DIVISIONE URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA

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1 DIVISIONE URBANISTICA ED EDILIZIA PRIVATA Settore Trasformazioni Urbane PROGRAMMA INTEGRATO ( in variante al PRGC) ai sensi della Legge Regionale n 18 del 9 aprile relativo all area Michelin di corso Romania Contenuti della variante urbanistica Torino, gennaio 2011

2 Dipendenti della Divisione Edilizia e Urbanistica che hanno partecipato alla progettazione e redazione del provvedimento: RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Daniela GROGNARDI (Settore Strategie di Valorizzazione Urbana ) RESPONSABILE TECNICO DELL ATTO: Giuseppina BOLOGNA (Settore Trasformazioni Urbane) COLLABORATORE TECNICO PRINCIPALE: Giuseppe COLOMBO (Settore Trasformazioni Urbane) Cristina CALVI (Settore Trasformazioni Urbane) DISEGNATORE: Giuseppe COLOMBO (Settore Trasformazioni Urbane) COLLABORATORE IN MATERIA GIURIDICO-AMMINISTRATIVA: Anna PETRUZZI Fulvio BORELLO (Direzione Espropri e Urbanistica) (Direzione Espropri e Urbanistica) ALTRI COLLABORATORI: Angelo ANNICCHIARICO (Settore Strategie di Valorizzazione Urbana ) Teresa FASSIO (Consulente Settore Trasformazioni Urbane)

3 allegato a) Relazione illustrativa Nell ambito delle linee guida e dello scenario di trasformazione delineato per la zona nord-est della Città si inquadra la proposta di Programma Integrato (PRIN) in variante al PRG, ai sensi della Legge Regionale n. 18 del 9/4/1996, relativo alle aree Michelin comprese tra corso Romania e strada delle Cascinette. Si tratta del vasto quadro di progettualità che interessa il territorio comunale ed extracomunale, a cavallo delle infrastrutture di ingresso da nord a Torino (autostrada, tangenziale, alta velocità ferroviaria, statale Padana Superiore, statale 11), nell ambito di un obbiettivo generale di potenziamento del sistema dell accessibilità da nord con il miglioramento della qualità urbana e dello sviluppo del quadrante nord della Città. Gli studi in corso stanno valutando previsioni e riconversioni infrastrutturali così sinteticamente riassumibili: un nuovo assetto dello svincolo di raccordo tra l attuale TO-MI e il sistema tangenziale, con sostanziale ridefinizione del ruolo del tratto terminale dell autostrada con rinnovati caratteri urbani e delle aree a margine. In questo contesto, svolge inoltre un ruolo importante anche lo sviluppo prefigurato dal provvedimento di variante al PRG vigente n. 200, relativa al quadrante nord-est di Torino e strumentale alla realizzazione del tracciato della Linea 2 di metropolitana, nonché alle ipotesi di estensione del relativo percorso. Il progetto, sviluppatosi in collaborazione tra la Città e i gruppi di progettazione operanti sulle aree, (Michelin di corso Romania, Cebrosa adiacente il Villaggio Olimpia, Basic Italia tra strada Cebrosa e la statale 11) pur non incidendo sostanzialmente sul quadro generale delineato dal vigente P.R.G. e sull assetto infrastrutturale attuale che rimane invariato, risulta coerente con lo scenario di trasformazione in fase di sviluppo e raccoglie altresì le indicazioni emerse da un lavoro svolto collettivamente e coordinato dall Urban Center Metropolitano. L insediamento proposto è finalizzato alla formazione di un polo urbano di relazione, anche con il limitrofo comune di Settimo, con la previsione di un insediamento con un ampio mix di funzioni (residenziale, terziario, commerciale, produttivo) integrato in un efficiente rete di aree e di spazi destinati alla fruizione pubblica. Nello specifico, l area oggetto del presente provvedimento, ricadente nella Circoscrizione amministrativa n. 6 e localizzata in prossimità del confine con Settimo Torinese, è compresa tra corso Romania a nord, strada delle Cascinette a sud, un area a est interessata a sua volta da un progetto di riconversione e un area a ovest sulla quale è stato approvato, in attuazione delle 1

