L incentivazione del fotovoltaico

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1 L incentivazione del fotovoltaico Il modulo approfondisce i provvedimenti di incentivazione statale all'installazione di impianti fotovoltaici: vengono presentati la normativa di riferimento, il meccanismo di quantificazione delle tariffe incentivanti ed i relativi casi di applicazione. Il decreto Conto Energia 2007 Il dispositivo di legge che regola l incentivazione dell energia prodotta da impianti fotovoltaici è il: Decreto 19 Febbraio 2007 Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell articolo 7 del decreto legislativo 29 Dicembre 2003, n Il limite di potenza incentivabile Il decreto del Conto Energia ha fissato un primo tetto di MW agli impianti finanziabili. Una volta raggiunta questa quota le tariffe verranno rimodellate in base all andamento dei costi e del mercato. È già prevista una rimodellazione del Conto Energia per l anno Divieti di cumulo degli incentivi Le tariffe non sono cumulabili con: incentivi pubblici (di natura nazionale, regionale, locale, comunitaria) in conto capitale e/o interessi, eccedenti il 20% del costo di investimento; certificati verdi; titoli di efficienza energetica (D.lgs 79/1999 e D.lgs 164/2000); qualora il soggetto che realizza l'impianto benefici della detrazione fiscale di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289 (art. 2 comma5). Solo le scuole pubbliche e le strutture sanitarie pubbliche possono usufruire sia degli incentivi in conto capitale e/o in conto interessi sia dell incentivo e del premio in conto energia. Resta fermo il diritto al beneficio della riduzione Iva per impianti facenti uso di energia solare (Dlgs 26 Ottobre 1972, n 633 e decreto Ministro Finanze 29 Dicembre 1999). Procedure e tempistica Il soggetto responsabile dell esercizio dell impianto inoltra al gestore di rete (il distributore locale di energia elettrica) il progetto preliminare dell impianto richiedendo la connessione alla rete. Se l impianto in questione ha una potenza compresa tra 1 e 200 kwp occorre precisare se ci si vuole avvalere del servizio di scambio sul posto per l energia elettrica prodotta. (Art. 5, comma 1) L Autorità per l energia elettrica e il gas (AAEG) ha definito le modalità e le tempistiche secondo le quali il gestore di rete comunica il punto di consegna ed esegue la connessione dell'impianto alla rete elettrica, prevedendo penali nel caso di mancato rispetto. A impianto ultimato si trasmette al gestore di rete la comunicazione di fine lavori.

2 Entro sessanta giorni dalla data di entrata in esercizio dell impianto (Art. 5, comma 4) il soggetto responsabile fa pervenire al soggetto attuatore (Gestore dei Servizi Elettrici GSE Spa): richiesta di concessione della pertinente tariffa incentivante, documentazione finale di progetto dell impianto, realizzato in conformità alla norma CEI-02 e firmato da da professionista o tecnico iscritto all albo professionale, elencata nell allegato 4 al decreto 20 febbraio Il mancato rispetto dei termini di questa richiesta comporta la non ammissibilità alle tariffe incentivanti. Il G.S.E. (attuatore), entro 60 giorni dalla data di ricevimento della richiesta di accesso alla tariffa incentivante e della documentazione connessa, verificato il rispetto delle disposizioni del decreto, comunica al titolare dell impianto ( soggetto responsabile ) la tariffa riconosciuta. Il meccanismo dell incentivazione in conto energia Il meccanismo dell incentivazione in conto energia consiste nell erogazione di un corrispettivo commisurato all elettricità prodotta dagli impianti, sulla base di tariffe incentivanti. Le risorse per l'erogazione delle tariffe incentivanti trovano copertura nel gettito della componente tariffaria A3 (della bolletta pagata dal consumatore). Valgono le seguenti regole di base: 1. Sono incentivati gli impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica, con potenza superiore di almeno 1 kw e senza alcun limite superiore, (dal 2007 non è più fissato un limite superiore); 2. Beneficiari (soggetti responsabili) sono: Persone fisiche, Persone giuridiche, Soggetti pubblici, Condomini di unità abitative e/o di edifici 3. Le tariffe, che rimangono invariate per i 20 anni di incentivazione, sono stabilite dalla normativa e fissate dall AEEG; 4. Non è possibile modificare il sito indicato nella domanda; 5. È incentivata tutta l energia prodotta, sia che si scelga la cessione in rete, sia che si usufruisca dello scambio sul posto (in questo caso ovviamente si godrà anche del relativo risparmio sulla bolletta elettrica). Il ruolo del GSE Il GSE: Verifica (dopo ultimazione e messa in esercizio dell impianto) le domande di ammissione all incentivazione; Comunica gli esiti delle valutazioni; Eroga gli incentivi ventennali; Gestisce il servizio di scambio sul posto e quello di cessione/ritiro dell energia, acquisendo l energia dal soggetto responsabile e cedendola al gestore della rete;

