ALLEGATO A. Riordino del sistema toscano ECM e indirizzi per la formazione continua a supporto del PSR Premessa pag.

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1 ALLEGATO A Riordino del sistema toscano ECM e indirizzi per la formazione continua a supporto del PSR Indice 1. Premessa pag La formazione continua a supporto del PSR pag I soggetti del sistema pag Atti del sistema formazione pag Anagrafe/Dossier Formativi pag L Osservatorio regionale sulla qualità della formazione pag Il sistema di accreditamento pag Accreditamento dei provider pag

2 1. Premessa Dall avvio del sistema nazionale ECM e dell accreditamento degli eventi formativi regionali (2002), il panorama della formazione continua in sanità si è arricchita di strutture e strumenti che hanno accresciuto non solo la capacità del sistema di offrire formazione ad una vasta gamma di figure professionali ma anche la qualità della formazione. Con l Accordo Stato-Regioni n.168 del 1 agosto 2007 si prevede un riordino complessivo del sistema di formazione continua in medicina che comporta necessariamente una ripuntualizzazione complessiva di tutto il sistema regionale per la formazione continua. D altra parte l approvazione del Piano Sanitario impone una riflessione sulle strategie per la formazione continua del personale dipendente del SST che si intende sviluppare nel triennio. In base a ciò il presente allegato è suddiviso in 7 parti: La prima si concentra sulle linee di indirizzo del piano sanitario alla formazione. La seconda e la terza definiscono i ruoli dei soggetti del sistema e gli atti dovuti da parte delle Aziende Sanitarie Toscane e dai soggetti che accreditano gli eventi formativi presso la Regione Toscana (piano triennale, piano annuale, relazione annuale). La quarta esplicita la costruzione dell anagrafe formativa regionale e il rapporto con il dossier formativo. La quinta introduce l attuazione di un nuovo elemento dell accordo: l osservatorio regionale sulla qualità della formazione. La sesta e la settima sono concentrate sul sistema di accreditamento della formazione e sul passaggio dal sistema di accreditamento degli eventi formativi all accreditamento dei provider. Quest ultimo è l elemento di grande novità dell accordo del Inevitabilmente la completa trasformazione del sistema ECM che dovrà andare verso l accreditamento dei provider comporta sia la necessità di ridefinire i ruoli e compiti dei soggetti coinvolti, sia un vero e proprio passaggio culturale del sistema formazione sanitaria regionale in cui la Regione passerà dall accreditamento degli eventi a quello dei provider e le strutture formative diventeranno, una volta accreditate, autonome nella gestione dell accreditamento degli eventi formativi. 2. La formazione continua a supporto del PSR Il PSR è un piano ambizioso che pone obiettivi e sfide importanti per il triennio. Nello specifico i 6 grandi progetti che portano trasformazioni qualificanti del SST e nel rapporto con il cittadino hanno necessità di essere supportati da interventi di formazione articolati che si svilupperanno nei tre anni di vigenza del PSR. Primi fra tutti la Carta Sanitaria e il CUP di Area Vasta: con i CUP di Area Vasta si cambia il sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie e si crea uno strumento di monitoraggio delle liste di attesa e della domanda e dell offerta sanitaria che non sono più nell ottica aziendale ma dell area vasta, vero perno di tutte le trasformazioni organizzative. La Carta Sanitaria, che permetterà ai cittadini di accedere in maniera chiara e semplice alla propria storia sanitaria, per essere realizzata ha bisogno di interventi sulla convergenza fra tessera sanitaria e cartella clinica computerizzata e sull unificazione del linguaggio, percorsi che, inevitabilmente, debbono essere supportati da mirati interventi formativi sugli operatori. Il passaggio dalla medicina di attesa alla sanità di iniziativa rappresenta poi un nuovo modello assistenziale per la presa in carico proattiva dei cittadini e comporta non solo una trasformazione culturale del SST in questo senso, ma una potente trasformazione organizzativa che porterà un bisogno formativo diffuso, come tutte le grandi trasformazioni organizzative, e bisogni specifici come lo sviluppo della capacità del personale addetto all assistenza per addestrare i pazienti ad un adeguata auto-gestione della propria malattia, oppure iniziative specifiche rivolte al personale 2

