COSA SONO GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO?

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2 COSA SONO GLI OBIETTIVI DEL MILLENNIO? Nel 2000 i 189 capi di Stato delle Nazioni Unite hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio impegnandosi a contribuire al raggiungimento degli otto Obiettivi di Sviluppo:

3 1. Dimezzare la povertà nel mondo 2. Assicurare l istruzione elementare a tutti i bambini e le bambine del mondo 3. Promuovere la parità tra i sessi 4. Ridurre la mortalità infantile 5. Ridurre la mortalità materna 6. Fermare e ridurre la diffusione dell HIV 7. Assicurare la sostenibilità ambientale 8. Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo

4 I SIMBOLI

5 Premesso che La povertà e' la più grave violazione dei diritti umani Vediamo gli 8 OBIETTIVI in particolare.

6 DIMEZZARE LA POVERTA il traguardo Dimezzare, tra il 1990 e il 2015, la percentuale di persone il cui reddito è inferiore a 1 dollaro USA al giorno Situazione attuale Nel 1990 oltre 1,2 miliardi di persone, un quinto della popolazione mondiale, sopravvive con meno di un euro al giorno 28% dei PVS Nel 2002 questa % si è ridotta al 19 %, ma tali miglioramenti non sono uniformi, infatti mentre in Asia si registra una consistente riduzione (250 mil), nell Africa Subsahariana si è verificato un forte aumento (450 mil)

7 DIMEZZARE LA FAME La fame cronica è calata nel Mondo in Via di sviluppo grazie a consistenti progressi degli anni 90, ma il progresso non è abbastanza veloce ed il numero di persone che subiscono ancora la fame è in aumento (+ 820 mil dato 2003)

8 ASSICURARE L ISTRUZIONE Nel mondo, un adulto su sei è analfabeta. Il Target Assicurare che, entro il 2015, i bambini in ogni luogo, i ragazzi e le ragazze, siano in grado di completare un ciclo completo di istruzione primaria. Situazione Attuale L istruzione primaria universale è in vista sebbene l Africa Subsahariana rimanga indietro. La % d accesso è aumentata fino all 86%, ma in questa area ancora meno della metà dei bambini è iscritta a scuola. Aree critiche: zone rurali e diversità di genere

9 PROMUOVERE LA PARITA DI GENERE Il Target Eliminare la disuguaglianza di genere nell istruzione primaria e secondaria preferibilmente entro il 2005 e a tutti i livelli di istruzione entro il 2015 Situazione attuale L accesso al potere politico e al mondo del lavoro registra un aumento della partecipazione femminile, ma permangono ancora forti diseguaglianze.

10 RIDURRE LA MORTALITA INFANTILE Ogni anno oltre 10 milioni di bambini muoiono di malattie che si possono prevenire e curare: ad es. ½ mil di bambini muoiono di morbillo Il target Ridurre di due terzi, tra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità infantile al di sotto dei cinque anni d età. Situazione attuale Più bambini sopravvivono al 1 anno di vita, ma l Africa Subsahariana è ancora indietro: Nel 2004 ancora 10 mil di bambini sono morti prima del 5 anno di vita, dei quali l Africa Sub (20% popolazione mondiale) ha riportato la metà delle morti totali

11 MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI MATERNITA Servizi adeguati: di salute riproduttiva, di pianificazione familiare, di assistenza qualificata al parto sono elementi essenziali e primari nel ridurre la mortalità materna. Il traguardo. Ridurre di tre quarti, tra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità materna Situazione Attuale Ogni minuto, nei paesi in via di sviluppo una donna muore per cause legate alla gravidanza o al parto. Sono 1400 donne ogni giorno, oltre ogni anno

12 COMBATTERE L AIDS Già nel 1990 erano state infettate circa 10 milioni di persone. Oggi, nel mondo, circa 42 milioni di persone hanno contratto l'hiv/aids: 39 milioni vivono nei Paesi poveri. il traguardo Aver arrestato, entro il 2015, e invertito la tendenza alla diffusione dell HIV/AIDS Situazione attuale La prevenzione e la promozione del cambiamenti di comportamento si dimostrano efficaci in alcuni luoghi, ma il numero di decessi e contagi è in continuo aumento soprattutto in Africa Subsaharia e colpendo principalmente le donne. Lotta alla malaria e alla tubercolosi

13 MIGLIORARE L AMBIENTE Il degrado del suolo è un problema che tocca quasi 2 miliardi di ettari di terra, danneggiando il sostentamento di almeno 1 miliardo di individui che vivono sulla terra-ferma. il traguardo Integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche dei paesi e nei programmi e arrestare la distruzione delle risorse ambientali. Situazione attuale -Continua la deforestazione, ma le perdita netta di aree forestali rallenta grazie a forti azioni di riforestazione. -L uso dell energia è diventato più efficiente ma continuano a salire le emissioni di CO2 -La % di copertura dei servizi igenici è aumentata, ma ancora metà della popolazione mondiale non vi ha accesso. -Grosse perplessità per il raggiungimento dell obiettivo