4 previsioni del P.R.G., vigente un Permesso di Costruire Convenzionato per le realizzazione di un insediamento di tipo produttivo. L area fa parte del sito produttivo noto come Michelin Stura attivo dai primi anni 70; in conseguenza all evoluzione della realtà produttiva aziendale, caratterizzata dal trasferimento di comparti produttivi in altre localizzazioni industriali, il sito risulta al momento ampiamente sottoutilizzato. La necessità di competere con i nuovi produttori low-cost obbliga le aziende europee ad attuare politiche industriali di ottimizzazione delle strutture produttive. In questo quadro si inserisce il piano industriale sottoscritto alla fine del 2008 dalla Michelin Italia con gli organi di rappresentanza e di tutela dei lavoratori. Detto piano industriale, oggi in avanzata fase di attuazione, prevede la realizzazione nell area Stura di Torino di un importante polo logistico; in quest ottica e in anticipazione di tale previsione, è in via di ultimazione sull area in questione la costruzione di un nuovo fabbricato, progettato e realizzato secondo moderni criteri di logistica. Il progetto di riorganizzazione prevede di affiancare progressivamente altri spazi, in parte recuperati dal parco immobiliare esistente e in parte realizzati ex novo. Al fine di riqualificare le aree già dismesse o in via di dismissione e contemporaneamente di dare impulso al programma di riorganizzazione aziendale, la Michelin Italia Spa ha avanzato all Amministrazione una proposta di Programma Integrato (PRIN) ai sensi della Legge Regionale n 18 del 9 aprile 1996, in variante al PRG vigente. Detto PRIN relativo alle aree di cui sopra, coinvolge altresì un area sempre di proprietà Michelin, ma fisicamente separata dallo stabilimento, compresa fra i corsi Giulio Cesare e Romania. Il progetto di PRIN prevede di articolare l area di proprietà Michelin in due zone: la prima gravitante su strada delle Cascinette conserverà la vocazione produttiva, confermata attraverso la formazione del predetto polo logistico a integrazione e completamento dell attuale impianto produttivo; la seconda, affacciata su corso Romania, propone la realizzazione di un nuovo polo urbano, prevalentemente residenziale, in sostituzione degli ex insediamenti industriali. Il progetto previsto si inserisce nel processo di riqualificazione di corso Romania e nella più ampia riorganizzazione della viabilità del quadrante nord della città, reso necessario dal processo di rilocalizzazione delle attività produttive, che lascia nella trama urbana ampie zone prive di funzioni, scarsamente permeabili a causa delle rilevanti dimensioni. Queste caratteristiche fanno si che tali aree produttive dismesse risultino di difficile riqualificazione puntuale; sono quindi necessari interventi che attraverso il ridisegno fisico- 2

