1) PROCEDIMENTO VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (V.I.A.)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1) PROCEDIMENTO VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (V.I.A.)"

Transcript

1 Italcementi S.p.A. : la situazione della procedura amministrativa incardinata presso la Provincia di Bergamo e la situazione del precedente accordo firmato nel Di seguito viene fatta una cronologia di quanto è stato fatto dai Comuni e Parco Adda Nord, suddivisa tra: a) tavolo procedimento VIA, che vede coinvolti i Comuni di Calusco d Adda, Imbersago, Paderno d Adda, Robbiate, Solza, Verderio e successivamente il Comune di Terno d Isola e la Comunità dell Isola Bergamasca; b) tavolo Protocollo di Intesa, che vede coinvolti i Comuni di Calusco d Adda, Carvico, Cornate d Adda, Imbersago, Medolago, Robbiate, Sotto il Monte, Verderio, Villa d Adda e il Parco Adda Nord, che hanno coinvolto in modo diversificato i vari Enti. Solo i Comuni di Calusco d Adda, Imbersago, Robbiate e Verderio sono stati coinvolti su entrambi i tavoli. 1) PROCEDIMENTO VALUTAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (V.I.A.) La richiesta è stata presentata alla Provincia di Bergamo da Italcementi S.p.A. il Appena si è venuto a conoscenza (in ritardo) dell avvio del procedimento VIA, i Comuni di Imbersago, Paderno d Adda, Robbiate, Solza e Verderio hanno presentato istanza di partecipazione al procedimento stesso, ai sensi dell art. 9 della Legge n. 241/1990, e si sono aggiunti al Comune di Calusco d Adda che in quanto sede dello stabilimento Italcementi S.p.A. è partecipante di diritto alla Conferenza di Servizi. La prima sessione della Conferenza di Servizi per procedura VIA è stata tenuta il giorno (ai Comuni suddetti e al Comune di Calusco d Adda si è aggiunto il Comune di Terno d Isola). In data i comuni di Cornate d Adda, Imbersago, Merate, Paderno d Adda, Robbiate, Solza, Verderio hanno inviato alla Provincia di Bergamo di un documento con il quale sono state avanzate osservazioni e richieste riguardanti: 1) raccordo ferroviario; 2) limitazione tipologie di materiali classificati CSS da impiegare; 3) studio impatto ambientale (SIA); 4) limiti emissioni nelle fasi transitorie; 5) protocollo di sperimentazione; 6) coinvolgimento ARPA e ASL della Provincia di Lecco; 7) certificazione ambientale dei processi e dei controlli; 8) installazione di ulteriori stazioni di monitoraggio; 9) attivazione Osservatorio ambientale previsto dall art. 8 della L.R n. 5; 10) benefici pubblici territoriali; 11) atto autorizzativo prescrizioni e condizioni. Con determinazione n. 47 del , su mandato e con costi a carico dei Comuni di Cornate d Adda, Imbersago, Merate, Paderno d Adda, Robbiate, Solza, Verderio, il Parco Adda Nord ha affidato l incarico all Ing. Roberto Carrara del servizio di consulenza tecnico-scientifica per formulare proposte per il contenimento dell impatto sull atmosfera del progetto Italcementi da presentare nel procedimento VIA/AIA. Vista la complessità della materia e i vari soggetti coinvolti, si è deciso di coinvolgere gli Enti pubblici competenti sulla materia. A) Incontro in Regione con l Assessore Regionale all Ambiente Claudia Terzi, il a cui abbiamo sottoposto i seguenti punti:

2 1) quale politica pianificatoria dei rifiuti e utilizzo di questi ultimi come combustibile solido secondario nei cementifici; filiera e disponibilità sul territorio; 2) limiti di emissione, deroghe; 3) attivazione dell Osservatorio ambientale sulla base di quanto previsto dall art. 8 della L.R n. 5; 4) stato di attuazione e verifiche di quanto previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. X/1266 del Approvazione delle linee guida per la componente salute pubblica degli studi di impatto ambientale ai sensi dell art. 12, comma 2, del regolamento regionale n. 5, che prevedeva una fase sperimentale di 12 mesi, con possibilità di rivedere le linee guida al fine di adeguarsi in conseguenza di eventuali criticità applicative che dovessero evidenziarsi; 5) potenziamento dello SME Sistema di Monitoraggio delle Emissioni, coinvolgendo l ARPA Regionale in modo che le misure in tempo reale siano affidabili, non lascino dubbi sulla veridicità, assenza di manipolazione, con sistemi di controllo direttamente collegati con ARPA regionale (come già fatto con alcuni inceneritori lombardi Amsa, Silea, Holcim - con uno SME parallelo; dal tutti gli inceneritori hanno due tipi di trasduttori di cui 1 viene utilizzato per inviare i dati delle emissioni direttamente ad ARPA regionale); Controllo delle emissioni di diossine: lo SME non è in grado di monitorare in tempo reale perché prevede una tecnica di campionamento con ampolle per durata di almeno 15 giorni; chi fa il controllo: 6) abbattimento limiti di emissione dei NOx. Il limite degli inceneritori è di 200 mg/nm3, mentre per i cementifici è 500 mg/nm3 per quelli che hanno introdotto innovazioni di processo (mentre rimane il limite di 800 mg/nm3 per chi non ha fatto innovazioni). Farlo tramite legge? Per deroghe? Fissando valori obiettivo come per gli inceneritori? Abbattimento di emissioni di NOx mediante la tecnica SCR (Riduzione Catalitica Selettiva, iniezione di ammoniaca in un letto di catalizzatore che consente l abbattimento sino al 95 %) o SNCR (Riduzione Catalitica Non Riduttiva (con riduzione tra il 60 e l 80 %); è una tecnica molto costosa; 7) emissioni fuggitive; prevedere limiti nell AIA per le fasi transitorie (art. 7, comma 7, D. Lgs. N. 59/2005); 8) indagini epidemiologiche sul territorio; coinvolgimento delle ASL di Bergamo, Lecco e Monza); 9) traffico automezzi; raccordo ferroviario. B) Incontro con il Direttore Generale ASL di Bergamo, dott.ssa Azzi Mara, in data , con la quale abbiamo affrontato i seguenti punti: 1) valutazione degli impatti legati all inquinamento cronico sul territorio interessato dalle ricadute di emissioni atmosferiche, con particolare attenzione alle sostanze cancerogene (metalli pesanti, diossine, ecc.), acidificanti (HCl, H 2 S, ecc.); 2) indagini epidemiologiche sul territorio; 3) studio tossicologico che correli i dati tossicologici con il livello di esposizione al fine di stimare il rischio derivante dall esposizione a sostanze tossiche e/o cancerogene. Su questi tre punti, visti i territori coinvolti di diverse Province, pur consapevoli della competenza dell ASL di Bergamo in fase di Conferenza di Servizi per la VIA e per l AIA, è stata sollecitata la collaborazione e un coordinamento tra l ASL di Bergamo e l ASL di Lecco (e se possibile anche con l ASL di Monza e Brianza visto che è coinvolto anche il Comune di Cornate d Adda) in relazione alle procedure, ai rilievi, ai controlli delle emissioni, alle analisi epidemiologiche, agli studi tossicologici per la parte che compete all ASL. Inoltre sui seguenti successivi punti si è auspicato una condivisione dell ASL di Bergamo, in sede di Conferenza di Servizi, degli obiettivi che come Sindaci intendiamo perseguire: 2

