Novara, progetto Temolo: Una speranza per la Pesca a Mosca

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Novara, progetto Temolo: Una speranza per la Pesca a Mosca"

Transcript

1 Novara, progetto Temolo: Una speranza per la Pesca a Mosca A cura di Mauro Zavaldi, Comitato Scientifico Nazionale UNPeM Bioittica Staff Introduzione L attuale condizione del mondo alieutico, sempre più afflitto dal depauperamento delle risorse ittiche e dal danneggiamento degli ecosistemi acquatici naturali obbliga la collettività ad occuparsi di questi problemi rivolgendo sempre più le proprie attenzioni alla scoperta di nuove potenziali risorse ambientali da poter adibire alla pratica della pesca sportiva; Alcune di queste sono ecosistemi acquatici naturali mentre altre sono di origine artificiale, ossia costruite dall uomo per fini diversi dalla pesca sportiva ma sulla quale la stessa trova una perfetta collocazione. La possibilità di utilizzare ambienti denominati come artificiali per favorire lo sviluppo della pesca dilettantistica con conseguenti ricadute turistiche sull economia locale, permette l attuazione di nuove metodiche in materia di gestione dell'attività piscatoria di notevole importanza. Il diverso approccio sia scientifico che ittiofaunistico, attraverso la quale sono gestiti gli ambienti artificiali rispetto a quelli naturali, consente sostanzialmente ai primi di poter sperimentare l introduzione di specie non autoctone come la trota Iridea (Oncorhynchus mykiss), il Salmerino di fonte (Salvelinus fontinalis) ed altre specie ittiche ben conosciute ed apprezzate tra gli appassionati di questa disciplina; Va comunque Pagina 1 di 6

2 sottolineato che la pratica di inserimento di specie alloctone risulta una operazione generalmente scorretta sotto il profilo scientifico legato alla tutela della biodiversità. La stessa, con un approccio diverso da quello prettamente scientifico che caratterizza la gestione conservazionistica ed ecologica dell'ittiofauna, può essere tollerata ed applicata in ecosistemi la cui particolare natura artificiale, e le caratteristiche costruttive, ne impediscono il diretto contatto con gli ambienti naturali e l ittiofauna selvatica preservando quest'ultima da pericolose interazioni negative come l'ibridazione o fenomeni di competizione interspecifica. Il progetto di introduzione del Temolo nella Roggia Mora si colloca all interno del quadro presentato poiché consente l'utilizzo di un corso d acqua artificiale per la pratica della Pesca a Mosca (notoriamente utilizzata per la cattura di questa specie) evitando che gli individui immessi vengano in contatto con le popolazioni native del Sesia ove sopravvive una varietà di timallidi denominata Pinna Blu e sulla quale esistono da tempo programmi legati alla sua salvaguardia e recupero. Lo scopo del progetto, oltre ad offrire al mondo alieutico una valida alternativa alle più blasonate riserve di pesca ove il temolo è da sempre presente o artificialmente introdotto (Fiumi Unica, Sava, Soča Kupa, Piave, Tevere, Adige, Sesia, ecc..), è anche quello di sostenere lo sviluppo di nuove offerte turistiche consentendo l ampliamento delle potenzialità locali con ricadute economiche ed occupazionali all'interno del territorio provinciale. La possibilità di poter pescare nuovamente una specie che da lungo tempo non si rinviene significativamente nella pianura novarese è un sicuro stimolo per la Pubblica Amministrazione e le associazioni di pesca sportiva che da anni si auspicano interventi mirati al suo reinserimento, ed in generale, a quelli dedicati al sostegno dell'attività di pesca. LA SCELTA DEL SITO: LA ROGGIA MORA La Roggia Mora è un canale artificiale che si origina da uno sbarramento delle acque del fiume Sesia nel Comune di Romagnano Sesia (NO) e si estende per decine di km fino a confluire nel fiume Agogna in prossimità della Città di Novara. Le acque della Roggia Mora sono utilizzate per l agricoltura delle risaie della pianura novarese e per la produzione di energia idroelettrica attraverso microcentrali poste sugli sbarramenti esistenti. La conformazione fluviale, benché caratterizzata da tipiche canalizzazioni realizzate in calcestruzzo che ne banalizzano il decorso e la presenza di opifici e manufatti di vario uso e natura, è anche costituita da Pagina 2 di 6

3 ampie porzioni completamente rinaturalizzate che rappresentano i siti di maggiore interesse alieutico e ittiogenico. La particolarità di questo corso d acqua, oltre alle aree rinaturalizzate sopra descritte, è la presenza abbondante di fauna macrobentonica (effemerotteri, tricotteri, plecotteri) durante tutto l anno e il mantenimento di valori termici delle acque ottimali per la vita e lo sviluppo delle specie ittiche tipiche d acqua fredda come i salmonidi; Il mantenimento dei parametri di temperatura all interno di valori ottimali per i temoli e le trote deriva dalla grande quantità di acqua fredda proveniente dal fiume Sesia, dalla presenza di porzioni sotterranee di canalizzazioni che non espongono l acqua all irraggiamento solare, dalla mancanza di surriscaldamento delle acque ad opera di industrie della vallata e dalla presenza di alcune sorgenti, rogge secondarie e torrenti tributari che ne mitigano la dispersione termica. Questa condizione si mantiene tale dalle sue origini fino all abitato di Proh per un totale di circa 20 km oltre il quale, la stessa Mora, subisce notevoli prelievi idrici dai campi circostanti adibiti alla coltivazione del riso che ne limitano fortemente il decorso con frequenti condizioni inospitali per i salmonidi. Tali condizioni perdurano durante l'arco dell'anno alternando momenti di magra a momenti di morbida caratterizzati da tendenzialmente acque limacciose alte, e veloci. Prima di confluire nell Agogna la Mora si presenta come un lungo canale artificiale costituito da acque profonde a decorso lento con temperature frequentemente temperate e fondali di tipo limoso che ospitano popolazioni prettamente ciprinicole. Così costituita la Roggia Mora si presta ad essere un buon sito di sperimentazione per l introduzione artificiale di Temoli che si aggiungono alla popolazione ittica salmonicola già esistente come la Trota Marmorata (Salmo trutta marmoratus, Cuvier 1817), la Trota Fario (Salmo trutta trutta, Linnaeus 1758) e saltuariamente, la trota Iridea utilizzata come pronta pesca. Non avendo collegamenti diretti con il fiume Sesia, ed essendo caratterizzata da un innalzamento delle temperature delle acque nella parte terminale del sui corso con caratteristiche ambientali da ciprinidi limnofili, la Mora pone le specie salmonicole, tra cui il temolo, a rimanere potenzialmente confinate all interno di un determinato territorio. Lo stesso timallide, secondo le osservazioni effettuate sulle aree oggetto di intervento, potrebbe trovare le condizioni ideali per poter svolgere tutto il suo ciclo vitale. Pagina 3 di 6

