolta dei dati produttivi, degli eventi riproduttivi e delle genealogie presso gli allevatori che si associano, nonché il ritorno ai soci delle informazioni. A tal fine presso le ARA sono attivi, rispettivamente, gli uffici Regionali dell Ufficio Centrale dei Controlli, e gli uffici Regionali degli uffici Centrali dei Libri Genealogici delle razze e specie allevate dai soci. I direttori delle ARA sono responsabile degli Uffici Regionali dei citati Uffici Centrali. a) L ARA è stata costituita il 14/4/1976 ed ha ottenuto il riconoscimento dalla Regione Calabria con la Legge n. 54 del 5/5/1990, per lo svolgimento di attività di coordinamento tecnico ed organizzativo delle APA e delle APZoggi OO.PP. - Dal 1 gennaio 2011, a seguito del riordinamento nazionale del Sistema Allevatoriale e delle modifiche statutarie approvate nell Assemblea del 30/11/2009., L ARA Calabria si è trasformata da organismo di II ad organismo di I grado, assumendo direttamente le funzioni ed i compiti delle APA ed AIPA acquisendo la diretta gestione delle attività fino al 2010 ad esse affidate. L ARA non ha fine di lucro ed è socia dell Associazione Italiana Allevatori (di seguito denominata AIA), della quale accetta lo Statuto, nonché le delibere assunte dagli organi sociali in conformità dello Statuto stesso e della legge. L ARA opera nel quadro della politica generale e delle direttive organizzative dell AIA in armonia con la programmazione agricola regionale. L ARA è inoltre socia delle Associazioni Nazionali Allevatori per specie e razze di bestiame e settori di attività (di seguito denominate ANA) alle quali sia interessata in dipendenza della propria attività. L ARA svolge la sua attività in tutto il territorio regionale anche attraverso le Assemblee Provinciali o Interprovinciali Allevatori (di seguito denominate APA) ed i relativi Consigli Direttivi Provinciali. L ARA svolge la sua attività di valorizzazione delle produzioni zootecniche regionali tramite le Organizzazioni Produttori socie e legalmente riconosciute dalla Regione Calabria ed operanti nel territorio regionale. L ARA ha carattere tecnico ed economico e rappresenta, nell ambito delle attività istituzionali dalla stessa svolte, la categoria delle persone e delle imprese titolari di aziende tenutarie di animali da allevamento. Essa si propone di attuare tutte le iniziative che possono utilmente contribuire ad un più rapido miglioramento del bestiame allevato e ad una più efficiente valorizzazione del bestiame stesso e dei prodotti da questo derivati. Per meglio inquadrare gli interessi specifici della produzione zootecnica in quelli più vasti della produzione agricola in generale, l Associazione collabora con la Regione Calabria e con tutti gli Enti e le organizzazioni agricole interessate 8

9 Le Assemblee Provinciali Allevatori sono gli organi territoriali di base, espressioni primarie della partecipazione dei soci all attività dell ARA. Le APA ( Assemblee Provinciali Allevatori ) sono presidi provinciali e rispondono all esigenza di mantenere e garantire le rappresentanze locali, espressione del sistema allevatoriale regionale. Esse costituiscono il luogo di confronto tra gli allevatori della provincia anche in chiave propositiva sulle linee politiche da adottare in seno all Associazione: hanno pertanto funzioni di impulso e proposta agli organi sociali primari dell ARA. Delle APA ( Assemblee Provinciali Allevatori ) fanno parte gli allevatori singoli o a conduzione associata senza distinzione di specie e razze di bestiame allevato o di specializzazioni produttive, associati all ARA, con sede nel territorio della relativa provincia. Le APA( Assemblee Provinciali Allevatori ) ricomprendono il territorio di una o più province limitrofe. Le APA ( Assemblee Provinciali Allevatori ) non possono costituirsi rispetto ad aree la cui estensione territoriale sia inferiore a quella sulla quale, alla data di approvazione del presente Statuto, operano Associazioni Provinciali o Interprovinciali Allevatori dotate di personalità giuridica e socie dell Associazione Italiana Allevatori. I soggetti attuatori del Progetto saranno per il 2014 l ARA e le OO.PP. Regolarmente riconosciute dalla Regione Calabria ed soci dell ARA. ASSOCIAZIONI PRODUTTORI ZOOTECNICI ASSOLAC A.P.O.C.C. A.PRO.ZOO. A.R.S. FATTORIA DELLA PIANA Associazione Latte Calabrese (Cosenza) Associazioni Produttori Ovini Caprini della Calabria(Crotone) Associazione Produttori Zootecnici (Cosenza) Associazione Regionale Suini (Cosenza) Società Cooperativa Latte 9