3 Effettua verifiche sugli impianti in costruzione e in esercizio. Gli impianti che possono beneficiare del Conto Energia Nel decreto vengono definite 3 tipologie di impianto: Impianti fotovoltaici non integrati Impianti fotovoltaici parzialmente integrati Impianti fotovoltaici con integrazione architettonica Impianti fotovoltaici non integrati Gli impianti fotovoltaici sono considerati non integrati quando i moduli sono installati: a terra; in modo non complanare alle superfici su cui sono fissati, sia che si tratti di elementi di arredo urbano e viario (incluse barriere acustiche, pensiline, pergole, tettoie), che di tetti (solo nel caso di tetti a falda) o facciate di edifici. Sono comprese in questa tipologia anche le coperture di parcheggi, i lampioni (sempre se in connessione a rete, quindi senza batterie), i sistemi a inseguimento installati a terra. Esempi di impianti fotovoltaici non integrati Impianti fotovoltaici parzialmente integrati Gli impianti sono parzialmente integrati quando i moduli, non sostituendo i materiali che costituiscono le superfici di appoggio, sono installati su tetti piani e terrazze di edifici e fabbricati (anche su file parallele coi moduli inclinati e quindi non complanari al tetto. Se c è una balaustra intorno al tetto, i moduli devono essere installati con un inclinazione tale che la quota corrispondente alla metà dell altezza dei moduli non superi l altezza della balaustra) in modo complanare: alle superfici degli edifici su cui sono fissati (tetti a falda, coperture, facciate, balaustre, parapetti); agli elementi di arredo urbano e viario (coperture parcheggi, fermate autobus, lampioni fotovoltaici senza accumulatori, pensiline).

4 Esempi di impianti fotovoltaici parzialmente integrati Impianti fotovoltaici con integrazione architettonica Gli impianti fotovoltaici sono detti con integrazione architettonica se: i moduli sostituiscono i materiali di rivestimento di tetti, coperture, facciate di edifici e fabbricati, avendo quindi la stessa inclinazione e funzionalità architettonica, così pure di strutture accessorie dei fabbricati od anche di elementi e strutture di arredo viario, ecc. Esempi di impianti fotovoltaici con integrazione architettonica

5 Il caso degli Enti locali La Legge finanziaria del 2008 in materia di incentivazione delle fonti rinnovabili, all art. 2 comma 173 dispone che gli impianti fotovoltaici, i cui soggetti responsabili sono enti locali (si intendono per enti locali i comuni, le province, le città metropolitane, le comunità montane, le comunità isolane e le unioni di comuni). Rientrano sempre nella tipologia di impianto integrato, indipendentemente dalle effettive caratteristiche architettoniche dell'installazione, e godono della tariffa relativa. Le norme sugli enti locali si applicano, altresì, ai consorzi cui partecipano enti locali, con esclusione di quelli che gestiscono attività aventi rilevanza economica ed imprenditoriale. A partire dal 2009 un decreto ha poi dato la possibilità ai piccoli comuni di: utilizzare il regime di scambio prescindendo dall obbligo di scambiare l energia sul luogo stesso in cui essa viene generata; cedere terreni di proprietà comunale ai privati per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Casi particolari di incremento delle tariffe incentivanti È prevista: La maggiorazione del 5% per impianti su scuole e strutture sanitarie pubbliche, su edifici pubblici di comuni con meno di abitanti (Art. 6, comma 4/lettere b) e d). La maggiorazione del 5% per impianti non integrati la cui produzione energetica viene consumata per almeno il 70% dall utenza (che si configura quale autoproduttore ai sensi dell art.2 comma 2 del Dlgs 16 Marzo 1999 N. 79 (Art. 6, comma 4/lettera a). Si definisce autoproduttore colui che produce per auto consumare (almeno il 70%) e vende i restante alla rete (al GSE). La stessa maggiorazione del 5% si applica agli impianti integrati (di cui all articolo 2, comma 1, lettera b3 del decreto) in superfici esterne degli involucri di edifici, fabbricati, strutture edilizie di destinazione agricola, in sostituzione di coperture in eternit o comunque contenenti amianto (Art. 6, comma 4/lettera c). Tariffe incentivanti (dall 1 Gennaio al 31 Dicembre 2010) L energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, ha diritto a una tariffa incentivante che, in relazione alla potenza nominale e alla tipologia dell impianto, assume il valore di cui alla tabella (valori in euro/kwh). La tariffa individuata sulla base della tabella è riconosciuta per un periodo di venti anni a decorrere dalla data di entrata in esercizio dell impianto ed è costante in moneta corrente in tutto il periodo di venti anni. Il valore della tariffa è costante in moneta corrente nel periodo. Con successivi decreti del Ministro dello sviluppo economico, da emanare con cadenza biennale, saranno ridefinite le tariffe incentivanti per gli impianti che entrano in esercizio negli anni successivi al 2010, tenendo conto dell andamento dei prezzi dei prodotti energetici e dei componenti per gli impianti fotovoltaici.