3 addetto alla cronicità o il personale del materno-infantile in cui la medicina di iniziativa assume una sua specificità. La stessa valutazione vale per l organizzazione dell ospedale per intensità di cura che richiede un adeguato impegno delle Aziende anche nel settore della formazione per contestualizzare bene il modello alla tipologia di ospedale. Gli altri grandi progetti riguardano il pronto soccorso, la loro mission e l accesso; lo sviluppo e la ricerca e la valutazione come metodo di lavoro. Ritroviamo poi la necessità di sviluppare percorsi formativi nell ambito di molti settori delle azioni programmate e dei progetti obiettivo: per la rete oncologica è lo strumento per creare un unico sistema di training ITT, l OTT conferma i suoi programmi annuali di formazione, il materno infantile punta molto sulla formazione quale strumento di integrazione, le Medicine Complementari e non Convenzionali vedono la formazione come leva per accrescere una cultura di vantaggi/svantaggi che derivano dall uso delle stesse. Si tratta quindi di un panorama complesso che prevede impegni della formazione in molti settori e con diverse articolazioni e modalità. 3. I soggetti del sistema Regione Toscana Il ruolo della Regione viene già definito dalle norme: D.Lgs.502/92, accordo Stato-Regioni 168/2007 tradotto in legge dall art.357 L.244/2007 e PSR Il primo all art. 16-ter comma 3 stabilisce Le Regioni ( ) provvedono alla programmazione e alla organizzazione dei programmi regionali per la formazione continua ( ) accreditano i progetti di formazione di rilievo regionale ( ). Il secondo stabilisce le modalità per la programmazione e la realizzazione delle attività di accreditamento e per la verifica dei provider e della funzione di governo della formazione da parte delle Aziende Sanitarie sono definite dalle singole Regioni, sulla base di indirizzi condivisi a livello della Commissione Nazionale per la formazione continua. Nel PSR ( ) la Regione Toscana non si pone più solo come soggetto di programmazione e monitoraggio, ma anche di accreditamento e di garanzia di tutto il sistema. FORMAS Il FORMAS in base a quanto già definito dall allegato A della DGR538/2006 deve dare attuazione agli indirizzi regionali della Commissione Regionale per la Formazione sanitaria da attuarsi con percorsi formativi di livello regionale a supporto delle strategie portanti del piano sanitario regionale. ( ) agirà sia gestendo la formazione di livello regionale, sia avvalendosi dei tre poli di area vasta per la formazione continua ( ) potrà assolvere ad ulteriori e innovative funzioni come, ad esempio, quelle relative alla formazione dei formatori o a supporto formativo agli organismi del governo clinico regionale. ( ) presidia inoltre i processi di formazione a distanza per la Regione trasferendo in essi i contenuti dei processi formativi sia del livello regionale sia quello delle aree vaste, ed è sede di sperimentazione di processi conoscitivi e formativi basati sulle tecnologie innovative. Il FORMAS quindi nel prossimo triennio svilupperà i processi FAD, i percorsi formativi relativi alla comunicazione, rischio clinico, emergenza-urgenza, promozione della salute e empowerment dei cittadini, umanizzazione e etica delle cure, la formazione formatori, le metodologie innovative, sarà laboratorio interprofessionale e seguirà la redazione, lo sviluppo e la diffusione delle linee guida. 3

4 Nel triennio verranno quindi privilegiati percorsi formativi a supporto delle trasformazioni organizzative volte a lavorare per processi, percorsi formativi interprofessionali, interdisciplinari, pertinenti ai ruoli dei destinatari e ai loro bisogni formativi. Verranno privilegiati anche percorsi formativi che si sviluppano su più anni e che prevedono l utilizzo di metodologie innovative, oltre a sperimentazioni formative destinate ai medici convenzionati con il SSR. Area Vasta Come definito nel PSR L area vasta sarà il luogo deputato alla programmazione della formazione non solo come momento di convergenza della programmazione aziendale ma come vera e propria cabina di regia della formazione continua. Il polo di area vasta si configura come già descritto nell allegato A della suddetta delibera. La Direzione Generale Diritto alla Salute ha mandato per individuare, d intesa con i coordinamenti di area vasta, le Aziende che costituiranno un punto di riferimento strategico per l avvio dei poli di area vasta sulla base dell esperienza maturata nello sviluppo di percorsi formativi strategici. Fermo restando che il FORMAS è il luogo deputato alla realizzazione dei percorsi formativi di livello regionale a supporto del PSR, i poli di area vasta per la formazione continua sono un punto di riferimento