10 2. SCOPO La strategia del progetto annuale 2014, in piena sintonia con quanto previsto dai Reg. CEE: 178/2002, 852/2004, 853/2004, 854/2004 e 1783/2003 (Rintracciabilità, sicurezza alimentare e benessere animale ) e con il progetto Qualità carni e latte delle OO.PP. socie dell A.R.A., che richiama le seguenti norme: - L.R. 54/90 ; - Decreto del Presidente della Repubblica n 54 del 14/01/1997; - Reg. CE 1760/2000 Etichettatura delle carni bovine; - Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato nel settore agricolo (2000/C Gazzetta ufficiale delle Comunità europee C 28 del 10 febbraio 2000) rettificati in Gazzetta ufficiale delle Comunità europee C/232 del 12/08/2000); - Aiuto di Stato n. 447/2001 Calabria; - Regolamento CE 178/2002 che rende obbligatoria la rintracciabilità per i prodotti alimentari dal 01/01/2005; - Circolare del MIPAF n. 1 del 9/4/ 2003 Etichettatura delle carni bovine; - Decreto Legislativo 23 giugno 2003, n.181 concernente l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari; - L.R. 8 luglio 2002, n Interventi a favore del settore agricolo e agroalimentare; - Reg CE del 2004; - Reg. CE 1698/2005; - Reg. CE 1857/2006; ed in piena condivisione con i concetti di sviluppo sostenibile ed integrato, rappresenta le fondamenta per una pianificazione rinnovata e tesa allo sviluppo zootecnico regionale. L integrazione dei programmi SATA e Piano Qualità a suo tempo progettati dalle Associazioni Allevatori e dalle Organizzazioni dei Produttori, garantirà il consolidamento delle filiere con la possibilità, quindi, di intervenire sulle imprese zootecniche con obiettivi comuni ed assicurerà concrete ricadute: in termini economici per il comparto agro-alimentare regionale, in termini sanitari contribuendo al miglioramento della sanità animale ed in termini di maggiore sicurezza alimentare e qualità certificata per il cittadino-consumatore dei prodotti Made in Calabria. Pertanto, qualsiasi intervento di incremento della competitività aziendale non sarà disgiunto da azioni mirate ad un equa remunerazione del prodotto ed al mantenimento dei requisiti merceologici e organolettici tipici del territorio. Sarà attivata, quindi, un integrazione di filiera a monte e a valle, coniugando il concetto di centralità dell impresa zootecnica. Si procederà, pertanto, con interventi necessari a: - Valorizzare qualità e produzioni zootecniche regionali attraverso azioni mirate e coordinate con il Progetto Qualità Carni e Latte delle OO.PP. socie dell ARA: 10

11 con azioni atte a favorire la tracciabilità dei prodotti e l etichettatura degli stessi, che dovranno però tendere all indicazione dell azienda di origine ed ai metodi di produzione adottati per rispondere ai bisogni di informazione del cittadino consumatore ( etichettatura facoltativa ). con processi di certificazione aziendale ai fini di una maggiore sicurezza nel processo produttivo e nella qualità degli alimenti, per aumentare la competitività delle filiere zootecniche e agro-alimentari anche ai fini del rafforzamento dei marchi di qualità del Made in Calabria - Accrescere gli standards di benessere e di sanità degli animali: Con azioni innovative che possano avviare atteggiamenti virtuosi da parte degli allevatori sia nell ambito delle disposizioni agro-ambientali sia in quelle del benessere animale sia in quelle della gestione dei reflui. Sarà, inoltre, posta particolare attenzione per garantire la pratica dell allevamento nelle zone marginali e montane e l allevamento di specie animali autoctone e a rischio estinzione, in piena condivisione con il concetto di allevatori custodi e sentinelle ambientali, inseriti in un contesto di economia rurale e integrata con il territorio locale. Tali obiettivi saranno perseguiti: - Dall Associazione Regionale Allevatori per tutti i processi di allevamento e di produzione all interno dell allevamento, Momento A - SATA - Per il tramite delle Organizzazioni dei Produttori, per tutti i processi, esterni all allevamento, all interno della filiera e verso il consumatore, Momento B Piano Qualità Carni e Latte La suddivisione dei compiti garantisce l efficienza e l economicità del Progetto integrando in modo ottimale gli interventi atti al raggiungimento degli obiettivi prefissati. ASSOCIAZIONI DEGLI ALLEVATORI (A.R.A. A.I.A ) Le Associazioni Allevatori nel realizzare il progetto hanno inteso integrare l attività istituzionale dei Controlli Funzionali, affidata loro per legge dalla Pubblica Amministrazione, con quella della Consulenza Tecnica Specialistica e con quella del Piano Qualità Carni e Latte delle Organizzazioni dei Produttori, alfine di dare garanzie aggiuntive, in modo univoco, omogeneo e a costi contenuti, a tutte le imprese zootecniche regionali, ai fini della certificazione dei processi produttivi per la sicurezza e valorizzazione degli alimenti di origine animale ( latte, carne, formaggi salumi ecc.). 11

12 Il piano ha carattere annuale, come tale, viene proposto al Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria che lo approva. Lo stesso Dipartimento analizza le eventuali variazioni proposte annualmente nell ambito delle misure ed esprime l approvazione tecnica, sulle proposte di modifica formulate dall ARA. Le misure che dal 1 gennaio 2014 attiverà l Associazione Regionale Allevatori della Calabria riguarderanno in particolare: 1. IGIENE E BENESSERE ANIMALE attivando: a) un Servizio di Consulenza Sanitaria; b) un Servizio di Consulenza Agro-zootecnica. 2. TRACCIABILITA E QUALITA DELLE PRODUZIONI Favorendo tramite l attività dei CC.FF. l adesione degli allevamenti al Progetto Qualità Itallialleva secondo il disciplinare per la rintracciabilità e l autocontrollo nelle aziende iscritte al Sistema Italiano Allevatori, che persegue in sintesi i seguenti obiettivi: - Strutturazione di un sistema di consulenza zootecnica, attraverso l utilizzo dei dati raccolti in allevamento dai controllori e dai tecnici, che accompagni gli imprenditori zootecnici verso elevati standard qualitativi e di sicurezza alimentare. - Valorizzazione aggiuntiva dei processi delle produzioni zootecniche italiane derivanti dal sistema. - Realizzazione di attività sinergiche ( OO.PP.) che permettano il contenimento per le aziende zootecniche dei costi relativi agli adempimenti previsti dalle normative vigenti. Pertanto il sistema allevatori sarà in grado di: - Garantire un servizio costante di rilevazione e acquisizione informatica di tutti i dati identificativi anagrafici, produttivi e riproduttivi che riguardano il bestiame presente nelle imprese agricole; - Effettuare, per le aziende da latte, un prelievo periodico e costante di prodotto per valutarne la qualità dal punto di vista igienico e microbiologico (attività istituzionale dei controlli funzionali e di analisi qualitativa del latte); - Fornire alle aziende produttrici un servizio costante per il controllo e la gestione della fase di produzione e conservazione del latte (servizio controllo mungitrici ed attrezzature per la raccolta e conservazione del latte ); 12