5 funzionale complessivo delle aree interessate conferiscano loro una nuova identità urbana, permeabile e connessa al tessuto circostante Il progetto di PRIN propone la riqualificazione delle aree attraverso un progetto organico di ristrutturazione urbanistica e di nuovo impianto, che prevede l integrazione di nuove attività diversificate e il mantenimento della prevalenza dell attività produttiva. I nuovi insediamenti potranno stimolare relazioni e sinergie con il contesto urbano circostante, inducendo effetti positivi sulla vita sociale attraverso l offerta di spazi pubblici e attrezzature di interesse collettivo. Da un punto di vista urbanistico, il PRIN coinvolge complessivamente aree di proprietà Michelin per un superficie di mq e aree di proprietà della Città per mq 1.679, che il PRG vigente classifica per: mq come Zona Urbana Consolidata per Attività Produttive (art. 14 NUEA) compresa fra corso Romania e strada delle Cascinette; mq come area per Servizi tipo a - p e per viabilità ( compresa fra i corsi Giulio Cesare e Romania, su cui è insiste una caserma dei Vigili del Fuoco); mq come area per viabilità pubblica attestata su Corso Romania, di cui mq di proprietà della Città di Torino. Per rendere attuabile il nuovo insediamento prefigurato nel PRIN, nonché il nuovo assetto urbanistico occorre riclassificare le predette aree destinate dal P.R.G. vigente a Area IN in Zona Urbana di Trasformazione ZUT, disciplinata dagli artt.7 e 15 delle NUEA di PRG e dalla nuova scheda normativa d ambito che individua le prescrizioni. Le altre aree coinvolte nel PRIN e non incluse nella ZUT mantengono la destinazione del P.R.G. vigente In particolare è stato definito un nuovo ambito di trasformazione come di seguito specificato: Z.U.T. denominata Ambito 3.1 Michelin Stura, a cui è stato attribuito l indice territoriale 0,7mq SLP/mq ST, che genera una SLP complessiva di mq con la previsione di un mix funzionale articolato in max 30% di SLP a Residenza; min 20% di SLP ad Attività di Servizio alle Persone e alle Imprese (ASPI); min 50% di SLP ad attività produttive. Il progetto di PRIN, nel rispetto delle percentuali succitate, destina: mq a residenza, pari a circa il 30 % (comprensivi della quota destinata a edilizia convenzionata ai sensi dell art.7 delle NUEA); mq , ad ASPI pari a circa il 20%; mq ad Attività Produttive pari a circa il 50%. Considerata la fattispecie e le esigenze legate alla natura della trasformazione della porzione dedicata alla destinazione produttiva e al polo logistico, la stessa viene disciplinata all interno 3

6 dell ambito 3.1 con i paramentri urbanistici (escluso l indice di edificabilità) ed edilizi con cui il P.R.G. disciplina le aree IN (art. 14 delle N.U.E.A.). D intesa con l Amministrazione una porzione di area prospiciente strada delle Cascinette pari a mq e i relativi diritti edificatori pari a mq destinati ad attività produttive, viene ceduta dalla proprietà Michelin alla Città per la rilocalizzazione di attività produttive ritenute incompatibili con la trasformazione urbanistica in atto in altri ambiti cittadini. La SLP destinata ad Attività produttive, pari a mq sarà organizzata sia in corpi di fabbrica esistenti recuperati e adattati alle esigenze di stoccaggio, sia in strutture costruite exnovo; tali attività sono attestate, nonché accessibili, da strada della Cascinette. Il progetto di PRIN individua aree per la realizzazione di servizi pubblici (da cedere e/o assoggettare all uso pubblico) pari a mq , quantità superiore al fabbisogno generato dagli interventi previsti pari a circa mq ; fra le aree da cedere per servizi è ricompresa l area su cui insiste la caserma dei Vigili del Fuoco. Nel contempo saranno messe a disposizione aree per la realizzazione di viabilità pubblica di progetto per complessivi mq , oltre alle fasce in ampliamento del corso Romania pari a mq Allo stato delle previsioni progettuali e considerato il nuovo carico insediativo, valutato in circa 3000 abitanti a cui vanno aggiunti gli addetti delle altre funzioni presenti, sono state analizzate e verificate le tipologie di servizio pubblico da prevedere. Nello specifico i servizi in progetto, al momento, sono rappresentati principalmente da: spazi urbani di relazione e percorsi pedonali, una rete organica di ciclovie interne connessa con quella esistente in corso Romania, aree verdi attrezzate, aree destinate al gioco infantile suddivise per età, sottoservizi a rete, parcheggi pubblici e aree per attrezzature sportive. Ulteriori tipologie di servizi pubblici potranno essere individuati a fronte di esigenze e condizioni che si svilupperanno nel corso della trasformazione stessa. Il programma comprende il progetto delle opere di urbanizzazione da realizzarsi contestualmente all attuazione degli interventi privati, in parte a scomputo degli oneri di urbanizzazione dovuti e in parte a cura e spese del Proponente. Tra queste rivestono un ruolo di primaria importanza le opere relative alla viabilità, in particolare per quanto attiene la riqualificazione del tratto di corso Romania, che assume un ruolo di viale urbano su cui affaccia una cortina edilizia che accoglie le principali funzioni commerciali e terziarie dell insediamento. Coerentemente con quanto previsto negli scenari di scala più ampia, il progetto di PRIN attribuisce al corso Romania una nuova caratterizzazione ed un rinnovato ruolo urbano, costituito da viale e controviale; quest ultimo rende agevole l accessibilità al nuovo insediamento e alle 4

