NUOVO CANILE COMUNALE VALUTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "NUOVO CANILE COMUNALE VALUTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO"

Transcript

1 COMUNE DI MONZA NUOVO CANILE COMUNALE VALUTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO Dicembre

2 SOMMARIO 1. OGGETTO E FINALITÀ DESCRIZIONE GENERALE RIFERIMENTI NORMATIVI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELL AREA RILIEVI FONOMETRICI ANALISI DEI RILIEVI FONOMETRICI STRUMENTI E TECNICHE DI MISURA IMPIEGATI MODELLO MATEMATICO PREVISIONALE METODO DI CALCOLO UTILIZZATO VERIFICA DEL VALORE LIMITE DIFFERENZIALE DI IMMISSIONE CONCLUSIONI ALLEGATI Allegato 1: area nuovo canile comunale Allegato 2: estratto piano di zonizzazione acustica Allegato 3: mappe e foto identificative rilievi fonometrici Allegato 4: rilievi fonometrici Allegato 5: mappe delle isofone Allegato 6: certificati di taratura 2

3 1. OGGETTO E FINALITÀ L amministrazione intende costruire un nuovo canile municipale, risolvendo così una serie di problemi che rendono complicato l uso dell attuale struttura. Scopo del presente studio è quello di verificare che il nuovo progetto rispetti i limiti della normativa vigente in acustica, relativamente alle immissioni sonore prodotte dal canile. La nuova area proposta si trova nella parte sud del territorio, fra Via delle Industrie e Via San Damiano. A nord e a ovest dell area di progetto ci sono attività produttive, ad est c è un campo e a sud sono dislocate alcuni edifici residenziali. In particolare l abitazione più esposta a sud dell area è quella del Signor Zubiani. Obiettivo dello studio sarà di determinare se le possibili emissioni sonore provenienti dall area del nuovo canile siano in grado di superare o meno i limiti acustici di zona. Nel caso si prevedranno sistemi di mitigazione. 2. DESCRIZIONE GENERALE Attualmente il canile comunale è situato in Via Michelangelo Buonarroti 52, con una piccola capienza. Il progetto si propone l obbiettivo di soddisfare maggiormente l utenza con spazi più ampi ed un numero maggiore di gabbie. Il nuovo canile avrà una capacità complessiva di 120 cani e di circa 80 gatti. L area si comporrà di più parti con diverse funzioni: canile-rifugio, con 40 box per circa 80 cani; canile-sanitario, con 10 box per circa 10 cani; canile-isolamento, con 10 box per 10 cani; gattile-rifugio, per circa 50 gatti; gattile-sanitario-isolamento, per circa 50 gatti; uffici. Le strutture di servizio sono raggruppate in più edifici ad un piano, distribuiti come da disegni. Al fine di consentire ai cani di effettuare delle uscite con i volontari sono state predisposte due aree di sgambamento a nord. 3

4 3. RIFERIMENTI NORMATIVI D.P.C.M. 1 MARZO 1991: Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno LEGGE 26 0TTOBRE 1995, N. 447: Legge quadro sull inquinamento acustico DECRETO MINISTERIALE 11 DICEMBRE 1996: Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo D.M.31 OTTOBRE 1997: Metodologia di misura del rumore aeroportuale D.P.C.M. 14 NOVEMBRE 1997: Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore D.P.C.M. 5 DICEMBRE 1997: Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici D.P.R. 11 DICEMBRE 1997, N. 496: Regolamento recante norme per la riduzione dell inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili DECRETO MINISTERIALE 16 MARZO 1998: Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico D.P.C.M. 31 MARZO 1998: Atto di indirizzo e coordinamento recante criteri generali per l esercizio dell attività di tecnico competente in acustica, ai sensi dell art. 3, comma 1, lettera b), e dell art. 2, commi 6,7 e 8, della legge 26 0ttobre 1995, n. 447 Legge quadro sull inquinamento acustico D.P.R. 18 NOVEMBRE 1998, N. 459: Regolamento recante norme di esecuzione dell art. 11, L. 447/1995, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario LEGGE 9 DICEMBRE 1998, N. 426: pubblicata il 14\12\98 : Nuovi interventi in campo ambientale. Gazzetta Ufficiale - Serie generale n. 291 di Lunedì, 14 dicembre 1998 D. M. 29 novembre 2000: Criteri per la predisposizione, da parte delle società e dagli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore. 4

5 Legge Regione Lombardia n. 13 del 10 agosto 2001: Norme in materia di inquinamento acustico. D.G.R.L. Criteri per la redazione dei Piani di Zonizzazione Acustica. D.P.R. 30 MARZO 2004, N. 142: Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare. Bozza di Piano di Zonizzazione acustica del Comune di Monza, in itinere. L art. 8 comma 1 della "Legge quadro sull'inquinamento acustico" 26 ottobre 1995 n. 447, prescrive che i progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell art. 6 della legge 8 luglio 1986 n. 349, siano redatti in conformità alle esigenze di tutela dall inquinamento acustico delle popolazioni interessate. La documentazione relativa alla previsione d impatto acustico deve essere conforme ai criteri definiti dalla Regione competente, art. 4.1.d.. La legge 447/95 assegna ai Comuni la competenza del controllo e del rispetto della normativa per la tutela dall inquinamento acustico secondo quanto previsto dall art. 6 comma 1 lettera d) e lettera g). L art. 6, comma 1, lettera a), della stessa legge prescrive che l Amministrazione Comunale appronti un piano di zonizzazione acustica che fissi limiti di emissione ed immissione per ogni area del territorio, secondo quanto previsto dal DPCM 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. Per definire numericamente i limiti acustici di zona, si deve individuare la normativa in vigore al momento della determinazione. Le modalità di misura dell attuale clima acustico hanno seguito le indicazioni del decreto ministeriale 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico. 5

6 4. CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DELL AREA Il Comune di Monza ha allo studio un Piano di Zonizzazione Acustica, del quale esistono due versioni in bozza: una approvata solo dalla precedente Giunta Comunale e mai giunta in Consiglio, una seconda, con poche variazioni, in corso di elaborazione, che sta per iniziare le procedure di esame da parte delle Commissioni Consiliari. Nell area nella quale si trovano le abitazioni non vi sono differenze fra le due bozze, che attribuiscono entrambe la III classe acustica, con i limiti indicati in tabella. Limite di emissione Limite di immissione Classi di destinazione d'uso del territorio Diurno Notturno Diurno Notturno ( ) ( ) ( ) ( ) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree ad intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali La mancante adozione in Consiglio, fa di questi documenti degli elementi indicativi ma senza potere prescrittivo. La normativa acustica però non lascia aree del territorio prive di limiti, stabilendo che, in assenza di piano approvato, resti in vigore la tabella provvisoria contenuta nel D.P.C.M. 1/3/91. Poiché la zona A corrisponde ai centri storici e la zona B ad aree con media densità di 6

