Indice 1 TASSI E RAPPORTI DI MORTALITÀ
|
|
- Faustino Messina
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LEZIONE TASSI E RAPPORTI IN AMBITO SANITARIO PROF. CRISTIAN SIMONI
2 Indice 1 TASSI E RAPPORTI DI MORTALITÀ Tassi mortalità corretti (standardizzati) Tasso di mortalità standardizzato anni (valori per mille abitanti) Tassi di mortalità infantile Tassi di mortalità neonatale Tasso di natimortalità Tasso di mortalità perinatale Rapporto causa di morte Rapporto di mortalità proporzionato Tassi di fertilità (fecondità) Bibliografia di 15
3 Le misure statistiche in ambito sanitario aiutano gli operatori di questo settore a valutare lo stato di salute della collettività. Tra gli strumenti statistici più usati dalle istituzioni e strutture sociosanitarie vi sono: il tasso: indica la frequenza con la quale si verifica un certo evento, è espresso nella forma: a è la frequenza con cui un evento si manifesta, a+b invece rappresenta il numero di soggetti a rischio rispetto all evento nello stesso intervallo di tempo. k è un numero-base come 10/100/1000, usato per evitare risultati con cifre troppo piccole di difficile lettura. Il numeratore del tasso è qui parte del denominatore. rapporto: è una frazione del tipo ; in cui c e d sono le frequenze che si riferiscono al manifestarsi di qualche evento o situazione e k un numero-base come 10/100/1000. Un caso di rapporto è ad esempio il numero di posti letto per abitante, dunque nella suddetta frazione il numeratore non è parte del denominatore, al contrario del tasso. 3 di 15
4 1 Tassi e rapporti di mortalità Il tasso di mortalità esprime la frequenza relativa del manifestarsi della morte in un intervallo temporale, con riferimento ad una popolazione specifica. Nel t.d.m. il denominatore indica la popolazione a rischio, mentre il numeratore indica le morti relative alla popolazione determinata dal denominatore. Tasso grezzo di mortalità annuale: Nel caso in cui si voglia confrontare il tasso grezzo di mortalità di due popolazioni bisogna tener conto delle variabili socioeconomiche, etniche, l età ed il sesso. Tasso specifico di mortalità annuale: permette di osservare tassi di mortalità di piccoli gruppi di popolazione: Un esempio di tasso specifico può essere quello in cui al numeratore si inseriscono le morti attribuite ad una data malattia; altri tassi specifici sono quelli sesso-etnia Tassi mortalità corretti (standardizzati) Quando indaghiamo il livello di salute della popolazione osservando i tassi di mortalità specifici, ci accorgiamo d essere di fronte ad un gran numero di dati. Si può dunque costruire un tasso cosiddetto corretto o standardizzato che consiste nel tenere costanti alcuni fattori come ad esempio il sesso o l età. Infatti, effettuare confronti tra territori con popolazioni rispettivamente più giovani e più anziane, senza tenere conto di ciò, potrebbe portare a conclusioni fuorvianti. 4 di 15
5 Un tasso standardizzato mira a quantificare dunque la mortalità che si avrebbe in due popolazioni a confronto se la distribuzione per età fosse la stessa. Per calcolare questo tasso bisogna scegliere la popolazione standard che dovrebbe rispecchiare la distribuzione della popolazione per la quale si vuole stimare l effetto. Il tasso standardizzato rappresenta quindi un indicatore costruito in modo artificiale, che non corrisponde più esattamente al valore reale, ma che è adatto a confrontare i valori della mortalità tra periodi e realtà territoriali diversi per struttura di età delle popolazioni residenti. 5 di 15
6 1.2. Tasso di mortalità standardizzato anni (valori per mille abitanti) Fonte: Tasso di varizione Tasso di variazione medio annuo Piemonte 8,8 9,1 8,1 8,4 8,1-8,4-2,1 Lombardia 8,4 8,6 7,7 7,8 7,6-9,8-2,5 Veneto 8,2 8,3 7,7 7,8 7,5-7,8-2,0 Emilia-Romagna 8,3 8,6 7,9 8,0 7,8-6,2-1,6 Toscana 8,3 8,5 7,7 8,0 7,7-6,7-1,7 Italia 8,5 8,7 7,9 8,1 7,8-7,5-1,9 Stuttgart 8,7 8,9 8,1 8,3 7,9-9,4-2,4 Freiburg 8,8 9,0 8,4 8,4 8,0-9,7-2,4 Denmark 11,6 11,3 10,9 10,6 10,6-8,1-2,0 Pais Vasco 8,2 8,3 7,8 8,0 7,5-9,2-2,3 Cataluna 8,6 8,8 8,1 8,5 7,8-8,8-2,2 Etela-Suomi 9,8 9,6 9,2 9,2 8,9-9,4-2,3 Pays de la Loire 8,5 8,8 7,9 7,9 7,7-10,1-2,5 Rhone-Alpes 8,4 8,4 7,7 7,9 7,3-12,8-3,2 Noord-Brabant 9,9 9,6 9,1 9,0 8,7-11,8-2,9 Wielkopolskie 12,2 12,1 11,9 11,5 11,5-5,2-1,3 Bucaresti-Ilfov 13,1 12,8 12,1 12,7 12,5-4,4-1,1 Derbyshire and Notting. 10,5 10, West Midlands 10,5 10, UE 27 10,1 10,1 9,5 9,6 9,3-7,9-2,0 Tassi di mortalità materna Intendiamo con cause puerperali un decesso collegato alla gravidanza. Un problema legato a questo tasso è che i nati morti non vengono inclusi nel denominatore: una madre infatti può incorrere nella morte per causa puerperale senza aver necessariamente avuto un nato vivo. Inoltre una madre può avere dei parti gemellari e dunque in tale caso il denominatore aumenta e fanno diminuire il tasso. Infine, la morte della madre potrebbe avvenire ad una grande distanza di tempo dalla nascita (anche un anno dopo). 6 di 15
