Postecom: nuove prospettive della firma

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Giacomo Lorenzi
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1 Postecom: nuove prospettive della firma Logo Cliente o Partner digitale Roberto Ugolini roberto.ugolini@postecom.it

2 Il contesto Il D.P.C.M. 30 marzo 2009, Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme digitali e validazione temporale dei documenti informatici (pubblicato nella Gazz. Uff. 6 giugno 2009, n. 129), all art. 7. Conservazione delle chiavi e dei dati per la creazione della firma, comma 3, lettera d), prevede che: Il titolare mantiene in modo esclusivo la conoscenza o la disponibilità di almeno uno dei dati per la creazione della firma ( intendendo con dati per la creazione della firma l'insieme dei codici personali e delle chiavi crittografiche private, utilizzate dal firmatario per creare una firma elettronica) In sostanza si rende quindi possibile che la chiave sia conservata in altro luogo (sostanzialmente il Certificatore) in modalità sicura purché il titolare mantenga in modalità esclusiva i codici personali che ne abilitano l uso. 2

3 Value Proposition La firma digitale con modalità remota rappresenta una rivoluzione in quei processi in cui moltissimi utenti, appartenenti ad un gruppo chiuso (End User Closed Group), firmano un limitato numero di documenti di grande rilevanza contrattuale, da una generica postazione in rete. Pieno valore legale dei contratti e dei documenti informatici firmati online Processo semplificato e senza installazione di dispositivi hardware Possibilità di integrazione della firma nei servizi online esistenti Possibilità di usufruire di un sistema a canone o pay-per-use, comunque a basso costo Possibilità di procedure di emissione semplificate per i richiedenti già identificati ai sensi della normativa antiriciclaggio 3

Ambiti di utilizzo Le evoluzioni normative del Codice dell Amministrazione Digitale in corso di approvazione, relegano l utilizzo della Firma Elettronica Qualificata, alle esigenze di rilievo

Pubblica Amministrazione Cittadini Le evoluzioni normative del Codice dell Amministrazione Digitale a partire dal 2009, relegano l esigenza di firma in questo ambito a specifici e ben determinati

4 Ambiti di utilizzo Le evoluzioni normative del Codice dell Amministrazione Digitale in corso di approvazione, relegano l utilizzo della Firma Elettronica Qualificata, alle esigenze di rilievo esterno, richiedendo per la sottoscrizione a valenza interna la sola Firma Elettronica Avanzata. In ciò restringendo di molto l esigenza del servizio di Firma Digitale. Pubblica Amministrazione Cittadini Le evoluzioni normative del Codice dell Amministrazione Digitale a partire dal 2009, relegano l esigenza di firma in questo ambito a specifici e ben determinati contesti, sancendo che l invio tramite Postacertificat@ - di cui al dpcm 6 maggio 2009 consente l accettazione dell istanza da parte della PA ancorché non firmata. Tale approccio è stato esteso nell aggiornamento del CAD. Le grandi imprese che erogano servizi online (ad esempio le Banche, le Assicurazioni), potranno implementare meccanismi attraverso i quali i propri clienti potranno firmare dal proprio computer e senza dispositivi aggiuntivi un sistema di firma aderente alla normativa che permette di firmare contratti elettronici con la stessa validità legale di contratti cartacei. I numeri potenziali in questo contesto sono estremamente alti. Grandi Imprese Professionisti Firma di documenti nell ambito delle prestazioni professionali, eventualmente anche implementando modelli pay-per-use che permettano di apporre la firma anche ai propri clienti. 4

5 Dati registrazione Identificazione Richiesta Certificato Attivazione del servizio E necessario disporre di un insieme di dati riferiti al richiedente che ne permettano la registrazione. La preventiva disponibilità di una base dati certificata è un elemento forte per favorire un roll-up su grandi moli di utenti. Per l emissione di certificati qualificati, i richiedenti devono essere preventivamente identificati in aderenza a quanto previsto dal Manuale Operativo del Certificatore. L identificazione può avvenire a cura del Certificatore o attraverso Uffici Delegati a tale funzione, anche presso l organizzazione. La fase di identificazione può essere notevolmente semplificata nel caso gli utenti finali siano già stati identificati dall organizzazione in accordo alla Normativa Anti- Riciclaggio. Il processo di richiesta ed emissione del Certificato è attivato dal richiedente che: conferma i dati anagrafici, accetta le clausole contrattuali e attiva il processo di certificazione. Tale fase viene svolta anche attraverso la disponibilità di strumenti già a disposizione del richiedenti che siano in grado di assicurare la sua autenticazione al servizio. 5

6 Modalità di firma per singoli file in qualsiasi formato di partenza e creando come output un file p7m oppure pdf, con la possibilità di inserire una marca temporale. Non prevede l integrazione con applicazioni transazionali Modalità stand alone Modalità integrata Messa a disposizione di interfacce da integrare per la realizzazione di applicazioni personalizzate JCE Provider, Web Services, PKCS#11. In questo caso il servizio può mettere a disposizione le interfacce che poi saranno chiamate dalle differenti applicazioni transazionali che intendono inserire la funzionalità di firma direttamente nell applicazione. 6

7 Autocertificazione Schema OCSI Validità HSM, il quadro normativo Il Business Model della Firma Remota riguarda la possibilità di rilasciare un numero elevato di firma per soggetti che potranno apporre un numero basso di firme o, addirittura, potrebbero anche non concretizzare mail l esigenza effettiva di uso. In tale ottica è necessario individuare dispositivi Hardware Security Module che assicurino, nel rispetto della normativa vigente (anche in termini di obbligo di certificazione) e dei requisiti di sicurezza: la possibilità di conservare ed utilizzare un numero contenuto di dispositivi a fronte di milioni di chiavi; un costo fisso per conservazione/utilizzo chiave estremamente contenuto. A decorrere dal l febbraio 2010 e per i ventuno mesi successivi i certificatori di firma elettronica attestano, mediante autocertificazione, la rispondenza dei propri dispositivi per l'apposizione di firme elettroniche con procedure automatiche ai requisiti di sicurezza previsti dalla vigente normativa Fino a 31 ottobre 2011 Entro centottanta giorni dall'entrata in vigore del DPCM 10 febbraio 2010 (Gazzetta Ufficiale N. 98 del 28 Aprile 2010) sono stabilite dall'organismo di certificazione della sicurezza informatica (OCSI) di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 ottobre 2003 e pubblicate sul proprio sito istituzionale, la procedura per accertare la conformità di dispositivi sicuri per l'apposizione di firme con procedure automatiche ai requisiti di sicurezza prescritti dall'allegato III della direttiva 1999/93/CE ed un documento di supporto che ne faciliti l'applicazione. Le autodichiarazioni già rese ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 dicembre 2000, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 aprile 2001, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 3 ottobre 2001, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 ottobre 2003 e del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 ottobre 2007, relative ai dispositivi sicuri per l'apposizione di firme con procedure automatiche, continuano a spiegare ininterrottamente i propri effetti fino al termine del periodo di cui al comma 1. Fino a 31 ottobre

8 8 Metodi di autenticazione

9 Postecom e CA insieme CA Technologies rappresenta per Postecom un partner tecnologico Le tecnologie di controllo degli accessi sono un fattore abilitante per rendere disponibili i servizi che Postecom eroga ai propri clienti In un ottica di partnership CA Technologies e Postecom hanno condiviso i propri modelli di business per recepire le esigenze specifiche del mercato 9

10 10 Le proposte

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