13 - Supportare attraverso il servizio di assistenza tecnica gli allevatori nella gestione completa del processo produttivo dell impresa, in particolare per gli aspetti agronomici-colturali, zootecnici, sanitari strutturali, ambientali ed economici. Tramite: Il Servizio dei Controlli Funzionali ( CC. FF. ); che potrà essere esteso preferibilmente a tutti gli allevamenti che aderiranno al Piano Qualità Carni e Latte delle OO.PP., compatibilmente con le risorse finanziarie dell attività dei CC.FF. e LL.GG., fatte salve le regole di adesione previste dalle vigenti norme dei CC.FF.. I costi relativi a quest ultimo servizio qualora non dovessero trovare copertura finanziaria nel Programma CC.FF. e LL.GG. potranno essere rendicontati all interno del presente Progetto. 3. CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente progetto annuale 2014 si applica a tutte le imprese zootecniche presenti sul territorio calabrese, che volontariamente aderiranno al Progetto, che allevano specie da latte e da carne e che detengono un numero minimo di 5 UBA, e 2,5 per il settore Apistico. Per il settore equino, vista la sua peculiarità, non si terrà conto del numero di UBA. IL PERCORSO DELLA RINTRACCIABILITÀ E SICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI 13

14 4. ORGANIZZAZIONE GENERALE E RUOLO DEI SOGGETTI Soggetto affidatario: ARA Calabria Soggetti attuatori: ARA Calabria per l attuazione del Momento A. Organizzazioni dei Produttori per l attuazione del Momento B Soggetti beneficiari dei servizi: aziende singole e/o associate in regola con le normative di settore. Il coordinamento tecnico-operativo del Progetto di Valorizzazione delle Produzioni Zootecniche Calabresi è affidato all Associazione Regionale Allevatori della Calabria, che si prefigge l obiettivo di realizzare e gestire il Laboratorio Regionale di Analisi Zootecniche, che si pone quale unico Laboratorio per le analisi del Progetto. La gestione tecnico-operativa sul territorio è affidata all ARA ed alle OO.PP. che in ambito Regionale garantiranno il servizio a tutti gli allevatori che avendone i requisiti aderiranno al progetto 5. ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA CALABRIA Sono affidate direttamente all ARA le attività di: 1. Coordinamento tecnico-organizzativo : I Responsabili delle Aree Territoriali coordinano l attuazione del Progetto per l area di competenza assegnata, assumendone la responsabilità. il direttore dell A.R.A. è il responsabile del Progetto, il quale promuove il raccordo organizzativo tra livello regionale e provinciale del servizio avvalendosi per il ( SATA ) della Consulta Tecnico Organizzativa composta dai Responasibili delle Aree Territoriali. 2. Gestione ed elaborazione: informatica dei dati Regionali utili ai fini della rendicontazione tecnico-finanziaria dei due momenti necessari per la valutazione tecnica dell attività svolta. I dati produttivi e riproduttivi elaborati con procedura AIA (CC.FF.) e con altre procedure interne atte all individuazioni di indici gestionali, economici, ecc., che l ARA mette a disposizione degli allevatori e dalla Regione saranno uniformi per tutte le province; utilizzando questo sistema per ogni azienda assistita si ottengono delle schede storico-dinamiche le quali permettono di valutare i risultati conseguiti con l assistenza tecnica e quelli riferiti alle produzioni valorizzate a livello regionale. 3. Rendicontazione economica: Al fine di contabilizzare adeguatamente le spese di carattere amministrativo, l ARA, si impegna a tenere separata la contabilità relativa al Progetto da quella inerente altre attività. 14