3 4) abbattimento limiti di emissione dei NOx. Il limite degli inceneritori è di 200 mg/nm3, portato poi, come valore obiettivo a 80 mg/nm3 in Lombardia, mentre per i cementifici è 500 mg/nm3; 5) abbattimento di emissioni di NOx mediante la tecnica SCR (Riduzione Catalitica Selettiva, iniezione di ammoniaca in un letto di catalizzatore che consente l abbattimento sino al 95 %) o SNCR (Riduzione Catalitica Non Selettiva - con riduzione tra il 60 e l 80 %); 6) emissioni fuggitive: prevedere limiti nell AIA per le fasi transitorie (art. 7, comma 7, D. Lgs. N. 59/2005); 7) attivazione dell Osservatorio ambientale sulla base di quanto previsto dall art. 8 della L.R n. 5; 8) potenziamento dello SME Sistema di Monitoraggio delle Emissioni, coinvolgendo l ARPA Regionale in modo che le misure in tempo reale siano affidabili, non lascino dubbi sulla veridicità, assenza di manipolazione, con sistemi di controllo direttamente collegati con ARPA regionale (come già fatto con alcuni inceneritori lombardi Amsa, Silea, Holcim - con uno SME parallelo; dal tutti gli inceneritori hanno due tipi di trasduttori di cui 1 viene utilizzato per inviare i dati delle emissioni direttamente ad ARPA regionale). Controllo delle emissioni di diossine: lo SME non è in grado di monitorare in tempo reale perché prevede una tecnica di campionamento con ampolle per durata di almeno 15 giorni. C) Incontro con Presidente della Provincia di Bergamo il D) Richiesta incontro al Direttore Generale ASL di Bergamo in data In data la dott.ssa Mara Azzi risponde non dando la disponibilità ad un nuovo incontro, rimandando il tutto alla Conferenza di Servizi. E) Incontro con la Provincia di Bergamo del Gli esiti degli incontri con ASL, Regione, Provincia e le risposte date da Italcementi S.p.A., con il suo documento integrativo datato , al documento del sottoscritto dai Comuni di Cornate d Adda, Imbersago, Merate, Paderno d Adda, Robbiate, Solza, Verderio, ha portato: 1) da una parte ad inviare in data alla Provincia di Bergamo un documento sottoscritto dai Sindaci dei Comuni di Cornate d Adda, Imbersago, Merate, Paderno d Adda, Robbiate, Solza, Verderio in cui sono state avanzate valutazioni, rilievi e richieste in relazione al documento integrativo di Italcementi riguardanti: a) limiti delle emissioni nelle fasi transitorie; b) limitazione tipologie di materiali classificati CSS da impiegare; c) studio impatto ambientale (SIA), con la esplicita richiesta di uno studio epidemiologico; d) protocollo di sperimentazione; e) allegare piano di monitoraggio ambientale, con la previsione di ulteriori controlli da parte di ARPA, su richiesta dei Comuni, con costi a carico di Italcementi; f) attivazione Osservatorio ambientale, art. 8 della L.R n. 5 g) integrazione degli elaborati presentati in sede di procedura VIA con la valutazione degli impatti legati all inquinamento cronico del territorio interessato dalle ricadute di emissioni atmosferiche, con particolare attenzione alle sostanze cancerogene (metalli pesanti, diossine, ecc.), e acidificanti (HCl, ecc.) rispetto al tempo di vita dell impianto; descrizione dei due scenari con e senza l autorizzazione ad utilizzare le tonnellate, secondo la massima pressione ambientale e quindi con i CSS più impattanti; h) raccordo ferroviario; i) installazione di ulteriori stazioni di monitoraggio; j) certificazioni ambientali, dei processi e dei controlli; k) benefici pubblici territoriali; l) atto autorizzativo prescrizioni e condizioni

4 2) dall altra parte a riflettere quali fossero le iniziative da attivare e le decisioni da prendere in relazione a quanto stava avvenendo sull altro tavolo di confronto aperto tra i Comuni che avevano sottoscritto il Protocollo di Intesa del e Italcementi S.p.A. F) Diversi incontri tra i Comuni: a) 15/04/2015; b) 01/09/2015; c) 16/10/2015; d) 18/11/2015: e) 28/12/2015. G) Seconda sessione della Conferenza di Servizi sul procedimento VIA in data Studio tossicologico fatto con la supervisione e la validazione del Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense dell Università di Pavia. 2) TAVOLO DEL PROTOCOLLO DI INTESA Ci sono stati 7 incontri tra i soli Comuni e 4 incontri con Italcementi. 1) Con Italcementi: a) 30/03/2015; b) 04/09/2015 (a seguito del documento inviato il ); c) 20/11/2015; d) 08/01/2016 2) Tra i Comuni / Parco Adda Nord: a) ; b) 23/09/2015; c) 20/11/2015 (prima della riunione con Italcementi S.p.A.); d) 08/01/2016 (prima della riunione con Italcementi S.p.A.); e) 20/01/2016; f) 10/02/2016. Documento Protocollo di Intesa dopo l incontro del con Italcementi S.p.A. Dopo i suddetti incontri / confronti, al termine di una difficile e complicata negoziazione con Italcementi S.p.A. è stata definita una versione del Protocollo che ha lasciato ampi margini di perplessità e di dubbi tra molti Comuni circa la sua sottoscrizione. E incentrato principalmente su queste questioni: a) il non utilizzo di fanghi industriali; b) per i fanghi biologici da depuratori pubblici, si rimanda ad uno studio di fattibilità, con l obiettivo che il contenuto complessivo di metalli refrattari e semivolatili immessi nel forno tendenzialmente non dovrà superare il contenuto degli stessi, mediamente riscontrato nel coke di petrolio a parità di contenuto calorico (mg/mj); c) l applicazione per le tipologie di rifiuti dei limiti di cui alla norma UNI considerati maggiormente cautelativi; d) una particolare attenzione alle concentrazioni di mercurio; 4