7 attività attestate sul corso stesso. In particolare è prevista la rimozione del sovrappasso sulla linea di ferrovia, ormai dismessa, e la conseguente ridefinizione del profilo stradale. Agli spazi commerciali e alle attività di servizio si accede fruendo di ampi spazi pedonali organizzati lungo il controviale; la matrice degli spazi pubblici è fondata su due grandi piazze trasversali, che da corso Romania sottopassando la cortina edilizia sul fronte, penetrano fra gli isolati e si concludono all interno della fascia verde posta a sud dei nuovi insediamenti residenziali e terziari. Il principio insediativo, che trae le sue giustificazioni dalla conformazione dell area, prevede su corso Romania le attività di tipo commerciale-terziario (ASPI), mentre la residenza viene prevalentemente concentrata nella parte retrostante, più interna e protetta, sviluppata longitudinalmente e parallelamente al corso. A sud l intervento viene delimitato da una larga fascia verde attrezzata per il tempo libero che scherma e protegge la residenza dalla parte produttiva gravitante su strada delle Cascinette. A nord-est dell ambito troveranno collocazione altre attività commerciali concentrate in un edificio multifunzionale provvisto di adeguate aree a parcheggio pubblico, che potrà rispondere anche alla domanda di intrattenimento e di spettacolo. La viabilità di progetto interna all ambito prevede la realizzazione di un nuovo importante collegamento fra corso Romania e strada delle Cascinette, lungo il confine ovest dell ambito e un nuovo asse posto al confine est dell ambito; le strade interne all insediamento prevalentemente residenziale svolgono funzione di distribuzione e accessibilità allo stesso. Gli edifici residenziali sono strutturati in isolati aperti con i diversi corpi di fabbrica emergenti da un basamento comune che identifica idealmente l area di pertinenza dei gruppi omogenei di fabbricati. Tali basamenti rispondono principalmente all esigenza di ricavare spazi da adibire a parcheggio privato limitando l accesso al sottosuolo a causa delle problematiche connesse con i fenomeni di innalzamento della soggiacenza di falda in tutta l area nord del territorio comunale. I medesimi basamenti, oltre alle pertinenze proprie dei fabbricati, ospiteranno attività commerciali e di servizio rivolte ai residenti, poste in affaccio alle piazze per connotare le stesse. La presenza della Michelin Spa nell area verrà rafforzata e identificata dalla realizzazione di un edificio con tipologia a torre, contenente le attività accessorie strettamente necessarie allo svolgimento dell attività principale, come la sede centrale e gli uffici direzionali della società; la Torre Michelin costituirà un segno forte e riconoscibile nello skyline dell insediamento in progetto, così come l altro edificio con tipologia a torre posto a conclusione dello sviluppo lineare della cortina edilizia su corso Romania. 5