7 edificazione, l area di progetto si trova in tutto il territorio nazionale. Per la scelta dei limiti da utilizzare si è deciso di seguire un principio di precauzione, si effettuerà quindi l analisi ponendoci l obiettivo prudenziale del rispetto del più restrittivo, quello del Piano acustico, anche se non ancora in vigore. Un ulteriore limite da considerare è indicato dal criterio differenziale che si calcola misurando il rumore ambientale all interno di unità abitative, a finestre aperte e chiuse, con la sorgente in funzione e successivamente misurando il rumore residuo, con la sorgente specifica spenta; la differenza tra i due valori non deve superare i 5 db(a) nel periodo diurno e i 3 db(a) di in quello notturno. 5. RILIEVI FONOMETRICI Al fine di determinare il livello di rumore ambientale, di quello residuo e la potenza sonora del canile è stata effettuata una campagna di rilevazioni fonometriche nei giorni 13, 14 e 15 novembre 2009 costituita da rilievi fonometrici in due punti (identificati con le sigle A e 1 ). PUNTO 1: rilievo fonometrico per integrazione continua all interno del vecchio canile, all interno del secondo cortile e a quattro metri di altezza. Scopo di questa misura è conoscere le emissioni prodotte dagli animali, al fine di poter caratterizzare la rumorosità del vecchio canile per poi stimare quella del nuovo. PUNTO A: rilievo fonometrico per integrazione continua in corrispondenza del ricettore maggiormente esposto, l edificio è collocato in posizione retrostante il canile a circa 20 metri dallo stesso. Scopo di questa misura è determinare il rumore ambientale attualmente presente nell area per verificare l ipotesi del rispetto del criterio differenziale all interno dell ambiente abitativo individuato. Le misure sono state eseguite da Jacopo de Polzer (Tecnico competente in acustica ambientale - Regione Lombardia Decreto n del 2001), da Folco de Polzer (Tecnico competente in acustica ambientale - Regione Lombardia Decreto n del 1997). In allegato sono visibili i grafici risultanti comprendenti una descrizione del punto di misura e delle sorgenti rilevate 7

8 6. ANALISI DEI RILIEVI FONOMETRICI Il monitoraggio del rumore ambientale è stato effettuato allo scopo di verificare il rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente in corrispondenza del punto A e quindi del ricettore presumibilmente esposto alle emissioni sonore del canile. Punto di misura A: il microfono è posto in via San Damiano 18, a circa 10 metri dalla facciata Ovest dell edificio residenziale, a 6 metri da via San Damiano e a quattro metri da terra. I grafici risultanti mostrano come le sorgenti prevalenti siano il traffico veicolare di via delle industrie e le attività produttive circostanti. Sorgente secondaria è il traffico veicolare di via San Damiano. Non sono state rilevate componenti tonali o impulsive. Punto di misura 1: in questo punto il microfono è posizionato a quattro metri da terra e a circa 2.5 m dalle gabbie, la sorgente principale risulta essere l abbaiare dei cani, mentre risulta secondario il traffico veicolare di via Buonarroti. Non sono state rilevate componenti tonali o impulsive. Tabella riassuntiva dei valori misurati Giorno 1 Giorno 2 Punto di misura L eq,a rilevato diurno [db(a)] L eq,a rilevato notturno [db(a)] L eq,a rilevato diurno [db(a)] L eq,a rilevato notturno [db(a)] A I valori in db(a) sono stati arrotondati a 0,5 db come indicato dal D.M., del 16/03/98 Poiché il nuovo canile non è ancora stato costruito si rende necessaria, per poter procedere alla verifica dei limiti assoluto e differenziale, una stima della sua rumorosità una volta a regime. Stima che è stata ottenuta con una modellazione matematica agli elementi finiti. 8

9 7. STRUMENTI E TECNICHE DI MISURA IMPIEGATI Le misure sono state eseguite con l impiego di due centraline autoalimentate, contenenti strumentazione con elevata capacità di memoria e gamma dinamica. La gamma dinamica consente di cogliere i fenomeni sonori con livelli di rumorosità molto diversi tra loro. La strumentazione utilizzata è stata la seguente. Calibratore di classe 2 Larson Davis CAL 200 s.n.: 4128; certificato di taratura n a emesso da L.C.E. s.r.l. il 03\08\2009. Fonometro integratore, Real Time Analyzer Larson Davis 831 s.n.: 1873, conforme alla classe 1 secondo norme EN , EN , EN , EN , preamplificatore Larson Davis PRM902 s.n.: 1108, microfono Larson Davis mod s.n.: 6089, certificato di taratura n emesso da L.C.E. s.r.l. il 28\08\2009. Fonometro integratore, Real Time Analyzer Larson Davis 831 s.n.: 1980, conforme alla classe 1 secondo norme EN , EN , EN , EN , preamplificatore Larson Davis PRM902 s.n.: 2590, microfono PCB mod. 377B41, s.n.: , certificato di taratura n emesso da L.C.E. s.r.l. il 03\08\2009. Centralina meteo Davis, modello Vantage Pro TM, n. 6150EU. Programma di elaborazione dati Noise & Vibration Work fornito da Spectra s.r.l.. Programma di simulazione IMMI 6.3. Il microfono posto alla sommità di uno stativo era collegato con il fonometro per mezzo di un cavo di prolunga microfonica della lunghezza pari a 5 metri. La distanza da altre superfici riflettenti è sempre stata superiore ad 1 metro. Le catene di misura utilizzate sono di classe 1, conformi alle normative vigenti e agli standard I.E.N. derivati dalle norme IEC n 651, del 1979 e n 804, del 1985, e sono state oggetto di verifiche di conformità presso laboratori accreditati da un servizio di taratura nazionale (art. 2.3 D.M. 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico ). La catena di misura è anche conforme alle norme CEI ed EN 60804/1194. La strumentazione è stata calibrata, prima e dopo ciascuna campagna di rilevamenti, ad una pressione costante di 114 db con calibratore di livello sonoro di precisione Larson Davis CAL 200 ed il valore della calibrazione finale è risultato uguale a quella iniziale. 9