5 e) la definizione di protocolli analitici per monitorare la qualità dei CSS con priorità nel controllo di cloro, cromo, mercurio, nickel, vanadio; f) la definizione di una soglia minima del potere calorifico dei CSS al fine del contenimento dei mezzi di trasporto; g) il capitolo sull approvvigionamento del CSS (qualità, filiera corta, ecc.) f) le tematiche emissive riguardanti i seguenti punti: 1) calibrare i nuovi limiti emissivi anche alla luce dei risultati conseguiti nell ultimo quinquennio di esercizio; 2) previsione di un sistema di valori obiettivo all emissione degli inquinanti dal forno di cottura del clinker espressi come flusso di massa (da riferire ad un certo periodo temporale) basati cioè sulla concentrazione media attesa e seguito delle emissioni riscontrate nell esercizio; 3) ridefinizione prestazioni emissive NOx, con procedure definite nel protocollo di sperimentazione; 4) limite emissivo di 300 mg/nm3 di NOx entro 3 anni indipendentemente dai quantitativi di CSS utilizzati; 5) sistema catalitico abbattimento ossidi di azoto (SCR), con predisposizione del progetto esecutivo e la realizzazione dell impianto SCR in relazione alla percentuale di sostituzione calorica; 6) protocollo di sperimentazione; 7) contenimento emissioni su componenti accessorie del ciclo produttivo, prioritariamente al contenimento delle dispersioni di polveri a bassa quota che si generano da varie fasi del ciclo produttivo; g) raccordo ferroviario e sistema dei trasporti; h) Osservatorio Ambientale Territoriale della Comunità dell Isola Bergamasca; i) monitoraggio degli interventi attuativi del Protocollo.

Ente Nr. 10 Data

Ente Nr. 10 Data Ente Nr. 10 Data 19.04.2012 PARCO ADDA NORD - Trezzo s/adda ------------------------------------------------------------------------------- OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI UNA CONSULTA

Dettagli

Controllo integrato di impianti di produzione cemento Caso pratico a cura di Daniela Cescon ARPA Piemonte, Dip. Cuneo

Controllo integrato di impianti di produzione cemento Caso pratico a cura di Daniela Cescon ARPA Piemonte, Dip. Cuneo Cagliari, 25-26 marzo 2010 Caesar s Hotel Sala conferenze Controllo integrato di impianti di produzione cemento Caso pratico a cura di Daniela Cescon ARPA Piemonte, Dip. Cuneo Organizzazione ARPA PIEMONTE

Dettagli

Criteri di autorizzazione e controlli adottati in Lombardia per il rilascio delle AIA di termovalorizzatori di RSU

Criteri di autorizzazione e controlli adottati in Lombardia per il rilascio delle AIA di termovalorizzatori di RSU Criteri di autorizzazione e controlli adottati in Lombardia per il rilascio delle AIA di termovalorizzatori di RSU A. Bonura, A. Ferrari, M.L. Pastore ARPA Lombardia Torino - 29-30 novembre 2007 1 I 12

Dettagli

Modalità di avvio della fase di sperimentazione

Modalità di avvio della fase di sperimentazione Modalità di avvio della fase di sperimentazione Daiana Gallo Settore Ambiente Provincia di Monza e della Brianza MONZA - 10 Giugno 2013 FASE DI SPERIMENTAZIONE Gli obbiettivi (D.L. 112/2008 e D.P.R. 160/2010)

Dettagli

Elementi di controllo amministrativo e tecnico sull impianto di incenerimento rifiuti di Reggio E

Elementi di controllo amministrativo e tecnico sull impianto di incenerimento rifiuti di Reggio E La GESTIONE DEI RIFIUTI costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata al fine di assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci (art 2 D.L.vo 22/97). Gli IMPIANTI DI

Dettagli

L esperienza di monitoraggio integrato di qualità dell aria a supporto del rinnovo dell AIA per l acciaieria di Aosta

L esperienza di monitoraggio integrato di qualità dell aria a supporto del rinnovo dell AIA per l acciaieria di Aosta L esperienza di monitoraggio integrato di qualità dell aria a supporto del rinnovo dell AIA per l acciaieria di Aosta Claudia Tarricone c.tarricone@arpa.vda.it Rete di monitoraggio della qualità dell aria

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO Fascicolo N / /2010 Registro Raccolta N /2010_ PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO AREA AMBIENTE DIREZIONE CONTROLLO E PREVENZIONE AMBIENTALE UFFICIO CONTROLLO INQUINAMENTO ATMOSFERICO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria Settore Ambiente Energia Demanio Idrico e Fluviale Protezione Civile L impianto di termovalorizzazione ed il ciclo integrato di gestione dei rifiuti: La procedura di autorizzazione

Dettagli

Ambiente, Salute e Sviluppo in Puglia

Ambiente, Salute e Sviluppo in Puglia Ambiente, Salute e Sviluppo in Puglia L impegno dei Medici e delle Istituzioni nella Provincia di Brindisi e in Puglia Dott. Emanuele VINCI Presidente OMCeO Brindisi Rapporto sulle emissioni in atmosfera

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO

PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO Fascicolo N / /2010 Registro Raccolta N /2010_ PROVINCIA REGIONALE DI PALERMO AREA AMBIENTE DIREZIONE CONTROLLO E PREVENZIONE AMBIENTALE UFFICIO CONTROLLO INQUINAMENTO ATMOSFERICO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Dettagli

IL NUOVO INCENERITORE TERMOVALORIZZATORE DEL FRULLO

IL NUOVO INCENERITORE TERMOVALORIZZATORE DEL FRULLO IL NUOVO INCENERITORE TERMOVALORIZZATORE DEL FRULLO Piano di monitoraggio 2005 2006 Report intermedio 28.10.2006 Confronto fra il vecchio e il nuovo impianto Entrata in esercizio 1973 Numero di linee 3

Dettagli

Progetto di ammodernamento della Cementeria di Isola delle Femmine. Maggio 2007

Progetto di ammodernamento della Cementeria di Isola delle Femmine. Maggio 2007 Progetto di ammodernamento della Cementeria di Isola delle Femmine Maggio 2007 0 1 La cementeria di Isola delle Femmine fu avviata nel 1957. Nel corso degli anni Ottanta è stata riammodernata con la realizzazione

Dettagli

La verifica dei dati analitici nella verifica ispettiva delle AIA: la gestione dell incertezza del dato

