- progettazione di percorsi possibili e concreti attraverso l uso del modello ADDIE 2

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1 Restituzione workshop del Convegno da parte di Maria Filomia Educare all amore esigente. Una sfida per la famiglia e per la vita consacrata Roma ottobre 2013 Usmi Nazionale I Laboratori del Convegno Educare all amore esigente. Una sfida per la famiglia e per la vita consacrata sono stati articolati intorno a quattro nuclei tematici (lavoro e festa, vita affettiva, tradizione, cittadinanza), a loro volta declinati attraverso quattro luoghi dove promuove l educazione all amore esigente: - il lavoro, la piazza - la famiglia, - la Chiesa - la scuola. I laboratori hanno seguito uno schema comune: - introduzione del conduttore del gruppo - visione di un breve video-stimolo 1 - esercizio di autonarrazione biografica (descrivere una situazione in cui ho imparato dal vissuto a vivere l amore esigente) - condivione delle narrazione - progettazione di percorsi possibili e concreti attraverso l uso del modello ADDIE 2 L intenso lavoro dei laboratori ha permesso di far emergere riflessioni molto personali e interessanti e hanno permesso alle partecipanti di coinvolgersi in prima persona. Legata alla visione del video-stimolo è stato proposto alle partecipanti raccontare, attraverso un testo scritto, di una persona che ha rappresentato lo stimolo per educarci all amore esigente. L esercizio ha permesso, attraverso la riappropriazione dei propri ricordi, di raccontare prima a noi stessi e poi agli altri partecipanti al gruppo, un fatto, o meglio una persona che è stata particolarmente significativa per 1 I video dei laboratori sono stati i seguenti (con collegamento ipertestuale): - il lavoro, la piazza : Dare è il miglior modo di comunicare - la famiglia: Dare è il miglior modo di comunicare - la Chiesa : La missione di 3P - la scuola: è proprio quando credere di sapere che dovete guardare le cose da un altro punto di vista 2 ADDIE è l'acronimo delle parole: Analysis (Analisi), Design(Disegno- progettazione), Development (Sviluppo), Implementation (Implementazione) e Evaluation (Valutazione), rappresentano una linea di guida dinamica, flessibile, per costruire strumenti efficaci di supporto alla formazione e alla prestazione

2 la nostra vita. La lettura di tutti i racconti ha permesso di tracciare l identikit dell'eroe dei nostri luoghi. Intanto le persone descritte nelle narrazioni sono persone vere, reali, normali anzi, a tratti anche un po' sfigati : - una famiglia con figlia speciale - una prostituta - un ragazzo povero - un proprietario di un negozio di musica - una maestra delle elementari - un prof delle superiori - un superiore - una suora - un prof di sacramentaria - un accompagnatore "spirituale" - un cappellano - un parroco - un missionario - una donna incontrata in chiesa - una nonna - una famiglia di una consorella - una moglie tradita - una mamma - I genitori che accompagnano la figlia verso l'ultimo viaggio - Una mamma tradita - un papà - Una ragazza madre Dalla lettura dei racconti emerge un filo rosso che consente di rintracciare dei tratti comuni nei nostri eroi. Sono persone che, per quanto alcuni siano stati poco nella nostra vita, non riusciamo a dimenticarli. La relazione con loro magari è stata limitata nel tempo, ma è stata così profonda da cambiarci dentro, da mostrarsi una strada, da stimolarci a superare le nostre paure, le nostre difficoltà. Questi eroi si sono accorti di noi mentre eravamo in un momento di difficoltà e ci hanno porto la loro mano benevola.

3 Quello che il nostro eroe ha fatto per noi o semplicemente ce lo ha mostrato, ci fa sentire grati e ci è di stimolo; il loro esempio, a volte silenzioso, ci spinge ad essere esigenti con noi stessi. I nostri eroi sono persone serie, che hanno vissuto nel loro piccolo con radicalità. Queste narrazioni hanno suscitato nei partecipanti ai gruppi il desiderio, diversamente espresso, di migliorare se stessi, di una maggiore vita di preghiera, un attenzione costante alla formazione, alla capacità di risposta alla chiamata all'amore esigente. Nella seconda parte del laboratorio si è cercato, nonostante il poco tempo a disposizione, di tradurre le intuizioni e le suggestioni del convegno e dei laboratori in Percorsi concreti, che di seguito sono schematizzati. Ambito- luogo Ipotesi di proposta Il lavoro e la festa- Proposta flash mob in piazza con i giovani luogo di lavoro e Il percorso parte dalla preparazione del ballo in piazza, coinvolge i giovani in piazza tutte le fasi di preparazione dalla discussione prima dell'evento al dialogo che continua dopo l'evento Chiede la collaborazione dei giovani della pastorale e propone ai "giovani della piazza" l'impegno in un'attività caritativa vita affettivacasa Il gruppo propone un forte lavoro su se stessi, un impegno quotidiano fatto di attenzione a chi ci sta accanto, di sforzo nel testimoniare l'amore esigente, di diffusione della cultura dell'amore, di valutazione quotidiana della fedeltà alla radicalitá della chiamata. Tradizionechiesa Centro d'ascolto dallo straordinario nome di "il fitness dello spirito"' che desidera essere un tempo di ascolto e di accoglienza rivolta ai giovani Equipe, direbbe suor Paola, circolare: una coppia di fidanzati, una coppia di sposi, laici motivati, consacrati, sacerdoti Luogo: la parrocchia e l'oratorio Tempi: Pomeriggio per gli adolescenti dalle Sera per i giovani dalle 19 in avanti

4 cittadinanza Scuola E anche ogni volta che viene richiesto e con attenzione alle fasce d'età. Come si sviluppa: avendo fiducia e dando fiducia garantendo continuità al progetto offendo accompagnamento quotidiano chiamando all'occorrenza consulenti ed esperti curando la formazione dell'equipe Verifica mensile Cercare di presentarsi come un partner, come una agenzia formativa presente nello stesso territorio della scuola/delle scuole. Conoscere per comprendere la realtà territoriale nella quale vogliamo fare il nostro intervento. Un primo passo può essere contattare gli insegnanti di religione per chiedere uno spazio nelle loro ore. Proporre progetti interdisciplinari che hanno come tema la conoscenza di sé, lo sviluppo delle proprie possibilità. Proporre il progetto attraverso strategie come il gioco, una festa, una caccia al tesoro, la presentazione di testimoni o attraverso la proposta di vedere un film oppure di incontrare un testimone. Organizzare il lavoro in rete tra le agenzie formative (parrocchia, congregazioni, scuole...). Anche nella lettura delle piste di lavoro si possono rintracciare dei nuclei comuni: la sempre maggiore necessità di lavorare in rete con i diversi soggetti coinvolti (pastorale vocazionale, pastorale familiare, pastorale giovanile, congregazione, parrocchia, oratorio, scuola, enti locali ); in tutti i gruppi è stata sottolineata la necessità di trovare occasioni di formazione personale e di proporre occasioni di formazione; bellissima è stata la sottolineatura che tutto il nostro lavoro deve radicarsi nella preghiera.

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