Arch. Bruno Salsedo. Ordine degli Architetti P.P.C.. Sportello consulenze online Progettazione sostenibile e certificazione energetico-ambientale

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1 Arch. Bruno Salsedo. Ordine degli Architetti P.P.C.. Sportello consulenze online Progettazione sostenibile e certificazione energetico-ambientale

2 Alcune tra le principali novità del Decreto legge n. 63/2013, convertito in Legge 3 agosto 2013 n Nuove modalità di determinazione e verifica dei REQUISITI MINIMI di prestazione energetica a. A quali edifici si applicano b. Come vengono stabiliti i requisiti minimi Edifici a «ENERGIA QUASI ZERO» Inserimento del RAFFRESCAMENTO e migliore trattazione della VENTILAZIONE tra gli utilizzi dell ENERGIA che concorrono a determinare la PRESTAZIONE ENERGETICA di un edificio Sistema di accreditamento dei Certificatori (già in parte affrontato dal DPR 75/2013) 4. Sistema di controlli 5. Sanzioni 2

3 REQUISITI MINIMI di prestazione energetica A quali edifici si applicano Come vengono stabiliti i requisiti minimi a. b. Art. 4 Modificazioni all'articolo 4 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n All'articolo 4 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 1 e' sostituito dal seguente: «1. Con uno o piu' decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e, per i profili di competenza, con il Ministro della salute e con il Ministro della difesa, acquisita l'intesa con la Conferenza unificata, sono definiti: b) l'applicazione di prescrizioni e requisiti minimi, aggiornati ogni cinque anni, in materia di prestazioni energetiche degli edifici e unita' immobiliari, siano essi di nuova costruzione, oggetto di ristrutturazioni importanti o di riqualificazioni energetiche, sulla base dell'applicazione della metodologia comparativa di cui all'articolo 5 della direttiva 2010/31/UE 2. in caso di nuova costruzione e di ristrutturazione importante, i requisiti sono determinati con l'utilizzo dell' "edificio di riferimento", in funzione della tipologia edilizia e delle fasce climatiche; 3

4 EDIFICIO DI RIFERIMENTO O TARGET Legge 90/2013, art. 2 4

5 Modalità di riferimento utilizzate prima della Legge 90/2013, art. 2, cioè prima del ricorso All Edificio di Riferimento o Target 5

6 CLASSIFICAZIONE ENERGETICA NAZIONALE (in attesa dei nuovi Decreti Attuativi) Climatizzazione invernale Acqua calda sanitaria 6

7 CLASSIFICAZIONE ENERGETICA NAZIONALE (in attesa dei nuovi Decreti Attuativi) Indicatore globale 7

8 DIRETTIVA 2010/31/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 19 maggio 2010 sulla prestazione energetica nell edilizia Articolo 5 Calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica 1. Entro il 30 giugno 2011 la Commissione stabilisce mediante atti delegati in conformità degli articoli 23, 24 e 25 un quadro metodologico comparativo per calcolare livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica edifici e degli elementi 2. Gli Statidegli membri calcolano livelliedilizi. ottimali in funzione dei costi, riguardanti i requisiti minimi di prestazione energetica avvalendosi del quadro metodologico comparativo stabilito conformemente al paragrafo 1 e di parametri pertinenti, quali le condizioni climatiche e l accessibilità pratica delle infrastrutture energetiche, comparano i risultati di tale calcolo con i requisitiuna minimi di prestazione Gli Stati membri trasmettono alla Commissione relazione contenente energetica tutti i datiinevigore le ipotesi utilizzati per il calcolo, con i relativi risultati. 3. Se il risultato della comparazione effettuata conformemente al paragrafo 2 indica che i requisiti minimi di prestazione energetica vigenti sono sensibilmente meno efficienti dei livelli ottimali dei requisiti minimi di prestazione energetica in funzione dei costi, gli Stati membri interessati devono giustificare tale differenza alla Commissione, nella relazione corredare la relazione, nella misura in cui il divario non possa essere giustificato, di un piano che identifichi le misure idonee a ridurre sensibilmente il divario 8