La verifica dei dati analitici nella verifica ispettiva delle AIA: la gestione dell incertezza del dato La verifica dei dati analitici nella verifica ispettiva delle AIA: la gestione dell incertezza del dato Stefano Forti ARPA Emilia Romagna, CTR Emissioni Industriali Ravenna 10 maggio2013 Stabilimenti IPPC:

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 53/3 DEL

DELIBERAZIONE N. 53/3 DEL Oggetto: Rapporto sullo stato di attuazione della Delib.G.R. n. 33/27 dell 8 agosto 2013 concernente Art. 2 D.L. n. 158/2012 convertito con modificazioni nella legge n. 189/2012. Approvazione linee guida

Dettagli

Le riforme del Codice dell'ambiente VIA, AIA & RIFIUTI. Il punto di vista del settore del cemento. Roma, 21 marzo 2011

Le riforme del Codice dell'ambiente VIA, AIA & RIFIUTI. Il punto di vista del settore del cemento. Roma, 21 marzo 2011 Le riforme del Codice dell'ambiente VIA, AIA & RIFIUTI Il punto di vista del settore del cemento Roma, 21 marzo 2011 Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento Associati Italcementi Buzzi Unicem

Dettagli

CRITERI E PROCEDURE PER L APPLICAZIONE DELL ART. 272, COMMI 2 E 3, DEL D. LGS. N. 152/06

CRITERI E PROCEDURE PER L APPLICAZIONE DELL ART. 272, COMMI 2 E 3, DEL D. LGS. N. 152/06 Allegato A: CRITERI E PROCEDURE PER L APPLICAZIONE DELL ART. 272, COMMI 2 E 3, DEL D. LGS. N. 152/06 A. NOTE GENERALI 1 - La presente autorizzazione generale riguarda esclusivamente le emissioni in atmosfera

Dettagli

Il D.Lgs. 46/2014 e le modifiche al D.Lgs. 152/2006. I Sistemi di Monitoraggio alle Emissioni (SME) e la Linea Guida di ARPA Emilia Romagna

Il D.Lgs. 46/2014 e le modifiche al D.Lgs. 152/2006. I Sistemi di Monitoraggio alle Emissioni (SME) e la Linea Guida di ARPA Emilia Romagna Il D.Lgs. 46/2014 e le modifiche al D.Lgs. 152/2006 I Sistemi di Monitoraggio alle Emissioni (SME) e la Linea Guida di ARPA Emilia Romagna Dr.Stefano Forti ARPA Sezione Provinciale di Modena Piacenza novembre

Dettagli

PEG. Piano Esecutivo di Gestione. Anno 2014 AREA POLIZIA LOCALE. Responsabile: Dott. Giovanni BACILE

PEG. Piano Esecutivo di Gestione. Anno 2014 AREA POLIZIA LOCALE. Responsabile: Dott. Giovanni BACILE PEG Piano Esecutivo di Gestione Anno 204 AREA POLIZIA LOCALE Responsabile: Dott. Giovanni BACILE Risorse umane assegnate all Area CAT. PREVISTI IN IN SERVIZIO DOTAZIONE ORGANICA N. NUMERO NUMERO PERSONALE

Dettagli

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO INDICE GENERALE INDICE CAPITOLO 1 1. PREMESSA 1.1 INQUADRAMENTO GENERALE 1.2 MOTIVAZIONI E FINALITÀ DELLO STUDIO 1.3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 1.3.1 Compatibilità ambientale 1.3.2 Tutela delle acque 1.3.3

Dettagli

con potenza di 200 kwe Sintesi non tecnica

con potenza di 200 kwe Sintesi non tecnica BIOENERGY SRL Sintesi non tecnica Pag. 1 a 6 COMMITTENTE: BIOENERGY SRL 1 OBIETTIVO Realizzazione di un impianto per la tramite la valorizzazione di biomassa di origine biologica da sottoprodotti di cui

Dettagli

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE

DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE CONTABILITA' ECONOMICO PATRIMONIALE 862 REG.DEC. OGGETTO: Adozione del programma e del bilancio preventivo economico annuale per l'anno 2017 (P.A.L. 2017). SERVIZIO SANITARIO REGIONALE AZIENDA SANITARIA

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore MARCONI FABIO. Responsabile del procedimento MARCONI FABIO

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore MARCONI FABIO. Responsabile del procedimento MARCONI FABIO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE ATTIVITA' PRODUTTIVE E RIFIUTI CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI DETERMINAZIONE N. B03029 del 22/05/2012 Proposta

Dettagli

I percorsi autorizzativi per i combustibili solidi secondari (CSS) in seguito all' applicazione del D.Lgs. 205 del 3 dicembre 2010

I percorsi autorizzativi per i combustibili solidi secondari (CSS) in seguito all' applicazione del D.Lgs. 205 del 3 dicembre 2010 I percorsi autorizzativi per i combustibili solidi secondari (CSS) in seguito all' applicazione del D.Lgs. 205 del 3 dicembre 2010 Avv. Luciano Butti Professore a contratto di diritto internazionale dell

Dettagli

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio

1. Strumenti per la costituzione dell'ufficio Programma regionale finalizzato "Promozione e sviluppo nuovi Uffici di piano" DGR 1791/2006, punto 3.2.2 e DGR 1004/2007. Scheda per la presentazione del progetto distrettuale COMUNE DI MODENA E DISTRETTO

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1910-B DISEGNO DI LEGGE presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri (BERLUSCONI) dal Ministro delle attività produttive (MARZANO) e dal Ministro dell

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

Ciclo idrico e governo delle acque Titolo contratti Sottotitolo di fiume con particolare riguardo alle attività di monitoraggio e controllo

Ciclo idrico e governo delle acque Titolo contratti Sottotitolo di fiume con particolare riguardo alle attività di monitoraggio e controllo Ciclo idrico e governo delle acque Il Titolo ruolo di ARPA Lombardia in materia di contratti Sottotitolo di fiume con particolare riguardo alle attività di monitoraggio e controllo Dr.ssa Paola Bossi Sede

Dettagli

Una esperienza di coincenerimento

Una esperienza di coincenerimento Colacem Qualità del fare ECOMONDO 29 Ottobre 2009 Relatore: Ing. A.N. Farneti _ COLACEM - E il terzo gruppo cementiero italiano; - possiede sette impianti a ciclo completo per la produzione di cemento,

Dettagli

Amministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano

Amministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano C.F. n CRRRRT48B06D117X; Partita IVA n 0073846016 1 Amministrazioni comunali di Rezzato e Mazzano Adeguamento tecnologico della cementeria Italcementi di Rezzato-Mazzano Obiettivi di riduzione delle emissioni