15 Rendicontazione tecnica annuale: consistente in un resoconto sull attività svolta nell ambito di ciascun settore e che comprende i seguenti elementi: a. elenco informatizzato dei tecnici consulenti impiegati, recante l indicazione nominativa degli allevamenti oggetto di visita nel corso dell anno, l indicazione del n delle consulenze effettuate da ciascuno e la descrizione delle stesse; b. elenco nominativo delle aziende (comprensivo di indirizzo, partita IVA, iscrizione CCIAA, Codice ASL e n. capi ) che hanno fruito del servizio, suddivisi per provincia e per settore; c. andamento dei parametri produttivi, come da CC. FF., suddivisi per provincia e per settore; d. relazione sull attività di formazione e aggiornamento per tecnici e allevatori; e. relazione sull andamento dell attività relativa avviata al I quadrimestre. Al fine di realizzare le attività di programmazione tecnico-finanziaria, la documentazione tecnica di cui alla lettera b. dovrà pervenire all Assessorato Regionale all Agricoltura entro il 30 novembre. L A.R.A. svolgerà l attività di guida, controllo e monitoraggio territoriale sull attuazione del Progetto con l obiettivo di favorirne una efficiente applicazione su tutto il territorio, utilizzando allo scopo l elaborazione dei dati, le verifiche ispettive, i sopralluoghi aziendali e l utilizzo di professionalità di particolare valenza all interno del sistema. Di tale attività si servirà la Consulta Tecnica SATA per la risoluzione di eventuali incongruenze emerse nello svolgimento e applicazione del Progetto. 7. ADESIONE E COMPARTECIPAZIONE FINANZIARIA DEGLI ALLEVATORI L adesione delle aziende al Progetto è volontaria e viene formalizzata tramite sottoscrizione di una scheda che riporta i dati anagrafici dell azienda, il tipo di intervento previsto e la relativa quota di compartecipazione finanziaria, secondo le specifiche previste nei moduli organizzativi di settore e con la evidenziazione delle UBA aziendali. Gli allevatori aderenti al Progetto, per beneficiare dei singoli servizi dovranno essere in regola con le normative sanitarie (codice Asl, anagrafe bestiame, ecc.); con le normative di settore (Quote latte, ecc.); con le normative d impresa (P. IVA, iscrizione CCIAA, ecc.). L A. R. A. comunicherà, entro 60 giorni dall avvio del programma, all allevatore l esclusione dal Progetto per tutti coloro non in possesso dei requisiti richiesti. 15

16 8. TECNICI CONSULENTI : I tecnici consulenti: Zootecnici Veterinari - ecc.., svolgono le attività definite negli specifici programmi di assistenza secondo uno schema di impiego definito dall ARA sulla base delle indicazioni contenute nei Moduli organizzativi di settore. Nel caso in cui dovessero necessitare ulteriori figure di tecnici sarà data priorità a tecnici, in possesso di laurea specifica nel settore, che hanno positivamente superato i corsi di formazione organizzati dall ARA. I parametri di impiego dei tecnici consulenti, i relativi costi e la quota di partecipazione a carico degli allevatori sono specificati nei Moduli organizzativi di settore. 9. SERVIZI E ATTIVITA: Attività: - Coordinamento - Promozione, Divulgazione e Informazione e ricerca ; - Qualificazione, riqualificazione ed aggiornamento del personale tecnico; - Acquisto attrezzature specialistiche, libri, riviste, collegamento con banche dati, altro materiale didattico e scientifico; - Acquisto / ammortamento di attrezzature specifiche e necessarie all attività dei tecnici; - Autocontrollo.. L importo totale destinato a queste iniziative è di ,00 16

17 10. ANALISI DI LABORATORIO Sono previste analisi, su campioni prelevati dai tecnici S.A.T.A, di foraggi, mangimi, acqua, latte, terreni, materiale biologico e reflui. SuI costa di ogni analisi e stabilita una quota di compartecipazione fmanziaria degli allevatori pari al 10 %. La spesa ammissibile relativa al costa delle analisi distinta per singola specie e di seguito riportata: Matrice Determinazioni Costo per campione Protocollo calcolo unità foraggere latte bovini: Umidità /s.s, fibre grezze, proteine grezze, sostanze 150,00 grasse, ADF,NDF, ADL, amido, ceneri ,00 Analisi NIR ( Protocollo calcolo unità foraggere) ,00 cadauna Aflatossina B 1, Zearalenone, Vomitossina Foraggi, mangimi, insilati e materie prime Foraggi, mangimi e cereali Latte qualità Acqua secondo Cartellino: Umidità/sostanza secca, fibre grezze, proteine grezze, sostanze grasse grezze, ceneri Analisi NIR ( Protocollo cartellino) Aflatossina B 1, Zearalenone, Vomitossina, Aflatossine Totali. Analisi batteriologica (coliformi totali e E.-coli) Durezza totale, ph, azoto ammoniacale, nitrico e nitroso, cloruri, ferro, solfati. (Acqua di abbeverata bestiame) Conducibilità Grasso, proteine, lattosio, cellule somatiche, urea, crioscopia, carica batterica totale Ricerca sostanze inibenti Aflatossina M 1 60, , ,00 cadauna 30, , ,00 3, , ,00 Specie Animale Bovini latte Bufali Ovi-caprini latte Bovini Carne, Ovini,Caprini, Equini,Suini, Conigli. Tutte Bovini latte, Bufali Ovi-caprini latte. Materiale biologico Ricerca sierologica, batteriologica, microbiologica, micotica, e virologica Esame parassitologico delle feci. Acque Reflue Azoto ammoniacale, nitrico e totale, fosforo, potassio, rame e zinco Analisi chimica terreni agricoli Terreno Analisi chimica terreni agricoli completa Terreni agricoli con metalli pesanti 25,82 cadauna Tutte ,00 80,00 Tutte 65, , ,00 Tutte N. B. : Per il costo di una singola determinazione e per eventuali determinazioni omesse nello schema sopraccitato si fa riferimento ai listino prezzi analisi, al netto d IVA, dell ARA della Lombardia, dell IZO del Mezzogiorno sede di Portici e dell IZO Lombardia/Emilia sede di Brescia. 17