4 In questo particolare ecosistema, le zone che meglio si prestano alla presenza del Thymallus Thymallus sono caratterizzate da sponde naturali e fondale ciottoloso o ghiaioso su cui si alternano vaste colonie di macrofite acquatiche; La struttura della Roggia Mora è articolata in pool, riffle e run che si alternano ai tipici ghiareti a corrente moderata che rappresentano le zone di elezione del timallide. Le aree individuate dal progetto non subiscono oscillazioni di portata idrica poiché le opere di presa sono distanti e la loro azione influisce poco sulla portata dell'intera roggia in quanto gran parte dei rilasci avvengono immediatamente a valle delle stesse centrali. Per queste specificità la Mora, nonostante sia inserita in un contesto territoriale e geografico prettamente ciprinicolo, riveste da anni un ruolo importante nella pesca sportiva locale proprio grazie alle caratteristiche tipiche di un corso d acqua a salmonidi. Non a caso dalla Mora si originano due rogge secondarie come la Busca e la Biraga che sono le zone più famose per la pesca con la mosca nel territorio provinciale. Non è da escludere che la stessa roggia, in caso di riuscita del progetto, divenga il fulcro generale della pesca a mosca nella pianura novarese aggiungendosi alle potenzialità già offerte dal rinomato fiume Sesia qualora lo stesso sia oggetto di future e necessarie attenzioni. IL PROGETTO TEMOLO Il progetto temolo è sviluppato dall'assessorato alla Caccia e Pesca della Provincia di Novara in collaborazione con le associazioni di pescatori sportivi APD Novara, CAGEP, UNPeM e FIPSAS NOVARA. Il lavoro è basato sull inserimento di un consistente numero di giovanili di temolo (Thymallus thymallus, Linnaeus 1758 ) di circa un anno di età all interno di specifici transetti fluviali della roggia Mora preventivamente ispezionati al fine di valutarne le caratteristiche in termini di profondità delle acque, composizione e tipologia dell alveo, consistenza della vegetazione riparia e valutazione dei range termici periodici e annuali. Le valutazioni ecologiche e idraulico- morfologiche dell ambiente oggetto di sperimentazione, confrontate con le informazioni concernenti la biologia e le necessità ecologiche Pagina 4 di 6

5 del temolo, fanno teoricamente presumere che la specie possa adattarsi bene ad un ambiente appartenente a questa tipologia.il piano d intervento, della durata di tre anni, è articolato in azioni alcune delle quali rivolte alle operazioni di semina ed altre al monitoraggio degli accrescimenti e delle presenze attraverso campagne di recupero degli animali introdotti. Il progetto prevede il coinvolgimento dei volontari delle associazioni piscatorie e del personale della Provincia di Novara con la supervisione di Biologi e Ittiologi. Il piano di ripopolamenti triennali ha previsto un primo utilizzo di circa temoli di taglia 9-12 cm che sono stati introdotti all interno della Mora nel mese di Aprile La provenienza del materiale, benché acquistato in Italia dalla troticoltura Fantinato, è importato ed è di origine austriaca; Tutti gli animali sono stati preventivamente stabulati in apposite vasche alimentate gradualmente con acqua della Mora per 96 ore così da garantirne una perfetta acclimatazione. Gli individui sono stati rilasciati nel tratto fluviale ricadente all interno del Comune di Romagnano Sesia sulla quale è istituita da anni una bandita perenne di pesca, nel tratto rinaturalizzato in località Ghemme, nel tratto rinaturalizzato in località Briona e nella parte centrale dell affluente Strona in località Proh. Nel 2011, e precisamente nel mese di Maggio, è stata effettuata la seconda immissioni di timallidi nel numero di esemplari con taglia variabile tra i cm seguendo le stesse metodiche e procedure della prima immissione. L ultima introduzione, che avverrà nella stagione primaverile del 2012, prevede con un quantitativo finale di temoli di taglia 9-12 cm. Nello stesso anno si prevede di attivare i riconoscimenti sanitari degli incubatoi ittici di valle presenti nelle località di Grignasco (NO) e S. Pietro Mosezzo (NO). Su questi due impianti, qualora le verifiche sulla Roggia Mora confermino l attecchimento della specie, si procederà all allevamento di avannotti di Temolo a partire da uova embrionate ottenute da riproduttori prelevati nella roggia stessa. Per le azioni di monitoraggio della consistenza della popolazione introdotta, l asta fluviale della Mora comprende anche una zona sottoposta da tempo a regime speciale di Cattura e Rilascia No Kill con la pesca a mosca o spinning compresa tra le località di Briona e Proh; Tale regolamentazione della pesca sportiva, permettendo la sopravvivenza degli individui catturati e rilasciati, si inserisce perfettamente all interno di un contesto di introduzione sperimentale di una specie ittica e si presenta come un sito ottimale per l'attuazione delle attività di monitoraggio che sono nelle prime fasi di attuazione. A tale proposito, le stesse saranno eseguite con la metodica della pesca elettrica coadiuvata dalla pesca a mosca laddove ritenuta più efficace in termini di sicurezza per gli operatori e possibilità di cattura dei pesci. Pagina 5 di 6

6 CONCLUSIONI L eventuale presenza di temoli nella Roggia Mora contribuirà significativamente all espansione turistica ed economica della Provincia per quanto concerne la disciplina della pesca sportiva con la mosca artificiale di cui il temolo risulta essere una tra le prede più ambite e ricercate. Negli ecosistemi ove questa specie è stata introdotta o è stata tutelata si assiste oggi ad un notevole business legato alla sua presenza. Il territorio austriaco, sloveno, croato e francese sono tra quelli che maggiormente ne traggono vantaggi. A titolo esemplificativo e rappresentativo, i permessi di pesca nel fiume Sava ammontano ad 80,00 al giorno, quelli del fiume Kupa a 35,00 al giorno, quelli della Traun a 80,00 al giorno fino ad arrivare al fiume Unica (Slovenia) ove un permesso di pesca giornaliero costa 96,00. Grazie a questi introiti gli enti o le associazioni locali riescono ad amministrare le proprie gestioni senza supporti economici ulteriori con ricadute turistiche ed occupazionali degne di nota. Anche in Italia ci sono delle realtà che hanno tratto benefici dall introduzione o dalla salvaguardia di popolazioni di temolo. Tra queste vale la pena citare la Tail Water Tevere a San Sepolcro (AR), il Piave a Perarolo di Cadore, l Adda in Valtellina e l'alta valle del Sesia. Ognuna di queste riserve di pesca accoglie annualmente un elevato numero di pescatori a mosca sostenendo l economia locale e le attività ad essa collegate. Pur volendo sottolineare che questi ecosistemi fluviali sono diversi dalla Mora è doveroso rimarcare che le particolarità della stessa lasciano spazio a positive aspettative e ad auspicabili confronti. In conclusione, benché il progetto del temolo nella Roggia Mora sia un importante ed eccitante obbiettivo per l ente provinciale e le associazioni coinvolte, la sua riuscita potrà essere più incisiva qualora sia supportato da attività parallele come il monitoraggio degli scarichi inquinanti, il coinvolgimento degli Enti Irrigui Locali a garanzia dei DMV (Deflussi Minimi Vitali) e un fondamentale piano di azione regionale e Pagina 6 di 6