Dettagli

CATALOGO BANCHE DATI, DATI E METADATI

CATALOGO BANCHE DATI, DATI E METADATI CATALOGO BANCHE DATI, DATI E METADATI - - Progetto Amministrazione Trasparente - Catalogo Banche Dati, Dati e Metadati Nome Doc. Catalogo Banche Dati, Dati e Metadati.doc Versione Data Commenti 1.0 22/12/2015

Dettagli

relazione tecnica A- SVILUPPO DEGLI STUDI TECNICI DI PRIMA APPROSSIMAZIONE CONNESSI ALLA TIPOLOGIA E CATEGORIA DELL INTERVENTO

relazione tecnica A- SVILUPPO DEGLI STUDI TECNICI DI PRIMA APPROSSIMAZIONE CONNESSI ALLA TIPOLOGIA E CATEGORIA DELL INTERVENTO relazione tecnica A- SVILUPPO DEGLI STUDI TECNICI DI PRIMA APPROSSIMAZIONE CONNESSI ALLA TIPOLOGIA E CATEGORIA DELL INTERVENTO B- INDICAZIONE DI MASSIMA DEI REQUISITI DELL INTERVENTO C- INDICAZIONE MATERIALI

Dettagli

Comune di Osio Sotto Provincia di Bergamo

Comune di Osio Sotto Provincia di Bergamo Deliberazione n 187 COPIA Comune di Osio Sotto Provincia di Bergamo VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Oggetto: APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI "PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE PER L'ATTUAZIONE DI

Dettagli

CENTRALE DI PRESENZANO. Modifica impiantistica installazione sistema di abbattimento catalitico (SCR).

CENTRALE DI PRESENZANO. Modifica impiantistica installazione sistema di abbattimento catalitico (SCR). IMPIANTO/OPERA Foglio N. 1 di Fogli 9 Rev. 0 del 29/07/16 CENTRALE DI PRESENZANO Modifica impiantistica installazione sistema di abbattimento catalitico (SCR). 0 Emesso per processo autorizzativo 29/07/16

Dettagli

Norme tecniche e valori limite di emissione per gli impianti di coincenerimento

Norme tecniche e valori limite di emissione per gli impianti di coincenerimento ALLEGATO 2 Norme tecniche e valori limite di emissione per gli impianti di coincenerimento A. VALORI LIMITE DI EMISSIONE IN ATMOSFERA 1. Formula di miscelazione La seguente formula di miscelazione deve

Dettagli

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO

IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO Eugenio Lanzi Regione Emilia Romagna Alfredo Pini APAT Gianna Sallese Arpa Emilia Romagna Rimini 30 giugno 2006 Schema

Dettagli

Tabella per l individuazione delle modifiche non sostanziali Emissioni in atmosfera D.Lgs 152/06

Tabella per l individuazione delle modifiche non sostanziali Emissioni in atmosfera D.Lgs 152/06 Circolare 1 AMB/07 Regione Lombardia Allegato 1 Tabella per l individuazione delle modifiche non sostanziali Emissioni in atmosfera D.Lgs 152/06 1 2 Sostituzione di macchinario / apparecchiatura / dispositivo

Dettagli

TRA. L Unione delle Terre d Argine (MO), rappresentato dalla Presidente Luisa Turci;

TRA. L Unione delle Terre d Argine (MO), rappresentato dalla Presidente Luisa Turci; ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO DALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ ALLA COSTITUZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE PER LA LEGALITÀ E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN ATTUAZIONE

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 139 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 139 del 57222 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 novembre 2016, n. 1750 Programmazione Fondo per le Politiche Giovanili 2016. Approvazione scheda intervento Regione Puglia. L Assessore alle Politiche giovanili

Dettagli

AZIENDA U.L.SS "Alto Vicentino"

AZIENDA U.L.SS Alto Vicentino AZIENDA U.L.SS SS. n. 4 "Alto Vicentino" Via Rasa, 9-36016 Thiene (VI) N. 408/2013 di reg. DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Con l'assistenza dei signori: In data: 09/05/2013 Direttore Amministrativo

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 18 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 18 del 8910 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI 2 febbraio 2017, n. 12 D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., l.r. 11/01 e ss.mm.ii., d.g.r. 648/2011 Piattaforma per il trattamento dei rifiuti

Dettagli

COMUNE DI PIOSSASCO PROGETTO PRELIMINARE. Relazione

COMUNE DI PIOSSASCO PROGETTO PRELIMINARE. Relazione 5(*,21( 3,(0217( 3529,1&,$ ', 725,12 P.R.G.C. approvato con D.G.R. n. 31-9698 del 30.09.2008 Rettificata con D.G.R. n 16-10621 del 26/01/2009 - Variante n. 1, approvata con D.C.C. n. 65 del 26.11.2009;

Dettagli

NUOVO IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI DI MODENA ANALISI DELLE SCELTE TECNOLOGICHE ADOTTATE

NUOVO IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI DI MODENA ANALISI DELLE SCELTE TECNOLOGICHE ADOTTATE NUOVO IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE RIFIUTI DI MODENA ANALISI DELLE SCELTE TECNOLOGICHE ADOTTATE Modena, 19 Settembre CONTENUTI DELLA PRESENTAZIONE Descrizione delle migliori tecnologie disponibili (DM

Dettagli

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile

I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Perché un Contratto di Fiume? PER RENDERE PIU EFFICIENTI ED EFFICACI LE POLITICHE

Dettagli

Emissioni polverulente: l applicativo web di Confindustria Firenze e ANCE Firenze, in collaborazione con ARPAT

Emissioni polverulente: l applicativo web di Confindustria Firenze e ANCE Firenze, in collaborazione con ARPAT Seminario informativo Il controllo dell'inquinamento atmosferico, la nuova normativa e soluzioni verso un economia sostenibile Firenze 15.12.2010 Emissioni polverulente: l applicativo web di Confindustria

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Deliberazione n. VII/6501 Seduta del 19/10/01

Deliberazione n. VII/6501 Seduta del 19/10/01 Deliberazione n. VII/6501 Seduta del 19/10/01 D.p.r.. 24/5/88, n 203 e d.lgs. 4/8/99, n.351. Nuova zonizzazione del territorio regionale per il conseguimento degli obiettivi di qualità dell aria ambiente,

Dettagli

COMUNE DI VOLVERA. Città metropolitana di Torino DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEI SERVIZI LAVORI PUBBLICI MANUTENZIONI E PATRIMONIO

COMUNE DI VOLVERA. Città metropolitana di Torino DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEI SERVIZI LAVORI PUBBLICI MANUTENZIONI E PATRIMONIO COMUNE DI VOLVERA Città metropolitana di Torino DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEI SERVIZI LAVORI PUBBLICI MANUTENZIONI E PATRIMONIO UFFICIO LL.PP. MANUTENZIONE E PATRIMONIO n. 114 del 12-09-2016 Reg.

