Selezione e miglioramento genetico in zootecnia Statistiche nazionali e regionali (anno 2017)
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- Marilena Testa
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1 Selezione e miglioramento genetico in zootecnia Statistiche nazionali e regionali (anno 2017) A livello nazionale, particolare rilevanza assume il settore dei bovini da latte, che è arrivato a coinvolgere oltre il 60% degli allevamenti (16.625) ed il 75% dei capi ( ), nel quale prosegue il miglioramento dei volumi prodotti/capo ma anche della qualità organolettica e merceologica del prodotto. Anche nell anno in esame l attività ha evidenziato una sostanziale stabilità dei capi a fronte di una leggera diminuzione degli allevamenti iscritti, con una ripresa dell aumento dell effetto concentrazione dei nuclei produttivi (media superiore alle 82 vacche/allevamento). Le aziende di bovini da latte sotto controllo hanno realizzato circa l 80% del latte prodotto a livello nazionale, con una produzione media annua di Kg/capo, di elevata qualità, misurabile in termini di contenuto in grasso e proteine, che hanno rispettivamente raggiunto il 3,76% e il 3,36%. Annualmente vengono effettuate oltre 8,4 milioni di analisi sul latte munto da ciascun capo sottoposto ai controlli sulla produttività (oltre il 10% in Piemonte); sommate ai campionamenti eseguiti negli allevamenti delle altre specie lattifere, nei laboratori delle ARA si raggiungono complessivamente circa 9 milioni di analisi reali/anno. Per i parametri oggetto di controllo i laboratori della rete (13), coordinati dall Ufficio Centrale AIA, sono accreditati tramite Accredia; l uniformità delle analisi è verificata dal Laboratorio Standard AIA attraverso prove comparative interlaboratorio. Anche se con consistenze inferiori rispetto a quelle del comparto bovini da latte, il numero di capi e di aziende vocate alla produzione di carne e sottoposte ai controlli ha registrato una lieve diminuizione (oltre capi con una presenza media di 28,4 soggetti/azienda). Al momento il sistema controlla oltre il 50% delle vacche nutrici e circa il 70% delle vacche da latte macellate. Per la specie bufalina si osserva una leggera riduzione sia nel numero dei capi che del numero di allevamenti; situazione analoga si presenta complessivamente per il comparto ovicaprino con, in dettaglio, incrementi nelle consistenze per il settore caprino, compensati da una flessione nelle specie ovine (latte e carne). Sul sito web dell AIA viene annualmente pubblicato, in un apposita sezione, il Bollettino delle produzioni di latte, suddiviso fra le diverse specie e razze (bovine, bufalina, caprine, ovine) ed in distinte sezioni descrittive, statistiche e di dettaglio degli allevamenti (bollettino, statistiche ufficiali, note introduttive). I dati rappresentano il risultato dell attività dei Controlli Funzionali su tutto il territorio nazionale, punto di riferimento per l impostazione del miglioramento genetico del bestiame allevato: oltre alle produzioni medie (volumi e parametri qualitativi) per singola azienda, è possibile visualizzare numerosi dati statistici, produttivi e gestionali (età parto, distribuzione delle nascite, mungitura,.) suddivisi per razza, regione, provincia. In Piemonte si conferma la rilevanza del settore bovino da latte, sia per l incidenza degli allevamenti controllati che per il numero dei capi, con una consistenza media di vacche/azienda (poco inferiore alle 100 unità) superiore al dato nazionale. Prossimo ai livelli nazionali è anche il dato relativo alla produzione media/capo (9.194 Kg) ed al contenuto in grasso (3,76%) e proteina (3,38%) del latte, oltre che quello dell incidenza della produzione delle aziende sotto controllo rispetto al volume complessivo munto sul territorio regionale.