importante per tutti quei percorsi formativi di supporto al piano che coinvolgano un numero elevato di operatori. D altra parte lo stesso allegato A della DGR 538/2006 dice che il FORMAS agirà sia gestendo la formazione di livello regionale, sia avvalendosi dei tre poli di area vasta per la formazione continua. I poli di area vasta avranno il compito di sviluppare, nello specifico, i percorsi formativi legati a: carta sanitaria, pronto soccorso, medicina d iniziativa, rete ospedaliera e prevenzione, d intesa con il FORMAS. E opportuno comunque che le Direzioni aziendali promuovano a livello di area vasta il coordinamento delle strutture organizzative per la Formazione, a supporto dei processi di programmazione e progettazione dei percorsi formativi che trovano nell area vasta il loro contesto di riferimento. Aziende Sanitarie Toscane Le sfide che la formazione in sanità si è trovata ad affrontare e dovrà affrontare in futuro impongono una particolare attenzione da parte delle Aziende Sanitarie Toscane per la realizzazione di un sistema strutturato in grado di assicurare la necessaria continuità e tempestività degli interventi formativi e il tempestivo avvio delle attività ad essi collegati (accreditamento eventi, anagrafe formativa, accreditamento provider). La Struttura Formazione Sul piano organizzativo l azienda deve dotarsi di una struttura organizzativa Formazione, la quale supporta la direzione aziendale nelle attività di programmazione e svolge le attività di competenza inerenti la progettazione formativa, l attuazione e la verifica degli interventi. Le aziende, nell ambito delle proprie strategie di riorganizzazione, devono prevedere un rafforzamento di tale funzione di staff che dovrà assolvere sempre più un ruolo strategico nelle politiche aziendali. Inoltre, l azienda sviluppa l integrazione del sistema Formazione con gli altri meccanismi di gestione delle risorse umane, in parallelo ad un sistema di gestione delle competenze. Animatori di formazione Ad integrazione della struttura organizzativa della Formazione l azienda ha a disposizione gli animatori di formazione, sia per il personale dipendente che per il personale convenzionato, inseriti negli albi/elenchi regionali/aziendali. Nella fase progettuale degli interventi formativi dovranno sempre più giocare un ruolo decisivo tali figure previste per collaborare soprattutto alla rilevazione 4

5 dei bisogni formativi, alla progettazione e alla valutazione delle attività formative nell ambito della propria azienda. Gli AdF sono di ausilio anche per la preparazione dei piani annuali di formazione. L Azienda può individuare modalità e strumenti per la valorizzazione/valutazione degli Animatori di formazione del personale dipendente. Ordini e Collegi Nel sistema di accreditamento della formazione sanitaria gli Ordini e Collegi professionali svolgono l importante ruolo di certificatori della formazione continua; spetta a loro infatti la funzione di valutare l appropriatezza della formazione rispetto al ruolo e alla professione svolti dal singolo operatore nell ambito del dossier formativo. Nei confronti dei liberi professionisti hanno anche una funzione di tenuta dell anagrafe formativa. Gli Ordini e Collegi professionali sono provider a tutti gli effetti che accreditano gli eventi formativi presso la Regione Toscana (limitatamente agli argomenti di deontologia professionale e di etica). 4. Atti del sistema formazione L attività di programmazione e monitoraggio dell attività formativa del SST si esplica attraverso tre documenti che dovranno essere redatti dalle Aziende Sanitarie Toscane, ma anche da quelle strutture che accreditano gli eventi formativi presso la Regione Toscana (i tre ESTAV, Stella Maris, Istituto Don Gnocchi, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, ISPO, ARS, ARPAT, MES, FORMAS). Quelli di seguito non sono atti dovuti da parte di Ordini e Collegi professionali. Il Piano Triennale della formazione dovrà essere trasmesso alla Direzione Generale Diritto alla Salute della Regione Toscana entro non oltre il 31 dicembre Il Piano Annuale della formazione dovrà essere trasmesso alla Direzione Generale Diritto alla Salute della Regione Toscana entro non oltre il 31 dicembre dell anno precedente rispetto a quello di programmazione del piano il piano 2009 dovrà essere trasmesso entro il 31 dicembre La Relazione annuale dovrà essere trasmessa alla Direzione Generale Diritto alla Salute della Regione Toscana entro non oltre il 31 marzo dell anno successivo a quello dei contenuti della relazione la relazione annuale 2008 dovrà essere