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1 Torna all indice Chi è il Co.Ge.For. Il Co. Ge. For. è un consorzio tra imprese del settore forestale, ma soprattutto è un gruppo di imprenditori che fa squadra Data di istituzione: 1990, costituito da 13 imprese Oggi (2004): 55 imprese 77% Belluno 20% Treviso 3% Vicenza 123 addetti 51% italiani 49% extracomunitari Zona di lavoro: Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Capacit à operativa: m³ di legname di conifera 25% 7044 m³ di latifoglia della produzione quintali di legna da ardere annuale veneta Filosofia del consorzio: con un concorrente amico si può costrui re insieme Con un concorrente non amico si rischia di avere solo conflittua lit à sterile

2 Il Co.Ge.For. e il lavoro forestale TECNICHE DI LAVORO Le imprese si sono dotate di macchine tecnologicamente aggiornate e di operatori professionalmente preparati, con esperienza, e in grado di prendere decisioni sulle modalità operative, conoscendone i rischi e limitando i pericoli (ad esempio allontanando l operatore da attrezzi taglienti) SICUREZZA DEL LAVORO Le imprese del Co.Ge.For. ritengono che la produttività non può prescindere in nessun caso dall esecuzione corretta e sicura delle lavorazioni. Il Co.Ge.For. ha predisposto il il documento sulla valutazione dei rischi e la tutela della sicurezza ai sensi del Decreto Legislativo 626/94, che è stato tradotto nelle lingue d origine dei dipendenti stranieri. Il Co.Ge.For., inoltre, addestra i neo assunti per gradi di esperienza RETRIBUZIONE DEI DIPENDENTI retribuzione a premi (retribuzione a tempo cui si sommano dei premi di produzione). Garanzia di un salario minimo e di una retribuzione meritocratica

3 Il ruolo della legna da ardere nell'economia delle imprese boschive La legna da ardere rappresenta un prodotto importantissimo per le imprese del Co.Ge.For. Il 60% delle imprese del Co.Ge.For. utilizza e vende legna da ardere Capacità operativa: ogni anno quintali, così suddivisi: 78% ( quintali) è stato utilizzato nella provincia di residenza dell impresa 13% ( quintali) viene acquistata già allestita all estero 9% ( quintali) utilizzato in regioni confinanti; Specie utilizzate per la legna da ardere 95% faggio ( quintali) 4,6% carpino (7.940 quintali) 0,4% nocciolo (630 quintali)

4 Il ruolo della legna da ardere nell'economia delle imprese boschive Il prodotto legna da ardere viene sempre più richiesto (+67% nel periodo ) per i seguenti motivi: 1. Riscaldamento esclusivo o integrato (gasolio+legna, metano+legna) 2. Risparmio economico 3. Utilizzo di risorse rinnovabili (maggiore sensibilità nell utenza finale) 4. Benessere fisico 5. Benessere emotivo legato alla tradizione e al contatto con il fuoco Nelle fiere di settore nazionali e internazionali si vedono sempre più espositori di stufe e caldaie a legna ad alto rendimento IL CO.GE.FOR. CREDE NELLA LEGNA DA ARDERE E VUOLE INVESTIRE IN QUESTO SETTORE PER CONTINUARE AD ESSERE PROTAGONISTA

5 Le risorse disponibili in ambiente montano e pedemontano Ripresa pianificata in Veneto: m³ fustaia quintali ceduo Boschi veneti: ha Boschi assestati: ha (49%) (Stima prudenziale) Risorsa legno utilizzata annualmente in Veneto: m³ fustaia quintali ceduo La Regione del Veneto ha avviato la certificazione delle proprietà forestali secondo lo schema PEFC BUONA DISPONIBILITÀ DI MATERIALE LOCALE CERTIFICATO PER LE DITTE LOCALI

6 I problemi concernenti l'approvvigionamento Risorse locali situate in zone montane e pedemontane: Periodo di taglio limitato dalle condizioni meteorologiche (Il Co.Ge.For. ha una media di 180 giornate lavorative/anno) Rigidità del sistema di vendita dei lotti pubblici Scarso investimento dei proprietari boschivi pubblici e privati nelle proprietà: Debole adesione al finanziamento per il miglioramento boschi Debole adesione ai finanziamenti per la viabilità Frequente abbandono della proprietà forestale Bosco inteso come bene da sfruttare e non come capitale da curare Manodopera extracomunitaria affidabile solo nel breve periodo. (Appena accumulato un po di risparmio ritorna nel Paese di origine) Materiale di provenienza estera da boschi gestiti con meno controlli

7 Gli aspetti legati alla qualità della legna da ardere LA QUALITÀ DEL MATERIALE LEGNOSO NON SI INVENTA, È INTRINSECA AL PRODOTTO E, QUINDI, ALL ALBERO. OBIETTIVO: adottare tutte le tecniche possibili per minimizzare la perdita di qualità connessa all utilizzazione del legname Abbattimento: Allestimento: solo in luna calante SE le piante sono in periodo vegetativo, vengono rilasciati i rami e e le foglie per asciugare il legno del tronco in fase di luna crescente e su piante abbattute in luna calante NESSUNA PERDITA DI PRODUTTIVITÀ GRAZIE ALLA INTEGRAZIONE ORIZZONTALE DELLE FASI LAVORATIVE

8 La commercializzazione della legna da ardere PROBLEMI Prezzo di vendita basso e stagnante per due motivi: concorrenza rappresentata dalle importazioni estere (13% del totale, un prodotto di buona qualità, a prezzo concorrenziale e con forma adatta a lavorazioni automatizzate) (problema non facilmente risolvibile) basso costo di produzione di imprese che si avvalgono di lavoratori non regolari (problema risolvibile con maggiori controlli)

9 La commercializzazione della legna da ardere SOLUZIONI ADOTTATE DAL CO.GE.FOR. Ricerca della massima soddisfazione del cliente: 1. trasparenza nella definizione delle condizioni di vendita 2. rispetto della tempistica e delle esigenze del cliente 3. fornitura di un prodotto di qualità 4. fornitura di un prodotto uniforme nelle misure richieste 5. conferimento del materiale in cassette o in pallets (nessun problema di accatastamento da parte del cliente) 6. conferimento del materiale nel luogo desiderato (es. garage, portico) 7. fornitura di bastoncini di abete rosso per l accensione 8. Adesione allo schema di certificazione PEFC con duplice scopo: Aderire ad uno standard di certificazione europeo riconosciuto per lavorare meglio e in modo innovativo; Rendere noto al cliente, a parità di prezzo e con una nota informativa, l impegno del Co.Ge.For. nel rispetto dell ambiente

10 Requisiti per continuare ad utilizzare la legna da ardere di produzione nazionale Impegno delle imprese: innovazione tecnica e produttiva ricerca di nicchie di mercato certificazione secondo lo schema PEFC esecuzione accurata del processo produttivo Impegno degli enti proprietari: flessibilità disponibilità atteggiamento più imprenditoriale (maggiori investimenti nel bosco) Impegno enti pubblici: continuità nelle forme di finanziamento concertazione pubblico-privato incentivi agli impianti di riscaldamento ad alto rendimento incentivi pubblici alla legna da ardere (come avviene per il gasolio da riscaldamento per il gas metano in zone svantaggiate) DARE, INSIEME, PROSPETTIVA AL SETTORE

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