6 In assenza dei predetti decreti continuano ad applicarsi, per gli anni successivi al 2010, le tariffe fissate dal decreto 2007 per gli impianti che entrano in esercizio nell anno Tariffe incentivanti per impianti che entrano in esercizio tra il 1 Gennaio 2010 ed il 31 Dicembre Premi per impianti abbinati ad un uso efficiente dell energia Sono applicabili a impianti che operano in regime di scambio sul posto. Si redige un attestato di certificazione energetica per l edificio su cui è già installato o s intende installare l impianto fotovoltaico, specificando gli interventi in grado di ridurre i consumi dell edificio. Dopo che l impianto fotovoltaico è entrato in esercizio si effettuano degli interventi (già indicati nell attestato energetico) che riducano i consumi energetici di almeno il 10%. Una seconda certificazione energetica attesterà tali risultati Si inviano al GSE entrambe le certificazioni (del prima e del dopo intervento) per chiedere il premio, che verrà conteggiato a partire dall anno solare successivo alla data di ricevimento della domanda Il premio è costituito dalla maggiorazione della tariffa pari a una percentuale equivalente alla metà del risparmio energetico percentuale ottenuto grazie agli interventi eseguiti. Tale premio non può superare il 30%. Il prossimo Conto Energia È iniziato il dibattito tra addetti di settore e soggetti istituzionali su quale dovrà essere il meccanismo e le nuove tariffe d incentivazione del fotovoltaico in Italia. Il livello di incentivazione nazionale attuale per le energie rinnovabili operante in Italia è uno dei più elevati a livello mondiale, in particolare quello del fotovoltaico. Grazie a questa politica di aiuti, le fonti pulite, soprattutto negli ultimi anni, hanno conosciuto un tasso di espansione notevole, tanto che si prevede che il fotovoltaico potrebbe raggiungere facilmente i 1500 MW di potenza installata entro il Anche l'eolico proseguirà la sua corsa, arrivando a circa MW nel Gli incentivi statali hanno però un noto rovescio della medaglia: le rinnovabili sono finanziate dalla bolletta energetica degli italiani attraverso la sua componente A3. Il peso di questa voce sulla fattura energetica costituisce un carico crescente per i consumatori finali, arriva già oggi intorno al 7,5%; e con gli attuali livelli di incentivazione è destinato ad aumentare, rischiando di divenire insostenibile; anche

7 perché per rispettare gli obiettivi presi a livello europei l'italia nei prossimi anni dovrà accrescere la quota di energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Il Conto Energia prossimo venturo (dal 2011) Osservando anche quanto accaduto negli altri Paesi europei, la fase dell'incentivazione a pioggia per il fotovoltaico sembra avviarsi verso la conclusione: la Spagna ha tagliato gli aiuti in maniera consistente nel 2008 e anche la Germania è determinata a seguire questa strada. È perciò probabile che anche la futura versione del Conto Energia, che dovrebbe entrare in vigore dopo il 2010, cercherà di contenere i costi. È in fase di decollo la successiva fase del Conto Energia, che prevede una riduzione degli aiuti del Conto energia per il periodo (dell ordine del 20-25% per il 2011 e con successivi piccoli decrementi per gli anni successivi). Si tratterà di dosare questa riduzione in maniera e forme tali da non causare brusche cadute della domanda e degli investimenti che porterebbero alla depressione di questo settore industriale oggi così promettente. Riepilogo del modulo "L incentivazione del fotovoltaico" Il decreto Conto Energia 2007 Tariffe incentivanti (dall 1 Gennaio al 31 Dicembre 2010) Il prossimo Conto Energia