18 Al fine di supportare il lavoro dei tecnici con analisi sempre più mirate ed imprescindibili per una corretta consulenza, a condizione del totale rispetto del plafond assegnato, la responsabilità della richiesta analisi ricadrà sul tecnico per gli aspetti legati alla consulenza e sui Capi Area per il rispetto dei limiti di spesa assegnati. Dette analisi saranno effettuate c/o i laboratori delle APA calabresi e, laddove non possibile, c/o laboratori privati appositamente convenzionati dall ARA ad oggi ARA della Lombardia, IZO del Mezzogiorno sede di Portici e IZO Lombardia/Emilia sede di Brescia. 11. MODULISTICA Tutta la modulistica e la documentazione inerente il Servizio deve riportare l intestazione del Progetto (Progetto di Valorizzazione delle Produzioni Zootecniche Calabresi) - per come previsto dal disciplinare redatto dall AIA - ARA Calabria. Per tutte le comunicazioni con gli allevatori, con l Amministrazione Regionale, con Enti pubblici e privati nonché per quelle interne relative allo svolgimento di attività connesse al programma, dovrà essere utilizzata l intestazione del Progetto (Progetto di Valorizzazione delle Produzioni Zootecniche Calabresi)- per come previsto dal disciplinare redatto dall AIA - ARA Calabria. Tutto il materiale informativo, didattico e di aggiornamento utilizzato e/o prodotto nell ambito delle attività previste dal Progetto, comprese relazioni, note tecniche, rapporti, ecc.. dovrà riportare l intestazione S.A.T.A.-ARA Calabria Progetto di Valorizzazione delle Produzioni Zootecniche Calabresi, con relativi loghi compreso quello della Regione Calabria. 12. MISURE D AIUTO La sintesi del lavoro svolto nella fase preliminare di progettazione ha condotto a definire le connesse voci di spesa ammissibili e le relative intensità di aiuto. (Vedi allegato prospetto finanziario). Nell ambito delle stesse si può prevedere di imputare alle spese generali relative al Progetto, fino al 5% delle risorse previste per la sua realizzazione da parte dei singoli attuatori. E compatibile con i principi d attuazione del piano, lo spostamento del 10% della dotazione finanziaria da una misura all altra, sia globalmente, sia separatamente nell ambito delle attività annuali previste nelle misure attivate dai singoli soggetti attuatori. Eventuali economie realizzate nell esercizio da parte di ciascuna organizzazione saranno ridistribuite a beneficio di quegli organismi che hanno realizzato una maggiore spesa rispetto a quanto preventivato ed autorizzato; diversamente tali economie serviranno per finanziare il Progetto dell anno successivo e/o eventuali Progetti innovativi. 18

19 MODULO ORGANIZZATIVO DEI SETTORI DI SPECIE: Bovini Latte - Bovini Carne Ovicaprini Latte - Ovicaprini Carne Suini - Avi-Cunicolo - Equini. 19

20 INDICE 1. Servizi 2. Modello operativo e compartecipazione finanziaria 3. Formule di assistenza 4. Modulistica 5. Adesione 6. Scheda dei dati gestionali e delle visite aziendali 7. Analisi di laboratorio 8. Compensazione finanziaria tra le attività 9. Riepilogo finanziario 20

21 1. SERVIZI IGIENE E BENESSERE ANIMALE Al fine di poter garantire la corretta applicazione del Reg. CEE 1783/2003 relativo all Igiene e Benessere animale le misure messe in atto con il seguente Progetto riguarderanno: 1. una corretta gestione ambientale dei ricoveri ed un costante monitoraggio sanitario (supportato da analisi di laboratorio) atto ad evitare insorgenze di lesioni e malattie. 2. una corretta dieta alimentare in quantità, qualità e composizione (supportata da analisi di laboratorio). Quanto sopra sarà perseguito attraverso: a) un servizio di consulenza sanitaria affidato a Veterinari di provata professionalità che forniranno agli allevamenti le seguenti consulenze: - consulenza sugli aspetti igienico sanitari sull allevamento, ginecologici, metabolici, infettivo parassitari; - consulenza sulla prevenzione della mortalità neo e postnatale e relativi interventi; - consulenza sulla prevenzione e profilassi delle malattie infettive; - consulenza sulla gestione aziendale, relativamente agli aspetti igienici, sanitari e riproduttivi, anche attraverso la valutazione e discussione dei dati in collaborazione con lo zootecnico. - consulenza sul pacchetto igiene (Reg. CEE /2004); - favorire negli allevamenti l incremento di soggetti selezionati da destinare alla produzione di carni (linea vacca/vitello); - consulenza sugli interventi per la eradicazione delle malattie infettive e diffusive; - pianificazione degli interventi di profilassi specifici per: malattie abortive, parassitarie, ambientali, neonatali e da svezzamento; - programmazione dei parti con varie metodiche; - valutazione riproduttori maschi adibiti alla monta naturale; - consulenza sul corretto impiego dei farmaci; b) un servizio di consulenza Agrozootecnica affidata a personale qualificato e di provata esperienza già operante con le Associazioni Allevatori; nel caso di nuove unità lavorative, le stesse, dovranno essere in possesso di Laurea specifica per il settore e forniranno le seguenti consulenze: 21