7 1.3. Tassi di mortalità infantile I limiti di questo tasso sono rappresentati dal fatto che dei bambini possono nascere in un anno solare e morire in quello successivo: tale tasso dunque è attendibile sono all analisi di popolazioni dove vi sia un andamento demografico costante; meno preciso invece risulta in situazioni ove vi siano cambiamenti rilevanti da anno ad anno Tassi di mortalità neonatale È utile per scoprire la natura della mortalità per età inferiori all anno Tasso di natimortalità Tale tasso è controverso in quanto in alcuni paesi non si definisce la durata della gravidanza mentre in altri questo parametro è preso in considerazione a fini del calcolo del tasso. Si preferisce pertanto utilizzare un rapporto di natimortalità: 1.6. Tasso di mortalità perinatale Questo tasso combina degli elementi presenti nei tassi precedenti: 7 di 15
8 1.7. Rapporto causa di morte Questo rapporto serve ad indicare l importanza di un determinata causa di morte: si possono confrontare ad esempio due collettività Rapporto di mortalità proporzionato Serve a confrontare le condizioni di salute di diversi gruppi: una età. Il denominatore può riguardare ad esempio i morti per incidente o un gruppo rappresentate 8 di 15
9 Variazioni nel tasso di mortalità infantile (0-5 anni): decessi su nati vivi. Fonte: www. Unicef.it Regione Africa subsahariana Asia meridionale Paesi asiatici ex URSS Oceania Asia occidentale Asia sud-orientale Nord Africa America Latina e Caraibi Asia orientale Paesi europei ex URSS Est Europa Paesi in via di sviluppo di 15
10 2 Tassi di fertilità (fecondità) Per fertilità si intende l attitudine alla procreazione (può rimanere anche solo potenziale), ovvero la capacità della donna a dar luogo ad una nascita vivente. L età feconda delle donne è convenzionalmente stabilita ai fini statistici dai 15 ai 49 anni. Tasso grezzo di natalità È il tasso più utilizzato, si tratta del totale dei nati vivi diviso la popolazione totale Tasso di fertilità generale Tasso di fertilità specifico per età Questo tasso permette l analisi dei tassi di fertilità per intervalli limitate di età feconde. Questi tassi possono essere calcolati per anni singoli o per intervalli di età, o ancora tassi specifici di fertilità possono riguardare l etnia o lo stato socioeconomico. Tasso di fertilità totale Quando i tassi specifici per età sono sommati e moltiplicati per l ampiezza della classe specifica si ottiene un tasso di fertilità totale. Tasso di fertilità cumulato Si ottiene moltiplicando il tasso di natalità specifico per età per l ampiezza della classe d età, cumulata per età. Tasso di fertilità standardizzato 10 di 15
11 Come per il tasso grezzo standardizzato, così è possibile ottenere un tasso di fertilità standardizzato. Tasso di fecondità per classi di età e TFT Anni 2001, 2004 e Fonte: Fonte: TFT TFT TFT Piemonte 18,0 68,3 82,6 40,7 3,7 1,15 19,2 70,1 89,5 48,2 4,9 1,26 20,1 71,9 90,4 51,7 5,7 1,31 Lombardia 17,9 68,3 90,1 46,1 4,4 1,22 19,5 72,5 97,0 54,6 5,7 1,35 21,0 74,5 97,9 58,5 6,5 1,41 Veneto 16,2 67,5 87,4 47,6 4,6 1,20 18,9 72,3 97,6 55,9 5,9 1,36 20,0 73,6 98,1 57,5 6,5 1,39 Emilia- Romagna 21,4 67,2 81,0 43,9 4,2 1,19 23,1 71,2 88,3 51,9 5,8 1,32 24,2 74,3 89,4 54,9 6,7 1,38 Toscana 17,1 63,3 80,5 44,3 4,2 1,13 18,7 66,0 89,7 52,9 6,0 1,27 19,2 64,1 88,8 56,1 6,6 1,29 Italia 21,3 74,5 84,9 43,4 4,4 1,25 21,0 74,4 91,6 50,4 5,6 1,33 20,7 73,6 91,9 53,5 6,2 1,35 Tassi e rapporti di morbosità Uomini Donne Casi Tasso grezzo Tasso std Casi Tasso grezzo Piemonte Valle d'aosta Lombardia Trentino Alto Adige Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Tasso std 11 di 15
