FICCAR LO VISO A FONDO
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- Roberto Costantini
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1 USCITA DIDATTICA STRADA PER LA COMPETENZA FICCAR LO VISO A FONDO (Dante. Inferno, Canto IV, v. 11) SCUOLE PARROCCHIALI SAN BIAGIO
2 FICCAR LO VISO A FONDO Dante DESIDERA GUARDARE A FONDO, CAPIRE IN PROFONDITÁ LA REALTÁ NUOVA CHE GLI SI IMPONE. NELL USCITA DIDATTICA, ATTRAVERSO L IMPATTO CON LA REALTÁ, SI APRE LA POSSIBILITÁ PER I RAGAZZI: DI APPROFONDIRE LA REALTÁ STESSA E ALLO STESSO TEMPO DI CAPIRE E CONOSCERE IL PROPRIO IO.
3 COME SI PUÓ REALIZZARE QUESTO FICCAR LO VISO A FONDO? 1) PRIMA PROGETTAZIONE DELLE USCITE: SENSO E SCOPO 2) DURANTE L INCONTRO CON LA REALTÁ 3) DOPO LA CONSAPEVOLEZZA DEL PASSO VISSUTO
4 PRIMA. PROGETTAZIONE DELLE USCITE: SENSO E SCOPO PREMESSA Le uscite culturali sono parte integrante del programma scolastico. Contribuiscono ad un arricchimento culturale e personale per lo storico di ogni ragazzo. Obiettivo è lo sviluppo della competenza di ogni ragazzo, intesa come capacità di orchestrare le proprie conoscenze in situazioni di realtà e in secondo luogo come possibilità di comprendere con coscienza il proprio compito nella società e nel mondo. Le mete e i percorsi sono scelti e adattati alla particolare classe, infatti noi docenti non realizziamo progetti educativi e didattici per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato.
5 PRIMA. PROGETTAZIONE DELLE USCITE: SENSO E SCOPO FASI DELLA PREPARAZIONE Scelta della meta in linea alla tipologia di classe, al contesto storico-artistico che si sta studiando e all obiettivo educativo dell anno. Scelta di un TITOLO SIGNIFICATIVO, che diventa il passo educativo che si intende intraprendere con i ragazzi LA DISPENSA: strumento fondamentale creato ad hoc per ogni uscita. Assume funzione di GUIDA. La dispensa è la possibilità di una chiave di lettura guidata con cui poter guardare la realtà. Ogni giorno diventa l occasione di un passo preciso nel cammino personale di ogni studente.
6 PRIMA. PROGETTAZIONE DELLE USCITE: SENSO E SCOPO DISPENSA: UN ESEMPIO GITA DI TRE GIORNI A PADOVA. CLASSI SECONDE MEDIE TITOLO: IO PROTAGONISTA DELL AVVENTURA. I giorno Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere Cappella degli Scrovegni, Piazza Prato della Valle II giorno Voglio diventare grande Ca Edimar, Caccia fotografica, Planetario III giorno Il protagonista sono io Centro sportivo Bomerang
7 DURANTE. L INCONTRO CON LA REALTÁ PREMESSA Il momento dell uscita didattica rappresenta un percorso significativo di realtà con prove autentiche aventi caratteristiche di complessità e trasversalità. Durante l uscita, infatti, i ragazzi vivono un esperienza che si sviluppa in tre momenti fondamentali: 1) Guardare e ammirare grandi opere culturali e artistiche 2) Incontrare persone significative 3) Coinvolgersi in prima persona
8 DURANTE. L INCONTRO CON LA REALTÁ 1.GUARDARE E AMMIRARE GRANDI OPERE Esperienza dello stupore, del gusto per la bellezza e del gusto per lo studio scatta soltanto di fronte a una realtà viva, non sui libri. Mi ha colpito moltissimo la cappella degli Scrovegni, quando sono entrato ho visto un'esplosione di colori, ai miei occhi sconosciuta. Infatti, ero talmente preso a guardare il soffitto e i muri che non mi ero neanche accorto che la guida stesse parlando. Infatti, il prof. Vassalli mi ha scosso per avvertirmi di ascoltare attentamente ogni singolo dettaglio che descriveva la guida. Ad un tratto la guida ha detto che una parte dei dipinti era divisa tra dannati e beati, in quel momento ho capito che quei dipinti non erano messi a caso ma che c era un motivo se ognuno occupava una precisa posizione. (Lorenzo) DA QUI NASCE IL DESIDERIO DI APPROFONDIRE