7 provinciale rivolto al controllo demografico delle popolazioni stanziali e non del Cormorano (Phalacrocorax carbo, Linnaeus 1758) il cui impatto ittiofago sulle comunità ittiche è scientificamente provato e senza la quale qualsiasi attività di gestione dell'ittiofauna rischia, alla lunga, di diventare inconsistente. Pagina 7 di 6

ENTE PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI

ENTE PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI Allegato alla deliberazione n. 37 del 19 dicembre 2005 ENTE PARCO NAZIONALE DOLOMITI BELLUNESI Regolamento provvisorio per l esercizio dell attività di pesca sportiva nel Parco. Stagione di pesca 2006

Dettagli

Gestione della pesca e ripopolamenti con trote nelle acque della provincia di Trento

Gestione della pesca e ripopolamenti con trote nelle acque della provincia di Trento Provincia Automa di Trento Servizio Foreste e Fauna Ufficio Faunistico Gestione della pesca e ripopolamenti con trote nelle acque della provincia di Trento ASSOCIAZIONE ITALIANA ITTIOLOGI ACQUE DOLCI Workshop:

Dettagli

Fauna ittica e continuità fluviale nel reticolo idrografico della Città Metropolitana di Torino

Fauna ittica e continuità fluviale nel reticolo idrografico della Città Metropolitana di Torino Fauna ittica e continuità fluviale nel reticolo idrografico della Città Metropolitana di Torino Continuità fluviale = Un corso d acqua può essere considerato una successione di ecosistemi che sfumano gradualmente

Dettagli

Piano Ittico Provinciale:

Piano Ittico Provinciale: Servizio Caccia e Pesca Piano Ittico Provinciale: obiettivi ed attività per una gestione sostenibile Bergamo, 17 ottobre 2015 IL PIANO ITTICO PROVINCIALE Redatto ai sensi dell'art. 138 della LR 31/2008

Dettagli

Regolamento provvisorio per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2009

Regolamento provvisorio per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2009 Regolamento provvisorio per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2009 Art. 1 Principi generali 1. Ai sensi dell articolo 11 comma 3 lettera a) della Legge 6 dicembre

Dettagli

Dr. Pietro Ceccuzzi Acquacoltura e ittiologia

Dr. Pietro Ceccuzzi Acquacoltura e ittiologia Dr. Pietro Ceccuzzi Acquacoltura e ittiologia 1 1) Obiettivi e finalità 2) Potenzialità e caratteristiche del torrente 3) Necessità di una pianificazione e di una gestione della popolazione salmonicoladel

Dettagli

Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2010

Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2010 Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2010 Art. 1 Principi generali 1. Ai sensi dell articolo 11 comma 3 lettera a) della Legge 6 dicembre 1991

Dettagli

Disposizioni per la pesca nella Provincia di Novara In vigore a partire dal

Disposizioni per la pesca nella Provincia di Novara In vigore a partire dal Settore Agricoltura - Funzione Caccia, Pesca, Parchi e Gev Disposizioni per la pesca nella Provincia di Novara In vigore a partire dal 01.01.2017 CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE AI FINI DELLA PESCA Ai sensi

Dettagli

BiOS. Biodiversità Orobica in Valle Seriana. Centro Studi Biologia e Ambiente snc Antonella Anzani Alessandro Marieni

BiOS. Biodiversità Orobica in Valle Seriana. Centro Studi Biologia e Ambiente snc Antonella Anzani Alessandro Marieni BiOS Biodiversità Orobica in Valle Seriana Antonella Anzani Alessandro Marieni Contenimento/eradicazione della fauna ittica immessa nei laghetti alpini ai fini della tutela delle popolazioni di anfibi(piano

Dettagli

Osservazioni pervenute alla Bozza del Piano Ittico Provinciale all interno del percorso di VAS

Osservazioni pervenute alla Bozza del Piano Ittico Provinciale all interno del percorso di VAS Osservazioni pervenute alla Bozza del Piano Ittico Provinciale all interno del percorso di VAS Dr. ALBERTO CIGLIANO ALBERTO TESTA Provincia di Bergamo Settore Agricoltura Caccia e Pesca Servizio Faunistico

Dettagli

Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia

Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia Adozione del documento tecnico ai sensi art.8 l.r.12/01 Stefano Agostoni & Nadia Rota Corso di Formazione CISBA La Fauna ittica dei corsi

Dettagli

Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2012

Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2012 Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Anno 2012 Art. 1 Principi generali 1. Ai sensi dell articolo 11 comma 3 lettera a) della Legge 6 dicembre 1991

Dettagli

Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia

Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia Adozione del documento tecnico ai sensi art.8 l.r.12/01 Aspetti tecnico-scientifici Gabriele Borsani Università di Milano Interventi per

Dettagli

Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco.

Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Art. 1 Principi generali 1. Ai sensi dell articolo 11 comma 3 lettera a) della Legge 6 dicembre 1991 n. 394 Legge

Dettagli

Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare

Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare ZONE A REGOLAMENTO SPECIFICO Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare Denominazione: Z.R.S. TURRITE CAVA Torrente:

Dettagli

Disposizioni per la pesca nella Provincia di Novara In vigore a partire dal 01.01.2013

Disposizioni per la pesca nella Provincia di Novara In vigore a partire dal 01.01.2013 Settore Agricoltura - Funzione Caccia, Pesca, Parchi e Gev Disposizioni per la pesca nella Provincia di Novara In vigore a partire dal 01.01.2013 CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE AI FINI DELLA PESCA Ai sensi

Dettagli

Inquadramento ittiofaunistico

Inquadramento ittiofaunistico Dicembre 2014 CARATTERIZZAZIONE DELL ITTIOFAUNA E VERIFICA DELLE CONDIZIONI IDROMORFOLOGICHE NECESSARIE PER LA PROGETTAZIONE DI UN PASSAGGIO PER PESCI SU UN OPERA DI PRESA SUL TORRENTE TOSSIET (BACINO

Dettagli

Dighe ed ecologia delle acque

Dighe ed ecologia delle acque HYDROS e SE Hydropower Gruppo SEL Dighe ed ecologia delle acque Bolzano, 15 maggio 2014 Vito Adami Laghi artificiali Dal punto di vista qualitativo, ecologico e funzionale, i laghi artificiali non possono

Dettagli

Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco.

Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco. Art. 1 Principi generali 1. Ai sensi dell articolo 11 comma 3 lettera a) della Legge 6 dicembre 1991 n. 394 Legge

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. 152 PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Possamai, Ciambetti, Finozzi, Semenzato e Finco * MISURE PER IL CONTENIMENTO DEL

Dettagli

ANALISI AMBIENTALE PER LA CONSERVAZIONE DELLO STORIONE COBICE

ANALISI AMBIENTALE PER LA CONSERVAZIONE DELLO STORIONE COBICE ANALISI AMBIENTALE PER LA CONSERVAZIONE DELLO STORIONE COBICE Carlo Lombardi FIUMI INDAGATI PO (a valle del confine provinciale PC-PV) ADDA (tratto sublacuale) OGLIO (tratto sublacuale) MINCIO (tratto

Dettagli

VALO RIZZAZIO NE DELL ITTIO FAUNA DEL

VALO RIZZAZIO NE DELL ITTIO FAUNA DEL PROGETTO INTERVENTI PER LA SALVAGUARDIA E LA VALO RIZZAZIO NE DELL ITTIO FAUNA DEL PARCO NAZIO NALE DO LOMITI BELLUNESI DISCIPLINARE TECNICO PER LE ATTIVITÀ DI STUDIO, SALVAGUARDIA E RIPOPOLAMENTO DELLA

Dettagli

MONITORAGGI ITTICI Pierfrancesco Gambelli

MONITORAGGI ITTICI Pierfrancesco Gambelli MONITORAGGI ITTICI 20 Pierfrancesco Gambelli PROTOCOLLO OPERATIVO Rilevamento caratteristiche chimico fisiche corpi idrici Rilevamenti ecologici (vegetazione,( rifugi, ombreggiatura) Cattura fauna ittica

Dettagli

La gestione dei ripopolamenti nelle acque interne naturali Elisabetta Pizzul Dipartimento di Scienze della Vita Università degli Studi di Trieste

La gestione dei ripopolamenti nelle acque interne naturali Elisabetta Pizzul Dipartimento di Scienze della Vita Università degli Studi di Trieste La gestione dei ripopolamenti nelle acque interne naturali Elisabetta Pizzul Dipartimento di Scienze della Vita Università degli Studi di Trieste http://www.teampegs.it/tag/trota-fario/ Regio Decreto n.

Dettagli

LA PESCA DILETTANTISTICA SPORTIVA IN VENETO. Sezione Innovazione e Sviluppo Veneto Agricoltura

LA PESCA DILETTANTISTICA SPORTIVA IN VENETO. Sezione Innovazione e Sviluppo Veneto Agricoltura In Regione Veneto si stima in circa 83. il numero di pescatori sportivi residenti (dati licenza di pesca 28) Sono stimati in 136. il numero di pescatori sportivi che frequentano le acque interne e costiere

Dettagli

DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DEFINIZIONE DELL ALGORITMO DI CALCOLO DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia TOLMEZZO 5 maggio 2015 Linee di indirizzo Corsi d acqua/tratti

Dettagli

2 Convegno italiano sulla riqualificazione fluviale

2 Convegno italiano sulla riqualificazione fluviale 2 Convegno italiano sulla riqualificazione fluviale Riqualificazione fluviale e gestione del territorio 6-7 novembre 2012, Bolzano Gaetano Gentili GRAIA Srl Daniele Moroni Provincia di Sondrio USO DELL

Dettagli

PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL

PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 317 SEDUTA DEL 19-10-2009 L anno Duemilanove addì Diciannove del mese di Ottobre alle ore 9:00 in Biella presso la sede della Provincia,

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute 0016167-31/07/2014-DGSAF-COD_UO-P Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI Uff. II DGSAF Registro Classif: I.1.a.e/2014/15 Oggetto: regolamentazione attività

Dettagli

Gestione dei popolamenti ittici selvatici

Gestione dei popolamenti ittici selvatici Gestione dei popolamenti ittici selvatici Argomenti Importanza della gestione Ripopolamenti Introduzione di specie ittiche non indigene (NIS) Inquinamento genetico Recupero dei ceppi autoctoni Gestione

Dettagli

Misura di portata in corpi idrici. Daniele Demartini

Misura di portata in corpi idrici. Daniele Demartini Misura di portata in corpi idrici Daniele Demartini Introduzione La portata di un fiume La portata è la quantità d acqua che passa attraverso una sezione di un corso d acqua per unità di tempo. Si misura

Dettagli

L INCIDENZA DELLA PRESSIONE DETERMINATA DALL USO IDROELETTRICO SULLO STATO COMPLESSIVO DELLE ACQUE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

L INCIDENZA DELLA PRESSIONE DETERMINATA DALL USO IDROELETTRICO SULLO STATO COMPLESSIVO DELLE ACQUE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA L INCIDENZA DELLA PRESSIONE DETERMINATA DALL USO IDROELETTRICO SULLO STATO COMPLESSIVO DELLE ACQUE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia TOLMEZZO 5 maggio 2015 Il modello

Dettagli

Dr. PierPaolo Gibertoni Veterinario - Ittiologo Consulenze e Forniture in Ittiologia Idrobiologia, Acquacoltura e Pesca

Dr. PierPaolo Gibertoni Veterinario - Ittiologo Consulenze e Forniture in Ittiologia Idrobiologia, Acquacoltura e Pesca Dr. PierPaolo Gibertoni Veterinario - Ittiologo Consulenze e Forniture in Ittiologia Idrobiologia, Acquacoltura e Pesca Relazione Ittiologica sul Torrente Anza in Località Ceppo Morelli Introduzione I

Dettagli

PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL

PROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 290 SEDUTA DEL 29-11-2010 L anno Duemiladieci addì Ventinove del mese di Novembre alle ore 9:00 in Biella presso la sede della Provincia,

Dettagli

Governo degli incubatoi ittici della Lombardia

Governo degli incubatoi ittici della Lombardia 10 maggio 2013 Dott.ssa Sara Raimondi Evalli Governo degli incubatoi ittici della Lombardia Codice progetto: 003A1402012 Obblighi ittiogenici Azioni atte ad incrementare la produttività naturale basi scientifiche