12 Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Tumori: numero di nuovi casi, tasso grezzo di incidenza per , tasso standardizzato (standard europeo) per Età: Anno Tasso grezzo: calcolato come rapporto tra casi e popolazione, per Tasso standardizzato (std): tasso corretto per età utilizzando come standard la popolazione europea. Fonte: i dati sono stimati dal Reparto Epidemiologia dei Tumori del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute dell Istituto Superiore di Sanità. Disponibile su: Con morbosità intendiamo la condizione della collettività rispetto ad una malattia. Nel caso delle malattie la registrazione di casi è più difficile, i dati spesso a disposizione sono incompleti in alcuni paesi. Tasso di incidenza Assieme al tasso di prevalenza, quello di incidenza è fra i più utilizzati. Misura il grado con il quale i nuovi casi vanno manifestandosi nella società, per questo è utile al fine di valutare l urgenza di misure preventive. Tasso (rapporto) di prevalenza 12 di 15
13 Trattasi in realtà di un rapporto anche se comunemente definito tasso. È usato spesso nello studio delle malattie croniche: Il rapporto di letalità Serve a testare quanto sia efficace un programma terapeutico. Può essere infatti interpretato come la probabilità di morire dopo aver contratto la malattia (ad esempio malattie endemiche): Il rapporto di immaturità Tasso di attacco secondario Consente di calcolare il manifestarsi di una malattia contagiosa tra persone a rischio che sono già state esposte a contagio in precedenza. È utile ad esempio nei contesti chiusi (ad es. scolareschi), laddove è presumibile che tutti i membri siano stati a contatto. 13 di 15
14 14 di 15
15 Bibliografia Wayne W. Daniel, Biostatistica, Edises, Città di castello Fowler- Jarvis- Chevannes, Statistica per le professioni sanitarie EdiSES, Città di Castello Bland M., Statistica medica, Apogeo, Milano Marradi A.- Nigris D. (a cura di), Evidence-Based Medicine: una critica, Franco angeli, Milano di 15
autosnodato auto-treno con rimorchio totale incidenti trattore stradale o motrice auto-articolato
Tab. IS.9.1a - Incidenti per tipo di e - Anni 2001-2013 a) Valori assoluti Anno 2001 o a altri Piemonte 16.953 23.818 19 77 167 146 80 67 1.942 123 254 153 50 59 824 1.920 1.037 653 50 4 23 0 112 31.578
DettagliITALIA SETTENTRIONALE
Tabella 1 - Interruzioni volontarie di gravidanza, 2007 ABORTIVITA' IVG NATI VIVI * DONNE 15-49 RAPPORTO PER TASSO PER 1000 TASSO DI ANNI ** 1000 NATI VIVI DONNE 15-49 ANNI FECONDITA' ITALIA SETTENTRIONALE
DettagliAffitti Quota Latte - Periodo 2014/2015
Affitti Quota Latte - Periodo 2014/2015 PIEMONTE 603 1.127 87.148.771 13,0 144.525 VALLE D'AOSTA 80 88 1.490.121 0,2 18.627 LOMBARDIA 1.503 2.985 280.666.835 41,8 186.738 PROV. AUT. BOLZANO 1 1 31.970
DettagliITALIA SETTENTRIONALE
Tabella 1 - Interruzioni volontarie di gravidanza, 2005 ABORTIVITA' IVG NATI VIVI * DONNE 15-49 RAPPORTO PER TASSO PER 1000 TASSO DI ANNI ** 1000 NATI VIVI DONNE 15-49 ANNI FECONDITA' ITALIA SETTENTRIONALE
DettagliCapitolo 2. Popolazione
Capitolo 2 Popolazione 2. Popolazione Dinamica della popolazione residente Al 31 dicembre 2012 la popolazione residente in Italia è pari a 59.685.227 unità; rispetto al 1 gennaio 2012 - anno in cui la
DettagliRegistro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari
Registro nazionale degli eventi coronarici e cerebrovascolari Luigi Palmieri Reparto di Epidemiologia delle Malattie Cerebro e Cardiovascolari Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione
DettagliI dati generali sulla sicurezza stradale. Marco Giustini
I dati generali sulla sicurezza stradale Marco Giustini MORTI 7.500 INVALIDI 20.000 RICOVERI 150.000 ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO 1.500.000 MORTI PER INCIDENTI STRADALI IN ITALIA PERIODO 1969-2000, PER SESSO
DettagliStruttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H , ,76 Basilicata H
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo prestazioni Ticket Regione H02 102 4.663 6.145 159.302,40 51.697,76 Basilicata H03 102 9.222 12.473 252.025,98 136.892,31 Basilicata H04 102 3.373 3.373 230.650,00
DettagliDIPARTIMENTO AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA UFFICIO STAMPA E RELAZIONI ESTERNE
1 Condannati definitivi Per di e per Durata della Pena Residua Situazione al 13/05/2010 Fino a 1 anno Da 1 a 2 Durata della pena residua Da 2 a 3 Da 3 a 5 Da 5 a 10 Da 10 a 20 Da 20 in poi Ergastolo Totale
DettagliCapitolo 9 La mortalità per incidenti stradali
Capitolo 9 La mortalità per incidenti stradali Introduzione Gli incidenti stradali costituiscono un problema prioritario di sanità pubblica per la loro numerosità e per le conseguenze in termini di mortalità,
DettagliCalcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) (B)
AMBITO TARIFFARIO: CENTRALE (Toscana, Umbria e Marche) ()/Bx100 120 113,93 109,46 +4,47 +4,09% 480 295,84 277,95 +17,89 +6,44% 700 401,94 375,85 +26,09 +6,94% 1.400 739,55 687,37 +52,18 +7,59% 2.000 1.026,99
DettagliSorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella
Sorveglianza delle coperture vaccinali antinfluenzali in Italia Antonino Bella Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute - Istituto Superiore di Sanità La vaccinazione antinfluenzale
DettagliLa crescita demografica può avere impatti negativi sull ambiente: una popolazione crescente ha bisogno di maggiori quantità di risorse e quindi può
La crescita demografica può avere impatti negativi sull ambiente: una popolazione crescente ha bisogno di maggiori quantità di risorse e quindi può causare l impoverimento del territorio. PARTE PRIMA RAPPORTO
DettagliIl profilo di salute del Friuli Venezia Giulia
Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Elena Clagnan Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali 1 MORTALITA IN FVG MORTALITA EVITABILE
DettagliStruttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione
Struttura Ex asl impegni prestazioni costo Ticket Regione H02 102 3.244 4.234 prestazioni 106.541,38 39.721,59 Basilicata H03 102 6.820 9.139 183.359,67 103.341,43 Basilicata H04 102 2.243 2.243 150.815,00
DettagliLa popolazione del Friuli Venezia Giulia: previsioni 2008-2050
La popolazione del Friuli Venezia Giulia: previsioni 2008-2050 Servizio statistica luglio 2008 Servizio statistica REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA Piazza Unità d Italia, 1 34100 Trieste telefono:
DettagliTOTALE DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA)
DEI RISULTATI DEL CONTO ENERGIA (PRIMO, SECONDO, TERZO, QUARTO E QUINTO CONTO ENERGIA) (aggiornamento al 31 DICEMBRE 2014) REGIONE PUGLIA 11.310 31.758 22.145 168.396 2.866 208.465 1.819 1.566.140 55 172.237
DettagliCapitolo 5 La mortalità per malattie dell apparato respiratorio
Capitolo 5 La mortalità per malattie dell apparato respiratorio Le malattie dell apparato respiratorio sono il terzo settore nosologico come frequenza di causa di morte, dopo le malattie del sistema circolatorio
DettagliApprofondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica
1 Approfondimento 1 - Rsu per comparto e per ripartizione geografica ripartizione geografica votanti partec. voti validi CGIL CISL UIL ALTRE LISTE AGENZIE FISCALI Nord Ovest 85 12.904 11.248 87,17 10.922
DettagliGLI STRANIERI A LISSONE: DA STUDENTI A IMPRENDITORI?
Città di Lissone Provincia di Monza e della Brianza GLI STRANIERI A LISSONE: DA STUDENTI A IMPRENDITORI? Indagine statistica su un fenomeno emergente IMMIGRAZIONE IN ITALIA Al 1 gennaio 2010 sono presenti
DettagliPer ulteriori informazioni:
Tab. 1 - Persone nate in paesi non-ue per tipologia di carica Dati al 31 marzo 2016 Carica Persone Amministratore 141.748 Socio* 54.934 Titolare 357.152 Altre cariche 14.915 568.749 * La carica di socio
DettagliL epidemiologia nei secoli
Epidemiologia Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. L epidemiologia nei secoli V sec. A.C.: Ippocrate osserva che alcune
DettagliRIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE RIEPILOGO REGIONALE PER SPECIALIZZAZIONE
ESERCIZI SPECIALIZZATI. AL 31/12/2013 PIEMONTE Altri prodotti 19 41.235 113 168 281 0 2 3 Articoli igienico-sanitari/materiali da 1 2.493 2 0 2 0 0 0 Articoli sportivi/attrezzatura campeggi 9 25.694 119
DettagliREGIME QUOTE LATTE AFFITTI DI QUOTA
AZIENDE RILEVATARIE PER CLASSIFICAZIONE C-Montana Aziende 6.000 B-Svantaggiata A-Non svantaggiata 5.000 4.000 3.000 524 450 499 336 597 305 803 394 629 358 532 413 572 454 609 441 697 592 818 609 627 481
DettagliLe amputazioni agli arti inferiori nelle persone con diabete
Convegno LA SALUTE DEGLI ITALIANI NEI DATI DEL CNESPS - Roma, Giugno 2011 Le amputazioni agli arti inferiori nelle persone con diabete Flavia Lombardo, Marina Maggini Centro Nazionale di Epidemiologia
DettagliIndice delle tavole statistiche su cd-rom
Indice delle tavole statistiche su cd-rom Pensionati nel complesso Tavola 1 Pensionati ed importo annuo delle pensioni, complessivo e medio per sesso, regione di residenza, classe di età e Tavola 2 Beneficiari
DettagliPensioni ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE. DIREZIONE Regionale PENSIONI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE. Presentazione...
ISTITUTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIREZIONE Regionale PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI GESTIONE Pensioni PENSIONI Presentazione...2 Totale categorie...3 Vecchiaia...4 Invalidità...5 Superstiti...6 Presentazione
DettagliGrafico 1 - Enti locali Contributi erariali per ente - Anni (valori nominali in migliaia di lire)
Grafico 1 - Enti locali Contributi erariali per ente - Anni -1999 - (valori nominali in migliaia di lire) 35... 3... 25... 2... 15... à montane 1... 5... 1998 1999 Grafico 2 - Enti locali Contributi erariali
DettagliLO STATO PONDERALE DEI BAMBINI
LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI L obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a persistere in età adulta e a favorire lo sviluppo di gravi patologie quali le malattie cardio-cerebro-vascolari, diabete
DettagliDossier I dati regionali. Dossier Casa I dati regionali. A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi
Dossier I dati regionali A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Dossier Casa I dati regionali A cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi Sommario... 3 Mercato immobiliare residenziale...
DettagliTurismo & Toscana. La congiuntura 2015, le previsioni per il Enrico Conti
Turismo & Toscana La congiuntura 2015, le previsioni per il 2016 Enrico Conti Firenze, 4 luglio 2016 Il turismo in Toscana: i numeri del 2015 12,9 milioni di arrivi in strutture ufficiali; +3,1% sul 2014
DettagliL epidemiologia nei secoli
Epidemiologia Studia la distribuzione delle malattie nelle popolazioni ed i fattori che ne influenzano l insorgere e la diffusione. L epidemiologia nei secoli V sec. A.C.: Ippocrate osserva che alcune
DettagliAppendice:Materiali e metodi
APPENDICE Appendice:Materiali e metodi FONTE DEI DATI I dati di mortalità,sono stati forniti dal Data Base delle denunce di morte che è gestito dall organo strumentale della Regione Lazio in materia sanitaria:
DettagliProvenienza dei turisti italiani. Graduatoria delle presenze e permanenza media
PROVINCIA DI VERONA Il turismo nell intera Provincia di Verona è rappresentato dal 33,30% da turisti stranieri, tra cui spiccano i turisti che arrivano dall Est Europa (tra cui spiccano Romania, Russia
DettagliLa realtà delle diseguaglianze
Rimini 23-25/03/2011 La realtà delle diseguaglianze C. Melega ...perchè parlarne? le diseguaglianze nel corso della gravidanza possono influenzare la salute materna e quella del feto con ripercussioni
DettagliTurismo & Toscana. La congiuntura 2015, le previsioni per il Enrico Conti. Firenze, 4 luglio 2015
Turismo & Toscana La congiuntura 2015, le previsioni per il 2016 Enrico Conti Firenze, 4 luglio 2015 Il turismo in Toscana: i numeri del 2015 12,9 milioni di arrivi in strutture ufficiali; +3,1% sul 2014
DettagliIl metodo delle proporzioni crescenti
Il metodo delle proporzioni crescenti Ulisse Di Corpo Abstract I modelli predittivi, che utilizzano le regressioni multiple, partono dall assunto che le relazioni tra le variabili sono lineari o traducibili
DettagliDimensione socio-demografica. Numerosità e popolazione residente dei comuni italiani, per regione, 2011. N comuni. Pop. residente
Numerosità e popolazione residente dei comuni italiani, per regione, 2011 Regione N comuni Pop. residente Densità territoriale Piemonte 1.206 4.457.335 175 Valle d Aosta 74 128.230 39 Lombardia 1.544 9.917.714
DettagliUso dei farmaci per il diabete Roberto Da Cas
Uso dei farmaci per il diabete Roberto Da Cas Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Prevenzione della Salute Istituto Superiore di Sanità, Roma Dati e indicatori utilizzati Fonti informative:
DettagliGli effetti della crisi sugli incidenti stradali in Toscana
Gli effetti della crisi sugli incidenti stradali in Toscana Francesco Innocenti Osservatorio di Epidemiologia francesco.innocenti@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Convegno Gli effetti
DettagliProvincia di Verona PROVINCIA DI VERONA
PROVINCIA DI VERONA Il turismo nell intera Provincia di Verona è rappresentato dal 69,10% da turisti stranieri, tra cui spiccano i turisti di area tedesca (tedeschi e austriaci) con presenze pari a 2.032.589
DettagliIl profilo di salute del Friuli Venezia Giulia
Il profilo di salute del Friuli Venezia Giulia Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali Aspetti Demografici del Friuli Venezia Giulia Silvia
DettagliSTATISTICA: esercizi svolti su RAPPORTI STATISTICI E NUMERI INDICI
STATISTICA: esercizi svolti su RAPPORTI STATISTICI E NUMERI INDICI 1 1 RAPPORTI STATISTICI E NUMERI INDICI 2 1 RAPPORTI STATISTICI E NUMERI INDICI 1. La seguente tabella riporta il numero di studenti iscritti
DettagliPRESENZE UNIVERSITARIE
PRESENZE UNIVERSITARIE Variabili Periodo di riferimento Studenti italiani iscritti Provincia residenza Facoltà sesso a.a. 2005-06 2006-07 2007-08 Studenti stranieri iscritti Continente di provenienza Tipo
DettagliI NUMERI ITALIANI Infanzia e adolescenza in cifre Edizione 2002
Questioni e Documenti I NUMERI ITALIANI Infanzia e adolescenza in cifre Edizione 2002 Quaderni del Centro nazionale di documentazione e analisi per l infanzia e l adolescenza Nuova serie Firenze Istituto
DettagliAtlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance
Rapporto Osservasalute 2012 Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore (e la peggiore) performance Piemonte La Regione con la quota più alta di ricoveri con degenza di un solo giorno Ma è
DettagliSDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive
SDO e malattie trasmissibili Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive Utilità delle SDO nel campo delle malattie trasmissibili Ottenere informazioni non disponibili da altre
DettagliOfferta E-Light Gas uso riscaldamento (calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte)
A) B) E-Light Gas uso riscaldamento (calcolo a preventivo della spesa annua escluse le imposte) AMBITO TARIFFARIO: NORD OCCIDENTALE (Valle d'aosta, Piemonte, Liguria) 120 116,76 123,81-7,05-5,69% 480 254,33
DettagliProvincia di Monza e della Brianza
Provincia di Monza e della Brianza Comune di Lissone Via Gramsci Città di Lissone Comune di Lissone Sala Consiliare Città di Lissone Piazza IV Novembre Città di Lissone Biblioteca Civica Piazza IV Novembre
DettagliInfermieri sempre più anziani e carenti soprattutto (ma non solo) sul territorio
Scheda n 3 Infermieri sempre più anziani e carenti soprattutto (ma non solo) sul territorio Mancano all appello almeno 50mila infermieri per poter erogare un servizio in linea con i bisogni dei cittadini.