10 Durante le misure acustiche sono state rilevate: le condizione atmosferiche presenti (velocità e direzione del vento, precipitazioni); il livello di rumorosità complessiva durante il tempo di misura espresso in L Aeq e andamento della rumorosità nel tempo; la presenza eventuale di componenti tonali; la presenza eventuale di componenti impulsive; i livelli statistici cumulativi (L 99, L95, L 90, L 50, L 10, L 1), in modo da fornire informazioni sulla frequenza con cui si verificano, nel periodo di osservazione, gli eventi sonori. I livelli statistici identificano il livello di rumorosità superato in relazione alla percentuale scelta rispetto al tempo di misura. Ad esempio L90 corrisponde al livello di rumore superato per il 90% del tempo di rilevamento. Nella terminologia corrente si definisce L1 livello di picco poiché identifica i livelli dei picchi più elevati. Si definisce L95 il livello di fondo poiché identifica il livello di rumore di fondo presente nell arco della misura. Una centralina Davis ha monitorato in continuo velocità e direzione del vento, precipitazioni, temperatura, umidità, pressione barometrica. Durante i rilievi le condizioni meteoclimatiche erano idonee all esecuzione degli stessi. In presenza di condizioni atmosferiche avverse pioggia, neve, o vento con velocità superiore ai 5 m/s le misure non sono state effettuate o sono state interrotte. Durante le misure si è sempre fatto uso di cuffia di protezione antivento. Sorgenti del tutto aleatorie sono state mascherate o eluse (allegato A,D.M. 16 marzo 1998: Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico ). La rappresentatività dei risultati del monitoraggio acustico è subordinata alla presenza delle condizioni sonore presenti all'atto dei rilievi. Le incertezze delle misure eseguite sono in funzione della frequenza misurata e possono essere riassunte nella tabella seguente. Centro banda dei filtri ad un terzo d'ottava (Hz) Deviazione standard σ dal valore di aspettazione (db) Da 20 a 160 2,0 Da 200 a 630 1,5 Da 800 a ,0 10

11 da 6300 a ,5 Tabella 1:incertezza dei livelli rilevati in funzione della frequenza Il valore globale di incertezza che si ottiene osservando la tipologia spettrale dell emissione delle sorgenti è di circa 1.5 db. L incertezza dovuta alla catena di misura è pari a 0,7 db, secondo le norme EN citate. Tenendo conto di entrambi i fattori di incertezza sopra descritti, si ottiene una incertezza complessiva pari a +/- 2,2 db. 8. MODELLO MATEMATICO PREVISIONALE In questo capitolo viene trattato il metodo generale di funzionamento di un modello matematico previsionale, facendo però riferimento al caso specifico. Il programma utilizzato per i calcoli di previsione della rumorosità dovuta alle sorgenti riconducibili al Canile comunale di Monza (IMMI 6.3), si serve del metodo del ray tracing. Con questo metodo si contraddistingue una sorgente puntiforme, superficiale o lineare, attraverso l utilizzo di un numero finito di raggi sonori emessi, con propagazione sferica. I raggi simulano la propagazione delle onde sonore. Il campo acustico risultante, dipende dagli assorbimenti e dalle riflessioni contro il piano campagna e gli ostacoli incontrati lungo il cammino, in modo analogo alla propagazione dell ottica geometrica, compresi gli effetti di diffrazione al contorno dei solidi. Ogni raggio porta con sé una parte dell energia acustica della sorgente sonora. L energia emessa viene perduta lungo il percorso per effetto dell assorbimento delle superfici presenti, per divergenza geometrica e per assorbimento atmosferico. La diminuzione dell energia per propagazione del suono in aria, è correlata alla dispersione di energia causata dalle collisioni delle molecole d aria tra loro. Ogni collisione disperde una piccola parte dell energia e provoca un numero sempre maggiore di collisioni. Nell area considerata di interesse per il calcolo, il campo acustico sarà il risultato della somma delle energie acustiche degli n raggi che giungono al ricettore, determinando i livelli immessi in tutta l area in esame. Si determinano anche i livelli in tutta l area in esame, rappresentandoli con isofone colorate, a passi di 5 db, alla quota convenzionale di 4 metri da terra (e a 1,5 metri nel caso in esame, quota 11

12 corrispondente alla finestra del ricettore). Il modello matematico fa riferimento alle normative internazionali sulla attenuazione del suono nell ambiente esterno (ISO ). Le norme ISO contengono una serie di formule che regolano la propagazione e permettono di calcolare il risultato nell area in esame, con un accuratezza nota. Lo scopo di tale metodologia è la determinazione del livello continuo equivalente ponderato A della pressione sonora, come descritto nelle ISO 1996/1-2-3 per condizioni meteorologiche favorevoli alla propagazione del suono da sorgenti di potenza nota. Si considera che il ricettore si trovi sottovento alla sorgente, quindi nelle condizioni più sfavorevoli, come specificato dalla ISO 1996/2 (parte ) Le sorgenti di rumore più estese devono essere rappresentate da un insieme di sezioni, ognuna con una certa potenza sonora e direttività. Un gruppo di sorgenti puntiformi può essere descritto da una sorgente puntiforme equivalente situata nel mezzo del volume complessivo, nel caso in cui: - la sorgente abbia approssimativamente la stessa intensità ed altezza rispetto al terreno; - la sorgente si trovi nelle stesse condizioni di propagazione verso il punto di ricezione; - la distanza fra il punto rappresentativo e il ricevitore (d) sia maggiore del doppio del diametro massimo dell area della sorgente (D) cioè d > 2D. Se la distanza (d) è minore o se le condizioni di propagazione per i diversi punti della sorgente sono diverse, la sorgente totale deve essere suddivisa nei suoi punti componenti. Il livello medio di pressione sonora al ricevitore in condizioni di sottovento viene calcolato per ogni sorgente puntiforme (specifiche IEC 255) con: L downwind = L WD - A L WD è il livello effettivo di potenza sonora nella direzione di propagazione L downwind è definito come: L downwind = 10log t 2 1 t 1 1 t t 2 1 Il fattore A è l attenuazione che l energia sonora subisce durante la propagazione ed 12

13 è composta dai seguenti contributi: A = A div + A atm + A ground + A refl + A screen + A misc dove: A div A atm = Attenuazione dovuta alla divergenza geometrica = Attenuazione dovuta all assorbimento dell aria A ground = Attenuazione dovuta all effetto del suolo A screen = Attenuazione causata da effetti schermanti A refl A misc = Attenuazione dovuta a riflessioni da parte di ostacoli = Attenuazione dovuta ad altri effetti La ponderazione A può essere applicata singolarmente ad ognuno dei suddetti contributi oppure, in un secondo momento, alla somma fatta per ogni banda di ottava. Il livello continuo equivalente è il risultato della somma dei singoli livelli di pressione che sono stati ottenuti per ogni sorgente in ogni banda di frequenza. Il livello effettivo di potenza sonora nella direzione di propagazione L WD è dato dal livello di potenza in condizioni di campo libero L W più un termine che tiene conto della direttività di una sorgente. DC quantifica la variazione dell irraggiamento verso più direzioni, di una sorgente direzionale in confronto alla medesima non-direzionale. L WD = L w + DC Per una sorgente puntiforme non direzionale il contributo di DC è uguale a 0 db. La correzione DC è data dall indice di direttività della sorgente DI più un indice K 0 che tiene conto dell emissione in un determinato angolo solido. Per una sorgente con radiazione sferica in uno spazio libero K 0 = 0 db, quando la sorgente è vicina ad una superficie riflettente che non è il terreno K 0 = 3 db, quando la sorgente è di fronte a due piani riflettenti perpendicolari, uno dei quali è il terreno K 0 = 3 db, se nessuno dei due è il terreno K 0 = 6 db, con sorgente di fronte a tre piani perpendicolari, uno dei quali è il terreno K 0 = 6 db, con sorgente di fronte a tre piani riflettenti, nessuno dei quali è il terreno, K 0 = 9 db. Il termine di attenuazione per divergenza geometrica è valutabile teoricamente: A div = 20 log (d/d 0) + 11 dove d è la distanza fra la sorgente e il ricevitore in metri e d 0 è la distanza di riferimento pari a 1 m. L assorbimento dell aria è definito come: 13

