COMUNE di BRENO Provincia di Brescia
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- Cornelio Alfano
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1 RSA: quale conciliazione possibile? Progetto sperimentale in tre RSA della Valle Camonica Premessa Il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro è di grande attualità. Affrontare questo tema richiede di interrogarsi su come favorire una cultura della conciliazione all interno delle organizzazioni di lavoro ed all interno delle famiglie. E' altresì necessario considerarlo come una questione complessa, che non può essere gestita privilegiando uno dei due termini: famiglia o lavoro. Centrale è quindi la corresponsabilità dei vari attori coinvolti: genitori, politici, datori di lavoro, erogatori di servizi. La conciliazione famiglialavoro assume una rilevanza ancora maggiore se si considera il momento storico che stiamo attraversando, in cui le Aziende sono quotidianamente chiamate a far fronte alle difficoltà legate al fatturato e all'andamento del mercato, piuttosto che a garantire un buon benessere organizzativo. La messa in atto di strumenti di conciliazione e più in generale, lo sviluppo di una cultura di conciliazione, può portare a benefici alle imprese sia a livello di miglioramento del benessere organizzativo sia della produttività e, al lavoratore, in termini di miglioramento della qualità della vita. La Valle Camonica si sviluppa per circa 90 Km, con una superficie di 1.319,23 km 2 e conta circa abitanti. Oltre il 20% della popolazione è ultrasessantacinquenne, percentuale nella media regionale, ma le zone come l'unione Comuni Alta Valle, la zona di Edolo e l'unione dei Comuni della Valle Saviore, registrano quote di tale popolazione superiori alla media sia della Valle che regionale; in queste zone si prefigura la condizione di probabile solitudine dei "grandi vecchi" (over 80) e la verosimile necessità di servizi sociosanitari e sociali di sostegno domiciliare e residenziale. L indice di vecchiaia è pari a 144,34 (a 100 giovani con meno di quindici anni corrispondono circa 144 persone con oltre 65 anni) contro una media regionale del 143, ma con notevoli differenze tra le zone, soprattutto fra alta valle e bassa valle e fra Comuni anche limitrofi, variabilità che sembra riferirsi prevalentemente al diverso tasso di immigrazione ed alla presenza di forti comunità straniere nei Comuni della media-bassa valle. Coerentemente con l'indice di vecchiaia, le zone montane, quali l'unione Comuni Alta Valle e l'unione dei Comuni della Valle Saviore presentano un indice di dipendenza strutturale più alto rispetto alla media della Valle Camonica e regionale. Le RSA presenti sul territorio sono 14 per un totale di n. 969 posti letto. La stragrande maggioranza delle persone impiegate in queste strutture sono donne, che hanno un'attività lavorativa organizzata su turni ed in cui è parte essenziale la relazione con gli ospiti che ci vivono. Pertanto se è il benessere del lavoratore è centrale in un'azienda produttiva, in cui il dipendente è impiegato in un rapporto uomo/macchina, acquisisce ancora più rilevanza in un contesto come quello delle residenze socio-sanitarie dove la relazione tra l'ospite e l'operatore è centrale.
2 Progettare sul tema della conciliazione in questo ambito rappresenta una sfida sia per i motivi di cui sopra, sia per la peculiarità dell'organizzazione perché il lavoro in RSA è strettamente legato ai bisogni fisiologici, sociali ed organizzativi delle persone che ci vivono (anziani e malati) per cui la giornata lavorativa ruota attorno a loro, con le loro necessità e richieste, le loro abitudini ed i loro orari. Inoltre, conciliazione famiglia-lavoro in RSA non può tralasciare l aspetto dei contratti di lavoro che si suddividono in full-time e part-time con le assunzioni che vengono effettuate sia direttamente dalle Fondazioni che gestiscono le RSA, oppure dalle Cooperative di lavoro ed agenzie di lavoro interinale. Obiettivo generale Promuovere il benessere organizzativo, del lavoratore/lavoratrice e dei suoi familiari attraverso la creazione di un modello di welfare aziendale ed interaziendale. Obiettivi specifici: - Rilevare i bisogni di conciliazione specifici dei lavoratori/lavoratrice operanti nelle RSA con possibile supporto della rete di volontariato per introdurre il ruolo di Help Messanger - Introdurre strumenti di flessibilità che rispondano ai bisogni espressi dai lavoratori/trici - Promuovere la cultura della conciliazione in tutte le RSA presenti sul territorio della Valle Camonica. Destinatari: 150 lavoratori/lavoratrici impiegati/e nelle tre RSA individuate: -Fondazione Ente Celeri di Breno, -Fondazione Giovannina Rizzieri di Piancogno, -Fondazione Ninj Beccagutti di Esine. Azioni Previste: 1) Rilevazione dei bisogni di conciliazione nelle tre RSA individuate attraverso: - uno studio della composizione del personale in termini di classi di età, genere e la presenza di figli minori, genitori anziani e/o familiari disabili che richiedono un carico di lavoro che comporta una difficoltà di gestione; - presentazione del progetto e somministrazione di un questionario anonimo a tutti i dipendenti volto a rilevare il clima organizzativo e nel contempo i bisogni di conciliazione; - stesura di un report di lettura dei bisogni e organizzazione e gestione di focus group tematici, centrati sui bisogni emersi dal questionario. E' ritenuto fondamentale il coinvolgimento dei lavoratori affinché possano fare da portavoce ai bisogni dei colleghi e rappresentare una componente attiva nell'attivazione del cambiamento all'interno della propria organizzazione.