DettagliScuola dell'infanzia Regione
Scuola dell'infanzia Abruzzo 30 Basilicata 37 Calabria 144 Campania 278 Emilia Romagna 54 Lazio 118 Liguria 16 Lombardia 88 Marche 35 Molise 11 Piemonte 47 Puglia 136 Sardegna 48 Sicilia 246 Toscana 82
DettagliCapitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio
Capitolo 3 La mortalità per malattie del sistema circolatorio Introduzione Le malattie del sistema circolatorio sono le principali cause di morte nei paesi occidentali come l Italia: quasi il 4% dei decessi
DettagliStatistiche in breve
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Giugno 2016 Anno 2015 Lavoratori Domestici Nell anno 2015 i lavoratori domestici 1 contribuenti all Inps sono stati 886.125,
DettagliL avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013
L avvocatura italiana: Alcuni dati statistici al 2013 1 La dinamica evolutiva del numero degli avvocati e confronto con popolazione italiana Distribuzione territoriale degli avvocati I nuovi ingressi alla
DettagliI cittadini internati negli OPG suddivisi per regione di provenienza i numeri della presa in carico
I cittadini internati negli OPG suddivisi per regione di provenienza i numeri della presa in carico I dati sono ripresi dalla relazione di Guido Vincenzo Ditta presentata al Convegno sull OPG di Montelupo
DettagliRegistri Tumori. Sono una raccolta continua, sistematica e nominale di tutti i casi di cancro
Registri Tumori Sono una raccolta continua, sistematica e nominale di tutti i casi di cancro Finalità di un RT Studiare incidenza, mortalità e sopravvivenza Definire i fattori di rischio Valutare i programmi
DettagliArea Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2002 al 2011.
Area Turismo I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 22 al 211. Glossario: Arrivi: il numero di clienti, italiani e stranieri, ospitati
DettagliDimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo
SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA 2 0 0 4 Settore Sanità e previdenza Dimissioni dagli istituti di cura per aborto spontaneo Anno 2000 Informazioni n. 15-2004 SISTEMA STATISTICO
DettagliBanda massima in upload (Percentile 95 della velocità di trasmissione in
Modello elettronico Qualità dei servizi di accesso ad internet da postazione fissa - Delibere 131/06/CSP - 244/08/CSP e s.m.i. REGIONE Toscana (offerta/profilo 7 Mbps Download / 256 Kbps Upload) Kbps 4708
DettagliMOVIMENTO TURISTICO IN PROVINCIA DI PORDENONE - ANNO 2015
MOVIMENTO TURISTICO IN PROVINCIA DI PORDENONE - ANNO 2015 TIPO DI ESERCIZIO NAZIONALITA' ARRIVI % PRESENZE % PERMANENZA ITALIANI 92.577 63,8% 224.445 59,4% 2,4 ALBERGHIERO * STRANIERI 52.537 36,2% 153.186
DettagliContiene un Focus sulle Comunicazioni Obbligatorie 2015 e 1 T (fonte: MLPS)
Contiene un Focus sulle Comunicazioni Obbligatorie 2015 e 1 T. 2016 (fonte: MLPS) Commercio estero e prezzi all import Maggio: export -0,2% import -1,2%, prezzi all import prodotti industriali +1,0% su
DettagliEpidemiologia generale. Indicatori delle condizioni sanitarie della popolazione
Epidemiologia generale Indicatori delle condizioni sanitarie della popolazione Indicatori delle condizioni sanitarie della popolazione Consentono di formulare un giudizio complessivo sulle condizioni sanitarie
DettagliUtenti di veicoli a 2Ruote coinvolti in incidente stradale per localizzazione e conseguenza dell incidente Anno 2012
Utenti di veicoli a 2Ruote coinvolti in incidente stradale per localizzazione e conseguenza dell incidente Anno Motociclisti Ciclisti Conducenti e passeggeri di Ciclomotori Localizzazione Urbano 38.916
DettagliI Comuni italiani 2015
I Comuni italiani 2015 Numeri in tasca A cura di IFEL - Fondazione ANCI Coordinamento Walter Tortorella Gli apparati statistici e cartografici sono stati elaborati da Giorgia Marinuzzi, gli apparati statistici
DettagliVALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA
Mattone Misura dell appropriatezza GdLA 26 Settembre 2006 VALUTAZIONE D IMPATTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA PROMOZIONE DELL APPROPRIATEZZA ORGANIZZATIVA QUESITI DELLA RICERCA Qual è stato l impatto
DettagliRedditi Irpef e Toscana nel 2014 (anno d imposta 2013)
Settore Sistema Informativo di Supporto alle Decisioni. Ufficio Regionale di Statistica Redditi Irpef e nel 2014 (anno d imposta 2013) SINTESI Redditi Irpef e nel 2014 La seguente presentazione offre una
DettagliOCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO
OCCUPAZIONE ITALIANA E STRANIERA A CONFRONTO QUALI LE DINAMICHE DAL 2008 AL 2009 STUDIO DELLE DIFFERENZE ASSOLUTE DEGLI OCCUPATI Distinzioni per Posizione nella professione Classi di età Genere Macroarea
DettagliOltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia
Oltre il Pil 2013: la nuova geografia del benessere in Italia Rapporto Oltre il Pil 2013, 3 luglio 2013 Serafino Pitingaro Responsabile Area Studi e Ricerche Unioncamere 1 Pilastri Domini Sottodomini (fondo
DettagliMobilità dei pazienti oncologici verso gli ospedali milanesi
Mobilità dei pazienti oncologici verso gli ospedali milanesi Giorgia Randi Mariangela Autelitano Luigi Bisanti Registro dei tumori di Milano SDO oncologiche della mobilità attiva a Milano Caratteristiche
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati
COMUNICATO STAMPA Garanzia Giovani: a cinque settimane dall avvio sono 74.394 i giovani che si sono registrati I dati del 5 report settimanale Il primo maggio 2014 è partita ufficialmente la Garanzia Giovani.
DettagliREPORT GARANZIA GIOVANI I PRIMI NUMERI DELL INIZIATIVA
REPORT GARANZIA GIOVANI I PRIMI NUMERI DELL INIZIATIVA Il primo maggio 2014 è partita ufficialmente la Garanzia Giovani. Al 29 maggio 2014 1 si sono registrati a Garanzia Giovani 67.751 giovani, di questi
DettagliLa percentuale di probabilità di superare il concorso in base al numero di candidati ammessi e ai posti disponibili, regione per regione
Il concorso La percentuale di probabilità di superare il concorso in base al numero di candidati ammessi e ai posti disponibili, regione per regione NOTA: I candidati possono partecipare anche per più
DettagliRapporto Epidemiologico InfluNet
Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2015-49 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal
DettagliLAVORO OCCASIONALE DI TIPO ACCESSORIO. Report statistico al 1 giugno 2010
LAVORO OCCASIONALE DI TIPO ACCESSORIO Report statistico al 1 giugno 21 Dati forniti dall INPS Dati relativi al mese di maggio 21 Voucher venduti nel mese di maggio 21 per provincia e settore Provincia
DettagliL interruzione volontaria della gravidanza in Italia
SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA 2 0 0 4 Settore Sanità e previdenza L interruzione volontaria della gravidanza in Italia Anni 2000-2001 Informazioni n. 38-2004 SISTEMA STATISTICO
DettagliRilevazione sulle forze di lavoro
28 aprile 2010 Rilevazione sulle forze di lavoro Media 2009 Sul sito www.istat.it sono da oggi disponibili i dati della media 2009 della rilevazione sulle forze di lavoro. In questa statistica in breve
DettagliTabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane
Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane Città con un sistema di allarme HHWWS operativo Città ANCONA BARI BOLOGNA BOLZANO BRESCIA CAGLIARI CAMPOBASSO
DettagliInfortuni sul lavoro Anni
Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE STATISTICA E OSSERVATORI N. 2 - Luglio 2008 L INAIL produce annualmente un rapporto sulle denunce di infortuni sul lavoro. I dati sono derivati da archivi gestionali
DettagliINDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE
INDICATORI DI DISAGIO ECONOMICO SOCIALE DISAGIO ECONOMICO: LE REGIONI PIU COLPITE Chi ha il punteggio più alto è stato meno colpito. Dato medio ITALIA = 100 DISAGIO ECONOMICO POSIZIONE REGIONI (punteggio
DettagliDisponibilità al 1/1/2012 per assegnazione [macrotipologie] e comparto. Stima sull'intera PA
Disponibilità al 1/1/2012 per assegnazione [macrotipologie] e comparto. Stima sull'intera PA Comparto Blu* Grigie** Totale Totale % ASL 930 18 720 19 650 32.2% AUTORITÀ TERRITORIALI E PORTUALI 42 119 161
DettagliElaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI
Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 204: aggiornamento al 30/04/204 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering su base dati Inail DATI INAIL NAZIONALI
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31//2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 201: aggiornamento al 30//201 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
Dettagli13/04/2015. x k (X + Y) Il numeratore non è necessariamente incluso nel denominatore. Tassi standardizzati
Relazione tra quantità indipendenti tra loro È il quoziente di due numeri Il numeratore non è necessariamente incluso nel denominatore Suddividere una popolazione in due gruppi di soggetti con differenti
DettagliRapporto Epidemiologico