Dettagli

PROGETTO DI IMPIANTO IDROELETTRICO SUL RIO COMBAFERE LOCALITA' B.TA PALUCH - PEROLAR Documentazione ai sensi del D.lgs.387/03

PROGETTO DI IMPIANTO IDROELETTRICO SUL RIO COMBAFERE LOCALITA' B.TA PALUCH - PEROLAR Documentazione ai sensi del D.lgs.387/03 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI DEMONTE PROGETTO DI IMPIANTO IDROELETTRICO SUL RIO COMBAFERE LOCALITA' B.TA PALUCH - PEROLAR Documentazione ai sensi del D.lgs.387/03 Relazione ittiologica

Dettagli

Regione Autonoma Valle d Aosta Legge regionale 11 agosto 1976, n. 34. Consorzio regionale pesca

Regione Autonoma Valle d Aosta Legge regionale 11 agosto 1976, n. 34. Consorzio regionale pesca Regione Autonoma Valle d Aosta Legge regionale 11 agosto 1976, n. 34 Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali ---------- Consorzio regionale per la tutela, l incremento e l esercizio della pesca in Valle

Dettagli

La gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua: Aspetti colturali, ambientali ed opportunità di valorizzazione

La gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua: Aspetti colturali, ambientali ed opportunità di valorizzazione La gestione della vegetazione di sponda dei corsi d acqua: Aspetti colturali, ambientali ed opportunità di valorizzazione Impatto degli interventi di gestione della vegetazione ripariale sulla fauna ittica

Dettagli

ammissibile Contributo Regione Punteggio Importo progetto Spesa

ammissibile Contributo Regione Punteggio Importo progetto Spesa ALLEGATOA alla Dgr n. 2923 del 14 ottobre 2008 Allegato "B" alla DGR n del DGR N. 950 DEL 6 MAGGIO 2008 Contributo a favore delle progettualità espresse dal mondo dei pescatori sportivi ed amatoriali Obiettivo

Dettagli

ANGELINI Augusto presente CALDART Gabriele presente LAGANA Antonino assente COLLESELLI Alberto presente BELLAN Silvana assente

ANGELINI Augusto presente CALDART Gabriele presente LAGANA Antonino assente COLLESELLI Alberto presente BELLAN Silvana assente VERBALE DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO DIRETTIVO Seduta Ordinaria Registro delibere N. 26/2009 Oggetto: Adozione del Regolamento per l esercizio dell attività di prelievo selettivo dell ittiofauna nel Parco

Dettagli

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore

Dettagli

Sezione Provinciale di Bergamo Via Gleno 2L- Casa dello Sport Bergamo Tel Fax

Sezione Provinciale di Bergamo Via Gleno 2L- Casa dello Sport Bergamo Tel Fax FEDERAZIONE ITALIANA PESCA SPORTIVA E ATTIVITA SUBACQUEE ASSOCIAZIONE NELL ELENCO DEL DIPARTIMENTO DI PROTEZIONE CIVILE ASSOCIAZIONE DI PROTEZIONE AMBIENTALE ASSOCIAZIONE RICONOSCIUTA ENTE NAZIONALE A

Dettagli

PROVINCIA DI VICENZA

PROVINCIA DI VICENZA PROVINCIA DI VICENZA Contrà Gazzolle n. 1 36100 VICENZA C. Fisc. P. IVA 00496080243 Prot. n. 94809 C O P I A DETERMINA N 1766 DEL 23/12/2009 Servizio/Ufficio: Caccia Pesca e Sport 46 OGGETTO: PIANI DI

Dettagli

IMPATTI INDOTTI SU UN CORSO D ACQUA

IMPATTI INDOTTI SU UN CORSO D ACQUA servizio idraulica DERIVAZIONI IDROELETTRICHE: IMPATTI INDOTTI SU UN CORSO D ACQUA Ing. Federica Lippi Malnisio,, 16 giugno 2011 Le filiere dell energia Energia idroelettrica PREMESSA L acqua rappresenta

Dettagli

Triotto (Rutilus aula)

Triotto (Rutilus aula) 3.2.30 Triotto (Rutilus aula) Specie autoctona di taglia medio-piccola, raggiunge una lunghezza totale massima di poco superiore ai 20 cm e un peso di circa 130 g. Il triotto è un ciprinide limnofilo endemico

Dettagli

Azione 5: Progettazione di interventi di miglioramento degli habitat fluviali. Relatore: Ing. Massimo Sartorelli

Azione 5: Progettazione di interventi di miglioramento degli habitat fluviali. Relatore: Ing. Massimo Sartorelli Azione 5: Progettazione di interventi di miglioramento degli habitat fluviali Relatore: Ing. Massimo Sartorelli Sondrio, 15 marzo 2012 RIPRISTINO DELL ECOCOMPATIBILIT ECOCOMPATIBILITÀ DEL TRATTO FINALE

Dettagli

da dighe e captazioni. Inoltre, l'introduzione di specie alloctone, cioè di specie che naturalmente non vivrebbero in

da dighe e captazioni. Inoltre, l'introduzione di specie alloctone, cioè di specie che naturalmente non vivrebbero in TUTTO SCORRE 1 Il torrente di montagna è un ambiente mutevole: basti pensare alle variazioni stagionali della portata: abbondante ed impetuosa in primavera e autunno, quasi nulla d'inverno. Gli organismi

Dettagli

WWF LOMBARDIA. Fabrizio Merati

WWF LOMBARDIA. Fabrizio Merati WWF LOMBARDIA Fabrizio Merati Le giustificazioni presentate a sostegno della pratica delle asciutte sono: Manutenzione argini Controllo della dll vegetazione Pulizia alveo Assenza di richieste idriche

Dettagli

La situazione in Friuli Venezia Giulia

La situazione in Friuli Venezia Giulia Al servizio di gente DEL unica FRIULI VENEZIA GIULIA Associazione italiana ittiologi d acqua dolce (AIIAD) Workshop: aspetti normativi e gestionali locali inseriti nel contesto della legislazione nazionale

Dettagli

Monitoraggio della Carta Ittica della Provincia di Vicenza - Zona Montana A n n o

Monitoraggio della Carta Ittica della Provincia di Vicenza - Zona Montana A n n o SALVIATI STEFANO, MAIO GIUSEPPE, MARCONATO ENRICO, BUSATTO THOMAS Monitoraggio della Carta Ittica della Provincia di Vicenza - Zona Montana A n n o 2 0 1 5 Indice Indice Indice... I Introduzione... 1 2.