8 Il progetto di riqualificazione di attuerà attraverso la progressiva demolizione dei fabbricati produttivi insistenti sulla porzione oggetto di riconversione. Tutto ciò premesso la proposta di Programma Integrato, in variante al PRG, risulta accoglibile, in considerazione del fatto che le modifiche richieste assicurano la fattibilità degli interventi consentendo un equilibrio tra gli obbiettivi perseguiti dalla città e quelli dell operatore, rappresentati in particolare dalla permanenza di un importante attività produttiva e dal raggiungimento degli obbiettivi di cui all introduzione del presente provvedimento, assicurando in tempi certi la riqualificazione di una vasta area in stato di semi-abbandono e di un significativo intorno urbano. Con D.G.R. n del è stata approvata dalla Regione Piemonte la "Variante 100 al P.R.G. ai sensi degli artt. 15 e 17 della L.R. 56/77 e s.m.i. - Adeguamento alla Circolare P.G.R. 8/05/1996 n. 7/LAP ed al Piano per l'assetto Idrogeologico - P.A.I.", pertanto a far data dalla sua pubblicazione (B.U.R. n.45 del ) la stessa è entrata in vigore e costituisce a tutti gli effetti parte integrante del P.R.G. vigente. Sotto il profilo geologico, in base a tale variante, l area in oggetto, come si evince dalla Tavola di Piano n. 3 Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica e dall Allegato B delle N.U.E.A, è inserita in classe I(P), che comprende aree edificate ed inedificate, non soggette a pericolo di inondazione né di allagamento. Il suddetto elaborato evidenzia altresì la presenza nell area oggetto di variante, di corsi d acqua classificati come dissesti lineari di intensità/pericolosità molto elevata ( Eel ) comportanti una fascia di rispetto di inedificabilità assoluta di metri 10 dal piede dell argine o della sponda naturale, nonché il rispetto delle norme di salvaguardia e le limitazioni e prescrizioni di cui al punto 1.1 dell'allegato B delle NUEA di PRG Sono in ogni caso fatte salve le prescrizioni di carattere generale dell'allegato B delle NUEA di PRG. Per quanto attiene alla quantità globale dei servizi, per effetto di tutte le varianti di PRG adottate e approvate successivamente alla data di approvazione del PRG, compreso il presente provvedimento, non sono stati superati i limiti di cui alle lettere b) e c) del comma 4 dell art.17 della L.R. 56/77 e s.m.i. Il presente provvedimento ha rilevanza esclusivamente comunale e non presenta incompatibilità con i piani sovracomunali vigenti. 6

9 Il presente provvedimento di variante e il relativo PR.IN. sono sottoposti a procedimento di Valutazione Ambientale Strategica, come da delibera di Giunta Regionale del 9 giugno 2008 n In sintesi i contenuti del presente provvedimento, di cui al Pr.In in variante al PRG, sono i seguenti: formazione di una nuova Zona Urbana di Trasformazione denominata Ambito 3.1 Michelin Stura, assoggettata ai disposti di carattere generale di cui agli artt. 7 e 15 delle NUEA, nonché dalla relativa scheda normativa; conseguente inserimento nell elenco delle Zone Urbane di Trasformazione del nuovo Ambito 3.1 Michelin Stura ; inserimento all art. 15 delle NUEA della nuova ZUT 3.1 Michelin Stura tra quelle di categoria C ; introduzione della relativa scheda normativa nel fascicolo delle NUEA Schede Normative; aggiornamento tav. 1 Azzonamento fogli 2B e 3 del PRG alla scala 1:5000. Successivamente all approvazione del presente provvedimento si procederà all aggiornamento: dei fogli n. 2B e 3 della tav. 1 Azzonamento (scala 1:5000); dell art. 15 (fascicolo I NUEA) e dell elenco degli ambiti ZUT con inserimento della nuova scheda normativa dell ambito 3.1 Michelin Stura (fascicolo II NUEA). 7