trasmessa entro e non oltre il 31 marzo Il Piano Triennale deve contenere: a) Le strategie aziendali in materia di sviluppo organizzativo (le strategie aziendali in materia di sviluppo organizzativo devono essere descritte in maniera tale da porle in relazione allo sviluppo delle linee triennali delle politiche formative) b) Le linee triennali delle politiche formative della Direzione Generale dell Azienda c) Le strategie sulle metodologie formative (con questo si intende con quali metodologie formative si pensa di dare attuazione alle linee triennali delle politiche formative) d) Il personale che si intende coinvolgere (indicare, per ciascuna linea triennale quale e quanto personale si intende coinvolgere e con quale progressione nel triennio. Ad esempio su una data linea triennale quali i settori da coinvolgere, quindi quale 5

6 quanto personale da coinvolgere progressivamente nei tre anni) e) Le risorse finanziarie Il Piano Annuale deve contenere: a) gli obiettivi formativi strategici (devono essere indicati solo gli obiettivi per l anno di riferimento del piano ed esplicitati in maniera tale da comprendere il tipo di attività che l Azienda intende porre in essere) b) sulla base degli obiettivi formativi individuare i settori dell organizzazione aziendale sui quali si intende agire c) il coinvolgimento progressivo del personale aziendale in correlazione ai settori di intervento (devono essere indicati settori e tipologia professionale di operatori che si intende coinvolgere per ogni obiettivo) d) gli strumenti di verifica. Indicare i tempi di verifica del piano (intermedia/finale) e gli strumenti quantitativi e qualitativi di verifica del piano Gli strumenti quantitativi di verifica del piano sono: - indicare i livelli di accettabilità che si intende valutare rispetto agli eventi realizzati su programmati, - indicare i livelli di accettabilità che si intende valutare rispetto al personale coinvolto su personale programmato (il personale da prendere in considerazione è quella a ruolo) Gli strumenti qualitativi di verifica del piano sono: - indicare il numero eventi multiprofessionali che si intende attivare rispetto al numero di eventi totali - indicare in termini % quanta Formazione sul Campo (FSC) si intende attivare rispetto alle forme tradizionali di formazione, - individuare 5 eventi formativi rispetto ai quali deve essere fatta la verifica di impatto - individuare le modalità di diffusione del piano all interno dell Azienda e le attività da porre/poste in essere per garantire equità di accesso alla formazione e) le risorse finanziarie: indicare le risorse specificatamente assegnate per l anno alla formazione dal bilancio di previsione aziendale La Relazione Annuale deve contenere: 1) numero eventi: - realizzati su programmati: indicare il numero degli eventi programmati, numero eventi realizzati, la percentuale realizzati su programmati e la soglia di accettabilità indicata nel piano - indicare numero eventi realizzati non programmati e percentuale rispetto ai programmati 6

7 - numero eventi inseriti per l accreditamento su numero di eventi realizzati: indicare il numero degli eventi accreditati, numero eventi realizzati, percentuale accreditati su realizzati 2) elementi di valutazione qualitativa - indicare il numero eventi multiprofessionali realizzati rispetto al numero di eventi totali - indicare in termini % la FSC realizzata rispetto alle forme tradizionali di formazione - indicare le risultanze della valutazione di impatto sui 5 eventi individuati dal piano annuale e le modalità di condivisione dei risultati con le strutture interessate - indicare la valutazione media del gradimento di tutti gli eventi formativi - indicare la valutazione media del docente - indicare se esiste un sistema di reclamo sulla formazione e come è strutturato 3) Operatori - personale coinvolto in eventi formativi rispetto al personale dipendente (il personale da prendere in considerazione è quello a ruolo) e convenzionato (MMG, PLS, specialisti ambulatoriali) dell azienda: indicare la percentuale del personale formato su personale a ruolo (non occorrenze), indicare la percentuale di personale dipendente formato su personale dipendente a ruolo, indicare la percentuale di personale convenzionato formato su numero di personale convenzionato dell Azienda - tipologia di personale coinvolto: indicare settori e figure professionali formate in relazione a ciò che era stato indicato nel piano annuale 4) Analisi della spesa sostenuta: - indicare i costi diretti della formazione (docenze, materiale didattico, affitto spazi, affidamenti esterni vari catering, hostess, strumenti-), i costi della struttura formazione (personale funzionalmente assegnato, materiali, locali), e i costi indiretti della formazione (costo ore formazione in termini di ore non lavorate) - indicare la percentuale della spesa in formazione rispetto al costo del personale (1%) (nel calcolo non devono essere compresi i costi della struttura) - fonte di finanziamento: indicare e quantificare la fonte del finanziamento (regionale, aziendale, fondi UE, fondi da iscrizioni, fondi da sponsor) 5) Eventuali criticità che si ritiene opportuno segnalare 7