Dettagli

Provvedimento dirigenziale

Provvedimento dirigenziale n 212/EC del 12 dicembre 2008 pagina n. 1/5 Prot. n. \ 41 01 01 15 Arezzo, lì OGGETTO: D. Lgs. 59/2005 L.R.T. 61/2003 SCA HYGIENE PRODUCTS S.p.A. Via Dante Alighieri, n. 26/A 52015 PRATOVECCHIO AGGIORNAMENTO

Dettagli

COMUNE DI CASAMICCIOLA TERME

COMUNE DI CASAMICCIOLA TERME COMUNE DI CASAMICCIOLA TERME P R O V I N C I A D I N A P O L I STAZIONE DI CURA, SOGGIORNO E TURISMO DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE ATTIVITA' PRODUTTIVE Prot. Int. Attivita' Produttive.. n. 7 Del 03/02/2011

Dettagli

ALLEGATO C (autorizzazione di carattere generale) CRITERI E CONDIZIONI PER IL RICORSO ALL'AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE.

ALLEGATO C (autorizzazione di carattere generale) CRITERI E CONDIZIONI PER IL RICORSO ALL'AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE. ALLEGATO C (autorizzazione di carattere generale) CRITERI E CONDIZIONI PER IL RICORSO ALL'AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE. Allegato C1) CRITERI TECNICI (Sono da considerare le sole prescrizioni applicabili

Dettagli

Master Diffuso Forum PA. Fanghi da Depurazione delle Acque L esperienza Holcim Ing. M. Turri - HOLCIM

Master Diffuso Forum PA. Fanghi da Depurazione delle Acque L esperienza Holcim Ing. M. Turri - HOLCIM Master Diffuso Forum PA Fanghi da Depurazione delle Acque L esperienza Holcim Ing. M. Turri - HOLCIM Agenda Il Gruppo Holcim Cosa sono i DSS Il progetto DSS Utilizzo dei DSS in Holcim Conclusioni 2 Agenda

Dettagli

Utilizzo di CSS nelle cementerie Potenzialità e benefici

Utilizzo di CSS nelle cementerie Potenzialità e benefici Utilizzo di CSS nelle cementerie Potenzialità e benefici Cologno Monzese, 21 dicembre 2012 Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento Associati 2012 Buzzi Unicem Cal.me Cementir Cementerie Barbetti

Dettagli

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO E AMBIENTE DIREZIONE AMBIENTE SERVIZIO TUTELA DELLE ACQUE DALL'INQUINAMENTO E GESTIONE DEI RIFIUTI PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE OGGETTO : MODIFICA

Dettagli

COMUNE DI CAVRIAGO Provincia di Reggio Emilia

COMUNE DI CAVRIAGO Provincia di Reggio Emilia COMUNE DI CAVRIAGO Provincia di Reggio Emilia DELIBERAZIONE N. 98 In data: 10/11/2016 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: NULLA OSTA ALLA VARIANTE NON SOSTANZIALE DELL INTERVENTO UNITARIO

Dettagli

PROTAGONISTI Allievi e docenti Istituti Scuole Superiori

PROTAGONISTI Allievi e docenti Istituti Scuole Superiori Il Dipartimento ARPA di PAVIA per l educazione ambientale Monitoraggio, informazione, educazione ambientale: esperienze integrate di protezione ambientale legate alla qualità dell aria in ambiente urbano.

Dettagli

AGENZIA DEL TPL DI BRESCIA. IL DIRETTORE Ing. Alberto Croce

AGENZIA DEL TPL DI BRESCIA. IL DIRETTORE Ing. Alberto Croce Determinazione n.20/2016 AGENZIA DEL TPL DI BRESCIA IL DIRETTORE Ing. Alberto Croce OGGETTO: PROROGA FINO AL 31.12.2016, DEI CONTRATTI DI SERVIZIO RELATIVI ALLE SOTTORETI BASSA PIANURA BRESCIANA, SEBINO,

Dettagli

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera IREA Piemonte Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale Ing. Francesco Matera Regione Piemonte DIREZIONE AMBIENTE Sett. Risanamento

Dettagli

UNA ESPERIENZA PARTECIPATIVA DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE: IL CASO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

UNA ESPERIENZA PARTECIPATIVA DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE: IL CASO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA UNA ESPERIENZA PARTECIPATIVA DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE: IL CASO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA Gianni Vicario Danilo Spazzapan Regione Automoma Friuli Venezia Giulia LEGGE REGIONALE 17/08/2004,

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1979 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE

CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1979 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE REGIONE LOMBARDIA IX LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 1979 VI COMMISSIONE CONSILIARE AMBIENTE E PROTEZIONE CIVILE PROGETTO DI LEGGE Modifiche e integrazioni alla legge regionale 9 settembre 2003, n.

Dettagli

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO

CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO Reg. pubbl. N. ORIGINALE lì CITTÀ DI MOGLIANO VENETO PROVINCIA DI TREVISO DETERMINAZIONE N. 939 DEL 23-12-2013 - SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA - OGGETTO: Iniziative a favore dei giovani. Incarico alla Servire

Dettagli

Conoscere l odore per gestirlo

Conoscere l odore per gestirlo Conoscere l odore per gestirlo Analisi avanzata della qualità dell aria Odori sempre sotto controllo Nuove soluzioni per monitoraggi ambientali Esperti dell analisi sensoriale di aromi e fragranze Misurazione

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE, TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Qualità dell'ambiente: gestione rifiuti, cave e attività estrattive DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 4012

Dettagli

2.1. EMISSIONI ODORIGENE

2.1. EMISSIONI ODORIGENE Indice Indice... 1 1. PREMESSA... 2 2. MONITORAGGIO... 3 2.1. EMISSIONI ODORIGENE... 3 2.2. IMMISIONI SONORE NELL AMBIENTE ESTERNO... 5 2.3. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA... 7 Allegato 1: Punti di

Dettagli

n. 098 - Martedì 12 Maggio 2015 Emissioni provenienti dall'uso della biomassa per la produzione di energia La stima delle emissioni e le politiche dell Emilia Romagna per limitarle in un recente articolo

Dettagli

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 409 DEL

Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 409 DEL Città di Seregno DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 409 DEL 23-07-2012 OGGETTO: DISABILI SENSORIALI: IMPEGNO DI SPESA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA ALLA COMUNICAZIONE ANNO SCOLASTICO 2012-13.- AREA POLITICHE

