IL CASTELLO DI REGGIO CALABRIA
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- Anna Maria Coco
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1 Dipartimento di Architettura e Territorio darte Corso di Studio in Architettura quinquennale Classe LM-4 Corso di Progettazione e Organizzazione della Sicurezza nel Cantiere prof. Renato Laganà IL CASTELLO DI REGGIO CALABRIA DAL RESTAURO STATICO AL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE 7 maggio 1986: Crolla la parete occidentale durante l'esecuzione di alcuni lavori di ristrutturazione funzionale 1
2 .una settimana prima del crollo!.....le conseguenze del crollo!... 2
3 le indagini non distruttive...le opere provvisionali... 3
4 ..il sistema di difesa piombante......attività di consolidamento... 4
5 tavola del progetto del restauro statico: la ricostruzione delle volte..l esecuzione della volta a botte: opere provvisionali e posa... 5
6 ..il consolidamento dei sistemi murari con micropali.....dettagli esecutivi del progetto di restauro statico... 6
7 ..opere provvisionali che avviluppano la torre e lavorazioni in quota... 7
8 Il sedici maggio dell anno duemila, dopo quattordici anni dal crollo, il Castello veniva riconsegnato alla città, con una cerimonia piccola ma densa di significati alla presenza di una folla spontanea che quel giorno ha invaso gli ambienti recuperati dell antico Castello. Sono trascorsi alcuni mesi da quella giornata, il Castello ha recuperato una immagine architettonica ma attende ancora di essere utilizzato. Stanotte il vento impetuoso ha fatto risuonare la sua voce e chi ha accarezzato le sue pietre, ne ha indagato (sin dove è stato possibile arrivare) la storia, ne ha compreso la presenza in un paesaggio che la natura e l uomo hanno più volte trasformato, si è ritrovato in quel luogo quasi in un campo di battaglia senza uomini nè armi. Il destino del monumento, ricomposto alla sua dignità, è affidato agli uomini di questa città, alle scelte necessarie di una tutela che deve essere intesa come necessità di far rivivere il monumento all interno di una comunità urbana che, conoscendone il passato lo possa esaltare in un ruolo moderno. Il monumento architettonico non è una scultura in ricordo del suo passato, esso deve essere vivo. R.G.Laganà, Il Castello di Reggio Calabria, RC
9 L adattamento temporaneo di alcuni spazi ha consentito l utilizzazione degli ambienti (recuperati attraverso il restauro statico) per esposizioni artistiche e documentarie e da circa due anni numerosi visitatori hanno fruito del nuovo spazio culturale ricavato nell antica struttura. Saletta circolare (diametro m 6,50 c.) cui si raccordano quattro piccoli ambienti, un tratto di corridoio verso la cortina ed un corridoio di accesso verso la quota corrispondente esterna raggiungibile dalla scaletta posta al piede della cortina che da sulla via Bottari. Su questo corridoio si accede alla scala a chiocciola. GLI SPAZI Saletta rettangolare (m 6,00 x m 3,50 c.) collegata ad un tratto di corridoio che si sviluppa lungo la cortina da cui parte una scala che sale verso lo spazio scoperto interno della quota 35,70. In corrispondenza dell uscita è situata l antica scaletta irregolare in pietra che sale verso la sala superiore. In essa sono presenti tre sale voltate. La prima ( m 13,00 x m 6,70 c), ha una volta (ricostruita nel corso dei lavori di consolidamento statico) disposta longitudinalmente rispetto alla cortina. Ha una apertura libera (finestra bassa) verso occidente. La seconda ( m 7,00 x m 6,00 c.), ha una volta originaria disposta trasversalmente rispetto alla cortina. Ha una apertura verso occidente. La terza (m 9,00 x 6,00), ha anch essa una volta disposta longitudinalmente rispetto alla cortina. Il suo spazio, definito verso Nord da un arco, si apre verso uno spazio scoperto che ne prosegue lo sviluppo geometrico rettangolare, da cui si accede attraverso un antico arco verso lo spazio non coperto della torre Nord. Piano terrazzato, che copre la torre Sud e le tre sale prima descritte, da cui è possibile cogliere una visione dello Stretto, da Catona sino a punta Pellaro. Per esso non è stato previsto un accesso diretto, da effettuare con interventi successivi. 9