8 5. Anagrafe Formativa/Dossier Formativi L anagrafe formativa regionale è uno strumento di governo della formazione che permette di conoscere lo stato di acquisizione dei crediti formativi dei diversi professionisti, consente una conoscenza della tipologia di formazione offerta e offre spunti importanti ai fini della programmazione dell attività di formazione annuale delle Aziende. Si tratta di un sistema informativo che contiene tutti i curricula aggiornati degli operatori dipendenti e convenzionati del SST, rivolto, ad oggi, alle Aziende Sanitarie Toscane. Le anagrafi del personale dipendente e convenzionato sono tenute e alimentate dalle Aziende Sanitarie Toscane. La fonte dei dati anagrafici sull operatore sono il Ruolo Nominativo Regionale per il personale dipendente e il SAM per il personale convenzionato. La fonte dei dati sugli eventi formativi sono gli eventi accreditati da Regione Toscana (FSR), gli eventi accreditati dal Ministero della Salute e dalle altre Regioni. Ogni evento formativo registrato deve avere un codice di riferimento. Ogni Azienda aggiorna e invia i dati relativi al proprio personale trimestralmente: 31 marzo 30 giugno 30 settembre 31 dicembre di ogni anno. Entro il 30 settembre 2008 dovranno essere inviati i dati che fanno riferimento al periodo 1 gennaio settembre Dal 1 gennaio 2009 il mancato rispetto dell invio dei suddetti flussi costituisce motivo di sospensione dell accreditamento ECM degli eventi formativi. Quando un operatore cambia Azienda di assegnazione, quella che lo riceve deve assumere il curriculum dell operatore. Nel caso di percorsi regionali o di area vasta o di eventi organizzati da uno dei soggetti della rete formativa regionale il soggetto organizzatore che produce gli attestati li invia agli uffici competenti a tenere il curriculum dell operatore coinvolto in modo che l evento formativo sia attribuito all operatore. L attestato deve contenere codice FSR, data inizio evento, crediti, ore, tipologia di partecipazione (discente/tipologia di docente) e codice fiscale dell operatore. Nel caso in cui l operatore segua un evento formativo di propria iniziativa, se vuole che sia inserito nel proprio curriculum deve fare pervenire alla struttura formativa della sua azienda l attestato, che comunque per essere accolto deve riportare titolo evento, codice, data, crediti maturati. Il sistema informativo è in collegamento con Ordini e Collegi professionali che certificano i dossier formativi dei singoli operatori valutando complessivamente la pertinenza degli eventi formativi registrati rispetto al ruolo e figura professionale dell operatore. Viene quindi dato mandato alla Direzione Generale Diritto alla Salute di prevedere apposite intese con Ordini e Collegi per stabilire le modalità operative di cooperazione nel comune interesse della qualità della formazione. I dati contenuti nell anagrafe formativa costituiscono a tutti gli effetti gli elementi necessari per la costruzione dei dossier formativi che devono essere appunto uno strumento di programmazione e valutazione del percorso formativo dell operatore. La tenuta dell anagrafe formativa e il debito informativo verso la Regione Toscana e il Ministero della Salute costituiscono requisiti per l accreditamento dei provider. 6. L Osservatorio Regionale sulla qualità della formazione In base all accordo Stato-regioni del 2007 viene istituito l Osservatorio Regionale che opera in accordo all Osservatorio Nazionale della Formazione Continua in Sanità. L Osservatorio Regionale ha il compito di valutare la qualità della formazione del SST. La valutazione della qualità a livello regionale ha la finalità di promuovere il miglioramento della formazione continua in sanità sia dal punto di vista delle opportunità di accesso che della qualità dell offerta formativa. 8