14 A atm d = α 1000 dove d è la distanza di propagazione espressa in metri, mentre α è il coefficiente di attenuazione atmosferica in db/km. Il coefficiente di attenuazione atmosferica dipende principalmente dalla frequenza del suono, dalla temperatura ambientale e dall umidità relativa dell aria e solo in misura minore dalla pressione atmosferica L attenuazione dovuta all effetto suolo consegue dall interferenza fra il suono riflesso dal terreno e il suono che si propaga imperturbato direttamente dalla sorgente al ricevitore. Per questo metodo di calcolo, la superficie del terreno fra la sorgente e il ricevitore dovrà essere piatta, orizzontale o con una pendenza costante. In alternativa si dovrà disegnare nel modello una spezzata che riproduca, nel modo più accurato possibile, le variazioni delle pendenze. Distinguiamo tre principali regioni di propagazione: la regione della sorgente, la regione del ricevitore e quella intermedia. Ciascuna di queste zone può essere descritta con un fattore legato alle specifiche caratteristiche di riflessione. Il metodo per il calcolo delle attenuazioni del terreno può far uso di una formula più semplificata, legata semplicemente alla distanza d tra ricevitore e sorgente e all altezza media dal suolo del cammino di propagazione h m: A ground = 4,8 -(2 h m /d)(17 + (300/d)) Il termine di attenuazione per riflessione si riferisce a quelle superfici più o meno verticali, come le facciate degli edifici, che determinano un aumento del livello di pressione sonora al ricevitore. Le riflessioni determinate dal terreno non vengono prese in considerazione. Un termine importante, utilizzato nelle metodologie di calcolo previsionale, è l attenuazione dovuta alla presenza di ostacoli (schermo, barriera o dossi poco profondi. La barriera deve essere considerata una superficie chiusa e continua senza interruzioni. La sua dimensione orizzontale perpendicolare alla linea sorgentericevitore deve essere maggiore della lunghezza d onda λ alla frequenza di centro banda per la banda d ottava considerata. Per gli standard a disposizione l attenuazione dovuta all effetto schermante sarà data dalla insertion loss, ovvero dalla differenza fra i livelli di pressione misurati al ricevitore in una specifica posizione con e senza la barriera. 14

15 Vengono tenuti in considerazione gli effetti di diffrazione dei bordi della barriera (barriere spesse). Quando si è in presenza di più di due schermi si scelgono i due schermi più efficaci e si trascurano gli altri. Il termine di attenuazione mista terrà conto dei diversi contributi dovuti a molteplici effetti: attenuazione dovuta a propagazione attraverso fogliame; attenuazione dovuta alla presenza di insediamenti di grandi dimensioni, per diffrazione dovuta ai diversi edifici o installazioni presenti; attenuazione dovuta alla propagazione attraverso un insediamento urbano, per effetto schermante o riflettente delle case. L accuratezza del calcolo previsionale, considerati tutti gli elementi in gioco, può essere valutata in +/- 2 db. 9. METODO DI CALCOLO UTILIZZATO La verifica del livello di rumorosità è stata valutata all esterno dell abitazione più esposta di via San Damiano 18, ad 1 metro dalla facciata, a 4 m e a 1,5 metri da terra. La taratura del modello matematico è stata effettuata utilizzando i valori fonometrici della misura 1, all interno del vecchio canile, con lo scopo di valutare la rumorosità media di un cane che rappresenti la media fra i cani presenti. E noto che le differenze di taglia incidono sulla frequenza mediamente emessa. Conoscendo il numero di cani presenti all interno delle gabbie nei giorni in cui sono state effettuate le misure, è stato possibile assegnare un valore di potenza sonora alla sorgente cane di 96.6 db(a) diurni e 63.7 db(a) notturni sotto le seguenti ipotesi: - i cani abbaiano tutti allo stesso modo - i cani abbaiano durante tutto il giorno con la stessa intensità Una volta individuato il valore di potenza sonora da assegnare al cane medio, si è proceduto alla modellazione del nuovo canile. Le aree considerate sorgenti sonore sono state il canile rifugio e le zone di sgambamento. Il canile rifugio è stato considerato in via cautelativa al massimo riempimento (due cani per gabbia per un totale di quaranta gabbie), è stato inoltre previsto un cane in ognuna delle due aree 15

16 di sgambamento. L assunzione di due cani per gabbia è una condizione estremamente cautelativa, pertanto si è ipotizzato che ad abbaiare sia solo l 80% dei cani contemporaneamente. Le sorgenti sonore simulate, visibili nelle mappe isofoniche, sono : N. 40 gabbie del canile rifugio, ciascuna contenette due cani N. 2 aree di sgambamento, ciascuna contenente una sorgente puntuale cane N. 2 aree di parcheggio scoperto a ovest Al fine di valutare il rispetto dei limiti all abitazione più esposta sono stati misurati i valori in facciata restituiti dal modello, in via San Damiano 18. La verifica è stata effettuata sia alla quota di un metro e mezzo che a quota quattro metri, altezze corrispondenti alle finestre del primo e del secondo piano. Giorno Notte Valore Quota Valore da Limite di Limite di da modello emissione emissione modello [m] [db(a)] [db(a)] [db(a)] [db(a)] Come si vede dalla tabella i limiti di immissione sono rispettati in facciata. 10. VERIFICA DEL VALORE LIMITE DIFFERENZIALE DI IMMISSIONE Il canile è da considerarsi soggetto ai limiti d immissione in ambiente abitativo previsti dal criterio differenziale 1 (D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore ): la differenza massima tra la rumorosità ambientale e quella residua non deve superare i 5 db nel periodo diurno ed i 3 db in quello notturno. Le disposizioni sopraindicate non si applicano nei seguenti casi, in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: a) se il rumore ambientale misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; 1 In conformità a quanto previsto dall art. 3 comma 2 del decreto 11 dicembre 1996 del Ministro dell'ambiente "Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo". 16