22 - consulenza sulla correttezza delle operazioni connesse con l alimentazione, la raccolta, la conservazione dei foraggi e relativi interventi; - consulenza agronomica con particolare riferimento all applicazione del Decreto Legislativo n. 258 del 18 Agosto 2000 in tema di reflui in agricoltura; - consulenza sulla gestione aziendale anche attraverso la valutazione e discussione degli elaborati di sintesi dei dati produttivi e riproduttivi aziendali; - consulenza sui programmi di selezione genetica del bestiame ; - consulenza sulla gestione dell anagrafe bestiame; - consulenza sulla funzionalità delle strutture aziendali e sulle diverse alternative tecnologiche, con particolare riferimento al dimensionamento delle strutture ed al risparmio energetico; - tutelare gli allevamenti di razze e di popolazioni autoctone. 1.a. SERVIZIO TRACCIABILITA E QUALITA DELLE PRODUZIONI Agli allevamenti che operano sul territorio regionale e che aderiscono al progetto, le Associazioni, per come già avviene a livello nazionale per gli allevamenti iscritti ai CCFF e LLGG, assicureranno i Controlli Funzionali. Il servizio sarà affidato a controllori zootecnici e/o agrozootecnici in possesso di idonea abilitazione che garantirà la raccolta dati sui singoli animali e relativi a: a) identificazione univoca dell'animale e dell'allevamento in cui viene controllato; b) misure relative a performance produttive o riproduttive (Kg. latte, kg. peso, quantità di alimenti ingeriti, numero inseminazioni per fecondazione, numero di lattazioni, numero di mungiture, ecc.); c) misure analitiche effettuate su matrici biologiche dell'animale (% grasso, % proteina, numero di cellule somatiche, contenuto di urea del latte, % caseina, % lattosio, ecc. ); d) date relative ad eventi produttivi o riproduttivi (data di nascita, data parto, data inseminazione, data fecondazione, data controllo, ecc..); e) indicazione di presenza assenza o misure relative a stati fisiologici produttivi o riproduttivi e/o a stati patologici (incidenza di particolari malattie, lattazione/asciutta, dismetabolie, body condition score, gravida/vuota, ecc. ); f) combinazione delle misure, date e indicazioni relative ai punti precedenti. Per raccolta si intende l'effettuazione in allevamento e/o in laboratorio delle misure e dei rilevamenti descritti ai punti a), b), c), d), la loro trascrizione su documento cartaceo e/o la loro digitazione su supporto informatico. 22

23 Ai fini del contenimento della spesa risulta urgente considerare, nell'ambito dei controlli funzionali, la raccolta solo dei dati che trovano un espresso utilizzo nella gestione del Libro Genealogico o nell'elaborazione degli indici genetici. Per informatizzazione si intende l'eventuale uso delle procedure informatiche ufficiali utilizzate in allevamento, dal controllore presso gli uffici provinciali e presso l'ufficio centrale. Per elaborazione si intende l'applicazione dei metodi approvati per produrre i dati CF a partire dalle misure, dalle date, dalle indicazioni e dalle combinazioni descritte ai punti b), c), d), e). Partendo da tali presupposti operativi è stato sviluppato un modello di rintracciabilità che utilizza le attività già svolte istituzionalmente dal Sistema Allevatori. Al fine di rispondere agli obiettivi delineati nello scopo, ovvero al rispetto dei requisiti per la rintracciabilità e all applicazione di un sistema che includa il controllo igienico-sanitario, è stato sviluppato un modello per impostare un piano di autocontrollo conformemente a quanto previsto dalle normative vigenti che integrano la tracciabilità di cui sopra, come da disciplinare AIA allegato. 2. MODELLO OPERATIVO E COMPARTECIPAZIONE FINANZIARIA Viene individuato un sistema di riferimento per quantificare i servizi offerti e stabilire le quote di compartecipazione della Regione e degli allevatori basato sul raggruppamento delle aziende distinto per area geografica (pianura e montagna 700 m.s.l.m.), per classe di consistenza e per tipologia di allevamento, con particolare attenzione agli allevamenti di animali di razze e popolazioni autoctone, iscritti ai LL.GG. o ai Registri Anagrafici, secondo la seguente tabella: ZONE DI MONTAGNA (Az. con centro aziendale sito al di sopra dei 700 m s.l.m.) ALTRE ZONE Allevamenti in genere Allevamenti razze e popolazioni autoctone Allevamenti in genere Allevamenti razze e popolazioni autoctone CONTRIBUTO ALLEVATORE CONTRIBUTO REGIONE 10% 5% 15% 10% 90% 95% 85% 90% 23

24 3. FORMULA DI ASSISTENZA Che comprende l utilizzo del veterinario e/o dello zootecnico con un numero di visite minime per classi di consistenza riportate nelle relative tabelle particolarmente dedicate alla individuazione e perseguimento degli obiettivi di volta in volta prioritari per il raggiungimento dell'ottimizzazione dell'efficienza aziendale. 4. MODULISTICA La modulistica adottata per il servizio per il miglioramento degli aspetti igienici, sanitari e riproduttivi comprende: a) Schede gestione riproduttiva dell'allevamento. Su queste vengono registrati ed evidenziati gli eventi riproduttivi dell intera mandria. b) Schede ginecologiche. Queste sono necessarie alla gestione delle bovine da sottoporre alla diagnosi ginecologica, del post-parto alla fecondazione successiva e vengono utilizzate per registrare le patologie della sfera genitale. c) Schede situazione riproduttiva. Riporta il quadro riepilogativo della situazione riproduttiva dell'allevamento. 5. ADESIONE L'adesione è volontaria e viene formalizzata mediante una scheda. Si considera rinnovata di anno in anno salvo disdetta scritta entro 3 mesi dal termine. BOVINI DA LATTE AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >120 Consulenza zootecnica N. Visite gestione aziendale e qualità del prodotto AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >120 Consulenza veterinaria N. Visite miglioramento degli aspetti igienici, sanitari e riproduttivi. 24