2012-42 2012-44 2012-46 2012-48 2012-50 2012-52 2013-02 2013-04 2013-06 2013-08 2013-10 2013-12 2013-14 2013-16 Casi per 1.000 assistiti Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2013-06 Il rapporto presenta
DettagliSiae Società Italiana degli Autori ed Editori Ufficio Statistica
Tavola 1 I dati elaborati dalla Siae hanno carattere censuario e non campionario: ossia i valori esposti sono la sintesi di tutte le informazioni raccolte sul territorio dai 650 uffici della SIAE. la rilevazione
DettagliLa popolazione toscana al 1 gennaio marzo 2014
La popolazione toscana al 1 gennaio 2013 marzo 2014 Il contesto nazionale La popolazione residente in Italia nell ultimo decennio è cresciuta sensibilmente. Complessivamente la variazione è stata pari
DettagliORDINE DEGLI ARCHITETTI DI ROMA E PROVINCIA SERVIZI DELL ORDINE DI ROMA E PROVINCIA PER GLI ISCRITTI. consulenza nel settore specifiche
ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI ROMA E PROVINCIA Viale Maresciallo Pildsuski n 124 - Roma SERVIZI DELL ORDINE DI ROMA E PROVINCIA PER GLI ISCRITTI - COMMISSIONE OPINAMENTO SPECIFICHE - consulenza nel settore
DettagliLe donne italiane nel mercato del lavoro
Le donne italiane nel mercato del lavoro Silvia Pasqua Università di Torino e ChilD Collegio Carlo Alberto 4 Dicembre 2006 Il problema Le donne italiane lavorano meno delle donne della maggior parte dei
DettagliVersione integrata e modificata dalla deliberazione 25 settembre 2008, ARG/elt 135/08. Articolo 1 Definizioni
Versione integrata e modificata dalla deliberazione 25 settembre 2008, ARG/elt 135/08 Articolo 1 Definizioni 1.1 Ai fini dell interpretazione e dell applicazione delle disposizioni contenute nel presente
DettagliCONFRONTI DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CON ALTRE REGIONI E ALTRE NAZIONI EUROPEE
Osservatorio regionale del commercio CONFRONTI DELLA DISTRIBUZIONE GROCERY IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CON ALTRE REGIONI E ALTRE NAZIONI EUROPEE Aprile 2015 Andamento della rete al dettaglio alimentare e
DettagliArea Turismo. I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2000 al 2009.
Area Turismo I dati relativi al turismo sono stati forniti dall Assessorato Regionale al Turismo e riguardano gli anni dal 2 al 29. Glossario: Arrivi: secondo la definizione dell ISTAT è il numero di clienti,
DettagliRapporto Epidemiologico
Risultati Nazionali Rapporto Epidemiologico InfluNet 2015-10 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica dell influenza, elaborati dal Centro nazionale
DettagliLe cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale
Le cure palliative in Italia: un quadro della situazione attuale 11 novembre 2015, ore 13 Sala Caduti di Nassirya Senato della Repubblica Italo Penco Direttore sanitario Fondazione Roma Sanità OMS: i bisogni
DettagliMEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010
MEDIAZIONE CIVILE EX D.L. 28/2010 STATISTICHE RELATIVE AL 1 SEMESTRE 2013 DATI DA RILEVAZIONE AGGIORNATA AL 6 NOVEMBRE 2013 Ministero della Giustizia Dipartimento della organizzazione giudiziaria, del
DettagliIL NORD DA IN SOLIDARIETA AL RESTO DEL PAESE 100 MILIARDI ALL ANNO
IL NORD DA IN SOLIDARIETA AL RESTO DEL PAESE 100 MILIARDI ALL ANNO Bortolussi: La questione settentrionale, purtroppo, non si è dissolta: soprattutto a Nordest cova ancora sotto la cenere. ======================
Dettagli2,50 2,25 2,00 1,75 1,50 1,25. Tasso di variazione medio annuo della popolazione residente per provincia Anno 2006 (valori percentuali) 1,00 0,75
La struttura e la dinamica della popolazione sono al tempo stesso tra le cause e tra gli effetti dello sviluppo economico e sociale. Anche se i fenomeni demografici si evolvono con relativa lentezza, le
DettagliMETODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT
METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT SOMMARIO Indicatori... 2 Residenti, indici demografici... 2 Ricoveri Ordinari... 2 Cronicità... 3 Tumori maligni... 3 Mortalità... 3 Tempi e distanze
DettagliAppendice B Indicatori statistici
Appendice B Indicatori statistici 35 Tasso di mortalità proporzionale Rappresenta il rapporto tra il numero dei decessi per una specifica causa di morte e il totale dei decessi. Esprime la percentuale
DettagliRapporto Epidemiologico InfluNet
Casi per 1.000 assistiti Rapporto N. 10 del 4 gennaio 2017 Rapporto Epidemiologico InfluNet Settimana 2016-52 Il rapporto presenta i risultati nazionali e regionali relativi alla sorveglianza epidemiologica
Dettagli