Dettagli

50 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Martedì 18 dicembre 2018

50 Bollettino Ufficiale. Serie Ordinaria n Martedì 18 dicembre 2018 50 Bollettino Ufficiale D.G. Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi D.d.s. 12 dicembre 2018 - n. 18604 Modifica alle specifiche tecniche di dettaglio sulle modalità di pesca e di esercizio della pesca

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 17 luglio 2012 pag. 1/7

ALLEGATOA alla Dgr n del 17 luglio 2012 pag. 1/7 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 1381 del 17 luglio 212 pag. 1/7 NUOVO MODELLO DI CALCOLO PER GLI OBBLIGHI ITTIOGENICI (Regio Decreto 22.11.1914 n.1486 Regio Decreto 8.1.1931 n.164

Dettagli

La caratterizzazione dell ittiofauna del torrente Stura di Demonte nel tratto scorrente nei comuni di Salmour e Cherasco, anche ai fini dell

La caratterizzazione dell ittiofauna del torrente Stura di Demonte nel tratto scorrente nei comuni di Salmour e Cherasco, anche ai fini dell La caratterizzazione dell ittiofauna del torrente Stura di Demonte nel tratto scorrente nei comuni di Salmour e Cherasco, anche ai fini dell individuazione delle specie bersaglio per la realizzazione della

Dettagli

USO DELL ACQUA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE E DELLA BIODIVERSITÀ NEI BACINI DI ADDA, MERA, POSCHIAVINO E INN

USO DELL ACQUA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE E DELLA BIODIVERSITÀ NEI BACINI DI ADDA, MERA, POSCHIAVINO E INN USO DELL ACQUA E SALVAGUARDIA AMBIENTALE E DELLA BIODIVERSITÀ NEI BACINI DI ADDA, MERA, POSCHIAVINO E INN PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Sondrio, 15 marzo 2012 Dr. Gaetano Gentili LO STRUMENTO AREA DI PROGETTO:

Dettagli

Scardola (Scardinius erythrophthalmus)

Scardola (Scardinius erythrophthalmus) La dieta è costituita prevalentemente da alghe epilitiche che vengono brucate grazie alla particolare conformazione della bocca. Il suo regime alimentare comprende inoltre, in percentuali minori, detrito

Dettagli

NEL TRATTO REGOLAMENTATO DEL AL COMUNE DI OTTONE

NEL TRATTO REGOLAMENTATO DEL AL COMUNE DI OTTONE 2015 MONITORAGGIO DELLA FAUNA ITTICA NEL TRATTO REGOLAMENTATO DEL TORRENTE TREBBIA IN CONCESSIONE AL COMUNE DI OTTONE (2 ANNO) 20/11/2015 AQUAPROGRAM s.r.l. - Via L. Della Robbia, 48-36100 VICENZA (I)

Dettagli

Le gare nei campi gara temporanei sono soggette ad autorizzazione della Provincia nell ambito del programma annuale di cui al punto 12 e non possono

Le gare nei campi gara temporanei sono soggette ad autorizzazione della Provincia nell ambito del programma annuale di cui al punto 12 e non possono Regolamento provinciale per la gestione dei campi di gara permanenti e temporanei e l organizzazione dell attività di pesca sportiva L.R. 11/93 art. 23 D.G.R. 1773/94 Approvato con D.C.P. 190 del 10/12/2008

Dettagli

Le derivazioni: effetti sull ambiente

Le derivazioni: effetti sull ambiente Implementazione della direttiva quadro sulle acque. II Approfondimento tecnico: l uso idroelettrico delle acque nel distretto del fiume Serchio Lucca 30 aprile 2009 Le derivazioni: effetti sull ambiente

Dettagli

Sintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O ( )

Sintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O ( ) Sintesi dei risultati I incontro Forum GOH2O (6.10.2016) Sintesi delle istanze raccolte dai partecipanti sui temi di lavoro Progetto "Scuola dell'acqua" - a cura di Comune di www.isig.it Tavolo Educazione

Dettagli

L acqua nelle Terre Alte: una risorsa tra biodiversità e sfruttamento da parte dell uomo

L acqua nelle Terre Alte: una risorsa tra biodiversità e sfruttamento da parte dell uomo L acqua nelle Terre Alte: una risorsa tra biodiversità e sfruttamento da parte dell uomo Pietro Volta (CNR-ISE) Tullio Bagnati (Ente Parco Nazionale della Val Grande) Terre Alte: territori complessi Storie

Dettagli

Domanda 5: Condizioni idriche

Domanda 5: Condizioni idriche Provincia Autonoma di Trento Agenzia Provinciale Protezione Ambiente Presentazione del nuovo manuale IFF 2007 Trento 17 18 ottobre 2007 La Gilberto N. Baldaccini ARPA Toscana Centro Italiano Studi di Biologia

Dettagli

REGOLAMENTO DI PESCA NELLE ACQUE PRESENTI ALL INTERNO DEL PARCO REGIONALE DELLE VALLI DEL CEDRA E DEL PARMA PER L ANNO 2007.

REGOLAMENTO DI PESCA NELLE ACQUE PRESENTI ALL INTERNO DEL PARCO REGIONALE DELLE VALLI DEL CEDRA E DEL PARMA PER L ANNO 2007. !" # $!%&'!(! ) %& *! #! ) +$, -.!, +.! /! 0 ) / 1 1!! REGOLAMENTO DI PESCA NELLE ACQUE PRESENTI ALL INTERNO DEL PARCO REGIONALE DELLE VALLI DEL CEDRA E DEL PARMA PER L ANNO 2007. (ai sensi dell art. 11

Dettagli

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life

Convenzione per l esecuzione di campagne di. monitoraggio dell ittiofauna nell ambito del Progetto Life CENTRO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULLE TECNOLOGIE E L IGIENE DEGLI ALLEVAMENTI INTENSIVI DELLE PICCOLE SPECIE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA Convenzione per l esecuzione di campagne di monitoraggio

Dettagli

Il progetto LIFE+ BARBIE è stato approvato nel 2013 e cofinanziato dall EU con per un costo totale di progetto di

Il progetto LIFE+ BARBIE è stato approvato nel 2013 e cofinanziato dall EU con per un costo totale di progetto di Informazioni generali Il progetto LIFE+ BARBIE è stato approvato nel 2013 e cofinanziato dall EU con 1.085.025 per un costo totale di progetto di 2.189.378. Il Beneficiario coordinatore di progetto è l

Dettagli

TRATTI DI VALORIZZAZIONE ITTICA RESOCONTO ANDAMENTO STAGIONE 2014

TRATTI DI VALORIZZAZIONE ITTICA RESOCONTO ANDAMENTO STAGIONE 2014 TRATTI DI VALORIZZAZIONE ITTICA RESOCONTO ANDAMENTO STAGIONE 2014 Il Tratto di Valorizzazione Ittica del Torrente Gesso, dislocato presso l'abitato di Tetti Gaina a S. Anna di Valdieri e affidato dal Comune