17 b) se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno. Il criterio differenziale non si applica inoltre alle aree esclusivamente industriali in classe VI ed alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime, da attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e professionali. Nel recettore maggiormente esposto vi sono le condizioni per poter valutare il rispetto del criterio differenziale. Ci rifacciamo alla misura nel punto A, facciamo la media logaritmica fra i due periodi diurni e notturni e li maggioriamo di 2 db per tenere conto dell effetto di riflessione che si sarebbe avuto se la misura fosse stata fatta ad un metro dalla facciata (fonte studio ARPA di Livorno). Per stimare il valore di rumore ambientale che ci sarà dopo l entrata a pieno regime del canile sfruttiamo il valore da modello ad un metro dalla facciata e a quattro metri di altezza, che ci da il contributo della sorgente canile, sommandolo al valore stimato in precedenza. Tabelle riassuntive: verifica del valore limite differenziale di immissione Rumore Ambientale L Aeq, rilevato (Giorno) (stima da modello + stima da misura) Clima acustico attuale (stima da misura) Differenza tra Rumore Ambientale e Rumore Residuo 58.3 db(a) 55.7 db(a) db Valore limite differenziale di immissione (DPCM ) 5 db Il criterio differenziale è rispettato. Rumore Ambientale L Aeq, rilevato (Notte) (stima da modello + stima da misura) Clima acustico attuale (stima da misura) 52.5 db(a) 52.5 db(a) Valore limite differenziale di immissione (DPCM ) 3 db 17

18 Differenza tra Rumore Ambientale e Rumore Residuo + 0 db Il criterio differenziale è rispettato anche di notte, perché il contributo del canile al ricettore è talmente basso da non modificare il livello globale. 11. CONCLUSIONI I risultati derivanti dalle simulazioni acustiche effettuate dimostrano che in corrispondenza delle abitazione poste a sud dell area interessata al progetto, saranno rispettati i limiti imposti dalla legislazione vigente sia assoluti che differenziali. Milano, 21 dicembre 2009 Amministratore unico Studio di Acustica de Polzer S.r.l. Dr. Folco de Polzer Tecnico competente DGRL 4666/97 Acustico certificato CICPND livello 3 18

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento

Dettagli

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Isolamento acustico Dicembre 2005 I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore

Dettagli

STUDIO ASSOCIATO DI ARCHITETTURA BATTISTELLO

STUDIO ASSOCIATO DI ARCHITETTURA BATTISTELLO STUDIO ASSOCIATO DI ARCHITETTURA BATTISTELLO STUDIO DI IMPATTO ACUSTICO UNITA DI NOVA MILANESE AT2 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO progettazione direzione tecnica TAU trasporti e ambiente

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA

OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA STRUTTURA COMPLESSA - Dipartimento Provinciale di Cuneo - OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA

Dettagli

Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A

Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A Via Amendola 26, 57023 Cecina (LI) Tel e Fax 0586/630474, Cell. 347/73045 e-mail: ipernucleo@interfree.it;

Dettagli

PROVINCIA DI CREMONA

PROVINCIA DI CREMONA PROVINCIA DI CREMONA VALUTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO EX S.S. PAULLESE LUOGO: MONTE CREMASCO SOMMARIO 1) Descrizione delle condizioni attuali. 2) Impostazione delle attività. 3) Misure fonometriche. 4) Modello

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000

PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 dott.ing.carlo Costa Direttore Tecnico Generale Autostrada del Brennero

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO STRUTTURA COMPLESSA - Dipartimento Provinciale di Cuneo - OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO ACUSTICO n 5102/CN Funzione: Collaboratore Tecnico Professionale (tecnico competente

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

La valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo?

La valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo? La valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo? Giuseppe Elia La scelta del modello Caso a) valutazione del clima acustico in pochi punti, soprattutto se l ambiente l e le sorgenti

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA (PROVINCIA DI BRESCIA) PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 LEGGE QUADRO SULL INQUINAMENTO ACUSTICO Adottato dal Consiglio Comunale con delibera n. del

Dettagli

Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo

Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale Oggetto: Committente: Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo nuovo progetto di variante anno 2012 Consorzio Via I. Eolie Via Fabio

Dettagli

Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)

Ditta : Società I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO CENTRO DI RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI Zona Industriale Brindisi IN PROCEDURA SEMPLIFICATA AI SENSI DELL ART. 216 DEL D.Lgs 152/2006 E ss.mm.ii.

Dettagli

OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico.

OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico. Spett. Associazione Musicale OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico. In ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 26 ottobre 1995 n 447 Legge Quadro sull Inquinamento

Dettagli

ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE

ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE IL SUONO Propagarsi di onde meccaniche in un mezzo. Le onde fanno vibrare la membrana del timpano dando la sensazione sonora. La frequenza del suono è data dal numero

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E

Dettagli

Indice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7

Indice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7 Pag. 2 di 10 Indice 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 4 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE... 4 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 4. LIMITI DI RUMOROSITÀ... 6 5.

Dettagli

Zonizzazione Acustica

Zonizzazione Acustica Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del

Dettagli

Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 -

Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 - Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 - Modulo 1 Ore 8 Elementi di fisica acustica - 25 e 26 marzo 2011 - Suono: formazione, propagazione lunghezza d onda e frequenze

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Sede Legale: Via Papa Giovanni XXIII, 8-22070 Capiago Intimiano (CO) Sede Operativa: Via Livescia, 1 22073 Fino Mornasco (CO) Tel.: 031 88 919 51 - Fax: 031 72 93 11 92 e-mail: info@studiotecnicobl.it

Dettagli

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA 1 Richiesta di permesso di costruire o D.I.A. (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.) Richiesta di licenza o autorizzazione all esercizio di attività produttive (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.)

Dettagli

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012

Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al

Dettagli

PROVA FONOMETRICA RELATIVA ALLA VALUTAZIONE

PROVA FONOMETRICA RELATIVA ALLA VALUTAZIONE RELAZIONE TECNICA DI IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELLA LEGGE 447/95 E NEL RISPETTO DEI DPCM 01/3/91, DPCM 14/11/97, DM 16/3/98, DPCM N 215 DEL 16/4/99 E L.R. 18/2001 (REGIONE LAZIO) PROVA FONOMETRICA RELATIVA

Dettagli

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto acustico)

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto acustico) l.g. cantieri 04/14 Dipartimento Tutela Ambientale - Protezione Civile U.O. Tutela dagli Inquinamenti Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto

Dettagli

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 INDICE 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 Pag. 2 di 6 Premessa Il Requisito I1 Controllo dell inquinamento acustico ha

Dettagli

1 SCOPO... 3 4 LIMITI DI LEGGE... 4 ECOL STUDIO S.R.L. - LABORATORIO ANALISI - CONSULENZA - FORMAZIONE - MEDICINA DEL LAVORO