25 AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >120 N. Visite S.C.M. * *di cui una effettuata con lactocorder; per tale servizio è previsto un costo a visita pari ad 60,00 6. SCHEDA DEI DATI GESTIONALI E DELLE VISITE AZIENDALI Nella scheda dei dati gestionali sono rilevati con periodicità mensile: - le consistenze del patrimonio aziendale disaggregato per età e sesso; - i dati degli eventi riproduttivi; - i dati produttivi, qualitativi e quantitativi. Le schede delle visite aziendali sono differenziate tra zootecnico e veterinario. Nella scheda dello zootecnico sono rilevate: - il tipo di consulenza sulla qualità della produzione attraverso la verifica dei risultati analitici; - il tipo di consulenza sulla alimentazione, la raccolta e la conservazione dei foraggi; - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale; - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio; Nella scheda del veterinario sono rilevate: - il tipo e la frequenza delle patologie sulle bovine e sul giovane bestiame con il relativo trattamento proposto; - il tipo di consulenza sugli aspetti igienico-sanitari; - il tipo di consulenza ginecologica; - il tipo di consulenza sull impiego dei farmaci; - il tipo di consulenza su aspetti infettivo-parassitari; - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale; - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio. Le schede rilevate sono elaborate per ottenere i seguenti risultati: 25

26 - Prospetto periodico (di norma trimestrale e annuale) per ciascuna azienda. Esso sintetizza i dati gestionali rilevati nel periodo ed i contenuti delle consulenze zootecniche e veterinarie ricevute nel corso dello stesso periodo. Inoltre contiene la elaborazione dei principali indici gestionali riferiti agli eventi del periodo. E utilizzato sia dall azienda che dai tecnici per migliorare l efficacia dell attività. - Prospetti periodici (di norma trimestrali) per ciascuna APA e per l ARA. Essi sono finalizzati a monitorare costantemente l evoluzione del sistema zootecnico regionale e l attuazione del SATA. BOVINI DA CARNE AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >90 Consulenza zootecnica N. Visite gestione aziendale e qualità del prodotto AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >90 Consulenza veterinaria N. Visite miglioramento degli aspetti igienici, sanitari e riproduttivi. 6.a. SCHEDA DEI DATI GESTIONALI E DELLE VISITE AZIENDALI Nella scheda dei dati gestionali sono rilevati con periodicità mensile: - le consistenze del patrimonio aziendale disaggregato per età e sesso; - i dati degli eventi riproduttivi; - la mortalità neonatale; - i dati relativi all inizio della fase di ingrasso; - i dati relativi alle caratteristiche dei capi venduti. Le schede delle visite aziendali sono differenziate tra zootecnico e veterinario. Nella scheda dello zootecnico sono rilevate: - il tipo di consulenza sulla qualità della produzione - il tipo di consulenza sulla alimentazione, la raccolta e la conservazione dei foraggi - il tipo di consulenza agronomica 26

27 - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio Nella scheda del veterinario sono rilevate: - il tipo e la frequenza delle patologie sulle bovine e sul giovane bestiame con il relativo trattamento proposto - il tipo di consulenza sugli aspetti igienico-sanitari - il tipo di consulenza ginecologica - il tipo di consulenza sull impiego dei farmaci - il tipo di consulenza su aspetti infettivo-parassitari - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio Le schede rilevate sono elaborate per ottenere i seguenti risultati: - Prospetto periodico (di norma trimestrale e annuale) per ciascuna azienda. Esso sintetizza i dati gestionali rilevati nel periodo ed i contenuti delle consulenze zootecniche e veterinarie ricevute nel corso dello stesso periodo. Inoltre contiene la elaborazione dei principali indici gestionali riferiti agli eventi del periodo. E utilizzato sia dall azienda che dai tecnici per migliorare l efficacia dell attività. - Prospetti periodici (di norma trimestrali) per ciascuna APA e per l ARA. Essi sono finalizzati a monitorare costantemente l evoluzione del sistema zootecnico regionale e l attuazione del SATA. OVINI DA LATTE AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >90 Consulenza zootecnica N. Visite gestione aziendale e qualità del prodotto AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >90 Consulenza veterinaria N. Visite miglioramento degli aspetti igienici, sanitari e riproduttivi. 27

28 AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >90 N. Visite S.C.M. * *di cui una effettuata con lactocorder; per tale servizio è previsto un costo a visita pari ad 60,00 OVINI DA CARNE AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA > 90 Consulenza veterinaria N. Visite miglioramento degli aspetti igienici, sanitari e riproduttivi. AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA > 90 Consulenza zootecnica N. Visite gestione aziendale e qualità del prodotto b. SCHEDA DEI DATI GESTIONALI E DELLE VISITE AZIENDALI Nella scheda dei dati gestionali sono rilevati con periodicità mensile: - le consistenze del patrimonio aziendale disaggregato per età e sesso; - i dati degli eventi riproduttivi; - i dati sulla produzione. Le schede delle visite aziendali sono differenziate tra zootecnico e veterinario. Nella scheda dello zootecnico sono rilevate: - la carica batterica del latte prodotto; - il tipo di consulenza sulla qualità della produzione; - il tipo di consulenza sulla alimentazione; - il tipo di consulenza agronomica; - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale; - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA 28