Dettagli

1. MATRICI AMBIENTALI

1. MATRICI AMBIENTALI ALLEGATO TECNI A ALL ATTO N. 1642009 MATRICI AMBIENTALI E PRESCRIZIONI 1. MATRICI AMBIENTALI 1.1. EMISSIONI IN ATMOSFERA TAB A1 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE EMISSIONI ( ) E1 (1) E2 (1) E7 E8 Essiccatoio 1

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA

PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per l assistenza tecnica e amministrativa fornita dalla Regione ai comuni nell ambito di quanto previsto dalla legge regionale 27 luglio 2004, n. 38 (Norme per la disciplina della

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA

PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA PROTOCOLLO D INTESA SU MISURE FINALIZZATE ALLA TUTELA ED ALLA SALVAGUARDIA DELL AMBIENTE E DELLA SALUTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI GUBBIO FRA COMUNE DI GUBBIO REGIONE DELL UMBRIA PROVINCIA DI PERUGIA

Dettagli

BILANCIO AMBIENTALE 2015 ERV

BILANCIO AMBIENTALE 2015 ERV BILANCIO AMBIENTALE 2015 ERV 2015 1 PREMESSA Il presente documento, raccoglie gli indici di prestazione ambientale di ECO-RICICLI VERITAS srl (ERV) avuti nel corso del 2015. In particolare si presenteranno

Dettagli

Gli scarichi industriali nell'autorizzazione Unica Ambientale

Gli scarichi industriali nell'autorizzazione Unica Ambientale Gli scarichi industriali nell'autorizzazione Unica Ambientale Inquadramento normativo e caratteristiche del territorio Brianteo Speaker Giuseppe Spina 05 maggio 2016 Definizioni scarico: qualsiasi immissione

Dettagli

A relazione del Vicepresidente Reschigna:

A relazione del Vicepresidente Reschigna: REGIONE PIEMONTE BU42 20/10/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2016, n. 21-4014 Approvazione dello schema di quarta modifica all'accordo di Programma (D.P.G.R. 84/2014) tra la Regione

Dettagli

PROGETTO A.G.I.R.E. POR ARPA Calabria ARPA Emilia R.

PROGETTO A.G.I.R.E. POR ARPA Calabria ARPA Emilia R. PROGETTO A.G.I.R.E. POR ARPA Calabria ARPA Emilia R. Trasferimento di conoscenze e protocolli operativi finalizzati al controllo delle emissioni in atmosfera, al monitoraggio di qualità dell aria e della

Dettagli

COMUNE DI SUELLI. Settore Amministrativo SETTORE : Pompei Daniela. Responsabile: 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 NUMERAZIONE GENERALE N.

COMUNE DI SUELLI. Settore Amministrativo SETTORE : Pompei Daniela. Responsabile: 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 NUMERAZIONE GENERALE N. COMUNE DI SUELLI SETTORE : Responsabile: Settore Amministrativo Pompei Daniela NUMERAZIONE GENERALE N. 586 NUMERAZIONE SETTORIALE N. 355 in data 11/09/2013 OGGETTO: L.R. 3/2008 art.4 c.1 lett.l. Attribuzione

Dettagli

L ISTITUZIONE DI UN ANAGRAFE TUMORALE COMUNALE COME SI FA A NON CONDIVIDERE QUESTA INIZIATIVA?

L ISTITUZIONE DI UN ANAGRAFE TUMORALE COMUNALE COME SI FA A NON CONDIVIDERE QUESTA INIZIATIVA? L ISTITUZIONE DI UN ANAGRAFE TUMORALE COMUNALE COME SI FA A NON CONDIVIDERE QUESTA INIZIATIVA? Dopo le ultime tristi vicende che hanno visto per protagonista in negativo, ancora una volta la nostra terra

Dettagli

METALLI TOSSICI DAI CEMENTIFICI

METALLI TOSSICI DAI CEMENTIFICI METALLI TOSSICI DAI CEMENTIFICI Dalla letteratura scientifica ai terreni di Merone federico.valerio@istge.it Federico Valerio L impatto ambientale dei cementifici nella letteratura scientifica Polveri

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 100 del 03/09/2014

Decreto Dirigenziale n. 100 del 03/09/2014 Decreto Dirigenziale n. 100 del 03/09/2014 Dipartimento 52 - Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Direzione Generale 5 - Direzione Generale per l'ambiente e l'ecosistema U.O.D. 16 - UOD Autorizzazioni

Dettagli

Le nuove strategie nazionali e comunitarie sulla qualità dell aria

Le nuove strategie nazionali e comunitarie sulla qualità dell aria Le nuove strategie nazionali e comunitarie sulla qualità dell aria Fabio Romeo Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare - ISPRA LA NUOVA NORMATIVA SULLA QUALITÀ DELL ARIA Direttiva

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2007

RELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2007 RELAZIONE TECNICA ATTIVITA DI VIGILANZA, CONTROLLO e MONITORAGGIO SULL INCENERITORE DI Via dei Gonzaga Reggio Emilia Anno 2007 A cura di: Servizio Territoriale Dr. S. Diacci Responsabile S. Fornaciari

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N 210 SEDUTA DELIBERATIVA DEL 24/10/2013 OGGETTO Sistema di incentivazione - anno 2013. Definizione degli obiettivi dei Responsabili delle Strutture Operative Complesse,

Dettagli

DECRETO N Del 12/06/2015

DECRETO N Del 12/06/2015 DECRETO N. 4868 Del 12/06/2015 Identificativo Atto n. 1189 PRESIDENZA Oggetto VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DELL ACCORDO DI PROGRAMMA PER L AMPLIAMENTO E IL POTENZIAMENTO DEL COMPRENSORIO SCIISTICO

Dettagli

Area 3. (Area )

Area 3. (Area ) Area 3 U.O. Aria - Energia - A.U.A. Determinazione n REGDE / 660 / 2015 Lodi 21-08-2015 (Area 3-131 - 2015) OGGETTO: INOXFUCINE SPA SEDE LEGALE IN COMUNE DI MILANO, VIA ALBERTO DA GIUSSANO,1 ED INSEDIAMENTO

Dettagli

1.3.4 FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA

1.3.4 FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA 1.3.4 FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA - Riferimenti normativi: L.R. n. 1/2000 - Funzioni o servizi: programmazione di aree destinate ad insediamenti artigiani, aree ecologicamente attrezzate (comma 12) e

Dettagli

Le attività svolte. L accordo di programma per il superamento della contaminazione da Tallio dell acqua pubblica del Comune di Pietrasanta

