Allargamento, Transizione e Nuovi FS nell UE

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1 Allargamento, Transizione e Nuovi FS nell UE Pasquale Tridico Facoltà di Economia, Roma tre tridico@uniroma3.it

2 Temi affrontati: Il processo di transizione da econ.pianificata a econ.di mercato dei paesi usciti dal Comunismo nel 1989 e coinvolti nell ultimo allargamento; L allargamento dell UE del 1 maggio 2004 e sue implicazioni; Impatto dell allargamento sulla Politica di coesione e futura programmazione

3 Introduzione Dopo la caduta del muro di Berlino (1989) e la dissoluzione dell Urss, 10 Paesi ex-comunisti, (i Peco) si candidano, negli anni 90, per l adesione all Ue. Si tratta di Polonia, Ungheria, Rep. Ceca, Slovenia, Estonia (Gruppo di Lussemburgo 97) Slovacchia, Lituania, Lettonia Romania e Bulgaria (Gruppo di Helsinki 99). A questi si aggiungono Malta e Cipro e Turchia (che non sono Peco). L adesione di Bulgaria e Romania (insieme alla Turchia) è stata rimandata (Copenaghen 2002)

4 Strategie di stabilizzazione macroeconomica: Shock therapy immediata introduzione delle riforme: liberalizzazione dei prezzi, privatizzazioni e apertura al commercio estero (Polonia, Rep.Ceca, Rep.Slovacca, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania e Bulgaria) Gradualismo le riforme vengono introdotte gradualmente (Ungheria, Slovenia)

5 Conseguenze della transizione: Recessione da transizione Esplosione dell inflazione Esplosione della disoccupazione

6 12,0 8,0 4,0 0,0-4,0-8,0-12,0-16,0-20,0-24,0-28,0-32,0-36,0 Andamento del PIL nei paesi che hanno adottato la shock therapy Polonia Rep.Ceca Rep.Slovacca Lituania Lettonia Estonia Fonte: Transition Report, 2004

7 Andamento del PIL nei paesi che hanno adottato il gradualismo ,0 6,0 0,0-6,0-12,0-18,0-24,0-30,0-36, Ungheria Slovenia Fonte: Transition Report, 2004

8 Andamento della disoccupazione in alcuni paesi campione Ungheria Polonia Estonia Fonte: Transition Report, 2004

9 Cambiamento istituzionale Trasformazione economica accompagnata dal cambiamento del framework istituzionale; Coerenza tra regole formali (norme nell ambito della sfera legale) ed informali (norme sociali, abitudini e tradizioni)

10 Il consiglio europeo di Copenaghen (dic. 2002) decide per l adesione nel maggio 2004 dei seguenti 10 Paesi Peco 8: Polonia Repubblica Ceca Ungheria Slovenia Estonia Lettonia Lituania Slovacchia Più Cipro e Malta Totale:10 nuovi Stati membri L Ue diventerà a 25 Membri. Tutti e dieci questi Paesi hanno firmato sotto la scorsa presidenza Greca (inizio 2003) il Trattato di Adesione. In seguito, tra la primavera e l autunno 2003 si sono svolti nei rispettivi paesi i referendum per l adesione. Tutti hanno dato esiti molto positivi da Malta (51% di si) alla Slovenia (+80% di si).

11 Maggiori implicazioni dell allargamento: Ampliamento del mercato unico a circa 500 milioni di consumatori/lavoratori /risparmiatori Aumento del Pil Comunitario solo del 5% Importanza geopolitica, estensione geografica, espansione e stabilità politica, maggiore rilevanza nel contesto mondiale Riforma delle istituzioni comunitarie

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13 Art. 49 Trattato di Maastricht (1992): Ogni Stato europeo che rispetti i principi di democrazia, diritti umani, libertà fondamentali e dello Sato diritto, può chiedere di diventare membro dell Ue. Precedenti allargamenti 1973: Gran Bretagna, Danimarca e Irlanda 1981: Grecia 1986: Spagna e Portogallo 1995: Austria, Finlandia Svezia 2004: Peco + Cipro e Malta =Tot. Membri Ue = 25 Membri

14 Allargamenti Futuri Bulgaria e Romania:2007 Croazia: 2009 (?) Turchia:Iniziato il processo di negozizione x l adesione (già vige UD) Macedonia (ex Rep. Y di). Iniziato il processo di negozizione x l adesione Potenziali candidati prossimi: Albania, Serbia, Montenegro, Kosovo Futuro possibile: Ukraina, Futuro molto incerto: Moldova, Bielorussia, Russia??????