14 LAVORARE INSIEME PER LO SVILUPPO il traguardo Entro il 2015, i 189 stati membri si sono impegnati ad espletare una serie di interventi di sviluppo, principalmente in quattro aree: cooperazione allo sviluppo, debito estero, commercio internazionale, trasferimento delle tecnologie. Situazione attuale Permane ancora il dislivello tra gli impegni assunti nel 2000 (0,7 % entro 2015) e le azioni dei governi. Nonostante l aumento dei fondi all APS di circa 600 mil. di, l Italia è ancora lontana dal rispettare 0,33 % (2005) e a maggior ragione 0,7%

15 Il contesto internazionale Per ribadire ai governi i loro impegni e sensibilizzare la società civile sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio l ONU ha lanciato la Campagna

16 2005 É STATA UN OCCASIONE IMPORTANTE E STORICA perché...

17 Campagna Mondiale contro la povertà

18 È la mobilitazione della società civile di tutto il mondo, dall Africa all Europa, dall America Latina all Asia, avviata nel 2005

19 In Italia, coordinata dal FOCSIV e dalla CARITAS ITALIANA, questa campagna prende il nome di

20 2007 Focsiv, Caritas Italiana, Associazioni Campagna 2005 e altre, in occasione del 40 della Populorum Progressio lancia la Campagna:

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22 Con il DOCUMENTO POLITICO della campagna italiana (per G8 2007) MANTENETE LE VOSTRE PROMESSE: RENDETE EFFICIENTE L AIUTO. I POVERI NON POSSONO ASPETTARE

23 I QUANTITA DELL AIUTO Aumentare gli aiuti di 50 miliardi di dollari all anno entro il 2010, per arrivare allo 0,7% entro il 2015 come stabilito a Monterrey I Governi del G8 dovrebbero presentare dei piani di finanziamento di medio periodo con un indicazione delle tappe per raggiungere lo 0,51% del PIL entro 2010 l aumento degli aiuti deve essere reale: le risorse liberate dalla cancellazione del debito non devono essere conteggiate come APS

24 II QUALITA DELL AIUTO 1. Responsabilità reciproca e non condizionalità L aiuto deve essere conforme alle priorità di Sviluppo dei Paesi destinatari, e deve essere garantita la partecipazione della loro società civile e delle loro ONG Deve essere abbandonata la pratica di subordinare gli aiuti e la cancellazione del debito a determinate condizioni

25 II QUALITA DELL AIUTO 2. Prestiti Responsabili Le risorse devono essere date solo a quei governi che sono stati eletti democraticamente e che sono responsabili verso i loro cittadini Adottare i principi di responsabilità e di sviluppo affinchè i prestiti siano concessi in modo responsabile Prestatori e beneficiari devono avere una responsabilità condivisa in caso di imprevisti

26 II QUALITA DELL AIUTO 3. Lotta alla corruzione Assumere le responsabilità e contribuire a combattere la corruzione garantendo la trasparenza per tutti i flussi finanziari Migliorare le condizioni internazionali e aumentare la trasparenza nel settore industriale, approntando una lista nera dei trasgressori Aiutare i Paesi del Sud nella lotta alla corruzione rafforzando la sovranità politica nazionale e le istituzioni democratiche nazionali

27 PERCHÉ QUESTA CAMPAGNA? Ricordare ai Governi, e per noi in modo particolare all Italia, i loro impegni: non si può sottoscrivere la Dichiarazione del Millennio e contemporaneamente non avere una politica di sostegno ai PVS coerente e costante NON SI PUÒ DARE CON UNA MANO E TOGLIERE CON L ALTRA

28 E a Bergamo Nel 2005 nasce L OSSERVATORIO DI BERGAMO PER GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO

29 L Osservatorio di Bergamo è: Un Coordinamento che raccoglie 12 Associazioni locali che rappresentano circa il 15% della società civile Bergamasca OBIETTIVO: Divenire uno strumento locale e condiviso tra le associazioni aderenti in grado di tenere alta l attenzione sui temi e sugli impegni presi per il raggiungimento degli Obiettivi del millennio Fungere da ponte tra la realtà internazionale e le azioni locali

30 L Osservatorio di Bergamo: AZIONI: 1- Tenere alta l attenzione attraverso iniziative di informazione e sensibilizzazione 2- Percorsi di formazione e di educazione allo sviluppo 3- Sostenere progetti di cooperazione internazionale

31 Per operare questo cambiamento non basta l intervento dei governi Occorre incidere anche sui nostri stili di vita. Che cosa implica, concretamente, questo?

32 qualche esempio Sobrietà e Consumo critico Scelte a basso impatto ambientale ed energetico Partecipare alle campagne e diffondere il messaggio Scelte solidali

33 Un mondo più giusto COMINCIA DA TE e ricorda.

34 I poveri non possono aspettare

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