9 DIRETTIVA 2010/31/UE - ALLEGATO III e REGOLAMENTO U.E. 244/2012 Quadro metodologico comparativo ai fini dell individuazione dei livelli ottimali in funzione dei costi dei requisiti di prestazione energetica per edifici ed elementi edilizi Il quadro metodologico comparativo richiede che gli Stati membri: definiscano edifici di riferimento caratterizzati dalla loro funzionalità e posizione geografica, comprese le condizioni climatiche interne ed esterne, e rappresentativi di dette caratteristiche. Gli edifici di riferimento includono edifici residenziali e non residenziali, sia di nuova costruzione che già esistenti, definiscano le misure di efficienza energetica da valutare per gli edifici di riferimento. Può trattarsi di misure per singoli edifici nel loro insieme, per singoli elementi edilizi o una combinazione di misure per più elementi edilizi (misure o pacchetti di misure), valutino il fabbisogno di energia finale e primaria degli edifici di riferimento allo stato attuale e degli edifici di riferimento in un contesto di applicazione delle misure di efficienza energetica definite, calcolino i costi (ossia il valore attuale netto) delle misure di efficienza energetica (di cui al secondo trattino) durante il ciclo di vita economica atteso applicate agli edifici di riferimento (di cui al primo trattino) ricorrendo ai principi del quadro metodologico comparativo. gli Stati membri valutano l efficacia in termini di costi di ciascuna misura/pacchetto di misure finalizzate aldamiglioramento della prestazione un costo globale di intervento energetica pacchetto di degli misure edifici ottimale di riferimento. da un livello ottimale di prestazione per ciascun edificio di riferimento viene selezionato il caratterizzato energetica I requisiti minimi di prestazione energetica tengono9conto del livello ottimale di prestazione energetica determinato per ciascun edificio di

10 REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 244/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 gennaio 2012 che integra la direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla prestazione energetica nell edilizia istituendo un quadro metodologico comparativo per il calcolo dei livelli ottimali in funzione dei costi per i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e degli elementi edilizi 1. DEFINIZIONE DEGLI EDIFICI DI RIFERIMENTO 2. IDENTIFICAZIONE DELLE MISURE DI EFFICIENZA ENERGETICA, DELLE MISURE BASATE SULL ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI E/O DEI PACCHETTI E VARIANTI DI TALI MISURE PER CIASCUN EDIFICIO DI RIFERIMENTO 3. CALCOLO DEL FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA DERIVANTE DALL APPLICAZIONE DELLE MISURE E DEI PACCHETTI DI MISURE A UN EDIFICIO DI RIFERIMENTO 4. CALCOLO DEL COSTO GLOBALE IN TERMINI DI VALORE ATTUALE NETTO PER CIASCUN EDIFICIO DI RIFERIMENTO 5. SVOLGIMENTO DI UN ANALISI DI SENSIBILITÀ PER I DATI DI COSTO PER I CALCOLI CHE INCLUDONO I PREZZI DELL ENERGIA 10

11 EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO 1. Definizione Direttiva 2010/31/Ue del Parlamento Europeo e del Consiglio, Articolo 2 «edificio a energia quasi zero»: edificio ad altissima prestazione energetica, determinata conformemente all allegato I. Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze Decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 convertito in legge n. 90/2013, Articolo 2 "edificio a energia quasi zero": edificio ad altissima prestazione energetica, calcolata conformemente alle disposizioni del presente decreto, Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo e' coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta all'interno del confine del sistema (in situ); 11

12 L energia da conteggiabile nel fonti rinnovabili bilancio energetico è quella prodotta all'interno del energetico confine deldell edificio sistema (in situ); Confine nearby ON SITE Utilizzo di fonti energetiche rinnovabili on-site: Energia solare Energia aerotermica, geotermica, idrotermica Energia eolica distant OFF SITE Vettori energetici consegnati all edificio Ciascun vettore energetico può contenere energia rinnovabile e non rinnovabile Energia elettrica Biomasse Teleriscaldamento Combustibili fossili 12

13 2. Obblighi concernenti gli edifici a energia quasi zero Decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 convertito in legge n. 90/2013 Articolo 5 Obbligo di realizzare edifici nuovi a energia quasi zero A partire dal 31 dicembre 2018, gli edifici di nuova costruzione occupati da pubbliche amministrazioni e di proprieta di queste ultime, ivi compresi gli edifici scolastici, devono essere edifici a energia quasi zero. Dal 1 gennaio 2021 la predetta disposizione e estesa a tutti gli edifici di nuova costruzione. Obbligo di definire il Piano d'azione per la promozione degli edifici a energia quasi zero entro il 31 dicembre 2014 Approvato con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con gli altri Ministri competenti e con il parere della Conferenza unificata 13