10 Gli elaborati del presente provvedimento sono i seguenti: a) Relazione illustrativa; b) Situazione fabbricativa - scala 1:10.000; c) Aree oggetto di PR.IN.. - scala 1:5.000; d) Documentazione fotografica; e) Estratto della legenda Tavola n.1 Azzonamento, Foglio 0, del Piano Regolatore Generale; f) Estratto della Tavola n.1 Azzonamento, Fogli 2B (parte) e 3(parte) del Piano Regolatore Generale STATO ATTUALE - in scala 1:5.000; g) Estratto della Tavola n.1 Azzonamento, Fogli 2B (parte) e 3(parte) del Piano Regolatore Generale VARIANTE in scala 1:5.000, con la sovrapposizione di supporto trasparente che evidenzia l area oggetto di variante; g1) tavola illustrativa di contestualizzazione urbanistica delle aree Michelin e Cebrosa h) legenda dell allegato tecnico tavola n.3 Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica del PRG vigente i) Estratto dell allegato tecnico tavola n.3 del PRG vigente Carta di sintesi della pericolosità geomorfologica e dell'idoneità all'utilizzazione urbanistica Fogli 2B e 3(parte) del PRG vigente - in scala 1:5.000; j) legenda dell allegato tecnico tavola n. 7 - Fasce di rispetto del PRG vigente; k) Estratto dell allegato tecnico tavola n. 7 - Fasce di rispetto Foglio 9 B(parte) del PRG - STATO ATTUALE - in scala 1:5.000; l) Estratto N.U.E.A.: Art elenco ambiti ZUT - STATO ATTUALE; m) Estratto N.U.E.A.: Art elenco ambiti ZUT e nuova Scheda Ambito 3.1 Michelin Stura - VARIANTE; 8

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13 Allegato d) DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Foto aerea Fotografie aeree tratte dal sito

14 Foto 1

15 Foto 2 - Foto 3

16 Foto 4 Foto 5

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25 Allegato l) NORME URBANISTICO - EDILIZIE DI ATTUAZIONE ESTRATTO Volume I Art. 15 Zone Urbane di Trasformazione Volume II - Elenco degli ambiti delle Zone Urbane di Trasformazione (art.15) STATO ATTUALE

26 omissis Art Zone urbane di trasformazione 1 Il piano classifica zone urbane di trasformazione le parti di territorio per le quali, indipendentemente dallo stato di fatto, sono previsti interventi di radicale ristrutturazione urbanistica e di nuovo impianto. Individua inoltre ambiti di riordino nei quali sono previsti interventi finalizzati al recupero degli edifici esistenti. 2 Le zone urbane di trasformazione sono considerate di categoria B secondo il D.M , di ristrutturazione urbanistica ai sensi dell'art.13 L.U.R., nonchè di recupero ai sensi della legge 457/78, ad eccezione delle zone sottoelencate: 2.3, 2.4, 2.5, 2.8, 4.1, 4.2, 5.3, 5.5, 6.1, 6.4, 6.5, 8.15, 9.27, 9.36, 9.37, 10.1, 10.3, 12.2, 12.3, 12.14, 12.15, 12.18, 13.1, 13.2, 16.3, 16.8, 16.10, 16.23, che sono considerate di categoria C. 3 Le tavole di piano in scala 1:5.000 individuano le zone urbane di trasformazione e, nei casi di rilevanza urbana, all'interno di queste, le aree di concentrazione dell'edificato, le aree minime da cedere gratuitamente o da assoggettare all'uso pubblico per la realizzazione dei servizi pubblici (art. 21 della L.U.R. e servizi per la città) e per la viabilità. Le aree di concentrazione dell'edificato individuano gli spazi in cui organizzare l'utilizzazione edificatoria relativa all'ambito o a più ambiti quando prescritta ed eventuali aree aggiuntive per servizi e viabilità minore da cedersi gratuitamente nelle quantità indicate nelle relative schede normative. 4 L'indice di edificabilità territoriale massimo è 0,7 mq SLP/mq ST (salvo quanto diversamente specificato nelle schede normative), elevabile dove consentito sino a 0,8 mq SLP/mq ST, per la realizzazione della SLP generata dalle utilizzazioni edificatorie dei parchi urbani e fluviali (v. art.21), collinari (v. art. 22) e tessuti ad alta densità della zona urbana centrale storica (v.art. 10). 5 Annullato 6 La capacità edificatoria degli ambiti di trasformazione di proprietà pubblica deriva dalle utilizzazioni edificatorie delle aree a parco urbano, fluviale e collinare, nelle quantità e destinazioni stabilite nelle schede normative. omissis