3 2) Messa a punto delle azioni emerse dalla fase di rilevazione dei bisogni di conciliazione dei lavoratori/lavoratrici legati alle esigenze di cura dei figli minori e dei componenti anziani e/o disabili della famiglia, nonché all'esecuzione di commissioni, quali il pagamento delle bollette. In questa fase, al fine di rendere più usufruibili i Servizi attivati si prevede il convenzionamento delle strutture con enti/servizi esterni, quali asili nido, scuole materne, cooperative sociali che possano garantire la capillare ed effettiva risposta ai bisogni. Per questa azione si prevede una sostenibilità nel tempo, data dalla messa a regime, entro la fine della sperimentazione dei servizi attivati che verranno ritenuti utili dai lavoratori per sopperire ai loro bisogni di conciliazione. Si ritiene infatti che vi siano alcuni strumenti di flessibilità che non richiedono importanti investimenti economici, ma cambiamenti organizzativi, che un periodo di sperimentazione possono facilitare. 3) Azioni di formazione peer to peer da parte delle RSA che fanno parte della sperimentazione rivolta alle altre RSA che si trovano sul territorio, al fine da un lato di diffondere la cultura della conciliazione e dall'altro di favorire la sperimentazione, con conseguente messa a sistema, di strumenti di flessibilità all'interno delle organizzazioni coinvolte. Con la formazione peer to peer si intende in ultima istanza promuovere la conoscenza di buone prassi conciliative affinché non si limitino a realtà limitate, ma possano divenire patrimonio di tutte le organizzazioni del territorio. Indicatori di risultato: - Report relativo ai bisogni rilevati nelle RSA target dell'iniziativa entro gennaio 2015; - Avvio di almeno 3 strumenti di flessibilità nelle tre RSA target dell'iniziativa (quali sostegno alle attività famigliari che verranno rilevate dalla somministrazione dei questionari, servizio badantaggio o babby sitter, convenzione con asili nido e scuola materna); - Attivazione di almeno 3 momenti formativi peer to peer con le RSA presenti sul territorio che non sono oggetto della sperimentazione; - Adesione ai momenti formativi di almeno il 70% delle RSA del territorio che non partecipano alla sperimentazione. Personale previsto: L'ente capofila del progetto identifica un responsabile che si occuperà del coordinamento, del monitoraggio e della rendicontazione quantitativa/qualitativa del progetto. All'interno di ogni RSA coinvolta si prevede l'identificazione di un referente di conciliazione che si occuperà della raccolta dei dati relativi alla propria struttura, dell'attivazione delle misure di conciliazione che vengono individuate e del coordinamento delle iniziative. Per la parte di rielaborazione dei dati emersi, della stesura del report, della facilitazione dei focus group e dello studio di fattibilità dei bisogni emersi, nonché dell'attivazione degli strumenti di conciliazione viene individuata la figura di un esperto di conciliazione, con una preparazione ed esperienza specifica in materia.
4 Costi: Il costo previsto per l'attuazione del progetto è di ,00 così suddiviso: euro di contributo ASL ; euro compartecipazione 30% a carico delle strutture aderenti in proporzione alle attività svolte Tempi Azione Rilevazione dei bisogni Cronoprogramma: Settembre 2014 Gennaio 2015 Raccolta dati, somministrazione questionari, focus group con esperto Compartecipazione con apporto di personale proprio e del Comune per le attività sopra descritte con parte amministrativa e coordinamento. Febbraio 2015 Luglio 2016 Agosto 2016 Dicembre 2016 Totale euro di cui euro euro quota a carico ASL Valle Camonica Sebino ed euro 500 per consulenza esterna Introduzione di strumenti di flessibilità Messa a punto delle attività emerse con: - Sostegno attività famigliari, - Servizio di badantaggio, - Servizio di babby sitter, - Convenzione con asili nido e scuola materna Totale euro Formazione peer to peer Incontri con le RSA del territorio: compartecipazione con apporto di personale proprio per le attività descritte (parte amministrativa e coordinamento). Totale euro di cui euro 500 per consulenza esterna con esperto
5 Composizione della rete Soggetto Capofila: Comune di Breno P.zza Ghisaldi, Breno (BS) Soggetti partner: - Fondazione Ente Celeri Onlus Via Taglierini, Breno (BS) - Fondazione Giovannina Rizzieri Onlus Via Nazionale, Piancogno (BS) - Fondazione Ninj Beccagutti Onlus Via Chiosi, 3/b Esine (BS) - Fondazione Valverti Onlus Via Madre Cocchetti, Breno (BS) - Comis Cooperativa Sociale Onlus Via Brodolini, Breno (BS) - Cooperativa Sociale Margherita scs Onlus Via Galassi, Darfo B. T (BS) - CISL Funzione pubblica Sebino Corso Lepetit Roberto Enea Darfo Boario Terme - CCIL Valle Camonica-Sebino Via Saletti Darfo Boario Terme (BS) - UIL Brescia Via Leutelmonte Esine (BS) - GAL di Vallecamonica e Valdiscalve P.le Padre Marcolini, Paspardo (BS) ***************************************************
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