15 Sostegno finanziario comunitario: Aiuti di pre-adesione per circa 21 miliardi di Euro (nel periodo ): PHARE 10,920 miliardi di Euro SAPARD 3,640 miliardi di Euro ISPA 7,280 miliardi di Euro Aiuti di post-adesione per circa 24 miliardi di Euro (nel periodo ): Fondi strutturali 16 miliardi di Euro circa Fondo di coesione 8 miliardi di Euro circa

16 PIL pro-capite degli Stati membri UE-25 (2004) Media UE-25 LU IE AT DK NL UK BE SE FI FR IT DE ES CY GR PT SI MT CZ HU SK EE PL LV LT NM-10 UE-15 Fonte: Eurostat, 2004

17 Perché l Ue eroga finanziamenti? Per raggiungere l obiettivo della coesione economica (convergenza nei redditi procapite) all interno dell Unione. Per raggiungere una maggiore coesione sociale tra le regioni europee Per ridurre il divario strutturale ed infrastrutturale tra le regioni europee

18 Come vengono gestiti i finanziamenti? Attraverso una cooperazione tra Stato Membro e Ue. In particolare l Ue si serve di: 1. Fondo Sociale Europeo (FSE) 2. Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 3. Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA)PAC 4. Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca (SFOP) PAC

19 Fondo di Coesione il Fondo di coesione interviene unicamente in Grecia, in Portogallo, in Irlanda e in Spagna, paesi questi il cui prodotto interno lordo (PIL) è inferiore al 90% della media comunitaria. Questo Fondo vi finanzia interventi nei settori dell'ambiente e dei trasporti

20 La Pac Pac, obiettivi: 1. incrementare la produttività 2. assicurare un tenore di vita equo agli agricoltori 3. Stabilità dei mercati (contro i danni delle oscillazioni della Domanda/Offerta) 4. Sicurezza degli approvvigionamenti 5. Assicurare prezzi ragionevoli al consumo Mezzi:(FEOGA)= QUASI 50% del Bilancio Ue, Politica dei prezzi (garanzie, sussidi), e (dopo la riforma Mac Sharry 1992) Aiuti diretti ai redditi per ettaro.

21 La regolamentazione dei Fondi strutturali per il periodo contempla 3 obiettivi prioritari: 1. Obiettivo 1: promuovere lo sviluppo e l'adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo; Obiettivo 2: sostenere la riconversione socioeconomica delle zone con difficoltà strutturali e in declino industriale; 3. Obiettivo 3 : sostenere l'adeguamento e l'ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione per le regioni escluse dall'obiettivo 1.

22 Accordo sulle prospettive finanziarie del Consiglio europeo di Bruxelles, dicembre 2005 Tetto massimo del Bilancio comunitario fissato all 1,045% del PNL dell Unione, pari a 862,4 miliardi di Euro; la dotazione complessiva per la Politica di coesione corrisponde allo 0,41% del PNL dell Unione, pari a 336,1 miliardi di Euro, circa un terzo del bilancio comunitario.

23 Programmazione più semplificata: Riduzione degli obiettivi (da 9 a 3): - Ob.1 Convergenza - Ob.2 Competitività e occupazione - Ob.3 Cooperazione territoriale europea e degli strumenti (da 6 a 3): Fers, Fse e Fondo di coesione; Principio un fondo un programma (non più programmi plurifondo).

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29 come stanno le cose Allo stato attuale l Ue sembra aver deciso per uno status quo nella distribuzione delle risorse future, quindi per il mantenimento del bilancio comunitario all 1.27% del Pil comunitario e allo 0.45% per i Fondi Strutturali. L allargamento non è stato graduale visto che dal 1 Maggio 2004 i nuovi membri sono 10 (8 Peco+Malta e Cipro, escluso quindi solo Romania e Bulgaria dai Peco 10). La ri-distribuzione dei fondi gioverà quindi solo dell uscita di alcune regioni ex obiettivo 1 per effetto statistico (5,2% delle regioni ex Ob 1) e di un minore effetto crescita (3.6% delle regioni ex Ob 1)

30 Regioni eleggibili Obiettivo 1 e 2 Regioni Obiettivo convergenza (33 regioni dell UE regioni dei NSM) Regioni Phasing-Out per effetto statistico (16 regioni dell UE-15) Regioni Phasing-In, in virtù della crescita registrata (11 regioni dell UE regione dei NSM) Regioni Obiettivo competività e occupazione Fonte: Commissione Europea

31 Aumentano le perplessità circa la capacità delle politiche di sviluppo di generare una maggiore coesione economica e sociale: La maggioranza delle regioni assistite rimane nell Obiettivo 1; C è scarsa evidenza di coesione nelle esperienze dei paesi della coesione (Spagna, Grecia e Portogallo).

32 Andamento del PIL pro-capite rispetto a quello dell UE-15 in relazione agli anni di adesione all UE UE-15 Irlanda Portogallo Spagna Grecia Fonte: Economist Intelligence Unit, 2004

33 Conclusioni L integrazione economica favorisce la concentrazione dell attività economica a discapito della coesione; i Fondi strutturali dovrebbero contrastare questa tendenza, ma l esperienza empirica ci dimostra che non è necessariamente così: il solo utilizzo dei Fondi strutturali, di per sé, non garantisce una maggiore coesione.

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