27 Schede normative delle Zone urbane di trasformazione (art.15) Elenco degli ambiti della Zona Urbana di Trasformazione (art.15) 12.9 SPINA SPINA SPINA SPINA4 1.1 PEPE 1.2 PARIS COMUNALE DI LANZO 1.4 IMPER 1.5 CASCINA CITTA 2.1 VECCHIO PONTE F.S. 2.2 GERMAGNANO 2.3 CAVAGNOLO 4.1 QUARTIERE DELLE ALPI 4.2 CASINO BAROLO 4.3 FELTRIFICIO 4.4 VEGLIO 4.5 AEROPORTO 4.6 STAMPINI 4.7 GLADIOLI 4.8 CASCINA MALETTA 4.9 ALTESSANO 4.10 ANTICA VENARIA 4.11 CALABRIA CALABRIA ANGIOLINO 4.15 CASTELLO DI LUCENTO 4.16 CALABRIA REFRANCORE 4.18 FERT 5.1 VERCELLI F.S. 5.2 VERCELLI 5.3 CASCINA ALESSIO 5.5 REISS ROMOLI EST 5.6 RUBBERTEX MASSAIA 5.11 SICME 5.12 INCET 5.13 VIGEVANO 5.14 REGIO PARCO 5.15 ADDA GIACHINO SPINA REALE 5.18 ARRIVORE 5.19 OZANAM 5.20 CIGNA 6.1 STRADA DI SETTIMO 6.2 OCCIMIANO CASCINOTTO omissis

28 Allegato m) NORME URBANISTICO - EDILIZIE DI ATTUAZIONE ESTRATTO Volume I Art. 15 Zone Urbane di Trasformazione Volume II - Elenco degli ambiti delle Zone Urbane di Trasformazione (art.15) Scheda normativa della Zona urbana di Trasformazione Ambito 3.1 Michelin Stura VARIANTE

29 omissis Art Zone urbane di trasformazione 1 Il piano classifica zone urbane di trasformazione le parti di territorio per le quali, indipendentemente dallo stato di fatto, sono previsti interventi di radicale ristrutturazione urbanistica e di nuovo impianto. Individua inoltre ambiti di riordino nei quali sono previsti interventi finalizzati al recupero degli edifici esistenti. 2 Le zone urbane di trasformazione sono considerate di categoria B secondo il D.M , di ristrutturazione urbanistica ai sensi dell'art.13 L.U.R., nonchè di recupero ai sensi della legge 457/78, ad eccezione delle zone sottoelencate: 2.3, 2.4, 2.5, 2.8, 3.1, 4.1, 4.2, 5.3, 5.5, 6.1, 6.4, 6.5, 8.15, 9.27, 9.36, 9.37, 10.1, 10.3, 12.2, 12.3, 12.14, 12.15, 12.18, 13.1, 13.2, 16.3, 16.8, 16.10, 16.23, che sono considerate di categoria C. 3 Le tavole di piano in scala 1:5.000 individuano le zone urbane di trasformazione e, nei casi di rilevanza urbana, all'interno di queste, le aree di concentrazione dell'edificato, le aree minime da cedere gratuitamente o da assoggettare all'uso pubblico per la realizzazione dei servizi pubblici (art. 21 della L.U.R. e servizi per la città) e per la viabilità. Le aree di concentrazione dell'edificato individuano gli spazi in cui organizzare l'utilizzazione edificatoria relativa all'ambito o a più ambiti quando prescritta ed eventuali aree aggiuntive per servizi e viabilità minore da cedersi gratuitamente nelle quantità indicate nelle relative schede normative. 4 L'indice di edificabilità territoriale massimo è 0,7 mq SLP/mq ST (salvo quanto diversamente specificato nelle schede normative), elevabile dove consentito sino a 0,8 mq SLP/mq ST, per la realizzazione della SLP generata dalle utilizzazioni edificatorie dei parchi urbani e fluviali (v. art.21), collinari (v. art. 22) e tessuti ad alta densità della zona urbana centrale storica (v.art. 10). 5 Annullato 6 La capacità edificatoria degli ambiti di trasformazione di proprietà pubblica deriva dalle utilizzazioni edificatorie delle aree a parco urbano, fluviale e collinare, nelle quantità e destinazioni stabilite nelle schede normative. omissis