2 Particolare importanza assume nella nostra Regione l attività di selezione e miglioramento genetico svolto nel comparto bovino da carne, con più di bovini e allevamenti, quasi esclusivamente di razza Piemontese. Il percorso di selezione e miglioramento genetico - efficiente rilevazione dei dati ed elaborazione degli stessi, programma selettivo costantemente aggiornato sugli obiettivi e sugli indici, introduzione della selezione genomica per la valutazione dei riproduttori, attività del Centro Tori - messo in atto del sistema allevatoriale (ARA e ANABORAPI) ha permesso alla razza, unica fra quelle autoctone nazionali, di mantenere una popolazione di tutto rispetto e di essere (oltre che profondamente collegata al territorio) sempre più apprezzata in Italia ed all estero. L attuale situazione deriva anche da altre iniziative di importanza strategica per l attività delle aziende messe in atto negli anni, quali: attenzione alla qualità del prodotto, certificazione della carne, filiere di commercializzazione gestite dagli allevatori, accesso a nuovi mercati. In Italia, la razza Piemontese è una delle principali per consistenza fra quelle iscritte ai Libri genealogici, seconda solo dalla Frisona, precedendo altre importanti razze cosmopolite (es Bruna, Pezzata Rossa) e rappresentando quasi il 50% del numero dei capi da carne. Il numero dei capi e degli allevamenti è costantemente cresciuto negli anni, realizzando un + 30% nel corso dell ultimo decennio. La consistenza media degli allevamenti 35 vacche/azienda è quasi doppia rispetto alle altre principali razze bovine da carne autoctone italiane (Chianina, Marchigiana, ). Circa l 80% dei capi e degli allevamenti che partecipano agli interventi di selezione e miglioramento genetico è localizzata nelle province di Cuneo (rispettivamente con il 54% di capi ed il 47% delle aziende) e Torino (30% degli animali e delle aziende); in netta prevalenza è la consistenza della specie bovina, sia per le razze da latte (41% dei capi e 20% degli allevamenti) che, soprattutto, nel settore della carne (con quasi il 50% dei capi ed oltre il 68% delle aziende). Per maggiori dettagli si rimanda ai seguenti allegati al presente documento: all.1) Bovini latte: produzioni medie capo ad anno per Regione (anno 2017) all.2) Bovini latte: produzioni medie capo ad anno in Piemonte (anno 2017) Bovini latte: produzioni medie capo ad anno per razza in Piemonte (anno 2017) all.3) CCFF LLGG: consistenza capi ed aziende Piemonte ed Italia, principali specie (anno 2018) all.4) CCFF LLGG: consistenze capi ed aziende Piemonte, dettaglio Provincia (anno 2018)
3 Allegato 1 BOVINI LATTE : Produzioni medie capo ad anno per Regione (anno 2017) REGIONI CAPI CONTR N.ALLEV. LATTE Kg. GRASSO % PROTEINE % VALLE D' AOSTA ,47 3,30 PIEMONTE ,76 3,38 LIGURIA ,80 3,44 LOMBARDIA ,76 3,34 TRENTINO A. A ,00 3,46 FRIULI ,88 3,37 VENETO ,74 3,38 EMILIA ,66 3,34 TOSCANA ,83 3,36 UMBRIA ,59 3,31 MARCHE ,68 3,34 LAZIO ,74 3,30 ABRUZZI ,74 3,30 MOLISE ,71 3,34 CAMPANIA ,80 3,35 PUGLIA ,79 3,44 BASILICATA ,80 3,35 CALABRIA ,76 3,38 SARDEGNA ,88 3,35 SICILIA ,64 3,26 TUTTE ,76 3,36
4 Allegato 2 BOVINI LATTE : Produzioni medie capo ad anno Piemonte (anno 2017) PROVINCE CAPI CONTR N.ALLEV. LATTE Kg. GRASSO % PROTEINE % ALESSANDRIA ,69 3,36 ASTI ,74 3,44 CUNEO ,74 3,38 NOVARA - VCO ,85 3,39 TORINO ,8 3,38 VERCELLI - BIELLA ,59 3,33 PIEMONTE ,76 3,38 BOVINI LATTE: Produzioni medie capo ad anno per razza* in Piemonte (anno 2017) RAZZA CAPI CONTR N.ALLEV. LATTE Kg. GRASSO % PROTEINE % BRUNA ,05 3,64 FRISONA ITA ,76 3,37 VALDOSTANA P. R ,47 3,30 PIEMONTESE ,49 3,44 OROPA P.R ,60 3,36 VALDOSTANA P.N ,34 3,28 JERSEY ,82 3,94 PEZZATA ROSSA ,73 3,46 GRIGIO ALPINA ,46 3,20 ANGLER ,39 3,45 PUSTERTALER ,48 3,27 * principali razze allevate
5 Allegato 3 CCFF LLGG consistenze capi ed aziende* Piemonte ed Italia (anno 2018) BOVINI LATTE BUFALINI BOVINI CARNE CAPRINI OVINI LATTE OVINI CARNE Regione Provincia Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Capi Aziende Piemonte CN Piemonte TO Piemonte NO- VCO Piemonte VC-BI Piemonte AL Piemonte AT Piemonte TOTALI ITALIA TOTALI * principali specie ed indirizzi produttivi
6 Allegato 4 CCFF LLGG: consistenze capi ed aziende Piemonte (anno 2018) anno 2018 Regione Provincia Capi Aziende % capi % aziende Piemonte CN ,6% 47,0% Piemonte TO ,4% 29,9% Piemonte NO- VCO ,5% 5,7% Piemonte VC-BI ,0% 6,7% Piemonte AL ,0% 4,2% Piemonte AT ,6% 6,5% Piemonte TOTALI ,0% 100,0%
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