29 - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio. Nella scheda del veterinario sono rilevate: - il tipo e la frequenza delle patologie per gli aspetti igienico-sanitari con il relativo trattamento proposto; - il tipo e la frequenza delle patologie per gli aspetti metabolici con il relativo trattamento proposto; - il tipo e la frequenza delle patologie per gli aspetti infettivo-parassitari con il relativo trattamento proposto; - il tipo di consulenza sugli aspetti riproduttivi; - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale; - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio. Le schede rilevate sono elaborate per ottenere i seguenti risultati: - Prospetto periodico (di norma trimestrale e annuale) per ciascuna azienda. Esso sintetizza i dati gestionali rilevati nel periodo ed i contenuti delle consulenze zootecniche e veterinarie ricevute nel corso dello stesso periodo. Inoltre contiene la elaborazione dei principali indici gestionali riferiti agli eventi del periodo. E utilizzato sia dall azienda che dai tecnici per migliorare l efficacia dell attività. - Prospetti periodici (di norma trimestrali) per ciascuna APA e per l ARA. Essi sono finalizzati a monitorare costantemente l evoluzione del sistema zootecnico regionale e l attuazione del SATA. SUINI AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >120 Consulenza zootecnica N. Visite gestione aziendale e qualità del prodotto AZIENDE NUMERO MINIMO DI VISITE PER CLASSI DI CONSISTENZA N. UBA >120 Consulenza veterinaria N. Visite miglioramento degli aspetti igienici, sanitari e riproduttivi. 29

30 6.c. SCHEDA DEI DATI GESTIONALI E DELLE VISITE AZIENDALI: Nella scheda dei dati gestionali sono rilevati con periodicità mensile: - le consistenze del patrimonio aziendale disaggregato per età e sesso; - i dati degli eventi riproduttivi. Le schede delle visite aziendali sono differenziate tra zootecnico e veterinario. Nella scheda dello zootecnico sono rilevate: - il tipo di consulenza sulla qualità della produzione; - il tipo di consulenza sull alimentazione; - il tipo di consulenza agronomica; - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale; - il tipo di consulenza sulle tecnologie delle costruzioni; - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio. Nella scheda del veterinario sono rilevate: - il tipo e la frequenza delle patologie dei ripoduttori con il relativo trattamento proposto; - il tipo e la frequenza delle patologie dei suini all ingrasso con il relativo trattamento proposto; - il tipo di consulenza sugli aspetti igienico-sanitari; - il tipo di consulenza sull impiego di farmaci; - il tipo di consulenza sul materiale seminale; - il tipo di consulenza su aspetti infettivo-parassitari; - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale; - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA; - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio. Le schede rilevate sono elaborate per ottenere i seguenti risultati: Prospetto periodico (di norma trimestrale e annuale) per ciascuna azienda. Esso sintetizza i dati gestionali, individuati all inizio dell anno dall APA, e rilevati nel periodo ed i contenuti delle consulenze zootecniche e veterinarie ricevute nel corso dello stesso periodo. Inoltre contiene la elaborazione dei principali indici gestionali riferiti agli eventi del periodo. E utilizzato sia dall azienda che dai tecnici per migliorare l efficacia dell attività. 30

31 - Prospetti periodici (di norma trimestrali) per ciascuna APA e per l ARA. Essi sono finalizzati a monitorare costantemente l evoluzione del sistema zootecnico regionale e l attuazione del SATA. AVI-CUNICOLI AZIENDE Consulenza zootecnica e/o veterinaria N. Visite gestione aziendale e qualità del prodotto. N. VISITE 6 6.d. SCHEDA DEI DATI GESTIONALI E DELLE VISITE AZIENDALI Nella scheda dei dati gestionali sono rilevati mensilmente: - le consistenze del patrimonio aziendale disaggregato per età e sesso; - i dati degli eventi riproduttivi; - i dati sulla produzione. Nella scheda del veterinario e/o zootecnico sono rilevate: - il tipo e la frequenza delle patologie riscontrate con il relativo trattamento proposto; - il tipo di consulenza sugli aspetti riproduttivi; - il tipo di consulenza sulla gestione aziendale; - i dati riferiti ai CC.FF per specie e razze ed i dati per gli indici gestionali SATA - il prelievo dei campioni per le analisi di laboratorio. Le schede rilevate sono elaborate per ottenere i seguenti risultati: - Prospetto periodico (di norma trimestrale e annuale) per ciascuna azienda. Esso sintetizza i dati gestionali rilevati nel periodo ed i contenuti delle consulenze zootecniche e veterinarie ricevute nel corso dello stesso periodo. Inoltre contiene la elaborazione dei principali indici gestionali riferiti agli eventi del periodo. E utilizzato sia dall azienda che dai tecnici per migliorare l efficacia della propria consulenza. - Prospetti periodici (di norma trimestrali) per ciascuna APA e per l ARA. Essi sono finalizzati a monitorare costantemente l evoluzione del sistema zootecnico regionale e l attuazione del SATA. 31

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