14 3. Contenuto del Piano d'azione per la promozione degli edifici a energia quasi zero applicazione della definizione di edifici a energia quasi zero o alle diverse tipologie di edifici, o con la individuazione d indicatori numerici del consumo di energia primaria, espresso in kwh/m² anno; azioni per promuovere gli edifici a energia quasi zero o politiche e misure finanziarie, o misure nazionali previste per l'integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici, in attuazione della direttiva 2009/28/CE; l'individuazione, in casi specifici, e sulla base dell'analisi costibenefici sul ciclo di vita economico, della non applicabilita' dell obbligo di edifici a energia quasi zero; gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione 14 il 2015 energetica degli edifici di nuova costruzione entro

15 Caratteristiche dell indicatore di Prestazione Energetica e integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici L. 90/2013, art. 4 c.1 lett. a) L indicatore di prestazione energetica EP è espresso in energia primaria non rinnovabile operando la compensazione mensile, per singolo vettore energetico, tra i fabbisogni energetici e l'energia rinnovabile prodotta all'interno del confine del sistema, Bilancio energetico dell edificio Indicatore di prestazione energetica EP espresso in energia primaria non rinnovabile ENERGIA PRIMARIA = ENERGIA CONSEGNATA ENERGIA RINNOVABILE ESPORTATA 15 (convertita in primaria) (convertita in primaria)

16 Caratteristiche dell indicatore di Prestazione Energetica e integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici (cont.) 16

17 UNI/TS :2012 e Raccomandazione 14 del CTI I FATTORI DI CONVERSIONE IN ENERGIA PRIMARIA. GLI EFFETTI CHE LA NORMATIVA, ATTUALMENTE IN EVOLUZIONE, CHE TRATTA TALI ASPETTI, AVRA NELLA DETERMINAZIONE DEL BILANCIO ENERGETICO DELL EDIFICIO E NEL CALCOLO DEI PRINCIPALI INDICATORI DI PRESTAZIONE ENERGETICA. 17

18 FATTORI DI CONVERSIONE IN ENERGIA PRIMARIA 18

19 Caratteristiche degli edifici a energia quasi zero 19

20 20

21 GLI EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO IN ITALIA Dati elaborati nel Rapporto 2013 su Attuazione della Certificazione Energetica a cura del CTI Distribuzione di frequenza degli ACE depositati al 1/03/2013 con Ripartizione Percentuale per Nord, Centro, Sud e Isole 21

22 GLI EDIFICI A ENERGIA QUASI ZERO IN REGIONE LOMBARDIA Edifici in classe A+ e classe A 22

23 Esempio di Edifici a Energia Quasi Zero in Regione Lombardia Residenza Verdiana. Clusone (BG) 23

24 Residenza Verdiana. Clusone (BG) 24

25 Esempio di Edifici a Energia Quasi Zero in Regione Lombardia Residenza Verdiana. Clusone (BG) 25

26 Sistema di accreditamento dei Certificatori e Sistema di controlli La prestazione energetica degli edifici costituisce materia di legislazione concorrente per Stato e Regioni. Vediamo a fronte, per alcune questioni significative sopra evidenziate, gli indirizzi contenuti nella L. 90/2013 «Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia», in particolare all art. 6 e all art. 8 Le disposizioni contenute nel Regolamento Regionale del Lazio n. 6/2012 Sistema per la certificazione di sostenibilità energetico - ambientale degli interventi di bioedilizia e per l accreditamento dei soggetti abilitati al rilascio del certificato di sostenibilità energetico - ambientale 26

27 Sistema di accreditamento dei Certificatori L. 90/2013 Art. 8 comma 1 lett. b) Le regioni e le province autonome provvedono a: istituire un sistema di riconoscimento degli organismi e dei soggetti cui affidare le attività. di attestazione della prestazione energetica degli edifici, promuovendo programmi per la loro qualificazione, formazione e aggiornamento professionale Regolamento Regionale Lazio n. 6/2012 Artt Organismo Regionale di accreditamento: D.R. per l edilizia residenziale Modalità di iscrizione agli elenchi regionali dei soggetti abilitati al rilascio della Certificazione energetico ambientale Certificazione energetica Presentazione della domanda e rilascio dell accreditamento Corsi di formazione e aggiornamento 27