9 In questo senso l Osservatorio, i cui compiti e funzioni saranno specificati in atti successivi, dovrà almeno: - monitorare l offerta formativa sia in termini quantitavi (formazione offerta in rapporto al numero di operatori, copertura crediti per professioni, per aree territoriali e per tipologia di partecipazione, ecc.) sia in termini qualitativi (coerenza eventi accreditati/eventi realizzati, coerenza eventi/obiettivi formativi) - monitorare l offerta formativa dei futuri provider accreditati sia in termini qualitativi sugli eventi accreditati che sulla modalità dei provider di attribuzione crediti agli eventi La Direzione Generale Diritto alla Salute ha il mandato di individuare, d intesa con la Commissione Regionale per la Formazione, le modalità organizzative per la costituzione e il funzionamento dell Osservatorio Regionale. 7. Il sistema di accreditamento Fin dal 2002 il sistema regionale di accreditamento degli eventi formativi è rivolto alle strutture pubbliche. Dal 1 luglio 2007 il sistema di accreditamento degli eventi funziona ex-ante, vale a dire che l evento formativo deve essere inviato in Regione per l accreditamento (tramite il programma FSR) 60 giorni prima della data di svolgimento della prima edizione dell evento. Il sistema di accreditamento degli eventi, con tali modalità, continuerà ad esistere fintanto che non ci sarà un sistema consolidato di accreditamento dei provider e parametri validati per un accreditamento omogeneo degli eventi da parte dei provider stessi. Il debito formativo del triennio è definito dall Accordo Stato-Regioni 168 /2007 nella misura di 150 crediti per operatore. Fino a 60 crediti sono riportabili nella fase a regime dalla sperimentazione se maturati nel periodo In merito alla tipologia di eventi formativi accreditabili la Regione Toscana accredita tutte le tipologie di formazione (DGR 849/2002 e DGR 1276/2003) compreso la formazione sul campo e la FAD. Anche gli eventi delle medicine non convenzionali sono accreditabili nei termini di quanto normato sulla materia dalla Regione stessa. Gli operatori possono anche acquisire crediti formativi con attività di docenza/tutoraggio/animazione nell ambito della formazione continua in ragione del 50% del debito annuale previsto nei modi già normati dal decreto regionale 4101/2005. Per quanto riguarda il sistema delle esenzioni rimane valido il decreto suddetto per la casistica e le modalità, solo che in ragione del debito annuale di 50 crediti, l esenzione a quadrimestre è computata in 17 crediti con un tetto massimo di 50 crediti annui. 8. Accreditamento dei provider L accreditamento dei provider viene così definito dall accordo Stato-regioni 2007: L accreditamento dei provider è il riconoscimento pubblico, sulla base di un sistema di requisiti minimi, che riguardano anche il piano formativo proposto, e di procedure concordate a livello nazionale, di un soggetto attivo nel campo della formazione continua in sanità, che lo abilita a realizzare attività didattiche per l ECM e ad assegnare direttamente i crediti ai partecipanti. 9

10 L accordo prevede due percorsi di accreditamento dei provider: nazionale per i soggetti che erogano formazione nell ambito territoriale di più Regioni e regionale per i soggetti che erogano formazione solo nell ambito di una Regione. Destinatari dell accreditamento sono tutti i soggetti pubblici e privati che operano nella formazione continua in sanità, in grado di garantire una formazione obiettiva e non influenzata da interessi diretti o indiretti che possono pregiudicare la finalità esclusiva di educazione/formazione dei professionisti della sanità, e che intendono svolgere la propria azione nell ambito della Regione Toscana. I requisiti minimi dovranno essere uguali sul territorio nazionale, la Regione Toscana si riserva di individuare requisiti regionali aggiuntivi comunque indispensabili ai fini dell accreditamento regionale. La Regione Toscana avvia una sperimentazione di accreditamento dei provider che coinvolge le Aziende Sanitarie Toscane. Saranno successivamente individuati tempi e modi per l accreditamento delle altre strutture pubbliche e private. L accreditamento dei provider, che trova i necessari collegamenti con il sistema di accreditamento delle strutture, costituisce innanzitutto un percorso di garanzia della qualità, finalizzato ad assicurare ai professionisti che operano nel Sistema Sanitario Toscano che le strutture accreditate garantiscano: capacità di pianificare la formazione capacità di controllare la formazione capacità di valutare la formazione Le Aziende già in possesso di certificazioni sistema ISO o sistemi equipollenti riconosciuti a livello europeo potranno essere accreditate con una procedura semplificata, che preveda