1 SCOPO... 3 4 LIMITI DI LEGGE... 4 ECOL STUDIO S.R.L. - LABORATORIO ANALISI - CONSULENZA - FORMAZIONE - MEDICINA DEL LAVORO INDICE 1 SCOPO... 3 2 DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO... 3 3 COLLOCAZIONE DELL ATTIVITÀ... 4 4 LIMITI DI LEGGE... 4 5 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA... 5 6 INCERTEZZA DI MISURA... 5 6.1 RIPETIBILITÀ DELLE

Dettagli

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO CARATERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA Per la redazione della documentazione di valutazione del clima e dell impatto

Dettagli

1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2

1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2 Sommario 1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2 4. MISURE ADOTTATE CONTRO L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO 2 4.1 PREMESSA 2 4.1.1

Dettagli

STUDIO TECNICO ING. ERNESTO LOTTI Piazza Matteotti 40. 57126 Livorno Tel. 0586-812654

STUDIO TECNICO ING. ERNESTO LOTTI Piazza Matteotti 40. 57126 Livorno Tel. 0586-812654 STUDIO TECNICO I Piazza Matteotti 40 57126 Livorno Tel. 0586-812654 PROGETTO DI LOTTIZZAZIONE RESIDENZIALE DENOMINATO SANTA LUCIA Località Santa Lucia PONTEDERA (PI) RELAZIONE TECNICA Relazione previsionale

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04.

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04. Allegato A COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO 2013 Piano di Classificazione Acustica adottato con deliberazione del Consiglio

Dettagli

STUDIO DI ACUSTICA DE POLZER SRL

STUDIO DI ACUSTICA DE POLZER SRL Rif. 182 rev.a 26 novembre 03 Pag. 1 di 19 EDIPOWER S.P.A. CENTRALE TERMOELETTRICA DI BRINDISI MONITORAGGIO CLIMA ACUSTICO Rif. 182 rev.a 26 novembre 03 Pag. 2 di 19 INDICE 1. LIMITI ACUSTICI 2. CARATTERIZZAZIONE

Dettagli

PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO

PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO CONSULENZA E FORMAZIONE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO Previsione Impatto Acustico Salvinelli srl Aprile_2015 Lumezzane P. (BS), 14 Aprile 2015 Spett. le SALVINELLI S.R.L. Via Repubblica, 28 25065 Lumezzane

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici

Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.

Dettagli

Simulazioni acustiche in esterno Andrea Cerniglia hilbert@venus.it

Simulazioni acustiche in esterno Andrea Cerniglia hilbert@venus.it Simulazioni acustiche in esterno Andrea Cerniglia hilbert@venus.it (Estratto da RCI, anno XXV N. 10, ottobre 1998, Tecniche Nuove) Una panoramica sulle opportunità offerte dai programmi di simulazione

Dettagli

PROVINCIA DI VENEZIA

PROVINCIA DI VENEZIA PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI DOLO NUOVA REALIZZAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE - COMMERCIALE via Vittorio Veneto Dolo (VE) Documento di Valutazione Previsionale di Clima ed Impatto Acustico ai sensi

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA. MISURAZIONE IN OPERA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DI CALPESTIO DI SOLAI secondo la norma tecnica UNI EN ISO 140-7 (2000) Perugia

RAPPORTO DI PROVA. MISURAZIONE IN OPERA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DI CALPESTIO DI SOLAI secondo la norma tecnica UNI EN ISO 140-7 (2000) Perugia RAPPORTO DI PROVA MISURAZIONE IN OPERA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DI CALPESTIO DI SOLAI secondo la norma tecnica UNI EN ISO 140-7 (2000) Data di Emissione: 13 febbraio 2007 Luogo di Emissione: Committente:

Dettagli

COMUNE DI GRUMO NEVANO PROVINCIA DI NAPOLI SOFER S.A.S. Sede Legale ed Operativa :via Principe di Montemiletto 9 Grumo Nevano (NA)

COMUNE DI GRUMO NEVANO PROVINCIA DI NAPOLI SOFER S.A.S. Sede Legale ed Operativa :via Principe di Montemiletto 9 Grumo Nevano (NA) DR. MARCELLO MONACO COMUNE DI GRUMO NEVANO PROVINCIA DI NAPOLI COMMITTENTE: OGGETTO: SOFER S.A.S. Sede Legale ed Operativa :via Principe di Montemiletto 9 Grumo Nevano (NA) VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

INQUINAMENTO ACUSTICO

INQUINAMENTO ACUSTICO Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria INQUINAMENTO ACUSTICO Ing. Giorgio Baldinelli RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI: D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti

Dettagli

!"#$%%&''&&( # )$%&%') #*+ RAPPORTO DI PROVA

!#$%%&''&&( # )$%&%') #*+ RAPPORTO DI PROVA RAPPORTO DI PROVA MISURAZIONE IN OPERA DELL ISOLAMENTO DAL RUMORE DI CALPESTIO DI SOLAI secondo la norma tecnica UNI EN ISO 140-7 (2000) Data di Emissione: 13 ottobre 2006 Luogo di Emissione: Committente:

Dettagli

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE nell ambiente esterno STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce

Dettagli

IUAV - MASTER IN PROGETTAZIONE ACUSTICA A.A.

IUAV - MASTER IN PROGETTAZIONE ACUSTICA A.A. IUAV - MASTER IN PROGETTAZIONE ACUSTICA A.A. 004/005 Lezione del 8 ottobre 004 Titolo: Previsione di clima acustico mediante composizione di livelli sonori Docente: Arch. Antonio Carbonari. L Il livello

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO PER TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA

PROGRAMMA DEL CORSO PER TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA PROGRAMMA DEL CORSO PER TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA Organizzato da Ordine degli Architetti della Provincia di Salerno in collaborazione con Sonora srl MODULO 1 - FONDAMENTI DI ACUSTICA Lezione di teoria

Dettagli

IL RUMORE DA TRAFFICO STRADALE

IL RUMORE DA TRAFFICO STRADALE INDICE ARGOMENTI 1) Sorgenti di rumore di un veicolo a motore 2) Misura dell emissione sonora di un veicolo 3) Livelli di emissione sonora e velocità 4) Livelli di emissione sonora e categorie di veicoli

Dettagli

studiogamma srl ingegneria impiantistica

studiogamma srl ingegneria impiantistica ingegneria impiantistica Ministero infrastrutture e Trasporti Ufficio Legislativo Gabinetto, 2763/307/21 del 16/02/2004 UL. All ordine degli Ingegneri della Provincia di Como. OGGETTO: Richiesta di parere

Dettagli

PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI

PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI Anno 2012 Inquadramento del tema L inquinamento acustico nelle aree urbane rappresenta una delle principali

Dettagli

Reti di monitoraggio dell inquinamento acustico: L esperienza dell ARPAM nella Provincia di Ancona