10 IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE Prof. Arch. Renato Laganà, ing. Oreste M. Dito, arch. Giuseppe Laganà L ascensore e il nucleo dei servizi Avendo presenti gli obiettivi da raggiungere e considerando la tutela statica e monumentale del manufatto la strada progettuale da percorrere poteva essere solo quella di intervenire dall esterno, ovvero nell area antistante il Castello in fregio alla via Aschenez ed in parte all interno dell intervento di sutura operato dopo la demolizione della struttura fortificata nel corso della ricostruzione post terremoto nei primi anni del Novecento. La scelta progettuale, non potendosi ricavare servizi igienici all interno delle unità ambientali del Castello Aragonese, è stata quella di realizzare a ridosso delle strutture murarie di sostegno ed a tergo della facciata principale del monumento, che si apre verso la piazza del Castello, un manufatto ad una elevazione destinato ai servizi di accoglienza ed ai servizi igienici da cui, attraverso un breve tratto a tunnel, che corre al di sotto dei sistemi murari, si raccorda, in prossimità della parete occidentale, con un ascensore che, inserendosi dapprima all interno di una cavità muraria, emerge con un breve tratto per raccordarsi all apertura esterna del livello che ospita le sale espositive. Questo tipo di intervento, come dimostrano gli elaborati grafici, è stato progettato in aderenza a quanto previsto dalla legislazione vigente per renderlo usufruibile anche alle persone anziane ed ai diversamente abili e quindi n regime di massima sicurezza e di comfort. Il vano ascensore, di dimensioni alla base di ml x 2,75, ha forma rettangolare e si sviluppa su n 5 livelli per consentire di realizzar e collegamenti con tutte le aree, interne ed esterne, del Castello. Esso raggiunge l altezza massima di circa ml ed è interrato sino all altezza di ml E realizzato in calcestruzzo armato per i primi tre livelli, ovvero sino alla quota di ml , collaborando nella parte interrata con la struttura palificata verticale di contenimento del terreno e di appoggio alle strutture fondali del castello. I rimanenti 2 livelli, a vista, saranno realizzati in struttura di profili in acciaio ancorata al piede alla struttura in calcestruzzo armato. La parte fuori terra del vano ascensore sarà rivestita con lastre di vetro trasparente. All interno sarà installato un ascensore di tipo panoramico in modo da consentire ai visitatori del Castello una vista sugli spazi urbani contigui. Per rispondere alle esigenze di sicurezza si realizzerà una scala in acciaio tra le quote e per consentire l evacuazione in caso di emergenza; da quota sempre con un altra scala ricavata nel pendio del terreno è possibile raggiungere quota 8.30 e da qui con i percorsi interni raggiungere l uscita. Per la realizzazione dei servizi si è, come già detto, previsto una piccola struttura di forma accogliente sull area in fregio a via Aschenez; tale manufatto sarà ad un solo piano avente superficie di circa mq. 150,00 ed h = 3.95 ml. ed accoglierà l ingresso, un piccolo locale biglietteria, l atrio con una zona esposizione-vendita ed i servizi igienici. Il terrazzo di tale struttura è collegato con i giardini a quota 3.95 e quindi è anch esso usufruibile dai visitatori. Da questo manufatto si raggiunge la torre-ascensore tramite un tunnel avente larghezza di ml e lunghezza di ml. 15,00. 10
11 L ALLESTIMENTO DEL CANTIERE SCAVO E PERFORAZIONE POZZO ASCENSORE 11
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