la verifica del possesso dei requisiti non compresi compiutamente nel sistema qualità. La sperimentazione del processo di accreditamento si compone di due parti: a) adozione del modello. Significa: 1. Adozione dei requisiti. Si rimanda a successivi atti l adozione dei requisiti di accreditamento in base anche alle risultanze dei lavori del Comitato Tecnico delle Regioni (all interno della Commissione Nazionale) e nelle more di ciò che sarà normato a livello nazionale 2. Sperimentazione dei requisiti. I requisiti saranno sperimentati presso le seguenti Aziende Sanitarie: Azienda USL 4 di Prato, Azienda USL 10 di Firenze, Azienda USL 5 di Pisa e Azienda USL 7 di Siena, Azienda USL 11 di Empoli che fanno anche parte del gruppo di lavoro della Commissione Regionale per la Formazione che si occupa dell Accreditamento dei Provider. 3. Verifica. I requisiti saranno verificati nelle Aziende suddette da un gruppo misto Aziende Sanitarie/Commissione Regionale per la Formazione 4. Adozione sistema di requisiti. Eventuale revisione dei requisiti successivamente alla sperimentazione e adozione dei requisiti stessi 5. Sperimentazione del sistema informativo. Con le suddette Aziende dovrà essere sperimentato il sistema informativo per l accreditamento dei provider 6. Sperimentazione dell auto-accreditamento eventi formativi. Sempre nelle stesse aziende dovrà essere sperimentato, su un certo numero di eventi formativi, il sistema di accreditamento degli eventi da parte delle Aziende. 10

11 b) procedura di accreditamento 1) Il Provider presenta la domanda di accreditamento alla Regione Toscana nei modi e nei tempi individuati da successivi atti regionali 2) La Regione Toscana anche avvalendosi di un soggetto terzo: a) verifica la sussistenza dei requisiti dalla documentazione presentata dal provider b) effettua le visite di verifica c) stila una relazione con l ipotesi di accreditamento della struttura d) effettua le verifiche periodiche di controllo per accertarsi che continuino a sussistere i requisiti per il mantenimento dell accreditamento I valutatori deputati alla verifica dei requisiti dei provider dovranno avere competenze nel settore della formazione ed essere debitamente formati sui requisiti e sulle procedure di accreditamento dei provider 3) La Regione Toscana, con proprio atto, accredita il provider Si possono verificare 4 ipotesi a) rigetto della domanda di accreditamento del provider, per la presenza di non conformità rispetto ai requisiti di accreditamento non superabili; b) accreditamento del provider; c) accreditamento condizionato all attivazione e realizzazione di un piano di miglioramento. Questo accreditamento si concede nel caso in cui si siano riscontrate non conformità rilevanti rispetto ad uno o più requisiti di accreditamento, che possono però essere sanate con un piano di miglioramento. L accreditamento risulta pertanto subordinato alla successiva verifica del superamento di tale piano di miglioramento secondo i tempi e le modalità indicate di volta in volta nell atto della Regione Toscana; d) accreditamento provvisorio di provider di nuova istituzione. Ci sono requisiti che necessariamente non potranno trovare soddisfazione per provider di nuova istituzione, stante comunque la necessità di dover ottemperare a tutti gli altri requisiti, i provider di nuova istituzione potranno ottenere un accreditamento provvisorio durante il quale saranno monitorati secondo procedure specifiche individuate dalla Regione Toscana. La Regione Toscana tiene un albo dei provider accreditati e stila un Rapporto annuale che comprende lo stato dell arte dell attività di accreditamento dei provider e le risultanze delle verifiche di controllo sui provider. La permanenza nell albo dei provider accreditati è soggetta alla verifica della sussistenza dei requisiti per il mantenimento dell accreditamento, al monitoraggio dei risultati e al controllo dei comportamenti del provider. Nel caso siano riscontrate rilevanti non conformità rispetto ai requisiti di accreditamento (ad esempio nel corso di una verifica o a seguito di un andamento dei risultati non soddisfacente) l accreditamento può essere sospeso fino alla risoluzione della non conformità riscontrata; l accreditamento può essere inoltre revocato nel caso in cui si verifichino violazioni gravi come, a titolo di esempio, il rifiuto di accesso alla documentazione nei confronti della commissione di verifica, il rilascio di false dichiarazione, l organizzazione di iniziative in situazioni di conflitto di interesse 11

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