Reti di monitoraggio dell inquinamento acustico: L esperienza dell ARPAM nella Provincia di Ancona Reti di monitoraggio dell inquinamento acustico: L esperienza dell ARPAM nella Provincia di Ancona Mirti Lombardi, Stefania Barletti, Daniela Giuliani ARPA Marche D.G.R. n. 3157 del 28/12/2001 Approvazione

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELLE ATTIVITA RIENTRANTI NELL ALL. 1 D. LGS. 372/99

LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELLE ATTIVITA RIENTRANTI NELL ALL. 1 D. LGS. 372/99 LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELLE ATTIVITA RIENTRANTI NELL ALL. 1 D. LGS. 372/99 La valutazione delle emissioni sonore di una attività produttiva si basa sulla relazione di impatto

Dettagli

PREVISIONE E COSTO DELLA MITIGAZIONE DEL TRAFFICO: COMPARAZIONE TRA I MODELLI

PREVISIONE E COSTO DELLA MITIGAZIONE DEL TRAFFICO: COMPARAZIONE TRA I MODELLI STUDIO DI INGEGNERIA ACUSTICA ing. Raffaele PISANI Via A. Manzoni, 6-10090 Sangano (TO) Tel. / Fax 011-9561261 - Email: sia.pisani@tin.it PREVISIONE E COSTO DELLA MITIGAZIONE DEL TRAFFICO: COMPARAZIONE

Dettagli

Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T

Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T STUDIO TECNICO Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T Thiene, 09-02-2015 OGGETTO: Realizzazione di

Dettagli

Modelli di simulazione acustica

Modelli di simulazione acustica Modelli di simulazione acustica rappresentano il metodo più veloce per condurre un analisi previsionale e permettono di simulare tutte le sorgenti sonore, tenendo in considerazione i parametri che influenzano

Dettagli

DOCUMENTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART.

DOCUMENTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO AI SENSI DELL ART. Ing. Alessandro Placci Corso R. Emaldi, 103 48010 Fusignano (RA) Tel: 0545-52081 Fax: 0545-53461 www.studiumprogetti.it s t u d i u m Comune di Pontremoli (MS) DOCUMENTAZIONE D IMPATTO ACUSTICO AI SENSI

Dettagli

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività a carattere permanente

Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività a carattere permanente mod. perm. 04/14 Dipartimento Tutela Ambientale - Protezione Civile U.O. Tutela dagli Inquinamenti Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività

Dettagli

MISURAZIONE IN OPERA DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI --- Eseguito ai sensi della Legge n 447/95 in conformità con il DPCM 05/12/1997

MISURAZIONE IN OPERA DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI --- Eseguito ai sensi della Legge n 447/95 in conformità con il DPCM 05/12/1997 MISURAZIONE IN OPERA DEI REQUISITI ACUSTICI PASSIVI --- Eseguito ai sensi della Legge n 447/95 in conformità con il DPCM 05/12/1997 IL COMMITTENTE: Benessere Acustico Sr.l. IL TECNICO: Andrea Cerniglia

Dettagli

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico

Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico DECRETO 16 Marzo 1998. Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico IL MINISTRO DELL'AMBIENTE DI CONCERTO CON I MINISTRI DELLA SANITA', DEI LAVORI PUBBLICI, DEI TRTASPORTI E DELLA

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA (PROVINCIA DI BRESCIA) PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 LEGGE QUADRO SULL INQUINAMENTO ACUSTICO Adottato dal Consiglio Comunale con delibera n. del

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 1991.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 1991. DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 1991. Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO EVENTO TEMPORANEO n. 22 Festa Paesana con musica Località Tre Gobbi (Gavello) Via Valli, 360 Città di Mirandola COMUNE DI MIRANDOLA Provincia di Modena 1. Premessa

Dettagli

Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano

Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n 194 Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano COMUNICAZIONE AL PUBBLICO

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO LEGGE n 447/95

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO LEGGE n 447/95 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI CLIMA ACUSTICO LEGGE n 447/95 RELATIVO A: PIANO DI LOTTIZZAIONE I.U.P. N 10-33 TREVILLE NORD VIA CASTELLANA NEL COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO (TV) FOGLIO 17 MAPPALI N 1014-1015-209-210-217-218-219-253-357

Dettagli

Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura

Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura Metodi di realizzazione di una stazione radio base compatibile con i limiti di esposizione Vallone Laura 01/06/2007 dei Campi Elettromagnetici 1 Normativa tecnica di riferimento Guida CEI 211-10: Guida

Dettagli

DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA

DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA RELAZIONE TECNICA DETERMINAZIONE DELLA FASCIA DI RISPETTO PER I CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE CABINE ELETTRICHE A SERVIZIO DELL IMPIANTO FOTOVOLTAICO DA 933.60kW DA REALIZZARSI PRESSO L AEROPORTO

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl

UNI EN ISO 9001:2008 Certificato n.9175.arpl L aeroporto di Bergamo Orio al Serio insiste sul territorio dei comuni di Orio al Serio, di Grassobbio e di Seriate, e si trova a pochi chilometri dal centro di Bergamo. Lo sviluppo programmato a partire

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000

6.1. Risultati simulazioni termovalorizzatore Osmannoro2000 pag. 217 6. Risultati Di seguito si riportano i risultati relativi alle diverse simulazioni di diffusione atmosferica degli inquinanti effettuate. In particolare sono riportati i risultati sotto forma

Dettagli

NUOVO CENTRO SPORTIVO Bologna Football Club 1909 S.p.a Comune di Granarolo Località Quarto Inferiore Via Prati

NUOVO CENTRO SPORTIVO Bologna Football Club 1909 S.p.a Comune di Granarolo Località Quarto Inferiore Via Prati 31 GENNAIO 2013 NUOVO CENTRO SPORTIVO Bologna Football Club 1909 S.p.a Comune di Granarolo Località Quarto Inferiore Via Prati ARPA Sezione Provinciale di Bologna Direttore Sezione - Dott.ssa M.Adelaide

Dettagli

EDIFICIO U4 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

EDIFICIO U4 VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO REGIONE VENETO PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI PADOVA Via del Progresso Recupero edilizio e riqualificazione area con realizzazione di nuovi edifici ad uso commerciale, terziario, artigianale e direzionale

Dettagli

Acustica - Misura dell'assorbimento acustico in camera riverberante UNI EN ISO 354:2003

Acustica - Misura dell'assorbimento acustico in camera riverberante UNI EN ISO 354:2003 UNI EN ISO 354:2003 UNI EN ISO 1680:2001 Acustica - Misura dell'assorbimento acustico in camera riverberante Acustica - Procedura per prove di misurazione del rumore aereo emesso dalle macchine elettriche

Dettagli

10068 Villafranca P.te (TO) - Via Circonvallazione n.31 - Tel./Fax: 011-9807137 Legale Rappresentante: BRONE Dr. Antonio COMMITTENTE:

10068 Villafranca P.te (TO) - Via Circonvallazione n.31 - Tel./Fax: 011-9807137 Legale Rappresentante: BRONE Dr. Antonio COMMITTENTE: Sistema Ambiente S.r.l. Società di Consulenza Ambientale, Igiene e Sicurezza del Lavoro, Formazione, Analisi Chimiche Sistemi di Gestione Qualità-Ambiente-Sicurezza - ISO 9000 - ISO 14000 - EMAS - OHSAS

Dettagli

Le indagini sono state svolte in sito, via dell'industria Campagna Lupia (VE), il giorno 12 Dicembre 2013.