Le attività svolte. L accordo di programma per il superamento della contaminazione da Tallio dell acqua pubblica del Comune di Pietrasanta L accordo di programma per il superamento della contaminazione da Tallio dell acqua pubblica del Comune di Pietrasanta Le attività svolte Ida Aragona Stefano Pieroni Pietrasanta 8 settembre 2016 Avvio

Dettagli

Autorizzazioni/Iscrizi

Autorizzazioni/Iscrizi Regione N. Provvedimento Descrizione semplificazioni L.R. 16/07/2015, n. 9 Legge comunitaria regionale per il 2015. Pubblicata nel B.U. - 16 luglio 2015, n. 171. Delib.G.R. 15/04/2015, n. 389 Adozione

Dettagli

CITTÀ di AVIGLIANA Provincia di TORINO

CITTÀ di AVIGLIANA Provincia di TORINO Estratto DETERMINAZIONE N. 172 del 30/05/2013 Proposta n. 172 Oggetto: BANDO ESPLORATIVO PER LA MOBILITA VOLONTARIA PER 3 POSTI DI CATEGORIA C E/O D PROFILI TECNICI ED AMMINISTRATIVI RISERVATO AI DIPENDENTI

Dettagli

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo 884327

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo 884327 COMUNE DI PISA TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD N. atto DN-12 / 204 del 26/03/2013 Codice identificativo 884327 PROPONENTE Comunicazione - Serv. Informativi - Sp. Cittadino APPROVAZIONE DEGLI

Dettagli

Commissario straordinario per l area della Ferriera di Servola

Commissario straordinario per l area della Ferriera di Servola Commissario straordinario per l area della Ferriera di Servola PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L AREA DELLA FERRIERA DI SERVOLA IL COMUNE DI TRIESTE LA PROVINCIA DI TRIESTE L AZIENDA

Dettagli

Allegato F3 alla Delib.G.R. n. 14/32 del

Allegato F3 alla Delib.G.R. n. 14/32 del Allegato F3 alla Delib.G.R. n. 14/32 4.4.2012 Marca da bollo vigente (solo per originale) DETERMINAZIONE N. DEL Oggetto: Autorizzazione all esercizio ai sensi l art. 208, comma 15 D.Lgs. 152/06 di un impianto

Dettagli

La Stazione Sperimentale del Vetro con la collaborazione di StaraGlass e UNIGE ha il piacere di invitarla al: SEMINARIO

La Stazione Sperimentale del Vetro con la collaborazione di StaraGlass e UNIGE ha il piacere di invitarla al: SEMINARIO La Stazione Sperimentale del Vetro con la collaborazione di StaraGlass e UNIGE ha il piacere di invitarla al: SEMINARIO Tecniche primarie per la riduzione degli ossidi di azoto (NOx) in forni fusori per

Dettagli

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI Determinazione nr. 3298 Trieste 08/11/2012 Proposta nr. 1178 Del 07/11/2012 Oggetto: Progetto Imparare ad abitare : da Casa "scuola"

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA Settore Sostenibilità Ambientale e Scienze Naturali

COMUNE DI BRESCIA Settore Sostenibilità Ambientale e Scienze Naturali COMUNE DI BRESCIA Settore Sostenibilità Ambientale e Scienze Naturali OSSERVATORIO TERMOUTILIZZATORE DI BRESCIA Un anno di lavoro intenso e approfondito Introduzione del presidente Gianluigi Fondra Marco

Dettagli

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA. VI Commissione legislativa. RISOLUZIONE n. 46

ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA. VI Commissione legislativa. RISOLUZIONE n. 46 ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA VI Commissione legislativa RISOLUZIONE n. 46 Atto di indirizzo in ordine alla rideterminazione delle piante organiche ed all adeguamento degli atti aziendali delle aziende

Dettagli

SETTORE ILLUMINAZIONE PUBBLICA SCHEDA N IL 1 SOSTITUZIONE DEL PARCO LAMPADE

SETTORE ILLUMINAZIONE PUBBLICA SCHEDA N IL 1 SOSTITUZIONE DEL PARCO LAMPADE SETTORE ILLUMINAZIONE PUBBLICA SCHEDA N IL 1 SOSTITUZIONE DEL PARCO LAMPADE Nelle applicazioni esistenti sarà prevista la graduale sostituzione di tutti gli impianti dotati di vecchie lampade a ridotta

Dettagli

Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa

Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Organizzazione/Sito : Sede legale: Sito Produttivo: Responsabile legale: Allegato 2 - Check-list per la registrazione EMAS di un'impresa Accertamento relativo alla verìfica di conformità legislativa ai

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

Il ruolo e il coinvolgimento del CFA nell Osservatorio Regionale per la Biodiversità

Il ruolo e il coinvolgimento del CFA nell Osservatorio Regionale per la Biodiversità Il ruolo e il coinvolgimento del CFA nell Osservatorio Regionale per la Biodiversità Il coinvolgimento del Parco Monte Barro /Centro Flora Autoctona (CFA) nell Osservatorio Regionale della Biodiversità

Dettagli

Regione Puglia. Piano di Prevenzione Prevenzione delle complicanze del Diabete: Progetto esecutivo e cronoprogramma

Regione Puglia. Piano di Prevenzione Prevenzione delle complicanze del Diabete: Progetto esecutivo e cronoprogramma Regione Puglia Piano di Prevenzione 2005 2007 Prevenzione delle complicanze del Diabete: Progetto esecutivo e cronoprogramma 1 Progetto regionale di prevenzione delle complicanze del diabete: Verifica

Dettagli

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE

CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE CONCENTRAZIONE DI MONOSSIDO DI CARBONIO NELL ARIA AMBIENTE Il monossido di carbonio è un inquinante da traffico caratteristico delle aree urbane a circolazione congestionata. CLASSIFICAZIONE TEMA SOTTOTEMA

Dettagli

Spett.le Amministrazione Provinciale Settore Tutela e Sviluppo del Territorio Piazza Matteotti, NOVARA

Spett.le Amministrazione Provinciale Settore Tutela e Sviluppo del Territorio Piazza Matteotti, NOVARA MARCA DA BOLLO (schema di domanda) (in caso di domanda presentata da Enti Pubblici lo schema deve subire le conseguenti modificazioni. In caso di soggetti privati la domanda deve essere presentata su carta

Dettagli

SESSIONE PARALLELA CENTRO TEMATICO NATURA E BIODIVERSITA

SESSIONE PARALLELA CENTRO TEMATICO NATURA E BIODIVERSITA L INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELLA CONOSCENZA E DELLA PREVENZIONE Dai sistemi di monitoraggio alla diffusione della cultura ambientale Milano, 24 25 26 Novembre 2003 Teatro Dal Verme - Palazzo delle Stelline

Dettagli