Dettagli

La sfida ai pesci di grande taglia

La sfida ai pesci di grande taglia La sfida ai pesci di grande taglia Secondo fiume d'italia con i suoi 410 Km di lunghezza, l'adige nasce dai laghi di Resia, scorre nella val Venosta e nella Bassa Atesina, in provincia di Bolzano, nella

Dettagli

Verso il 2015: stato e prospettive nella gestione dell acqua in Emilia-Romagna

Verso il 2015: stato e prospettive nella gestione dell acqua in Emilia-Romagna Verso il 2015: stato e prospettive nella gestione dell acqua in Emilia-Romagna WORKSHOP Settore Industriale e Produzione Energia Bologna, 26 giugno 2014 Arch. Sandra Monducci DG Ambiente, difesa del suolo

Dettagli

PESCA NELLE ACQUE PRESENTI ALL INTERNO DEL PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO - EMILIANO- COMUNI DI CORNIGLIO E MONCHIO DELLE CORTI INDICAZIONI

PESCA NELLE ACQUE PRESENTI ALL INTERNO DEL PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO - EMILIANO- COMUNI DI CORNIGLIO E MONCHIO DELLE CORTI INDICAZIONI PESCA NELLE ACQUE PRESENTI ALL INTERNO DEL PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO - EMILIANO- COMUNI DI CORNIGLIO E MONCHIO DELLE CORTI - ANNO 2012 INDICAZIONI 1) Attrezzi consentiti ai pescatori Nelle acque

Dettagli

ITTIOCOMPATIBILITA DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE

ITTIOCOMPATIBILITA DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE ITTIOCOMPATIBILITA DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE Fabrizio Merati* Consulta Pesca Regione Lombardia Rappresentante associazioni ambientaliste LA PRODUZIONE IDROELETTRICA PREMESSA Come fonte di energia rinnovabile

Dettagli

Progetto di ripopolamento del luccio (Esox lucius) nel Parco naturale del Lago di Candia

Progetto di ripopolamento del luccio (Esox lucius) nel Parco naturale del Lago di Candia UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE NATURALI Corso di Laurea in Scienze Naturali ELABORATO FINALE Progetto di ripopolamento del luccio (Esox lucius) nel Parco naturale

Dettagli

Regolamento per l esercizio della pesca nelle acque pubbliche interne della provincia di Belluno

Regolamento per l esercizio della pesca nelle acque pubbliche interne della provincia di Belluno Regolamento per l esercizio della pesca nelle acque pubbliche interne della provincia di Belluno Approvato con delibera del Consiglio Provinciale n 123 del 14 dicembre 2007 In vigore dal 30 gennaio 2008

Dettagli

Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare

Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare ZONE A REGOLAMENTO SPECIFICO Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare Denominazione: Z.R.S. NO-KILL FIORA Fiume:

Dettagli

LIFE 14/NAT/IT/000809

LIFE 14/NAT/IT/000809 River functionality index as planning instrument for a good governance of Sile s ecosystem. 29 giugno 2017 Ente Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, via Tandura, 40-31100 Treviso (TV) 1. INTERVENTI

Dettagli

Articolo 2 : Autorizzazione di pesca (vale per tutte le acque di questa tessera)

Articolo 2 : Autorizzazione di pesca (vale per tutte le acque di questa tessera) Allegato A) Prescrizioni in ordine all esercizio della pesca nel tratto no-kill (trota marmorata, temolo e luccio) di fiume Adige compreso tra la diga del Pestrino (Sorio I) e la diga di San Giovanni Lupatoto

Dettagli

INTERVENTI DI RIEQUILIBRIO ECOMORFOLOGICO E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE NEI PARCHI FLUVIALI REGIONALI DEL TARO E DEL TREBBIA

INTERVENTI DI RIEQUILIBRIO ECOMORFOLOGICO E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE NEI PARCHI FLUVIALI REGIONALI DEL TARO E DEL TREBBIA INTERVENTI DI RIEQUILIBRIO ECOMORFOLOGICO E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE NEI PARCHI FLUVIALI REGIONALI DEL TARO E DEL TREBBIA Dr. Geol. Michele Zanelli Dr. Ing. Riccardo Telò Dr. Ing. Simone Delsoldato Bologna,

Dettagli

Corso di Energetica A.A. 2015/2016

Corso di Energetica A.A. 2015/2016 Corso di Energetica A.A. 2015/2016 Mini Idroelettrico Parte Quinta Prof. Ing. Renato Ricci Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche Università Politecnica delle Marche L estrazione

Dettagli

Pesci 22 specie di Pesci, di cui 5 di interesse comunitario. Presenti almeno 8 specie alloctone. Anfibi 8 specie di Anfibi di cui 2 di interesse

Pesci 22 specie di Pesci, di cui 5 di interesse comunitario. Presenti almeno 8 specie alloctone. Anfibi 8 specie di Anfibi di cui 2 di interesse Pesci 22 specie di Pesci, di cui 5 di interesse comunitario. Presenti almeno 8 specie alloctone. Anfibi 8 specie di Anfibi di cui 2 di interesse comunitario. Rettili 13 specie di Rettili di cui una di

Dettagli

Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po. Incontro tematico Acquacoltura e pesca Parma, 25 maggio 2009

Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po. Incontro tematico Acquacoltura e pesca Parma, 25 maggio 2009 Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po Incontro tematico Acquacoltura e pesca Parma, 25 maggio 2009 Resoconto temi di discussione Argomenti di discussione previsti dal programma dell

Dettagli

Die Fischerei im Kanton Glarus. Departement Bau und Umwelt Jagd und Fischerei

Die Fischerei im Kanton Glarus. Departement Bau und Umwelt Jagd und Fischerei Die Fischerei im Kanton Glarus La pesca nel Canton Glarona Andreas Zbinden Guardapesca cantonale 2013 2 Contenuti Informazioni generali sul Canton Glarona Le acque glaronesi Considerazioni sulla pesca

Dettagli

Per la pesca no kill sono previste modalità e attrezzi particolari di cui al successivo articolo 5

Per la pesca no kill sono previste modalità e attrezzi particolari di cui al successivo articolo 5 c/o Comunità Montana-Unione dei Comuni info@parchiemiliaoccid www.parchiemiliaoccid Parco Regionale delle info.valli-cedraeparma@parchiemiliaoccid REGOLAMENTO DI PESCA NELLE ACQUE PRESENTI ALL INTERNO

Dettagli

Pescare in Provincia di Treviso

Pescare in Provincia di Treviso Pescare in Provincia di Treviso VADEMECUM PER IL PESCATORE 2010 Le novità introdotte dalla LR n 4/2009 modifica della LR n 19/1998 Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica

Dettagli

TRATTI DI VALORIZZAZIONE ITTICA RESOCONTO STAGIONE 2014

TRATTI DI VALORIZZAZIONE ITTICA RESOCONTO STAGIONE 2014 TRATTI DI VALORIZZAZIONE ITTICA RESOCONTO STAGIONE 2014 Il Tratto di Valorizzazione Ittica del Torrente Gesso, dislocato presso l abitato di Tetti Gaina a S. Anna di Valdieri e affidato dal Comune di Valdieri

Dettagli

LA MOBILITÀ DELLA FAUNA ITTICA, INDAGINI MEDIANTE TECNICHE DI TELEMETRIA E MAPPATURA DEGLI HABITAT

LA MOBILITÀ DELLA FAUNA ITTICA, INDAGINI MEDIANTE TECNICHE DI TELEMETRIA E MAPPATURA DEGLI HABITAT LA MOBILITÀ DELLA FAUNA ITTICA, INDAGINI MEDIANTE TECNICHE DI TELEMETRIA E MAPPATURA DEGLI HABITAT Daniele Stellin Regione autonoma Valle d Aosta Direzione flora, fauna, caccia e pesca Michele Spairani

Dettagli

Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl

Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl Implementare le popolazioni ittiche delle diverse specie di un corpo idrico Nuclei riproduttivi formati da una femmina e 2-4 maschi. Uova prodotte: 15 000-20 000 Kg di peso

Dettagli

Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare

Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare ZONE A REGOLAMENTO SPECIFICO Denominazione: Z.R.S. LIMA Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare Torrente: Lima

Dettagli

ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEL CORMORANO 2014/15

ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEL CORMORANO 2014/15 ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO DEL CORMORANO 2014/15 Come negli anni precedenti, anche quest inverno è stato condotto il monitoraggio sui siti di riposo notturno del cormorano da parte dell Ufficio

Dettagli

Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare

Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare ZONE A REGOLAMENTO SPECIFICO Regione Toscana Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca dilettantistica, Pesca in mare Denominazione: Z.R.S. LIMA Torrente: Lima

Dettagli

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO Valido per il CRITERIO n. 1 e 2 (da consegnare entro il 7 agosto 2006) 1. DESCRIZIONE DELLA DERIVAZIONE IN ATTO 1.1 Inquadramento geografico della derivazione in

Dettagli

Associazione Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani P.le degli Sports, Lodi

Associazione Pescatori Sportivi e Subacquei Lodigiani P.le degli Sports, Lodi Caratteristiche ambientali dei corsi d'acqua Lo stato delle comunità ittiche è strettamente legato agli ambienti acquatici in cui esse vivono. Risulta fondamentale, prima di compiere qualsiasi indagine

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO NONA LEGISLATURA PROGETTO DI LEGGE N. PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa dei Consiglieri Possamai, Bendinelli, Azzalin. MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE REGIONALE 28 APRILE

Dettagli

CANALI IRRIGUI ED ENERGIA

CANALI IRRIGUI ED ENERGIA CANALI IRRIGUI ED ENERGIA Associazione Termotecnica Italiana sezioni Lombardia e Veneto Trentino LO SMALL HYDRO: RUOLO E POTENZIALITA 23 Maggio 2018 Centro Congressi FAST Impianti idroelettrici su canali

Dettagli

Provincia di Padova Settore AMBIENTE Servizio Caccia e Pesca

Provincia di Padova Settore AMBIENTE Servizio Caccia e Pesca Provincia di Padova Settore AMBIENTE Servizio Caccia e Pesca La pesca verso il futuro Zone No-Kill La salvaguardia del patrimonio ittico rappresenta uno dei primari obiettivi che si prefigge l amministrazione

Dettagli

INDICE. Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I

INDICE. Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I INDICE 4 - RETI DI MONITORAGGIO ISTITUITE AI FINI DELL ARTICOLO 8 E DELL ALLEGATO V DELLA DIRETTIVA 2000/60/CE E STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI, DELLE

Dettagli

PROGETTAZIONE DELLE PRIME RETI DI MONITORAGGIO IN FRIULI VENEZIA GIULIA

PROGETTAZIONE DELLE PRIME RETI DI MONITORAGGIO IN FRIULI VENEZIA GIULIA PROGETTAZIONE DELLE PRIME RETI DI MONITORAGGIO IN FRIULI VENEZIA GIULIA Prima rete di monitoraggio: punto di partenza per la progettazione futura Giornate di Studio PIANI DI MONITORAGGIO AMBIENTALE Strategie,

Dettagli

Interventi di Riqualificazione Fluviale su un tratto dimostrativo del Fiume Serchio Camporgiano (LU) Monitoraggio a tre anni dalla realizzazione

Interventi di Riqualificazione Fluviale su un tratto dimostrativo del Fiume Serchio Camporgiano (LU) Monitoraggio a tre anni dalla realizzazione Interventi di Riqualificazione Fluviale su un tratto dimostrativo del Fiume Serchio Camporgiano (LU) Monitoraggio a tre anni dalla realizzazione Laura Maria Bianchi, Geologo professionista Arianna Chines,

Dettagli

Criticità nell esecuzione dei lavori in alveo nell esperienza di controllo della Polizia Provinciale

Criticità nell esecuzione dei lavori in alveo nell esperienza di controllo della Polizia Provinciale Criticità nell esecuzione dei lavori in alveo nell esperienza di controllo della Polizia Provinciale Luca Catania Corpo di Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Bologna PERIODO PRESO IN ESAME:

Dettagli

Il Fiume Tenna. Questo fiume è un patrimonio naturalistico che richiede rispetto e tutela.

Il Fiume Tenna. Questo fiume è un patrimonio naturalistico che richiede rispetto e tutela. Il Fiume Tenna Il Fiume Tenna nasce a quota 1117 tra il complesso Sibilla-Monte Porche- Priora per poi sfociare, dopo un percorso di appena 62 Km, nel Mare Adriatico fra i Comuni di Porto S. Giorgio e

Dettagli

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO TRASPORTI E AMBITI NATURALI

PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO TRASPORTI E AMBITI NATURALI PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO TRASPORTI E AMBITI NATURALI Prot. Generale N. 0117820 / 2014 Atto N. 5195 OGGETTO: Affidamento alla

Dettagli

Indici di struttura ed accrescimento standard per le principali specie ittiche autoctone nel bacino del Fiume Tevere

Indici di struttura ed accrescimento standard per le principali specie ittiche autoctone nel bacino del Fiume Tevere Dottorato di ricerca in Biologia ed Ecologia Università degli Studi di Perugia Dottorato di Ricerca in BIOLOGIA ED ECOLOGIA -XXII ciclo- Indici di struttura ed accrescimento standard per le principali

Dettagli