Le indagini sono state svolte in sito, via dell'industria Campagna Lupia (VE), il giorno 12 Dicembre 2013. Premessa Su incarico della ditta MANIERO LUIGI S.r.l., il sottoscritto ing. Cavalletto Alessandro tecnico competente in acustica ambientale iscritto con numero 668 all'albo della Regione Veneto, ha provveduto

Dettagli

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464)

Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Valutazione degli impatti locali del traffico stradale nell'area di Dignano (S.R. 464) Palmanova 10/06/2013 Introduzione La stima degli impatti locali delle strade nella città di Palmanova è stata effettuata

Dettagli

Certificazione Energetica

Certificazione Energetica CADIF srl Via Monte Cervino, 2 37057 San Giovanni Lupatoto VERONA (Italia) Certificazione Energetica Emissioni termiche equivalenti Energia primaria Certificazioni Dati tecnici prodotti Data ultima stampa

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO Relazione tecnica ai sensi della Legge 26 ottobre 1995 n. 447, della Legge Regionale 10 agosto 2001 n. 13 e della D.G.R. n. 8313 dell 8 marzo 2002 Oggetto:

Dettagli

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Preparato da Fulvio Bartolucci Area Sicurezza&Ambiente Data 11 Giugno 2002 Sommario 1. Premessa 2 2. Riferimenti normativi 2 3. Definizioni 4 3.1 Le Zone

Dettagli

ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006.

ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. Art. 1 Oggetto. I percorsi di stabilizzazione del personale

Dettagli

Modulo Isolamento Acustico

Modulo Isolamento Acustico Modulo Isolamento Acustico Il modulo Isolamento Acustico viene utilizzato per il calcolo dei parametri acustici degli edifici in conformità alle norme ISO 140 e per la valutazione dei requisiti acustici

Dettagli

OGGETTO: misure di campo elettromagnetico effettuate presso la palazzina di via Bettolino Secondo,1 Caleppio di Settala (Milano).

OGGETTO: misure di campo elettromagnetico effettuate presso la palazzina di via Bettolino Secondo,1 Caleppio di Settala (Milano). Dipartimento Provinciale di Milano Sede di Milano Via Filippo Juvara, 22 20129 MILANO Tel. 0274872260/61 Fax 0270124857 U.O. Agenti Fisici Milano Prot. N. Da citare nella risposta Class. 3.3.5 Pratica

Dettagli

PRESENTA. DOCUMENTAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO, ai sensi dell art. 8, c. 4 della legge n.447/95 e successive integrazioni.

PRESENTA. DOCUMENTAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO, ai sensi dell art. 8, c. 4 della legge n.447/95 e successive integrazioni. Al Sig.Sindaco del Comune di di... e pc. All'ARPA, Servizio Territoriale Distretto di.. Il sottoscritto nato a.il./.. /19. e residente a.in (Via, Piazza).n in qualità di titolare/legale rappresentante

Dettagli

Committente: Comune di Empoli

Committente: Comune di Empoli Committente: Comune di Empoli Oggetto e ubicazione: Valutazione sull impatto acustico per la realizzazione di una strada di collegamento tra il nuovo svincolo della S.G.C. FI-PI-LI Empoli Centro e la zona

Dettagli

Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno

Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno Testo vigente Note: Testo aggiornato alle modifiche

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DEL CLIMA ACUSTICO Dott. Ing. Roberto Lecchi Via De Amicis, 8-20010 Cornaredo (MI) Tel. /Fax 02/93565095 P.IVA 11466770150 - CFLCC RRT 66E17H264A Piano Attuativo di iniziativa privata relativo alla ricollocazione dei diritti

Dettagli

LA NORMATIVA NAZIONALE SULL INQUINAMENTO ACUSTICO

LA NORMATIVA NAZIONALE SULL INQUINAMENTO ACUSTICO LA NORMATIVA NAZIONALE SULL INQUINAMENTO ACUSTICO PREMESSA LA LEGGE QUADRO N. 447 DEL 26/10/95 I DUE DECRETI APPLICATIVI PIU IMPORTANTI GLI ALTRI DECRETI SANZIONI E CONTROLLI IL CODICE CIVILE E IL CODICE

Dettagli

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE 30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo

Dettagli

PONTE PIO s.r.l. Via Baldeschi Baleani 4 60035 JESI (AN)

PONTE PIO s.r.l. Via Baldeschi Baleani 4 60035 JESI (AN) IGIENSTUDIO s.r.l. 60035 Jesi (An) - Viale del lavoro, 37/b Tel. 0731 203232 - Fax 0731 201714 C.F. e P.I. 01158070423 - www.igienstudio.it - e-mail: info@igienstudio.it Cap. Soc. 10.400 - Reg. Impr. di

Dettagli

SEZIONE DI BOLOGNA SERVIZIO TERRITORIALE DISTRETTO IMOLESE

SEZIONE DI BOLOGNA SERVIZIO TERRITORIALE DISTRETTO IMOLESE SEZIONE DI BOLOGNA SERVIZIO TERRITORIALE DISTRETTO IMOLESE SEZIONE PROVINCIALE DI BOLOGNA Via F. Rocchi, 19 Via B. Triachini, 17 40138 Bologna Tel. 051 396211 Fax 051 342642 PEC: aoobo@cert.arpa.emr.it

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

Rumore virtuale. Andrea Cerniglia hilbert@venus.it. (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove)

Rumore virtuale. Andrea Cerniglia hilbert@venus.it. (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove) Rumore virtuale Andrea Cerniglia hilbert@venus.it (Estratto da RCI, anno XXVI N. 7, luglio 1999, Tecniche Nuove) Una semplice descrizione del processo di auralizzazione, ossia di quanto viene offerto da

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNE DI BELLUNO PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO NORME ATTUATIVE Testo approvato dal Consiglio Comunale del 22.03.2007 Elaborazione: arch. DOCCI GLICERIO Norme Attuative 1 INDICE TITOLO

Dettagli

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO

PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni

Dettagli

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Pavia

DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Pavia DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA Università degli Studi di Pavia Via A. Ferrata, 1 27100 PAVIA Tel. 0382.985.250 0382.985.251 Fax 0382.422.276 E-mail: segret@unipv.it Partita IVA Università 00462870189

Dettagli