28 Sistema di controlli L. 90/2013 Art. 6 comma 12 lett. d) e' predisposto l'adeguamento del Regolamento Regionale Lazio n. 6/2012 Art. 6 comma 1. decreto del Ministro dello sviluppo economico 26 giugno 2009, contenente: la definizione di un sistema di utilizzo i controlli, anche a campione, sugli interventi edilizi in fase di realizzazione e sugli interventi realizzati, al fine di accertare la conformità degli stessi alla certificazione rilasciata, sono effettuati dai Comuni obbligatorio per le regioni e le province autonome, che comprenda la gestione di un catasto degli edifici, degli attestati di Art. 15 comma 1. I controlli sull attività di certificazione sono prestazione energetica e dei relativi effettuati dalla Regione e consistono in: controlli pubblici a) un controllo formale sull intero processo di certificazione in tutte le sue Art. 8 comma 1 lett. b) fasi, su un campione del 5% degli edifici Le regioni e le province autonome certificati; provvedono a avviare programmi di b) un controllo tecnico sulla correttezza verifica annuale della conformità dei dei calcoli energetici e sulla emissione rapporti di ispezione e degli attestati 28 del emessi

29 Quale mercato è ipotizzabile per i Certificatori Assumiamo ancora come riferimento la Regione Lombardia. Attualmente ogni mese vengono depositati circa Certificazioni. Un tale trend di sviluppo del mercato delle Certificazioni è ipotizzabile per tutte le Regioni italiane, proporzionalmente alla loro dimensione, a seguito dell applicazione della legge 90/2013. Inoltre l efficacia del sistema di controllo, previsto legge 90/2013, basato sull istituzione di un sistema informativo di gestione degli attestati di prestazione energetica, porta a due risultati convergenti escludere in tempi brevi dal mercato le certificazioni svolte senza una adeguata raccolta di dati e una corretta effettuazione delle elaborazioni, riportare così il prezzo di mercato delle Certificazioni su valori più adeguati alla professionalità impegnata 29

30 Nuove responsabilità per Progettisti, Direttori Lavori e Certificatori L art. 12 comma 1 L. 90/2013 stabilisce che l attestato di prestazione energetica, la relazione tecnica, l asseverazione di conformità e l attestato di qualificazione energetica sono resi in forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio Le autorità competenti che ricevono i documenti (Comuni, Regioni) eseguono i controlli con le modalità di cui all articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, applicano le sanzioni amministrative, inoltre, qualora ricorrano le ipotesi di reato di cui all articolo 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, si applicano le sanzioni previste dal medesimo articolo. 30

31 Sanzioni La precedente legislazione prevedeva una sanzione fino al 30% delle parcelle per la Relazione tecnica redatta senza il rispetto di schemi e modalità stabilite, per l Attestato di Prestazione Energetica senza il rispetto dei criteri e delle metodologie stabilite per l omissione della asseverazione di conformità delle opere e dell Attestato di Qualificazione Energetica da parte del Direttore dei Lavori Con la L. 90/2013 le sanzioni si modificano come segue Relazione tecnica redatta senza il rispetto di schemi e modalità stabilite sanzione da 700 a euro e inoltre comunicazione all Ordine o Collegio Professionale per provvedimenti disciplinari Attestato di Prestazione Energetica senza il rispetto dei criteri e delle metodologie stabilite sanzione da 700 a euro e inoltre comunicazione all Ordine o Collegio Professionale per provvedimenti disciplinari Omissione della asseverazione di conformità delle opere e dell Attestato di Qualificazione Energetica da parte del Direttore dei Lavori sanzione amministrativa da a euro, e comunicazione all Ordine o 31 Collegio Professionale competente per provvedimenti disciplinari.

32 L EVOLUZIONE NORMATIVA L adeguamento delle UNI/TS UNI/TS : Determinazione del fabbisogno di energia termica dell edificio per la climatizzazione estiva ed invernale UNI/TS : Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria Le revisioni delle parti 1 e 2 verranno pubblicate nell Ottobre del presente anno UNI/TS : Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva In corso di revisione UNI/TS : Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria RACCOMANDAZIONE CTI 14 (Diventerà UNI TS ) valutazione dell apporto di energia rinnovabile nel bilancio energetico, definizione della compensazione dei fabbisogni energetici attraverso fonti rinnovabili, valutazione dell energia elettrica da unità cogenerative 32

33 INSERIMENTO DI RAFFRESCAMENTO E VENTILAZIONE TRA GLI USI CHE DETERMINANO LA PRESTAZIONE ENERGETICA DI UN EDIFICIO (e che concorrono a determinare la definizione e la verifica dei Requisiti minimi, e la Certificazione Energetica di un edificio) 33

34 34

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