9 DURANTE. L INCONTRO CON LA REALTÁ 2. INCONTRARE PERSONE SIGNIFICATIVE I ragazzi hanno la possibilità di incontrare incarnato in una persona il titolo della gita, il passo di cammino che gli proponiamo di fare Esempio della gita a Padova: IO PROTAGONISTA DELL AVVENTURA. Incontro con Mario, fondatore di un opera d accoglienza per ragazzi in difficoltà. Di solito, quando parlano gli adulti, mi annoio, perché mi sembra che mi facciano sempre dei discorsi. Quando ho sentito parlare Mario, questo non è successo per la prima volta. Quando attraverso la sua storia ci ha detto che ognuno di noi è la cosa più bella del mondo ho sentito un puff al cuore. (Asia)
10 DURANTE. L INCONTRO CON LA REALTÁ 3. COINVOLGERSI IN PRIMA PERSONA Durante la gita i ragazzi sono chiamati a mettersi in gioco e quindi a dimostrare le competenze acquisite (proposta di attività partiche, laboratori ) Esempio della gita a Padova: Caccia fotografica divisi in gruppo alla ricerca dei dettagli della Basilica di Sant Antonio. I ragazzi sono diventati protagonisti nella ricerca della storia del Santo e della Città. (cfr. Titolo Gita)
11 DOPO. CONSAPEVOLEZZA DEL PASSO VISSUTO PREMESSA Nel terzo punto passo gli unici protagonisti rimangono i ragazzi. Bisogna sottolineare che affinché questo ultimo e importante passo possa avvenire, è necessario ciò che abbiamo detto finora: una proposta di un percorso guidato. Il percorso educativo proposto attraverso l uscita didattica non termina con l uscita didattica in sé, ma con la presa di coscienza esplicita del cambiamento vissuto, con un lavoro di tipo metacognitivo. Solo così ciò che i ragazzi hanno vissuto diventa esperienza. Si verifica il possesso di una competenza attraverso la narrazione. Essa assume una funzione riflessiva e metacognitiva nel senso che guida il soggetto ad assumere la consapevolezza di come avviene l apprendimento.
12 DOPO. CONSAPEVOLEZZA DEL PASSO VISSUTO TEMA IN CLASSE Il lavoro di tipo metacognitivo che prima abbiamo accennato si attua per noi nel lavoro del TEMA. Nel lavoro del tema non viene richiesta una ricostruzione di fatti o esperienze, ma un giudizio su ciò che si è vissuto, una riflessione sull esperienza fatta, una presa di consapevolezza del passo di cammino compiuto.
13 DOPO. CONSAPEVOLEZZA DEL PASSO VISSUTO ESEMPIO DI TITOLO IO PROTAGONISTA DELL'AVVENTURA Ripercorri i momenti più significativi dell'uscita didattica a Padova (luoghi visitati, artisti/persone incontrate, momenti condivisi con in compagni e gli insegnanti). Racconta le esperienze che ti hanno maggiormente provocato facendo emergere con chiarezza i motivi del tuo interesse. Nello svolgimento del testo, prova a rispondere a queste domande Quando sei stato affascinato da ciò che hai visto? Quali spunti di lavoro ti hanno maggiormente coinvolto? Quando ti sei sentito protagonista e ti sei scoperto cambiato? Perché? Concludi facendo emergere un giudizio personale e motivato sull esperienza vissuta.
14 CONCLUSIONE Da qui inizia la nascita di un soggetto critico che è capace di ficcar lo viso ovvero di approfondire il senso della realtà e di conoscere il proprio io, proprio perché ne ha fatto esperienza. La gita scolastica è un occasione perché emerga la curiosità del nuovo e il gusto della bellezza, e al tempo stesso il giudizio vigile e l intervento deciso nei confronti del gruppo di cui fai parte. La mente si è arricchita di idee, l immaginazione ne è ampliata; la vista posandosi continuamente su opere sublimi e divine, ha acquistato un certo discernimento artistico che prima non aveva. (Beato Alberto Marvelli)
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