30 Schede normative delle Zone urbane di trasformazione (art.15) Elenco degli ambiti della Zona Urbana di Trasformazione (art.15) 12.9 SPINA SPINA SPINA SPINA4 1.1 PEPE 1.2 PARIS COMUNALE DI LANZO 1.4 IMPER 1.5 CASCINA CITTA 2.1 VECCHIO PONTE F.S. 2.2 GERMAGNANO 2.3 CAVAGNOLO 3.1 MICHELIN STURA 4.1 QUARTIERE DELLE ALPI 4.2 CASINO BAROLO 4.3 FELTRIFICIO 4.4 VEGLIO 4.5 AEROPORTO 4.6 STAMPINI 4.7 GLADIOLI 4.8 CASCINA MALETTA 4.9 ALTESSANO 4.10 ANTICA VENARIA 4.11 CALABRIA CALABRIA ANGIOLINO 4.15 CASTELLO DI LUCENTO 4.16 CALABRIA REFRANCORE 4.18 FERT 5.1 VERCELLI F.S. 5.2 VERCELLI 5.3 CASCINA ALESSIO 5.5 REISS ROMOLI EST 5.6 RUBBERTEX MASSAIA 5.11 SICME 5.12 INCET 5.13 VIGEVANO 5.14 REGIO PARCO 5.15 ADDA GIACHINO SPINA REALE 5.18 ARRIVORE 5.19 OZANAM 5.20 CIGNA 6.1 STRADA DI SETTIMO 6.2 OCCIMIANO 1 omissis

31 Ambito 3.1 MICHELIN STURA Indice Territoriale massimo (mq SLP/mq ST) 0,7 SLP per destinazioni d'uso: A. Residenza max 30% B. Attività di servizio alle persone e alle imprese min 20% L. Attività Produttive (art.3 punto 3 A1-A2-B) min 50% La realizzazione delle capacità edificatorie di cui alle attività produttive è disciplinata dall art. 14 delle N.U.E.A. AREE MINIME PER SERVIZI: FABBISOGNO INTERNO Residenza (A) Attività di servizio alle persone e alle imprese (B) Attività Produttive (L) (25mq/ab) (100% SLP) (10% della SLP) e comunque non inferiore al 20% della superficie territoriale (ST) e nel rispetto dell art. 15 comma 8bis delle N.U.E.A. PRESCRIZIONI L attuazione avviene attraverso l approvazione di un Programma Integrato di Intervento ai sensi della L.R. 18/96 e s.m.i. E ammesso il superamento dei limiti del Regolamento Edilizio per i seguenti articoli: art. 40, comma 4; art. 30, comma 3; art. 13 (unicamente per edificio a torre altezza massima fissata in 100 metri); art. 29 relativamente all attacco a terra degli edifici. TIPO DI SERVIZIO PREVISTO: aree per spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport; aree per parcheggi; attrezzature di interesse comune; aree per l istruzione inferiore. Stima della Superficie Territoriale dell'ambito (ST) mq Stima della Superficie Lorda di Pavimento generata dall ambito (SLP) mq NUOVA SCHEDA NORMATIVA

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